Ci ho messo un po’ a gettarmi sul nuovo romanzo di Hap &
Leonard scritto da Joe R. Lansdale, non perché non fossi in ansia per il
destino dei personaggi dopo il finale di Honky Tonk Samurai anzi, più che altro perché tra trasloco e casini vari ho
temporeggiato, ma quando ritrovo quei due, mi sento come uno che torna a casa
sua.
Per altro, mentre finivo di leggere questo romanzo, Einaudi
pubblicava già il successivo, come ai vecchi tempo in cui passavo da un libro
di Champion Joe a quello dopo senza nemmeno prendere fiato, avranno pure
cancellato la serie televisiva dedicata ai due personaggio più famosi di
Lansdale (forse per eccesso di bellezza,
non ho altre spiegazioni) ma per fortuna non ci possono togliere gli originali
Hap & Leonard!
Devo dire che “Bastardi in salsa rossa” mi è piaciuto
parecchio, certo le trame di Hap Collins e Leonard Pine sono sempre più simili
le una alle altre, un nuovo caso da risolvere, qualcuno da picchiare forte, e
poi magari da picchiare ancora un po’ più forte e poi tutti a nanna, o magari a
mangiare biscotti alla vaniglia e bere Dr. Pepper. Ma in tutta onestà ho
preferito di gran lunga questo romanzo rispetto al precedente Honky Tonk Samurai, che si giocava tutto
in quel finale di cui Lansdale si libera piuttosto presto all’inizio di questo
successivo romanzo.
Basta un capitolo a Champion Joe per aggiornarci sullo stato
di salute di Hap e di quello affettivo di Leonard, inoltre con un pretesto piuttosto
semplice elimina momentaneamente dall’equazione anche Brett e Chance, la figlia
di Hap che ha fatto il suo esordio proprio tra le pagine di "Honky Tonk Samurai". Il che è un peccato
perché alla ragazza viene concesso un (bel) capitolo di chiacchierata con papà
e poco altro, mentre tutto questo mancato utilizzo della rossa Brett è un vero
peccato, ma posso farmene una ragione visto che il romanzo fila via alla grande
lo stesso.
Il nuovo caso per Hap e Leonard prevede di indagare per un
pugno di Dollari (letteralmente, visto che sono solamente 65 ex presidenti
spirati stampati su carta verde), sugli affari un gruppo di poliziotti,
colpevoli di aver maltrattato una ragazza e di aver molto probabilmente ucciso
suo fratello Jamar, pugile promettente colpevole più che altro di essere nato
del colore sbagliato, il grande tema sempre tristemente in voga, e non solo nei
romanzi di Lansdale.
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Champion Joe in posa, con la maglietta di Bubba Ho-Tep. |
Il titolo furbetto appioppato al romando da Einaudi, “Bastardi
in salsa rossa” fa proprio riferimento agli sbirri a cui Hap e Leonard, con l’aiuto
del fidato Marvin Hanson, andranno a mettere i bastoni tra le ruote, dico
furbetto perché pur di strizzare l’occhio a Tarantino hanno deciso di
sacrificare l’originale e ben più affascinante “Rusty Puppy”, espressione che
nel romanzo trova una sua spiegazione per bocca di un personaggio interessante,
la nuova arrivata Manny, tostissima poliziotta che si spera di veder entrare a
far parte dei personaggi regolari che ruotano attorno ai nostri Hap e Leonard.
Ah! Visto che so che alcuni lettori di Lansdale tengono la classifica, ve lo
dico subito perché so che ci tenete, in questo libro Hap non tromba, lo so è
una rarità ma proprio per questo bisognava segnalarlo!
A proposito di personaggi di contorno che si mangiano la
scena, bisogna per forza parlare di Reba, oppure come la chiama Leonard, il
vampiro nano di quattrocento anni è il classico personaggio che solo il talento
di Champion Joe può rendere realistico e tridimensionale, e parliamoci chiaro,
per me “Bastardi in salsa rossa” vale la lettura anche solo per questo
personaggio, anzi la dico ancora meglio, anche solamente per i battibecchi tra
lei e Leonard, un esempio per tutti quelli che vorrebbero imparare a scrivere
dialoghi che filano via che è una meraviglia mentre li stai leggendo, oltre a
far morire dal ridere.
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Quello che viene fuori su Google se cerchi “Rusty puppy”, così aumento la quota “Cucciolosa” del post. |
Come dicevo lassù Lansdale ormai sforna storie del suo “Dinamico
duo” con una facilità irrisoria, l’intreccio diventa sempre meno complicato, e
il tutto si risolve a pugno, calzi e cazzotti, mai come questa volta perché a
scontarsi per ragioni di trama saranno gli stessi Hap e Leonard, e se i
dialoghi di Lansdale sono ipnotici, confesso di avere un debole per il modo in
cui descrive il susseguirsi di mosse, colpi e prese dei personaggi durante le
scene “di menare”.
I suoi due protagonisti sono personaggi talmente rodati che
basta opporli a qualcuno di abbastanza caratteristico perché la storia si animi
quasi interamente da sola, basta godersi lo scontro verbale tra Leonard e il
barista all’inizio del romanzo per capire a cosa mi riferisco, figuriamoci poi
quando questi due vengono lasciati liberi di scagliarsi contro dei bastardi
dietro ad un distintivo, bisogna solo mettersi comodi e godersi lo spettacolo.
Quindi posso dire che “Bastardi in salsa rossa” mi è
piaciuto più di Honky Tonk Samurai, e spero che il prossimo “Il sorriso di
Jackrabbit” mi piaccia ancora di più, magari lasciando un po’ di spazio a Brett
e soprattutto a Chance, personaggio che potrebbe portare papà Hap Collins in
nuovi territori, dai che lo so che l’argomento ti sta cuore Joe, altrimenti tua
figlia Kasey non verrebbe costantemente citata tra i cantati preferiti di
Leonard su!
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La copertina originale del romanzo, ci porta subito in Texas. |
Insomma altro giro, altro regalo da parte di Champion Joe, a
breve arriverà anche un commento sul libro successivo di Hap & Leonard che
ho già iniziato, in fondo mi basta poco per farmi contento, mi date un libro
nuovo di Lansdale e già mi fate svoltare la giornata!
Intanto vi ricordo gli altri commenti ai romanzi di Hap
& Leonard:
Bastardi in salsa rossa
Come ho scritto in un mio post l'unico libro di questa serie che ho letto è stato Honky Tonk Samurai: e anche se un po' lentino mi è piaciuto parecchio :D Ho in lista tutti i libri della saga, quindi mi ci vorrà un po' ad arrivare a questo ma fa piacere sapere che si mantiene su buoni livelli :)
RispondiEliminaI gusti personali hanno il loro peso, ma questo secondo me è anche migliore di "Honky Tonk Samurai", buona lettura perché ti attendono un sacco di ottimi titoli di Hap & Leonard ;-) Cheers
EliminaI tempi di Mucho Mojo sono purtroppo lontani ma Lansdale rimane uno dei maggiori affabulatori del nostro secolo.
RispondiEliminaVero, quasi non lo ricordo più il Joe dei tempi d'oro, ma tutto sommato vederlo tornare ai suoi Hap & Leonard con questa frequenza mi piace, ci campo sui suoi libri ;-) Cheers
EliminaUndici libri? Ammappete, quindi mi ci vorrebbe una seconda vita per recuperare! Dovrò farlo con la serie tv.
RispondiEliminaMa il titolo originale del libro, perdona la mia ignoranza, significa?
Undici libri se contiamo anche quello appena uscito che sto leggendo ("Il sorriso di Jackrabbit"), "Una coppia perfetta" è una raccolta di tre storie brevi di Hap & Leonard, e da quando ho capito è uscita anche un'altra raccolta dove compare un racconto dei due personaggi, sui cui metterò a breve le mani. La serie è molto consigliata, i libri sono più consigliati, perché ti assicuro che undici o dodici che siano, si leggono ad una velocità irrisoria credimi, provaci e vedrai ;-) Vuol dire Cuccioli arrugginiti, che poi è il titolo che ho dato al post, siccome nella storia sono presenti dei cani e i resti di una segheria "Champion Joe" si è inventato questo termine ;-) Cheers!
EliminaGli ultimi due a me mancano, spero di riuscirli a recuperare a breve.
RispondiEliminaSono a metà di “Jackrabbit” ma conto di finirlo a breve. Per altro ho scoperto che esiste una novella di Hap & Leonard inedita, pubblicata su una raccolta intitolata “Stesso sangue” che esce per Einaudi. Cheers!
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