Si è parlato di "Gender washing", di svolta buonista e
paracula, si è parlato di movimento #Metoo, sono tornati i
fantasmi della Ghostbusters e sono volate anche parecchie
parolacce. Ma non è stata detta l’unica cosa davvero sensata: È iniziata la
nuova stagione di Doctor Who!
No ma sul serio, ma datevi tutti una calmata cazzarola! Ok,
dopo dodici incarnazioni con pene, ora il Dottore è una donna, ma io voglio
dire è un problema? Cioè potete accettare che un personaggio periodicamente si
rigeneri diventano qualunque cosa, anche uno Scozzese brizzolato, ma non può
trasformarsi in una donna? Perché porre limiti alla fantasia e ad un
personaggio che fa del pensare fuori dagli schemi una bandiera? Ora il Dottore
è “Nei panni di una bionda” per citare un film che mi piaceva un sacco da
bambino, ed è iniziata davvero una nuova era.
Non tanto perché ora il Dottore non ha più il cromosoma Y,
quando perché “Doctor Who” ha subito un cambio radicale, Steven Moffat ha
lasciato lo scettro di showrunner a Chris Chibnall, l’autore di
Broadchurch, da cui arriva anche Jodie
Whittaker nei biondi panni di Thirteen, e mettiamoci anche il nuovo compositore
Segun Akinola, che aspetto al varco con la nuova sigla della serie, quella ad
esempio, ancora latita.
 |
Sarà dura questa stagione, commentare senza fare continui riferimenti al film di Blake Edwards con Ellen Barkin. |
Si perché lo dico subito, non vedevo l’ora di vedere tutti
questi nomi al lavoro di una delle mie serie preferite, e la citazione ad un
film dove recitava David Bowie del titolo dell’episodio (a proposito di cose che
guardavo da bambino) declinata al femminile mi ha subito esaltato. Devo dire
però che per essere il primo episodio della nuova stagione di “Doctor Who”,
avrei preferito arrivare ai titoli di cosa più esaltato di quanto ho
effettivamente fatto.
“The Woman who fell to earth” ha una durata extra, una bella
ora piena che normalmente mi gaserebbe ma alla luce della trama e del ritmo,
forse è pure un po’ troppo minutaggio, inoltre bisogna dire che non si discosta
poi molto da quello che è forse (ma magari anche senza forse) uno dei migliori
esordi di tutta la serie, ovvero “The eleventh hour” (5x01). Un Dottore con i
postumi della rigenerazione, piomba in un paesino a caso, incontra alcuni nuovi
“Companion” e salva tutti da una minaccia aliena, vogliamo dire che Chris
Chibnall ha voluto suonare il solito spartito per non sconvolgere troppo i fan?
 |
“Ecco ci risiamo, gli alieni scappano in giro a far casino e poi tocca a me sistemare!”. |
Ironico che questa volta il Dottore sia Jodie Whittaker,
quindi viene automatico per associazione mentale, pensare a quando lei era l’umana
che si ritrovava assediata dagli alieni in quella bombetta di “Attack the Block
- Invasione aliena” (2011), solo che questa volta quella consapevole degli
eventi è lei!
Parliamo subito dell’enorme elefante al centro della stanza,
in Inglese il problema non si pone, perché se ha una laurea (o un Tardis)
indipendentemente dal sesso, uno (o una) resta “Doctor”. Qui da noi invece si
pone il problema di come chiamare la protagonista, i sottotitoli Italiani
optano per “Dottoressa”, ma siccome sono un purista, cercherò nel limite del
possibile di continuare a chiamarla Doctor, lascio volentieri il mal di testa a
chi si dovrà occupare di doppiaggio.
 |
“The Doctor”: Ovvero quando la lingua di Albione se ne fotte delle vostra fifa di essere visitati da una donna. |
Bisogna dire inoltre che Chris Chibnall si è sempre
contraddistinto per essere piuttosto bravo a scrivere personaggi ben
caratterizzati, ma non si è ancora dimostrato l’autore di trame lunghe che
potevano essere Steven Moffat o Russell T. Davies, quindi dovrà farsi un po’ le
ossa, infatti per questo episodio punta subito su quello che gli riesce meglio,
i personaggi, lasciando che le svolte restino in secondo piano (con il
cellulare e una buona connessione, i protagonisti sembra possano fare tutto,
anche imparare a manovrare una Gru).
Interessante come Ryan (Tosin Cole), il suo nonno adottivo Graham
(Bradley Walsh) e la poliziotta in prova ed ex compagna di scuola Yasmin (Mandip
Gill) siano già tra di loro personaggi con un legame, nessuno
dei tre particolarmente convinti nel voler seguire il Dottore (no, non la
chiamo Dottoressa, mi sembra una di quelle commedia scollacciate all’Italiana, cacchio!),
nessuno tranne Grace, personaggio purtroppo dal destino abbastanza segnato,
perché Chibnall mette in chiaro che per lui la direttiva “Everybody Lives!” non
vale.
 |
Non uno, non due, ma tre “Companion” questa volta! |
Devo dire che mi aspettavo la sigla nuova, che invece non si
manifesta, forse per un tentativo di espandere “Doctor Who” oltre i confini del
singolo episodio e della storia conclusiva, e renderlo un po’ più una serie nel
senso classico del termine, staremo a vedere, per ora Thirteen trova il modo di
sconfiggere il dentuto avversario di turno (Ribattezzato “Tim Shaw”, in una gag
ricorrente della puntata, piuttosto divertente), ma anche di recuperare il
cacciavite sonico, costruito da zero per l’occasione e anche ribattezzato!
Si perché Doctor pensa bene di chiamarlo “Sonic swiss army
knife”, il coltellino svizzero sonico che come nomi mi piace anche, vista la
mia passione per i coltelli, mi piace un po’ meno l’affermazione di Thirteen,
per cui, chi va in giro con un coltello è un idiota. Guarda che qui iniziamo
male eh? Devi di non farmi rimpiangere lo
Scozzese brizzolato ok?
 |
Coltello svizzero? Lo dicevo io che "Doctor Who" è MacGyver con una macchina del tempo! |
Devo ammettere però che il dettaglio che mi fa più strano di
questo Dottore Donna (DoctorDonna! Cit.) è la pronuncia, dopo tre Dottori che
parlavano a mitraglietta, finalmente una che scandisce bene le parole, e
malgrado l’accento dello Yorkshire che Jodie Whittaker lascia libero di
galoppare, devo dire che riesco finalmente a seguire i dialoghi quasi senza
bisogno di sottotitoli, non so se dipende dal ritmo (fin troppo) lento dell’episodio,
oppure sarà la normalità.
Devo dire che per ora giudicare Jodie Whittaker è anche
complicato, fino a questo momento i Dottori avevano tutti la particolarità di
(essere uomini? No troppo facile) avere delle facce da pazzoidi o da cattivi (cosa
che qualcuno di loro ha anche
effettivamente interpretato) anche se poi interpretavano un personaggio a tutti gli
effetti buono. Jodie Whittaker ha la faccetta da brava ragazza, il che al
momento è l’unica cosa che ho da dire sul suo Dottore, che ovviamente in questo
episodio è tutto in divenire, il look che sfoggia a fine episodio è un bel
casino, ma la combinazione di bretelle e cappotto, sembra un miscuglio di
vecchio e di nuovo, non so, mi ricorda la nipote di Tom Baker, il che non
sembra affatto male come cosa.
 |
Non sono un esperto di moda femminile, ma non conosco molte donne vestite così (comunque il cappotto è figo). |
Ho apprezzato il fatto che l’episodio non sia completamente
autoconclusivo, molto probabilmente il Tardis tornerà nella prossima puntata,
il che mi sta bene, meglio non sovraccaricare troppo i fan con tante novità
tutte insieme. In generale, non posso dire che l’episodio mi abbia travolto, ma
Thirteen e la sua nuova squadra, gang, famiglia, o come vogliamo chiamarli
hanno del gran potenziale. Siamo al primo capitolo di un’era tutta nuova,
piuttosto che chiudermi a riccio e correre in camera mia piangendo ed urlando: «Ma
tu non sei un uomoooo!» preferisco godermela, anche perché sarebbe molto
ambigua come reazione!
Insomma “Doctor Who” è tornato, lo ammetto, mi era mancata
un sacco questa serie!
Buonissimo inizio di stagione. Il nuovo showrunner mette subito in chiaro le sue differenze registiche e narrative col caro Moffat, osando con un tono un pò più serioso, a tratti malinconico (penso al finale) ma comunque entusiasmante quando the Doctor si butta nell'azione!
RispondiEliminaNon è chiaramente il miglior episodio della serie ma mi piace la difficoltà con cui hanno fatto iniziare la nuova Doctor; semza tardis, senza cacciavite, senza occhiali fighi, sarà una bella sfida!
Lei mi piace molto ma sono ancora troppo affezionato al mio mentore della vita Capaldi :D
Non un inizio del tutto innovativo, ma sicuramente molto promettente, spero che Chris Chibnal prenda ancora di più le distanze, e questa nuova Doctor in difficoltà ma prontissima pare davvero abbia parecchio da dire. Capaldi è stato enorme, spesso ha tenuto su da solo episodi così così, sicuramente è tra i miei Dottori preferiti di sempre, ed ora vediamo cosa combinerà Thirteen, il suo nuovo coltello svizzero sonico già mi piace ;-) Cheers
EliminaNon l'ho ancora visto ma non mancherò. Io il dottore donna l'avrei messo pure prima, ma devo dire che forse avrei preferito l'altra attrice di cui si vociferava all'inizio, la poliziotta sempre di "Broadchurch". Comunque sia non vedevo l'ora di tornare sul Tardis.
RispondiEliminaAnche secondo me i tempi erano già maturi, e la poliziotta di "Broadchurch" (che poi era anche tra i poliziotti di "Hot Fuzz") è bravissima, per questo ha fatto il salto, la vedremo nei panni della regina Elisabetta nella terza stagione di "The Crown". Aspetto il tuo parere sul nuovo corso di "Doctor Who" ;-) Cheers!
EliminaIo ho seguito poco Doctor Who ma qualcosetta so, è vero che spesso ai Dottori poi fanno fare la parte dei villain, anzi praticamente a tutti gli ultimi, perfino Capaldi era Richelieu nella serie dei Tre moschettieri! Ricordo anche che una storica nemesi del Dottore di cui non ricordo il nome che un tempo era maschio ma poi si è palesata come donna, quindi secondo me non è una cosa tanto grave..
RispondiEliminaIl Master, nemesi del Dottore è diventato Missy, ed era un personaggio fantastico ;-) Concordo in pieno, ma come sempre i fan sono i peggiori con cui dover fare i conti, e hanno la memoria breve: Matt Smith era troppo giovane, e quando è andato via tutti piangevano, Capaldi troppo vecchio e anche per lui lacrime, dannati fan! ;-) Cheers
EliminaNon importa se il nuovo Dottore sia donna, di colore, orientale, oppure con tentacoli o vestito per bene.
EliminaL'importante è che non sia ginger.
"Non ginger" ;-) Prima o poi arriverà anche un o una Doctor rosso/a, sono sicuro cadrà anche questo tabù ;-) Cheers
Elimina
RispondiEliminaHo visto oggi la prima puntata con doppiaggio italiano di questa serie e ti posso confermare che hanno giustamente mantenuto il termine "Il Dottore".
Per il resto la puntata funziona ma come dici tu non è una di quelle puntate che ricordi con piacere dopo anni, ma probabilmente sono voluti partire con una partenza soft. Il fatto che il dottore abbia cambiato sesso non è un così grosso problema come pensavo (ammetto che l'annuncio arrivato in pieno periodo #metoo mi aveva fatto storcere il naso), forse anche dipeso dal fatto che le precedenti versioni era così assurde che alla fine un cambio di sesso ci sta pure senza problemi.
Credo che un giudizio pieno su questo nuovo dottore si avrà solo dopo qualche puntata (non farmi anticipazioni per favore).
Oh bene niente “Dottoressa” che non avrebbe avuto senso, mi hai dato una buona notizia ;-) Assolutamente no, se ti va trovi tutti gli episodi commentati, se ti va ci vediamo lì, sono interessato ai tuoi pareri sul resto della stagione! Cheers
Elimina