Terra-206: la nebbiosa provincia di Torino sul finale degli
anni ’90.
Sono un ragazzetto in fase di mutazione fisica, non
svilupperò mai super poteri come gli X-Men, il massimo che posso permettermi
sono un paio di occhiali come quelli di Hulk in questo film e più o meno la
stessa grazia nei movimenti.
La mia routine fissa prevede che io consumi la traiettoria
casa-edicola-campo da basket. Sono l’unico che arriva con la palla da basket
sotto braccio e nell’altra mano, una manciata di fumetti, tutti Marvel, non
fatevi ingannare dal nickname in odore di Vertigo. Non proprio un’entrata in
scena che richiede il tonante tema musicale di Alan Silvestri come sottofondo,
ecco.
Le mie toste giornate filavano così, tra un tiro a canestro,
un film di Spike Lee e i fumetti appoggiati sugli spalti del campetto, in
attesa della fine della partita per essere portati a casa e letti. Puntualmente
qualcuno arrivava con «Cos’è ‘sta roba? Chi è che legge l’uomo ragno 2099?»,
risposta dell’Hulk poco verde, molto sfigato e tanto occhialuto: «Sono miei»
sguardi strani verso lo strambo soggetto (io).
Terra-206: sempre Torino, anno 2019.
La parola “Marvel” non è più una cosa per nerd, in undici
anni e ventidue film, ora è una realtà cinematografica che è decisamente
uscita dal giardinetto – non necessariamente piccolo, ma comunque di nicchia –
degli appassionati di fumetti. Cosa volete dirgli? Avevano 14 milioni di
possibilità di sbagliare e invece hanno trovato l’unico modo giusto per
trionfare: affidare il cuore (positronico) della loro “Iniziativa Vendicatori”
ad uno che faceva dentro e fuori le patrie galere per i suoi problemini con la
droga? Fatto, risultato un
Iron Man
addirittura migliore e più simpatico di quello cartaceo.
Portare sul grande schermo saghe fumettistiche riuscendo a
migliorarle?
Civil War, il gioco è
fatto. Un film ad alto budget su un branco di personaggio, tra i quali un albero e
un procione, quasi sconosciuti anche ai nerd senza ritorno? Sembra che i
Guardiani siano gli eroi del cuore di
tutti ora.
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“Siamo sugli zaini di tutti i bambini”, “Che gioia, ci tocca rifare le elementari” |
Ammettiamolo: potete amare la Marvel, potete odiarla con
tutto il vostro cuore – questo spiegherebbe la valanga di cinismo nei confronti
di questo film, sui Social-cosi, strano, di solito sono posti così rilassanti –
ma non potete ignorare il fatto che sono una realtà. Tutto questo non era già
scritto undici anni fa, sono state fatte modifiche, errori, aggiustamenti, ma
il cuore della Marvel sta sempre nel motto di Stan Lee, “Supereroi con super
problemi” che qui si è tradotto in attori attorno ai quali costruire esattamente
quello che i fumetti di supereroi sulla carta già sono da sempre: una lunga
soap opera a puntate, con botte, battutine e drammi anche cosmici. Capitoli
singoli dedicati a personaggi capaci di entrare nei cuori del pubblico che
portassero avanti una storia, di cui “Endgame” è il capolinea, o per lo meno un
punto d’arrivo prima di un passaggio del testimone.
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“Ho capito, la premessa di Cassidy sarà lunga, svegliatemi quando arriviamo alla parte con gli spoiler” |
I protagonisti di “The Avengers” (2012) erano figli della
poetica di Joss Whedon, un branco di gatti senza collare, insieme per forza,
quasi una famiglia, tema caro al vecchio Joss. Nel tentativo di replicare il
modello sono stati fatti errori di reiterazione come
Avengers - Age of Ultron, ma come avrebbe detto Dumas, "altro materiale
da romanzo", o da cinefumetto in questo caso. La Marvel del 2019 è una corazzata
sfascia botteghini che produce film come una catena di montaggio: al pari di un negozio
in franchise loro ci mettono il logo, gli attori, il budget, il risultato è qualcosa
di omologato, certo, figlio del calcolo e delle strategie di vendita, ma anche
di cuore, tantissimo cuore. Se sei disposto a stare alle regole, benvenuto a
bordo, altrimenti questo spiega come mai autori veri, con una loro poetica - come il già citato Whedon oppure Edgar Wright - siano rimasti al palo, in favore
di onesti mestieranti come Anthony e Joe Russo che ora si trovano a capo di un
film che attenta al record di maggiore incasso della storia del cinema, forse
non ci arriverà, però questi sono i fatti.
Questo fa di “Endgame” qualcosa di più di un film, non lo
dico per elevarlo dai difetti e difettucci che comunque ha, lo dico perché
siamo in un territorio nuovo, il finale di stagione non di una serie tv, ma di
una serie di film, ecco perché per questa volta ho voluto fare una cosa che di
solito non faccio mai: leggere i commenti sui Social-Cosi. «Madornale errore»
(cit.).
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"C'è Gigi Capitan America?" (Quasi-cit.) |
Tutta l’ansia da Spoiler nell’aria meriterebbe un discorso a
parte, troppo lungo e fuori luogo per questo post che si preannuncia già lungo
(e fuori luogo). Ho aspettato il primo momento utile per scrivere del film, ma
considerando quanto ha già incassato, probabilmente lo avete già visto tutti,
magari anche più volte, quindi temporeggio ancora un attimo prima di far
sventolare la bandiera dello spoiler e continuare, solo per dire una cosa che
mi sta a cuore, la mia risposta ufficiale a tutti quelli che sono andati al
cinema con in mano il loro temperamatite dalla lama di Adamantio, per fare la
punta ai chiodi: anche a me piace una trama coerente e blindata, ma se la piega
presa da un personaggio non vi piace, oppure se non avete soppesato bene le forze
in gioco, che tipo di film – e di eventi di massa – abbiamo davanti, per
favore, non paratevi dietro l’espressione “buchi di sceneggiatura” senza aver
mai letto la sceneggiatura, inoltre chiamarli “Plot hole” non vi renderà più
sexy. Nei commenti se volete potremo parlare fino al 2309 di Topolino (magari
di nome Mickey Mouse, occhiolino-occhiolino) laureato in fisica quantistica,
oppure di cose più semplici tipo, perché Hulk dovrebbe aver bisogno degli
occhiali. Ma fatemi un favore personale: quando capita un evento di massa così
godetevelo, specialmente se arriva da qualcuno che non pretende il realismo a
tutti i costi. Sappiate che chi si lamenterà ancora delle incongruenze del
viaggio nel tempo, verrà costretto a rivedere cento volte di fila la scena dei
battelli del
Cavaliere Oscuro, vi ho
avvisati, consideratela la mia risposta ufficiale! Ed ora da qui in poi…
SPOILER!!
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Da qui in poi, vale l’accordo tra gentiluomini, anche nei commenti mi fido di voi. |
Non credo che “Endgame” sia un film migliore di
Infinity War, quello sfruttava l’assist
di Jim Starlin per mandare a segno un finale bomba, spiazzante e bellissimo nel
suo colpirti in faccia. “Endgame” è il secondo tempo di “Infinity War”
(ricordate quando avrebbe dovuto uscire con il titolo di Avengers: Infinity War
- Part 2”?) ed è un film con molti paletti già ben piantati nel terreno, una
trama di base che, ammettiamolo, non era impossibile da intuire (i Vendicatori devono
trovare il modo di vincere dopo lo schiaffone preso in faccia da Thanos) e
alcuni punti fermi con cui fare i conti, tipo qualche attore che ha già
dichiarato di essere arrivato a fine contratto.
Questo slalom tra i paletti si traduce nella classica
struttura a tre atti, poco omogenei tra loro, proprio per i tanti compiti che
il film ha da svolgere. L’inizio per me è ottimo, i Vendicatori superstiti per
rendere onore al loro nome, vanno sul pianeta di Thanos-Contadino per “portargli
la democrazia”, vedere Thor che questa volta mira alla testa, spazzando via dalla
scacchiera, il vero, violaceo protagonista di
Infinity War, fa iniziare con il botto il film.
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"Che cosa ti hanno fatto Groot?". |
Che poi continua con un calo di ritmo bello grosso, che la
soluzione del problema sarebbe stato il viaggio nel tempo, era già abbastanza
chiaro da
Ant-Man and the Wasp,
quindi la Marvel non ha di certo barato, anche perché le dinamiche che regolano
l’elemento fantastico nel film, non sono ferree, anzi, sono piuttosto lasche e
vengono risolte in un modo molto pop, in pieno stile Marvel, ovvero citando tutti i
film con un viaggio nel tempo (e per non sbagliare anche Die Hard) solo per
poter arrivare a dire: Ragà! Dimenticatevi le regole di causa ed effetto
scritte da Bob Gale, questo non è
Ritorno al futuro funziona in un altro modo. Lasciatemi dire che per introdurre il
multiverso al grande (grandissimo!) pubblico, potevano esserci modi migliori che
fare un paragone diretto con quello che forse è il più famoso film dei viaggi
nel tempo di sempre e morta lì. Però è anche molto chiaro che le intenzioni del
film siano altre, se volete il manuale del viaggio nel regno quantico, mi
spiace avete sbagliato pellicola.
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Andiamo, andiamo, andiam nel regno quantico… |
In “Endgame” i viaggi nel tempo sono sempre un viatico per
completare gli archi narrativi dei personaggi, possiamo stare qui giorni a
discutere sul fatto che la – spassosa – scena di Hulk e le scale è un
trucchetto per far finire Tony e Steve negli anni ’70, ma senza quell’incontro
paterno e quelle parole quasi alla zio Ben, da parte di Howard Stark, il
nostro Tony non sarebbe mai arrivato a concludere la sua storia facendo quella
scelta nel finale.
Trovo ammirevole che la Marvel sia riuscita a mettere
insieme così tanti attori, anche nei ruoli più piccoli (ci rendiamo contro che
l’ultimo film di Roberto Fordrossa è questo, non “Old Man & the Gun”?). “Infinity
War” era scientifico nel gestire mille mila personaggi, “Endgame” fa la scelta
saggia di affidarsi al cuore del gruppo, ai Vendicatori originali e proprio per
questo trovo doppiamente ammirevole il fatto che la Marvel sia riuscita a
trasformare in un punto di forza, anche i capitoli più deboli della loro storia
cinematografica durata undici anni. Ant-Man qui è un protagonista importante
(niente male per uno uscito da un film orfano del suo regista) e l’idea stessa
di famiglia, di umanità, di passaggio del testimone, arriva dritta da
Age of Ultron, non a caso la prima scena
vede protagonista Clint Barton (Jeremy Renner) e la sua famiglia, qualcosa che
sembra figlia proprio del lavoro di Joss Whedon.
In Italia i fumetti della Marvel escono per la Panini,
quella delle figurine, ecco, allo stesso modo nella sua versione
cinematografica, l’MCU non dimentica il percorso fatto per arrivare fino a qui,
anzi lo celebra. In undici anni avete collezionato tutte le ventidue figurine
per completare l’album? Ecco, “Endgame” è proprio quello, l’album (anche dei
ricordi) su cui appiccicarle, infatti mai più di questa volta, questo film
sembra il premio fedeltà per tutti quelli che hanno capito le regole del gioco,
hanno deciso di accettarle e in cambio avranno emozioni a non finire.
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Su “Ho perso il ragazzo”, un po’ mi sono agitato (no, noi duri durissimi non piangiamo) |
Certo qualcuna ottenuta con abbondanti dosi di calcolo e
una certa volontà di andare alla ricerca della lacrima (che sia messo agli
atti: non ho pianto MAI, nemmeno alla seconda visione, non esco mai dal mio
personaggio, storia vera) trovo brillante che dopo le mille mila polemiche (inutili)
sul sesso non degli angeli, ma della “Capitana” Marvel, si traduca in Brie
Larson sullo schermo per 10 minuti non consecutivi, la metà dei quali dedicati
al parlare della sua acconciatura. Anche la scena “Girl power” si vede che è
pensata a tavolino, farà vorticare i maroni a tanti, però dura due secondi ed è
uno sguardo su cosa potremmo vedere nella “Stagione due” di questa serie tv che
si segue sul grande schermo, ovvero tutto quello che arriverà dopo “Endgame”.
Nel calcolo ci metto anche citazioni come quel «Heil Hydra» che rimanda ad un’altra
polemicona utilissima in rete, questa volta legata al fumetto, che fa proprio
capire che questo film è il premio fedeltà per tutti quelli che vogliono bene
alla Marvel.
Affidare il cuore del film ai Vendicatori originali è la
vera forza di “Endgame”, i loro viaggi nel tempo e nello spazio dell’universo
Marvel cinematografico, sono un modo per celebrare questi undici anni, ma anche,
come dicevo, per completare gli archi narrativi dei singoli personaggi, quelli
che più di tutti si sono conquistati l’affetto del pubblico.
Per questo è un po’ beffardo il destino di Natasha Romanoff,
toccherà accontentarsi di un “prequel” su di lei che sarebbe dovuto arrivare
anni fa, prima che la “Capitana” Marvel la sorpassasse a destra, ma questo non
è un difetto che posso imputare al singolo film, quindi non mi sentirete
lamentarmi di “Buchi di sceneggiatura”. Però se siete interessati, nei commenti
chiedetemi pure la mia teoria del Sandwich di Scarlett Johansson. Che detta
così sembra una cosa porno, ma non lo è giuro!
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“Non solo non hai mai avuto un tuo film, ora anche le teorie di Cassidy, fatti forza” |
Fin da
Age of Ultron,
occhio di falco è sempre stato l’umano tra i superuomini, ho adorato la sua
trasformazione in Ronin, quasi un modo per autoflagellarsi - più del taglio di
capelli discutibile - la conclusone giusta per l’uomo che voleva stare con la
sua famiglia.
L’Hulk in versione quasi Peter David (ho detto quasi) del
film mi rasserena, sì, perché da sempre quello con l’incazzatura facile è il
personaggio della Marvel con cui più mi identifico di più, trovo bellissimo che l’uomo
di «That’s my secret Cap, i’m always angry» (ho questa immagina vicino alla
scrivania al lavoro, per ricordarmi che incazzarsi non serve. Storia vera)
abbia trovato la pace, mi spiace che l’abbia fatto tra un film e l’altro e non
in uno a lui dedicato, ma quello che riceviamo in cambio è un personaggio più
saggio, che è cresciuto – come noi, dalla prima volta che abbiamo fatto la
conoscenza della Marvel – e che ora può essere davvero utile, tocca sacrificare
quella gloriosa quota di distruzione e pugni rabbiosi, ma arrivati alla fine
della strada, è un finale che mi piace per il Golia Verde.
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Colpi di genio Marvel: basare una campagna promozionale, solo sulle immagini prese dai primi 20 minuti del film, mentre i fan in rete facevano teorie su questi due biondi qui sopra. |
“Endgame” è un po’ più di un singolo film, proprio perché
conclude il percorso di personaggi che sono cambiati in corsa, dài lo so che
avete storto in tanti il naso per “Dude” Thor Lebowski, una specie di lunga gag,
di sicuro meno divertente di
Ragnarok (avete già cominciato a rivalutarlo?) che sembra pensata per i fidanzati di
tutte quelle che sospirano per Chris Hemsworth, in modo che possano dire alle
loro amate: «Visto? Anche io ho il fisico come Thor». Criticabile? Forse, ma Chris
Hemsworth funziona molto meglio quando può sfruttare il registro comico
piuttosto che quello drammatico, dài con quella faccia da scemone che si
ritrova, sarebbe stato stupido (questo sì) da parte della Marvel ostinarsi a chiedergli
di fare il dramma Shakespeariano alla Kenneth Branagh, un altro sacrificato
sull’altere del metodo Marvel di fare i film.
In undici anni, Chris Evans è passato dall’essere il
bisteccone buono giusto per fare Johnny “La torcia umana” Storm, ad essere il
capitano che guida non più un branco di disallineati, ma un mega esercito
composto da Dei, regnanti, maghi e chi più ne ha più ne metta. Uno che si è
meritato sul campo il titolo e la credibilità, proprio questo suo dimostrarsi “degno”
(occhiolino-occhiolino) va festeggiato in quel modo che mi ha fatto urlare un
«Nuuuuuooooooooo!» di pura gioia durante la visione (storia vera).
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Segni di continuità.
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Se proprio volete il termometro delle mie reazioni, che
parlando di “Endgame” sembra una tappa obbligata, come vi ho già scritto non ho
pianto mai, noi duri al massimo sudiamo dalle palpebre. Ma posso dirvi che
quella enorme battaglia, che termina con due parole pronunciate da Cap, mi ha
regalato l’unica cosa che mi era mancata nel 2012 in “The Avengers”, allora non
lo sapevo e un po’ (poco) me ne lamentavo, ma non eravamo pronti, ora undici
anni dopo quel «Avengers uniti» me lo sono proprio goduto, anche se credo di
avere perso dai tre ai cinque battiti cardiaci (storia vera).
“Endgame” è un film che può essere sminuzzato scena per
scena con la volontà di criticarlo, oppure di esaltarlo a seconda dei punti di
vista, ma di sicuro questo viaggio non poteva terminare senza chiudere il cerchio
attorno a Tony Stark. Ho usato tante volate la parola “cuore” per commentare
questo film e questo dice già molto, ma la chiusura del cerchio perfetta sta in «Io sono Iron Man» con cui
tutto è iniziato ed è anche giusto che si concluda.
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“No ragazzo, io sono Iron Man, tu al massimo puoi essere Cassidy” |
Possiamo criticare tante cose alla Marvel, accusandola di mosse
troppo calcolate, ma resta innegabile che in undici anni e ventidue film, abbia
alzato l’asticella qualitativa, imponendo uno nuovo standard su come gestire i
film d’intrattenimento e i seguiti al cinema. Perché tutto possiamo criticare
alla Marvel, ma non che non abbia rispetto e amore per i propri personaggi,
pensate a roba come
Alien Covenant,
Die Hard 4, oppure
Terminator Genisys e
ditemi che non vorreste questo tipo di passione di fondo e di rispetto per i personaggi, applicata
sempre.
A qualcuno di voi “Endgame” non è piaciuto, forse lo odierà
per sempre, altri, invece, (come me) lo hanno amato a 3000, c’è chi sempre
affidandosi agli anglicismi, parlerà di “Fan service”, altri ancora lamenteranno
che quello non è Hulk! Quello non è Thor! Sventolando il numero del fumetto giusto
come prova. Sapete cosa ne penso io? Ho sguazzato nei commenti sui Social-Così,
anche i più incazzati, nuotando a dorso, a rana, ma sempre con un sorriso da
tempia a tempia sulla faccia non alla Stan Lee, però quasi, per una semplice
ragione: abbiamo vinto.
Non è importante se andavate al campetto con i fumetti della
Marvel sotto il braccio assieme al pallone, oppure se avete imparato ad
apprezzare il percorso di questi personaggi – spesso diverso da quello del
fumetto, ed aggiungo anche per fortuna! – sul grande schermo. Io mi guardo attorno e vedo persone
che discutono sul regno quantico, che si salutano incrociando le braccia al
grido di “Wakanda per sempre”, che dicono frasi come: «Thor brandisce la sua
ascia Stormbreaker» e vorrei infilarmi la tuta, attraversare il portale quantico,
arrivare su un campetto di Terra-206 e dare un Bro-fist a quel ragazzo
occhialuto che già giocava nella squadra giusta, no, non quella di basket.
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Un enorme Bro-fist quantico!
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A ben pensarci 3000, potrebbe essere la somma dei minuti totali di tutti i
ventidue film dell’MCU, di cui “Endgame” sono la degna conclusione,
quindi sì, l’ho amato a 3000. Davanti ad un nuovo standard dell’intrattenimento
fatto con così tanto… Cuore, il temperamatite di Adamantio potreste anche
lasciarlo a casa, ma se proprio il vostro cinismo deve essere ineluttabile, beh allora io vi rispondo dicendo: «Io sono
Marvel».
SNAP!
Metto le mani avanti da subito: SPOILER!
RispondiEliminaRi-metto le mani avanti: se il post di Capo Cassidy non vi è bastato, ho buttato giù due righe anch'io. Ma proprio due righe eh... Se volete farvi del male leggete qua con un bel caffè in mano. Altrimenti saltate pure tutto e amici come prima. Il succo comunque è che il film mi è piaciuto. Ho trovato meglio INFINITY WAR per tutta una serie di motivi (tra cui il finalone) ma stiamo parlando di dettagli. Questo capitolo finale della saga della Marvel aveva il compito più difficile di tutti e non ha deluso. Non è perfetto, ma c@zzo, ad avercene di film così!
In attesa di un post di qualcuno di cui mi fido (questo), anch'io ho curiosato in giro per il web. Così per leggere cosa ne pensa la gente di quello che ha appena visto. Cioè un film che è la conclusione di una saga lunga ben 11 anni, che ha macinato record su record, stabilito nuove regole per le saghe cinematografiche, lanciato o rilanciato carriere (RDJ), ha sdoganato personaggi di nicchia o minori (i Guardiani chi?!?!) facendoli diventare popolari a chiunque,... Insomma, per farla breve, numeri alla mano è qualcosa che ha rivoluzionato il mondo del cinema e che negli anni a venire sarà qualcosa con cui dover fare i conti visto che tutto sto carrozzone è, di fatto, una nuova pietra miliare della settima arte. Può piacere o non piacere, i gusti sono gusti e non sto a sindacare, ma è fuori da ogni dubbio che un evento di tale portata abbia sconvolto tutto. Finita sta pappardella, arrivo ai commenti letti sul web. Pagine su pagine di analisi sui viaggi nel tempo, teorie su come funziona il mondo quantico (!), sul perché Hulk è sceso per le scale (!!!), oltre, ovviamente, al topo che dopo 5 anni "sblocca" la situazione (!!!!). Ma veramente qualcuno perde tempo per analizzare dettagli del genere di un film dove dei tizi vestiti in calzamaglia volano, sparano raggi laser dalle mani, sono Dei scesi tra i mortali, ci sono alieni, ragazzini morsi da ragni radioattivi, robot senzienti,... e altre cose del genere? Ma fate sul serio?!?! Te lo spiattellano in faccia "Non è Ritorno al Futuro!", non funziona così! E' un film che "esce" dalla quarta parete e ti dice chiaro e tondo che: "E' un film ed è inutile che ti arrovelli su come funzionano 'ste cose. Ci hanno già provato in passato e tutti sono zeppi di difetti e/o paradossi se ci pensi bene. Lascia stare e goditela!".
E personalmente, da ignorantone in campo fumettistico, me la sono goduta alla grandissima. Con quell'avvio spiazzante fatto di morte e teste rotolanti sono rimasto a mascella a terra. Ma la botta vera arriva più avanti quando Iron Man e Strange si scambiano quello sguardo, quel gesto e quella frase... Il respiro mi è mancato e se avessi sudato dagli occhi non ci sarebbe stato nulla di cui vergognarsi.
Se proprio devo fare il cagac@zzi, personalmente ho trovato La Capitana troppo forte (e lo avevo già segnalato nel post a lei dedicato) e infatti viene parcheggia altrove per un luuuuungo periodo. Ma quello che proprio non sopporto è lo spoiler "indiretto". Se alla Marvel annunciano la prossima uscita di Spider-Man o Dottor Strange è palese che 'sti tizi non sono morti. E che cacchio, aspetta la fine della saga per annunciare i nuovi progetti.
Ultimo. A fine visione con un amico e una birra fresca abbiamo chiacchierato di questa saga e dei vari film che la compongono. Quali sono gli "essenziali"? Per noi tutto si può ridurre a Iron Man 1, Winter Soldier, Avengers, Ant-Man, Infinity War e questo Endgame. Il resto è riempitivo. Che ne dici Capo?
Sono d’accordo fino ad un certo punto, il fatto che siano tizi volanti e Dei spara fulmini non sblocca automaticamente l’opzione: «ma allora vale tutto!», ci sono un paio di distinguo da fare.
EliminaSPOILER!
È chiaro che le scopo di ogni viaggio nel tempo celebrare gli undici anni passati ma anche concludere l’arco narrativo dei singoli personaggi, capisco che “Ritorno al futuro” sia amatissimo, ma è limitante pensare ai viaggi nel tempo solo sui parametri scritti da Bob Gale. Mi sembra abbastanza ovvio che le tre ore di “Endgame” sono la cronaca di quell’unica realtà (su 14 milioni) in cui gli Avengers hanno vinto, ogni deviazione (Hulk che non prende le scale, il topo che non salta sulla tastiera etc…) crea una di quelle 14 milioni di possibilità, ma siccome non possono fare 14 milioni di versioni del film, forse è più interessante raccontare quell’unica versione, non a caso la scena in cui Strange fa “Uno” con il dito a Tony, è una delle più emozionanti del film.
La “Capitana” va a combattere altrove rendendo possibile quello che “I vendicatori originali” fanno, ci sarà tempo per lei, non era questo il suo palcoscenico, ma con quel suo tirarsela oltre misura, è sempre più uguale agli eroi d’azione con cui sono cresciuto ;-)
Ho fatto lo stesso discorso con un collega, ero indeciso se mettere nella lista “Ant-Man” (che per me è un film migliore) oppure “Ant-Man and the Wasp”, perché qui parlano proprio di regno quantico, nel primo capitolo era solo abbozzato. Cheers!
Carabara, ti ringrazio anche questa volta perché mi hai dato informazioni su di un film che non ho visto nel senso che mi sono recato al cinema per assistere alla proiezione, ma sono dovuto uscire al minuto uno perché il mio amico ed ex allievo Mark Millar mi ha chiamato via smartphone silenziato e mi ha tenuto al telefono il tempo sufficiente a rileggere le prime due stagioni degli Ultimates ( di Millar & Hitch ndr ). Ammetto che sia stata anche colpa mia perché ho cercato di tagliare corto dicendo che stava per iniziare Endgame e MM ha attaccato a protestare che la estetica di buona parte dei personaggi è farina del sacco di Hitch e che il nuovo e rinnovato e persino simpatico Tony Stark è merito suo, ma non me la sono sentita di chiudere la conversazione con un discepolo che ha fatto carriera e scriverà un fumetto ricavato da un mio soggetto che racconta, in sintesi, come nel 2099 il basket sia uno sport omnidimensionale che si gioca saltando su e giù dalle scale della teoria delle scale ( mia variante della teoria delle stringhe ) fino a che un occhialuto clone di Buddy Blnk ( omaggio allo Omac di King Kirby ndr ) non inciampa nelle sue stringhe troppo lunghe e provoca un paradosso spazio-temporale.
RispondiEliminaMM alla fine della telefonata mi ha detto come avrebbe fatto terminare Endgame, se la Casa delle Idee lo avesse chiesto a lui ( " in fondo si sono presi la mia Civil War e ne hanno ricavato una piacevole variante..." ) e siccome sei un ragazzo Vertigo di letture varie e potresti aver sfogliato anche la sua Autorithy ( disegni di Frank Quitely e Arthur Adams ) immagino apprezzerai anche il suo twist: Thanos uccide Rocket e Doc Strange momentaneamente onnipotente come summa di tutti i maghi supremi dell'omniverso potenziale probabilistico stringato prende la anima del Titano Folle e la schiaffa nel corpicino del procione alieno senza concedergli il dono della parola prima di teleportarlo ad una grigliata di certi hillibillies presi di peso dalle pagine di Lansdale. Mm. Non proprio Disney. Ciao ciao
In effetti Marky Mark Millar ha una parlantina che potrebbe riempire le tre ore di “Endgame” facile facile, merito di Hitch se Sam Jackson ha una ventina di titoli in più nella sua filmografia, tutti (o quasi) dietro una benda nera, però ho proferito la guerra civile dell’MCU a quella di Millar con i suoi smascheramenti a capocchia, scusa Mark.
EliminaSul 2099 e l’occhialuto clone mi sono quasi commosso, per il resto ti dico che aspetto il giorno che qualcuno citerà come si deve l’Autorithy della coppia Millar/Quitely: «Quali super eroi puzzano d’alcool?», «Quelli pericolosi» che gran fumetto quello, ho amato ogni singolo numero da Warren Ellis in più.
Nella trama oltre a Lansdale, ci vedo un po’ del Doctor proprio di Autorithy ed un finale alla Garth Ennis a cui non dico mai di no, come gli hillibillies davanti ad un secondo piatto di procione grigliato. Cheers!
A Stan sarebbe piaciuto tanto.
RispondiEliminaLo penso anche io, questa volta per la sua comparsata, ci è toccato un sosia in versione anni ’70, ma in questi undici anni (e ventidue film) mettiamoci anche il modo in cui “The Man” è diventato lo zio di tutti. Excelsior! :-D Cheers
EliminaCredo che se facessero un film su Zagor la mia recensione assomiglierebbe alla tua... :-D
RispondiEliminaMa, non essendo particolarmente appassionato dei fumetti, ammetto che questo film non mi ha colpito particolarmente. E' chiaro l'intento, è chiara l'importanza, ma non so se sia giusto lasciargli passare tutti i plot hole (sì, sono fermamente convinto che dirlo in inglese mi renda più sexy) e la gestione a membro di segugio dei viaggi nel tempo, solo perché è lui. Di certo non lo odio, comunque, è sicuramente un bel film, e soprattutto sono stupito di come mi abbia fatto passare tre ore di fila davanti a uno schermo senza sentire farmi venire sonno. Questa sì che è un'impresa supereroica!
In effetti ti vedo un po’ più sexy :-P Scherzi a parte, è chiaro che i viaggi nel tempo siano una scusa per celebrare con gli appassionati questi undici anni, ed essendo un film molto focalizzato sui personaggi, più che le svolte, il fuoco è proprio sugli archi narrativi. In generale come dicevo qui sopra, non lo vedo così un colabrodo, certo hanno seminato un casino nel multiverso con il loro viaggio (e non è detto che la questione non sarà al centro dei prossimi film, non mi stupirebbe), ma le tre ore di “Endgame” sono quell’unica realtà in cui hanno vinto. Per il resto tutti si meriterebbero un film tratto dai propri fumetti del cuore fatto con questa passione per i personaggi, oltre alle tre ore che filano via, spero sia questo il modello da seguire anche per le altre case di produzione. Cheers!
EliminaNon mi esprimo sul film, non ho visto neanche il precedente, ma lodo la tua passione nel raccontarlo ^_^
RispondiEliminaIo non andavo a basket ma nel mio zaino di scuola raramente sono stati assenti dei fumetti :-P
Mille grazie! ;-) Idem, ero specializzato nella mossa, libro scolastico davanti, e fumetto dietro, ma giuro, giuro su tutta la collezione di fumetti, che lo facevo solo nei momenti “buca” della lezione. Cheers!
EliminaAlla Marvel sono riusciti a creare una saga EPICA, possiamo definirla così? Tutti che aspettavano l'ultimo capitolo, tutti che sono sobbalzati a quella frase... una cosa che alla DC proprio non sono riusciti a fare :)
RispondiEliminaPuoi dirlo forte, era dai tempi della trilogia di “Il signore degli anelli” di Pietro Di Giacomo che non vedevo qualcosa di così nerd, diventare patrimonio comune, atteso e capace di coinvolgere così tante persone, la Distinta Concorrenza ha ancora tanti spaghetti da mangiare ;-) Cheers!
EliminaPremetto che a me non era piaciuto nemmeno infinity war (anche se aveva dalla sua un finale a effetto), ma devo dire che questo mi ha proprio deluso sotto ogni aspetto. Il punto non è che c'è "qualche buco di sceneggiatura", il punto è che non c'è proprio sceneggiatura. Il primo esempio è (SPOILER) come fa nebula a portare nel presente TUTTO l'esercito di thanos se non avevano le particelle pym? Inoltre non avevano nemmeno il gps spaziotemporale che sembra sia fondamentale per i viaggi nel tempo. Non ci sono incongruenze con quello che lo spettatore si aspetta dai viaggi nel tempo, ci sono grandi incongruenze riguardo ai viaggi nel tempo per come vengono descritti dal film stesso! Dal mio punto di vista poi hulk intellettuale non si può vedere, lo so che c'è pure nei fumetti, ma cinematograficamente è inguardabile. Thor lebowski se non altro era divertente, anche se potevano fare a meno di fargli quella panza lì visto che non viene sfruttata narrativamente e lasciarlo solo "trasandato" : è ridicola e fa chiedere come fa un dio a ingrassare. Potrei continuare per molto tempo a elencare incoerenze o cose cinematograficamente inguardabili. Devo dire che spesso per i film del MCU, e in particolare per quelli brutti come questo assisto a un fideismo totale e alla mancanza di un qualunque spirito critico. Questa mia impressione è confermata dal fatto che le recensioni positive non parlano praticamente mai della sceneggiatura (lacunosa), della recitazione (molto scadente: Downey jr. E Evans non vedevano l'ora di sbrigarsela velocemente) etc., ma quasi unicamente sulle emozioni che ha trasmesso il film. Oggettivamente questo film è allo stesso livello di batman v. Superman, potremmo descriverlo come una produzione asylum con i miliardi.
RispondiEliminaSono in parte d'accordo con te con delle distinzioni importanti da fare, a partire dalla sceneggiatura. Che non si può valutare a meno di non averla letta sfogliando le pagine, perché valutare una sceneggiatura dal girato terminato é impossibile, parliamo quindi di trama. Semantica e puntiglio a parte, Thanos legge la mente della Nebula del 2019, la guarda come se fosse un film da lì ha appreso delle particelle Pym, che Tony é riuscito a rubare con un viaggio molto improvvisato negli anni '70, figurati se il Titano Pazzo che ha collezionato da solo le gemme non potrebbe fare di meglio ;-) No la trama di "Endgame" non è cartesiana, abbozza giusto delle regole, però è un film onesto nel farlo perché te lo dice proprio che qui le cose non sono causa/effetto come in "Ritorno al futuro". Trovo più onesto un film che ti da degli spunti (non regole ferree) e ti chiede di concentrarti sui personaggi, piuttosto di uno che ti promette un realismo totale, e poi quando gli fa comodo si gioca scene assurde come quella dei battelli del Cavaliere Oscuro.
EliminaUn Dio può ingrassare, guarda Volgstaff (Ray Stevenson) é un Assgardiano panzone ;-) Quindi i tuoi pareri su Hulk e Thor sono tuo e per questo da rispettare in pieno, però Hulk così non solo si può guardare, a me é proprio piaciuto! ;-) Rende omaggio alla fase cervello di Banner nel corpo di Hulk scritta da Peter David, ma un po' anche Doc Green, che era un vero tamarro ma si leggeva alla grande. Ho apprezzato che la Marvel abbia voluto far trovare la pace al gigante verde, anzi spero che Hulk occhialuto diventi il consulente scientifico a cui gli eroi Marvel si rivolgono in caso di bisogno, un po' come Reed Richards nei fumetti :-) Non ho trovato Robert Downey jr svogliato, bisogna distinguere tra attore che non ha voglia di recitare e attore che recita un personaggio che non ha voglia, in questo caso di tornare a fare le cose da super eroe, io l'ho trovato piuttosto intenso quando rinfaccia a Cap la sua posizione durante la guerra civile, tutta la faccenda siamo vendicatori quindi vendichiamo, quindi ci sta il tuo punto di vista, ma lo trovo soggettivo, non oggettivo. Come non trovo nulla di oggettivo nel paragonarlo a "Batman v. Superman" quello era un film con qualche momento emozionante, e tanta fretta e confusione nell'inteodurre i personaggi (Wonder Woman) ma anche un film in cui si finiva per ridere involontariamente durante i momenti "drammatici" (MARTHA!) qui non accade mai. Ti ringrazio per il lungo e interessante confronto, chiedo scusa per li errori di battitura ma solo sul telefono su un bus guidato, credo da Sandra Bullock ;-) Cheers!
Innanzitutto grazie per la risposta civile e cordisle. Ad altri a cui avevo detto che non mi era piaciuto sembrava gli avessi stuprato la mamma :D. Boh, io quando vedova nera e occhio di falco si menavano per decidere chi doveva morire mi veniva da ridere come un cretino, riconosco che probabilmente è una cosa soggettiva, ma volendo ci si trova pure qua un bel po' di umorismo involontario. Sulle particelle Pym riconosci che in effetti non è molto chiaro come facciano: ok che "eh, ma è thanos in qualche modo ci sarà riuscito", però dovrai ammettere che non è certo una soluzione di sceneggiatura molto solida :D. Anche perché se procurarsi/produrre le particelle è così semplice non fare girare 20 minuti buoni sul fatto di recuperarle, si appesantisce il film con una cosa inutile (e tre ore non è che siano poche). Il mio paragone con BvS sarà forse un po' esagerato, ma come film singoli non credo che siano molto distanti, semmai bisognerebbe aprire qua un macrodiscorso su come siano film "seriali" che vanno visti nell'ottica dell'operazione complessiva; ed è innegabile come l'operazione Marvel sia molto più riuscita di quella DC. Ciò implica che ci sono personaggi nel mondo marvel a cui si è molto più affezionati (e tra guardiani, iron man, ant man, dr strange me ne hanno fatti amare tanti) e può far enormemente contenti vedere la chiusa di tutte le loro storie. Probabilmente in questi 22 (ma forse ho perso il conto) film sono diventato meno indulgente. Credo che quello che mi ha deluso più di questo film sia stato l'essere una operazione così costruita a tavolino. Se i primi film marvel erano comunque blockbuster ma mantenevano una impronta autoriale, questo e infinity war sono troppo scritti col pilota automatico secondo me. Ripeto, secondo me: dopotutto penso di essere uno dei pochi malati di mente a considerare matrix 2 e 3 dei grandi film (e pensare che alla prima visione non erano piaciuti) :D
EliminaMa figurati, non credo si possa “litigare di cinema”, lo puoi fare solo se hai la volontà di farlo e a me quella volontà manca, il tempo va impiegato meglio ;-)
EliminaPotremmo stare a discutere che ogni storia americana è un elogio alla guerra, la Vedova e Occhio di Ronin che si picchiano per morire in guerra rientra nella filosofia, un po’ cretina ammettiamolo. Sono perfettamente d’accordo con te, la trama di “Endgame” lascia spazi di interpretazione, e una buona storia solida non dovrebbe quasi mai farlo. Nel post ho parlato anche di tanto “calcolo” perché i film della Marvel ultimamente sono fatti in serie (ecco perché gli autori sono stati tagliati fuori in favore di due mestieranti come i Russo), fa parte del gioco. La Distinta Concorrenza in questo momento di sta affidando ad autori provenienti dall’Horror, ma solo perché sono più indietro nel loro sviluppo.
Concordo con te che si nota, in certi momenti anche molto, il lavoro fatto a tavolino, ma come ti dicevo, “Endgame” malgrado tutto è ancora piuttosto trasparente nel suo mettere in chiaro le sue intenzioni, è un film che ti chiede di concentrarti più sugli archi narrativi dei personaggi, che sul funzionamento del viaggio nel tempo, non millanta regole ferree quindi non le tradisce. In compenso ti restituisce molto a livello emotivo, a patto di voler stare al gioco, penso che “Endgame” sia il loro film più auto riferito, l’ho definito come l’album delle figurine, non è certo un film per spettatori casuali che non hanno mai visto un film Marvel.
Sul calo dell’indulgenza ti capisco e concordo, i primi film stavano in piedi sulle loro gambe, ma con il passare del tempo per mettere su questa struttura seriale, quasi da serie tv (che però si segue al cinema) qualcosa andava sacrificato. Dovessero arrivare a forzare la mano, potrebbero perdere molto pubblico (compreso me), ma finché il numero da equilibristi gli riesce, preferisco una lunga saga così, che tanti seguiti autoriale (o presunti tale) insipidi, tipo gli ultimi “Alien” e gli ultimi “Terminator”.
Lo scrivevo nei commenti lunedì nel post su Matrix, ho visto i seguiti una volta sola alla loro uscita al cinema, sarei quasi tentato di scriverne, ma da allora non ho mai avuto voglia di rivederlo e non so se ho voglia di farlo ora ;-) Oh però ci sta che cavolo, se ti faccio l’elenco dei film considerati assurdi dai più che piacciono a me, ci facciamo notte :-P Cheers!
Sui seguiti considera che sono un grande estimatore anche della fase prometheus (anche se gli avp sono troppo pure per me). Ora che ci penso dovrebbe esistere lo schiocco di thanos per cancellare dallo spaziotempo i sequel inutili. :D credo comunque che il mio essere mal disposto dipenda anche dal vedere l'MCU un po' come il simbolo di questa serialità a tutti i costi, dove i produttori e i distributori investono volentieri solo su idee già provate. Esempio stupido: per me Star Wars 8 non era male COME FILM A SÉ, aveva però il problema di doversi inserire nella saga quindi ogni autorialità viene mal vista dai fan come "cosa che non c'entra nulla" e l'autore deve guidare su dei binari già tracciati. Diverso è il caso di Alien: pure Alien 4, tanto discusso e tanto odiato, è innegabilmente un film dello stesso regista di delicatessen, e per quanto possa essere considerato brutto non è inutile. Molti film dell'MCU mi hanno invece dato l'impressione di "puntate filler" e di un allungare il brodo a tutti i costi. C'è da dire però che questo è un discorso altamente soggettivo perché le serie con più di 10 puntate che digerisco le conto sulle dita di una mano. Chiudo dicendo che su matrix consiglio di fare una full immersion e di vederli tutti e tre in poco tempo (consiglio anche i corti animati di "animatrix se riesci a recuperarli), perché è una saga molto compatta (specialmente il 2 e il 3 sono praticamente il primo e il secondo tempo dello stesso film).
EliminaSi ricordo che Matrix 2 e 3 sono continuativi, gli “Animatrix” mi erano piaciuti un sacco ;-) Episodio VIII è la madre di tutti i film “cose che non vanno” in base alla soggettività delle persone, penso che quello sia il classico esempio di film in cui è quasi impossibile trovare un’altra persona che la pensa come te, qualcuno ha amato Old Luke, qualcuno lo ha odiato, ogni singola scena è fonte di confronti tutti soggettivi.
Elimina“Alien la clonazione” aveva i suoi momenti, si vedeva la mano del regista, quindi capisco in pieno il senso, l’MCU ha sacrificato gli autori puntando ad una serialità che alla fine, è la stessa che si trova nei fumetti da cui sono tratti, opere mensili che portano avanti trame anche lunghe.
Il problema è che manca l’alternativa, per me l’ideale sarebbe la grande serie tv cinematografica dell’MCU, da alternare ad altro. Solo che chi investe vuole rientrare delle spesa (e con grossi dividendi) quindi si punta sul titoli che il pubblico conosce. Tipo che bello sarebbe avere i film d’azione con le parolacce, quegli con le coppie di poliziotti, film di fantascienza “Hard”, invece niente, il titolo del mese è sempre un tizio in calzamaglia. Da lettore di fumetti accanito, anche io a volte penso che sono davvero troppi. Cheers!
Il punto è che questi film non si reggono mai davvero sulla sceneggiatura. Insomma, tutta la faccenda sulle assurdità per me è liquidata in una scena proprio di Endgame: Scarlett Johansson che riceve mail da un procione. Ecco. Siamo sul terreno del fantasy assai più che in quello della fantascienza, infatti è irritante proprio quando provano a fare gli splendidi criticando i viaggi nel tempo negli altri film, come se il "loro" fosse più sensato, cosa che non è. Ma la "fidelizzazione" non significa che si voglia incensare per forza questi film, è un aver accettato le regole del gioco. C'è chi accetta le regole del gioco dei remake live action della Disney, chi i remake di Jurassic Park/World, e via dicendo. Dove vanno a parare i film Marvel si sa da un pezzo, ed è sui personaggi e non sulle dinamiche dell'elemento fantastico/fantascientifico.
EliminaProprio così, se non altro quello che riceviamo in cambio è un cura e un amore per i personaggi che è tutto lì da vedere. Poi sono d'accordo, non vanno incensati per tutto quello che fanno, molto d'accordo. Cheers!
EliminaMa per carità, mica mi lamento dell'assurdità o degli elementi fantastici, anzi di solito quando si cerca "il realismo a tutti i costi" vengon fuori risultati opinabili, e sono il primo ad apprezzare la fantasia (hellboy 2 ad esempio è pieno di assurdità, eppure è tra i 3 cinecomic che amo di più). Bisogna però distinguere tra assurdità rispetto al nostro mondo (che di solito apprezzo e mi fanno evadere dalla realtà come dovrebbe fare un buon film di avventura) dalle assurdità interne al mondo del film. Mi è sembrato che tutte le strizzate d'occhio (dire "i viaggi nel tempo non funzionano come terminator o ritorno al futuro", "ricevo mail da un procione" etc.) fossero quasi un modo di dire "lo sappiamo che la sceneggiatura è scritta col culo, ve lo diciamo subito e volemose bbene". È come se in batman v superman avessero messo un cartello prima dei titoli di testa con scritto "in questo film non torna una cappella", probabilmente mi avrebbe fatto simpatia, ma non avrebbe migliorato la sceneggiatura. Va detto che se critichi la coerenza dei viaggi nel tempo dei primi due terminator (in cui di piccole incoerenze forse te ne accorgi alla ventesima visione) come minimo mi devi dare i viaggi nel tempo più incredibili della storia del cinema, da fare impallidire il finale di 2001. Invece metti su della roba abbastanza zoppicante.
EliminaJimmy Cameron è diventato il consulente per i viaggi nel tempo ad Hollywood più richiesto (storia vera) ma alla Marvel non lo hanno contattato, ora che hanno battuto il record di incassi di “Titanic” non credo risponderà alle loro telefonate ;-) Elencare titoli di film con viaggi nel tempo da usare come scudo, è una mossa un po’ pop un po’ paracula, sono d’accordo perché ribadisco, le regole interne al film non sono ferree (anzi!). Ora non possiamo saperlo, ma non mi stupirei di vedere in futuro trame e sotto trame legate al sistemare i casini quantici fatti dai Vendicatori in questo film, ora che hanno introdotto il Multiverso, un po’ me lo aspetto. Cheers!
EliminaMi pare che nessuno l'abbia chiesto..teoria del sandwich? :D. Spiega spiega.
RispondiEliminaGrazie per la domanda vado!
EliminaSPOILER!!
Hanno rispettato la regola dei fumetti “Non è morto se non si vede il cadavere”, qui il corpo della Vedova si vede, anche se per un tempo breve, non è detto che quando Occhio di Ronin ha voltato le spalle, quella non sia diventata verde, come gli Skrull.
Ci sono andato sotto con la teoria di un utente di Reddit, Fury che taglia il panino nel film della “Capitana” per lungo, e per questo potrebbe essere un alieno mutaforma Skrull. Infatti qui in "Endgame" vediamo Nat affettare per lungo un sandwich, sarà un nulla di fatto, ma tutto questo consumo di sandwich fa pizzicare il mio senso di Cassidy ;-) Cheers!
Visto il giorno della sua uscita in lingua originale: piaciuta abbastanza la parte iniziale, triste e riflessiva, così come l'idea di uccidere subito Thanos è stata veramente azzeccata. Bene poi il passato a New York nel 2012, con tanto di revival del primo Avengers, benissimo lo scontro tra Vedova Nera e Occhio di Falco in cui perde chi resta vivo. Un po' meno la parte del passato di Thor, che non mi ha coinvolto più di tanto.
RispondiEliminaSPOILER
Ottimo poi lo scontro finale e i due commoventi addii a Iron Man e Captain America.
Insomma direi che ti è piaciuto quasi tutto ;-) Thor panzone ha fatto discutere, ma secondo me finché ad interpretarlo sarà quel biondo lì, la strada sarà sempre quella. Cheers!
EliminaL'ho preferito a Infinity War, che mi aveva conquistato alla prima visione e l'avevo poi rivalutato un pelino al ribasso. Endgame è la chiusa perfetta. Ok, cominciavo ad essere stufo marcio dei cinecomic, Cap. Marvel mi aveva fatto venire l'orticaria ma Endgame è riuscita a rappacificarmi anche con la monoespressiva biondona in tuta fotonica, usata col contagocce e usata bene. Chapeau, grazie.
RispondiEliminaI colpi di scena sono telefonatissimi, tranne quello dei primissimi minuti, praticamente un anti-climax.
Endgame premia l'alta fedeltà di chi, come me, ha seguito TUTTI i cinecomic Marvel, e a fine viaggio (perché di questo si tratta, almeno per me) non si può che ammirare l'insieme, sbavature comprese. Si perché non si possono fare 22 capolavori, ma si può migliorare, crescere, aggiustare il tiro e chiudere in grande, così è stato fatto.
p.s. non sussultavo così sulla poltrona da… tipo mai. La scena di Mjolnir mi ha fatto levitare sulla poltrona, mentre Thanos che riprende quel maledetto guanto mi ha fatto lo stesso effetto di quel "l'anello è mio" in cima al Monte Fato. E quel "io sono Iron Man" è stata l'apoteosi e la catarsi, il compimento, l'idillio, fischi e trombette, inchini, lucciconi agli occhi e pace dell'anima. Amen.
Sono contento che ti sia piaciuto, eri più abbacchiato di me dopo “Episodio VII”, quindi mi piace che tu abbia fatto pace con la Marvel ;-) La “Capitana” con la faccia da eroe d’azione degli anni ’80, e con la sicurezza di chi sa di essere strapotente è uno spasso, anche se hanno fatto benissimo ad usarla con il contagocce, anche se chi ha criticato (il personaggio, Brie Larson, il cucuzzaro femminista) pensa di aver ottenuto una vittoria sindacale ;-)
EliminaConcordo, ho apprezzato molto che “Age of Ultron”, Ant-Man personaggio arrivato in ritardo sulla tabella di marcia ed esploso dopo e persino “Thor 2” non siano stati nascosti sotto il tappeto, ma utilizzati nella trama, prendendo le parti migliori di quei film.
Completamente d’accordo con il tuo post scriptum, anche se ora soffro di più problemi al cuore di Tony Stark nei primi film, dopo quella due parole di Cap, che ogni lettore Marvel aspettava di sentire da una vita ;-) Cheers!
Non sapevo fosse stato attaccato cinicamente sui social.
RispondiEliminaNon nella misura che mi pare di captare dalle tue parole, almeno... anzi, credevo il contrario.
Un film necessario, sicuramente sarà ricordato più per ciò che rappresenta che per ciò che suscita.
Moz-
Ti è andata bene allora, sei incappato solo nei commenti positivi. Quello di sicuro per fortuna, i social-così sono le chiacchiera da bar 2.0, proprio oggi Jimmy Cameron si è complimentato con la Marvel per aver superato il suo Titanic negli incassi, per altro tenendo fede alla tradizione dei “Poster” a tema, grande Jimmy ;-) Cheers
EliminaIL MIGLIOR FILM MARVEL DAI TEMPI DELL'UOMO DI FERRO.
RispondiEliminaOh, cavoli, mi sta sfuggendo di mano questa gag. ;)
Che dire? Io ho stra-amato 'sto film e ho un segreto da dover svelare.
Prima, però, fammi dire cosa mi è piaciuto: tutta la prima parte in stile "post apocalittica" è un pugno nello stomaco perfettamente riuscito. Vedere i propri eroi ridotti alla depressione (specialmente Thor, qui, in una delle sue vesti più riuscite e meglio scritte) dopo lo Schiocco - così come il mondo attorno a loro - è stato veramente... sentito. Ho percepito tutto il peso del loro fallimento, i loro desideri e la paura e testardaggine di poter rimediare rischiando di nuovo tutto. Tony Stark in meno di 20 minuti ruba il film con dei momenti azzeccattissimi: il primo quando lascia il messaggio a Pepper (veramente commovente); il secondo quando litiga con Steve e barcolla a terra e il terzo quando lo vedi con la sua seconda opportunità (una famiglia). La seconda parte del film, invece, cattura per la sua giocosità e con l'estrema capacità (come hai scritto tu) di saper valorizzare tutti i 21 film passati della saga. La gente che si lamenta dei viaggi nel tempo dovrebbe guardarsi più Doctor Who e scoprire tutte le potenzialità dello sci-fi spazio-temporale ; io non aspettavo altro che vedere "gli Avengers Who" provare a fare i Dottori della situazione! :D La terza parte, invece invece, è... cioè... su, dai, non provavo emozioni così forti per una battaglia dai tempi de "Il ritorno del re" (storia vera). E ancora una volta, Tony Stark ruba la scena con un "Io sono... Iron man" che sia in originale che doppiato, spacca lo schermo in due.
Veramente, ho adorato alla follia questo film e ora posso dire il mio segreto... Non sono un fan Marvel! (Plot Twist!). Di tutti i film di questa saga mi è piaciuto "Iron Man", "Ragnarok", i "Guardiani" di Gunn e le parti più creative di "Ant Man". Eppure, devo far i complimenti a Kevin Feige e a tutti questi creatori per essere arrivati ad un (non)epilogo che riesce ad emozionare, a prescindere dal mio poco amore verso questo franchise. Una grandissima operazione commerciale che riesce davvero a colpirti nel cuore.
Saluti a 3000!
Però a me come gag fa ancora ridere ;-)
EliminaOh finalmente!! Finalmente qualcuno che cita il modello di riferimento giusto, le persone non guardano abbastanza “Doctor Who”, fa Whoviani sappiamo che il Dottre vincere con del “Wibbly Wobly”, con un trucco, vogliamo solo vedere come lo farà, qui è la stessa cosa, sono la stessa identica tipologia di storie bravo! :-D Cheers
Finalmente ho letto la recensione, ho voluto aspettare di vedere il film e scrivere la mia in totale follia personale. Detto questo concordo in tutto, con una eccezzione i film Marvel, almeno per quanto mi riguarda, con l'aumentare della qualità tecnica mi hanno sempre emozionato e divertito di meno, sopratutto perchè quando mi ritrovo a vedere certe cose sul grande schermo in film di queste dimensioni e budget la mia mente va in corto circuito. E non mi riferisco ai plot hole, in una operazione del genere direi che non sono nemmeno un problema a patto di accettarne le regole seriali. Quelli che si lamentano con il temperamatite di adamantio dovrebbero andare indietro nel tempo a quando questi film non c'erano. Io da bimbetto classe '81 sbavavo per ogni film di super eori, anche Spawn diveniva oggetto da vedere al cinema vista la rarità del genere. Ora c'è una sovrabbondanza e ce la teniamo e forse va anche bene così. Però qualche appunto in film del genere lo si deve pur fare se non a livello di storia almeno a livello tecnico, perchè in più di qualche scena ci sono errori, vedi trucco che appare e scompare nella stessa sequenza sul volto di un personaggio femminile, o due che parlano campo e controcampo classico, uno parla guardando un lago con sguardo sognante ma nella inquadratura dopo mentre il dialogo continua il viso girato verso un altro personaggio (magari me lo sono sognato visto che comunque arriva sul finire del film questo pezzo). Ecco queste cose mi mandano in bestia, per carità le perdono ma i film dei Russo sono pieni di sbavature simili e non sono perdonabili ma segnano il limite della Marvel nello scegliere mestieranti al posto di registi con le palle. Per il resto le tre ore filano e mi sono pure divertito, ma mai commosso. Voglio la spiegazione del sandwich della Johansson.
RispondiEliminaTi ho letto e penso che sia l’approccio giusto, io faccio lo stesso ;-) Parli con uno che sa ancora a memoria tutti i dialoghi di “Spawn” quindi stai sfondando una porta aperta ;-) I Russo sono mestieranti, nemmeno così talentuosi secondo me, specialmente nel muovere la macchina da presa, i veri autori sono stati sacrificati come alcuni degli Avengers nel film. Per quello, ho risposto a Riccardo nei commenti, trovi tutta la teoria ;-) Cheers!
Eliminaarriverà il giorno in cui "i400calci" ti chiederanno i diritti per le recensioni che scrivi
RispondiEliminaCome mai sostieni questo? Nello i 400 calci perché mi piacciono i film che di solito trattano, ma se per questo leggo molti siti di cinema, italiani e stranieri. In ogni caso per i miei commenti (non li ho mai definiti “recensioni”) applico sempre lo stesso metodo: prima scrivo il post, poi leggo quelli di altri, pensa che non leggo nemmeno i commenti sui social-network, l’ho fatto per questo film perché avevo del tempo, un’anomalia che ho indicato nel post. Anche questa è una “veritas”, oppure come dico di solito, una storia vera ;-) Cheers!
EliminaPer me Avengers - Endgame è ineluttabile un film Trash in senso buono.
RispondiEliminaSpiega spiega, che questa mi sembra una teoria meritevole di un approfondimento ;-) Cheers
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