giovedì 7 febbraio 2019

Superman IV (1987): Uguale a quello di Donner, ma senza soldi

Quando pensi che una saga cinematografica non possa cadere più in basso, succede qualcosa che ti ricorda che quando non piove grandina, come vedremo nel nuovo capitolo della rubrica… I am, I am, I am Superman!
Superman III è uno schiaffo all’intelligenza dato con la mano aperta e in piena faccia che alla sua uscita, oltre che non raggiungere i cento milioni di ex presidenti spirati stampati su carta verde d’incasso, è riuscito a scontentare tutto il pubblico. In quella che potrebbe essere interpretata come un’ammissione di colpa mista ad una resa incondizionata, il produttore Ilya Salkind vende i diritti di sfruttamento dei personaggi a due ragazzotti a capo di una piccola casa di produzione con enormi ambizioni che avrebbe marchiato a fuoco il suo nome nella storia del cinema, i due virgulti sono i mitici Yoram Globus e Menahem Golan i fondatori della Cannon Films.

Con l’intenzione di fare le cose in grande Globus e Golan mettono sul tavolo trentasei milioni di dollarazzi che servono a convincere quasi tutto il cast del primo film e del secondo film a tornare, compreso il recalcitrante Christopher Reeve che temendo di restare per sempre etichettato come Superman cinematografico, chiede e ottiene dalla Cannon il finanziamento per un film a cui teneva molto “Street Smart - Per le strade di New York” (1987): "Nessun problema ragazzone! Basta che salti di nuovo dentro al tuo pigiamino rosso e blu!".

“Mi dichiaro prigioniero politico della Cannon”. 
Lo stesso Reeve entra nell’ottica del ritorno alle origini e contatta lo sceneggiatore che ha collaborato ai primi due film, Tom Mankiewicz, però gli suggerisce il tema, il film deve trattare della corsa agli armamenti tra USA e Unione Sovietica e per questo Reeve viene accreditato come autore del soggetto, nomina che pare aver impettito parecchio Christopher, creando qualche attrito sul set con Margot Kidder, infastidita dal nuovo atteggiamento da autore di Reeve (storia vera).

Ora bisognerebbe solo che questa polveriera questo film qualcuno lo diriga la Cannon sventolando bigliettoni contatta tutti, prima si becca il «NO!» secco dei due Richard Donner e Lester che avevano già dato. Dopodiché, viene fuori il nome di Ron Howard (già allora il “tappabuchi” preferito dai produttori), ma anche di Wes Craven. Vi sembra una cazzata avere un regista noto per i suoi horror alla regia di un film di supereroi? Spiegatelo a James Wan, ma soprattutto a Sidney J. Furie che arrivava dall’ottimo “The Entity” (1981, che potrei anche decidermi a rivedere) e si ritrova per le mani tanti soldi e il cast originale. Cosa può andare male? Può andare male la Cannon, ecco cosa!

“Beato te che almeno hai un mantello. Su questo set non abbiamo i soldi nemmeno per una stufetta”.
Reeve nella sua autobiografia ha dichiarato che questo film è stato uno sbaglio fin dall’inizio, la Cannon Films inseguiva i suoi sogni di grandezza producendo fin troppi film in contemporanea, motivo per cui secondo l’autore, “Superman IV: The Quest for Peace” non ha mai avuto l’attenzione che meritava, al netto del risultato difficile dargli torto.

Sidney! Sidney mitico! Menahem Golan sì, come stai? Ecco, hai presente quei trentasei milioni di cui abbiamo parlato, abbiamo qualche problemuccio con i tipi delle tasse quindi diciamo che sono diventati un pochino meno, ma con diciassette milioni farai di sicuro un gran filmone!

Big Blue ci illustra la brusca frenata della produzione.
Furie, invece di andare su tutte le furie rendendo onore al suo cognome, sposta la produzione in Inghilterra (questo spiega le tante targhe inglesi delle auto di Metropolis) per mantenere bassi i costi, ma il viaggetto oltre oceano non basta, a finire sforbiciato è anche la nemesi del film, il clone nucleare di Superman, che nei piani originali avrebbe dovuto essere una creatura sintetica capace di cambiare dimensione e assorbire e sparare radiazioni, poi per dieci minuti avrebbe dovuto essere Christopher Reeve con un altro costume (d’altra parte trattandosi di un clone avrebbe avuto una logica), per finire ad essere interpretato da due attori: Clive Mantle e Mark Pillow.

“Hai ancora quel potere di far dimenticare le cose con un bacio? Gettami la lingua in bocca! Non voglio sapere nulla di questo film!”.
Mantle doveva essere il primo tentativo maldestro di clonare Superman, una creatura pericolosissima, ma goffa e impacciata, che nelle intenzioni doveva essere la versione cinematografica di Bizzarro, il clone degenere di “Supes”. La creatura finiva incenerita e dalle sue ceneri veniva clonato il secondo tentativo, il personaggio interpretato da Mark Pillow finito nel montaggio finale del film. Già, perché tutta questa porzione di film è stata brutalmente tagliata per raggiungere i 90 minuti tondi di durata, con la speranza di riciclare il girato per un eventuale “Superman V” che, però, non ha mai visto la luce dopo il tonfo al botteghino di questo disastrato capitolo.

Piccolissimo problema: tagliando questa parte di film, quello che è rimasto era una storiella con dei buchi di sceneggiatura giganti come crateri lunari, guardando il film finito è impossibile capire perché l’Uomo Nucleare decida di rapire proprio Lacy Warfield, poiché la scena in cui il primo clone s'innamora del personaggio interpretato da Mariel Hemingway è sparita sotto le forbici dei tagli brutali, se a questo aggiungete degli effetti speciali più che pezzenti, la frittata è fatta.

“Il mio… Tesssssssoro!” (Cit.)
Per capire questo film bisogna pensare come Yoram Globus e Menahem Golan, ripetete dopo di me: "Uguale al Superman di Donner, ma con un terzo dei soldi". Ok, chiarato questo concetto, da qui in poi è tutta discesa.

I titoli di testa sono la versione spompa e a basso costo del film di Donner, con Superman che salva un astronauta russo che per colpa di un incidente rischia di vagare in eterno nello spazio, immaginatevi di aver avuto l’intuizione di anticipare “Gravity” (2013) di Alfonso Cuarón, ma di realizzarlo con gli effetti speciali che ti aspetteresti di vedere in Il gatto venuto dallo spazio, per il paragone con il film del 1977 ringraziate la mia Wing-Woman che, come dico sempre, questo blog dovrebbe scriverlo lei, i film verrebbero liquidati molto più velocemente di come farò mai io.

E Sandra Bullock… MUTA!
Al grido di «Come Donner ma senza soldi!» bisogna far evadere di prigione Lex Luthor (Gene Hackman), ma dimenticate i mezzi della procace signorina Teschmacher, qui Luthor viene soccorso dal nipote Lenny, una specie di Rockabilly spiantato con una decapottabile a cui basta mettere KO due guardie, per liberare lo zio. Due guardie, perché soldi per più comparse non ne abbiamo.

In compenso, Superman ha ancora il suo bel da fare se nel film di Donner salvava Lois Lane nella mitica scena dell’elicottero qui, sempre nell’ottica del risparmio, il mezzo di trasporto è diventato la ben più proletaria metropolitana impazzita, però bisogna dire che in quindici minuti di questo film, Superman si vede in azione già più che in tutto Superman III, il che è sicuramente un bene.

L’aria di crisi si respira fuori e dentro la pellicola tanto che anche il Daily Planet dove lavorano Lois e Clark non naviga in buone acque e viene acquistato dal magnate della stampa David Warfield (Sam Wanamaker) che fermamente intenzionato a trasformarlo in un giornalaccio scandalistico, mette a capo della redazione la figlia Lacy (Mariel Hemingway) che per essere sicura di far capire al mondo che razza di carta straccia sia diventato il Planet, in prima pagina a caratteri cubitali fa scrivere: “Calano fatturato e PIL, aumentano i gay”. Vi rendete conto che un giornale che scrive una cosa così, è meno credibile di “Superman IV”.

“Aveva ragione Egon, la stampa è morta”.
Tutto questo vi ha distratti dal mantra del film? Ve lo ripeto: «Come Donner, ma senza soldi!» proprio per questo Sidney J. Furie deve esibirsi nella svolazzata romantica di Superman e Lois Lane sulla città vista nel primo film, con un terzo dei soldi, che termina con una replica del bacio cancella memoria di Superman che già era una cazzata nel finale di Superman II, figuriamoci qui.

Da qui iniziano due sottotrame, la prima è quella giocosa che non vuole rinunciare all’umorismo di Superman III, ma senza l’ossessione per una gag ogni dodici secondi, quindi vediamo Lacy Warfield cercare in tutti i modi di orizzontalizzarsi Clark Kent, tra inutili momenti in palestra e appuntamenti a quattro con la scusa di intervistare Big Blue, tra le coppie Lacy e Clark e Superman e Lois. Il tutto con il protagonista che utilizza la super velocità per soddisfare entrambe le donn… NOO! Non in quel senso! Cioè volevo dire che corre e si cambia super velocemente per coprire due ruoli in un solo appuntamento, fiuuu diventa sempre più difficile restare seri con queste trame.

Per essere un imbranato, però, ha un certo successo con l’altra metà del cielo.
L’altra trama, invece, è quella principale, scosso da una lettera scritta dal piccolo Jeremy, (qui ci starebbe una citazione ad un pezzo dei Pearl Jam che vi risparmio) Superman decide di cancellare la minaccia delle armi nucleari dal mondo, iniziando a smantellare da solo tutte le testate nucleari del pianeta una per una. Una cosetta che raccontata così è di sicuro meglio dell’appuntamento doppio, ma essendo tutto girato in povertà non è proprio una gioia per gli occhi, ecco.

In tutto questo, può mancare il complicato piano di Lex Luthor per fare soldi e conquistare potere? Proprio no, mentre Superman disarma il mondo, Luthor raduna i peggiori elementi del pianeta, per vendergli un’arma nucleare molto più potente, ma non avrò più un’occasione come questa, quindi fatemi spendere due parole sul Lex Luthor di Gene Hackman.

“Ed è così, caro amico in pigiama, che sono diventato un grande attore”.
Anche in un film pezzente come questo, Gene Hackman dimostra l’attore di razza che è, con dei tempi comici impeccabili e il piglio di un personaggio che sa di essere il più intelligente di tutti nella stanza, qui entra in scena abbracciato a Dixie e Trixie le porno gemelle dai vestiti dorati, dopodiché lo vediamo procurarsi il DNA di Superman, rubando il capello del suo arci nemico, esposto in un museo, dove da solo riesce a tenere sospesa una palla di piombo di mille libre. Alla faccia dei problemi di calvizie.

Nemmeno clonare Superman con il kit del piccolo chimico scalfisce la grandezza di Gene Hackman, che, infatti, in originale, doppia anche le battute del clone di Superman, l’uomo nucleare, nel tentativo forse di renderlo un po’ meno scemo di quello che appare, usando il carisma riflesso di Hackman, peccato che il buon Eugenio Mazzatore possa fare tanto, ma non proprio i miracoli e l’uomo nucleare ne avrebbe proprio bisogno.

Immaginatevi un personaggio che sembra Ralph supermaxieroe dopo aver scoperto la marca di steroidi che utilizzava Ivan Drago, un ricciolone palestrato che fonde l’asfalto su cui cammina e che ottiene i suoi poteri dal Sole, solo che li utilizza per rovinare la giornata a Superman, costretto ad inseguirlo mentre ruba la statua della libertà, scambiandola forse per un souvenir della città da portarsi a casa.

#Ten year challenge.
Ma oltre a dover rimettere “Lady Liberty” al suo posto, con effetti speciali talmente belli da far venire voglia di esclamare «Il mio falegname con trenta mila lire li faceva meglio!», l’uomo nucleare pensa bene di provocare l’esplosione del Vesuvio e di abbattere a pugni la Muraglia Cinese. Mentre il nostro Superman gli corre vola dietro sistemando i vari casini, se siete sopravvissuti al venditore di souvenir di torri di Pisa di Superman III, aspettatevi di vedere un parroco e un Carabiniere, ringraziare Big Blue in napoletano, quando questo affetta la punta di una montagna a caso e la usa come tappo per ‘O Vesuvio. Ci mancava solo decidessero di rimpinzarlo di pizza e spaghetti al grido di «Sei sciupato! Mangiaaaaaaaa!» e lo stereotipo sarebbe stato completo.

All in all it's just, another brick in the wall (Cit.)
In compenso, ai Cinesi non va tanto meglio, perché per sistemare la Grande Muraglia, il povero Sidney J. Furie in evidente affanno economico, semplicemente rimanda la scena della distruzione al contrario e voilà! Ora Superman ha un nuovo super potere, può ricostruire le mura con lo sguardo... Non so se trovo più imbarazzante questo, oppure le unghie da Drag Queen dell’uomo nucleare con cui graffia Superman infettandolo al grido di «Paaaaaazza!». No, la scena della muraglia è peggio. Forse.

“Ti picchio dopo, prima deve asciugarsi lo smalto”.
Lo scontro finale tra Superman e l’uomo nucleare avviene sulla Luna e, per altro, vede prima in vantaggio il biondone che prende Big Blue e lo pianta nel suolo lunare come se fosse un ombrellone, ma poi viene messo KO in una serie di combattimenti che a causa della gravità lunare, avvengono a rallentatore. In pratica come quelli diretti da Zack Snyder, ma con una spiegazione quasi scientifica e dico quasi perché un attimo prima l’uomo nucleare stava volando nello spazio con Lacy Warfield e la ragazza è perfettamente in grado di respirare nello spazio profondo... Vabbè...

Il finale del combattimento, poi, farà la gioia di tutti i fan dei Pink Floyd, visto che depositato sul lato oscuro della Luna, il biondone semplicemente si scarica, come l’orsetto a molla che non usa le pile Duracell, uscendo da questo film per entrare di diritto nella lista dei personaggi più odiati, non solo dai lettori del fumetto di Superman, ma anche della storia del cinema.

In spaggia di ombrelloni, non ce ne sono più, è il solito rituale, ora ti pianto giù.
Sì, perché “Superman IV” uscito nello stesso anno di cosette più violente come Robocop e Predator, sembra un film di almeno dieci anni più vecchio, infatti oltre alle recensioni negative riuscì a collezionare risate al botteghino e una gragnuola di Razzie awards, ma il tonfo è così forte da influire negativamente non sul destino di un solo supereroe al cinema, ma ben due!

Sì, perché Big Blue per tornare sul grande schermo dovrà aspettare il 2006 (per voi miei cari lettori invece, la settimana prossima), ma il buco fatto da questo film ha spinto la Cannon Films ad interrompere la lavorazione dello Spider-Man diretto da James Cameron, ma questa è un’altra storia.

“Superman IV” nelle intenzioni non è brutto, sarebbe stato un film con una trama più appassionante di Superman III, peccato che riesca a sbagliare la forma in un modo clamoroso, un livello di “Epic Fail” come direbbero i giovani, equivalente a fermare un poliziotto per strada per chiedergli se ha del fumo. Ecco, questo film fa proprio questo: è il frutto delle proprie scelte sbagliate, inguardabile non perché malvagio di suo, ma frutto di un esperimento sbagliato, di fatto alla Cannon sono riusciti ad ottenere quello che volevano, un clone del Superman di Richard Donner, però brutto e sgorbio, ecco! “Superman IV” è Bizzarro, non odiatelo, al massimo compatitelo.

"Bizzarro bravo! Non odiate povero Bizzarro!".
Che facciamo? Ci vediamo qui tra sette giorni alla solita ora, per il nuovo appuntamento con questa rubrica? Mi trovate qui, non mancate!

50 commenti:

  1. Io nemmeno ricordavo l'esistenza di questo film. Sono stati bravi a occultarlo. Questo gli va riconosciuto.

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    1. Ci sarà un motivo se per anni è stato nascosto sotto il tappeto no? ;-) In questa rubrica di ripasso, sto scoprendo che anche di questo ricordavo il cattivo, e la scena del capello di Superman che teneva su la boccia da mille tonnellate, basta, il resto avevo rimosso tutto. Ora ho capito il perché ;-) Cheers!

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    2. Quando l'ho rivisto di recente la mia faccia era quella di Fry di Futurama nella meme in cui socchiude gli occhi sospettoso, pensavo "ma io l'ho già visto 'sto film???" (e l'avevo visto, da piccolo in TV)

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    3. Mi confermi anche tu che la saga di Superman si perde tra le nebbie della memoria, ricordavo benissimo “L’uomo radiazione” (“Si chiama uomo radioattivo” Cit.) e la sua presenza in questo quarto capitolo, ma ho mescolato nella mia testa parti di tutti e quattro i film, secondo me gli influssi della Kryptonite ;-) Cheers

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  2. no no, che Superman Returns... mi aspettavo una digressione sui mille sequel non prodotti (prendendo spunto da "The death of Superman Lives")

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    1. Ho fatto anche quella, la troverai nella parte iniziale del post su “Superman Returns” che è già pronto ;-) Cheers!

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  3. Odiarlo no, ma porca miseria! Fare peggio sarebbe stato impossibile. L'unico che non vidi al cinema dei quattro, proprio perché ai tempi i film arrivavano parecchio in ritardo (mesi) in Italia rispetto al resto del mondo (oggi invece talvolta siamo i primi!) e c'era stato quindi il tempo di sapere tutto* ed evitarlo per non morire di delusione.
    *Per i più giovani: non esisteva Internet, quindi non era automatico sapere tutto di un film 6 mesi prima dell'uscita, come oggi.

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    1. Documentandomi ho capito quei buchi della storia che sono delle voragini, ma con una gestione decente dei cloni di Superman e un budget all’altezza, poteva essere almeno un film decente, non tale disastro, peccato che sia vittima delle strategie suicide.

      Ora si va al cinema per unire insieme le scene che abbiamo già visto nel teaser, nel trailer uno, nel trailer due, e nello spot del Superbowl. Cheers!

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    2. Già! Questo addirittura da noi uscí tre anni dopo! o-O

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    3. Si, Lucius qui sotto ha ricostruito i tempi, mi sembra che tutto quadri in base a quello che sappiamo e ricordiamo un po’ tutti. Cheers!

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  4. Carabara, confesso qui protetto dall'anonimato, sebbene sia stato padrino al battesimo del figlio di Jon Bogdanove ( Bog - disegnatore di Supes negli anni novanta - ha chiamato il suo bimbo Kal ndr ), di non aver mai visto Supes IV.
    Peccato di omissione, direbbe don Zauker, per il quale invoco l'attenuante di esser già al tempo dentro la Magic Machine di Mamma DC e di sapere, come pochi altri, cosa poteva essere il reboot progettato, mai realizzato, della saga. A beneficio di coloro che non possono contare sulle fonti di Carabara, tento una sintesi: John " Back to the Basics "Byrne aveva da poco rilanciato il personaggio dell'ultimo Kryptoniano nel solco del rilancio di Bats di Miller e di tutta quella Vertigo pre Vertigo ( 1984-93 ndr ) di Moore, Milligan, e Morrison - insomma lo M Factor - ed il mio amico ed ex allievo Grant Morrison si era proposto come scrittore per un film in cui David Byrne era Clark Kent, un Buster Keaton travet convinto di essere un alieno caduto sulla Terra ed innamorato di una Signorina Silvani 2.0( Grant ha una cultura enciclopedica: si veda il suo omaggio a Diabolik in Fantomex ) che sarebbe stata interpretata da Gabriel Byrne in panni muliebri. Praticamente Brazil con i fratelli Byrne , se si considera che Grant voleva il pingue John nel ruolo del capufficio Lex Luthor. Low Budget: sarebbe costato quanto i cestini delle colazioni degli attori di Predator. Grant ed il sottoscritto erano entusiasti, ma coloro che siedono nella stanza dei bottoni ci guardarono come fossimo bizzari animali alieni in fuga dallo zoo di Krypton e la cosa finì nel loro archivio come l'Arca dell'Alleanza. Pazienza. Ciao ciao

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    1. Citando Don Zauker vinci tutto ;-) Nel mio piccolo sono un “Insider” solo di questo blog, quindi ti dico coperto a mia volta dall’anonimato (più o meno) che da queste parti si parlerà di quel solco che prevede il coinvolgimento dell’M Factor, acqua in bocca però.

      Morrison si sicuro conosce anche la signorina Silvani, sono pronto a scommetterci! Unire insieme ai tre Byrne sarebbe stata una mossa quasi alla Walter Hill, un ossessivo compulsivo come me avrebbe approvato di sicuro, Grant poi è davvero il Lex Luthor dei fumetti, se facciamo una colletta magari riusciamo a radunarli tutti insieme, forse. Cheers!

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  5. Ricordo che lo vidi tempo fa, ma è veramente pietoso e inguardabile.. e poi Reeve iniziava pure ad avere un po' di panzetta, gli anni passavano anche per Superman

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    1. Riguardandolo ho pensato: «Minchia ma quanto sono invecchiati gli attori! Solo Reeve è sempre uguale!» (storia vera). Poi nelle inquadrature più ravvicinate, si vedeva la panzetta e un po’ di doppio mento anche per lui, ma fa pensare, questo film non aveva i soldi nemmeno per prendersi cura dei propri attori, sul set di “Aquaman” Nicole Kidman probabilmente cinque lampade per i suoi primi piani del viso, per non far notare le rughe e i ritocchi ;-) Cheers

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    2. Su un giornaletto che avevo si parlava proprio dello stato di firma di Reeve per questo film. Questo e l' azzurro sbiadito del costume sono un po l' emblema del film.

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    3. Sarà per quello che poi Snyder e Nolan hanno inscurito i toni? ;-) Cheers!

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  6. E nonostante ciò, questo Superman resterà sempre nei nostri cuori ;)

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    1. Puoi dirlo forte, a Reeve bastava entrare in quella tutina per dare un senso di sicurezza a tutti ;-) Cheers!

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  7. Questo non me lo ricordo per nulla e mi sa che non l'ho mai visto, nemmeno da ragazzino. Mi pare strano ma, cavolo, mi ricorderei di un Uomo Nucleare che si spegne una volta nel lato oscuro della luna! Mi ricordavo del grattacielo con la pista da sci del III e non mi ricordo nulla di nulla di questo IV? Però leggendo il post direi che è meglio così...

    Ma parlerai anche di "Supergirl"? Paradossalmente quella ehmm... ciofeca me la ricordo ancora piuttosto bene.

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    1. Non ti sei perso molto, però lo ricordavo bene, la scena del capello la ricordavo. Oh ma sei che non l’ho preso nemmeno in considerazione? Vediamo se riesco ad aggiungerlo, non credo di averlo mai visto nemmeno tutto, forse solo delle parti, grazie per l’assist ;-) Cheers!

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    2. Per me è carino. Purtroppo sbagliarono il cattivo sulla scia di Superman III!

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    3. Non ne conservo affatto memoria, anzi ho proprio il dubbio di non averlo mai visto per intero, qui tocca fugare ogni dubbio ;-) Cheers

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  8. Da ragazzino ricordo che ci fermammo insieme ad altri tre o quattro ragazzi a guardarne la locandina e poche fotografie di presentazione del film e ricordo la scena della battaglia sulla Luna che ai nostri occhi sembrava interessante.
    Ricordo che il padrone del cinema uscì fuori e ci propose di farci vedere il film gratis se avessimo convinto una ventina di altri ragazzini a vedere questo film.
    Ricordo più quest'episodio che il film stesso ( che poi vidi in Tv molti anni dopo ).

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    1. “GRATIS” La parola chiave che smuove il mondo ;-)
      Bella storia la tua, alla fine penso che qui dentro ci sia un film almeno interessante, sotto quintali di scelte sbagliate e trovate pezzenti. Cheers!

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    2. Questa storia è degna del commento audio al film!

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    3. Vero che è fantastica? "Stand by me" scansati ;-) Cheers

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  9. Di recente lo abbiamo visto dopo una estrazione da una certa scatola che tu sai, ma penso che ci vorranno 20 anni prima che esca quell'episodio. Ogni volta che ho letto Uomo Nucleare pensavo alla frase dei provini per L'uomo radioattivo nei Simpson. ATTENTO, UOMO NUCLEARE! ATTENTO, UOMO NUCLEARE! C'è una lingua in cui questo nome non è scemo? Il film comunque non è più scemo di altri della serie, ha solo meno soldi e ha fatto fallire la Cannon (lui insieme a I dominatori dell'universo), peccato!

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    1. Non importa, io sono un tipo paziente, sappi che vi ho già precettati per “Man of stiiiiiiiiil”, quando in quel video tu dice «Possiamo mandare avanti» per me resta il miglior commento al film di sempre ;-) Impossibile non pensare ai Simpson, impossibile “Cogli l’atomo fuggente!”, “Cogli l’attimo fuggente!”.
      Oh esatto, ha lo stesso tipo di trovate, solo che il primo e parte del secondo aveva Donner che sapeva gestirle, e tutti i precedenti avevano molto più soldi. A mio volta penso che ci metterò 20 anni a scrivere di “I dominatori dell'universo” ma è sempre tra i film che ho da commentare, me lo sono anche rivisto (storia vera). Cheers!

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    2. Neanche ricordavo di quell'episodio. Vedi? I film brutti di Superman svaniscono dalla mente, è una legge del cinema.

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    3. Sto iniziando a credere che sia veramente così, ci credo a questa legge ;-) Cheers!

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  10. Giuro che ero convinto fosse il quinto episodio (a questo punto inesistente) invece era il quarto film quello che con squillo di trombe trasmise in esclusiva Tele+1 nel 1991 (o giù di lì): non ho trovato la data esatta, ma il film è stato un pochino nei cinema italiani nel 1990 e poi Italia1 l'ha trasmesso nel 1992, quindi dovremmo esserci.
    Tutti in famiglia rimanemmo stupiti di questa uscita: avevamo visto al cinema l'inizio della leggenda e quindi, dieci anni dopo, ci sembrava giusto vedere come finiva. E finiva male.
    Le uniche scene che ricordo sono Superman all'ONU, il capello, il clone e le unghie: il resto l'ho dovuto strappare con le unghie dal mio cervello...
    Invece ricordo con piacere "Street Smart", visto anni prima in VHS: malgrado la facciona un po' da ciocco, Reeve non era male come attore: il suo "Trappola mortale" (1982) al fianco di Michael Caine è un film di culto. Forse avrebbe meritato più attenzione, oltre il costume...

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    1. Penso che le date siano corrette, e mi confermi anche tu che questo è uno di quei film che si dimentica nel corso del tempo, questa amnesia collettiva sarebbe quasi preoccupante, ma vista la qualità del film non poi tanto ;-) Non ho mai visto “Street Smart”, ma anche secondo me non era affatto male, è rimasto incollato al personaggio e poi le sue sfortune nella vita hanno oscurato i suoi film, però non era male. Cheers!

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  11. Uno di quei film da piccolo piuttosto divertenti. Certo, il nipote di Lex... Otis era più simpatico! XD
    Peccato perché cavalcava anche il disarmo nucleare che sarebbe cominciato di li a poco (ora stiamo tornando indietro O-O)!
    La parte da commedia era un po meh (!), però quando compariva il superuomo nucleare... lol ho sempre trovato un po messa a cavolo la comunque bella scena del tornado (la migliore). Certo, quando la giornalista è nello spazio... sic! Effettivamente riguardandolo sembra più vecchio dei predecessori. Finalmente scopro cosa c' era in quei minuti e minuti tagliati!
    Ma il cristallo verde non doveva stare nella fortezza? Non l' ho mai capita questa cosa.

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    1. Penso che anche quello si sia spostato in una delle scene tagliate, di base l’idea dei due cloni di Superman non sarebbe stata male, peccato che i soldi fossero quelli con cui fai cena dal Kebabbaro, ed ecco quindi scene come la giornalista nello spazio e altre menate nel genere che ti tirano proprio fuori dalla storia. Ned Beatty era comunque troppo famoso per il budget del film ;-) Cheers

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  12. L'avrò visto una sola unica volta (almeno intero) e la mia mente deve essersi sforzata di dimenticarlo il più possibile se addirittura le scene napoletane, quindi di "casa mia", neanche ora che ne leggo quì riesco a ricordarle!

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    1. Non ti sei perso niente guarda, e se prima di questo ripasso, ci fossimo messi tutti insieme a scrivere la trama del film, basandoci solo sui nostri ricordi, non credo saremmo riusciti a completarla, ma di sicuro sarebbe stata migliore del film finito ;-) Anche la scena napoletana è imbarazzante, Napoli e i suoi abitanti sembrano le comparse di un film degli anni ’50, dubito fortemente che la Napoli del 1987 somigliasse anche lontanamente a quella che si vede in questo film, forse quella del 1957, forse. Cheers!

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  13. Film orribile e, pure io, non ne ricordavo l'esistenza .
    Ma poi la Lois di questo film è quella del primo ?
    Se è così, è invecchiata male.
    Golan e Globus poi, sono i due geni responsabili di quelle fetenzie dei due Hercules con Lou Ferrigno ( quelli dove si mena con dei robot ) che ricordo con più affetto, specie Hecules II.
    L'uomo Radioattivo fa molto gayo, con quei suoi capelli e le unghiette da Crudelia Demon.
    Però dai, meglio di Supers III, e le gambe kilometriche della Hemingway valgono una visione .
    Oink !

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    1. Si è lei, in questo film sono tutti invecchiati abbastanza male. L'uomo radioattivo è inguardabile, davvero sembra uscito da un locale gay, il paragone con Crudelia Demon mi fa morire dal ridere ;-) Cheers

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  14. Eh, niente: se il terzo aveva almeno la scusante di essere "Pryorcentrico" (con spruzzate di DC anni '60) questo invece, anche per il fatto di aver tolto proprio quel Bizarro che avrebbe potuto provare a dargli un senso nonostante gli innumerevoli problemi, crolla su tutta la linea (gli effetti al risparmio? E' già tanto che non si è arrivati a vedere Reeve volare attaccato ai cavi)... :-(

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    1. Un film figlio delle sue scelte sbagliate, Bizzarro sarebbe stato figo, ma temo come sarebbe stato con questi effetti speciali. Sono ancora convinto che con i soldi giusti, sarebbe stato un capitolo valido, l’idea dei Superman brutte copie dell’originale in fondo era la scena migliore di “Superman III”, ma qui è davvero tutto sbagliato! Cheers

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  15. Come dici tu sulla carta poteva essere un buon film, ma tra scelte deleterie e mancanza di un budget adatto allo scopo, il tutto si è trasformato in un gigantesco flop.

    Certo che potevano metterci un po' più di fantasia invece che usare il nome "Uomo Nucleare"

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    1. Non riesco a non pensare alla riunione dei creativi della Cannon in puro stile Simpson: «Come lo chiamiamo il cattivo?», «Uomo Nucleare va bene a tutti vero?» ;-) Cheers

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  16. Eccomi! Meglio tardi che mai.
    Non sapevo di Reeve autore, idem per la produzione in Inghilterra (non ho mai notato le targhe, ci farò attenzione alla prossima visione!).
    Sarebbe stato bello vedere il clone interpretato dallo stesso Reeve 😍
    Comunque necessita di una director's cut molto più questo film che il 2.
    Il nipote di Luthor dovrebbe interpretare Luthor stesso nella serie di Supergirl, se ricordo bene la news, non seguo l'arrowverse.
    La parte di Clark che rimorchia la tizia mi è sempre piaciuta, una rivincita e uno schiaffo alla stronza di Lois. Nel reboot di Byrne il personaggio è stato ripreso da Cat Grant, che però è una gossippara, non la figlia di un magnate, compresa la scena in palestra 😁
    Stendiamo un pelo (cit.) sulla "super vista che ricostruisce", anche se dei superpoteri inventati apposta per tutti e 4 i film, non se ne salva uno!
    Complimenti anche per questo post!
    Ora dritto a quello di Returns che mi hanno trasmesso proprio ieri su Italia 1!

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    1. Non vedi mica timbrare il cartellino, puoi passare quando vuoi, sempre un piacere ;-)
      Anche secondo me Bizaro-Reeve sarebbe stato una buona trovata, ah lo hanno promosso a zio Luthor adesso allora ;-) Grazie mille capo e Italia 1 continua a prendere in prestito dalla Bara Volante per il suo palinsesto! Cheers

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  17. Ora ho capito il perché di certe cose che accadevano in modo scollegato: erano i tagli!!
    Ma lo sai che io invece a Superman IV gli voglio tanto tanto bene?? E' il primo film di Superman che io abbia mai visto e lo registrai da Italia 1, l'ho rivisto tantissime volte prima di approdare agli altri (li ho visti in ordine sparso, credo che l'ordine - di quelli con Reeve - sia stato IV, III, I, II).
    Forse riflettendoci bene sono più legato al ricordo "di bambino" (sono del 1983) che non al film in sé...però ribadisco gli voglio taaaantobbene!!! 😃

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    1. Siamo della stessa classe, anzi, domani arriverà proprio un post a tema, nemmeno a farlo apposta ;-) Secondo me dentro ha un buon film, massacrato da tagli e un budget ridicolo, ma lo preferisco al terzo. Cheers!

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    2. Ah siamo coetanei!! Brutti vecchiacci nostalgici 😄 Ma ne abbiamo ben donde visti i film che sono nati nella nostra epoca e...guarda quelli di adesso! Bisogna cercarli col lanternino quelli belli, perdipiù spesso con doppiaggi alla membro e adattamenti quasi inesistenti...sono un maniaco dei doppiaggi e ciò che gli è correlato!
      Per tornare a Superman IV, fosse stato girato a verso giusto probabilmente sarebbe stato il più bello dopo il primo!

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    3. Ho appena finito di vedere ieri “Man in Black: International” a proposito di doppiaggio a membro. Lo penso anche io, tutta la parte sull’uomo radiazione (“Uomo radioattivo!” cit.) se sviluppata bene poteva essere notevole, così invece è una poveracciata purtroppo. Cheers!

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  18. film terribile..nota sull'edizione italiana: mai capito perchè abbiano sostituito il leggendario Pino Colizzi con il pur bravo Sergio Di Stefano, che per me non c'entrava assolutamente nulla su Reeeve..Colizzi forever

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    1. Sai che in mezzo a questo pasticcione quasi (dico quasi) non me ne sono accorto? In ogni caso concordo. Cheers!

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