martedì 23 aprile 2019

Hellboy (2019): Così ignorante che avrebbero dovuto chiamarlo “Ellboy”

Ormai sul terzo capitolo di “Hellboy” diretto da Guillermo Del Toro ci avevo messo una pietra sopra, allo stesso modo ero abbastanza sicuro che sarei morto rimpiangendo i tempi in cui Neil Marshall era un regista cinematografico, e non solo quello che ha diretto i migliori episodi di Giocotrono, di Black Sails e di un sacco di altre serie tv meritevoli.

L’antologico “Tales of Halloween” (2015) e “Centurion” (2009) credo siano piaciuti solo a me, ormai ero rassegnato all’idea che “Doomsday” (su cui mi sono in parte già espresso) sarebbe stato il mio B-Movie del cuore di Marshall, almeno fino a quando, in un tripudio di rock e parolacce è arrivato “Hellboy”, che è così ignorante che si sarebbe dovuto intitolare “Ellboy”.

Il dubbio principale che avevo intorno a questo reboot cinematografico del diavolone di Mike Mignola, era legato all’impostazione data al film, la scelta di David Harbour (lo sceriffo di Stranger Things) sommerso dal trucco, sembrava l’alternativa a basso costo a Ron Perlman. Inoltre tutto il progetto, aveva un po’ troppo l’aspetto dell’ultima occasione per Marshall per tornare a giocare in serie A, altri compromessi da accettare dopo il tempo passato a fare a capocciate con la HBO, per le scene di nudo infilate a forza in “Giocotrono”.

Insomma non era molto convinto, ma ancora prima di uscire questo film, aveva già fatto storcere parecchi nasi, tanto che alcuni articoli pubblicati in rete - guarda caso pochi giorni prima dell’uscita del film nelle sale - sembravano una mossa paracula per giustificarsi, ma in ogni caso hanno confermato quello che già sapevo: Neil Marshall con i produttori non è fortunato.

“Questa produzione è stata un inferno”, “Eh lascia perdere, non dirlo a me”
Andiamo per gradi, perché qui i distinguo da fare sono molti, partendo proprio dal modo in cui sembra che gli “Hellboy” di Del Toro siano diventati di colpo i film preferiti di tutti. Come vi ho già raccontato, sono un fanatico del diavolone di Mignola della primissima ora, quello che ho sempre sostenuto è che i film di Guillermone fossero una buona interpretazione dell’iconografia creata da Mignola, ma in quanto tale, non l’unico modo per guardare al personaggio, che parliamoci chiaro, nel fumetto è anche parecchio diverso dalla via scelta da Del Toro.

Pare che questo “Hellboy” (in amicizia “Ellboy”) abbia dovuto fare subito i conti con l’effetto «Tu non sei Guillermo Del Toro!» amplificato dai social-cosi. Ma io come loZingaro solo una cosa voglio sapere: Dove cazzo erano tutti i fan di Del Toro quando The Golden Army era in sala? Erano tutti a vedere Il cavaliere oscuro? Oh! Poi non mi pare proprio che alla loro uscita, i film di Del Toro siano stati accolti dalla critica e dal pubblico stendendo tappeti dello stesso colore della pelle di Hellboy. Sbaglio oppure qui in tanti si sono esibiti nell’antica specialità nota come “Il salto sul carro del vincitore?

“Far irritare i fan di Nolan e anche quelli di Del Toro nello stesso paragrafo? Cassidy è pazzo, io me ne scappo!"
Trovo incredibile che due registi che apprezzo molto come Del Toro e Marshall, abbiano avuto entrambi l’occasione di offrici la loro interpretazione di uno dei miei personaggi a fumetti preferiti di sempre. Com’è andata? Il risultato finale è un clamoroso casino, i problemi di budget e di compromessi che temevo per Marshall, sono tutti lì da vedere. Eppure questo gran bordello ha il suo fascino, al netto di difetti evidenti, rendere il film su “Hellboy” un grosso B-movie pieno di mostri, è un modo sensato per rendere omaggio alle origini di un fumetto che è nato, pensate un po’ gente, perché Mike Mignola voleva disegnare mostri!

Oh detto questo, i difetti del film sono così tanti che si esce frastornati dalla visione, la CGI è utilizzata in modo abbondante con risultati spesso imbarazzanti, ad esempio nella scena dei tre giganti, Marshall muove la macchina molto bene, sembra quasi di poterlo vedere mentre si impegna tantissimo, ma le tre creature sono veramente una poverata in grado di far rimpiangere i giganti di Terry Gilliam, uno che in quanto a casini produttivi e budget ridicoli è campione del mondo.

Ad Adam Driver era andata leggermente meglio.
Il terzo atto poi zoppica vistosamente, lo scontro finale è ancora più frettoloso di quello del primo Hellboy di Del Toro, i mostri giganti spuntano in una scena e spariscono in quella dopo, giusto il tempo di vedere un paio di scena in cui distruggono la Bulgaria (intenta ad interpretare la città di Londra, come se fossimo nel peggior DTV di Steven Seagal), e poi spariscono nel nulla. Ancora mi sto chiedendo perché i bulgari gli inglesi, andassero in giro per le strade a farsi sbudellare malamente, quando era stato imposto loro il coprifuoco per la peste, misteri degni del B.P.R.D.

Inoltre la storia, nel tentativo di cercare la sua strada e di contenere il budget, diventa il classico caso di davvero troppa carne messa al fuoco, capisco perché Mignola sia arrivato a definire questo film il VERO adattamento del suo fumetto. A ben guardarlo ci sono almeno due o tre cicli di storie a fumetti che sono stati utilizzati come canovaccio per la trama (“La caccia selvaggia” e “La tempesta e la furia”) uscendone entrambi depotenziati dai momenti di pathos, il secondo in particolare.

Serissima anche nei momenti più improbabili, grazie mille Milla (ah-ah!)
In compenso la trama scritta da Andrew Cosby, non si nega davvero nulla, nemmeno infilare personaggi iconici della mitologia del “Mignolaverse”. Badate bene non troverete nessuno più felice di me di vedere sul grande schermo Baba Yaga (da “Il Richiamo delle Tenebre”) oppure il mitico Lobster John - interpretato da Thomas Haden Church, al suo secondo personaggio a fumetti dopo l’uomo sabbia di un altro film sfortunato, Spider-Man 3 - ma davanti a film come questo, cerco sempre di valutarli come se non avessi mai letto mezzo fumetto in vita mia. Vi assicuro che in certi momenti, pur avendo tutti i mezzi per cogliere anche le più piccole citazione (l’occhio di Hellboyad esempio) ero in difficoltà a tenere il passo con una trama che si dipana a colpi di continui flashback, molti dei quali infilati già per il gargarozzo al pubblico con l’imbuto, come a voler dire: Oh cacchio non ti abbiamo raccontato il passato di Ben Daimio (Daniel Dae Kim direttamente da Lost), beccati un bel flashback!

“Io recitavo in Los…”, “Questo è per i sei anni buttati nel cesso"
Questa ansia di raccontare, crea una frenesia che si traduce in un montaggio veramente sincopato, a tratti all’limite dell’epilessia. Per un po’ ho temuto che Neil Marshall abbia dovuto pasticciare le immagini per fare i conti con il visto censura, ma considerando che tra sangue, lingue strappate, teste mozzate e parolacce il film non ha di queste limitazioni (negli Stati Uniti è uscito vietato ai minori di 17 anni), è chiaro che ci siano stati numerosi rimaneggiamenti.

Tanto che a film abbondantemente iniziato, Neil Marshall pare costretto a infilare anche le origini di Hellboy, come raccontate nel suo fumetto d’esordio Il seme della distruzione, trovandosi così a rifare una scena che a Del Toro era venuta fuori piuttosto bene, con l’aggiunta giusto del già citato Lobster Johnson e degli occhialoni 3D dei nazisti, che mi sembrano una buona indicazione sul come vada preso questo film: Un B-movie che fa della caciara la sua cifra stilistica.

Su la mano chi vuole uno spin-off in bianco e nero su Lobster Johnson!
Se tutto il film fosse stato davvero come il suo notevole inizio (lasciatemi l’icona aperta, più avanti ci torniamo) sarebbe stato tutto più facile, purtroppo l’ansia di infilare dentro roba, crea dei buchi nella trama anche piuttosto clamorosi: trovo assurdo che Hellboy per tutto il tempo si lamenti del fatto che i mostri come lui vengano trattati male dagli umani, quando di fatto non vediamo mai umani comportarsi davvero così. Cavolo! Nel flashback ambientato nel 1992, una giovane coppia fa entrare in casa un cristone diavolone alto due metri con le corna limate, senza porsi il minimo problema, vuole vedere nostra figlia? Si prego venga, la culla è da questa parte.

Per non parlare del rapporto tra Hellboy e il padre che campa di rendita dei film precedenti e di fatto non ha il minimo senso, nemmeno per il fatto che non è chiaro come faccia Ian McShane a non invecchiare mai, visto che era già anziano durante la seconda guerra mondiale.

“Come faccio a mantenermi così? Guarda American Gods e scoprilo", "Ma quello è di Neil Gaiman, io preferisco Mike Mignola”
Vi ho già elencato una marea di difetti, ma uno dei mostri più grossi con cui “Hellboy” (detto “Ellboy”) deve fare i conti è il nostro doppiaggio, che sarà pure il migliore del mondo ma questo film lo ha ammazzato. Hellboy sembra doppiato da Maccio Capatonda (sul serio!) per non parlare della miriade di termini inglesi non tradotti, occasione di adattamento in italiano che per un film di base Fantasy come questo, non avrebbe stonato. Capisco che il termine “Changeling” sia legato al folklore scozzese, ma dubito che tutti quanti, in uno strambo Paese a forma di scarpa, conoscano la leggenda originale, se va bene hanno visto il film con la Jolie!

Eppure in tutta onestà questo enorme casino non riesco ad archiviarlo come un disastro totale, sarebbe anche troppo facile fare paragoni verso il basso con altri film meno riusciti, non è una strategia che apprezzo di solito. Va riconosciuto però che così com’è il film, sembra destinato a trovare estimatori solo tra gli ultra trentenni, fanatici di Horror e magari del fumetto originale. In quanti siamo? Venticinque? Io ci sono sicuramente!

Visto che siamo pochi, forse nessuno si lamenterà del fatto che Alice Monaghan non è rossa con le lentiggini.
Mi mordo le nocche perché la chiave giusta Neil Marshall l’aveva anche trovata, l’inizio del film mi ha fatto davvero sperare che tutto potesse andare per il meglio. No non mi riferisco alla scena della strega Milla Jovovich, dove la voce narrante ci spiega quello che le immagini già ci stanno raccontando, una soluzione che mi fa sempre sanguinare occhi e orecchie. Fatemi chiudere quell’icona aperta lassù parlando del VERO inizio del film: un omaggio ad Hellboy in Messico, un piccolo ciclo di storie che Mignola deve aver scritto dopo averne bevute un paio (di troppo) ma che funziona ancora alla grande per far avvicinare le persone al mondo di Hellboy.

Con "el muchacho del infierno" è subito Lucha Libre!
Luchadores, vampiri e un tasso alcolico alterato sono il modo migliore per ripresentare al grande pubblico un personaggio che è prima di tutto un investigatore del paranormale (scusa Dylan Dog) in giro per il mondo dalla seconda guerra mondiale. Uno che il più delle volte, il potenziale mostro destinato a sottomettere l’umanità, lo sconfigge prendendolo a clamorosi cazzottoni in faccia, senza andare troppo per il sottile.

David Harbour diventa ingiudicabile a causa del doppiaggio orripilante, saprò dirvi di più quando finalmente riuscirò a vedere il film in lingua originale. Per ora sono sicuro che ha il fisico e il piglio giusto, per un personaggio che, come dice il suo nome è un Hell Boy, un ragazzo infernale che sfugge dalle sue responsabilità e dal destino avverso (Anung Un Rama). Un adolescente troppo cresciuto, capellone e rockettaro che in cuffia si ascolta “Welcome to my nightmare” di Alice Cooper e sfotte tutti, dal porco gigante a cui fa – letteralmente – il verso, fino al padre («Poi? Poi? Pooooooooi? Poi?»). Un cazzaro a tratti fastidioso ma spesso adorabile, insomma un adolescente! Che per altro somiglia più alla sua controparte cartacea giovane, vista in serie recenti come Hellboy & B.P.R.D. piuttosto che a quella più cresciuta, di cui Ron Perlman è ancora il miglior interprete.

Quando ero piccolo, tutti mi sherzavano, per le dimensioni del mio... braccio (Quasi-cit)
Facile capire anche perché Neil Marshall sia stato attratto da questo materiale, per lui non è soltanto un ritorno al genere Horror, ci vedo anche dei segni di continuità con la sua filmografia. Uno spudoratamente Inglese come lui, guarda caso ha scelto di adattare per il grande schermo, proprio le storie del - passatemi il termine - filone Britannico di Hellboy.

“Per una volta, se qualcuno urla cornuto, so che forse non sta parlando di me”
Inoltre Marshall non è un regista a cui è stato chiesto di sforzarsi di girare qualche scena grondante sangue, lui è nato con l’horror e la gioia di mostrare mostri (scusate il bisticcio linguistico) è tutta da vedere. Non è un caso se le scene migliori sono quelle in cui Hellboy svolazza con corna, corona e “Spada de foco!” su un drago gigante a spaccare tutto.

"Io so' coatto come Mario Brega" (Cit.)
Oppure gli ultimi minuti, quel «benvenuto nel B.P.R.D.» sulle note di “Kickstart My Heart” dei Mötley Crüe, per una scena che vorrebbe essere un gancio ad un seguito che non vedremo mai, ma strizza l’occhio a quel personaggio che qui è stato sostituito da Ben Daimio per motivi di budget, ma che avremmo tutti voluto vedere nella versione di Marshall.

Lo so perché io questo HEllboy non riesco ad odiarlo, è grande la gioia di rivedere Neil Marshall giocare con i mostri in lattice, le capocce mozzate («Sei fuori di testa») e un po’ di sanissima caciara, tutta al servizio di un personaggio che ha le spalle abbastanza larghe da potersela permettere.

Il vero motivo di dispiacere non sono i mille milioni di difetti del film, ma la consapevolezza che è andata esattamente come per The Predator, poteva essere il grande ritorno del cinema - e di un autore - giusto, invece niente. Ma per assurdo un film così fuori tempo, fuori posto e anche un po’ fuori di testa (ah-ah!) mi fa stimare ancora di più uno come Neil Marshall, che non a caso si chiama come una marca di amplificatori, infatti ha fatto un film Rock ‘n’ Roll!

Mi ricorda certa gente conosciuta ai concerti.
Non perdetevi la recensione di questo film di Omniverso e vi ricordo lo speciale dedicato al Diavolone di Mike Mignola!

37 commenti:

  1. Visto (ci siamo capiti come...) e tutto sommato non mi è dispiaciuto. Al solito, sono totalmente digiuno della controparte cartacea quindi le strizzatine d'occhio e il fan-service (come dicono i ggiovani) non l'ho colto per nulla. Vabbè... Comunque sarà stata colpa delle recensioni che lo hanno affossato e spernacchiato e che mi avevano fatto calare di brutto le aspettative, non lo so, fatto sta che questo nuovo HELLBOY mi ha divertito. E' un B-Movie con un po' più soldi della media e che quindi può spararsi più cartucce. Non le spara sempre bene visto che il film è un accumulo di scene (s)legate e messe in fila una dietro l'altra con in mezzo dei flashback spesso inutili, il tutto condito con una CGI parecchio zoppicante. Si vede che è migliore di quella di un B-Movie ma non regge per nulla il confronto con la serie A. Stessa cosa per la trama, gli attori e via via fino ai tecnici. E' a metà del guado: troppo per essere definito un B-Movie da DTV, troppo poco per essere un film da prima serata in una tv generalista.

    Secondo me sanno che non ci sarà più alcun HELLBOY al cinema (almeno per ora...) e hanno provato a buttare nel calderone tutto ciò che era possibile buttare, e pure qualcosa di più, sperando in un miracolo. Il risultato sono due ore di caciara totale a volume altissimo. Stordisce ma non dispiace.

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    1. Mi spiace non aver trovato un cinema che trasmettesse il film in lingua originale, doppiato dal miglior doppiaggio del mondo è una vera tragedia. Per me Neil Marshall ha trovato un bel modo per approcciarsi al personaggio, poi davvero ci hanno buttato dentro tutto, anche troppo, al netto di un budget basso per un operazione così (50 milioni non sono molti per tutta questa roba). Ne ho amato la caciara, l'approccio di Marshall, è un grosso B-movie trattato come è accaduto a "The Predator". L'errore sarebbe credere che l'Hellboy di Del Toro fosse il vero Hellboy, oppure l'unico modo per approcciarsi al personaggio. Entrambe le versioni sono finite male, ma sono felice che due dei miei preferiti abbiano potuto dire la loro su un fumetto che amo molto ;-) Cheers

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  2. lo dico : con i mille difetti che hai fatto notare tu sto hellboy mi è piaciuto molto più di aquaman e di capitan marvel.
    l'ho detto!

    l'impressione è che in questi casi la campagna pubblicitaria faccia tutto.

    comunque la vita è lunga e strana e confido nel mercato asiatico.

    a sa mai che si faccia un seguito .

    se rinasco voglio essere lobster johnson!

    grazie

    rdm

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    1. Più pasticciato della "Capitana", più divertente del Sirenetto Momoa, tra i due tamarri, sto con questo Hellboy, che ha difetti da vendere, ma anche carattere, il carattere conto come diceva Sam Jackson ;-) Cheers!

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    1. Se metti in preventivo mille difetti, per me si, è un B-movie orgoglioso di esserlo, fatto da uno che sta proprio nel suo elemento. Cheers!

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  4. In giro per la Rete questo film è stato leggerissimamente pompato, con meme come se piovesse ed estratti del trailer infilati ovunque. Però mi confermi un comportamento sociale che intorbida ogni discussione: quando esce fuori un nuovo Gesù... nei social scrivono che Barabba era meglio! Ma chi è 'sto Barabba? Prima di Gesù non lo conosceva nessuno...
    L'alternanza di "Il nuovo è sempre meglio" con "Eh ma il vecchio sì che era meglio" rende impossibile parlare a caldo di questi film, ecco perché non leggo le recensioni "in contemporanea" di film che solo il tempo saprà giudicare. Ci sono eccezioni, come la Bara Volante laureata in hellboylogia che in Italia - dove voglio proprio vederli questi fan informati sul personaggio! - può parlare con cognizione di causa della faccenda :-P

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    1. Se questo film poi fosse bello in senso assoluto (non lo é, troppo pasticciato in stile "The Predator") non so cosa sarebbe successo, davvero é stato incensato come il nuovo messia, ottenendo anche la risposta azione opposta, tutti a difendere i vecchi film, quelli che non hanno incassato abbastanza, perché i fan di Del Toro, tu m'insegni, sono un po' come quelli di Ridley Scott. Ti do assolutamente ragione, scrivere dei film vecchi é meglio, si può attingere a più materiale (interviste degli autori ad esempio, non falsate dalla fase di promozione, dove tutti i coinvolti mentono, fa parte del gioco), ho sempre dato tanto spazio ai vecchi film perché trovo sia più divertente scriverne, e poi il tempo é il miglior critico del mondo. Spero di aver messo bene i puntini sulle "i" con questo film, ti ringrazio per la fiducia, per me Hellboy é un pezzettoni di cuore, anche se nessuno dei tre film che abbiamo visto é il perfetto adattamento, alla fine sono felice che esistano ;-) Cheers!

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  5. grande Cas. andrò a vederlo anche se ho l'impressione che no tette. sei un film vietato e metti un po di tette!!!


    ma adesso parliamo Madeline Rose Zima (New Haven, 16 settembre 1985) è un'attrice statunitense. È nota soprattutto per aver interpretato Grace Sheffield nella sit-com La tata. tutti sapete chi è grace de la tata .
    e qualche anno dopo ha mostrato due tette da far paura ( e anche il faccino non è male).

    8 anni fa arya stark era una bimabe ora giù a fare sesso e a mostrasi ignuda.
    sembra ieri.
    avrei preferita vedere nuda la sorella dai capelli rossi ma acoontentiamoci-

    geppo de nichlin

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    1. Qui in Italia il divieto mi sa che non ce l'hanno messo, di fianco avevo un bambino che un po' si impressionava col sangue (e a cui piace il vecchio film)

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    2. al cinema avevo bambni che ridevano come matti.

      mai visto sangue più finto ( forse in machete uccide ancora)

      rdm

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    3. Primo episodio di "Twin Peaks" nuova serie, scena da filmetto horror, una ragazza niente male offre abbondanti dosi di epidermide alla macchina da presa, ed io penso: Niente male questa signorina, perché ho l'impressione di averla già vista? A fine episodio ho controllato in rete, era la bimba di "La tata" cresciuta (bene). Scena successiva in stile Ace Ventura, Cassidy nella vasca da bagno che piange, si maledice sotto il getto dell'acqua per i sensi di colpa (storia vera). Su Arya si parliamo domani ;-) Cheers!

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    4. Perché i genitori portano un bambino piccolo a vedere un film così? Cioè io lo avrei amato ai tempi, avrei costretto i miei a portarmi, ma volete dirmi che non era stato pubblicizzato il contenuto "forte" del film? Bah! Cheers

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    5. Ecco, io avrei fatto tipo i bimbi ridenti ;-) Però evidentemente qui da noi niente censura, in sala dove l'ho visto io eravamo quattro gatti, niente bambini ma era anche tardi. Cheers

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  6. Carabara, capisco la delusione di chi ama Mignola perché io son cresciuto con King Kirby - di cui MM è un fan - e soffrirei davanti a 50 milioni di dollari sprecati per farmi vedere Klarion lead singer di una boy band con Etrigan nel ruolo di un demoniaco colonnello Tom Parker sposato con Morgana Le Fey interpretata da un siliconatissimo combo di Sandra Milo e Rossy de Palma. O forse no. Tutto sommato potrebbe piacermi. Pedro Almodovar potrebbe cavarne qualcosa di buono e con molti meno dollars...
    Ad ogni modo, Emme Emme NON ha gradito. Può anche cercare di esorcizzare la cosa affermando che il film è vicino allo spirito del suo ragazzone rosso, ma sa che il flop parcheggia il personaggio nella piazzola di sosta mentre passano e fanno ciaociao colla manina cose come Plastic Man o Morbius The Living Vampire. O The Nightwatch di Spike Lee. Mm.
    I ragazzi della Dark Horse non si rassegnano ( " Mask e Sin City sono andati bene ! Perchè Hellboy deve finire nello scaffale di Barb Wire ? " ) e ti bisbiglio all'orecchio, sicuro che saprai esser discreto, che è allo studio un rilancio di novanta minuti di cartone animato in stile Sergio Aragones incontra Neil Simon. Di seguito quel poco di plot che sono riuscito a rubare dal pc di Mike Richardson : all'inferno, Rasputin e Baba Yaga sono sposati e vivono una relaz da sit-com a la Andy Capp e consorte o se vuoi alla Sandy Mondaini e Ray Vianello fino al momento in cui adottano un simpatico diavoletto che vorrebbero come innesco dello Armageddon, sebbene il discolo desideri solo diventare un pompiere. Molto Pagot, lo riconosco, ma le note sono sette. Io sono ottimista e credo che questa volta HB entrerà nel club esclusivo di Toy Story e degli Incredibili. Ciao ciao

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    1. Rossy de Palma sarebb una perfetta Baba Yaga nella versione di Almodovar, il problema di questo film è che vuole essere troppe cose, con il rischio di imbroccarne poche, buone ma poche. Mignola ha detto che questa è il vero adattamenti, perché pesca molto più da fumetti che ai tempi di Del Toro, dovevano essere ancora pubblicati, ma un flop quasi annunciato così, scontenta tutti, vedere Hellboy finire in panchina sarebbe clamoroso, anche perché é un personaggio che vale molto più di tanti altri. Anche io ci vedo un po' di Pagot, però mi ricordi che dovrei recuperare anche i lungo metraggio animati del personaggio (sempre doppiato da Ron Ron) anche se il mitico Aragones sarebbe imbattibile ;-) Cheers!

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  7. Va beh riproviamo a commentare... avevo scritto un commento e niente perso nei casini del web.
    Dicevo... bene o male siamo della stessa idea sul film con la differenza che tutto sommato ti è piaciuto mentre a me no, anzi in parte l'ho detestato. Oggettivamente riconosco che non sia peggio di altro, quantomeno non tra i peggiori ma soggettivamente lo detesto.
    Ancor di più detesto chi cerca di farlo passare come fedelissimo quando in realtà si prende le sue libertà esattamente come fece Del Toro, con la differenza che Marshall aveva molto più materiale a cui attingere, lecito che possa piacere ma non di dire cavolate, che poi la gente può pensare davvero che nei fumetti sia così.
    Sul discorso del "era meglio prima" non dimentichiamoci chi commette l'errore opposto, ovvero giudicare ora negativamente i film di Del Toro solo perché colpevole di aver vinto un Oscar, ovviamente non mi riferisco ai presenti ma ahimè ho letto cose in giro per il web che lasciavano intendere nemmeno troppo velatamente questo. Personalmente rimango più affezionato alla visione di Guillermone, un po' perché è grazie a lui se ho potuto conoscere quello che oggi è tra le mie letture preferite e un po' perché obiettivamente è un film migliore.

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    1. In questi giorni i commento fanno cose matte, mi spiace per il disguido ma apprezzo la costanza ;-) Qui siamo tra amici, i "saltatori" sopra il carro dei vincitori ci sono di diverso tipo, per fortuna non mi sono imbattuto in quelli diciamo "da Oscar". Quando nel duello tra Hellboy e il porco gigante (che detta così...) mi sei venuto in mente, parolacce infilate a caso, ma prima se non altro, in questo film la gente s'insulta come farebbero le persone vere. Non è un buon film, troppo incasinato, se credessi nei voti gli darei un sei (sei, sei), con mezzo voto extra di stima per Marshall, uno che deve aver capito l'aria brutta che tirava, e si è voluto divertire, non è l'adattamento definitivo del personaggio, proprio no, forse non l'ho odiato come hai fatto tu perché sono anche molto legato ai film di Marshall, questo è in tutto e per tutto (al netto dei bastoni che gli hanno messo tra le ruote) un suo film, non ci speravo più di vederne uno suo. Ci saranno altri adattamenti di Hellboy al cinema, magari non tanto presto, ma nessuno sarà rock come questo nei suoi (tanti) difetti ;-) Cheers

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    2. Dici bene, quando ci si insulta. Nel film era un continuo, non c'era una frase di senso compiuto senza almeno una parolaccia. E ok che certi miei colleghi usano le bestemmie come intercalare ma c'è anche chi parla come si deve e gli scappa qualche parola di troppo ogni tanto. Trovo sia stato dosato tutto male, e per tutto intendo tutto tutto.
      Tra le tante citazioni mi è mancato Sir Edward Gray, tiri in ballo la società eliopica di Ra e non lui?
      In parte concordo con Nathan più sotto, alcuni buchi in realtà sono cose volutamente lasciate in sospeso per il futuro ma si torna al punto di prima, han dosato male, hanno esagerato, han voluto strafare.

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    3. Uso un po' di parolacce ma le bestemmie come intercalare quello mai, qui le parolacce vengono usate bene, nessuno da dello "Stupidino" a qualcuno quando deve, ma in certi momenti vengono infilate a caso, come i bambini che sanno che non si dicono, quindi le ripetono ;-) Si alcuni saranno anche lasciati in sospeso, ma altre trovate campano di rendita di film di Del Toro, insomma, è un po' sbilanciato, tutto lì, di sicuro hanno voluto strafare. Dei tanti flashback, uno in bianco e nero su Sir Edward Gray mi avrebbe steso ;-) Cheers!

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    4. Sicuramente il tema "sociale" convivenza uomini/mostro, paradossalmente trattato meglio nei due film precedenti senza esserne il fulcro, come invece han voluto far intendere qua. Ci fosse un mostro oltre a HB che si comporta bene ��

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    5. Sarebbe bastato aggiungere Abe, ma in mezzo a tutta questa carne al fuoco, mettere sulla griglia anche il nostro amato uomo anfibio sarebbe stato uno spreco. Cheers!

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  8. Harbour infatti come scelta non mi dispiace, pur essendo fedele al salvatoresco Perlman :)
    Insomma, ti dirò: lo strillo che citi, ossia Mignola che afferma "è il vero Hellboy", è stata la cosa che mi ha allontanato dalla probabile visione.
    Innanzitutto è ingiusto nei confronti di Del Toro, ma poi ecco, come immaginavo, era uno strillo da supermercato. Tante run dentro, senza che ci sia vero pathos...

    Moz-

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    1. David Porto è un buon Hellboy giovane, Ron Ron, un perfetto Hellboy più cresciuto, perché la parola "maturo" con Hellboy non è la migliore da usare ;-) In fase di promozione di un film, tutti mentono, Mignola lo fa in buona fede, qui dentro si trovano abbozzi di tante run a fumetti, per quello lo ha dichiarato, ma non è un Hellboy fedele, non più di quello di Del Toro, che (furbissimo) aveva portato il personaggio nel suo campo da gioco, con una storia inedita (Golden army). Cheers!

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  9. Innanzitutto inizio con un "non ho capito": perché Ellboy, anziché Hellboy? cosa mi sfugge?

    Detto questo, devo poi dire che a me il film è piaciuto e l'ho trovato sui livelli di Overlord.
    Anche a mia moglie è piaciuto, sebbene avesse trovato Overlord passabile ma niente più.
    Ricollegandomi alla recensione, forse il pubblico è un pochettino più vasto: è vero che siamo entrambi trentenni appassionati di fumetti o più in generale di narrativa nelle sue varie declinazioni, ma a parte i film di Del Toro non conosciamo altro di Hellboy, né siamo fanatici dell'horror (tutt'altro).

    Tuttavia non trovo che sia pieno di plot hole (uso il termine inglese, perché funzionale al prossimo che userò :P), quanto piuttosto che faccia abbondante uso di loose ends per lasciare semini da raccogliere in futuro (se/ma/quando/etc.).
    La differenza è forse sottile ma sostanziale: un buco di trama è un elemento fondamentale per lo svolgimento della narrazione e la sua presenza viene percepita come continuare la sequenza di A, B, C con E; un "in sospeso" invece è un elemento che non pregiudica lo svolgimento e che può essere approfondito - come no - successivamente / in altra sede.
    La questione dell'invecchiamento del padre è giusto appena abbozzata, ma da un punto di vista pratico una volta che sappiamo che in questo universo fantastico lui ed un'altra manciata di persone non invecchiano normalmente altro non ci serve.

    Nemmeno l'assenza dell'umanità cattiva con i mostri è un vero problema, anche se forse avrebbe potuto beneficiarne il film con una sua inclusione visiva (le torture alle streghe sono riportate solo a voce)... a meno che non riuscissero ad inventarsi un modo che non risultasse pretestuoso e che finisse per rallentare il ritmo (serrato per quasi tutta la pellicola).

    Più problematico invece è che non ci sia invece mai una riflessione opposta da parte di Hellboy: quanti mostri si sono palesati ed hanno subito attaccato gli umani per il semplice fatto che li considerano prede?
    Baba Yaga che mangia bambini, i giganti che succhiano il midollo umano, i vampiri che (suppongo perché non conosco il taglio dato da Mignola nel suo universo) succhiano il sangue umano, etc.
    In tutto quello mostrato giusto le streghe potrebbero essere giustificate per il loro rancore, perché come in molti altri universi sembra siano state discriminate per paura del potere che possiedono e per invidia di chi ne è privo.
    Ecco, una riflessione un attimo più approfondita sulle posizioni "morali" delle due parti avrebbe forse migliorate le cose. Ma ancora penso che possa non essere stata inserita per non rallentare il ritmo.

    La mia ultima riflessione riguarda i nomi del folklore non tradotti.
    Per un changeling che forse stride (non saprei, essendo incappato nella leggenda da molte parti, a me suona totalmente normale), nulla si dice invece per "baba yaga": se si deve adattare changeling, allora anche baba yaga dovrebbe diventare nonna agata.
    Ma parlando di folklore non mi riferisco solo a quello soprannaturale: i luchador sono ben diversi dai wrestler ed entrambi dai lottatori. Alle mie orecchie di non appassionato di questi sport il lottatore è quello che pratica lotta greco-romana, il wrestler quello delle gimmick televisive ed il luchador quello con maschera e tanta tequila :P

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    1. (continua da prima, perché post troppo lungo ^_^')

      Concludo dicendo che trovo ogni volta riprova della correttezza del mio "isolazionismo": di tutto l'hype, le dichiarazioni prima del film, la produzione o quant'altro non sapevo assolutamente nulla fino a dopo la visione del film (domenica), quando poi sono andato a ripescare la recensione di 400 calci.
      Fino ad allora sapevo dell'uscita del film solo per un trailer visto qualche mese fa sempre al cinema.
      Più in generale cerco di dosare bene ed in maniera molto contenuta anche tutti i trailer: per dire non ho ancora visto quello di Star Wars (spero di beccarlo stasera alla maratona di Avengers), né quello di X-Men Dark Phoenix (eppure sono stato un lettore marvel per decenni seguendo solo l'universo mutante: quindi quei film lì pur con tutti i loro casini sono più nelle mie corde che non quelli del mcu); mi concedo qualche trailer (cioè me li vado attivamente a cercare) solo quando non mi aspetto che mi possano dare spoiler oppure suggerire qualcosa di diverso da quello che sarà il film (ad esempio, John Wick Parabellum ed Il Re Leone).
      Tutta questa digressione solo per arrivare a dire che il marcio in danimarca è l'attesa e quello che si crea in questo lasso di tempo.
      Sono sempre più gli esempi di film o videogiochi (tutti caratterizzati da una produzione con una gestazione non particolarmente breve: l'evoluzione della strumentazione ha forse ridotto qualcosina, ma non in maniera proporzionale alle aspettativa ed ai tempi di fruizioni contestualmente mutati) che si aggiudicano lo status di "flop" quando - fatti i dovuti paragoni - sono tanto dignitosi se non di più di controparti passate.
      Cercando di non vivere questa attesa io ho l'impressione di avere un'esperienza più genuina, sicuramente non mediata da influenze esogene, di quanto sto guardando / giocando / leggendo.

      Per farla in breve?
      Il primo Hellboy mi era piaciuto, il secondo non mi era dispiaciuto ma lo ricordo con mancanza di trasporto (non l'ho mai più rivisto dopo l'uscita al cinema), questo mi ha divertito e pure molto ^_^

      Nathan

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    2. Perché è così ignorante questo film che sbaglia anche l’ortografia, una caSSata lo so ma mi faceva ridere ;-)
      Mi riferivo al potenziale target di questo film, che è più limitato rispetto a quello del classico “Cinecomic”, in ogni caso hai ragione, la versione di Del Toro resta la più popolare.
      Per me i giri a vuoto della trama, sono frutto die vari rimaneggiamenti, almeno questa è l’impressione che ho avuto, il così alto uso di flashaback sembra quasi un modo per porvi rimedio. In ogni caso la questione mostri buoni e umani cattivi, in generale non è utilizzata benissimo, ho trovato che campasse di rendita sui film precedenti di Del Toro, cosa che non dovrebbe succedere trattandosi di un nuovo inizio, molto voluto dalla produzione.

      Baba Yaga però è il nome del personaggio, “Changeling” una categoria di appartenenza, sarebbe come un tradurre “Folletti”, in ogni caso Baba Yaga per noi in Italia è un nome sconosciuto, anche in “John Wick” hanno preferito tradurre in “Uomo nero” il suo soprannome di appunto, Baba Yaga, che potrebbe essere un po’ il nostro “Babau”.

      Non usare il termine Luchadores è un grosso errore, sono categorie differenti, molto differenti! Quindi veci che alla fine concordiamo ;-) Cheers

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    3. Che belle le risposte in due parti! ;-)
      Pensa che io ho evitato accuratamente tutti i trailer (storia vera) mi bastavano Hellboy e Neil Marhsall nella stessa frase per voler vedere il film ;-) Da quando non li guarod più (mai visto quello di Endgame, figuriamoci quello di Star Wars) la mia vita è molto migliorata, si passa più tempo a blaterare su video di due minuti che su film di due ore, assurdo. In ogni caso malgrado i tanti difetti, non riesco a voler male a questo film, alla fine mi ha divertito ;-) Cheers!

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  10. Domani se ne parla anche dalle mie parti. Ti posso anticipare che mi è piaciuto, anche se ha tutti i difetti che tu hai detto, uno su tutti la troppa fretta nella narrazione.

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    1. Non vedo l'ora di leggerti, ma direi che anche questa volta siamo d'accordo ;-) Cheers

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  11. E poi ti rendi conto di vivere la condizione di immigrato quando non puoi vedere Ellboy doppiato da Maccio Capatonda. Manco la Brexit mi ha fatto provare sensazioni così. Uè, ho riempito il buco del day con Spy, urge la tua approvazione, l'uomo della bara volante deve dire sì! XD

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    1. Una cosa assurda, sembra una di quelle parodie online che trovi su YouTube con i ridoppiaggi pensati per far ridere. Questo poi è un film "Inglese" nel midollo a partire dal regista anche se Londra è stata rifatta in Bulgaria. Non ho intenzione di perderlo per nulla al mondo, ci vediamo dalle tue parti ;-) Cheers

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  12. visto ieri sera al cinema e rimasto interdetto. Partiamo da Hell boy proprio. Troppo piccolo rispetto a quello di Perlman. Sembra delle dimensioni di un uomo robusto quando invece dovrebbe essere più corpulento. Lo stesso braccio speciale sembra una cosa troppo posticcia e, non è un caso, non enfatizzano mai la scena in cui lo usa. Mi spiego meglio: quando fa a cazzotti sembra indistintamente entrambe le braccia mentre nel film di Del Toro ogni pugno dato con il braccio grande era volutamente enfatizzato.
    Poi troppa carne al fuoco con troppi nomi, leggende, rimandi, flashback, ecc. Chi diavolo è Lobster? Perchè introdurlo? Che ruolo ha? Sembra una cosa buttata là. Quanti poi in Italia colgono che Lobster vuol dire aragosta ed ecco perchè quella cosa luccicante sulla mano lui la chiama chela. Che poteri ha? Qual è la sua importanza? Mistero. La scena iniziale lascia presagire una tremenda vendetta per chissà quale torto subito? IO mi aspettavo un antagonista epico e invece sembra uno dei cattivi delle turtles. Altro punto: certo che questi cavalieri della tavola rotonda si sono impegnati molto a nascondere i pezzi della strega. Cavolo li trovano in dieciminutidieci senza trovare resistenza. Addirittura entra dentro un club dove ci sono gente che uccide i giganti ma lui da solo fa un massacro.
    Tutti i mostri che invadono Londra e che si vedevano nel trailer: che utilità hanno? Nessuna. Fan service? Potrei continuare per ore. Troppe cose che stavano in 5 film concentrati su uno. La gente non segue una trama così confusa con tutti questi nomi (ma poi se proprio devi mettere Merlino e Artù usa Morgana che almeno un 10% delle persone la conosce). Infine, a margine: io non ho mai riso e per ul film su Hellboy è grave. Non mi ha mai strappato un sorriso con le sue battute. Sempre facendo il confronto nel film di Del toro alcune scene erano esilaranti: lui che fa il geloso, la chiacchierata con il morto nel cimitero russo e tanto altro.
    Insomma non è da buttare ma è veramente un film faticoso da vedere e questo ti aliena un sacco di pubblico

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    1. Davide Porto è 1.90 rispetto al 1.85 di Ron Ron, ma il problema del braccio l'ho notato anche io, per tutto il film Harbour lo tiene appeso senza poterlo usare, non ha la mobilità delle versione precedente, e dici bene, durante le lotte, sembra un braccio qualunque. Hanno usato la strega rossa perché arriva dai fumetti, dove era citato anche Artù e Merlino. A dirla proprio tutta in "il seme della follia" un super eroe assisteva alla nascita di Hellboy, era Torcia della Libertà (che per altro gli regalava il suo revolver), qui è stato sostituito con Lobster Johnson che ricopre lo stesso ruolo, Del Toro nel 2004 non avrebbe potuto permetterselo, ma la scena dopo i titoli di confusione, porta più confusione che altro sul personaggio. Dettagli a parte siamo d'accordo, troppa roba buttata dentro, anche la rivelazione sulla spada e il resto è depotenziata, questo è il più grosso problema del film, avevo difficoltà io a star dietro a tutto, figuriamoci uno spettatore che in teoria dovrebbe conoscere il personaggio per la prima volta con questo "Reboot". Cheers!

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  13. Neil lo rispetto assai: Doomsday, Dog Soldiers e The Descent mi hanno letteralmente cresciuto. Lo perdono per gli evidenti errori anche perché la produzione ha messo lo zampino in questa sua pellicola, il film è divertente ed un ottimo tributo al fumetto originale.

    Però...quel terzo capitolo di Guillermo e compagnia bella tutti quanti noi ce lo meritavamo. Un grosso nodo alla gola che non potrà mai andare giù.

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    1. Me lo sono rivisto in questo giorni, per capire qualcosa della prova di David Harbour invalutabile doppiato, confermo poteva essere un solido Hellboy anche in prospettiva, peccato che non vedremo mai altri film, e non so nemmeno quanti ne vedremo diretti dal nostro Neil. Produzione disgraziata, troppo roba dentro, troppo poco budget, un casino a tratti molto divertente a tratti irritante. In ogni caso con questo Budget, Del Toro avrebbe diretto forse un cortometraggio di mezz’ora ;-) Cheers

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  14. Non poi così tanto, ti dico che questo me lo sono rivisto poche settimane fa, finalmente in lingua originale, e devo dire che la prova di David Harbour cambia dal giorno alla notte, il suo Hellboy continua a piacermi. Neil Marshall ha dovuto lavorare con le metà dei soldi necessari (e pecco già di ottimismo) troppa carne al fuoco però oh! Questo me lo sono rivisto, “Black Panther” non ci penso nemmeno, una volta è stata anche troppo. Per il futuro vedremo, se Milla dovesse anche dimostrare doti di divinazione vabbè allora ciao ;-) Cheers!

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