martedì 4 dicembre 2018

Space Jam (1996): E dopo tutto questo cosa altro vuoi fare, volare?


«Un giovane, con sogni di grandezza, sul diamante del Baseball, posseduto da quella voglia che ti può far arrivare. Queste sono immagini di quello che avrebbe potuto essere, ma la realtà, non è mai stata così bella» non ho bisogno nemmeno di andare a verificare la citazione, perché la ricordo ancora a memoria, così iniziava la mia vhs di “Come fly with me”, la voce narrante era quella di Flavio Tranquillo che non necessita di alcuna presentazione. Mi sembra l’altro ieri che consumavo il nastro guardando e riguardando le azioni e i voli di mister Air Jordan.

Ci sono dei giorni in cui realizzo che dagli anni ’90 sono passati venti e più anni, come l’altro giorno quando ho letto che “Space Jam” è uscito nel novembre del 1996: come fa ad essere passato già così tanto, sarà che da allora non ho mai smesso di rivederlo? D’altra parte nessuno ha mai battuto in uno contro uno Padre Tempo, quindi tanto vale sfruttare il blocco che mi ha portato per andare a canestro e festeggiare il compleanno di uno dei miei film del cuore!

Ad essere precisi, qui da noi in uno strambo Paese a forma di scarpa “Space Jam” è arrivato solo a febbraio del 1997, me lo ricordo bene per due ragioni: la prima è che avevo 14 anni ed ero nel pieno della mia bruciante passione per MJ, una lucidissima follia che mi portava a registrare ogni sua azione su vhs ed acquistare ogni rivista con una sua foto sopra, potete immaginare cosa voleva dire per il me stesso di allora, da sempre malato di cinema, un FILM con Michael Jordan e mica uno qualunque, uno in cui c’erano anche i Looney Tunes, personaggi che ho sempre amato molto più della concorrenza di Topolino e soci, un po’ troppo perfettini per i miei gusti.

"Facciamogli vedere chi è di un altro pianeta!" (Mostratemi una scena di questo film, io vi reciterò il dialogo).
L’altra ragione per cui ricordo bene che era il 1997? Perché a vedere il film mi portò mio padre, in un cinema con il nome da scimmione (storia vera), ricordo anche che arrivammo sui titoli di testa, quindi la prima scena, quella con il piccolo Michael, la vidi solo a casa, una volta acquistata la vhs del film, leggerissimamente consumata negli anni per via delle tante (troppe!) visioni, ma che conservo ancora gelosamente come una sacra reliquia. Poco importa, perché entrando in sala sulle esaltanti note dei Quad City DJ's e ritrovarmi su uno schermo gigante le immagini di MJ in volo che già conoscevo a memoria, ha fatto sì che dovemmo comprare tre biglietti: uno per mio padre, uno per me e l’altro per la mia mascella che, nel frattempo, era precipitata a terra srotolando un metro di lingua fuori, una reazione a metà tra MJ e un Looney Tunes.

Daffy, nella parte del vostro amichevole Cassidy di quartiere, nell’anno 1997.
Parliamoci chiaro: il cuore mi dice delle cose, ma la testa altre, tipo che “Space Jam” è un film d’animazione a tecnica mista che mescola attori in carne ed ossa e cartoni animati che, sì, tecnicamente anche se i protagonisti sono una male assortita coppia composta da un umano (o presunto tale) e un coniglio, questo film non allaccia nemmeno le scarpe a Chi ha incastrato Roger Rabbit che più invecchia più diventa bello, a differenza di “Space Jam” che in certi passaggi ci ricorda che contro Padre Tempo si sono limitati a vedere la palla entrare nel canestro tutti, ma occhio che arriva il però. Però (non ditemi che non vi avevo avvisato) io me ne frego, perché “Space Jam” con tutti i suoi difetti resta mitico, la fotografia perfetta del mio 1996 e di quel paio di anni necessari a completare il decennio che ho passato con le scarpe da basket ai piedi e il numero 23 sulla schiena, che fossero T-shirt o la mia replica della maglia dei Bulls poco cambia. Per il suo altissimo (1,98) valore affettivo, il fatto che cito a memoria le frasi di questo film ad ogni piè sospinto (storia vera) e per aver spinto un’intera generazione ad amare il gioco più bello del mondo, “Space Jam” si merita un posto tra i Classidy. MJ, metti in bacheca anche questo titolo!


Conosco un sacco di persone della mia leva che hanno visto più volte questo film, che fanno rimbalzare a terra una palla arancione a spicchi e poi ci sono quelli, chiamiamoli casi gravi, senza possibilità di recupero, che tornati a casa dal campetto, guardavano “Space Jam” e a volte anche prima di andarci, non voglio fare nomi, né suggerirvi che uno di quelli lo state leggendo in questo momento, però tenete a mente questi argomenti. Perché “Space Jam” è stato il tappo che salta della bottiglia di champagne, di una passione, quella per la pallacanestro della NBA che è sbarcata anche in uno strambo Paese a forma di scarpa, proprio grazie a Michael Jordan. Di lì a poco ci sono stati altri film sul basket anche migliori (tipo He got game), ma nessuno ha avuto l’impatto culturale di “Space Jam”, dài su le mani: chi aveva la maglietta di Bugs, Taz, Duffy o di uno dei Monstars dedicate a questo film? Non fate i timidi, guarda quante manine in aria!

“Space Jam” ha una genesi piuttosto lunga, anche se poi è stato realizzato e ambientato nei diciotto mesi del primo ritorno di Michael Jordan dalla pallacanestro, tra il 1993 e il 1995, bisogna specificare primo, perché MJ ha una propensione a tornare da far sembrare un altro Michael (Myers) un dilettante. Ringraziate che il suo cinquantesimo compleanno è caduto un giorno in cui la NBA era ferma, altrimenti lo avremmo visto sicuramente giocare un’altra partita come aveva promesso di fare (storia vera).

Fun fact: Per poter girare il film, e mettersi in forma per il suo ritorno nella NBA, MJ si è fatto costruire un campo privato accanto al set (si, quello che difende su di lui è Magic Johnson).
L’NBA e il cinema, aveva capito il potenziale di Jordan fin dal suo esordio nella lega nei primi anni ’80, per anni “His Airness” è stato il più serio candidato per un ruolo di rilievo in “Heaven is a playground” adattamento del romanzo di culto del basket dei campetti, scritto da Rick Telander, ispirato alla vita e alle gesta leggendarie di giocatori mitici come James "Fly" Williams.

Solo al momento del suo primo ritiro della pallacanestro, però, Jordan aveva davvero il tempo materiale per girare un film, anche perché parliamoci chiaro: molto nobile (e cinematografica) la sua volontà di onorare la promessa fatta al padre, di giocare un giorno a Baseball come professionista, ma mettiamola così, Michael avrà anche avuto “Sogni di grandezza sul diamante del Baseball”, ma se nasci Picasso, non è detto che tu debba saper per forza scolpire come Michelangelo e l’arte di MJ si è sempre espressa con canestri e pallone da basket. Solo che nel 1993 Jordan aveva già vinto tutto e non solo: era diventato l’ambasciatore della pallacanestro nel mondo.

Se non avete seguito la sua carriera negli anni ’90 è anche difficile spiegare l’impatto di MJ. Prima c’erano Magic Johnson e Larry Bird, ma Michael ha unificato sotto di sé la passione per il gioco di tutto il pianeta, diventando una specie di marchio con le Air Jordan ai piedi, la lingua di fuori e i pantaloncini di North Carolina indossati sempre per motivi scaramantici, sotto la divisa dei suoi Chicago Bulls ed ora sapete perché i pantaloncini da basket sono sempre cosi “bracaloni”, perché questo faceva MJ: dominava il campo, imponeva le mode attorno a sé e metteva in dubbio il lavoro di Sir Isaac Newton, l’uomo NON può volare? A veder MJ giocare, non ci ho mai creduto così poco.

Come dicevano per Superman nel 1978: You'll believe a man can fly.
Il suo storico Coach Phil Jackson, una volta si è stupito del numero di persone che gli capitava abitualmente di vedere davanti alla statua di MJ, posizionata fuori dal palazzetto dei Chicago Bulls, intenti a pregare (storia vera), un culto quasi trascendentale, troppo grande per un piccolo film come “Heaven is a playground” che, infatti, nel 1991 esce dovendo, però, rinunciare a Jordan, sostituito da Bo Kindle. Sembra una di quelle risposte da telequiz: chi ha sostituto MJ? Bo! La targa di Bologna? Bo! Per altro, il grande Roger Ebert, forse il critico cinematografico più famoso del mondo, lo ha pure stroncato, “Heaven is a playground” non Bo Kindle!

No, ci vuole qualcosa di più classico e alla portata di tutti, magari qualcosa di già consolidato: perché non fare un vero e proprio film, tratto dalla celebre pubblicità in cui Jordan rapito dagli alieni giocava a basket con Bugs Bunny e soci? Se volete vederla, la trovate QUI e se vi sembra strana l’idea di un film sul basket tratto da una pubblicità, vi dico solo che Kyrie Irving la scorsa settimana ha fatto la stessa cosa.

"Fammi giocare Coach! Dopo il Dilofosauro e Sharon Stone posso affrontare chiunque!".
Il risultato finale è “Space Jam”, diretto da uno specialista di video musicali e pubblicità come Joe Pytka, un film dalla strada spianata, costato 80 milioni di ex presidenti defunti stampati su carta verde che ha saputo portarsene a casa una cosa tipo 230 in tutto il mondo, in generale raccogliendo commenti tiepidi. Per molti è un becero tentativo di sfruttare la notorietà di Jordan e di “smarchettare” citando quanti più marchi possibili, la scena in cui il mitico Wayne Knight (anche se Joe Pytka avrebbe voluto Michael J. Fox per la parte, storia vera) entra in stanza e spara senza vergogna la frase: «Dai Michael, la partita ci aspetta! Infilati la tua Hanes, allacciati le Nike, prendi i tuoi cereali e un Gatorade! I Big Mac li compriamo lungo il tragitto!» fa capire che il soldo conticchia nell’economia di questa pellicola, ecco. Eppure, sapete qual è stato l’unico critico cinematografico americano ad esaltare il film fin da subito? Roger Ebert! E qui ci starebbe un bel coro: Roger uno di noi! Uno di nooooooi! E Roger uno di noi!

“Michael credi di poter saltare fino a qui?”, “Stai scherzando vero? Così è riscaldamento per me”.
“Space Jam” è il culto dell’uomo chiamato Air Jordan, His Airness, la migliore interpretazione di MJ, quando interpreta la parte di sé stesso, citando Federico Buffa. Poco importa se poi a recitare MJ è un ciocco di legno, appena ha la palla sotto le dita è un predatore nel suo territorio, il resto uno spettacolo messo su per sottolineare i passaggi reali che sembrano già nati per il cinema: la promessa di Michael a papà James? Bene, aggiungiamo che il padre di Jordan è stato ucciso lungo una strada statale nel luglio nel 1993, durante un tentativo di rapina finito nel modo peggiore, un fatto che se non fosse reale, farebbe pensare alla genesi di un supereroe (cosa che in qualche modo è stata davvero). Oppure, il film si prende in carico di rendere la realtà un pochino più edulcorata, qualche esempio?

Stando al film, i compagni di squadra che giocavano a Baseball con MJ gli dicevano “Bravo” come se fosse il Petrolini più alto del mondo, i suoi figli sono interpretati da attori così come sua moglie (Theresa Randle, che nella stessa carriera è stata sposata con MJ e Spawn) e persino una vecchia scaramanzia da giocatore, come i pantaloncini porta fortuna di North Carolina, diventano una svolta di trama. Capite da voi che il fatto che i suoi compagni di squadra siano un coniglio, un’anatra o un pollo («Avrei preferito una lenta cottura al fuoco con patate, invece che alla fiamma») diventa solo parte della mistica di uno sportivo che ha reso iconografica la sua stessa vita, prima della sua carriera.

"Essere come Mike o non essere come Mike?", "Credo che le parole fossero un po' diverse".
Diventa anche difficile per me commentare un film come “Space Jam”, sul serio penso di averlo visto tante di quelle volte da darlo per scontato, qualche tempo fa me lo sono rivisto su Netflix in inglese così, per cambiare un po’, tanto potrei vederlo anche in Magiaro, da quanto lo conosco a memoria. L’idea è semplicissima, come può essere il soggetto di un cartone a caso dei Looney Tunes: il malvagio Mr. Swackhammer (in originale Danny DeVito) titolare di un Luna Park alieno, manda i suoi bassissimi sgherri a rapire Bugs e compagni per trasformarli in attrazioni per i turisti. Giocando sulla credenza popolare per cui quelli bassi non possono giocare a pallacanestro, l’astuto coniglio pesca un coniglio dal cilind… Vabbè li sfida a Basket, ma gli va di sfiga perché quelli fregano il talento a quei Cristoni (cit.) della NBA e diventano delle masse di muscoli iper talentuose e apparentemente impossibili da battere (tipo il quintetto base dei Golden State Warriors per capirci), ma si dimenticano di MJ che, nel frattempo, a pallacanestro non gioca più, noooo io a pallacanestro non gioco pi… Devo smetterla, altrimenti finisco per trascrivervi tutti i dialoghi.

“Palla a due, fate ancora in tempo ad arrendervi se volete”.
Ci sono due cose che mi fanno proprio impazzire di “Space Jam”: l’idea di trasportare sul grande schermo la vita di Jordan (con qualche abbellimento cinematografico) consente anche ad altri giocatori della NBA di interpretare la parte di loro stessi nel film, prendendosi anche amabilmente in giro. Muggsy Bogues (1.6m) e Shawn Bradley (2.29m) sembrano l’articolo “il”, Charles Barkley è un vero mattatore («Charles Barkley ci sta uccidendo», «Dov’è quest’assassino, fatemelo vedere») che presta anche il nome al Bulldog di casa Jordan, ma il migliore per me resta Larry Bird, uno la cui idea di umorismo era annunciare come avrebbe fatto il prossimo tiro da tre al difensore, prima di stamparglielo dritto in faccia come annunciato, qui con la sua serietà, “Larry the legend” è la spalla perfetta per le trovate comiche di Bill Murray ed ecco che arriva la seconda cosa che mi manda giù di testa di questo film.

Nemmeno Han Solo ha mai avuto un ritorno in scena eroico come questo!
Se i giocatori della NBA possono interpretare la parte di loro stessi, perché non farlo fare anche a Bill Murray? La leggenda (non Larry), vuole che Murray abbia accettato la parte perché, oltre ad essere un fanatico di Basket abbia passato diverso tempo a pentirsi di aver rinunciato a recitare con un coniglio dei cartoni nei panni di Eddie Valiant, regalando così a Bob Hoskins il ruolo della vita (storia vera).

Ora, io ho sempre avuto un culto per Bill “Inculafantasmi” Murray (cit.), l’unico che può tenere lo schermo accanto a MJ in fatto a mito vivente (il suo “Scherzo delle patatine fritte”, lo rende una leggenda) e qui davvero è in gran spolvero, contribuendo a rendere “Space Jam” un’esperienza meta-cestistico-cinematografica? Esiste questa parola? È una parola? Beh, dovesse diventarlo ricordatevi dove l’avete letta per la prima volta!

“Ok gente Cassidy sta iniziando a delirare! Palla ad MJ e portiamo a casa questo post!”.
Murray raggiunge la partita finale, trasformando un buco di sceneggiatura in una gran battuta «Ma come ha fatto a venire qui?», «Sono amico del produttore», (cosa che è anche vera, visto che il film è prodotto da Ivan Reitman) e per il resto del tempo snocciola battute una più mitica dell’altra. A battere la mitica «Larry non è bianco, Larry è scolorito» ci pensa la frase che avrei sempre voluto dire su un campo da Basket, prima di passare a destra il pallone: «Passaggio a sinistra, passaggio a sinistra… mai fidarsi di un Terreste!». Ma il numero di battute che ho preso da questo film e sono diventate parte della mia parlata quotidiana non si contano, ancora oggi qualcosa di pulito per me è «Fresco al limone!» rigorosamente pronunciato imitando Tazmania (storia vera) e questo dovrebbe dirvi di quanto a mia volta sia abbastanza “Looney”.

“Space Jam” è un film del tutto imperfetto, basta dire che l’espressione “Space Jam” è diventata sinonimo di una gran schiacciata fatta da un giocatore, di solito saltando da Moron Mountain o giù di lì, anche se poi la “Space Jam” di Michael Jordan (con effetti speciali che erano già vecchi nel 1996, figuriamoci oggi) di fatto è “solo” un appoggio a canestro e non una vera schiacciata, ma questo è davvero poco importante perché tutto quello che ruota attorno al film è mitico, oppure per metterla più sul personale, mi ricorda qualcosa di cestistico, preso a piene mani dalla mia (insana) passione per MJ che mi ha sempre esaltato, basta dire che dal 1996 penso di non aver mai smesso di ascoltare la colonna sonora del film che è il sesto uomo responsabile di una buona parte del suo successo e che trasporta la pellicola nel il Walhalla della cultura popolare.

“Giuro che concederò la rivincita a Godzilla”.
Dei Quad City DJ's vi ho già detto, “Basketball Jones" con un depresso Charles Barkley che si trascina nei pressi dei campetti e viene stoppato da una ragazzina, è un momento gioiosamente malinconico. “Hit 'Em High” una tamarrata orecchiabilissima che mette insieme un quintetto base degno dei Monstars (B-Real, Coolio, Method Man, LL Cool J e Busta Rhymes), ma i pezzi veri di cuore sono altri, “Fly like an eagle” nella versione di Seal riassume tutta la gioia del gioco della pallacanestro, non ho mai capito che cacchio di genere facesse Seal, ma questa canzone la canta così bene che per me sarà sempre un grande. Ma IL pezzo di questa colonna sonora si merita un paragrafo a parte.

“I Believe i can fly" di R. Kelly è la colonna sonora di tutti quelli che sono cresciuti vedendo volare MJ, solo su questa canzone ho dieci aneddoti che vi risparmio, R. Kelly la canta in un modo da farsi già perdonare (quasi) tutti i casini che ha fatto nel resto della carriera, la mistica di His Airness è tutta lassù dove arrivava solo la voce di Kelly e i voli di Michael.

Come ci si sente, alla fine del pezzo di R. Kelly.
Nel 1997 forse non esisteva nemmeno un pubblico per un film così, lo si nota parecchio dal miglior doppiaggio del mondo (si nota la vena polemica?) che prende in prestito da trasmissioni calcistiche doppiatori non professionisti tipo Giampiero Galeazzi, Sandro Ciotti e Simona Ventura che qui doppia Lola Bunny, l’unica Looney Tunes pensata per il film, purtroppo caduta nel dimenticatoio perché considerata troppo sexy per la media dei cartoni animati della Warner Bros. (storia vera).

“Tzè, non sapete cosa vi siete persi”.
In ventidue anni ne sono cambiate di cose, tranne il sito ufficiale di “Space Jam”, quello è sempre uguale dal 1996 (pura archeologia di Internet) e il fatto che da allora non ho mai smesso di riguardarmi il film. “Space Jam” è diventato un classico dei palinsesti televisivi e un pezzo di cuore per un’intera generazione, per me quasi un passaggio ideale di testimone (o di palla da basket) tra un’infanzia consumata sperando che Willy catturasse quel cazzo di Bee Bee e un’adolescenza passata a giocare a basket, sognando di volare a canestro come MJ. Perché alla fine “Space Jam” è questo, è un film sugli eroi della nostra infanzia e dell’adolescenza che sono senza macchia, senza paura («ma siamo anche un po’ polli e quella brodaglia ci serve!») e fanno una cosa tipo 44 su 44 al tiro come MJ in questo film. D’altra parte il mondo non sarebbe un posto migliore se tutte le dispute potessero essere risolte con un canestro e un pallone? Io ne sono ancora convinto. Ma io sono anche quello che non ha ancora tolto il poster di Jordan dalla parete della sua vecchia cameretta, forse è per quello che il 1996 non mi sembra poi così lontano.

«Forza Bulls!» (Cit.)


“Vieni con me se vuoi vivere volare” (Quasi-cit.)

68 commenti:

  1. questo non è un post o una recensione, ma una bellissima dichiarazione d'amore di un uomo verso un film <3

    e anche io lo amo visceralmente, sebbene ai tempi non seguissi ancora il basket (ho cominciato seriamente solo dopo le Olimpiadi del 2004 e nel '97 tutto quello che sapevo su quello strano gioco con la palla a spicchi lo conoscevo solo grazie a "Nba Jam" su SNES!) e ogni volta che ribecco il film in tv non posso esimermi dal rivederlo per l'ennesima volta!
    Rispetto al "frato-cugino" Roger Rabbit è chiaramente più imperfetto, ma il mio cuore batte decisamente per Space Jam!

    E Bill Murray (amo anche lui!) fa il miglior cammeo della storia passata, presente e futura del cinema!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti avrei voluto rispondere prima, ma la prima frase di questo tuo commento ho fatto dieci minuti di inchini davanti allo schermo (storia vera), mille grazie! ;-)

      I film perfetti o quelli fatti davvero bene sono altri, tipo il "frato-cugino", ma questo ha avuto un impatto culturale pazzesco, dettaglio che mi hai confermato anche tu. Inoltre ora che mi ci fai pensare, “Space Jam” ha inaugurato la tradizione di film in cui Bill Murray interpreta Bill Murray così a memoria mi vengono in mente: "Coffee and Cigarettes" (2003), “Benvenuti a Zombieland” (2009) e quella roba per Netflix diretta da Sofia Coppola “A Very Murray Christmas” ;-) Cheers!

      Elimina
  2. Eri a bocca aperta come Eddy Valiant e Betty ha dovuto chiudertela
    Ma come mai il sito di Space Jam è rimasto sempre così? Sarà forse il sito più vecchio del mondo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bravissima, ma mi rendo conto che anche se invecchio, continuo a reagire come un personaggio uscito da Roger Rabbit o da Space Jam ;-) Non ne ho idea, ma è un capolavoro, spero non lo cambino mai, sembra di tornare nel 1996 con un click, manca solo la “canzoncina” del router 56k in sottofondo ;-) Cheers!

      Elimina
    2. Nella lista dei siti più vecchi ho scoperto che c'è anche acme.com!

      Elimina
    3. Acme? come i razzi di Willy il coyote? Ma allora è tutto collegato!! :-D Cheers

      Elimina
  3. A me piacque tantissimo quell'incredibile mix di realtà e finzione, in una pellicola metacinematografica e straniante, dove MJ si chiede (e non dubito che sia accaduto davvero) che diavolo facciano i suoi colleghi del Baseball, che lo lasciano battere un Home Run solo perché lui è Michael Jordan, e dove un gruppo di cartoni assortiti lo riporta alla realtà ("sono un giocatore di basket, e tornerò ad esserlo"). Murray in una delle sue parti migliori, lo metto al livello dell'apparizione folle in Zombieland! Comunque, i giocatori NBA che hanno perduto il talento mi fanno sempre scompisciare più di tutto il resto!
    Avevi già detto tutto tu, io volevo solo aggiungermi al coro di: troppo bello questo film! That's all folks :-)))

    RispondiElimina
    Risposte
    1. All’inizio è andata davvero così, la squadra di baseball di Chicago faceva il tutto esaurito (i biglietti per i Bulls venivano via per molto di più), ma siccome MJ era proprio un pesce fuor d‘acqua, è stato ceduto alla squadra minore della città i Barons (se non ricordo male) per aiutargli a far staccare qualche biglietto in più (storia vera). Verissimo i giocatori che hanno perso il talento fanno morire e Barkley è un mattatore ;-) Qui Bill Murray fa quello che faceva in “Zombieland” solo che invece di farlo per due minuti, lo fa per 90 ;-) Davvero non può mancare… That's all folks! ;-) Cheers

      Elimina
  4. Recensione appassionante e appassionata: da vaghi riferimenti mi sembra di capire che questo film ti piaciucchia :-P
    Lola Bunny è entrata nel cast fisso di "Looney Tunes Show" (tutti i sabati e le domeniche mattina su Italia1), trasmissione caratterizzata da sceneggiature spettacolari e da tutti i personaggi che, appena hanno un attimo di tempo libero, lo passano - indovina un po'? - a giocare a basket ^_^ E Lola è una schizzata sociopatica fidanzata con Bugs, anche se lui non sarebbe proprio d'accordo :-P

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eheehe dici che si vede tanto? Strano pensavo di essere stato analitico ;-)
      Sapevo che era tornata in una versione recente, ma non ho mai avuto modo di poterla vedere, nel fine settimana la mattina dormo come un ghiro :-P Scherzi a parte sono curioso, sapevo che le avevano dato una connotazione più “Looney” e meno sexy, grazie per la dritta cercherò sicuramente, sono personaggi che mi piacciono sempre un sacco, mi ipnotizzo a guardare i loro cartoni animati. Cheers!

      Elimina
    2. Vista una puntata per caso, mi ha stupito l'ottimo lavoro di sceneggiatura del "The Looney Tunes Show", dove ogni storia è trattata con intelligenza e inventiva, e dove Duffy Duck può essere quello spregevole ed irresistibile infame che è sempre stato nel cuore :-D

      Elimina
    3. Mi hai messo ancora più voglia di vederlo, peccato che io i cartoni li guardo solo a notte fonda, quando non ho più voglia di iniziare un altro film, ma nemmeno di andare a dormire, ah ma in qualche modo farò! ;-) Cheers

      Elimina
  5. Un film che è sempre "fresco al limone" !!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Proporrei anche un po’ i sputa e spazza! ;-) Cheers

      Elimina
  6. Nonostante non sia un film perfetto (basta guardare il pubblico dello stadio realizzato con due frame di animazione costantemente ripetuti) lo continuo a riguardare sempre ben volentieri. Passano gli anni ma la scena della "bottiglietta magica" mi fa ancora ridere come la prima volta. Poi c'è Duffy, il mio personaggio preferito dei Looney Tunes.

    P.S. "Mamma, non ci voglio andare a scuola oggi! Voglio stare a casa a preparare i biscotti con te!"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il pubblico era realizzato come nei primi “NBA Live” un paio di frame ripetuti, fatti circa a forma di qualcuno seduto su una poltroncina, circa ;-) I Looney Tunes mi sono tutti simpatici, anche Bugs, di solito il “capogruppo” lo trovo odioso (Pegasus, Leonardo, solo alcuni esempi) ma lui no, certo che Duffy, Taz e Willy il coyote restano i miei preferiti.

      «Questa è l'ultima volta che accetto un lavoro in cui ci sono cani o bambini!» ;-) Cheers!

      Elimina
  7. Visto al cinema con tutta la squadra. Ci tornammo (solo metà) un paio di giorni dopo per una seconda visione. Film che a noi cresciuti a palla a spicchi, NBA Action, VHS monografiche, telecronache notturne di Tranquillo (l'Avvocato arrivò solo in seguito) e Superbasket ci mandò in estasi totale. Era il sogno di un adolescente malato di basket un film così e ai nostri occhi nostri i difetti semplicemente non esistevano. Nemmeno le voci di Galeazzi, Ciotti o della Ventura intaccavano tale capolavoro. Vedere Sir Charles stoppato al playground dalla ragazzina o il Dottor Venkman che gioca a golf con Larry Legend chiacchierando su come potrebbe essere la sua vita da giocatore si basket ("Ora che MJ si è ritirato..."),... Dai, cosa vuoi dire a una pellicola del genere?
    Michael che segna il buzzer beater allungando il braccio, l'arma "segreta" di Bugs Bunny (semplice acqua spacciata per la pozione magica) che trasforma i nostri in assi del parquet,... Tutto è un seguirsi di immagini, omaggi e situazioni che sono una gioia per gli occhi. Non ho idea che effetto possa fare una pellicola così a chi non è patito di pallacanestro perché alcune chicche (tipo il recupero dei calzoncini dei Tar Hells) per i più sono punti oscuri, ma per noi baskettari "Space Jam" è nel podio dei migliori film sul basket di sempre.

    Ora vedremo che farà il King nel 2.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. «Non sei lui, sei solo uno che ci somiglia e si vuole atteggiare» il dramma, il dramma vero!! ;-)
      Penso che abbia il suo fascino anche per chi non è affetto da “The Disease” (sempre citando Buffa), in ogni caso anche a rivederlo ha un numero di facce note prese dalla NBA incredibile, tipo zio Vlade Divac che spunta così, in una scena. La palla ora è nel campo di LeBron, ma che prima produca il reboot di Venerdì 13! ;-) Cheers

      Elimina
    2. Visto che hai citato Vlade, io te lo ricordo: ONCE BROTHERS attende sempre il suo posto qua sul tuo blog.

      Elimina
    3. In programma per le vacanze di Natale, non mi dimentico nulla tranquillo. Cheers!

      Elimina
  8. Innanzitutto amo anche io a prescinere e sì, magari sarà imperfetto col passare del tempo, ma nemmeno tanto, dai!
    Visto anche io nel 1997, in piena (anche io) febbre MJ e anche sulla scia della febbre Looney (avevo appena smesso di leggere Bunny Band, vedi tu).
    Ricordo il fumetto di questo film e ricordo che introdusse a gogo Lola anche in altri media.
    Comunque, Space Jam è un piccolo gioiello. Aspettiamo il sequel, va^^

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono convinto che su quelli della nostra leva, abbia avuto un’influenza incredibile, è arrivato nel momento giusto e ha trovato nuovi e vecchi appassionati, radunandoli tutti insieme, MJ era capace di questo fuori dal campo, in campo poi lasciamo stare, magia pura ;-) Cheers!

      Elimina
  9. Guarda, sarebbe quasi da biasimarti per il fatto che finora non ne avevi ancora parlato...😉😉
    Vabbè, meglio tardi che mai, tutto sistemato!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai proprio ragione, ma ci credi che anche nella mia vita pre-Blog, ho commentato di tutto, ma mai “Space Jam” perché boh, troppo amore. Sono contento sia tutto sistemato ;-) Cheers

      Elimina
  10. "Lola Bunny, l’unica Looney Tunes pensata per il film, purtroppo caduta nel dimenticatoio perché considerata troppo sexy per la media dei cartoni animati della Warner Bros. (storia vera)."
    Ma, no , Lola è apparsa un pò qui e un pò là fino a rimanere nel cast fisso della nuova serie dei Looney Tunes.
    E di eprsonaggi sexy ai tempi la Warner ne aveva intati altri, tipo Minerva Mink degli Animaniacs
    E scusa Cassidy, è lei il vero motivo per cui tutti andavano a vedere Space Jam, mica Jordan.
    Lo dimostra il fatto che l'internet è pieno così di fan art zozze di Lola, e manco una di Jordan :D

    E ne approfitto per spammarne un paio fatte da me ( non zozze ,però )

    https://images-wixmp-ed30a86b8c4ca887773594c2.wixmp.com/intermediary/f/b6138c3b-36ef-402e-9722-e6147347998b/d7gord5-c1ecf42a-979d-4016-889d-12866dbf057c.png

    https://images-wixmp-ed30a86b8c4ca887773594c2.wixmp.com/intermediary/f/b6138c3b-36ef-402e-9722-e6147347998b/d6zmxhx-dabe66fb-d6da-42c1-b697-422c7600b0d9.jpg

    P.S. lo sai vero che esiste una novelization a fumetti del film, vero ?
    E che veniva data gratis a chi comprava il Corriere della Sera, vero (che presi all' epoca, e indovina perché ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma culpa, non ho mai seguito Lola nella tana del bianconiglio in questi anni, anche se sono felice di sapere che è tornata nel cast ufficiale, è un personaggio che buca lo schermo e da quanto scopro da te, fa anche rimbalzare gli ormoni oltre i palloni da basket… No mi auguro davvero non esistano fan art zozze su Jordan! :-D

      No ma sono una figata, davvero belle complimenti! Se vuoi anche disegnarmi il logo per il blog sei il benvenuto! Lo puoi anche fare in versione zozzo se vuoi, tanto il sesso acchiappa :-P No davvero, se hai voglia mi faresti un grande favore ;-)

      Lo so, e purtroppo mi manca, nel senso che ho avuto modo di leggerla ma una copia mi piacerebbe averla, posso immaginare perché tu la possiedi. Cheers!

      Elimina
  11. EH niente, con questo post mi hai ucciso e messo una voglia matta di rivedermi il film - cosa che anche io faccio almeno una volta all'anno e lo conosco a memoria. Ho iniziato a seguire il basket seriamente che Michael Jordan aveva già vinto l'ultimo titolo della carriera, ma come qualunque cestista anche io risento del suo mito e questo film è fatto apposta per lui - tra l'altro sono curiosissimo di sapere che faranno con LeBron James. Ricordo il mio primo anno di basket di aver giocato contro una squadra il cui playmaker correva e palleggiava come Foghorn nella famosa scena della cottura alla fiamma, così come l'"Addosso alla vecchia!" e la schiacciata di Taddeo.

    E tra l'altro ancora devo capire quale talento, a parte i 2 metri e 30, avessero da rubare a Shawn Bradley, ce lo hanno visto solo i Monstars mi sa.

    Basta che sennò me lo rivedo tre volte subito

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo ammetto, era un po’ l’obbiettivo del post ;-) LeBron prima di ogni cosa, deve tagliarsi quella barba inguardabile, anche perché rischia di andare sotto in “Stilosità” contro MJ, e non ha certo bisogno anche di questo paragone con lui ;-) Eheh ti capisco bene, hai presente il lungagnone dei Monstar, quello azzurro che ruba il “talento” a Shawn Bradley? Un mio compagno di squadra era identico (storia vera).

      Penso sia uno dei più grandi misteri della NBA, forse giocava li perché volevano uno di 2,30 in “Space Jam” ;-) Era l’era dei “giraffoni” a riempire l’area e proteggere il ferro, lui era scarso anche in quello, infatti sono presto diventato il bersaglio per tutti i saltatori, che si esibivano nella specialità “Highlight on him” in pratica un “Salta il gigante” forse ispirato proprio da Space Jam. Ora il gioco è cambiato e gli Shawn Bradley di questo mondo sono spariti dai campi, senza nulla togliere a Shawn forse non una grossa perdita per il gioco ;-) Cheers!

      Elimina
  12. Film che avrò visto almeno trecento volte e che mi conquistò all'istante nonostante sia un'indiscutibile tamarrata e nonostante non sapessi un'acca di pallacanestro, ne avevo anch'io la Vhs.
    Scene che adoro particolarmente sono Bugs e Duffy che discutono del merchandising loro dedicato ("Hai mai visto un soldo?" "Pff...Manco un centesimo!") e Michael che viene risucchiato nella buca.
    È un film ricco di personalità, poi ovviamente Chi ha incastrato Roger Rabbit è di tutt'altra caratura.
    I Looney mi piacciono, sebbene siano oggettivamente delle macchiette e non dei veri personaggi come Topolino e co,che hanno avuto e hanno il fumetto come principale campo da gioco.
    A proposito, ti consiglio di recuperare i corti di Rudish che sono deliziosi e potrebbero piacer3 anche a te che non sei loro fan (e vabbe', nessuno è perfetto...)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. P.S: oltre al fatto che i personaggi Disney sono umani zoomorfi mentre i Warner animali antropomorfi, cosa che molti faticano a comprendere

      Elimina
    2. “Chi ha incastrato Roger Rabbit” ha tre o quattro livelli di lettura che lo rendono una pietra miliare, “Space Jam” ha un solo obbiettivo: Intrattenere, ma lo fa alla grande. I dialoghi filano via alla grande, e ogni scena tira fuori il meglio dai giocatori in campo (passami il paragone).
      Si hai ragione, i personaggi Disney hanno più storia non sono nemmeno da paragone, diciamo che intercorre la differenza tra “Roger Rabbit” e “Space Jam”, però gli voglio un gran bene lo stesso ;-) Cheers!

      Elimina
    3. Una precisazione che ci sta, motivo per cui ogni tanto viene fuori il solito discorso su Pippo e Pluto che è vecchio ormai come il mondo. Cheers

      Elimina
  13. Dico solo una cosa :D.
    Michael Jordan e Bill Murray hanno reso leggendario un film con i Looney Tunes e questo basta.
    Ah, c'era anche il ciccione odioso di Jurassic Park e Basic Instinct, che a quei tempi odiavo a morte XD.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ha sempre avuto un ruolo da viscido, qui funziona perché si prende in giro da solo e poi funziona alla grande. Certo che la coppia MJ e Bill Murray non si batte, non fosse stato per Scottie Pippen sarebbe stato il miglior compagno di squadra di Jordan di sempre ;-) Cheers

      Elimina
  14. Io mi stupisco di quanta gente ami stò film : ok, l'amore di Jordan, ok, la nostalgia, ma il film in se è una mezza porcheria, piena di personaggi sciatti e monodimensionali , e una sceneggiatura che sembra la trama di un episodio del cartone degli Harlem Globtrotters ( con la differenza però che quello durava 20 minuti , questo un ora e 20).
    E non è un complimento....almeno Cassidy mette le mani avanti e confessa che, pur amandolo, il film ion sè è discutibile.
    Non fa neppure ridere granché : non ho neppure capito perché la moglie e i figli di Jordan sono interpretati da attori : pensavo che la scena di Bug e Duffy aiutati dai figli fosse la tipica marchetta al giocatore che voleva accontentare i pargoli che volevano partecipare al film , e invece.... cmq un film bruttarello e scialbo ( specie se si pensa ai nomi coinvolti )e che ha dalla sua Jordan e Lola Bunny a tenerne vivo il ricordo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il film ha dei difetti grossi come i Monstars, a partire dal fatto che MJ era perfetto per gli spot pubblicitari ma a recitare è più che legnoso (incredibile per uno dinamico e carismatico come lui). Moglie e figli erano tutti attori, te lo posso assicurare quindi se non altro sono felice di aver contribuito a farti cambiare idea in positivo su un punto del film.

      Per il resto è una storiella, l’ho sempre amato perché sembra la versione in grande di un episodio a caso di Bugs o Daffy, continuo a pensare che i dialoghi facciano il loro dovere così come il ritmo, inoltre “Looney Tunes: Back in action” era di molto migliore (anche perché era diretto da un signor regista!) eppure non ha il fascino e il numero di appassionati di questo qui, a basket queste cose si chiamano “Intangibles” sono quelle cose che un giocatore fa che non vanno a referto, ma lo rendono vincente e importante nella squadra in cui ha, questo film è pieno di “Intangibles”, d’altra parte lo dice anche MJ a fine film: “Beh qualunque cosa sia, ne avete tanto, ragazzi” ;-) Cheers!

      Elimina
    2. Ma devo ripeterlo ancora il perché “Looney Tunes: Back in action” non è famoso come Space Jam ?
      E va bene

      LOLA BUNNY

      LOLA BUNNY


      LOLA BUNNY

      e poi quel cestita sopra la media, quel Jordan lì, come si chiama... per il resto io avrei preferito il film di Barkley vs Godzilla, quello si che sarebbe stato un filmone della Madonna!
      Curiosità : lessi all' uscita del film , che tra il pubblico della partita, c'erano copie digitali di Chuck Jones, Tex Avery, Friz Freleng ecc... ovvero i creatori di questi personaggi .
      Ma non sono mai riuscito a beccarli.
      Qualcuno c'è riuscito ?

      Elimina
    3. Probabilmente non si sono riconosciuti nemmeno loro, visto che il pubblico è una massa generica di Pixel. Alla Warner avevano una bomba atomico in stile Jessica Rabbit e non hanno puntato tutto su di lei, ora sono curioso di vedermi Lola nella nuova serie, mi avete messo il coniglio nell’orecchio… La pulce! Volevo dire la pulce! ;-) Cheers

      Elimina
    4. Bè no, non è una massa generica di pixel, visto che sono tutti personaggi presi dai corti animati dei looney tunes.
      Lola è stata un pò snobbata dalla WB, ma quella cinematografica e televisiva ( era apparsa come contruttrice di un telegiornale nel film animato di Silvester e Twetty . Nei fumetti della DC, compariva spessissimo, come compariva spesso Minerva Mink ( Minerva Visone da noi )che era un altro personaggio sessualmente ammiccante, e ben più di Lola.

      https://youtu.be/8wCiyprbEcI


      O Julie Bruin

      https://youtu.be/KnHNPMMvCCY

      Perché a quei tempi c'era un pò la moda el furry sexy nei cartoni americani :anche la Disney cerco di entrare nel giro e ti spiattellò tipe Fawn Deer (Cerbiatta Daino la fidanzata di Bonkers ), o in Ecco Pippo, la moglie di Gambadilegno (Peg ) Roxanne ed altre.
      Penso però che la Warner evitasse di usare Lola per via di possibili accuse sessiste : in fondo al Lola di SJ è un personaggio davvero piatto ( come tutti gli altri, d'altronde ), la classica bonona da film americano che vuole sembrare indipendente e invece sempre la parodia di uno stereotipo ( e che battuta penosa quel " non chiamarmi bambola" , quando poi ancheggi e ammicchi di continuo come una smorfiosa , bah )
      Quella della nuova serie è molto più azzeccata e in sintonia con la filosia Warner ( anche l'hanno imbruttita un pò )

      Elimina
    5. ti ringrazio per l'esaustiva spiegazione, non conoscevo Julie Bruin ad esempio, ma ho scoperto che esiste un mondo dietro a tutti questi personaggi. Minerva Mink invece la ricordo, perché li "Animaniacs" li ho seguiti ancora abbastanza bene. Cheers!

      Elimina
  15. Wow, questo sì che è un post che trasuda passione e ossessione! Posso aggiungerti la mia esperienza, perché ricordo ancora il giorno in cui mio zio mi regalò la VHS -in ritardo, tra l'altro, rispetto al mio compleanno- trovandomi un po' in disappunto. Mi aspettavo un classico Disney, e anche se fan dei Looney, Michael Jordan mi pareva troppo "da maschi". Invece fu amore, io e mia sorella ce lo siamo visto in continuazione, imparando scene, dialoghi, adorando la trovata della bibita finale e ovviamente Bill Murray! Sì, generazionale è dir poco!

    p.s.: sono andata a farmi un giro sul sito ufficiale e mi è sembrato di tornare indietro nel tempo, che ficata!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio moltissimo, da grande avrei voluto essere come Mike, ma mi sa che sono venuto fuori più simile a Tazmania ;-) Alla fine si è rivelato un gran regalo, e ti ringrazio per la testimonianza perché mi confermi quello che pensavo, per il pubblico della nostra generazione è stato uno spartiacque, non solo per i fanatici di pallacanestro.

      Hai visto che spasso? Ci fosse anche il rumorino del modem 56k, l’esperienza alla Marty McFly sarebbe completa ;-) Cheers!

      Elimina
  16. Un cult punto e basta. E l'intro con quelle scene, quella canzone, è qualcosa di bellissimo ed emozionante ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diglielo! Questo è lo spirito giusto, dammi un cinque, tutti qui mani e zampe ;-) Cheers

      Elimina
  17. Ma quanti secoli saranno che non lo rivedo!!!
    Allora io non sono un appassionato di basket, ma in quel periodo anche chi come me non ci capiva un cacchio del gioco ci si appassionava inevitabilmente tramite MJ!
    Ho fatto annate di collezioni di cards Upper Deck (quanto erano strabellissime!! 😍😍) E vedevo alcune partite, per quel poco che si riusciva a vedere e al massimo tramite amici che avevano in casa Tele+2: ricordo che con mio cugino seguimmo le finali contro i Seattle Supersonics - se non erro, altrimenti correggimi! -
    oppure in chiaro trasmettevano "Coast to Coast" con i resoconti delle partite, te lo ricordi??
    Lì tra l'altro ho coltivato i semi che avevo piantato con "Giorni di tuono": la mia passione per la NASCAR!! Con il commento di Paolo Leopizzi: Geoff Boooodine, Rusty Wallace, Dale Eeeearnhardt "The Intimidator"....😍😍😍 e anche per l'NFL!

    "Fresco al limoooone!!" ahahaha porca miseria quanto mi faceva ridere quel pezzo!!
    A tal proposito, un mio ricordo: avevo una funzione automatica del videoregistratore dove potevi impostare l'inizio A e la fine B del pezzo da rivedere "in loop" per (mi sembra) tre volte...e beh sputa e spazza!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aggiungo: da quanto ci ho giocato ho fritto la cartuccia per Super Nintendo di Tecmo Super NBA Basketball: ma quanto era bello!! Per l'epoca veramente io non trovavo di meglio...tutt'ora mi diverto a metterlo su sull'emulatore di tanto in tanto e farci una partitina!!

      Elimina
    2. Avevo due serie quasi intere di card della Upper Deck, hanno sostituito le figurine di Jurassic Park nel mio cuore, o almeno, si sono date il cambio in stile cestistico ;-) Dici bene, erano le finali del 1996, Seattle Supersonics contro i Bulls di MJ, chi ha vinto non serve nemmeno ricordarlo, però che squadra di culto erano quei Sonics! Ecco, un uso del videoregistratore che approvo ;-) Cheers!

      Elimina
    3. Ecco quello era già un bel giochino, si correva un sacco, come a Basket ;-) Cheers!

      Elimina
    4. Ricordo bene anche quell' "interregno" di un paio di anni di Hakeem Olajuwon e i suoi Rockets!!

      Quando si provava (seppur scarsi sia di capacità che di conoscenza di regole, poveri noi *facciapalmo*) a fare qualche tiro a canestro e ad improvvisare partitelle sulle ALI (ihihihi!!) dell'entusiasmo, ci si schierava: ah io tengo per olàgiuòn, ah io per sciònchèmp, io per dichèmbemutombo (questo pronunciato SEMPRE nome-cognome attaccato, forse per il "sound" che produceva!), poi anche un giocatore dell'epoca dei Milwaukee Bucks che però ora non ricordo - povera capoccia mia - e tanti altri...

      Uno dei miei cugini, che era più grande (e lui a basket ci giocava davvero) se ne uscì con Chris Mullin e la sua canotta traforata degli Indiana Pacers di qualche annetto prima! E io sapevo un bella mazzafionda chi era!! 😄😄

      Elimina
    5. *errata corrige: canotta traforata dei Golden State...mi sono sbagliato per via dei colori simili! 😋

      Elimina
    6. Un lapsus comunque corretto il tuo, perché il mitico Chris Mullin ha terminato la carriera proprio ad Indiana, dopo una vita passata ai Warriors, quando non erano quelli di adesso ;-)

      Dikembemutombo (tutto attaccato) era anche l’urlo di guerra al campetto, dopo ogni stoppata rifilata da tutti, ovviamente con dito a tergi cristallo da agitare davanti al naso dell’avversario (storia vera). Hakeem Olajuwon ancora oggi uno dei miei centri preferiti, quante volte ho provato ad imitare quei movimenti di piene perno in post basso, con pochi risultati eh? Però mi sono impegnato. Cheers!

      Elimina
    7. Ah vedi mi è andata bene con i colori delle squadre! 😄 Da ignorante chiedo: cosa aveva di particolare quel giocatore?

      Ahahah l'urlo di guerra è fantastico! Da noi si pronunciava tutto attaccato anche "Scottipippen" 😄

      E dopo Demolition Man mi confondevo Wesley Snipes con Dennis Rodman! 😄 «Quel film con Stallone del futuro....quello dove c'era anche Rodman!!»

      Elimina
    8. Ricordo bene anche la rivalità fra Bulls e Jazz!!
      Tra l'altro c'erano due ragazzetti che facevano l'articolo "il", giocavano con noi e uno era Malone e l'altro Stockton...quando giocavano a calcio erano Clifford Juma e Sandy Winters (l'articolo "il" di Holly e Benji 😄😄 quelli che giocavano in quella squadra con la maglia tipo da rugby)

      Comunque...quando gli Utah Jazz cambiarono il logo in una di quelle annate, mi chiedevo: «ma che c'entreranno le montagne innevate col jazz...🤔🤔🤔» Ma la domanda doveva essere a...monte! Che c'entra lo stato dello Utah col jazz?? Lo scoprii molto tempo dopo!! 😃

      Elimina
    9. A parte dei capelli a spazzola anti gravità? Era un cecchino, tiratore da tre punti micidiale.
      Rodman hanno iniziato a chiamarlo così quando si è presentato con i capelli tinti di biondo per la prima volta (storia vera). Cheers!

      Elimina
    10. Più o meno è quello che ha detto MJ quando ci è andato a giocare contro, perché si chiamano Jazz non esiste nemmeno un locale Jazz qui (storia vera).
      Le montagne ci stanno, vicino al lago salato, il problema è il nome, ereditato dai New Orleans Jazz (lo spostamento di franchigia in un’altra città è una cosa che a volte capita nella NBA). Solo da qualche anno New Orleans ha di nuovo una squadra NBA, ma si chiamano Pellicans, i Jazz di nome e di fatto solo l’unico Jazz che si trova nello Utah.

      Un po’ come i “lacustri” Lakers di LA, quanti laghi ci sono a Los Angeles? Zero! ;-) Cheers

      Elimina
    11. Ah già è vero!! I lacustri!! Comunque sta cosa del nome della franchigia che non cambia in base al posto è un po' stupido, non trovi?

      Come se per ipotesi qui la fittizia franchigia dei Bronzi di Reggio Calabria si trasferisse a Bergamo: che li continui a chiamare i Bronzi di Bergamo? Che senso avrebbe? 😄

      Elimina
    12. Lo é nella misura in cui il nome è legato al posto, ma se sono un proprietario, e ho registrato il marchio, se per motivi vari (spesso economici, spesso legati al palazzetto e al suo contratto) devo sloggiare il nome non lo cambio ;-) Poi é accaduto, i SuperSonics legati come nome a Seattle, sono diventati Thunder nello spostamento ad Oklahoma City. Ma penso sia l'unico caso. Cheers!

      Elimina
    13. Aaah quindi si può fare! Pensavo ci fosse qualche astrusa regola che non lo permettesse....vedi, perdona l'ignoranza!! 😅😅😅

      Ma...ma...i Sonics non esistono più??? 😱

      Elimina
    14. La reazione di tutti noi che avevamo un culto per quella squadra, la proprietà ha lasciato Seattle, ora sono i Oklahoma city Thunder, nuovo nome, colori e città, ma con un clausola, entro tot anni dovrà tornare una squadra a Seattle. Pensa che ci sono fan con la vecchia divisa e truccati da zombie, che seguono le partite dei Thunder in forma di pacifica protesta (Storia vera). Cheers!

      Elimina
    15. Ma daaaai!! Mi dispiace per loro...ma questo sì che è un modo di protestare!! 😂😂
      La notte dei Sonics viventi!!

      Elimina
    16. Giusto per darti un’idea di quanto a Seattle manchi una squadra NBA. Cheers!

      https://www.espn.com/blog/playbook/fandom/post/_/id/4731/zombie-sonics-fans-throw-support-to-heat

      Elimina
    17. Ripeto: mi dispiace per loro che sono senza squadra ma è una cosa fantastica!!

      Pensa se lo facessero nel nostro calcio per protestare contro le squadre quando giocano da "morti viventi" in zona retrocessione!! 😂😂 Anziché buttare all'aria stadi, aggredire dirigenza, bruciare le auto dei giocatori...tutti lì zitti e truccati da zombi con la maglia della corrispettiva squadra!!

      Elimina
    18. La differenza nel tifo da questa e da quella parte della grande pozzanghera chiamata Atlantico è abissale a volte, per assurdo in loro vantaggio. Qui vale il "Io pago, io faccio quello che voglio" anche se non è proprio così che dovrebbe funzionare. Cheers

      Elimina
    19. Parlando di basket NBA, tanto siamo nel post giusto 😉....

      Secondo te perché nonostante i seppur ottimi giocatori diventati anche loro leggende venuti fuori nel corso degli anni successivi a QUEGLI ANNI LI' (ad esempio Kobe Bryant, Kevin Garnett, Steve Nash, Dirk Nowitzki...faccio qualche nome grosso che mi viene superficialmente in mente) i ragazzi italiani comunque si sono un po' , come dire, staccati da questo sport? - O almeno così mi sembra attualmente -
      Quasi come se a tenere insieme la passione per questo sport fossero soltanto Michael Jordan o Shaquille O'Neal (per dirne due PICCOLINI)!

      Forse la mia è una percezione sbagliata ma io ricordo che in QUEGLI ANNI LI' era tutta una fioritura di ragazzetti nei campetti da basket (me compreso, come ti raccontavo in qualche commento fa) con tanto poi di poster in camera, collezioni di card, videogiochi, Chicago Bulls, Orlando Magic, Houston Rockets, si seguivano i recap e le finali...ora mi sembra che sia più una "moda da strada" e niente più l'indossare canotte da basket.

      Forse che sia stata una sorta di nostra moda anche allora, seppur inconsapevolmente?

      Sicuramente mi sbaglio e ho un metro di paragone "provinciale" dato che sono di una città di medie dimensioni, ma da vero appassionato di questo sport quale sei sarei curioso un tuo parere...

      Elimina
    20. P.S. Io poi che seguo la NFL e la NASCAR sono fregato!! Parlo di sport allo specchio ahahah!! 😂😂

      Elimina
    21. Perché MJ è stato una forza aggregante, prima si arrivava dai dualismi (Lakers vs Celtics) ma solo MJ ha unito tutti, non è solo una percezione tua, è andata proprio così ;-) Cheers

      Elimina
    22. Eh si, lo è stato decisamente!
      D'altronde stiamo parlando in calce ad un post che mischia in UN FILM Lui e i Looney Tunes, oltre ad altri attori superstars! Se non è una forza aggregante questa....

      Elimina
    23. LeBron James ci sta provando, non a casa ci sarà lui in "Space Jam 2" però lui è la prima superstar dell'era dei Social-Cosi (a Kobe è andata abbastanza bene, li ha "quasi" schivati) sono cambiate anche le condizione, ed MJ ha contribuito a farlo. Cheers!

      Elimina