martedì 10 luglio 2018

La notte dei Demoni (1988): Una festa da paura!


Per molti l’estate è il momento della spiaggia e della tintarella, ma per le creaturine della notte come voi e me che hanno lo stesso amore per l’abbronzatura che potrebbero avere i vampiri, estate vuol dire solo una cosa: Notte Horror!


Come Steph Curry dopo una tripla faccio la conta, con questo sono uno, due, tre anni di fila di partecipazione a questo fichissima iniziativa a blog congiunti che quest’anno ho addirittura l’onore di poter inaugurare. Seguendo l’antica tradizione del primo gruppo che sale sul palco di un festival, è necessario alzare il volume e fare un gran casino per scaldare i motori, non si poteva iniziare meglio perché alle ore 21.00 la Bolla, dalle pagine del suo Bollalmanacco di cinema ci ha già parlato di quel gran filmone di Re-Animator, quindi vi invito ad andare subito a leggere il suo post!

Fatto? Cacchio se leggete in fretta! Bene, a me tocca continuare questa festa in seconda serata, permettetemi di citare il mitico Zio Tibia e dare il via alla mia personale versione del FestivalBARA (volante), per il terzo anno di fila, ben tornati a Notte Horror creaturine della notte!

Non ho avuto troppi dubbi nel momento di scegliere un titolo per questa iniziativa, “La notte dei Demoni” è un cult che qui da noi, in uno strambo Paese a forma di scarpa è ricordato solo nei cuoricini di qualche appassionato, ma per quanto mi riguarda è fatto dal sarto per questa iniziativa. Già, perché, come vedremo, di suo non è niente di particolarmente originale, il regista Kevin S. Tenney ci aveva già regalato il gustoso “Spiritika” (1986) che, a ben guardarlo, è anche meno rozzo di “Night of the Demons”, però questo titolo di culto mescola alla grande tutti gli elementi che lo compongono e grazie ad un look in pieno stile anni ’80 e una certa dose di follia è un titolo assolutamente meritevole di rappresentare il decennio dei jeans a vita alta e delle pettinature cotonate, poi quest’anno compie i suoi primi trent’anni, quindi quale occasione migliore di Notte Horror per fargli gli auguri di compleanno?

Era una notte (dei demoni) buia e tempestosa. (Quasi-cit.)
Il film inizia subito forte con i titoli di testa animati e le musiche di Dennis Michael Tenney, fratello del regista, che ci regala un inizio con chitarre rock e sintetizzatori che più anni ’80 di così non si può e per metterci in scia al Maestro Giovanni Carpentiere, la storia è ambientata la notte del 31 Ottobre, anche se nel doppiaggio italiano del film viene chiamato semplicemente carnevale, dimostrazione che un tempo Halloween per noi era solo una festa che si vedeva nei film dell’orrore.

A proposito di doppiaggio fatto alla vecchia maniera, un bilioso anziano etichetta come “Giovinastri” una banda di ragazzi impegnati a sfotterlo, tra questi il più caratteristico è sicuramente Stooge, un corpulento ragazzone con un Mullet che urla anni ’80 (ma anche vendetta!) nel suo caratteristico costume di Halloween carnevale, un naso da maiale di gomma. Uno potrà pure vestirsi come gli pare per andare ad una festa, no?

“Hey frena Porky Pig! Dove hai preso la patante dal salumiere!?”.
Non c’è festa più ambita di quella organizzata da Angela (Amelia Kinkade), esperta di esoterismo e considerata quella stramba della scuola per via del look alla Morticia Addams, bah sarà, ma dopo il Mullet di Stooge a me in questo film sembrano tutti vestiti piuttosto bene, eleganza che si ottiene per shock. Alla festa ci vogliono andare proprio tutti, perché è stata organizzata a casa Hull un posto che, tenetevi forte, un tempo era abitato da una famiglia di becchini impresari di pompe funebri che nel tempo libero si dice praticassero il cannibalismo (ognuno ha i suoi hobby, fossero stati Vegani non avreste fatto quella faccia. Forse) che oltre ad ospitare una nutrita selezione di bare e alcuni forni crematori, si dice sia stato costruito sopra un fiume sotterraneo, al centro di una serie di leggende quasi tutte grondanti sangue, un posto da urlo per una festa, no?

Bel posticino niente da dire, la vista sul cimitero indiano da lassù sarà sicuramente ottima.
Ecco, provate a spiegarlo alla bella Judy Cassidy (bel cognome!) interpretata da Cathy Podewell, il suo spasimante Jay (Lance Fenton) vorrebbe portarla alla festa per il loro prima appuntamento che, poi, dai, si capisce lontano un miglio che vorrebbe sfruttare i brividi che un posticino come casa Hull può suscitare per strofinarsi con la biondina (Brividi, spaventi e horror! Aiutiamo le persone a fare sesso dal 1933! Messaggio promozionale gratuito aut. min. rich), però bisogna pure capirlo: è giovane, ha gli ormoni che fanno le sgommate e Judy è molto carina, come faccio a descrivervela? Ok, faccio così, cito le parole del pestifero fratellino minore della ragazza che spunta mascherato dal suo armadio mentre si sta cambiando: «Accipicchia che poppe sorellina, se ti crescono ancora dovrai farti aiutare per allacciati le scarpe» insomma un futuro Ungaretti questo ragazzo.

Io ad “Alice in Wonderland” preferisco gli Alice in Chains, però tu non sei niente male lo stesso.
Ma più che fare i porconi come Stooge e pensare alle grazie di Judy, dovreste concentrarvi sul suo costume, sì, perché la ragazza arriva controvoglia a casa Hull indossando un costume da Alice, ma è chiaro che grazie al regista Kevin S. Tenney la ragazza scenderà giù nella tana del bianconiglio demoniaco, trovando più orrori che meraviglia, su questo punto lasciatemi l’icona aperta che più avanti ci torniamo.

“Hey! Ma non era previsto che volassero queste bare! Questa è falsa pubblicità!”.
Se gli invitati sono piuttosto coloriti, la padrona di casa non è da meno, di Angela e del suo look da darkettona vi ho già parlato, concentriamoci per un minuto sulla sua amica Suzanne, forse l’unico nome davvero noto del cast, perché è interpretata con sprezzo del pericolo e nessun timore di mostrare centimetri di epidermide dalla mitica Linnea Quigley, celebre regina dell’urlo che forse ricorderete per la parte di Trash nel fantastico “Il ritorno dei morti viventi” (1985) di Dan O'Bannon ed ora che ci penso recitava pure in Sbirri oltre la vita (ormai non faccio una Notte Horror senza di lei), anche su di lei, icona da lasciare aperta perché la Quigley qui è particolarmente scatenata!

Linnea Quigley si fa bella per essere pronta alla Notte Horror.
Insomma, fino a qui le premesse sono abbastanza canoniche, no? Da qui in avanti lo diventano ancora di più, quando i ragazzi pensano di fare una piccola seduta spiritica, usando uno specchio per sbirciare il loro futuro, d’altra parte gli specchi hanno una lunga tradizione all’interno dei film dell’orrore, quindi perché no? Peccato che attraverso lo specchio faccia capolino un demone, realizzato con gustosissimi effetti speciali vecchia scuola, che terrorizza i ragazzi e si fa largo nel nostro mondo ed è qui che Kevin S. Tenney mena il suo colpo più duro!

Già ho detto proprio “Attraverso lo specchio” diventa quindi chiaro che il riferimento al lavoro di Lewis Carroll non si limiti al costume da Halloween di Judy (e con questo posso chiudere quell’icona lasciata lassù), ma la vera chicca secondo me è l’inquadratura sui frammenti di specchio rotto rimasti a terra, non solo perché è piuttosto ricercata, ma perché è davvero un’anticipazione del futuro dei ragazzi come aveva pronosticato Angela. Fateci caso: tutti quelli che si riflettono nello specchio in questa scena, NON arriveranno vivi alla fine del film, un dettaglio non da poco considerando che a riuscire a resistere fino all’alba saranno due personaggi non scontati... Basta! Vi ho già detto troppo, non voglio rovinarvi la visione nel caso non conosceste questo film di culto.

Beh però, magari con un po’ di colla e tanta pazienza lo sistemiamo.
Bisogna dire che “Night of the Demons” si accartoccia su sé stesso nella parte centrale, il ritmo cala drasticamente visto che la storia si concentra parecchio sui ragazzi e le loro peripezie, bisogna mettere in conto parecchi dialoghi che urtano le orecchie e una recitazione generale che definire così così sarebbe un atto di assoluta bontà, se escludiamo la Quigley che fa reparto a sé, nessuno del cast spicca particolarmente per talento, la stessa Cathy Podewell è finita per anni a recitare in “Dallas”, giusto per darvi un’idea.

Ma di riffa o di raffa, Kevin S. Tenney si gioca al meglio le sue carte e dopo aver radunato un gruppo di ragazzi in una casa, pensa bene di prendere ispirazione dai migliori, anzi proprio da La Casa, quando il male viene evocato e arriva a possedere prima Suzanne e poi Angela Kevin S. Tenney si gioca una vertiginosa steady-cam debitrice della regia di Sam Raimi che, però, risulta tremendamente efficace. Da qui in poi Tenney non prende più prigionieri, nella sua furia citazionista bisogna dire che i ragazzi una volta posseduti si trasformano in orrende creature molto, ma molto simili nell’aspetto ai demoni di beh “Dèmoni” (1985) di Lamberto Bava, ennesima dimostrazione che Tenney è sempre stato uno con i gusti cinematografici giusti!

Come direbbero i Misfits: Welcome to the party honey!
Ci sono film che invecchiano molto bene, altri non possono dire lo steso, a guardarlo oggi a trent’anni dalla sua uscita “Night of the Demons” dimostra tutti i suoi anni, eppure questo è un assoluto pregio, perché per look, musiche e follia, il film di Kevin S. Tenney incarna alla perfezione lo spirito di un decennio che ci ha regalato un sacco di horror a cui vogliamo tanto bene. In questo senso, una delle scene più memorabili è quella di Angela che posseduta da demoni improvvisa un ballo che sta a metà tra un Sabba e un videoclip degli anni ’80 sulle note di “Stigmata Martyr” dei Bauhaus, il celebre gruppo gothic rock inglese, che complice anche una porzione di testa in latino, contribuisce a dare un tocco da rituale satanico alla scena.

Questi che vanno sempre in giro vestiti di nero, gente strana…
Da questo punto in poi “Night of the Demons” non prende più prigionieri: i ragazzini vengono ammazzati uno dopo l’altro nella porzione di film più splatter in assoluto, tra lingue strappate, un braccio mozzato che ancora si muove e afferra uno dei protagonisti (ulteriore debito nei confronti di Evil Dead) e ragazzi uccisi, sorpresi a darci dentro in una bara, non volante ve lo posso assicurare.

La possessione demoniaca deforma i volti e corpi dei posseduti ed è qui che posso finalmente chiudere quell’icona su Linnea Quigley lasciata aperta lassù, oh finalmente! Sì, perché una delle scene più folli e memorabili di “Night of the Demons” prevede lo strambo utilizzo che Suzanne fa del rossetto, prima se lo spiaccica sulla faccia, poi lo fa sparire all’interno di un seno, in una di quelle scene capace di farti sputazzare i cereali mangiati a colazione. Sì, però quelli di due giorni fa.

No grazie, Linnea, come se avessi accettato ma il rosa shocking non si abbina con il mio incarnato.
La cosa curiosa è che proprio grazie al seno Linnea Quigley ha fatto colpo sul suo futuro marito (almeno fino al divorzio nel 1992) Steve Johnson. No aspettate! Che avete capito!? Johnson è un esperto di effetti speciali con un curriculum di tutto rispetto che va da The Fog a Videodrome solo per fare due nomi. In pratica, i due si sono conosciuti sul set, quando la Quigley si è presentata per farsi fare il calco del seno prostetico necessario alla scena del rossetto (storia vera), ora non so se i due hanno avuto dei figli, ma vi immaginate lo spasso se nel caso i pargoli avessero mai chiesto: «Papà come hai conosciuto la mamma?».

Il finale va in crescendo, con la povera Judy che corre di qua e di là come una Alice precipitata in un posto che ha ben poco di meraviglioso, per tentare di salvarsi e arrivare fino all’alba le tenta tutte, anche improvvisare un lanciafiamme con il tubo del gas, giusto per dirvi, avete mai visto Alice cercare di dar fuoco al Brucaliffo pur di tornare a casa? No. Questo vi fa capire il grado di gioiosa follia di cui un film come “La notte dei Demoni” è capace.

Questa Alice sta per scoprire quanto può essere profonda la tana del Bianconiglio (tutti possono citare Lewis Carroll ed io no?).
Il finale è particolarmente beffardo, quasi come la versione cinematografica di una storia horror della EC Comics, ricordate il vecchio bilioso dell’inizio? L’epilogo è tutto dedicato a lui, in una versione di dolcetto o scherzetto che pare giocare con leggende urbane dietro alla festa di Halloween, perché per gli appassionati di horror non c’è niente di meglio di un finale grondante sangue, una mela caramellata, una zucca intagliata o perché no, Notte Horror, che per vostra fortuna è solo all’inizio. Sempre se riuscirete ad arrivare vivi fino all’alba…

Bene bene bene cari piccoli zombetti miei, lo zio Cassidy Tibia questa sera vi lascia, ma non prima di ricordarvi che la settimana prossima gli incubi ricominceranno, con altri due titoli, in prima blog-putrefazione, occhio al palinsesto!

24 commenti:

  1. Bellissima presenetazione, complimenti! Come ho scritto anche sul blog di Erica, per me l'horror è un pianeta sconosciuto e queste iniziative mi servono tantissimo come arricchimento... ben vengano!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sarà pure un pianeta sconosciuto, ma in programma hai scelto uno dei miei film del cuore, quindi non vedo l'ora di leggerti. Ti ringrazio e mi quasi mi spiace aver già terminato il mio contributo, ma mi va bene ho un sacco di cosette niente male da leggere per i prossimi martedì sera! Cheers

      Elimina
  2. Risposte
    1. Questa finisce con citazione, dritta sparata in uno dei prossimi Rock 'n' Blog lo sai no? ;-)
      Mi è sempre piaciuta la voce di Dave Hill, anche se penso di conoscerli solo per il disco dove è presente questo pezzaccio. Ti ringrazio, ora so cosa avrò in testa per il resto della giornata :-D Cheers

      Elimina
    2. Ho in testa il pezzo (e la sua mitica versione Italiana: Freego delle Trombe di Falloppio - se non la conosci cercala!) da quando ho visto di cosa avresti parlato nel cartellone di Notte Horror! I Demon sono un ottimo gruppo sottovalutato oltre a questo disco più grezzo sono davvero belli anche i più melodici The Plague e Breakout, che tralaltro fa un figurone in vinile con la sua splendida copertina nella mia collezione ;)

      Elimina
    3. No mi manca, ma il titolo già promette bene :-D Ti ringrazio per le dritte, davvero li conosco pochissimi, giusto per il primo disco ma andrò ad indagare, sono sempre alla ricerca di un po’ di musica “Natalizia” ;-) Cheers

      Elimina
  3. Non mi ricordo questo film in particolare, ma con i vari notte horror ho passato delle belle serate in gioventù. Magari lo recupero.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Merita la visione e mi sembrava perfetto per la Notte Horror, per altro hanno fatto anche un remake, magari una di queste volte mi sparo pure quello, stranamente ne ho sentito parlare pure bene, quindi sono curioso. Cheers!

      Elimina
  4. MI sa che non è la prima volta che vedo Freddy e Jason citati sulle locandine dei B-movie.. mi sa che in quel periodo era sport nazionale rifarsi ai villain di successo per proporre ogni genere di lerciume.
    Comunque la tipa truccata come un demone di Lamberto Bava dovrebbe valere da sola una visione di questo film.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti è un argomento mica male, sarebbe materiale per un’indagine sfiziosa ;-) Diciamo che tipe e trucchi (di svariata natura) in questo film vanno forte, lo considero già un trionfo, alla mia terza Notte Horror sono riuscito a farti incuriosire al film, nei precedenti due capitolo ho incassato il tuo “No” secco… Vittoria! :-D Cheers

      Elimina
  5. Ho visto questo film almeno cinque o sei anni fa con dei miei amici e ne parlai anche sul mio blog, non mi ricordo se bene o male. E' una gran trashata, sicuramente, e mi ricordo anche che nel suo essere senza senso mi aveva anche abbastanza divertito. Attendevo questa tua recensione su uno dei film più trash della rassegna di quest'anno!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai com’è no? Se sei il primo ad iniziare la rassegna, tanto vale alzare subito fortissimo il volume della radio, e questo è il titolo giusto per farlo ;-) passerò da tuo parti a leggermi il tuo parere, anche io lo trovo ancora uno spasso questo film, dimostra tutti i suoi anni ma è anche la prova della follia (nel senso positivo del termine) che l’horror in quel decennio poteva sfornare. Cheers!

      Elimina
  6. Credo di averlo visto solo una volta, ma l'avevo totalmente rimosso.
    Diciamo che hai scelta la "via" meno semplice, facendoci riscoprire qualcosa ( nel mio caso ) che avevamo perso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai che se non mi complico la vita con le mie mani non sono felice? ;-)
      Scherzi a parte è un film di culto poco famoso al grande pubblico, a cui però voglio un sacco di bene, per questo si meritava l’occasione giusta, molto felice di avergli reso un servizio, spero pure buono! Cheers

      Elimina
  7. Ciao credo di essere giunto alla conclusione ( non ho ancora letto se Erica ha risposto alla mia domanda di ieri...) che in questa notte horror i film se ti li vuoi vedere devi arrangiarti;)
    Qui li raccontate e basta!
    Giusto?’
    Re-Animator l’avevo visto ma lo ricordavo a malapena.
    Questo sarà anche passato in Tv proprio da zio Tibia ma io proprio non lo ricordo!
    Sembra bello e divertente ( un po’ come splatter) o mi sbaglio?’
    Se lo trovo da qualche parte ( magari su YouTube) ci butto un occhio !
    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Guarda, io mi impegno a descriverli al meglio, ma a parola il cinema più che raccontarlo, o al massimo esaltarlo non si può fare, ma ti giuro che se potessi organizzare la Notte Horror, quella di Italia 1, i film te li farei pure vedere, solo che non mi fanno fare la parte di Zio Tibia... 'Stardi :-P Sono entrambi titoli che ti consiglio, sia "Re-Animator" che "La notte dei Demoni", splatter senza tirar via la mano, ti assicuro che si trovano facilmente, quasi ovunque. Appena finisco di montare la parabola anche qui sopra :-P Cheers!

      Elimina
  8. Ecco il dettaglio che ieri ancora mi mancava per essere definitivamente conquistato... la ragazza vestita da Alice :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sei un romantico, nemmeno Linnea Quigley e il suo rossetto ti distraggono ;-) Scherzi a parte, è un modo brillante di sfruttare l'idea della festa di Halloween, questo film ha dei numeri! Cheers

      Elimina
  9. Cavoli..questo mi sa che mi manca, dovrò recuperarlo appena possibile...Come al solito mi hai incuriosito molto...:)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti ringrazio, e penso che potrebbe piacerti ;-) Per altro mi sto già fregando le mani per il tuo contributo alla Notte Horror, ci parliamo quando sarà il momento, non vedo l'ora! Cheers

      Elimina
  10. Non ho ben capito che fine abbia fatto il commento che avevo scritto. Che mi sia dimenticato di pubblicarlo? COmunque, film che non ho mai visto e non so perché, visto che il titolo ce l'ho ben stampato in mente. Comunque lo recupererò perché non voglio che manchi tra le mie visioni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ho verificato, nessuno scherzo da parte del filtro anti-Spam, anche perché sono senza moderazione, nella vita e nei commento sul blog ;-) Altamente consigliato, fammi poi sapere se ti è piaciuto o no, intanto appena ho un minuto passo dalla tue parti a leggerti, più che notte horror sto avendo una mattina horror, ma arrivo eh ;-) Cheers!

      Elimina
  11. Ho sempre dato poco credito a questo film, ma mi devo ricreder dopo aver letto di braccia strappate e company! Colpa proprio della Queen of scream, in quella notte dei morti viventi che mi ha deluso molto, ahimè!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Te lo consiglio caldamente, è ancora un filmetto che fa alla grande il suo dovere ;-) Linnea Quigley è mitica dai! Non vedo l’ora di rivedermi “Il ritorno dei morti viventi”, lo so che è un film molto ma molto strano e per certi versi deludente se ti aspetti determinate cose, ma io lo trovo brillante e poi ci sono molto legato, tranquillo, in giorno arriverà su questa Bara, sicuro ;-) Cheers

      Elimina