giovedì 6 settembre 2018

Halloween 4 - Il ritorno di Michael Myers (1988): Indovinate chi è tornato? Zio Mike!


Lo so che un capitolo della saga di Halloween è l’appuntamento fisso del 31 ottobre sulla Bara Volante, ma il 2018 è un anno così, richiede cambiamento, ci adattiamo, seguiamo il flusso, Darwin I Ching roba così (cit.). Visto che quest’anno la Blumhouse sfornerà un nuovo Halloween, tanto vale essere preparati.

So anche che il nuovo film del regista David Gordon Green sarà un seguito del primo Halloween di John Carpenter, quello del 1978, quindi tecnicamente un ripasso non sarebbe necessario, ma siccome io sono più matto di Michael Myers mi lancio nell’impresa, tanto da qui al 31 ottobre l’attesa va riempita, no? Quindi, strizzando l’occhio ad un pezzo dei Misfits, vi do il benvenuto alla nuova rubrica, bonfires burning bright, Pumpkin faces in the night… I remember Halloween!


Nell’idea originale del Maestro John Carpenter e della mitica Debra Hill, Halloween avrebbe dovuto diventare una serie antologica, il secondo capitolo diretto da Rick Rosenthal è arrivato per insistenza del produttore Moustapha Akkad e per via dell’enorme successo commerciale del capolavoro di Giovanni Carpentiere. Il film che somiglia di più all’idea di John e Debra di seguito ideale resta Halloween III - Il signore della notte, quello che oggi molti appassionati del genere (tra i quali io) ricordano come un titolo di culto, ma che in generale viene schifato perché è l’unico film della saga in cui NON compare Michael Myers.

Dettaglio non da poco, visto che proprio per questo Halloween III ha fatto un discreto tonfo al botteghino, quindi l’unica cosa sensata da fare è mettersi sotto casa di Carpenter e della Hill, con lo stereo che spara a palla “In your eyes” di Peter Gabriel e convincerli a tornare.

Debby, Giovanni tornate, questi viali alberati aspettano solo voi!
Il Maestro tra una sigaretta e l’altra ci si mette pure di buzzo buono e lancia lì un’idea: approfondire il ruolo della città di Haddonfield nella mitologia di Michael Myers, perché accade tutto proprio in quella cittadina? Un film d’atmosfera sulle origini del male, una cosa che sulla carta avrebbe potuto assomigliare più a The Fog che ad un altro “Halloween”, che dire: brutto?

Ehm sì, almeno stando alla produzione che insiste: "Non possiamo infilarci dentro anche il vecchio Mickey, no, vero?". Carpenter scuote i baffi da sinistra a destra, vende i diritti a Moustapha Akkad, incassa bei soldi, s'infila gli occhiali da sole a va a dirigere un capolavoro. Un altro! Fate ciao ciao al Maestro, grazie di tutto Maestro, torna quando vuoi sei sempre il benvenuto qui alla Bara Volante!

Vecchia formula, con il 100% di Myers in più! (la voglio anche io quella buca delle lettere).
Con pieni poteri e nessun regista, Akkad ha chiara in testa solo una cosa: mai più Halloween III. Il pubblico vuole Myers? E allora avrà Myers! Partendo da questo punto fermo assolda lo sceneggiatore Alan B. McElroy che butta giù la sceneggiatura in undici giorni, perché era inseguito da Michael Myers? No, perché voleva concludere il lavoro prima dell’inizio dello sciopero degli sceneggiatori del 1988 (storia vera). Per la regia, invece, malgrado la pochissima esperienza (o forse per quella, così possiamo pagarlo poco senza che rompa tanto i maroni) viene scelto Dwight H. Little, uno che in futuro verrà ricordato più che altro per “Programmato per uccidere” (1990), Drago d'acciaio e, ehm… “Free Willy 2” (1995), oh andiamo! Orche assassine, assassini di Halloween è la stessa roba su, fate i bravi!

Jamie Lee Curtis non ne vuole nemmeno sapere di prendere parte al film, anche perché nel 1988 era protagonista di una commedia campione d’incassi, quindi magari anche no grazie. Invece, alla faccia del fatto che ha sempre dichiarato di non amare gli horror, sapete chi non si fa problemi a tornare? Il grande Donald Pleasence, ancora nei panni dello psicologo dott. Sam Loomis, unico componente nel cast originale a tornare in questo seguito... Tranquilli, lo vedremo ancora nel corso della rubrica, in linea di massima con il tempo deve averci preso gusto a recitare nei film horror.

Il dottor Loomis ha sempre la stessa cura per Michael: Dosi abbondanti di piombo!
La storia inizia dieci anni dopo gli eventi del primo film, Halloween - La notte delle streghe e di conseguenza anche del secondo Halloween II - Il signore della morte, anche perché i due film sono ambientati durante la stessa notte. Michael Myers è vivo, ma per tutto questo tempo è rimasto in coma in ospedale, sapete chi si è salvato anche? Il dottor Loomis che, però, ha riportato vistose ustioni sul volto che più avanti nel film tornano comode per dare una scossa agli scettici («Guardami, dammi una bella occhiata! Ti ricordi che giorno è oggi?»).

Sembra Darkman, invece è Michael Myers.
La novità è che Laurie Strode è morta in un incidente stradale insieme al suo compagno Jimmy Lloyd, i due hanno fatto in tempo a fare una bambina, non in auto! Cioè magari l’hanno pure fatta in auto, ma io cosa ne so sono robe loro! Madonna se siete perversi cazzarola! Quello che vi serve sapere è che Laurie è andata, ma in giro c’è sua figlia di nome Jamie Lloyd e se ve lo state chiedendo: no, non è un caso se suona come Jamie Lee (Curtis), perché è volutamente un omaggio alla vittima preferita di Michael Myers. Ma per una “Scream Queen” che se ne va, ne abbiamo una che arriva, perché la piccola Jamie Llyod è interpretata da Danielle Harris che necessita almeno un paragrafo tutto per lei.

Voi la vedete tenerina, ma questa è Nipote di Michael Myers e figlia di Joe Hallenbeck.
Ve la ricordate Melissa Joan Hart? Se siete della mia leva sicuramente, era la biondina che faceva il telefilm “Sabrina, vita da strega”. Bene, sappiate che abbiamo rischiato di vedere lei nei panni di Jamie, il che sarebbe stato tremendo, ad ogni scena mi sarei immaginato di veder spuntare da sotto la maschera il Myers, quel gattaccio nero posticcio e petulante della serie tv. L’allora undicenne Danielle Harris al provino per la parte ha fatto il vuoto e non è difficile capire il perché visto che nel film è veramente bravissima.

Da allora la Harris l’horror non lo ha più abbandonato, qualche commedia sì e anche la parte dell'adorabile Darian Hallenbeck, la figlia di Joe Hallenbeck nel più grande film della storia del cinema, poi un’infinità di Horror, tanto che in questa rubrica dedicata ad “Halloween”, Danielle Harris tornerà, ma ancora oggi la nostra compare in film come “Stake Land” (2010), oppure in Hatchet, insomma: un mito assoluto!

Nelle camerette delle bimbe trovi le Winx, in quella di Danielle Harris, invece, trovi "The Shape".
La piccola Jamie è perseguita da sogni e visioni del suo amabile zio Mike e a scuola non va meglio, visto che è vittima dei compagni di classe che la maltrattano, perché è orfana, ma soprattutto perché è la nipote dell’uomo nero, il Boogeyman, l’ombra della strega e tutte le altre italiche traduzioni di “The Shape”. Ora che ci penso, qui ci starebbe bene proprio una citazione di Joe Hallenbeck che, però, vi risparmio.

Malgrado sia in coma Myers viene trasferito, più che altro perché il direttore del manicomio vorrebbe liberarsi delle continue e pressanti visite del Dottor Loomis ed è proprio qui che il buon vecchio Michael torna in azione, uccidendo gli infermieri e mandando fuori strada l’ambulanza. La polizia sul luogo del disastro non crede alle strampalate teorie di Loomis, dopo dieci anni di coma, dovrebbe avere i muscoli sodi come la Simmenthal («Ne parlate come se fosse umano») e visto che Haddonfield si trova a quattro ore di macchina, Loomis sa già quello che deve fare: l’uomo di scienza che ha visto il male attraverso le orbite vuote della sua maschera e non ha più tempo per lo scetticismo.

Loomis ha scambiato Halloween per San Patrizio. 
Da qui diventa tutto molto, tanto canonico, anche perché dopo mezz’ora di film, la cosa più avvincente sullo schermo è vedere Loomis appiedato, cercare di raggiungere Haddonfield con mezzi di fortuna e rimediando giusto un passaggio da un vecchio predicatore pazzo. Il tutto mentre la piccola Jamie esce a comprare un costume di Halloween, accompagnata da Rachel Carruthers (Ellie Cornell), qui gli sbadigli non si contano più, anche perché la trama sembra più interessata alle faccende di cuore di Rachel (detta anche Raquel, stando al doppiaggio italiano) piuttosto che al film, molti minuti vengono dedicati al triangolo amoroso tra la ragazza, il suo (in teoria) fidanzato e l’avvenente bionda che lo tenta, Kelly una giovane ed iper popputa Kathleen Kinmont.

L’unico momento di brio arriva quando Jamie sceglie come costume di Halloween, una maschera da pagliaccio sinistramente simile a quella con cui lo zio, più o meno alla sua età massacro la sua famiglia, nella prima scena del film capostipite della serie, diretto da John Carpenter, a conti fatti quasi un’anticipazione sull’andazzo di tutto il film.

“Zio ho trovato un costume proprio come il tuo, tu hai trovato qualcosa che ti piace?”…
… "Sì, penso che opterò per un vecchio classico".
Altri momenti di interesse? Ah sì, la scena di sesso castissimo tra Kathleen Kinmont e il fidanzato, classico momento in cui da spettatore di film horror viene da sperare che se il film è poca cosa, almeno che ci siano altri motivi di interesse, due in particolare, non fate finta di non aver capito di cosa sto parlando. Veniamo accontentati? NO! Nemmeno una sbirciata alle grazie della Kinmont ci viene concessa, bisogna soffrire fino alla fine!

Questo è un grave spreco di ehm, talenti naturali.
Sì, perché “Halloween 4 - Il ritorno di Michael Myers”, non è un brutto film, è un film piatto e abbastanza anonimo, anche se George P. Wilbur, il ripieno di Myers in questa pellicola ha una presenza fisica abbastanza imponente (è il secondo attore più alto ad aver mai interpretato il ruolo), il regista Dwight H. Little non riesce mai ad inquadrarlo come un essere fatto di puro male, che indossa una maschera ed una tuta solo per mimetizzarsi tra gli umani durante la notte delle streghe e, a dirla tutta, la maschera è pure piuttosto bruttina, fin troppo bianca, sembra un chilo di gommapane attaccata alla faccia dell’attore. Però la gommapane quando era nuova, prima di iniziare ad usarla quando diventava tutta grigia avete presente?

L’uomo con la faccia di gommapane.
Nel tentativo di dare un po’ di brio al film, i produttori hanno chiesto al reparto effetti speciali di aggiungere qualche scene splatter extra, anche perché Michael Myers non risulta davvero mai minaccioso e la scena madre del film è un inseguimento sul tetto della scuola che risulta piuttosto anticlimatico, nel senso che vedere Jamie sul tetto che scotta, con zio Myers che accoltella i coppi e tegole potrebbe avere un certo livello di dramma, se solo Dwight H. Little non fosse così manicheo nella messa in scena.

“Buongiorno, sono il tecnico dell’antenna, mi hanno detto che non prendete più Telecupole”.
Nemmeno la caccia all’uomo patrocinata da Loomis aumenta il livello di coinvolgimento, sarà un problema mio, ma uno psicologo che si sostituisce completamente alle forze dell’ordine, mettendosi a capo di un branco di cacciatori, onestamente mi fa un po’ ridere, non so se è una caccia all’uomo in stile “Hazzard” o una alla volpe, però avrei pagato oro per vedere qualcuno intonare un bel «Tally-oh!» prima di mettersi sulle piste di Myers.

Questa saga dai multipli capitoli riassunta in un’immagine (Enter the Myers).
Anche perché il finale sembra davvero uscito da l’episodio di Halloween di “Hazzard”, con Myers appeso sopra il pick-up di Rachel e poi impallinato come uno tordo da tutti i suoi inseguitori. Cosa si salva di questo sbiadito (tanto quanto la maschera di Myers) seguito? Praticamente davvero solo Danielle Harris che ogni volta che caccia un urlo fa tremare i vetri ed è davvero la più convincente di tutto il cast.

“Prova a dirmi che il mio naso rosso è buffo, provaci dai”.
Persino l’ultima scena che, di fatto, non è altro che un tentativo di rifare la sequenza di apertura del primo Halloween, però a personaggi invertiti (trent’anni dopo lo chiameremmo “Genderwasp”, ma nel 1988 non avevamo questi enormi problemini ad affliggerci) risulta abbastanza convincente davvero solo grazie alla Harris, una carriera nata nell’horror e sotto il segno di zio Mike e, tranquilli, la rivedremo ancora scontrarsi con lo zietto, questa rubrica è solo all’inizio!



Non perdetevi lo speciale di Halloween di Non c’è paragone


… Ma nemmeno quello del Zinefilo!


Perché nella blogosfera, ogni giorno è Halloween!



Invece per notizie e informazioni quotidiane sul Maestro John Carpenter, fate un salto sulla pagine del Faccialibro de Il Seme DellaFollia - Fan Page italiana dedicata a John Carpenter!

22 commenti:

  1. Contentissimo del tuo ritorno al ciclo di Halloween ma ti "lascio in standby": aspetto prima di vedere il film e poi passo a commentare ;-)

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    1. Vai tranquillo nessun problema il post non scappa, ero avvantaggiato perché ho passato tutti gli ultimi Halloween con il vecchio Mike, se ho calcolato bene e non faccio caSSate delle mie, arrivo in tempo per il nuovo “Halloween” ;-) Cheers

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  2. Kathleen...Kinmont....

    uh? Oh, scusa stavo prendendo appunti per dopo. Di che film stavamo parlando? XD

    La saga di Halloween la recupererò durante la settimana in cui uscirà il nuovo sequel\un pò reboot ma la tua rubrica me la leggerò già adesso perchè per questa saga non temo gli spoilers!

    Il primo capitolo, comunque, l'ho già visto e resta una delle più belle sorprese del genere horror. Solamente i primi 5 minuti basterebbero per amarlo (e con me è successo)!

    Saluti!

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    1. Visto che argomenti? Peccato che l’immagine del post riassuma anche tutto il livello erotico del film, un vero spreco di talenti… Talento! Volevo dire talento, singolare!

      Per vedere il nuovo film di fatto ti basta aver visto il primo capitolo, quello del Maestro John Carpenter, che è anche il migliore, anche perché il film nuovo è un seguito diretto di quello, però anche “Halloween II” ha dei numeri, in ogni caso la rubrica si occuperò di tutto, dobbiamo riempire il tempo fino ad ottobre ;-) Cheers

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  3. Ottimo come sempre Cass...ci stavo riflettendo poco tempo fa su come i produttori spesso e volentieri siano il male del Cinema.E la C maiuscola è voluta....

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    1. Grazie mille! Quando a produrre questa saga era Debra Hill, le cose sono andate bene, i primi tre capitoli tra alti e bassi restano i migliori, con l’apice del primo, che vabbè è un capolavoro imprendibile ;-) I disastri combinati dai produttori sono solo all’inizio, da qui in poi è una discesa all’inferno, allacciamoci tutti le cinture! Cheers

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  4. Lo vidi tempo fa, ricordo che l'inizio è anche discreto, con il serial killer in coma che si risveglia..poi scivola nel ridicolo. Alla fine ricordo che Michael viene crivellato di colpi ma tanto sarebbe tornato ancora, è vero che poi sarebbe risorto anche dopo una decapitazione (!!)

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    1. Inizia abbastanza bene, poi si perde più che altro nella noia, non è brutto, è piatto, il che forse è èure peggio. Aspetta di vedere come risolveranno il crivellamento di colpi, e si, nel destino di Michael c’è anche quello di fare la fine di Maria Antonietta, e pure lì, colpi di genio per farlo tornare tra noi, vedrai, ci sarà da divertirsi in questa rubrica ;-) Cheers

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  5. la battuta su telecupole + fantastica

    rdm

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    1. Eheeh ti ringrazio, mi rendo conto che è un po’ a chilometri zero come battuta, ma non ho potuto resistere ;-) Cheers

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  6. In sti giorni sono talmente per aria che non mi ricordo manco se l'ho visto, ma credo di no. Anche se ammetto di non sono molto affidabile in questo periodo visto che ho di tutto in testa e tra Halloween, Venerdì 13, Freddy, Chucky, Hatchet e altri horror/slasher assortiti sto andando in confusione! Li sto confondendo più spesso di quanto vorrei... Help! (la mia compagna poi in due giorni mi ha fatto rivedere "Martyrs" e "A l'Interieur" giusto per gettare benzina sul fuoco)

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    1. “Martyrs" e "A l'Interieur" sono due grandissimi film, ottimi gusti ;-) Ed è proprio per questo che siamo qui a fare chiarezza con delle belle rubriche ordinate che descrivono per filo e per segno tutti i film! Vai tranquilli che poi rischi di metterti ad inseguire qualcuno con un coltellaccio in mano, tu, non l’inseguito ;-) Cheers

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  7. ...e fu così che il buon Michael venne fatto diventare un Jason Voorhees d'autunno!
    Peccato che "Giovanni" abbia sniffato l'odore dei soldi e venduto i diritti... anche se ora ha fatto anche peggio, e senza neanche lasciarci la speranza che investa quei soldi per fare qualcosa di nuovo!
    Sono stato cattivo eh? Ma é solo perchè adoro i primi due capitoli e stimo molto il terzo... e quindi mi fa rabbia il come abbiano voluto (e continuino a volere) spremere il mito!

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    1. Da qui in poi è una lenta discesa all'inferno, Jason Voorhees si è nutrito del successo di Michael e loro cosa fanno? Lo trasformano nella brutta copia di Jason, bravi! Bell'idea. Con questi soldi Giovanni ha fatto cose come "Essi Vivono" quindi ci può stare, secondo me il suo coinvolgimento nel nuovo Halloween se non altro si tradurrà in un disco e poi vediamo, molto meglio dei suo non coinvolgimento per robaccia tipo il remake di "The Fog"... Credo, vediamo il nuovo film e poi valutiamo ;-) Cheers

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  8. Come avrai già visto ieri sono d'accordissimo con te: un film piatto e banale, con uno dei peggiori Michael Myers mai visti, impacciato e macchinoso nei movimenti ancora di più di come era stato scritto il personaggio nei primi film. La mancanza di scene splatter per uno slasher è una cosa indegna.

    Pensavo che dopo questa si potesse solo andare più a fondo invece, anticipo, il quinto che ho visto un paio di giorni fa l'ho trovato azzeccatissimo!

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    1. Myers non sembra mai una minaccia, sembrano passate due ere geologiche dal film di Carpenter, dove “The Shape” era sinistro in ogni fotogramma. A questo punto sono curioso di leggerti, ho trovato un senso al quinti capitolo solo quando mi sono messo a scriverne, il bello è che da qui ad “Halloween” (festa e film in uscita) avremo quintale di Michael Myers nella blogosfera… Yuppi! ;-) Cheers

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  9. Bella la citazione di Collateral :)
    Diciamo pure che dopo i primi tre film (ma solo il primo è imprescindibile) ci sono davvero pochissimi spunti interessanti nella saga, gli altri li si guarda giusto perché ci si è affezionati al personaggio e/o perché proprio non si sa come riempire il tempo libero.

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    1. Complimenti! (primo estratto): Hai indovinato la citazione segrete!
      Complimenti! (secondo estratto): Hai riassunto la saga di Halloween meglio di quanto potrò mai fare con questa rubrica :-D Cheers!

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    2. E nonostante tutto rimane la saga horror più godibile tra quelle "classiche"!

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    3. In effetti si, da questo punto di vista ci può stare ;-) Cheers

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  10. Manco la bionda! Proprio una delusione allora! XD

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    1. Non ci viene concesso niente, una vera tragedia! Cheers

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