Ultimamente i cartoni animati sono quelli che mi danno più
gioie, era difficile riuscire a replicare l’efficacia di un film così peculiare
come il primo “Ralph Spaccatutto” (2012), ma questo seguito ci è riuscito in
pieno, posso dirlo, anche questa volta Ralph spacca!
Ho la sensazione che “Ralph Spaccatutto” sia un film fin
troppo sottovalutato, Phil Johnston e Rich Moore hanno saputo dosare la moda
della malinconia per gli anni ’80, ma anche la mania delle strizzatine d’occhio
alla cultura popolare con grande sapienza, con tutti i riferimenti a Sonic e
Street Fighter che volete, hanno saputo creare dei personaggi efficaci,
partendo proprio da Ralph, doppiato in originale da John C. Reilly, un
cattivone che sembra la versione per bambini dei mostri di Rampage (il
videogioco originale, non quella porcheria con
The Rock) e costruire attorno a lui un discorso niente male sui
ruoli imposti dal sistema in cui viviamo, sulla percezione di se stessi e non
ultimo, tirando fuori tutta l’ironia possibile che nasce opponendo da una parte
il cattivo di un vecchio cabinato e dall’altra i protagonisti dei nuovi
videogiochi, che sia una gara di corsa caramellosa che strizza l’occhio a Candy
Crush, oppure una specie di Call of Duty con i Colonial Marines di
Aliens Scontro finale.
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Una sala giochi piena di cabinati, ah bei tempi! |
“Ralph Spaccatutto” riuscito ad intrattenere i piccoli,
tenere attenti i trenta e i quarantenni con qualche ricordo d’infanzia, tirando
fuori un arco narrativo molto interessante, da un gigantone con i pugni pesanti
le ambizioni da buono e un cuore proporzionato alla forza fisica. Per certi
versi, l’omaggio al formato dei videogiochi di “Wreck-It Ralph” ha anticipato
il lavoro fatto da Spielberg in
Ready Player One, infatti sono due filmoni che potrebbero giocare una partita (a
due giocatori) insieme, oppure perfetti da vedere per una serata a tema
videogames.
Il rischio con un seguito di un film così, era proprio di
andare sotto con perdite contro la moda imperante della malinconia e del
revival anni ’80 che non accenna a terminare, anche se dopo il film di zio
Spielberg, onestamente gli stessi addetti ai lavori dovrebbero capire che fare
di più di così, è davvero impossibile. Ma tranquilli! All’orizzonte si staglia
già il revival degli anni ’90! Mi sembra quasi di verderlo, presto avremo un
sacco di personaggi in salopette nei film e non mi riferisco certo al nostro
Ralph.
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“Diamine non di nuovo le salopette!”, “Già e aspetta di veder tornare anche le zeppe da Spice Girls”. |
Ambientato esattamente sei anni dopo il precedente capitolo,
torniamo tutti alla sala giochi del primo film, dove la vita per i personaggi
dei videogiochi procede tranquilla, per Vanellope von Schweetz, anche fin
troppo tranquilla! Tanto che durante una corsa piuttosto movimentata al suo
gioco Sugar Rush, il volante che serve a giocare con il cabinato va in pezzi,
per trovare il costoso ricambio ed evitare la chiusura definitiva del gioco,
Ralph e la sua amica pilota devono partire per un viaggio verso una terra tutta
matta, prossima destinazione: L’INTERNET!
Tanto per cominciare, Phil Johnston e Rich Moore, anche
autori della sceneggiatura, si meritano un “Bravò” grosso quanto Ralph per non
essersi seduti sugli allori, i due decidono di portare letteralmente i
protagonisti fuori da quella che gli Yankee chiamerebbero la loro “Confort
zone”, prendendosi il rischio di mettere in panchina il cast di supporto
composto dai personaggi che il pubblico già conosce, come Felix e Tamora (qui
nelle inedite vesti di neo genitori) e puntare tutto su Ralph e Vanellope, in
viaggio nel mondo tutto matto del world wide web.
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“Andiamo sulla Bara Volante”, “Ma va! Hai tutta Internet a disposizione proprio quel postaccio devi visitare?”. |
Quanto è bello vedere un film che non replica quanto già
visto nel capitolo precedente, ma tiene comunque a mente la lezione della
“Regola aurea dei seguiti” aumentando la posta in gioco. Grazie ad un router
wi-fi collegato alla presa di corrente, i due protagonisti passano dalla loro sicura
routine della loro sala giochi, ad un mondo infinito fatto di notifiche di EBay
(o “Babbei” come direbbe Ralph), banner con cui fare soldi e conquistare
“cuoricini”, algoritmi che come stilisti determinano cos'è alla moda, ma
soprattutto cosa non lo è più e tutta quella Babele a portata di click che
conosciamo come Internet.
Tra le trovate più riuscite di “Ralph Breaks the Internet”
proprio il modo in cui la rete è stata mostrata e semplificata, ho sempre
sostenuto che un altro titolo ancora forse troppo di nicchia al pari di “Ralph
Spaccatutto”, ovvero il film del 1982 “TRON” (del seguito non voglio nemmeno
sentir parlare) funziona anche perché sapeva spiegare il funzionamento di un
computer ad un pubblico che ai tempi, non era ancora così avvezzo a questi
strambi macchinari, “TRON” sembrava un episodio speciale di “Esploriamo il
corpo umano” ambientato dentro un PC.
Allo stesso modo, “Ralph spacca Internet” ci mostra che siamo
fatti così, dentro abbiamo un router, che serve ad accedere al grattacielo di
Google, al quartiere dei Social Network, un modo semplice e intuitivo di
spiegare Internet ai bambini, anche se non ne hanno bisogno, perché il più
delle volte utilizzano computer e smartphone meglio di tanti adulti che
conosco.
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“State cercando forse Carbonara Volante?”. |
Questa premessa, al pari della rete, offre infinite
possibilità e altrettante occasioni per fare dell’ironia, ad esempio, il motore
di ricerca Lesotutte (doppiato in originale dal mitico
Alan Tudyk) con il suo
completamento automatico aggressivo è un vero spasso, ma per due che arrivano
dai videogiochi vintage da sala giochi, l’occasione è ghiotta anche per
cimentarsi con i giochi on line, come ad esempio Slaughter Race.
Immaginatevi una cosa che sta a metà tra Carmageddon e
Death Race, popolata da piloti
dall’aspetto aggressivo, ma stiloso, che si autodefiniscono tra di loro una
famiglia, nemmeno fossero
Toretto e soci, tra questi spicca Shank, super pilota
doppiata da Gal Gadot che diventa subito il nuovo mito di Vanellope.
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"Siamo sicuri di non essere finiti nel seguito di Ready Player One?". |
Ma “Ralph spacca Internet” funziona alla grande anche quando
decide di trasformare EBay in un'enorme casa d’aste, oppure mettere alla
berlina la moda dei video virali, specialità in cui Ralph diventa velocemente
una super star. Certo, bisogna dire che il film forse non dedica troppo tempo ad
una questione molto, ma molto grosso che riguarda il mondo di Internet, ovvero
quello dei commenti in rete, specialmente sui social network e in particolar
modo, i commenti negativi (che poi sono i più facili da fare), per quello sono
così popolari, anche troppo possiamo dirlo.
Ho trovato molto efficace il modo in cui Ralph, dopo una
vita da cattivo dei videogiochi, abbia le spalle abbastanza larghe da tenere
botta ai commenti negativi, certo a questa parte del film avrebbe potuto essere
dedicato più tempo, ma do per scontato che il target di riferimento principale
del film, ovvero bambine e bambini, non passino le loro giornate a leggere a
commentare sul Faccialibro (faccio tanto la figura del povero illuso? Se sì
ditemelo, ok?), quindi trovo anche giusto che il film tratti l’argomento, senza
renderlo per forza centrale.
Diventa anche chiaro come mai tra tutti i siti in cui Ralph
e Vanellope potrebbero imbattersi in rete, i due finiscano proprio su uno di
quelli per fan fatti su misura per le famiglie ed è qui che la Disney trova
l’occasione per citarsi, ma anche per prendersi un po’ in giro.
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“Cerchiamo Cassidy, per reiterati insulti contro J J Abrams, lo avete visto?”. |
Magari qualcuno potrà trovare il citazionismo un po’
esagerato, ma personalmente non mi è sembrato più insistente di quello del
primo capitolo, anzi, serve a mettere in chiaro quanto, avendo a disposizione
sia i personaggi della Marvel che quelli di
Star Wars, la Disney spadroneggi
l’industria dell’intrattenimento, quindi tra un’intervista a
Groot (provate ad
immaginare come risponde alle domande), dei soldati
Imperiali del primo
ordine e un piccolo omaggio a Stan Lee, più che altro la Disney scherza su se
stessa, prima di mandare a segno la scena delle Principesse Disney che sarà
pure ultra citazionista, ma è talmente divertente che si fa perdonare davvero
tutto! E, ok, Kelly MacDonald che ci dà dentro con l’accento scozzese per la
battuta della principessa che arriva dall’altra casa di produzione, ma quando
Ralph guarda il ranocchio (quello di “la principessa e il ranocchio” il
classico Disney del 2009 che nessuno ricorda) e lo chiama Frogger mi sono
rotolato dal ridere.
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Ora che ha comprato la Fox, anche Ellen Ripley è una principessa Disney? |
Anche perché una cosa che ho molto apprezzato del primo
capitolo era l’assenza dei classici momenti canterini alla Disney che di
solito sopporto con gran fatica se non mostrati con ironia qui, invece, non solo
la principessa Vanellope si esibisce nella sua versione del classico momento
della canzone della principessa Disneiana, ma tra squali nei tombini e clown
psicotici, la scena è talmente spassosa che a Phil Johnston e Rich Moore
perdono anche il momento musicale!
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Ti capisco Vanellope, quando attaccano con il LA-LA-LA è uno strazio. |
“Ralph spacca Internet” fa quadrato sul rapporto tra i due
protagonisti che è chiaro, ma pesca da dinamiche che potrebbero essere quelle
tra due amici, oppure tra un padre ed una figlia adolescente, insomma un tipo di
rapporto che funziona alla grande sullo schermo e in cui un’enorme porzione di
pubblico può trovare il modo di immedesimarsi.
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Potrei continuare a guardarvi per ore! |
Internet diventa la più riuscita metafora del gran caos, ma
anche delle grandi occasioni che la vita ci mette davanti, qualcuno come Ralph
preferisce la routine sicura di un vecchio videogames ripetitivo e sempre
uguale a se stesso, Vanellope, invece, vuole nuove sfide e trovare la sua strada,
quindi le mamme e i papà in sala potranno vederci delle cose in questo e
magari il pubblico più giovane altre, quindi tanto di cappello a Phil Johnston
e Rich Moore per essere riusciti non solo a sfornare un seguito che si gioca un
clamoroso finale degno che ricorda un po’
Ghostbusters
e un altro po’
King Kong, ma
soprattutto che funziona su tutti questi livelli di lettura intrattenendo alla
grande.
Insomma: avercene di seguiti come questo! Il ragazzone
grande e grosso ha colpito nel segno ancora una volta!
"Ho la sensazione che “Ralph Spaccatutto” sia un film fin troppo sottovalutato".
RispondiEliminaOk, basta questo, son d'accordissimo. Sono entrambi film di notevole caratura :)
(no scherzo, adesso leggo e commento in modo approfondito visto che ho molto a cuore l'argomento del post)
Per me anticipando di qualche anno “Ready Player One” (film non romanzo) ha saputo trovare un modo per far funzionare in modo armonioso il cinema con il linguaggio dei videogames, e considerando quanto i videogiochi al cinema abbia quasi sempre solo raccolto risate, non di certo una cosa da poco ;-) Cheers
EliminaAllora, partiamo dal cuore del film, anzi dei film.
RispondiEliminaIl primo Ralph mi ha commosso non per il citazionismo (peraltro ben fatto, basti pensare alla fatality di Kano di Mortal Kombat. In un film per famiglie!), quanto per il messaggio di fondo.
Ralph è un cattivo che vorrebbe essere diverso, cioè un buono.
Tutti noi potremmo essere Ralph: la società ci ha imposto un ruolo, che a noi sta però stretto.
Nel gesto di sacrificio di Ralph c'è la consapevolezza di non poter mai essere considerato diverso da quel ruolo che la società gli ha cucito addosso; ma, alla fine del suo percorso, c'è in lui la serena accettazione di se stesso. Ecco il messaggio per grandi e piccini: comunque vada, quale che sia il tuo ruolo in società, devi accettare te stesso, senza invidiare ciò che sono gli altri e ciò che hanno gli altri.
Il secondo film alza veramente il tiro con il concetto di amicizia. E' un film che ha un finale agrodolce mai visto in un finale Disney (peggio anche di Up! Che infatti ha un finale senza "ombre"). In tanti possiamo identificarci in Ralph e pensare alla nostra Vanellope (che può essere donna, ma anche uomo)...Amicizia è anche separazione! (Citando De Gregori: Due buoni compagni di viaggio non dovrebbero lasciarsi mai. Potranno scegliere imbarchi diversi, saranno sempre due marinai). Io nella scena finale con Felix e Ralph nella "hall" mi sono commosso..perché è stato un rivedere la mia vita...Colleghi amici, amici colleghi, ma molti amici persi per strada...
Ma alzo il tiro...Per me Ralph è il Bojack Horseman edulcorato della Disney...Ralph combina guai e a rimetterci è Vanellope...L'uomo non è buono o cattivo, ma fa cose buone e altre cattive, le seconde spesso le fa partendo da una buonafede (la paura di Ralph di perdere la sua migliore amica!), ma anche per egoismo!
Poi quando si fanno cattive azioni, bisogna cercare di rimediare.
Non possiamo tralasciare ovviamente i messaggi che cogliamo dalla parodia del mondo di Internet, la parte dei commenti di buzz-youtube spezza il cuore, perché vediamo per la prima volta la reazione di chi si ritrova a leggere i messaggi degli hater!
In quella parte la scrittura del film è altissima, chi ha visto sa...
Per il resto il film è scritto benissimo, mi ha lasciato perplesso solo il ruolo di Felix e compagna, che però regalano alla fine una delle scene più spassose! L'inserimento delle principesse Disney mi ha sorpreso positivamente, così come la scena finale con le stesse che intervengono in soccorso di Ralph.
Citazioni senza esagerare, piani di lettura, una storia innovativa, il rispetto della tradizione e la modernità..
Cosa si può chiedere di più a un film?
Le citazioni non sono invasive né il cuore del film, che per fortuna è altrove, anche perché chiunque di noi, prima o poi verrà considerato “il cattivo” da parte di altri, Ralph lo è a tutto tondo, nel senso che tutti lo accusano, è il cammino dell’eroe intrapreso da uno che sarebbe giustificato ad accontentarsi del suo ruolo da cattivo che gli va stretto, il paragone con BoJack ci sta, con la differenza che Ralph, nato per rompere le cose, cerca anche di riaggiustarle (che siano rapporti o go kart) mentre BoJack non ci prova nemmeno, alla fine Ralph è più maturo di lui. Secondo me è un film ottimo perché essere accettati, e accettare sé stessi è un tema sempre universale, oggi mai così attuale.
EliminaAnche per me la parte dei commenti degli “Haters” è fantastica, talmente ben fatta che si vorrebbe avere di più, ma il film sarebbe semplicemente andato fuori tema, invece bravi a tirare in ballo l’argomento spinoso, senza far sbandare il film. Si Felix viene messo un po’ in secondo piano, ma è il prezzo da pagare per non avere una replica del primo film, mi sta benissimo, per me è davvero un ottimo film ;-) Cheers!
Preciso: il ruolo di Felix mi lascia perplesso non perché sia messo in secondo piano, ma non mi piace proprio la sua (breve) parte di padre adottivo. Poi però si riscatta con la scena finale :D
EliminaNo no, avevo capito, è un ruolo che non pare adatto a lui, e forse nemmeno Felix si vedeva in quel ruolo, ma tutto va al suo posto grazie a quella gag finale azzeccatissima ;-) Cheers!
EliminaA me è piaciuto, mia moglie si è un po'annoiata, forse troppi riferimenti nerd per i suoi gusti (si era annoiata a morte anche con Ready Player One).. SPOILER ** finale grandioso e divertissimo fra una moltitudine di zombie-Ralph e un Ralphone gigante (o King Kong Ralph :D)
RispondiEliminaBeh ma tra “Ready Player One” e questo balla un abisso, il film di Spielberg era un’orgia di citazioni ;-) Bellissimo quel finale, è il METAFORONE delle scelte e del comportamento di Ralph ;-) Cheers!
EliminaIl primo lo vidi con mesi (anni?) di ritardo e pure per caso. Giusto per rimanere sul tema della sottovalutazione della pellicola... Comunque l'ho visto solo una volta e mi pare di ricordare che mi fosse piaciuto. Però dovrei recuperarlo perché, a tutta onestà, non me lo ricordo granché... Vedo se riesco a piazzare la doppietta perché ne ho letto solo recensioni positive.
RispondiElimina*perchè DI QUESTO ne ho letto solo recensioni positive. (dannata fretta!)
EliminaIl primo merita, e secondo me è il classico film che guadagna punti con le visioni successive ;-) Cheers!
EliminaIn effetti a breve distanza uno dall’altro si lasciano guardare, mi pare che il primo lo abbiano passato in tv sotto Natale, ovviamente me lo sono riguardato, aspetto il tuo parere su entrambi a questo punto ;-) Cheers!
EliminaLa mia barista ha elogiato il film perché, dopo averlo visto all'incirca a Capodanno, ha detto "Ora ho capito Internet!" Quindi direi che il risultato è raggiunto :-D
RispondiEliminaSe hai bisogno di un cartone animato per capire Internet, vuol dire che almeno spero che faccia un cappuccino degno di Hudson Hawk! ;-) Scherzi a parte, il film è bello ed evidentemente ha anche del pedagogico ;-) Cheers!
EliminaAhah ma che commento è? O la barista non naviga mai oppure c'è qualche elevata rivelazione filosofica. Viene forse detto 42 ogni tanto?
EliminaAnche se immagino non sia lui, quel coniglio rosa che ingurgita torte mi ricorda quello di Sam&Max hit the road, il videogioco.
EliminaDovrei rivederlo per sicurezza, ma il mio “Senso di Douglas Adams” non ha pizzicato, quindi forse no ;-) Ma come dicevamo è una specie di “Esploriamo il corpo umano” applicato ad Internet, il valore pedagogico di “Esploriamo il corpo umano” è sottovalutato ;-) Cheers!
EliminaDa appassionato di avventure grafiche della Lucasart, “Sam & Max hit the road” è un classico! Anzi mi sembra strano che nessuno abbia ancora decido di pescare da quel filone per sfornare dei film, ci sarebbe l’imbarazzo della scelta ;-) Cheers!
EliminaBeh, mi hai convinto! E tanto l'avrei visto comunque perché il primo l'ho amato, anche se ha messo il povero Zangief tra i cattivi (sarà che sono ferrati sugli anni '80 ma non sui '90...) XD
RispondiEliminaMoz-
In effetti è un errore, ma se può consolarti Zangief è al centro di una gag niente male anche in questo ;-) Cheers
EliminaAh quindi torna? MITICO
EliminaMoz-
Nella prima scena di questo film per altro ;-) Cheers
EliminaZangief era fra i cattivi perchè Johnston non riusciva mai a batterlo quando giocava a Street Fighter, lo aveva detto in un'intervista.
EliminaDavvero? Non la sapevo questa, eheh vendetta postuma ;-) Cheers
EliminaNon ti leggo perchè lo devo ancora vedere, sai mai che sia proprio questo film a farmi fare pace con il cinema d'animazione!
RispondiEliminaNon dovesse riuscirci questo, ci vediamo domani con un altro ottimo candidato. Cheers!
EliminaEhi, cosa hai contro "Tron Legacy"? Ti devo per caso lasciare un commento brutto da h@t3r? XD
RispondiEliminaMolto d'accordo su "Ralph 2". Il film poteva facilmente diventare un "Emoji movie" fatto meglio (quindi uno spot pubblicitario fine a se stesso), invece, si concentra molto dietro ad una tematica molto bella che è riuscita a commuovermi sul finale. E sì, il cameo delle Principesse vince su tutto; credo che sarà la scena che riguarderò più di tutti su youtube :D
Saluti e like! ;)
Mi rendo conto che a volte do per scontato il parere, tutto mio, su certi titoli di cui non ho mai scritto una sola riga, una volta andrà affrontato anche “Tron LEVATI”, ma prima vorrei scrivere di “TRON” quelli sì che mi piace (come cantavano gli Elii).
EliminaAnalisi perfetta, questo film aveva tutto per sbagliare, invece ha trovato l’unico modo per fare giusto, già solo per questo bisognerebbe volergli bene ;-) Cheers!
Il primo fu anche troppo sottovalutato, spero non accada con questo perché ho molte aspettative e sembrerebbe essere un film per tutti ;)
RispondiEliminaUn seguito che non fotocopia le situazioni riuscite del primo capitolo e funziona alla grande, ultra consigliato ;-) Cheers!
EliminaNon penso che verrà mai una moda degli anni 90 , per un semplice motivo: c'è poco e nulla daelogiare.
RispondiEliminaGli anni 90 sono stati un epoca abbastanza pallosa, di transizione, tra il vecchio analogico e il moderno digitale ( che rivoluzionerà il modo di concepire e realizzare l'intrattenimento )
Ha creato davvero poco di memorabile : la maggior parte della cultura pop dell' epoca ( cinema tv, videogame ecc... ) sono remake o seguiti di qualcosa uscito negli anni 80 ( pensate a un gioco come Strett Fighter II che ha fatto epoca) .
Già oggi si tendono a mischiare i decenni 80/90 come appunto fossero una sola cosa, gli ultimi anni del Medioevo analogico prima della rivoluzione digitale .
Ripeterò sempre che Ready player One ( il film ) non ha nulla degli anni 80 ( al contrario del libro, vero manifesto generazionale di un epoca), in quanto un omaggio al cinema visto dalla generazione di Spielberg , e che un vero testimone filmico di quell' epoca devono ancora farlo, forse.
Cmq, se pensiamo a quanto è andata avanti la nostalgia degli anni 50 e poi dei 70 ,quella degli anni 80 ci accompagnerà ancora a lungo ( diciamo un altro decennio, va ).
Spero che tu abbia proprio ragione, anche se qualcosa si muove, tra poco esce “Alita”. Comunque non credo che gli anni ’90 avessero poche idee, l’era dei remake e iniziata verso la fine degli anni ’90, ma ancora qualcosa si muoveva a livello di creatività, prima che calasse la falce per sempre. Il libro è sul mio comodino che mi attende, quindi non so dirti, ma il film un po’ da raccoglitore per le trovate anni ’80 riusciva a farlo molto bene secondo me, e diceva anche: Non sarebbe ora di andare avanti? ;-) In ogni caso penso anche io che gli anni ’80 saranno duri a morire, che non è una citazione a Die Hard ;-) Cheers!
EliminaGli anni 90 sono stati gli anni dei brodo riscaldato ; nei film con Predator 2, ALIEN 3 e 4, Die Hard 3, Arma Letale 3, Terminator 2 , Nightmare 6 e 7 ecc.. eravamo ancora negli anni 80 e manco lo sapevamo .
RispondiEliminaNon parliamo di film tratti da videogiochi anni 80 ( Super Mario e Double Dragon ).
Ma poi a parte Matrix , X file, Harry Potter ( solo come libri, i film sono scoppiati dopo il 2000 ), Resident Evil , the Ring , Evangelion e Sailormoon , cosa altro ci hanno dato di iconico , di resitente al tempo ancora oggi , gli anni 90 ?
Non moltissimo ( almeno non come gli 80 , che oggettivamente sono stati un calderone pazzesco di idee e personaggi in tutti campi dell' intrattenimento come poche volte è accaduto ).
Anche perché i titoli elencati sopra sono già sfruttati a dovere da anni, anche in tempi recentissimi , e quidi non ci può essere l'effetto nostalgia , visto che non somo mai andati via .
Al massimo si può pescare cose come Alita ( che fino a pochi anni fa i fumetti uscivano con nuove avventure ) , ma un vero revival di quegli anni la vedo dura .
In effetti hai ragione, mi ero focalizzato sui remake e non ho pensato ai seguiti. Pensavo anche ad un certo tipo di horror, ad esempio da poco la Blumhouse ha fatto soldi con “Auguri per la tua morte” che si rifaceva parecchio agli slasher degli anni ’90, ma anche a “Ricomincio da capo” che però era degli anni ’80. Mi hai quasi convinto, ti assumo come avvocato! ;-) Cheers
Elimina