Cosa fare quando un film che stavi aspettando ti lascia
senza parole, ma nel senso peggiore del termine? Invochi Quinto Moro a
toglierti dai guai! Lascio a lui la parola e vi auguro buona lettura.
La polvere si posa lentamente sull’asfalto frantumato. In lontananza si odono suoni simili a quelli d’una motrice-rimorchio che imbocca una curva a 90° senza un grammo di grasso sul fermo d’aggancio. È il latrato d’un mostro nato dagli incubi d’un regista nipponico sconosciuto ai più, e si sta inchinando al cospetto di Godzilla, Re dei Mostri.
Il film riparte dalla distruzione di San Francisco vista nel 2014, il focus è su un nuovo gruppo di personaggi la cui vita è stata appena devastata. È un buon tocco, se di classe o di fortuna non lo sapremo mai. Quella prima inquadratura di Godzilla visto dal basso, con una Vera Farmiga stravolta dà subito l'idea di quanto piccoli e fragili siano gli uomini di fronte a questi mostri. Bravò! Applausi! Usciamo dalla sala finché siamo in tempo! Ma il film è appena iniziato, e i guai stanno per iniziare.
Il mio primo impatto con Godzilla è stato nel 1998 col film di Roland Emmerich, che dubito abbia accresciuto i fan del mostracchione radioattivo. Succede sempre così: qualcuno da qualche parte nel mondo scrive il suo racconto/libro/film/serie di successo e gli yankee devono rifarlo spendendo di più, con più effetti speciali e attori famosi. Son fatti così.
Il Godzilla di Gareth Edwards del 2014 inaugurava il “MonsterVerse” della Warner e della Legendary, gente che negli ultimi anni ha prodotto robe assai poco legendarye (Jurassic World, Warcraft, The great wall) ma i soldoni ai botteghini li fanno. Quel primo film, pur coi suoi difetti, mostrava una vera passione sia nella messa in opera che verso l’iconico lucertolone, che ci metteva un po’ ad arrivare ma alla fine si prendeva la scena. Stavolta l’ammucchiata di mostri a parte l’ottimo design, non regala lo spettacolo che era lecito attendersi.
Lo dico senzapeli squame sulla lingua: "Godzilla II" è tra le peggiori boiate che abbia visto negli ultimi anni, uno di quei brutti Blockbuster che si guardano a cervello spento (e fin qui ci sta), ma se nella locandina vediamo il lucertolone bucare il cielo, per me questo è un buco nell’acqua. Nel suo essere fracassone non diverte perché non c’è né il sano gusto della distruzione né la voglia di farci divertire con le risse tra mostri. Così anche le buone sequenze appaiono sterili, tutte prese dal mostrare lo strapotere (?) degli effetti speciali, ma il film sembra un continuo presentare i mostri, farceli vedere grossi e maestosi, ma la magnificenza finisce lì.
Un riassunto della trama: [ALLERTA SPOILER!]Vera Farmiga è depressa perché Godzilla le ha distrutto la casa e ucciso il figlio, allora per dispetto risveglia altri venti mostri come lui, perché l’umanità inquina e solo i mostri ci salveranno ammazzandoci tutti. I militari per fermare i venti mostri useranno il loro unico missile sperimentale per uccidere Godzilla che è l’unico che li abbia aiutati. Per riavviare Godzilla gli sparano un missile nucleare, anche per far capire che le bombe atomiche possono essere molto utili e bisogna non aggrapparsi al passato. Per rendere tutto più intelligente lo fanno fare al giapponese, che lo fa perché vuol bene a Godzilla, ma pazienza se poi gli distruggerà la casa. Chissà che poi Godzilla, incacchiato per essere stato quasi ucciso e rimasto senza casa, alla testa del suo esercito di mostri non diventi il cattivo, e allora ci penserà Kong a rimetterlo a posto… [FINE SPOILER]
Tutto procede con ritmo "finto" che non crea tensione, anche perché i personaggi sono così imbecilli, patetici e contraddittori che non si prova empatia, non si teme per loro e in molti casi sarebbe bello vedere molte più vittime. I colpi di scena sono telefonatissimi, e certo non pretendo scienza e logica in un film con lucertoloni e draghi a tre teste che sputano fulmini, ma un minimo di rispetto per l'intelligenza dello spettatore sarebbe d’obbligo, perché la scempiaggine di trama e dialoghi mi ha rovinato anche le scene d’azione. A livello di trama e coerenza siamo ben al di sotto di un Transformers qualunque, ma senza il mestiere e la lucidità di Michael Bay. Tra l’altro non si fa che citare Kong, solo per urlarci nelle orecchie che poi faranno scontrare Zilla con lo simmione, ma non hanno avuto l’intelligenza di mostrarlo per stimolarci l’appetito.
Fa quasi tenerezza vedere fior fior di attori sforzarsi di recitare scene insensate e battute imbarazzanti. Vera Farmiga, che da fulcro degli eventi finisce in una crisi di nervi per essersi fatta coinvolgere in questa roba, Sally Hawkins muore a caso (ma tanto chi l’aveva notata, non è neanche uno spoiler), Kyle Chandler padre di famiglia che si dà all’alcol ché solo da ubriaco può recitare quel personaggio. Ah, ma ci pensa la macchietta comica di Bradley Whitford a far piangere ogni volta che cerca di far ridere, fuori tempo e fuori luogo. Ziyi Zhang è una tigre in gabbia mentre cerca spiegazioni per il suo dragone a tre teste. C’è pure “11”, la Millie Bobby Brown che pur brava è sempre inquadrata come dovesse per forza sfoggiare lo sguardo truce alla Stranger Things (forse stava cercando di far esplodere la testa al regista come in Scanners). Chi si salva è Ken Watanabe, la vera anima godziliana cui toccano alcune delle cose migliori: l'orologio fermo di Hiroshima e il fatto che Watanabe sia il portatore dell'atomica è una chiusa accattivante (ma anche un tradimento di quella che dovrebbe essere la morale nipponica). Però questa è l’unica cosa intelligente di una sceneggiatura demente. La cosa irritante è che in un film con mostri giganti gli umani sembrino del tutto impermeabili al sentimento di paura, gli scienziati sono dilettanti allo sbaraglio, tutti si affidano al caso e alla fortuna facendo una cazzata dietro l’altra, tanto nessuno rischia mai di morire che il pericolo è tutto sul green screen.
La battaglia finale non mi ha soddisfatto (“chiedo soddisfazione!” Cit.), afflitta com’è dalla la sindrome del Super Sayan: Godzilla che deve solo raggiungere lo stadio radioattivo, non si suda la vittoria come nel primo film, tanto sa già dal titolo d’essere il Re dei Mostri. Un Re annoiato.
La polvere si posa lentamente sull’asfalto frantumato. In lontananza si odono suoni simili a quelli d’una motrice-rimorchio che imbocca una curva a 90° senza un grammo di grasso sul fermo d’aggancio. È il latrato d’un mostro nato dagli incubi d’un regista nipponico sconosciuto ai più, e si sta inchinando al cospetto di Godzilla, Re dei Mostri.
Il film riparte dalla distruzione di San Francisco vista nel 2014, il focus è su un nuovo gruppo di personaggi la cui vita è stata appena devastata. È un buon tocco, se di classe o di fortuna non lo sapremo mai. Quella prima inquadratura di Godzilla visto dal basso, con una Vera Farmiga stravolta dà subito l'idea di quanto piccoli e fragili siano gli uomini di fronte a questi mostri. Bravò! Applausi! Usciamo dalla sala finché siamo in tempo! Ma il film è appena iniziato, e i guai stanno per iniziare.
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“Appari Drago Shenron!” [battuta originale di Vera Farmiga, poi tagliata per il Diritto d’Autore] |
Il Godzilla di Gareth Edwards del 2014 inaugurava il “MonsterVerse” della Warner e della Legendary, gente che negli ultimi anni ha prodotto robe assai poco legendarye (Jurassic World, Warcraft, The great wall) ma i soldoni ai botteghini li fanno. Quel primo film, pur coi suoi difetti, mostrava una vera passione sia nella messa in opera che verso l’iconico lucertolone, che ci metteva un po’ ad arrivare ma alla fine si prendeva la scena. Stavolta l’ammucchiata di mostri a parte l’ottimo design, non regala lo spettacolo che era lecito attendersi.
Lo dico senza
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“Sorridi tesoro, adesso il mostro ci ammazza tutti”, “Che bello mamma! Non voglio vivere con genitori così idioti” |
Il vero problema è che il film non sa mai dove andare a parare, il tono è daaaaaark (cit.), serioso e vorrebbe essere drammatico, poi spuntano battutine messe a casaccio e una morale ecologista che definire demenziale è poco (perdonali Greta!)
Un riassunto della trama: [ALLERTA SPOILER!]Vera Farmiga è depressa perché Godzilla le ha distrutto la casa e ucciso il figlio, allora per dispetto risveglia altri venti mostri come lui, perché l’umanità inquina e solo i mostri ci salveranno ammazzandoci tutti. I militari per fermare i venti mostri useranno il loro unico missile sperimentale per uccidere Godzilla che è l’unico che li abbia aiutati. Per riavviare Godzilla gli sparano un missile nucleare, anche per far capire che le bombe atomiche possono essere molto utili e bisogna non aggrapparsi al passato. Per rendere tutto più intelligente lo fanno fare al giapponese, che lo fa perché vuol bene a Godzilla, ma pazienza se poi gli distruggerà la casa. Chissà che poi Godzilla, incacchiato per essere stato quasi ucciso e rimasto senza casa, alla testa del suo esercito di mostri non diventi il cattivo, e allora ci penserà Kong a rimetterlo a posto… [FINE SPOILER]
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Il Grande Pavone Alieno tenta di sedurre Godzilla. |
Visivamente è in costante bilico tra la magnificenza di qualche inquadratura e la bruttezza di come vengono costruite le scene. Tolte le inquadrature su Ghidorah, il drago a tre teste dall'estetica fighissima, i momenti spettacolari ci sono, ma durano il tempo di un ciak e il resto è confusione. Le battaglie tra mostri vengono rovinate dall’eccesso di effetti tra neve, pioggia e quel fumo “effetto grana” che rende l’azione pasticciata e confusa. Il problema non è neanche la CGI in sé quanto l’azione su due piani paralleli destinati a non toccarsi mai: i mostri e la distruzione dietro con gli umani in primo piano. Non voglio tirare in ballo Spielberg e il suo Jurassic Park, con la scena del T-Rex e dell’automobile, ma quello è un esempio di azione che avvolge e coinvolge chi guarda e chi la vive. Qui abbiamo milioni di dollaroni e pixel che si muovono sullo sfondo, ma sono palesemente appiccicati dietro agli attori.
Tutto procede con ritmo "finto" che non crea tensione, anche perché i personaggi sono così imbecilli, patetici e contraddittori che non si prova empatia, non si teme per loro e in molti casi sarebbe bello vedere molte più vittime. I colpi di scena sono telefonatissimi, e certo non pretendo scienza e logica in un film con lucertoloni e draghi a tre teste che sputano fulmini, ma un minimo di rispetto per l'intelligenza dello spettatore sarebbe d’obbligo, perché la scempiaggine di trama e dialoghi mi ha rovinato anche le scene d’azione. A livello di trama e coerenza siamo ben al di sotto di un Transformers qualunque, ma senza il mestiere e la lucidità di Michael Bay. Tra l’altro non si fa che citare Kong, solo per urlarci nelle orecchie che poi faranno scontrare Zilla con lo simmione, ma non hanno avuto l’intelligenza di mostrarlo per stimolarci l’appetito.
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Segnali dal futuro. |
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Godzilla, testimonial ufficiale Air Action Vigorsol: AIR ACTION ZILLA! |
P.S.
Mille grazie a Quinto Moro per questa "suonata a quattro mani".
Vi invito tutti a passare a scoprire qualcuno dei suoi lavori, che potete trovate QUI.
Mille grazie a Quinto Moro per questa "suonata a quattro mani".
Vi invito tutti a passare a scoprire qualcuno dei suoi lavori, che potete trovate QUI.
Sarà perché al cinema mi ci diverto sempre ma per quanto sia una boiata e non i sia piaciuto alla fine la tentazione di alzarmi e uscire non lo avuta. Certo, la mala parata l'avevo vista nei primi due minuti: nel dialogo tra Vera Farmiga e la figlia c'è uno scavalcamento di campo evidentissimo e clamoroso. Già in quel punto mi son detto "sto film puzza di merda..."
RispondiEliminaAvrei voluto aggiungere un paragrafo, ma non ne ho avuto il tempo (settimana di fuoco) e poi Quinto Moro aveva già detto tutto. Un film dove l’unico giapponese del film rispetta ‘Zilla, mentre gli americani sono dei burini che fanno battutacce. In cui il nostro Kaiju preferito opposto a al drago a tre teste che si muove con una nuvola di inquinamento semovente, sono un perfetta metafora ecologista, rovinata da un bisogno inutile di inserire umani che dicono banalità e organizzano piani cretini (Vera Farmiga in versione Thanos, anche no grazie). Errore massimo ben descritto da Quinto Moro, mancano le proporzioni, manca la vera minaccia, non basta far fare zig zag in auto alla solita Farmiga per opporre davvero un minuscolo umano ai giganteschi mostri. Questo film sta a quello di Gareth Edwards, come “Pacific Rim Uprising” sta al primo “Pacific Rim”, mostroni senza peso che si muovono leggiadri sullo schermo verde. Può essere divertente a tratti, ma resta poca roba. Cheers!
EliminaMi rendo solo ora conto (commento scritto dal cellulare) che la grammatica nel mio commento non esiste, chiedo venia. Credo che il momento più comico sia quando Vera Farmiga si pente, e lì mi son chiesto: "ma pensava che l'umanità la sterminassero a suon di carezze?". Troppo disinvolto questo pentimento (anche perché il piano di annientare l'umanità spero che non sia stata una cosa impulsiva, spero che ci abbia riflettuto minimo un paio d'anni).
EliminaFigurati nessuno problema, i correttori del telefono fanno delle stragi. Si davvero, le hanno ucciso un film, sterminiamo tutti. Un piano che richiedeva davvero una riflessione attenta ;-) Cheers!
EliminaConcordo, il personaggio della Farmiga (attrice che di solito mi piace in tutti i suoi ruoli) è la morte del film, fa una serie di testacoda emotivi manco stesse correndo un rally.
EliminaTremendo...alla mia compagna di sventura non è dispiaciuto, io l'ho trovato terribile. I cagnacci umani poi con Ken Watanabe doppiato come un cretino sono inguardabili...
RispondiEliminaIl doppiatore Italiano di Ken Watanabe doppia tutti i giapponesi nei film italiani e anche la pubblicità della Suzuki. L’altro giorno ho peccato la pubblicità pensavo fosse quella di questo film (storia vera). Cheers
EliminaVa be, a Watanabe tocca quel doppiaggio da anni, fosse solo quello il problema potevamo farcene una ragione.
Elimina"senza parole, ma nel senso peggiore del termine" spero non sia vero...
RispondiEliminaSono rimasto stupito io stesso dalla mancanza di reazione che questo film mi ha provocato. Per fortuna è arrivato Quinto Moro a scriverne, perché avrei tirato fuori giusto un post striminzito pieno di lamentele, lui ha fatto un lavoro decisamente migliore di quello che avrei potuto fare io. Cheers!
EliminaChe poi, pur non considerandomi un "fan" di Godzilla perché i classici non li ho visti, il mostracchione mi sta simpatico e questo film lo attendevo con entusiasmo. Distrugge il buono che era stato fatto nel primo film e diventa una giostra caciarona che non mi ha divertito. Io non sono rimasto senza parole, ho esclamato appena uscito dalla sala, tra me e me "ma che boiata". Ed io vado a vedermi praticamente tutti i grandi Blockbuster, capisco la logica caciarona, ma Godzilla 2 mi ha fatto venire l'orticaria.
EliminaSi è consumato uno psicodramma per me: mi sembrava di assistere a quello che era normale vedere nei vecchi Godzilla giapponese (si, quelli con i tipi in tutona di gomma) solo fatto con i soldi e con un decimo del coinvolgimento. Inoltre hanno trovato tutti i modi possibili per azzoppare il film, un manuale su come NON si dovrebbero fare questi film. Spero che la pellicola sia stata soggetta a tagli, altrimenti Michael Dougherty ha dimenticato come si costruisce una scena. Cheers!
EliminaL'ho bucato al cinema perché continuavo a rimandare. Poi il giorno che mi sono deciso l'avevano tolto dalla sala. Ma da quanto leggo non ho perso nulla. Direi: meno male!
RispondiEliminati è andata bene, hai risparmiamo il dolore alla mandibola dagli sbadigli. Cheers!
EliminaE pensare che invece a me il primo non era piaciuto mentre questo, a guardare il trailer, mi ispirava abbastanza ma ancora non ho avuto voglia di vederlo. Forse forse ho fatto bene allora.
RispondiEliminaQuesto non mi ha “smosso” dentro niente, roba da tracciato piatto. Un risultato che ha stupito anche me. Cheers
EliminaLa cinese Legendary ha i soldi ma non il gusto, e temo che le cose andranno solo peggio.
RispondiEliminaL'altro giorno mi ferma una collega e mi confida la sua profonda delusione per il film: c'era andata tutta speranzosa e invece c'è rimasta malissimo che Godzilla non sia apparso che per un po' alla fine. Quando una donna di 50 anni si dimostra sinceramente delusa di non aver visto un dinosaurone, ti senti frastornato...
Visto l'andazzo della Legendary e lo stile basato sull'effetto per l'effetto, ho già fatto voto di ignorare tutti i suoi prodotti: m'ha fregato con quella buffonata di King Kong, ma non mi fregherà due volte :-D
Pensa che a confronto il loro King Kong era tutta vita, questo è davvero basato tutto sugli effetti, e non sempre sono così speciali. Cheers!
EliminaA me Gojira/Godzilla (non i kaiju in quanto tali, proprio lui) piace come colossale e ciecamente distruttiva incarnazione dell'energia atomica che sfugge al controllo e della ribellione della natura e non lo sopporto quando combatte per gli umani. Probabilmente è perchè la prima esposizione che ho avuto al dinomostro è stata la canzone dei Blue Oyster Cult e mi è rimasto l'imprinting. Sulla morale del film taccio. Ora, potrei dire che Spielberg sa costruire scene d'azione perchè integra le componenti e la scena in modo dialettico o qualche altra fregnaccia, ma la verità è che quando fa queste cose a Spielberg je fumano le palle (cit.). Mancanza di tensione per mancanza di tensione, se tutti 'sti milioni non danno il divertimento cialtrone che dà (oh, a me lo dà) un episodio medio dei Power Rangers, vuol dire che la forma scelta per Gozer il Gozeriano nella fine del mondo è il blockbuster loffio.
RispondiEliminaSei per la sua versione originale insomma, e il pezzo dei Blue Oyster Cult con quel suo “Go, go, Godzilla” è oggettivamente un’incitazione alla distruzione di Tokyo ;-) Barrare pure “B” ovvero «è loffio» mentre “a Spielberg je fumano le palle” potrebbe essere il titolo della sua autobiografia ;-) Cheers
EliminaSpielberg i soldoni sapeva come spenderli, e credo che sia la differenza tra lui e molti cineasti che raggiunta la fama e i mezzi perdono lo smalto iniziale (coff...coff… Burton… coff… Lucas... coff… etciù… Nolan… e compagnia bella).
EliminaIo ho quest'idea, che nei grandi Blockbuster ci siano quelli che costruiscono la scena a tavolino lasciando per lo più il grosso del lavoro ai tecnici della CGI. Uno come Stewie quando si mette a girare una scena d'azione dà fondo a tutto il suo talento per fartela vivere nel modo più viscerale possibile, e veramente in pochi lo sanno fare come lui.
E' la differenza tra i "registi tecnici", un po' ragionieri al soldo delle major, e i "Registi Autori", fermo restando che anche molti autori coi pacchi di milioni in tasca perdono il loro spirito primigenio e la buttano in caciara.
Impeccabile, non potrei essere più d'accordo sull'analisi. Cheers!
Eliminache poi io vorrei capire come diamine pensano di poter mettere Kong contro Godzilla. Ci staranno almeno 50 metri di differenza e diverse tonnellate di peso a cui aggiungerei un soffio atomico che il gorilla viene squagliato in 5 minuti
RispondiEliminaFaranno “alla Giapponese”, ovvero useranno una versione di Kong simile a quella dei vecchi scontro tra il Re e ‘Zilla, in cui io gorillone di Skull Island è grosso quanto Godzilla (la gif usata da Quinto Moro nel post è rappresentativa). Appunto in “King Kong: Skull Island” hanno vitaminizzato Kong per farlo competere almeno nella stessa categoria di peso ;-) Cheers
EliminaIn Skull Island si diceva chiaramente che Kong era praticamente "un cucciolo" della sua specie, io mi aspetto che facciano diventare Kong il buono e Zilla il cattivo, Kong avrà dalla sua l'agilità e sicuramente il sostegno dell'esercito, poi chissà che non sparino un missile nucleare allo scimmione per renderlo atomico, con le trovate idiote che si sono fatti venire qui non mi stupirei di nulla. O forse scopriremo che Kong è uno scimmione sayan e può respingere gli sputazzi d'energia di Zilla con un'onda energetica.
EliminaIn realtà Kong sarà Goku esposto alla luna piena con la coda ancora attaccata ;-) Cheers
EliminaIl buono di questo film è che ha generato questo capolavoro di fake trailer! ^_^
RispondiEliminaMi spiace per Kong e 'Zilla, ma contro Sly non si passa, voi siete il male e lui è la cura. Funny or Die è una sicurezza, aspetto molto più questo "Vs" che quello contro Kong! :-D Cheers
EliminaAllora c'è stato un periodo nella mia vita in cui sarei corso in sala per vedere un film del genere anche se dal trailer già presagivo la fregatura. Superati i 30 anni sono diventato più selettivo, a 35 selezione all'ingresso come un tempo nelle discoteche. Questo non toglie che comodamente a casa non recuperi questo tipo di produzioni fracassone, magari ci fosse stato un altro regiosta dietro sarei andato pure in sala a vederlo, ma per fortuna ho evitato. Adesso capiamoci. Un film che nei primi 10 minuti tra scavallamenti di campo, gestione del campo controcampo da denuncia (in una scena in cucina la le persona si sposatno per magia e appaiono e sompaiono oggetti) sono difetti gravi ma che posso perdonargli, tanto ormai sono 10 anni che tra Bay (che comunque non mi vede tra i suoi detrattori), Snyder (che però lui è incapace davvero) e uno a caso dei film Marvel dopo il primo guardiani ci hanno abituato a questo tipo di "erroracci", quindi non ci faccio nemmeno troppo caso altrimenti dovrei segare la quasi totalità dei blockbuster odierni. Certo che però qui si rasenta l'idiozia più becera. Quando Warner ha sfoderato "Aquaman" pensavo avesse toccato il fondo a livello di sceneggiatura, ma qui siamo proprio a livello di denuncia, questo Godzilla 2 va subito in prima posizione come peggior film del 2019, qui siamo proprio a un livello di scempio che solo 2Pacific Rim Uprising" aveva raggiunto o "Transformers l'ultimo cavaliere" (certo peggio di questo è proprio impossibile, non sono nemmno convinto lo abbia girato Bay tanto è brutto e goffo). Eppure c'è gente a cui sta roba piace. Buon per loro.
RispondiEliminaHo sbadigliato guardandolo, aprendo le fauci più di ‘Zilla quando spara la sua sfiatata radioattiva, e annoiarmi con una roba di Kaiju? Grazie ma no grazie ;-) Cheers
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