lunedì 2 luglio 2018

The Cleanse (2018): Demoni interiori (carini e coccolosi)


Se qualcuno vi dicesse che, con un semplice procedimento di purificazione, potreste liberarvi da tutta la sofferenza e il dolore che avete provato nella vita, voi cosa fareste? Oh, non guardate me in cerca di una risposta, io nemmeno più rispondo ai call center che vogliono farmi cambiare operatore telefonico.

Però l’argomento è di ampio respiro, a volte il dolore è talmente grande da essere un peso, quasi fisico, una specie di vischiosa massa nera che appesantisce corpo e mente, un mostro con i denti, un organo malato da cui sarebbe così bello potersi separare con un coltello se fosse possibile farlo. Più o meno è quello che ha pensato Paul Berger, personaggi con quella che io chiamo la “Sindrome di Charlie Brown”, ovvero oltre ad una generale sfiga, tra cui quella di essere interpretato nel film da Johnny Galecki, il Leonard di “The big bang theory” (Fermi! Anche io non sopporto quella serie ma non smettete di leggere, su di lui ci torniamo più avanti, lasciatemi l’icona aperta), è uno di quei personaggi che si presenta con nome e cognome e tutti lo chiamano per nome e cognome, proprio come Charlie Brown.

La mia identica reazione, quando sento parlare di “The big bang theory”, uguale!
Paul Berger è stato mollato all’altare, fa un lavoro non molto chiaro e comunque grigio e oscuro, non come quello che faceva prima lavorando in una start up, vive in uno schifo di appartamento con topi grossi come il vostro cane che per essere uccisi non bastano le trappole, bisogna colpirli in testa con una chiave inglese, cose che, ovviamente, Paul Berger non riesce a fare, perché cavolo, faranno schifo, ma sono sempre esseri viventi, no?

Il giorno in cui decide di partecipare a questa miracolosa procedura per liberarsi dal suo dolore, incontra Maggie (quella garanzia di buona recitazione che risponde al nome di Anna Friel), una che nella vita è passata attraverso drammi che in confronto quelli di Paul Berger sono tutti da ridere. Tutti insieme, compreso lo stronzissimo Eric (Kyle Gallner), uno che sta lì per far contenta la sua ragazza, partecipano al percorso di purificazione spirituale.

Una specie di brodo in lattina da bere, lunghe passeggiate, uno chalet nei boschi ed Anjelica Huston (che ormai si vede sempre meno, ma resta mitica) che continua a dir loro: "Va tutto bene, bevete, purificatevi e non vi preoccupate dei continui vomiti notturni, tutto sotto controllo".

Almeno finché Paul Berger non vomita giù dal lavandino un… Qualcosa, che non solo si muove, ma ha pure due occhioni teneroni con cui ti guarda nemmeno fosse il gatto di Shrek, cosa fai ti lasci prendere dal panico? Lo uccidi usando il libro più grosso disponibile sulle tue mensole? Farà pure schifo, ma è sempre un essere vivente, no? E poi con quegli occhioni, ma guardatelo!

“Sarà, ma io nel dubbio mi armo di spranga!”
Questi cosetti, che sembrano un po’ dei grossi lumaconi, ma con la faccia da Funko Pop, nel film (e nel titolo del film) vengono chiamati “Cleanse” che in Inglese vuol dire proprio purificare, ma state tranquilli che li chiameremo solo “Cleanse”, un po’ come facevamo con i Critters, oppure con i Gremlins, perché il filone in cui questo film va ad incastrarsi è proprio quello: la commedia horror con i mostriciattoli che non sai se hai voglia di abbracciarli, ma magari anche no perché, oh e se poi mi stacca una mano?

L’esordio al cinema di Bobby Miller che dirige e scrive la sceneggiatura non è del tutto perfetto, qualche reazione dei personaggi poteva essere più divertente, più drammatica o semplicemente più realistica, ad esempio se io vomitassi un mostrino, per quanto puccioso e carino, mi verrebbe una crisi! Non andrei tutto pacato da Anjelica Huston, ma sono dettagli in fondo. Perché “The Cleanse” ha la durata giusta, 81 minuti di cui dieci (DIECI) di titoli di coda che scorrono leeeeentissimiiiii, forse perché un film di un’ora e dieci rientra a malapena nella categoria lungometraggi, quindi prendiamocela comoda con i titoli di coda che se arriviamo ad 81 minuti nessuno può contestare.

Ma, soprattutto, è un film che funziona perché più che un horror, è un dramma con dei mostri, che per di più (per un po’) sono pure carini e realizzati con ottimi effetti speciali vecchia maniera, animatronici e fisici come dovrebbe sempre essere, in particolare se vuoi realizzare un mostro credibile che incarna tutto il dolore provato dai protagonisti.

“Lo vuoi un biscotto? Solo il biscotto però il dito lasciamelo”.
Così a memoria, ricordo solo un episodio di Rick & Morty con una trama simile, ma ancora meglio il simpatico “Bad Milo!” (2013) dove gli intenti, però, erano molto più caciaroni, basta ricordare da che parte del corpo del protagonista usciva fuori il piccolo mostrino omicida di nome Milo per mettere in chiaro le differenze tra i due film.

Eppure, Bobby Miller fa un ottimo lavoro, si gioca al meglio Anjelica Huston, ma anche Oliver Platt, entrambi “Gurù” di questa disciplina di purificazione con coccolose (ma drammatiche) conseguenze, in certi momenti si ride, quasi sempre, anzi facciamo pure che OGNI volta che vengono inquadrati i Cleanse, si finisce per pensare solo a quale vorreste portarvi a casa e al nome che gli dareste, il che è assolutamente funzionale per la storia.

Sì, perché crogiolarsi nel dolore passato è qualcosa di complicato, a volte la sofferenza ti resta appiccicata addosso come il catrame, altre, invece, sembra una coperta calda con cui avvolgersi per evitare di affrontare tutto il resto che deve ancora avvenire, insomma a volte il dolore è un mostrino, che fa schifo perché è viscido e arriva dal fondo delle tue budella, però è anche carino e coccoloso come i pinguini di Madagascar e liberarsene può essere più difficile del previsto.

Attivare modalità occhi da gatto di Shrek in tre… due… uno…
Bobby Miller dimostra di avere come riferimento tutti i film e i registi giusti, da Joe Dante prende in prestito la passione per gli effetti speciali vecchia scuola e, ovviamente, le creaturine sulla falsa riga dei Gremlins, un po’ tenere e un po’ bastarde, eppure usa il genere horror, rappresentato dai mostri, unico vero elemento orrifico in un film che potrebbe essere visto e magari apprezzato anche da vostra madre, per fare metafora di altro.

Oh gente! Ma questo Bobby Miller è più nerd di Sheldon, Leonard, Howard e Raj messi insieme!
Non so se esiste la definizione di “Body Horror Pop”, ma “The Cleanse” potrebbe appartenere a questo genere, l’idea di una creatura generata da tuoi sentimenti negativi, che si fa carne e cresce fuori dal tuo corpo, è qualcosa che urla fortissimo David Cronenberg, fa pensare un po’ ai figli di Nola in Brood - La covata malefica, però filtrati dal gusto di Joe Dante, insomma Bobby Miller è uno a cui piacciono i film giusti, si vede e per questo si merita un bravo.

Poi se ne merita anche un altro, perché il ragazzo trova il modo di gestire il rapporto tra i suoi personaggi e i rispettivi Cleanse piuttosto bene, suggerendo idee più che sparando metaforoni scritti con il pennarello a punta grossa, nello strano rapporto che si crea tra  Paul Berger e il mostrino uscito dal suo corpo ci potete trovare la difficoltà di lasciarsi indietro il dolore, oppure uno strano rapporto padre e figlio con relativo senso di responsabilità, insomma: non così scemo o leggero come farebbe intendere un film di 81 minuti con i mostrini carini che in teoria sarebbe una commedia horror.

Senza rovinarvi la visione posso dire che forse il film avrebbe potuto osare anche di più, si conclude nel modo giusto, anche se forse un po’ sbrigativo, però ti lascia ben dieci minuti di leeeeeentiiiisssimiiii titoli di coda per pensare alle conseguenze di quello che abbiamo visto per i protagonisti, in un finale che ancora una volta mi ha fatto pensare a Davide Birra, perché non è quello di La Mosca, dài, andiamo! Nessuno film finirà MAI come “The Fly”, perché quello è uno dei finali più belli e dolorosi di tutta la storia del cinema, ma quello di “The Cleanse” gioca in quella zona lì, l’ho già detto che Bobby Miller è uno con ottimi gusti cinematografici?

Effetti speciali con uno spiccato gusto per la vecchia scuola.
Chiudiamo anche l’icona lasciata aperta su Johnny Galecki, il Leonard di “The big bang theory” che qui è anche produttore, la serie con i Nerd diventati di moda nel tempo mi è venuta in odio totale, ma Galecki ha un talento: il disadattato gli viene proprio bene. Quando TBBT era ancora una serie, il bello era proprio vedere come Johnny Galecki sapesse caratterizzare il suo Leonard come uno che avrebbe voluto una vita “normale” e una fidanzata (nella fattispecie Penny), uno incastrato tra la sua vita da Nerd senza ritorno e la pulsione di non essere sempre etichettato come uno stramboide che sa tutto di Flash e Star Trek, ma non riesce a rivolgere la parola ad una donna. Uno che soffre per la sua condizione, a differenza di che so, il maledetto Sheldon (che ormai detesto) che, invece, del suo essere nerd ha fatto motivo di orgoglio e vanto. Dopo la terza stagione “The big bang theory” è diventato una schifezza che non fa nemmeno più ridere perché ha tradito questa premessa quasi malinconica, ma qui Johnny Galecki funziona alla grande proprio perché riprende quel tipo di personaggio che soffre, ma le cui costanti figure di merda sminuiscono il dolore che prova ai nostri occhi.

Johnny Galecki il campione del mondo dei ruoli da disadattato.
No, anche l’analisi “seria” di “The big bang theory” vi ho fatto, trovatelo un altro blog che vi rimanda a casa con due commenti al prezzo di uno!

Insomma, Bobby Miller fa un ottimo lavoro e lascia sperare che con il tempo potrebbe ancora migliorare, ora che ci penso, pure lui ha un po’ la “Sindrome di Charlie Brown”, perché per tutto il post l’ho chiamato Bobby Miller e se questo è l’inizio della sua carriera, speriamo di poterlo chiamare ancora per nome e cognome.

24 commenti:

  1. Frank e Penelope Ann Miller entrano nel Carlito's Way - la peggior bettola della Città del Peccato - ed ordinano un paio di Miller. La barista è tale quale Anjelica Huston. Guarda i Miller, dice che è il caso provino qualcosa di completamente diverso e li lascia un minuto da soli mentre cerca qualcosa di completamente diverso nel retrobettola. Torna con due bicchieroni di roba spumeggiante. I Miller fanno cincin e bevono.

    E' parecchio dopo il crepuscolo. I Miller si svegliano all'unisono nel letto matrimoniale ed emettono un fumo verde che si fonde sopra le loro zucche prima di solidificarsi ed atterrare nel buio e correre via spaventato come un ratto sorpreso dal raggio di una torcia.
    Frank ha un incubo in cui Adam West e Burt Ward sono i personaggi di un fumetto verde che ha creato. Penelope Ann sogna di essere la ètoile di una bettola al confine col Messico mentre attende che il suo Carlito ritrovi la via.
    Il giorno dopo trovano un cucciolo puccioso che dice di chiamarsi Bobbymiller e di essere tutta strada che hanno fatto per scappare dal loro incubo peggiore. La tv accesa e senza sonoro trasmette il video di Road to Nowhere con David Byrne che corre sul posto.

    I Miller si svegliano di soprassalto lanciando da tutte le parti i loro Scarface di peluche. Era tutto un sogno tizianosclavico. O no?

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    1. Tiziano Sclavi che sogna di essere in un film di Lynch, con le musiche di David Byrne. Tutto questo ci insegna di non bere niente con nessuno degli Huston, a meno che non sia Danny, che probabilmente in una bettola di Sin City potresti trovarlo a suonare. Bobby Miller, purtroppo deve aver preso da papà, ma non l’ironia, quella deve arrivare dal lato materno, grazie al cielo! ;-) Cheers

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  2. Ti prometto che dopo leggo tutto. Giuro. Ma per ora ho solo una cosa in testa: SHOWTIME IN L.A.!

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    1. Questo lunedì non poteva iniziare nel modo peggiore. La più tremenda delle notizie, orrore, l’orrore. Un orrore giallo viola… Cheers

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  3. Io invece mi sono alzato con un sorriso grosso così! Se poi leggo ESPN che dà quasi chiusi Leonard e Cousins allora la giornata non può che migliorare. Certo, il resto del roster sarà da mani nei capelli però... Senti Cassidy, come sei messo? Riusciamo a rimetterci in forma per la pre-season? Perché a naso se ci presentiamo sotto casa di LBJ in una forma decente un contratto magari al minimo salariale lo strappiamo pur noi...

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    1. Terribile, terribile, se poi arriveranno anche Leonard e Cousins è tutto finito.
      Con questa mossa ci siamo giocati per sempre la possibilità, almeno per i prossimi quatto anni, di vedere John Carpenter dirigere qualunque cosa. Il Maestro si piazzerà di nuovo sul divano a seguire i suoi Lakers e ciaione, addio, è tutto finito. Disperazione, flagello, anatema!

      Per il resto io a parte qualche acciacco da poco non vado male, garantisco più partite di Kevin Love e blocchi più solidi, ah sicuro! Con i suoi assist 10/15 punti li facciamo pure noi ;-) Cheers

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  4. Ecco, ora dopo aver festeggiato tu-sai-cosa ho letto il post. Il film non lo conoscevo ma l’idea non è per nulla male. E se mi dici che al netto di un paio di buchi o di ingenuità è costruito bene allora è venduto caro Cassidy!

    Per quanto riguarda TBBT anch’io, come tutti, ero un fan. Poi di punto in bianco l’ho mollata e ora la ritengo noiosa, ripetitiva e insopportabile. Capisco che i personaggi vendono ma se finiscono le idee e tutto si ripete a pappagallo per intere stagioni allora chiudetela che è meglio! Galecki invece sarà pure uno sfigatello ma nella vita reale si è pure buttato giù Kaley Cuoco quindi proprio uno sfigato vero non deve esserlo. È un bravo attore e questo tipo di parti gli vengono particolarmente bene.

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    1. Guarda ora che ho visto Bobby Miller, Galecki va rivalutato, almeno lui fuori dal set non va in giro conciato come un nerd, per la Cuoco, bella presa ;-) Il film merita, è un buonissimo esordio, questo ragazzo ama tutti i film giusti e si vede, speriamo di sentir parlare di lui ancora in futuro. Cheers!

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  5. Io sinceramente quel cosino non lo trovo così gradevole:D. Trama molto curiosa, c'è Galecki: lo vedrò. A me Big Bang Theory piace ed è proprio la contrapposizione "benefica" tra Sheldon e Leonard ad essere il valore aggiunto. Poi è vero che andando avanti la sere perde magia e si rimane a guardarla perché si è affezionati ai personaggi e si vuole vedere l'evoluzione delle loro vite (ora molto meno nerd).

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    1. Ma la sua efficacia è proprio quella, non deve essere per forza carino, visto che rappresenta il peggio dei protagonisti, ma siccome non fa nemmeno così schifo è così difficile per loro separarsene ;-) Ormai hanno snaturato i personaggi secondo me, l’unico modo che hanno per convincermi non è fare “Young Sheldon”, ma sarebbe fare una roba tipo “Casa Wolowitz”, perché Howard e Bernadette sono quelli che mi fanno più ridere di tutti, Simon Helberg oltre a sembrare il figlio di Nicolas Cage è l’attore migliore del cast e Melissa Rauch la più caruccia, poi quella vocina mi fa troppo ridere ;-) Cheers

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    2. ahahah siamo proprio in disaccordo XD, per me loro due sono i personaggi che farei uscire dal cast

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    3. Guarda, in tutta onestà, nelle prime due/tre stagioni, Howard mi stava proprio sulle palle, sul serio, ad ogni sua entrata in scena, mi chiedevo perché esistesse come personaggio, urticante e monotono nel suo fare sempre il cascamorto senza successo, inoltre mi sembrava il figlio Nerd (cioè, ancora più nerd) di Nicolas Cage :-P
      Invece andando avanti con la serie, è il personaggio che si evolve di più, a differenza degli altri che diventano macchiette congelate nel loro ruolo. Ha smesso di provarci inutilmente con tutte, la sottotrama omoerotica (anche lì, scontatissima) con Raj per fortuna dimenticata, è andato nello spazio (provocando invidia a Sheldon, e questo è un bene!), insomma è cresciuto, e poi l’attore secondo me è molto bravo, anche se sembra sempre il figlio nerd di Nicolas Cage ;-)

      Merito dell’evoluzione, proprio Bernadette, che detta fuori tra me e te, toglierei dalla serie solo se potessi portarmi a casa Melissa Rauch ;-) Cheers

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  6. Sono contento di averti letto ma dubito che vedrò il film, perché Galecki mi ammazza qualsiasi voglia! Pensa che io mi sono sorbito 8 o 9 stagioni di TBBT nella speranza che si risollevasse, ma il luogo comune stantio e l'omologazione orwelliana ormai non possono più lasciar vivere la speranza in quella serie. È valsa però la pena vedere intere stagioni di nulla per la puntata su Star Wars 7: quella puntata da sola vale l'intero telefilm! Quindi vedere il faccione di "Cooosa?" Galecki mi deprime a priori: mi limito alla tua rece :-P

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    1. Mi hanno consigliato tutti l’episodio su Episodio VII, ma siccome non sopporto più TBBT e sopporto ancora meno Episodio VII, non so se troverò mai la forza di vederlo, anzi pardon, la Forza di vederlo :-P Galecki potrebbe essere il traino per questo film, ma anche la peggiore delle pubblicità possibili, non è un attore che ha tanti personaggi, anzi facciamo che ne ha solamente uno, eppure qui funziona, ti ringrazio per aver letto tutte le mie caSSate ;-) Cheers

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  7. Ne ho sentito parlare, assomiglia un po' a Wuba, film che mi divertì abbastanza, quindi mi piacerebbe vedere anche questo ;)

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    1. Wuba, Wuba, Wuba, ma era quello d’animazione? Mi sa che me lo sono perso quello. Questo non è niente male, fammi sapere come ti sei trovato con i mostrini ;-) Cheers

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  8. Film molto interessante che ignoravo completamente :D Per fortuna per quegli attori c'è una vita FUORI da TBBT!

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    1. Si per fortuna si, con questo film è anche una buona fortuna ;-) Cheers

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  9. Mmmm...devo ancora decidere se mi interessa o no...la tua recensione è molto interessante, ma il mostricciattolo non mi sembra molto convincente...Ci penso ancora un po'...
    Per quanto riguarda TBBT, io ho visto puntate solo a sprazzi e nonostante tutto continua a piacermi, però sono d'accordo con te sul fatto che abbiano presto snaturato i personaggi...

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    1. I mostrini sono alla stregua di una metafora, se può convincerti è un film che dura pochissimo, non come un episodio di TBBT ma quasi ;-) Cheers

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  10. eh no caro Cas, qui siamo in disaccordo (e ogni tanto ci sta)...
    TBBT per me è la miglior serie tv comedy della storia del piccolo schermo e Sheldon è il mio idolo assoluto... poi posso darti ragione sul fatto che dopo la terza stagione ci sia un leggerissimo (ma proprio leggerissimo)calo, però... no, no, no.. don't touch my tbbt ;-) ;-)

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    1. Ahahah beh dai ci sta ;-)
      Credimi, ho amato quella serie tantissimo, le prime tre stagioni sono una bomba, ma poi per me è stato un lento declino, ora come ora, come dicevo nei commenti qui sopra, potrebbe attirarmi solo uno spin off su Howard e Bernadette, che per me sono il vero motivo per cui ho resistito e continuato a guardare la serie fino a metà della stagione otto (storia vera). Cheers!

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  11. Io ho sempre guardato TBBT per passare il tempo senza serene fan accanito, e non ho trovato chissà che calo... è vero che i personaggi odvientanos empre meno nerd col passare delle stagioni, ma è normale.
    Gli attori invecchiano, non possono rimanere congelati nel ruolo degli sfigati bambinoni solitari per sempre, diventerebbero tristi e patetici ; e allota che riderebbe più con loro ?
    Inoltre , le battute nerd dopo un pò si esauriscono e bisogna puntare ad altro, ai risvolti sentimentali, la vita di coppia, insomma, far evolvere i personaggi.

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    1. Anche vero, ma mi è sembrato come quando hanno fatto mettere insieme Mulder e Scully, solo con in X-Files ci hanno messo nove stagioni e passa, in TBBT a metà della terza hanno abdicato. Inoltre penso che senza le battute nerd, a tenere su il livello comico sia davvero solo Howard. Cheers!

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