lunedì 5 agosto 2019

Per vincere domani - The Karate Kid (1984): romanzo di formazione (con calcio della gru)

La Geek League come l’impero, colpisce ancora e per il secondo anno di fila torna con il Geekoni Film festival, una rassegna estiva piena di titoli di film per ragazzi, trovate tutti i dettagli e il calendario alla fine del post.

Lo so bene che nella prima edizione del Geekoni, l’orso chiacchierone aveva già scelto questo film, ma tutto questo non fa che confermare la mia idea: pochi titoli più di “Karate Kid” – da noi in uno strambo Paese a forma di scarpa condito con quel “per vincere domani” che aggiunge la giusta epica – hanno saputo diventare dei titoli di culto, alla base della formazione cinematografica di almeno un paio di generazioni di (ormai ex) ragazzini.

Di mio non credo che i protagonisti di “How I met your mother” avessero completamente ragione quando dicevano che se parli con qualcuno che non ha mai visto questo film, non lo devi definire il migliore della storia, in modo che le persone possano andare autonomamente fuori di testa quando decidono di vederlo. Per me “Karate Kid” è un’adorabile puttanata se preso sul serio, eppure ha dentro di sé tutta una serie di spunti che lo rendono un titolo formativo e allo stesso tempo totalmente cinematografico.

“Karate Kid” è ancora un film in grado di parlare ai ragazzi, per il semplice fatto di essere nato da un soggetto reale, lo sceneggiatore Robert Mark Kamen ha messo su carta una versione romanzata della sua esperienza con alcuni bulli, un sensei troppo violento e sia infine arrivato a studiare il Karate di Okinawa, da un maestro che secondo la sua versione dei fatti, non parlava una parola d’inglese (storia vera).

John G. Avildsen, grande Sensei del cinema drammatico/sportivo che ha formato almeno un paio di generazioni.
Per la sua sceneggiatura Kamen è stato più volte “scherzato” da Sylvester Stallone, perché di fatto “Karate Kid” è una specie di Rocky per ragazzi che, non a caso, condivide anche lo stesso regista John G. Avildsen, interessato al soggetto, anche perché dopo le infinite litigate con John Belushi sul set del film “I vicini di casa” (1981) e qualche altra commedia, tornare ad atmosfere familiari, non era nemmeno un male per il regista. Per il titolo del film, invece, è stato un po’ più complesso, la Columbia Pictures ha dovuto ottenere il permesso di utilizzare “The Karate Kid” direttamente dalla DC Comics che nella sua legione dei supereroi ha un personaggio con lo stesso nome, questo spiega i ringraziamenti alla Distinta Concorrenza, nei titoli di coda del film (storia vera).

Per il ruolo del protagonista si sono alternati svariati nomi: Eric Stoltz colui che nella stessa carriera ha rischiato di essere sia Marty McFly che Daniel LaRusso, Charlie Sheen, Emilio Estevez, ma soprattutto - tenetevi forte - Nicolas Cage (!) che mi piace immaginare sia stato scartato, perché avrebbe messo in fuga il Cobra Kai indicandoli con enorme potenza e sbraitando loro dietro con le sue facce da pazzo.

Daniel LaRusso ovvero come far pensare a tutti gli adolescenti del mondo: Beh dai, in fondo non sono così sfigato.
A spuntarla, alla fine, fu Ralph Macchio che Avildsen aveva (intra)visto in “I ragazzi della 56ª strada” (1983) perfetto per il ruolo, anche per il fatto che nessuno credeva al fatto che al momento di interpretare il personaggio, aveva già 22 anni. Per la parte del maestro Miyagi, invece, la produzione voleva un nome grosso, qualcuno come Toshiro Mifune che, però, sfiga! Non parlava una parola d’inglese. Anche Mako era interessato alla parte, peccato che fosse già impegnato sul set di Conan il distruttore, malgrado la resistenza da parte della Columbia Pictures, a spuntarla per la parte fu Pat Morita, secondo la produzione ancora troppo identificabile con il suo personaggio interpretato nella serie tv “Happy Days”, ma non secondo un paio di generazioni di spettatori e l’Accademy awards, che per la sua prova lo nominò all’Oscar, ed ancora oggi è ricordato come uno dei più famosi maestri della storia del cinema occidentale.

Il maestro Miyagi, il nemico naturale degli insetti che rovinano le vostre serate estive.
“Per vincere domani - The Karate Kid” è il più classico dei romanzi di formazione e se per la scorsa edizione del Geekoni avevo scelto un film dove i protagonisti si trasferivano in California, qui succede esattamente lo stesso: Daniel LaRusso con la sua ansiosissima madre si trasferisce dal New Jersey ad un orrendo condominio della California del sud, dove la piscina è una pozza piena di acqua verdastra. Tra le tante particolarità del film, quella che balza agli occhi è il suo protagonista: Daniel LaRusso ha la sfiga dentro, ma è anche particolarmente urticante quando ci si mette, viene preso di mira dai bulli del Cobra Kai, perché ha la scientifica capacità di mettere gli occhi sulla bionda sbagliata (trattandosi di Elisabeth Shue, difficile anche dargli torto), ma allo stesso tempo un atteggiamento che si chiama proprio i coppini sulla nuca. Non so voi, ma io ogni volta che dopo un’ora e passa di film, dopo aver maltrattato Ali in ogni modo, confessa alla ragazza – ancora inspiegabilmente cotta di lui - «Senti, sono stato un cretino» a me viene voglia di mettere il film in pausa ed applaudire, lasciatemi l’icona aperta su questo punto, più avanti ci torniamo.

“Karate Kid” sarà anche un film datato, anzi lo è, basta guardare come va in giro conciato Johnny Lawrence (William Zabka) per capirlo, però allo stesso tempo funziona ancora alla grande come film per ragazzi, perché tratta il famigerato tema del bullismo (fin troppo attuale) con un approccio ancora azzeccato. Daniel LaRusso non è la vittima designata, quelle due cose di Karate che ha imparato da un libro a Newark lo fanno sentire abbastanza sicuro da non chinare la testa quando Johnny gli zompa addosso con il più classico dei «Oh ‘azzo guardi la mia tipa!», ma allo stesso tempo è in continuo equilibrio tra chi è stato preso di mira e chi un po’ se la va anche a cercare, insomma in tal senso è molto più realistico di quanto i canoni del cinema ci abbiano abituato.

In fondo Johnny non è un tipo geloso, no no, per niente.
John G. Avildsen fa valere la sua esperienza con "Rocky", dimostrando che la musica nei film è fondamentale, infatti sottolinea il ritorno a scuola di Daniel – con occhiali da sole per coprire l’occhio nero – utilizzando “Cruel Summer”. Mentre tutti a scuola coglionano il protagonista etichettandolo con il soprannome di “Karate Kid” dopo la sua figura barbina, è chiaro per noi spettatori che per Daniel quella che lo attende sarà davvero un'estate crudele e il pezzo delle Bananarama diventa una specie di campana a morto per il disagio del protagonista.

Ogni adolescenza coincide con la guerra (cit.)
Che, però, come detto, è abbastanza ardimentoso (e cretino) da continuare a stuzzicare i suoi aguzzini, quindi tutta la prima parte del film è un lungo tira e molla tra Daniel e i membri del Cobra Kai che il più delle volte esagerano (l’inseguimento impari, moto contro bicicletta) e in altri momenti, quando sembra si siano dimenticati di lui, si beccano una doccia d’acqua da un LaRusso travestito da doccia (Miglior. Travestimento. EVAH!). Già il Cobra Kai! Metà del mito di questo film arriva dai cattivi della pellicola.

Bisogna ammetterlo però, come travestimento è geniale.
No, sul serio, ora ditemelo: quando guardavate questo film da bambini, autoconvincendovi che bastassero due mossettine per diventare un campione di Karate, da chi avreste voluto impararlo? Da un tizio di Okinawa che parlava per ambigui enigmi («Per fare miele giovane ape ha bisogno di fiore fresco, non di vecchia prugna» oggi ti becchi una denuncia per molestie per molto meno caro Miyagi!), oppure da quei tamarri con kimono fighissimo del Cobra Kai? No, sul serio, a fine film si ricorda in parti uguali il «Dài la cera, togli la cera», ma anche il «Esiste la paura in questo dojo?!», «NO! SENSEI!».

"Il dolore esiste in questa Bara Volante?", "NO! SENSEI!"
Certo, poi se uno ragiona a mente fredda, diventa più facile fidarsi di un ambiguo, ma equilibrato maestro Miyagi, piuttosto che un mitomane paramilitare come il Sensei John Kreese, anche perché se i membri del Cobra Kai sono in perenne equilibrio tra i bulli di professione e i ragazzi con una pessima guida, la colpa è tutta sua (la serie tv "Cobra Kai" su questo punto é stata chiarissima). Martin Kove è talmente cattivo da togliere ogni dubbio, l’attore avrà anche recitato in un milione di film, ma è con il personaggio di John Kreese che si è scolpito un ruolo nell’immaginario collettivo di tutti.

Aveva già il suo Mini Me, molto prima del Dottor Male.
Il perfetto contraltare è il pacifico “Kata” del Maestro Miyagi, non so voi, ma io che sono sempre stato strambo fin da bambino, facevo fatica a non pensare che Pat Morita fosse una specie di versione meno verde (e non marionetta) di Yoda, vuoi per quel suo modo di esprimersi “al contrario”, con tante frasi degne di «Fare o non fare, non c'è provare».

Questo perché il maestro Miyagi altro non è che una figura classica del cinema orientale, quello di arti marziali “vero”, di cui “Karate Kid” è una versione edulcorata, un po’ come le edizioni per ragazzi dei classici della letteratura. Ma ha contribuito a sdoganare e rendere un’istituzione anche della nostra cultura popolare, la figura del saggio maestro che parla per frasi sibilline, che t'insegna attraverso il pensiero laterale, ma anche suggerendo il concetto stesso di “Kata” che consiste nel ripetere, ripetere e ripetere ancora, perché non esiste una sola cosa al mondo che puoi fare al meglio fin da subito, tranne ammazzarti di cibo e alcool, ecco tranne quello, per ogni altra cosa nelle vita ci vuole applicazione, sacrificio e disciplina.

Ma soprattutto ci vuole la cera, ma anche l'olio di gomito aiuta.
Con una certa dose di distaccato umorismo («Da dove vengono tutte queste macchine?», «Da Detroit») il maestro Miyagi e i suoi assurdi esercizi si sono conquistati un posto nell’immaginario collettivo, quante volte nelle vita avete ammonito qualcuno dicendogli «No, no no no no, Daniel San»? Io lo faccio spessissimo (storia vera). Il suo «Dài la cera, togli la cera» è diventato talmente iconografico da essere quasi un modo di dire di uso comune.

"Karate Kid" è il perfetto romanzo di formazione (con arti marziali) perché ne ha tutti gli elementi, alla fine Daniel LaRusso è un ragazzo a cui manca una figura paterna di riferimento e tra cattivi maestri come John Kreese, alla fine ne trova uno in Miyagi, al resto ci pensa John G. Avildsen che si conferma uno dei migliori cantori del dramma sportivo di formazione, adattando la formula di Rocky ad una dimensione da film per ragazzi così riuscita, da farti sospendere l’incredulità quel tanto che basta da credere che in poche settimane, una specie di stampella umanoide del New Jersey, possa arrivare a giocarsela con ragazzi che fanno Karate da anni e addirittura vincere, grazie ad un'etica e a delle motivazioni migliori. Tutte belle balle, ma talmente ben fatte da farti sopportare anche tutte le parti in cui l’ansiosissima signora LaRusso e la sua scassata auto, accompagnano il figlio al primo appuntamento. Roba da sentirsi in imbarazzo noi spettatori, figuriamoci il protagonista!

"Maestro a cosa serve questa tecnica?", "Per bere da fontana"
Le musiche di Bill Conti hanno un ruolo fondamentale, la colonna sonora orientaleggiante composta per il film è perfetta nel sottolineare il romanzo di formazione di Daniel LaRusso, il fatto che si finisca a fare il film per uno che per tre quarti di film si lagna e si lamenta, per me è la prova del talento di Avildsen, una cosa è emozionarsi con un personaggio incredibile come il pugile ignorante, dalle mani pesanti e il cuore grande di Philadelphia, ben altro è, invece, far schierare tutto il pubblico dalla parte di uno che per metà film vorresti solo che Miyagi prendesse a sganassoni.

I 120 e passa minuti di “Per vincere domani - The Karate Kid” sono un percorso di crescita per il protagonista, ma anche per il pubblico che inizia davvero a credere a questa favola, ammettiamolo, americana fino al midollo osseo, anche se utilizza un'arte marziale giapponese con grande libertà, se dobbiamo dirla tutta.

L’unico che ci capisce davvero qualcosa di Karate, è l’arbitro (storia vera).
In tutto il film, l’unico vero “Karate Kid” è Pat E. Johnson, direttamente dalla corte di Chuck Norris (per tutti i dettagli, passate a trovare Il Zinefilo) esperto di karate anche per molte star cinematografiche, nel film è l’arbitro dell’ultimo incontro e trovo sempre piuttosto ironico che quella che per il grande pubblico è la mossa di Karate più celebre di sempre, il calcio della gru, sia in realtà stata presa in prestito dal Kung Fu cinese. Per me questo è il riassunto di tutto “Karate Kid”: non è vero, non è realistico, ma sospende l’incredulità e fomenta, quel tanto che basta da scaldare i cuori.

Anche perché parliamoci chiaro: la scalata al torneo di Daniel LaRusso, sulle note di "You're the best around" di Joe Esposito, è davvero galvanizzante, il pezzo originariamente era stato pensato per entrare a far parte della colonna sonora di Rocky III, ma scartato è stato colto al volo da John G. Avildsen, per questo suo “Rocky per ragazzi”. Che termina con un'unica grande tirata in cui se anche LaRusso per tre quarti di film si meriterebbe solo tanti schiaffoni, nel finale vorresti correre dentro lo schermo a soccorrerlo quando quel bastardo di John Kreese da l’ordine di rompergli una gamba.

"Ricordati che lui esce con Elisabeth Shue" (cattivi maestri)
Nel finale la distanza tra la “magia” di Yoda e quella del maestro Miyagi si azzera completamente, è il “Crane kick” di LaRusso è il suo modo di “Usare la Forza”, l’ultimo metro di una corsa in cui in palio c’è il credere in se stessi. Ed ecco perché per almeno un paio di generazioni “Karate Kid” è stato un titolo di formazione, capace di andare oltre tutti i suoi limiti (di credibilità) diventando grazie a quel finale così iconico, un modello di riferimento, un classico “di menare” per ragazzi, che nei casi peggiori va bene per farti appassionare ai film da cui prende in prestito dinamiche e situazioni, in quelli migliori a ricordarti che i Cobra Kai che la vita ti para davanti, puoi affrontarli solo grazie all’equilibrio interiore e alla determinazione che puoi trovare solo dentro di te.

Uno dei momenti più alti dell’iconografia di tutti gli anni ’80 (quanti bulli avete affrontato nel cortile della scuola stando in equilibrio su un piede solo?)
Qui no, ribadisco, non sono d’accordo con i protagonisti di “How i met you mother”, questo non è il più grande film della storia e nemmeno uno dei più credibili, ma di pellicole capaci di lasciarti con il cuore in fiamme come “Karate Kid” è ancora difficile trovarne. Ed ora, mentre voi studiate il calendario del Geekoni, io vado a dare la cera all’automobile.

No, no no no, Cassidy San! Dai la cera, togli la cera. Non dimenticare il respiro, è molto importante.

15 Luglio - Emanuele - Cinema Ragazzi
18 Luglio - Conte Gracula - ParaNorman
25 Luglio - Alfonso - Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato
29 Luglio - Stories - E.T. l'extra-terrestre
1 Agosto - Pietro Saba World - Un maggiolino tutto matto
2 Agosto - Cumbrugliume - School of Rock
5 Agosto - Cassidy - Per vincere domani - The Karate Kid
8 Agosto - Orso Chiacchierone - Hook
12 Agosto - Marco Contin - L'anno in cui i miei genitori andarono in vacanza
19 Agosto - Fperale - Toy Story
22 Agosto - Moz - L'estate del mio primo bacio


Non perdetevi la locandina d’epoca dalle pagine di IPMP!

72 commenti:

  1. ottima recensione. tutta la vita cobra kay.

    per anni ho faticato a distinguere ralph macchio da kim rossi stuart!!!!!!!!!!

    seriamente come mai i produttori de "il ragazzo dal kimono d'oro " non siano stai presi a calci in faccia dai produttori americani resta un mistero.


    saltando di palo in frasca ieri ero ero alle cupole di cavallermaggiore ad abbronzarmi e complice un paio di martini dry mentre dormicchiavo pensavo a te.
    pensavo a te ma soprattutto pensavo alle poppone di jennyfer connelly,

    ti propongo di aprire una mini serie dal titolo " le poppone di jennifer "
    se poi lo zinnefilo posta anche due foto meglio.

    oppure recensisci i film in cui la divina appare nuda. ovviamente nei bruttisismi.

    per me rimane un grande mistero come due film com e"the hot spot" e soprattutto " scomodi Omicidi" che hanno tutto : grandi attori grandi registi e le grandi poppe di jennifer risultino film mosci.

    mistero.


    graxie e buon agosto.
    Geppo da Nichelino


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    1. Grazie capo! Probabilmente perché non hanno mai nemmeno sentito parlare del “Karate Kid maroccato” locale, però sul serio, per un periodo la tv era piena di Ralph Macchio e Kim Rossi Stuart. Siamo ancora in tempo per il duello che sogniamo tutti: Daniel LaRusso vs Antony Scott :-D

      Diciamo che pensavi a me di sponda, tipo colpo di biliardo e lasciami dire che è decisamente meglio pensare a J Co (se esiste J Lo e J Law, perché non anche J Co?). Quando uscì quella robetta di “Gangster Squad” incredibilmente “Scomodi omicidi” non è tornato di moda, in ogni caso me lo rivedrei insieme a “The hot spot” però sotto il climatizzatore, fa già caldo così ;-) Buon agosto anche a te, ancora questa settimana poi chiudo qualche giorno per ferie anche io. Cheers!

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    2. Mi intrometto: il termine "maroccato" se la gioca con il "che te lo dico a fare?" come miglior "traduzione ignorante" del miglior doppiaggio del mondo... Non so chi se lo sia inventato ma è geniale!

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    3. Concordo infatti la uso sempre, in originale era "Swedes" nel senso di "from Seden", "provenienti dalla Svezia". Ci sarebbe un discorso sulle parole associate ad una nazione, che cambiano beh, di nazione in nazione ;-) Cheers

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    4. Io ancora spero di vedere per intero il Ghostbusters maroccato!

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    5. Idem, ma anche il Robocop maroccato mi ispirava molto ;-) Cheers

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  2. C'è pur sempre Il Ragazzo Dal Kimono D'Oro. Non scaldava il cuore quello?

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    1. Puoi dirlo forte, e forse lo faceva con ancora meno mezzi di “Karate Kid”, anzi, senza forse ;-) Per dirti che me li ricordo tutti dovrei mentire, perché i vari seguiti (sette se non ricordo male) li guardavo a rotazione costante, in disordine come solo le repliche televisive potevano essere, pensa che a volte nella mia testa, ancora oggi credo che Hilary Swank recitasse in uno dei “Il ragazzo dal kimono d’oro” (storia vera). Cheers!

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  3. Chi si iscrisse subito ad un corso di Karate dopo aver visto questo film? Presente! :D Ovviamente mollai presto, perché la realtà era MOLTO più noiosa degli insegnamenti del maestro Miyagi, e di combattimenti epici neanche l'ombra!

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    1. Aspettative nelle realtà 0 - Epica cinematografica 1 ;-) Cheers

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  4. Non avevo mai visto la locandina di questo film, che è veramente meravigliosa!
    Che dire? Attualmente è molto difficile parlare di questo film perché si sovrappone un po' alla serie televisiva che ne ha ampliato un po' il raggio, soprattutto per quel che concerne la personalità dei personaggi.
    Come hai detto giustamente tu, la cosa bella di questo film è proprio il fatto che Daniel non sia poi quella gran cima.

    Infine una cosa: da un punto di vista " reale " la trama fa un po' acqua secondo me, per il semplice fatto che dubito che la più bella della scuola che esce solo con i più fighi avrebbe di fatto minimamente cagato un nuovo arrivato sconosciuto e tutto sommato fisicamente normale ( per quanto dopo questo film Macchio per molti anni sia successivamente diventato un sex symbol per teenager praticamente).

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    1. La trovo più bella dell’altra (quella della VHS se non sbaglio) con Macchio che tenta una faccia da duro.
      Questa cosa del vecchio Ralph sex symbol mi pare fantascienza, e anche il fatto che per un po’ lo sia diventato davvero, continua a farmela sembrare fantascienza, un po’ come l’imparare il Karate in poche settimane lucidando auto.

      Ma trovo che sia proprio il bello del film, il protagonista non è una cima, non è nemmeno simpaticissimo in molto momenti, eppure resta una pellicola con il fuoco dentro, che fa quello che il cinema dovrebbe far sempre, farti credere ad una storia, qui ci riesce benissimo. Affronteremo anche la serie tv non ti preoccupare, ho tutti i post già pronti (storia vera). Cheers!

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    2. Magari, la tipa carina della scuola voleva evolversi: mollare il gorilla stronzone per un umano stronzetto è già un passo avanti.
      Poi non è durata, lui nel secondo pastrugna con l'asiatica carina e nel terzo con una tipa random - il terzo non mi ha mai detto granché...

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    3. La direzione è chiaramente quella e “Cobra Kai” ha colmato le lacune, ma resta fantascienza, parleremo anche dei seguiti, e del pastrugnare di LaRusso, per me sempre fantascientifico ;-) La rossa del terzo non è una sconosciuta, ma confermi ogni volta che abbiamo gusti molto simili. Cheers

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    4. La terza non la ricordo proprio. Se parliamo dell'aspetto e basta, per me Daniel ha vinto alla lotteria nel secondo :P anche se nessuna delle ragazze era brutta. Ma la terza mi sfugge chi fosse, mo' la cerco ;)

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    5. La rossa Robyn Lively, sorella maggiore della forse più famosa Blake ;-) Cheers

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  5. Film che per noi nati tra la fine dei 70 e i primi 80 è stato più di un film. E' stato un mito assoluto! Quando sapevano fare film che parlavano ai ragazzi utilizzando un linguaggio da adulti. In fondo in "Karate Kid" c'è violenza, sangue, bullismo, cattiveria, cinismo, dramma, parolacce e ribellione. Ma c'è pure amore, il lieto fine hollywoodiano e un "padre" che non è un vero padre ma, c@zzo, quando Myagi guarda Lo Russo in finale e annuisce quando si mette in posizione della gru... Porca putt@na c'ho i brividi a scriverlo!

    Film che se lo analizzi in modo "critico" e razionale o provi a raccontarlo ne esce un putt@nata smontabile scena per scena, ma invece il risultato finale sono due ore col cuore in mano e alla fine si esulta con gli occhi che sudano e i pugni al cielo.

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    1. La ricerca di una figura paterna che manca, ma diciamolo pure, la lotta di classe, il proletario LaRusso contro i borghesi del Cobra Kai. Per me è la sua forza, infatti l’ho definito un’adorabile puttanata proprio per quello, le singole parti non sono credibili, ma è un film con un cuore in fiamme che funziona così bene da farti credere alla sua storia incredibile, che poi è quello che dovrebbe fare sempre il cinema, che non ha il dovere di essere realistico. John G. Avildsen qui era ancora in “Zona magica” (cit.) come forse non è stato mai più. Cheers!

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  6. Finalmente hai detto la verità che nessuno, dal 1984 ad oggi, ha mai avuto il coraggio di dire: essere un film di culto non vuol dire essere un buon film, o un film anche solo credibile. Bisogna emozionare e generazioni si sono emozionate, sia a questo film che ai seguiti che ai vari remake-plagi nati qua e là (non dimentichiamo che la trama è stata aggiornata alle mixed martial arts con "Never Back Down"!)
    "Karate Kid" è figlio di un'epoca in cui bastava una mitica scena a far perdonare ogni difetto, e più era inverosimile più colpiva il cuore. Ma da qui ad essere un buon film ce ne passa parecchio...

    Fammi capire, ora ti sparerai la trilogia del film, i remake e i plagi tutti di filata? Compresa la serie? Oppure è un calcio della gru che ci hai tirato e basta? :-D
    Che sogno sarebbe leggere la tua recensione id "No Retreat, No Surrender", dove il Larusso di turno ha il fantasma di Bruce Lee come sensei e dovrà affrontare alla fine il giovane Van Damme! :-D

    Dopo aver amato la serie TV "Cobra Kai", prima di scoprire che la seconda stagione era la roba più deludente immaginabile, ho buttato giù la bozza di un post particolare... Mi sa che ora devo rispolverare il progetto!!!

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    1. Viviamo in un momento in cui la coperta di Linus della malinconia, dipinge gli anni '80 come belli giusti e un periodo in cui ci regalavano lo zucchero filato, noi che tutta quella roba che arriva da quel decennio l'amiamo e ci ha intrattenuti, sappiamo che no, era anche pieno di porcherie mitiche, poi ho sempre amato troppo "Rocky" per non vedere i punti di contatto e i momenti davvero assurdi, di una storia che però niente, colpisce ancora al cuore come dovrebbe sempre fare il cinema.

      Il programma è questo, qualche giorno di ferie le prossime due settimane, ma intanto i post dei quattro "Karate Kid" e di "Cobra Kai" (entrambe le stagioni) sono già pronti, volevo provare a scansarmi il remake ma niente, mi attira anche solo per parlare id Jackie Chan ;-) Ma penso di averlo visto, in italiano non è "Kickboxers qualcosa", nel caso me lo cerco, perché la trama la ricordo ma ora mi hai messo la pulce nell'orecchio, se hai qualcosa che bolle in pentola, già mi frego le mani ;-) Cheers!

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    2. Sì, i distributori italiani dei primi anni Novanta hanno dato il massimo chiamandolo "Kickboxers, vendetta personale", e con l'avvento del DVD ne sono uscite tipo cinque versioni: immagino che i diritti costino due dollari e un paio di gomme usate :-D
      Il maestro Corey Yuen si butta via ricopiare "Karate Kid", ma se non altro il giovane Kurt McKinney è tipo un miliardo e mezzo di volte più marziale di Macchio. E invece del maestro Miyagi... arriva il fantasma di Bruce Lee, interpretato da un vero sosia dell'epoca! Visto poi che all'epoca Golan e Globus non avevano capito le potenzialità di Van Damme, il belga stava cercando di sfondare ad Hong Kong ma ottiene solo il ruolo di russo cattivo ad inizio e fine film: risate assicurate :-D

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    3. Basta mi hai venduto il film! ;-) Anche se qualcosa mi ricordo sono abbastanza sicuro di averlo visto, ho dei dubbi su Van Damme nel ruolo ma ti farò sapere. Cheers!

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  7. Complimenti per la recensione. Onestamente non è un film invecchiato benissimo, ma riesce a gestire quei due o tre elementi vincenti così bene che te ne freghi di tutto il resto, e alla fine tifi come un scalmanato per il protagonista. Da bambino mi piacevano molto di più gli allenamenti e combattimenti (che ovviamente replicavamo in diretta usando un video registratore), mentre adesso quando mi capita di rivederlo in tv mi piacciono molto di più le parti dove Miyaghi e Daniel si confrontano come "padre e figlio".

    Mi sono piaciute in particolar modo le tue riflessioni sul tema del bullismo e le similitudini tra Miyaghi/Yoda e Daniel/Luke, molto azzeccate.

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    1. Per me Yoda e Miyaghi sono un po' versioni occidentali dei Maestri che popolano il cinema orientale, sono felice che ti sia piaciuto il paragone ;-) Ti ringrazio molto, più che invecchiato male direi che è sempre stato poco credibile fin dal principio, ma John G. Avildsen aveva ancora il cuore in fiamme e qui si vede tantissimo ;-) Cheers

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  8. Un cult assoluto...e noi ragazzini che pensavamo veramente che bastasse veramente lucidare un po' il pavimento per diventare maestri di arti marziali...e poi rimanevamo incredibilmente delusi...Non prima però di aver provato la mossa della gru, in precario equilibrio su qualche paletto o muro, rischiando ogni volta di lasciarci giù tutti i denti...

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    1. Karate Kid: facciamo girare dentisti e ortopedici in Ferrari e vi lasciamo con pavimenti lucidissimi dal 1984 ;-) Cheers

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  9. Non sapevo di questa cosa di "Rocky per ragazzi", effettivamente ci sono delle similitudini, però son due cose diverse, seppur alla fine il risultato è quasi identico, ovvero eccezionale ;)

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    1. A partire dal regista i due film sono legati, però entrabi a loro modo hanno gli "occhi della tigre" ;-) Cheers

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  10. Daniel era un personaggio abbastanza antipatico, ma un adolescente plausibile, come carattere - alterna un animo da stronzetto immaturo a momenti dove sembra crescere e mostra caratteristiche più decenti.

    Riguardo alla scelta del sensei, scelgo Miyagi per sempre: anche se usa metafore incomprensibili degne di Bersani, i fomentatori di bulli come il capoccione del Cobra Kai non li reggevo (avevo un po' di gente simile in classe e io ero piuttosto soggetto). Perciò voglio il folletto giapponese come insegnante di karate, anche se me lo insegnasse facendomi stirare i centrini, lo preferirei al maschio alfa babbeo dei biscioni :P

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    1. Vero, sbalzi di umore, idee non sempre geniali, un adolescente insomma ;-) Inoltre appassionare tutti con un personaggio incredibile come Rocky è già difficile (ma più facile) riuscirci con uno come LaRusso vale doppio. Kreese è odiosissimo, aveva la foto di se stesso appesa al muro dai! ;-) Cheers

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  11. Se Yoda è la versione yankee dei vecchietti saggi dei manga e anime, Miyagi è la copia umana di Yoda, e così tutti gli altri sedicenti maestri di arti marziali di qualsiasi film/telefilm/cartone USA ( pure nella serie delle Turtlese degli anni 00, c'era un nanerotto stiel Yoda )
    Io Karate Kid lo trovo invecchiato bene come storia : è per ragazzi ma non è superficiale , ha dei momenti belli seri ( tipo Miyagi sbronzo che ricorda la morte della moglie e del figlio ), frasi che hanno fatto storia ( "dai la cera" ecc..) e sopratutto Daniel non è invincibile , priglia sempre botte da tutti e vince sempre per il rotto della cuffia, in tutti e tre i film.
    Ma il ridicolo cartone animato lo ricordo solo io ?

    Vai di sigla italiana https://youtu.be/BgYvxselVSQ

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    1. Esatto, Splinter arriva da lì, non è altro che un modello orientale che è stato sdoganato qui da noi con Miyagi, bisognerebbe verificare nel dettaglio, ma il fumetto originale di Kevin Eastman e Peter Laird era proprio del 1984.

      No non solo tu, era una scemenza figlia di un filone prolifico, esisteva anche il cartone animato di Robocop, quello di Rambo e ne ricordo uno con protagonista Mr. T (storia vera). Cheers!

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    2. Non mi riferivo a Splinter ( che cmq, anche lui ....) , ma a un vecchietto che fa da Maestro a Leonardo nella serie animata degli anni 00: praticamente Yoda versione umana e cinese .
      Personalmente, il mio maestro orientale preferito è EK Shen di " grosso guaio a Chinatown ".
      Se c'è una cosa in cui Karate Kid è invecchiato male , sono i combattimenti, troppo statici e girati un pò così : dovremmo aspettare che John Woo e soci insegnassero agli yankee come girare scene d'azione per vedere scene decenti .
      Per il resto , i cartoni dei telefilm li ho visti tutti da bimbo in tempo reale ( pure gli orribili cartoon di Happy Days e Hazard ), con me sfondi una porta aperta. :P

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    3. Mi manca quello, della nuova serie ho visto qualche sparuto episodio. Si Egg Shen è una variante comica, ma siamo sempre dalla parti del vecchio maestro, in effetti sono combattimenti di pochi secondi, ma i tornei di Karate sono così, e avere un anziano e un ragazzo non offre molte possibilità ;-) Cheers

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  12. Però cavolo, dimenticavo la superba parodia di Miyagi e soci : Moccolo da "la rivincita dei Nerds 2"

    https://youtu.be/AhLoY-mau5M

    mirabile esempio di come si fosse catturato ( e parodizzato) lo spirito del tempo con eccezionale velocità .

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    1. Vero! Lo interpretava sempre James Hong tanto per restare in zona "Grosso guaio a Chinatown" ;-) Cheers

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  13. Ovviamente anche io uso "No no no no! Daniel San!" con il ragazzetto appena arrivato al lavoro! 😁😁😁

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    1. Come si può non farlo? Impossibile resistere ;-) Cheers

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  14. Chiamandomi Daniele e avendo praticato yoseikan budo, che comprendeva anche karate ed essendo cintura nera di karaoke, per diverso tempo sono stato chiamato Daniel-San. Di lui condividevo la cretinaggine, soprattutto con le tipe, e un rapporto difficile con i bulli della scuola, perché ero molto nerd! Però il maestro Pasquale LaCassia era la versione barese di Myiagi-san e devo dire che mi ha "imparato" tanto, il resto lo ha fatto Karate kid. Però nonostante ami tanto il film ed Elisabeth Shue, la teoria che alla fine il vero bullo sua Daniel-San ha, a mio modesto avviso, qualche fondamento. Nel senso che è lui che picchia per primo Johnny Lawrence dopo aver fatto il cascamorto con la di lui fidanzata. Poi è sempre lui che innaffia i tizi del Cobra Kai... Insomma, un pò se le va a cercare!! Comunque grande post per un film mitico.

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    1. Ti ringrazio molto, specialmente per le storia di vita vissuta. Daniel-San tornerà presto, e anche il Cobra Kai, quindi per un po' avremmo di che discutere. Cheers!

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    2. vero, infatti nella serie cobrakai johnny lawrence racconta la storia dal suo punto di vista, e un po' di ragione ce l'ha

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    3. Quello è l'episodio più bello della serie ;-) Cheers

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  15. Grazie a te per farci rivivere questi bei ricordi. Purtroppo, come abbiamo già scritto, di questi tempi è difficile trovare dei prodotti che potrebbero diventare dei classici. Sembrano tutti uguali, preconfezionati e anche un pò "piacioni". In ogni caso se si parla ancora di Lorusso devo vedermi la seconda serie di Cobra Kai! Sayonara Cassidy-San

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    1. La seconda stagione di "Cobra Kai" è poca roba, evitabile, ma la prima è ottima, ne parleremo diffusamente Daniel-San ;-) Cheers

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  16. Mi fido del tuo giudizio, senpai Cassidy, ma ormai ho messo in cantiere di vederla e devo compiere questa mission. Poi mi è simpatico Johnny Lawrence, sarà che l'hanno reso bene un underdog e io mi identifico sempre con tali personaggi, sarà che lo sono anche io...

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    1. Ti capisco perché faccio lo stesso, ho visto le due stagioni insieme ma la differenza tra le due è palese, anche se gli "underdog" sono sempre i miei preferiti. Cheers!

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  17. Visto tante volte, sin dal suo primo passaggio televisivo, e mi viene difficile non restare sul canale che lo trasmette quando lo becco già iniziato, almeno fino al primo blocco pubblicitario...
    Ottima recensione, l'associazione Miyagi/Yoda è perfetta. E finché ci saranno bulli nelle strade e nelle scuole, questo film sarà un simbolo di rivincita.
    A me sono piaciuti anche il secondo e il terzo film.

    Su Elisabeth Shue va detto che nel giro di pochi anni ha interpretato la fidanzata di due icone degli anni Ottanta: Daniel LaRusso e Marty McFly, mecojoni! :)

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    1. PS: c'è da completare la scaletta dei link, con film recensito dal Moz. ;)

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    2. Ciao Gas!!
      Elisabeth Shue 😍 Fidanzata peraltro anche di Tom Cruise in Cocktail! 😄

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    3. Grazie e lo penso anche io, finché ci saranno bulli in giro questo film farà sempre da motivatore, Elisabeth Shue sempre sia lodata! Grazie ora aggiornerò aggiungendo il film del Moz! ;-) Cheers

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  18. Elisabeth Shue fidanzatina degli anni '80!! Anche se ai tempi di Karate Kid era un pò sovrappeso (ma sempre bbona), quando corre verso Daniel per abbracciarlo dopo che ha vinto il torneo mi ricorda sempre una piccola elefantessa, sempre molto carina, però!!

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    1. MI SONO SPOSATA NELLA CAPPELLA DELL'AMORE??!! 😂😂

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    2. Anche perché accanto a quella stampella di Macchio tutti sembravano grassi ;-) Cheers

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    3. Mi fa morire quella frase, mi fa sempre ridere ;-) Cheers

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    4. Sovrappeso? A me "gustava di lusso"! :D

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    5. Idem la penso come te Gas75, avercene ;-) Cheers

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    6. a me piaceva di piu' rotondetta, in r.a.f. e' troppo magrolina, ha il viso spigoloso.
      in karate kid, invece... porcaboia, capisco perche' quei due se le davano!

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    7. Era bellissima altro che ;-) Cheers

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  19. Mannaggia, mi avete fatto presente una cosa di cui non mi ero mai accorto... Claudia Wells interpreta Jennifer nel primo Ritorno al Futuro e poi è sostituita da Elisabeth Shue...

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    1. Si, una di quelle cose che uno tende a dimenticare, ma che ad ogni visione si notano ;-) Cheers

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    2. Si dimentica perché Jennifer nel 1° "Ritorno al futuro" è un personaggio molto secondario...

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    3. Di solito balza agli occhi quando si vedono il primo e il secondo film a distanza ravvicinata uno dall'altro. Cheers!

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    4. Oppure sei come me che guardo relativamente pochi film ma ti riconosco un attore che in un altro film visto decadi prima faceva un ruolo con giusto tre battute. :D
      Tipo Timothy Spall, che dopo la saga di Harry Potter intercetto e riconosco puntualmente ogni volta che appare in certi film che manco Wikipedia ha catalogato!
      O Clark Middleton, che dopo l'inquietante e grottesco ruolo in Twin Peaks, ho immediatamente riconosciuto in uno dei tassisti di Serendipity...
      Se mi restano impresse due facce come quelle, puoi immaginare come mi salti all'occhio quando vedo una Shue che l'altra volta non c'era... ;)

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    5. Anche io sono fisionomista, se poi associo un nome ad una faccia, è per sempre, torna utile per i film ;-) Cheers

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  20. Ci credi che ho 'sta pagina aperta da circa un mese?
    Cinque alto per la citazione a HIMYM!
    Non sapevo proprio nulla dello sceneggiatore!
    Ho conosciuto il Karete Kid della Legione dopo aver visto questo film e nella mia testa era questo ad ispirarsi a quello cinematografico 😆
    La maschera da doccia è geniale, concordo.
    Anche io avrei preferito Miyagi come maestro ma oggi Cobra Kai tutta la vita! 😝
    "No, no no no no, Daniel San" la uso spesso anche io! Un amico di mio cugino che vive in Spagna, mi chiama "Manuel San" e ogni volta ci salutiamo raccogliendo le mani e chinando il capo 😄
    Gran bel post, mi pento di non averlo letto subito, intimorito dalla lunghezza. Non va persa una sola frase.
    Saluti da Manuel San 🙏

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    1. D'ora in poi ti dirò anche io Manuel San ;-) Ci tenevo al tuo parere in quanto gran visir di HIMYM, se ti va trovi anche gli altri post a tema Karate Kid, sapevo di fare post lunghi ma un mese non credevo proprio! Scherzi a parte mille grazie :-D Cheers

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    2. Coi miei tempi (magari un po' meno lunghi), li recupero tutti! 😉

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    3. I post non scappano, hai tutto il tempo che vuoi ;-) Cheers

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    4. Sono ricapitato qui perché per domani cito questo post nel mio post, a tema Halloween.
      Ovviamente non mi sono dimenticato del recupero 😉

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    5. Grazie capo sempre un piacere vederti rispuntare, e grazie per la citazione! ;-) Cheers

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  21. "Maestro a cosa serve questa tecnica?", "Per bere da fontana".

    sei un genio!!!

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