lunedì 17 giugno 2019

X-Men - Dark Phoenix (2019): Nessuna resurrezione per questa fenice

Nella vita puoi decidere di andartene uscendo dalla porta di servizio, scomparendo in silenzio nella notte, con dignità, oppure di andartene alla grande, con un clamoroso BOOM! Qualcosa di spettacolare e visibile anche dalla stazione spaziale. Mette tristezza che gli Uomini-Pareggio, quelli che hanno contribuito a sdoganare i fumetti presso il grande pubblico, se ne vadano con una scoreggia nel vento come questo film.

Non credo ci sia molto da stupirsi se il nuovo capitolo della saga degli Uomini-Pareggio, ufficialmente anche l’ultimo targato Fox, sia stato battuto ai botteghini nostrani anche da “Pets 2” (Storia vera). Per riuscire a non fare soldi facili nel 2019 ti devi anche impegnare, ma evidentemente negli uffici della Fox c’è già l’atmosfera del trasloco, tra scatoloni chiusi con il nastro da pacchi e il fuggi fuggi generale di chi è appena stato messo a libro paga dalla casa di produzione del topastro Mickey, quello con il compito di concludere il lavoro mentre tutti corrono ad accaparrarsi le nuove scrivanie è toccato a Simon Kinberg.

“Salve, sono il nuovo regista”, “Ma tu non era quello che portava i caffè sul set?”
Promosso sul campo a regista (questo è il suo primo film), dopo una gavetta come sceneggiatore, anche dei capitoli più riusciti di questa X-Saga, ma tra le altre cose anche di roba come lo scarsissimo “Jumper” (2008) e i Fantastici Quattro di Josh Trank, insomma gioie e dolori il nostro Simon.

Pensare che in passato gli Uomini-Pareggio sono stati pionieri, la prima grossa saga di supereroi cinematografici che ha saputo cambiare tutto il cast originale senza quasi perderci nel cambio, ma anche i primi ad introdurre il multiverso e i viaggi nel tempo per dare una logica a tutto. Roba che il ben più blasonato MCU è arrivato a fare solo in era recente. Mi aspettavo almeno una volontà di uscire di scena con la schiena dritta, riportando al cinema la saga di Fenice nera e far dimenticare in un moto d’orgoglio il capitolo più disastrato di sempre, Conflitto finale. Invece, dopo questo “X-Men - Dark Phoenix” viene quasi da rivalutarlo il film di Brett Ratner, ma guarda te se in vita mia mi tocca scrivere questa roba!

“No no no, Jean Grey San! Dai la cera, togli la cera”
Come sapete ho praticamente smesso di vedere i trailer dei film, da quanto ho capito ho fatto solo bene perché quello di “Dark Phoenix” spiattellava l’unica morte celebre della trama che, con il senno di poi, forse era anche l’unico modo per creare un po’ di attenzione attorno ad una saga che dopo X-Men - Apocalisse, era attesa da, da… Qualcuno attendeva questo film? Io no, francamente mi intrigava più il continuamente rimandato “New Mutants”.

Lo dico subito: “Dark Phoenix” non è brutto come Apocalisse che, lo so, suona più o meno come essere contenti di aver pestato una cacca di cane e non una di mucca, ma il film di Bryan Singer cadeva da più in alto e per questo si è fatto più male. Quello di Simon Kinberg atteso da pochi, supportato da ancora meno, scivola giusto da un gradino nell’anonimato, si gira una caviglia nell’indifferenza e pare destinato all’oblio molto in fretta, forse è anche meglio così.

Dopo una premessa con la giovane Jean Grey ambientata nell’anno 1975, si passa subito al 1992 e al decollo dello Space Shuttle presto in difficoltà tra le stelle. Se Apocalisse le provava tutte per sfoggiare un aspetto allineato al periodo storico in cui era ambientato (gli anni ’80), “Dark Phoenix”, se non altro, ci risparmia i riferimenti agli anni ’90 che non mancavano in Captain Marvel, ma da quel film tenta di imitare (male) un’altra cosa: l’orgoglio di una protagonista donna e anche ultra potente. Lasciatemi l’icona aperta su questo che più avanti ci torniamo, prima ci sarebbe la scena del salvataggio spaziale che, purtroppo, va analizzata in tutta la sua bruttezza.

“Perché hai fissato il casco con il nastro americano?” , “L’ho visto fare a Matt Damon, mi sembrava una buona idea”
Xavier ormai è culo e camicia con il presidente degli Stati Uniti, si pavoneggia davanti alle telecamere perché se i suoi Uomini-Pareggio vengono idolatrati come “supereroi” è sicuramente meglio di quando venivano perseguitati e odiati. Questo spiega perchè il mondo guardi agli X-Men per l’esito della missione spaziale, non si spiega, invece, perché il decollo venga messo in scena da Simon Kinberg con una scena che non è nemmeno una strizzata d’occhio ad “Armageddon” (1998) è proprio identica! Ok, ora che ci penso forse una strizzata d’occhio agli anni ’90 nel film l’hanno voluta mettere a tutti i costi.

Questi nuovi X-Men giovinastri hanno il carisma di Ciccio di nonna Papera, la Ororo Munroe di Alexandra Shipp, pare solo più capace di congelare cose a caso come se sia improvvisamente passata da “Semi Dea africana” a “Congelatore” senza passare dal via. Il Kurt Wagner di Kodi Smit-McPhee, sembra il vostro amico un tempo fanatico di Dungeons & Dragons che ora ha scoperto la Ketamina andandoci sotto pesantemente, in compenso, non si sa come, riesce a teletrasportarsi nello spazio profondo senza bisogno dell’ossigeno per respirare. Sul serio, il film è iniziato da tre minuti e vedere metà dei personaggi che respirano regolarmente nello spazio profondo mi ha fatto capire che tutto questo Dark Phoenix è stato realizzato con l’impegno e il budget degno di un Superman IV qualunque.

Kurt, sorpreso dai paparazzi a fare pensieri impuri su Jean Grey (occhio ragazzo, la rossa legge nel pensiero!)
Ve lo ricordate il Quicksilver di Evan Peters? Il personaggio su cui nessuno avrebbe mai puntato, capace di rendersi protagonista con la sua super velocità dei momenti migliori degli ultimi X-Film? Ecco, siccome portare in scena in maniera efficace i suoi poteri in azione è roba che costa (e che richiede un regista di talento), qui il velocista degli X-Men viene ridimensionato a personaggetto di contorno. Mi dispiace Evan, credo che ti toccherà continuare a lavorare per sempre in American Horror Story fino alla fine della tua vita, ti hanno fatto terra bruciata attorno.

“Beh è stata confermata per altre due stagioni. Ancora per un po’ potrò pagare le bollette”
Beh, però, dai! Abbiamo nel cast una delle attrici più in voga del momento, siamo stati così accorti in passato, da mettere sotto contratto Jennifer Lawrence nel ruolo di Mystica. Ecco, peccato che J.Law non abbia mezza volta di passare dalle quattro alle sei ore sulla sedia della sala trucco, per calarsi nei bluastri panni di Raven Darkhölme, quindi il trucco sul viso consiste in qualche pallino sulla fronte fatto con l’Uniposca, roba che la fa somigliare più alla mia dalmata che ad uno dei personaggi più iconici di questa saga. Del trailer che ha anticipato l’unico colpo di scena del film vi ho già detto tutto (anche senza averlo visto), ma se due indizi fanno una prova, è abbastanza chiaro che voglia avesse la nostra J.Law di fare ancora parte della X-banda, nel dubbio io continuo a ribadirlo: #Team Rebecca Romijn ForEVAH!

“Avevo un grosso pennarello, tanto tempo libero, e beh.. mi stavo annoiando ok?”
Dal viaggetto spaziale gli X-Men ed in particolare Jean Grey (Sophie Turner) tornano a casa con un ospite alieno indesiderato uno Xenomorfo l’entità Fenice, nel tentativo di differenziarsi da Conflitto finale, però, me li immagino i furbacchioni della Fox dire: «Ragà! Non facciamo come Brett Ratner, facciamoci furbi, facciamo vedere che i fumetti li abbiamo letti, ficchiamoci dentro anche li alieni e il pianeta D’Bari!».

Ora, a parte le facilissime battute sul pianeta D’Bari (galassia della Puglia), l’unica novità è rappresentata questa volta dalla presenza della diafana “aliena spiegona” interpretata da una scolorita Jessica Chastain, una che in un universo parallelo sarebbe stata una perfetta Jean Grey e che qui sembra Yolandi Visser dei Die Antwoord, senza la capacità di rappare come una mitragliatrice e il vocabolario da far dire «Ohibò!» anche ad un camionista. Ammettiamolo: rendere anonima e piatta una come la Chastain è quasi più difficile che non fare soldi con un film di super calzamaglie nel 2019, bravo Simon Kinberg!

I fink u freeky and I like you a lot (Cit.)
Tra le pochissime novità introdotte, anche il fatto – del tutto non innovativo se avete familiarità con i fumetti originali – che per la prima volta, il personaggio di Charles Xavier non venga raccontato come una specie di santo laico che nel tempo libero si veste da Mago Zurlì per far felici i bambini, ma viene rappresentato come un’ipocrita, uno che fa errori magari anche in buona fede, insomma, un minimo di ombre anche sul personaggio interpretato da James McAvoy, ma solo fino ad un certo punto, perché nel finale anche Xavier ne esce tutto sommato bene, al che mi viene da pormi una domanda: "Ok, è chiaro una sfogliata ai fumetti Kinberg deve averla data, ma siamo sicuri che non abbia guardato solo i disegni di Dave Cockrum e John Byrne?".

Visto che vi ero debitore di un’icona da chiudere lo faccio subito dicendovi che il dubbio, misto ad un certo quantitativo di imbarazzo, mi è venuto quando nel diverbio tra Mystica e Xavier, a Jennifer Lawrence è stato chiesto di recitare la battuta: «E comunque, sono sempre le donne a salvare gli uomini da queste parti: forse dovresti cambiare il nome in X-Women».

J-Law scopre quello che X-Chris aveva già capito trent’anni fa: la X è quella del cromosoma femminile.
Lo so che sto camminando su una lastra di ghiaccio sottilissima (anche se siamo a Giugno) affrontando questo discorso, ma anche qui non sono riuscito a non immaginarmi i geni del reparto creativo della Fox rendersi conto di avere per la mani un film che ha come assoluta protagonista una donna, per di più in possesso di poteri cosmici. Quasi me li vedo scambiarsi cinque alti e dare una festa in ufficio in stile “The Wolf of Wall Street” colpendosi il petto al grido di: «MeToo! MeToo! MeToo!»

Lo sentite il ghiaccio che scricchiola sotto i miei piedi? Ne sono consapevole, ma so di quello che parlo, “X-Men - Dark Phoenix” cerca di mettersi in scia alle tendenze del 2019 con l’aria del furbetto che pensa di vincere facile, senza capire che la saga di Fenice Nera, scritta da Chris Claremont e disegnata da Cockrum e “Big” John Byrne, era molto, ma molto più femminista di tutto questo adattamento, che vive di luce riflessa.

Sarà anche una storia degli anni ’80, ma Chris Claremont padre putativo degli Uomini (e le donne) X, aveva scritto una storia che era fortemente femminista, pensateci un attimo: Jean Grey era la fidanzatina d’America, l’entità Fenice è quella che la trasforma in quella che oggi i giovani chiamerebbero una “Alpha Woman” e nel corso della storia gli uomini della sua vita, il suo fidanzato Scott Summers e il suo mentore (quindi padre a tutti gli effetti) Charles Xavier le tentano tutte per rimettere la ragazza al suo posto, prima facendole indossare il suo vecchio costume da X-Woman (non a caso, con la gonna), poi usando, se necessario, anche i loro poteri. Non sto dicendo che Ciclope e il professor X siano due maschilisti, ma solo che la storia scritta da “X-Chris” Claremont era già una perfetta metafora dell’esplosione del potere femminile, una storia che Simon Kinberg non ha capito e non ha saputo adattare sullo schermo.

Adattamenti della saga di fenice nera: Fumetti 2 - Cinema 0
Il ciclope di Tye Sheridan è uno sfigato che urla il nome dell’amata per metà film, sulle ombre-non-ombre su Xavier mi sono già espresso e anche la trasformazione di Jean da tenera ragazza a Fenice Nera passa sempre attraverso un personaggio maschile (il padre prima e lo stesso Xavier nel finale). Troppo facile, alla moda e anche molto paraculo, sventolare la bandiera del femminismo con un film così, il lavoro vero lo aveva già fatto Chris Claremont, quello che vediamo qui è solo un filmetto paraculo che ci somiglia e vuole atteggiarsi, come avrebbero detto in Space Jam, quindi diffidate dalle imitazioni di infimo livello.

Sì, perché comunque, Conflitto finale, con la sottotrama della cura ai mutanti e alcuni colpi di scena, nel suo essere un film indifendibile, almeno aveva dei momenti di coinvolgimento, delle morti ad effetto. “Dark Phoenix”, invece, è portato in scena in maniera piatta e scolastica, in parecchi momenti mi sono ritrovato a guardare l’orologio per la noia, con Nicholas Hoult (l’unico un minimo celebre tra il cast dei nuovi X-Men) impegnato a lamentarsi e un numero infinito di minuti, in un film che alla fine, sembra una pallosissima replica, per altro portata in scena un po’ a tirar via.

C’è una bestia che si incazzerà, ogni volta che, scemo com'è, Kinberg dirigerà (Quasi-cit.)
Simon Kinberg cerca di dare un’idea di film corale, ma gli attori sembrano tutti svogliati e spaesati, come se a tutti fosse mancata una direzione, gli unici ad emergere sono James McAvoy che tutto sommato ormai conosce il personaggio così bene da recitare a memoria e Michael Fassbender, a cui smetterla di recitare in ventidue film l’anno evidentemente ha fatto bene. Anche se Magneto e i suoi mutanti a Genosha, sembrano un banda di spacciatori impegnati a gestire una “Crack house” nei sobborghi di Westchester. Almeno quella baraccopoli non chiamatela Genosha, non ha nulla della gloriosa città stato dei mutanti che Magneto ha faticosamente fondato nei fumetti, eddài!

"Le chiamavano unità abitative, invece sono baracche di latta dannati umani!"
Gli effetti speciali realizzati al computer sembrano già vecchi di cinque anni, non tengono proprio il passo con quello che dovrebbe essere lo scatenarsi del potere dell’entità più distruttiva della galassia, l’apice è l’effetto “rughe” realizzare sul volto di Sophie Turner, in certi momenti sembra di stare guardando la pubblicità della crema anti età, no sul serio, il fatto che il film si prenda incredibilmente sul serio, cercando un epica e una gravitas che non ha, fa francamente tenerezza.

Oil of Phoenix, per combattere i primi segni dell'età.
Sophie Turner è tutto tranne che una grande attrice, certo dopo la fine di Giocotrono è al massimo della sua popolarità, in un film furbetto come questo, è chiaro che si punti tutto su di lei, ma bisogna essere onesti, la ragazza è più bella che davvero brava. Riesce ad essere statuaria quanto volete, quindi in teoria perfetta per riempire lo schermo mentre Fenice Nera si manifesta in tutta la sua divina potenza, peccato che Simon Kinberg non sappia affatto come valorizzare la sua protagonista, che nella prima parte del film è truccatissima (come il visagista delle dive, avrebbero detto gli Elii) e nel finale sembra la principessa da salvare avvolta in tanta brutta CGI, non proprio l’icona del potere femminile che Fenice dovrebbe essere.

Quando devi raccontare la storia di un personaggio problematico che si ritrova a scatenare un immenso potere, non dico che devi per forza portare in scena Akira, posso anche capire le limitazioni del budget, ma nemmeno “Chronicles” (2012) disponeva di chissà quanti soldi, anche se me lo immagino un po’ Josh Trank in sala a guardare “Dark Phoenix”, impegnato a ridersela di gusto alla faccia di Simon Kinberg, spargendo pop-corn per tutto il cinema.

Dopo diciannove anni, ancora alle manine puntate per usare i poteri siamo? Ma davvero!?
Alla fine la vera “Forza Fenice” destinata a spazzare via tutti, è stata la Disney, forse un giorno vedremo tornare gli Uomini-Pareggio, magari accanto agli Avengers e a Spider-Man, per ora ci resta il colpo di coda di “New Mutants” che pare destinato ad un’uscita in sala nel 2020, anche se i continui rinvii non mi fanno affatto ben sperare.

Tra noia, sbadigli, ben poca enfasi e tanta (poca) furbizia “X-Men - Dark Phoenix” se ne va destinato ad essere dimenticato per fortuna presto, oppure al massimo, ricordato nell’infamia. Un finale senza gloria per una saga che ha davvero contribuito moltissimo a sdoganare i fumetti presso il grande pubblico, ma sapete perché? Perché Bryan Singer quasi vent’anni fa ormai, ai tempi si era preso la briga di leggerli prima di portarli al cinema, non basta guardare le figure, hai capito Simon Kinberg!

48 commenti:

  1. non l' ho visto e escludo che lo vedrò.

    sono serio: se non hai ancora visto " i morti non muoiono"" prima rivediti "uno sceriffo extraaterrestre poco extra e molto terrestre"

    sono serissimo.


    grazie

    rdm

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    1. Volevo andare in anteprima mercoledì, mi è scoppiato un casino. Sabato avevo da fare e stasera vado ad un concerto, lo vedrò il prima possibile, il paragone con il film con Bud mi stimola ;-) Cheers!

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  2. Film secondo noi discreto, non fra i migliori degli X-Men ma neanche questa grande fetecchia...secondo me la Lawrence e Peters erano impegnati con altro per quello si vedono (purtroppo) poco nel film. E' un mistero come Kinberg possa aver scritto mediocrità (Apocalipse, i Fantastici 4!!) ma anche ottimi film (Giorni di un futuro passato, Sherlock Holmes...)

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    1. Kinberg ogni tanto scende dal letto con il piede sbagliato, qui era una di quelle volte, l'ho trovato piatto, frettoloso così come gli attori, molti di loro onoravano un contratto e basta, e si vede, oh se si vede! Cheers

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    2. Jennifer Lawrence lo aveva proprio detto che Apocalisse doveva essere il suo ultimo X-Men, probabilmente l'hanno voluta a tutti i costi e questo e, beh il risultato lo sappiamo.
      Per giorni di un futuro passato Kinberg poteva contare su un soggetto che vedeva coinvolto anche Matthew Vaughn, anche per Sherlock Holmes poteva contare sul supporto di altri sceneggiatori.

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    3. Si vede di brutto che parte del cast sta lì con la pistola alla tempia, la Lawrence più di tutti, idem per Fassbender (anche se vedere Magneto che ammazza gente nel finale un minimo di soddisfazione me l'ha data). A McAvoy è andata meglio almeno nella prima parte del film. Chi ne esce con le ossa rotte è Jessica Chastain.

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  3. Purtroppo il form delle risposte da cellulare mi ha mangiato già due commenti: l'altro giorno quello del mummio con tommaso missile ed oggi questo a dark phoenix... pensavo fosse stata una svista sul mummio, ma adesso cercherò di risolvere, se prima capisco quale sia il problema.

    In ogni caso scrivevo che il mummio si è rivelato un film pessimo e devastante (per la mia soglia di attenzione: complice che non stavo benissimo, mi sono addormentato almeno 10 volte e dopo la 8a ho smesso di riavvolgere...).
    Questo Dark Phoenix non l'ho trovato pessimo né un cattivo film, solo deludente.

    I primi 2 atti - fino alla scena del bar dove un vecchio non è un vecchio - li ho anche trovati interessanti ed abbastanza solidi, escludendo gli alieni pugliesi (sui quali ne ho letto di ogni: dovevano essere gli skrull - ed in effetti il metamorfismo ne darebbe ragione -, ma la Chastain poteva/doveva essere anche Lilandra).

    In ogni modo un film corale che - per me - doveva andare a parare in un terzo atto nella consacrazione di Jean come villain, in un film che un vero villain non ha.
    Solo per sottolineare come l'avversario contro cui fisicamente scontrarsi era Jean, ma quello le cui idee ed azioni sono da contrastare fosse in realtà Xavier.

    Sempre per me lo scontro con Jean doveva concludersi con la sua "sconfitta" e "morte", che altro non sarebbe stato che una ascensione divenendo la Forza Fenice dei fumetti (al momento nel film infatti sembra solo un potente parassita alieno, ma non un'entità neutrale e trascendente).

    Ultima scena, quando Charles ed Erik giocano a scacchi, sotto lo sguardo di una potentissima Fenice/Jean ma al contempo impotente, si doveva materializzare dal futuro Legion (tanto l'attore ce l'hanno ed il personaggio è stato raccontato nella serie tv fox), il quale cercando di ammazzare Erik invece uccideva il padre, come nella premessa di una delle più belle saghe degli anni '90 "L'era di Apocalisse".
    Bam! Mondo in casino, realtà in frantumi, pronta per essere riallacciata (oppure no) dall'MCU, prima o poi.

    Nathan

    Ps: in generale la versione di Dark Phoenix di un'annetto e mezzo fa probabilmente era un film più interessante, ma non vorrei che facesse la fine della Snyder Cut :p

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    1. Mi spiace, ho verificato ora, non sono finiti per errore nello spam, anche perché non ho moderazione sui commenti, quindi deve essere davvero stato il formato da cellulare, uff!

      Hanno fatto un pastone con gli alieni, doveva essere Lilandra poi hanno preferito localizzarli tutti in puglia riassumendo (di molto e male) i personaggi originali, cosa serve introdurre gli alieni all'ultimo film degli Uomini-Pareggio, che comunque nello spazio bazzicano spesso.

      Sarebbe stato fin troppo furbo citare la mia amata era di Apocalisse, non sono stati in grado di farlo con un film sul personaggio, figuriamoci, così, dove l'entità Fenice non è ben chiaro cosa sia, di sicuro non ha la strapotenza che l'ha sempre caratterizzata nei fumetti. Lo penso anche io, credo che comunque non la vedremo mai, anzi gli Uomini-Pareggio sono destinati a restare in panchina per molto tempo. Ci resta solo "New Mutants" ma a questo punto dopo tanti rinvii temo un altro pasticcio brutto. Cheers!

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  4. Sono contento abbiano fatto questo film solo per leggere il tuo commento :-P

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    1. Eeheh ti ringrazio, ci stavo lo sfogo post visione perché è stata davvero un'agonia questo film ;-) Cheers

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  5. Carabara, non posso pronunciarmi sul film perché non lo ho ancora visto anche se immagino succederà perché Crepascola è fan del giovine professor X, ma ti bisbiglio alcune info che sono sicuro cambieranno il segno della tua giornata. Immagino saprai che Mamoa si è candidato come Logan per una nuova saga. La rete non ha lasciato però filtrare il colpaccio della Walt Disney che pare sia riuscita a scritturare Walt Hill. Tienitelo per te per ora. Walt ha letto una tonnellata di vecchi comics e pare si sia innamorato del Ghiottone versione Mezza Porzione ( " mi piace un frappo quello di Gary Erskine che ha qualcosa di Lemmy Kilmister ! " ) e ha intenzione di mettere in scena un what if con una America post apocalittica , Xavier presidente che precipita per errore su di una Manhattan in mano a Reavers e Dark Morlocks e Lemmy Logan ricatttato perché salvi il Prez Superior. Gli piace Mamoa anche se è uno zinzino troppo alto, ma vuole fare uno dei suoi low budget - è un romanticone - quindi niente CGI tipo Ant-Man e gli altri attori reciteranno sulle spalle di stunt-men ! Tutto analogico. LL non avrà gli artigli ( Mamoa ci è rimasto male perché gli è stato garantito che nel prossimo Aquaman avrà un uncino al posto di una mano ) , ma un uncino che pende da una catena ( temo che Walt abbia fatto confusione con Lobo ). Novanta minuti all action. Incasserà un frappo, vedrai. Ciao ciao

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    1. Walt quello giusto, non Disney ci ha visto lungo, Momoa può essere solo l'ultimo Czarniano, inutile che si proponga per tutti i ruolo, ci ha già provato con Conan, lasciamo perdere che ancora ho il nervoso. Molto meglio il ghiottone mezza porzione (qualcuno aveva proposto Danny DeVito, storia vera), sarebbe una bombetta, 90 minuti secchi, Reavers che si insultano come i Guerrieri di Coney Island, insomma uno spasso! ;-) Cheers

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    2. Danny al tempo del cuculo sarebbe stato un ottimo Toad. No kiddin. In quegli anni di new cinema scorsesecoppolamillsdepalmicohilleriano io avrei scelto Burt Young preferendolo financo a suo fratello Neil. Alcuni sostengono che abbiamo visto il "vero " Logan nel Nicholson di Wolf ( non sono molto d'accordo ) o nel De Niro di Cape Fear ( almeno siamo nei paraggi ).

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    3. Forse quel De Niro tatuato, ai tempi di "Wizard" e dei suoi casting call era un opzione quotata. Oggi zio Logan deve essere figo, dopo essere stato interpretato dall'Australiano, una volta bastava Wolfy Nicholson. Cheers!

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  6. La Bestia sembra Kim Rossi Stuart in Fantaghirò 4, quando viene maledetto.
    Insomma, sì... pare proprio che non ci credesse nessuno in questa pellicola, e ci sta.
    Ma che cazzo l'hanno fatta a fare?

    Moz-

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    1. Ormai avevano promesso sso un finale, ehehe con Kim Rossi-Stuart hai vinto tutto! :-D Cheers

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  7. No, grazie. Ho detto basta X-Men al cinema dopo anni in cui mi sciroppavo ogni cosa e dove, se mi andava bene, uscivo quantomeno perplesso. Dopo essere stati dei pionieri dei "Super" al cinema hanno gettato tutto in malora (del terzo capitolo vogliamo parlarne? Ah, l'hai già fatto tu, quindi glisso che è meglio). Hanno per le mani un personaggio iconico, carismatico, amatissimo come Wolverine e con Jackman che strappava mutande... Pardon, biglietti al solo metterlo in locandina e hanno distribuito 3 film pessimi e uno, crepuscolare, meraviglioso. Media di riuscita del 25%... Nemmeno Uwe Boll ha questa pessima media! Hanno provato a rilanciare il franchise e sono riusciti nell'impresa di mandare di nuovo tutto in malora dopo un brillante inizio. Ovviamente ho recuperato tutto ma a tempo e non più in sala. Questo "Fenice" lo guarderò più per completezza che per vera voglia sperando che la Marvel sappia raddrizzare la baracca.

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    1. Ma erano 3 o 4 i film di Wolverine? Ho postato il commento e mi è uscito un dubbio... Pensa te come sto messo se non mi ricordo manco quanti film hanno fatto.

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    2. Il bello è che quando hanno osato (nuovi attori, oppure introducendo il multiverso) hanno fatto anche bene, qui invece hanno pensato in piccolo e purtroppo si vede. Cheers!

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    3. Ne hanno fatto tre, di cui "Logan" l'ultimo é anche l'unico che merita. Cheers!

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    4. Tranquillo, ho preso un filtro, ho la situazione in pugno. Cheers

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    5. E' che sto lavorando ma sai che possiamo fare notte a fare botta-e-risposta? :-D

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    6. Con "Grosso guaio" si può SEMPRE fare nottata ;-) Cheers

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  8. Non sono d'accordo sul fatto che Apocalisse fosse peggiore. Che fosse bruttarello si, ma per voler rifare X-Men Conflitto Finale anche nella nuova saga ci voleva più idiozia che coraggio. Per Dark Phoenix avevo l'aspettativa sotto i tacchi, l'ho visto solo perché ho iniziato a seguire i cinecomic grazie agli X-Men (e come me tanti altri credo).
    La dinamica degli eventi è totalmente sballata, poi questo continuo cambiare lato della barricata dei buoni e dei cattivi ogni cinque minuti mi manda in bestia, così come i mutanti da eroi nazionali a criminali deportati in 24 ore, per non parlare della trama degli alieni.

    Ah, ma vogliamo parlare del vero snodo cruciale della trama? Il casino scoppia perché Jean ribalta due auto della polizia. Domanda: chi ce le ha mandate li? Forse qualche spia della Disney, o quelli della DC…
    Tristezza

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    1. Questioni di lana caprina, oppure di materiale che esce da un'estremità dello stesso animale, che faccia più o meno schifo poco importa, riesce nell'impresa di far rivalutare "Conflitto finale" cosa vogliamo aggiungere dopo questo? ;-) Cheers

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  9. Non guardo i film di supereroi Marvel da molto tempo (quelli DC, poi...), eccetto Guardiani della Galassia. Hanno raggiunto la formula perfetta, una macchina oliata. Tutto vero. Ma è appunto per questo (cit. "La donna della domenica", libro). Perchè anche se è un meccanismo oliato e perfettamente funzionante, vedo il meccanismo. Oh, sia chiaro, il cinema è un'industria, non invoco il prodotto artigianale, però questa catena di montaggio di supereroi non mi prende. E il cazzeggio mi piace, ad esempio ho adorato Pacific Rim, ma lì c'era Guillermone, e si vede. Oh, opinioni personali, eh. Quindi rimango con i due (ce n'è un terzo? Ma quando mai) Spiderman di Raimi, i due X-Man iniziali, Burton, Superman, Lo chiamavano Jeeg Robot, persino Nolan cum grano salis, e spero qualche obolo a venire.

    Poi, andando sul ghiaccio sottil... crack... con 'sto caldo, poi, si spezza subito. Ecco, Metoo. Hai perfettamente ragione a sottolineare e a perculare le "tempeste di cacca" mediatiche che si sollevano ogni volta che spuntano una o più protagoniste donne, colori di pelle di varia sfumatura, ecc. e compagnia reazionaria cantante. Quindi, d'accordo con te su questo, con "modo Metoo" intendo quel femminismo mediatico, individualistico, politicamente corretto, legato a interessi economici di varia natura, anche personality driven (un must anglo-sassone e si sa che noi importiamo il meglio da loro), perdettamente sistemico. Insomma femminismo di marca neoliberista, che in questi tempi in cui il femminismo è necessario, è una tragedia.. Difficile parlarne, perchè tra l'incudine di questo tipo di femminismo e il martello del patriarcato è difficile fare analisi complesse.
    Quindi sì, mi risulta molto più femminista la storia di Claremont, interessante, anche narrativamente e non schematica. Credo, quindi, che già nei fumetti il retcon che ha reso Fenice un'entità aliena invece del lato represso di Jean l'abbia resa sia un personaggio sia meno interessante che meno femminista.

    Scusa il pistolotto, è che è un tema importante. Immagino che il ghiaccio si sia frantumato. E non solo il ghiaccio, temo.

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    1. Ah, un'ultima cosa; Xavier più ambiguo e manipolatore mi piace,come anche usarlo per mostrare che una cosa è l'utopia, altra è metterla in pratica e che ci possono essere molte scelte difficili e discutibili. Ma ad un certo punto (non sono aggiornato, magari la situazione è cambiata) nei fumetti il Prof dava dei punti a Sinistro. Va bene mettere in discussione Xavier, ma se non mantiene almeno una parte positiva, propositiva, perde completamente il senso. Diventa Magneto, ma meno interessante. Credo io.

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    2. L'ambiguità di Xavier è la cosa più interessante della pellicola, ma scritta maluccio e sfruttata poco. Sulle forzature al femminismo fatto per ragioni economiche, perché si deve fare, sfondi una porta aperta. Il resto è un disastro.

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    3. Sono perfettamente d'accordo per questo mi sono avviato sul ghiaccio sottile malgrado il caldo e il calendario, trovo nobile l'ideale, lo condivido per quanto possa farlo un possessore di cromosoma Y come me, ma proprio perché é importante, gestirlo così bah! X-Chris aveva già detto tutto, per altro meglio e in modo più maturo. Niente male per un fumetto di "supercalzamaglie". Cheers!

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    4. Xavier ha fatto più porcate nel fumetto, qui poteva essere la parte migliore, ma gestita così proprio no. Cheers!

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    5. La penso come Quinto Moro e ne ho scritto, cattivo per dieci minuti e poi di nuovo buono, questo sarebbe la vostra idea di Xavier ambiguo? Bah! Cheers

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  10. Beh, come penso di sto film lo sai. Concordiamo.
    Il momento metoo fa ridere i polli, evidentemente si sono dimenticati tutti gli X-Men morti nei capitoli precedenti, Havok, Darwin, Banshee...

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    1. Pensa che hanno criticato quello di "Endgame". Ma poi é femminismo mettere una frase ruffiana? Sapevo che il femminismo era più importante di così. Ma sono stato formato da femministe combattenti, quindi magari sono di parte. Cheers!

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  11. Come molte persone che mi conoscono sanno, ho una sorta di rifiuto verso gli X-Men, una saga che proprio non riesco ad avere voglia di vedere e che mai mi ha ispirato. Vista l'uscita di questo film, il cui trailer effettivamente non mi dispiaceva, avevo quasi voglia di vedermeli tutti, ma i giudizi estremamente negativi che ho visto e letto su questo capitolo conclusivo mi hanno fatto passare completamente la voglia...

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    1. Cioè… il mondo alla rovescia… hai sempre evitato gli X-Men e il trailer di questo ti fa venire voglia di vederlo? :-D Oh, magari è meglio così, puoi scoprire la saga dal basso verso l'alto, dal peggio al meglio...

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    2. Alfonso posso solo consigliarti di iniziare dal primo evitando questo, perché Quinto Moro ha ragione, ma di mezzo abbiamo avuto un prequel e un cambio di attori, quindi seguirlo "al contrario" potrebbe essere un casino. Cheers!

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  12. Non ho ancora visto il film ma su una cosa siamo sicuramente d'accordo: #Team Rebecca Romijn ForEVAH!

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    1. Jennifer Lawrence come Mystica non mi ha mai convinto fino in fondo, la Romjin era diventata un'icona nei primi due film sia per personalità che per messa in scena. Dopo i primi 2 film il personaggio è diventato accessorio/inutile/snaturato. La Lawrence per me è una bravissima attrice, ma come Mystica mi è sempre sembrata una Katniss 2.0

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    2. Rebecca poteva permettersi di fare quello che Mysrica é, una "femme fatale" (citofonare De Palma per conferma), J-Law é troppo famosa per fare la cattiva, infatti la sua versione del personaggio è meno interessante. Ma anche meno sexy malgrado gli sforzi di J-Law. Cheers!

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  13. Severo, ma giusto (per quel che concerne i miei gusti, almeno).

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    1. Questo film si meritava la tirata d'ore chi. Cheers!

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  14. Visto ieri sera. Che dire? Basta descrivere due scene

    ATTENZIONE SPOILER

    Jean a Magneto: tu hai ucciso delle persone. come hai fatto a smettere?
    Magneto a Jean: vivevo nella vendetta, poi ho capito che per quante persone potessi uccidere non stavo meglio

    3 minuti dopo nel film

    Hank a Magneto: Sai che Jean ha ucciso Raven? Mi aiuterai a trovarla?
    Magneto ad Hank: Se la trovo la uccido.

    Quindi o Magneto è un bipolare ma di quelli gravi e considerando il livello di potere che ha fossi Xavier non lo lascerei andare in giro oppure la sceneggiatura è una merda fumante senza senso.

    Io non so se i fulmini di tempesta dovevano avere un aspetto vintage per richiamare Highlander ma io ho visto quel livello là di tecnologia. Stessa cosa dicasi per Bestia il cui potere evidentemente deve essere saltare sulle auto dato che non sa fare altro. E che dire di Quicksilver che era fighissimo negli altri film e qua finisce in panchina subito? (ma poi perchè? è come scritturare un grande attore e poi non usarlo). Come dite? Il cast non era malvagio ma è stato sottoutilizzato? Beh difficile dare torto.
    E stavolta non c'era manco la Munn a fare Psyloche

    Infine vendetta, tremenda vendetta, a farmi diventare Selene una squatter senz'arte nè parte. Selene la regina nera del club infernale, vampira psionica di classe omega. Ma perchè? Chiamatela Pippi calzelunghe ma non Selena. Abbiate rispetto. Anzi come direbbe un altro villain di un'altra saga: KNEEL HER

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    1. Un film veramente gestito con parti non nobili del corpo, le svolta di Magneto è ridicola come quella di Xavier, inoltre è un vero spreco di personaggi, Quicksilver su tutti. La Munn almeno sarebbe stata un bel vedere in questo gran casino. Ecco bravo, Selene è un personaggio che fa sanguinare il cuore di ogni appassionato dei fumetti degli Uomini-Pareggio, tra lei ed Emma Frost (potenzialmente una che potrebbe mettersi in tasca anche la Mystica di Rebecca Rebecca Romijn) non sono mai state trattate con il giusto rispetto in nessuno dei film di questa saga. Dubito che con il rilancio Marvel/Disney vedremo mai quel tripudio di corsetti, ma si spera almeno in una Emma Frost e in una Selene più decenti. Cheers!

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  15. Un fallimento (pratico ma non negli intenti, chissà il prodotto come poteva essere prima del ritorno alle riprese) su tutta la linea. Certe cose potevano piacermi ma sono state messe male o mal gestite.

    Salvo Fassbender e McAvoy che almeno risultano credibili ed infine la colonna sonora di Hans Zimmer. Inguardabili come sono state realizzate le tute dei New X-Men di Morrison e Francamente Quitely.

    Però...l'atmosfera malsana di base mi piaceva certo ben distante dal fiore all'occhiello di Claremont, però aveva un non so che di Terminator 3 (ovviamente senza la saggia regia d'azione di Mostow).

    La Chastain bionda è qualcosa di di...troppo troppa purtroppo il look poteva starci, anche se mi ricordava la ragazza co-protagonista del cartone Roswell Cospiracy, rispetto alla Drag Queen galattica cartacea però anche lì nulla.

    Il mio ultimo film sul genere, il mio ultimo pensiero...un schiocco di dita da parte di Mickey Mouse, tutto sparito.

    Madonna per rivalutare conflitto finale ne doveva passare acqua sotto i ponti! Sopratutto per farmelo scrivere.

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    1. Una serie di errori e scelte sbagliate tutte insieme, sembra un film fatto per onorare svariati contratti, manca proprio la voglia (da parte di tutti quelli coinvolti) di essere qui a fare qualcosa, se paragonato alla combriccola dell’MCU, si vede l’abisso che li separa. Cheers!

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  16. Questo film, recuperato nel fine settimana, si gioca il podio assieme a "Godzilla 2", "Aquaman" e "La Llorona" (anche se quest'ultima distanzaia tutti) del più brutto dell'anno. Ma come diavolo hanno fatto a fare un pasticcio del genere. Attori anonimi, musica non pervenuta, montaggio da denuncia. Serviva impegno si, proprio come hai scritto.

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    1. In un mercato saturo di “Super” per sembrare scemo ci vuole anche poco, qui davvero si sono impegnati ;-) Cheers

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