lunedì 18 giugno 2018

Jurassic World - Il regno distrutto (2018): È previsto che si vedano dei dinosauri, nel vostro film sui dinosauri?


La verità è che io questo film non lo volevo nemmeno vedere, ormai lo sappiamo come finiscono queste cose: continueranno a tirarci per il collare a vedere un altro film con i DINOSAURI, perché lo sanno benissimo che, almeno per quanto mi riguarda, faccio parte di quella generazione che nel 1993 è stata colpita al cuore, la prima volta che ha visto un brontosauro ed ora vi lascio il tempo di fare la vostra migliore imitazione di Alan Grant e dire «Guarda, si muovono in branchi, si muovono in branchi», mentre io vi rifaccio il tema di John Williams con le pernacchie.


Ho trovato il precedente Jurassic World urticante, sul serio, con quel suo continuo strizzare l’occhio al primo film di Spielberg, mi è sembrata la perfetta incarnazione di come si fanno i film oggi: malinconia, malinconia, strizzata d’occhio, qualche altra citazione e poi hey! Non dimenticate la malinconia. Per lo meno, Jurassic World riusciva a mandare a segno una scena finale, grande, grossa e cazzuta in cui il mio preferito, il T-Rex faceva bella mostra di sé nello scontro contro quell’idea del cazzo con le zampe nota come Indominus rex, ancora non mi capacito che con tutti i dinosauri fighi che hanno vissuto come precedenti inquilini di questo gnocco minerale che ruota intorno al Sole, abbiano davvero sentito il bisogno di doverne inventare uno, per usarlo così male.

Ma se tutto sommato, uno assolutamente fuori luogo come Colin Trevorrow è riuscito a mandare a segno UNA scena decente, di sicuro uno come Juan Antonio Bayona non potrà che fare meglio, no dai andiamo, Trevorrow è uno che arrivava dal sopravvalutato “Safety Not Guaranteed” (2012) un film di cui ricordo fondamentalmente la presenza di Audrey Plaza, per dirvi di quanto mi abbia impressionato e molto probabilmente in vita sua finirà a fare tutt’altro in carriera, invece Bayona, tutto un altro paio di maniche: “The Orphanage” (2007) era una bombetta, “The Impossible” (2012) coinvolgente abbastanza da evitare l’effetto lacrimoni sempre dietro l’angolo e Sette minuti dopo la mezzanotte, uno dei film più riusciti visto negli ultimi anni, un sapiente utilizzo di bambini, mostri giganti ed effetti speciali che sulla carta faceva di Bayona il candidato ideale per portare avanti una saga che fin dal secondo capitolo, ammettiamolo, non ha più tanto da dire, o per lo meno lo avrebbe, ma non così.

Perciò alla fine ci sono cascato di nuovo, eccomi, mi chiamo Cassidy e sono un Dino-Dipendente, la macchina del caffè è laggiù, prendete una sedia, so che siamo in tanti. Per assurdo, per una volta che il nostro doppiaggio non rovina un film riempiendolo di parole inglesi non tradotte, oppure tradotte a cazzo di Gallimimus (unica nota negativa, più che altro di continuità? Mi è mancato sentire Roberto Chevalier quando Ian Malcolm apre bocca, ma siamo in piena zona amarcord lo so) cosa succede? Che il film viene tagliato!

"Dio crea i dinosauri, Dio distrugge i dinosauri, Dio crea Bayona, Bayona dirige un film di dinosauri, gli Italiani gli tagliano il suo film sui dinosauri."
Ed anche qui, questa storia dei tagli alla pellicola è scappata di mano più velocemente dei dinosauri una volta aperte le gabbie: l’Internet è diventato come l’assemblea di condominio di Fantozzi, mettiti l’elmetto in testa e prova a dire “Hanno tagliato delle scene da Jurassic World Il regno distrutto” e poi mettiti a contare i ruggiti dei leoni da tastiera. Sono polemico? No, sono cresciuto nel mito di Ian Malcolm e ho un armadio pieno di vestiti neri a dimostrarlo.

Personalmente ho voluto indagare, non mi serve a niente la notizia di Bayona che dà il suo benestare ai tagli, perché se vuole il suo assegno Bayona queste sono le cose che deve dire, la sua vera idea, se la sapremo mai, arriverà solo tra molti anni, quindi per ora, l’unica cosa che ho potuto fare è verificare questi SACRILEGHI tagli che, per altro, sono stati fatti per svariati Paesi, non solo uno di mia e vostra conoscenza fatto a forma di scarpa. Le scene sforbiciate sono sì e no tre: un T-Rex che si mangia una capra, così velocemente che se per caso stai sbadigliando (rischio che correrete spesso con questo film) potreste anche non accorgervene, a questo aggiungete, Ted Levine perde un braccio con un morso (purtroppo non del dottor Lecter) ed un'altra morte frettolosa nel finale.

"Tu non sai cos'è il dolore!" (Cit.)
Tutto roba dove il sangue non si vede nemmeno per errore e, quindi, di fatto rende i tagli ancora più illogici, per due ragioni: la prima è che il film di Spielberg del 1993 era un tripudio di braccia (di Sam Jackson) mozzate, eppure un’intera generazione lo ha amato tantissimo e molti di loro sono qui oggi con una tazza di caffè in mano e lo sguardo triste. Seconda ragione: il totale di pellicola asportata non fa cambiare di una sola virgola il mio giudizio sul film. Sono d’accordo su questo tipo di operazioni di taglio e cucito? Assolutamente no, ma se volete fare una crociata (da tastiera) contro i benpensanti che ripetono la frase della signora Lovejoy, non è questo l’esempio giusto per farlo, perché “Jurassic World - Il regno distrutto” è un film di poco conto, con o senza i tagli.

Ma la costante con “Jurassic World - Fallen Kingdom” è il suo continuo illudermi, anche dopo i primi minuti, quelli che io ritengo sempre fondamentali per un film, perché la prima scena che prevede una fuga sotto la pioggia da un T-Rex è dannatamente buona, con tanto di musichina trionfante utilizzata in modo satirico e, a ben guardare, questo “Fallen Kingdom” ci prova a tenere a mente delle conseguenze del precedente film, affida ad un sempre esaltante Jeff Goldblum (attore che penso sia più popolare oggi che mai) prologo ed epilogo del film, con Ian Malcolm che ancora una volta fa da coro greco umano, possibile che se Malcolm dica che le cose andranno male ancora nessuno, dopo 25 anni gli creda?! Va bene, una volta ha fatto un mezzo casino con una capsula per il teletrasporto, ma a parte quello le ha azzeccate tutte!

La scena migliore del film subito in apertura. Meglio, così dopo cinque minuti potete uscire dal cinema e vivere felici.
Dopo il disastro del parco Jurassic World, i nostri amati Dinosauri sono tutti su Isla Nublar a fare le loro cose da dinosauri, quando un vulcano minaccia la loro estinzione (di nuovo!), è giusto considerarli una specie protetta ed aiutarli, oppure bisognerebbe cogliere l’occasione per ristabilire l’ordine naturale delle cose? Il mondo reagisce come gli utenti dei Social-Cosi, al coro di “Salviamo i Dino! Salviamo i Dino!”, ma poi nessuno fa niente.

Il piano è quello di prendere i dinosauri e portarli in un’area sicura dell’isola, creata da, occhio che arriva il colpo di scena Benjamin Lockwood (James Cromwell) miliardario socio di John Hammond di cui non avete mai sentito parlare perché siamo di fronte ad un’operazione di “Retro continuity” vergognosa per colmare l’assenza di Richard Attenborough, anzi, ringraziate che in Jurassic World ci hanno mostrato il suo busto in bronzo tipo mamma del mega direttore galattico, altrimenti rischiavamo un Attenborough in CGI, sapete sono cose che succedono ultimamente al cinema.

"Sai quanto costa un Attenborough in CGI? Con me si risparmia".
Quindi, la questione è questa: bisogna spostare al sicuro i dinosauri e siccome per esperienza ho capito che il 2018 è un anno di traslochi, se ho traslocato io, perché non possono farlo anche i nostri amici Giurassici? In pratica, “Jurassic World - Il regno distrutto” è “Alla ricerca della valle incantata” (1988), però con la pigrizia, perché lì almeno Piedino e soci si traslocavano da soli, qui tocca spostarli a mano uno ad uno.

Chi può farlo? Di sicuro Claire Dearing, uno che dopo il disastro del parco di Jurassic World non dovrebbe trovare lavoro nemmeno come cameriera da Starbucks, invece è a capo di una Onlus, perché Bryce BRUCE Dallas Howard è carina e può fare quello che vuole, anche comandare tanti personaggi credibilissimi.

Continuo a perdonartele tutte Bruce, ma proprio tutte
Come l’esperto di computer nero (un Samuel l. Jackson con le battute sceme che non fanno ridere al posto dei “MOTHERFUCKER”) e una... Veterinaria? Esperta di marketing? Chimica? Esperta di sopravvivenza in luoghi estremi? Insomma, non si sa, la sua specializzazione cambia a seconda dalla difficoltà da superare, la dott.ssa Zia Rodriguez, che se ve lo state chiedendo, si chiama davvero Zia, anche se nessuno le dice mai “Bella zia” anche se è una bella zia sul serio visto che è Daniella Pineda, ovvero la candidata di turno per portare avanti la gloriosa tradizione della "Scienziata gnocca”, perché sarà pure fatta a forma di Daniella Pineda, però ha gli occhiali, quindi dovrà essere intelligente per forza, sapete come funziona con i film pigri come questo, no?

Anche oggi, una scienziata bona da infilare in un film, l’abbiamo trovata.
Può mancare Owen Grady in tutto questo? Assolutamente no! Chris Pratt è più svogliato che mai, se con il primo film ancora sembrava ci credesse, ma siccome ormai gli fanno interpretare solo quello smargiasso, ma fondamentalmente innocuo del gruppo, al centesimo ruolo identico si sta pure un po’ stufando.

A finanziare l’operazione il ricco Inglese con la faccia da stronzo Eli Mills che essendo interpretato da Rafe Spall il “toccatore di animali” di Prometheus vogliano non fidarci? Per lo meno a Pratt tocca sempre il ruolo da simpaticone, fossi in Mills due parole con il suo agente le scambierei.

“Ok, ma poi posso toccare qualche dinosauro?” , "Nemmeno Weinstein tocca ad Hollywood come fai tu, Rafe". 
Ora, so che le premesse del film ti lasciano con l’impressione di aver messo il piede su una caccona di triceratopo («Questa sì che è una bella montagna di merda» cit.), ma fischiettando il tema di John Williams, sfrego la suola sull’asfalto e vado avanti, perché per i primi cinquanta minuti, “Jurassic World - Il regno distrutto” ha un ritmo invidiabile, conferma che Juan Antonio Bayona è uno che sa davvero il fatto suo, nello scontro diretto con Trevorrow (detto threepwood) il buon Colin va sotto bevendo dall’idrante.

Certo, bisogna superare la scena ridicola di Pratt limonato duro da un triceratopo e nemmeno le immancabili strizzate d’occhio al film del 1993 che, secondo me, sono da contratto per un regista che accetta la regia di questi “Jurassic World”, lo specchietto retrovisore con la scritta e persino la scena, in versione depotenziata e SENZA la musica di John Williams del brontosauro visto per la prima volta, una scena che dopo il 1993 nessuno dovrebbe rifare, possiamo rifarla solo io e la mia Wing-Woman, quando per la prima volta abbiamo visto la cantina di casa nostra (storia vera), oppure al massimo Swiss army man, stop!

Da oggi, con il 100% di coinvolgimento emotivo in meno.
Ma a parte questo, il primo tempo del film offre anche momenti ottimi, in cui il talento di Bayona è tutto lì da vedere, la fuga dei dinosauri durante l’esplosione del vulcano è ottima e ben coreografata, persino quelle palle di vetro rotanti, che nel film precedente erano usate come golf kart per visitare il parco (oltre che metafora delle mie gonadi mentre guardavo il film) finalmente trovano un senso, nella scena in cui una di queste cade dalla scogliera e i protagonisti rischiano l’affogamento, Juan Antonio Bayona zittisce tutti, muovendo tanto e bene la macchina da presa all’interno di uno spazio ristretto, insomma, non potete sopprimere un istinto di buona regia vecchio di 65 milioni di anni, anzi facciamo di 43 anni, visto che Bayona è del 1975.

I problemi grossi arrivano quando inizia il secondo tempo, per me l’ultima scena del film, è il Brontosauro tenerone, che ti guarda con gli occhi come se fosse Denver quando l’isola esplode e lui è rimasto sul pontile chiuso senza la possibilità di salvarsi, vorrei dirvi che vedete? Si possono ancora fare scene emotive usando un Brontosauro senza dover scopiazzare Spielberg per forza, ma non so perché l’idea di un porto, una barca e qualcuno che non viene tratto in salvo mi fa pensare ad altro e mi fa pure un po’ girare i coglioni, ma per questo non possiamo certo dare la colpa a Bayona, andiamo avanti.

"Esto hijo de puta della Ataúd Volador, esta muy loco!".
Mi sembra evidente che il secondo tempo di “Jurassic World - Il regno distrutto” sia un enorme tentativo di sparare in aria sperando di colpire qualcosa, l’idea dei dinosauri da salvare dal vulcano termina nel momento in cui decidi di far esplodere il vulcano nell’indifferenza del pianeta che prima invocava “Salviamo i Dino! Salviamo i Dino!”, quindi tocca inventarsi qualcosa ed è qui che Rafe “Mi fido di te come mi fido delle promesse dei politici” Spall torna buono, ma per sottolineare con il pennarellone a punta grossa il concetto, perché non affiancare l’Inglese con la faccia da stronzo Rafe Spall all’unico altro inglese, con la faccia ancora più da stronzo di lui? Il Grande Toby Jones, costretto nei panni di un personaggio ridicolo. Entra in scena come l’amministratore delegato di un impero e finisce a fare il banditore ad un’asta di Dinosauri, in cui i nostri animali preistorici vengono offerti ad alcuni ricconi disposti a spendere per portarseli a casa, qualcuno vuole un triceratopo per il suo nipotino altri per usarli come arma da guerra…. Time out Cassidy!

No, ma sul serio? Secondo voi dei generici cattivi dall’accento russo pensano di poter controllare un Velociraptor ed usarlo come arma come se fosse un pastore tedesco ammaestrato? La sentite anche voi questa puzza? No, però stavo dicendo, ma poi se vuoi bene a tuo nipote, gli regali un animale che pesa un paio di tonnellate che potrebbe ucciderlo con una pedata?

Faccio selfie col mio dinosauro, andiamo a comandare! (ti prego Rexy, sbranalo).
Ma vogliamo parlare del vero colpo di genio del film? Se l’idea di un dinosauro inventato e clonato si era rivelata una fesseria per il film precedente, perché non replicarla di nuovo, con un dinosauro questa volta più piccolo e anonimo, un incrocio tra un Indominus rex e un velociraptor che si chiama Indoraptor che sembra il nome di una pomata per il mal di schiena. Ehm… Avete presente la puzza di cui parlavo prima? Mi sa che ho capito da dove arriva, ho messo il piede sulla sceneggiatura di questo film.

Procedendo di momenti ridicoli e “MACCOSA” vari, bisogna per forza aprire il capitolo dedicato alla piccola Maisie Lockwood (Isabella Sermon) la bambina fanatica di dinosauri che dovrebbe fare leva sul nostro fanciullino interiore. La piccoletta è al centro di una trama sui suoi genitori che viene risolta con una riga di dialogo gettata completamente a caso nel mucchio, una trovata che non vi rivelo perché tanto è inutile ai fini della trama, ma che aprirebbe scenari che, a mio avviso, non hanno nulla a che vedere con “Jurassic Park”, però è sintomatico di quanto questo film cerchi disperatamente un pretesto per portare avanti una storia che è più estinta dell’Allosauro.

Dinosauroni dormiglioni, da abbracciare tanto coccoloni.
Se Jurassic World azzeccava UNA scena di lotta tra dinosauri grossi, questo suo seguito diretto pensa bene di fare tutto, tranne che concentrarsi sui dinosauri, l’Indoraptor che si arrampica, si muove sui tetti ed entra dalle finestre nella camera dei bambini come una versione rettile di Babbo Natale, è una svolta che non sa se essere horror, oppure favolistica, devo considerare l’Indocoso come l’assassino di uno Slasher o come il mostro di una fiaba che minaccia la bambina nel suo letto?

Dinosaurini coccolini, che rimboccano le coperte ai bambini.
Juan Antonio Bayona si barcamena in un secondo tempo ridicolo, farcito di “MACCOSA” in cui i dinosauri fanno tutto, tranne che i dinosauri, il più delle volte sono tenerini, pucciolosi, fanno gli occhi dolci, oppure usano il loro capoccione per salvare i protagonisti, ma senza mai minacciarli per carità! Vogliamo mica che i bambini si spaventino per un Dinosauro! Quindi, capite da soli che i tagli sono indifendibili, ma non cambiano di un millimetro la mia valutazione su un film che è già invalutabile di suo.

Provate a sostituire i Dinosauri di questo film con qualunque altro animale, non cambierebbe assolutamente niente, se Jurassic World rendeva i letali Velociraptor un branco di carlini ammaestrati, questo “Jurassic World - Il regno distrutto” continua nello stesso solco e non serve nemmeno la chiosa finale affidata a Jeff Goldblum a smuovermi, perché TUTTI i film di questa saga finiscono con i Dinosauri in libertà (pensate a quante volte in questa saga avete visto dei Pterodattili volare liberi nel cielo prima dei titoli di coda), mi urta ancora di più vedere dei dinosauri che non sono quasi MAI letali, di sicuro non per i protagonisti che escono illesi da tutte le scene, anche le più pericolose perché tanto in questi film moderni, non muore più nessuno.

“Eh seduta, seeeduta, fai cuccia”, “Le mie cugine nel '93 sbranavano mucche, a me tocca scodinzolare per il manzo”. 
Sembra troppo chiedere di avere un film in cui i dinosauri fanno i dinosauri per davvero? Se tanto mi dà tanto nel prossimo film, avremmo dei Velociraptor che portano le ciabatte, il giornale, o che magari danno la zampa stando seduti, altro che tagli al film, qui bisogna preoccuparci di quello che NON hanno tagliato, dinosauri che fanno i dinosauri, è previsto che si vedano? Oh oh! Pronto! C'è nessuno!


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36 commenti:

  1. Carabara, come ho già scritto in un altro commento , tirando in ballo Ted Levine, ho già visto il film e lo rivedrò domani - no kiddin - perché un amico di Crepascolino lo ha invitato e Crepascola sarà altrove. Cattiva. Ricordo un trailer, pescato in rete, in cui un tizio, forse Pratt, diceva che occorreva intervenire al più presto prima che l'isola precipitasse indietro nel tempo trascindandosi tutto seco. Forse ho sognato tutta la faccenda, ma la memoria è tornata ad una sequenza dei Fantastic Four degli anni novanta dello scorso secolo in cui Walt Simonson ( che ha studiato paleontologia, adora le lucertole preistoriche e le infila ovunque come nel finale di Robocop vs Terminator su testi di Miller ndr ) caccia la first family senza poteri insieme ad una pattuglia perduta di marines su di una isola fuori dal tempo popolata da sauri. Mi sembrava naturalmente un salto in una sci-fi spericolata non in linea con la " plausibilità " di Crichton, ma non si sa mai: prima o poi tutte le saghe arrivano al momento del salto sopra lo squalo di The Fonz. A questo proposito, senza nessuna intenzione di produrmi in un deprecabile SPOILER, e senza lanciarmi in SERMONi, direi che è possibile che il prossimo capitolo contenta una Saura cogli occhioni pucciosi che i soliti cattivoni potrebbero tentare di addestrare per farne il bonsai di Nikita. Nel capitolo successivo Saura entrerà negli Avengers. I Russo Bros tenteranno di farne una Deathcry non aliena ( il tentativo di Harras/Epting/Palmer di dare ai Vendicatori una Wolverine teenager ndr ). Immagino che nel capitolo finale ( prima dell'immancabile reboot ) Saura cercherà di fermare il Terminator Rex di un lontano futuro dove Ultron e Lizard si sono sposati alchemicamente in missione nel passato ( cioé il nostro presente ) per impedire che Goldlum - nesso dimensionale di classe jimstarlin - simultaneamente impedisca una invasione di dinosauri alieni e crei una mosca gigante senziente che si nutre di uova di dinosauri terrestri. L'incasso sarà di oltre due miliardi di euro. Nel primo fine settimana. Mi chiedo cosa gli studios coveranno in seguito...ciao ciao

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    1. L’idea alla Walt Simonson in se non è nemmeno male, secondo me portare la storia tra i dinosauri in libertà sarebbe un ottimo modo per proseguire la trama, non come fanno nel secondo tempo di questo film, non ti rivelo niente visto che lo vedrai a breve, ma a me è sembrata, un’idea scema oltre che una poverata.

      Considerando quanto Blu, la raptor che presto porterà le ciabatte a Starlord sia l’idolo dei bambini, mi aspetto di vederla con il nome in codice di “Vedova Blu”, spero solo che per la parte di Lizard non richiamino di nuovo Rhys Ifans, altrimenti tocca considerare canonico il (non tanto)Amazing Spider-Man con ciuffo, quando preferirei considerarlo un errore uscito dalla capsula di Goldlum, uno che potrebbe davvero essere uscito da un fumetto di Jim Starlin, almeno per come va in giro conciato ;-) Cheers!

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  2. La prima parte di questo film è stupenda! Pur con le classiche forzature e clichè del genere (ma chissene, c'erano anche nel primo film)riesce a gasarti e ad intrattenerti come non mai. L'ho veramente stra-adorata.
    Poi arriva la seconda parte.... ed è il macello. Personaggi del passato incastrati a forza e con una scottante rivelazione riguardo la bambina (cioè,davvero?), sceneggiatura confusa e pasticciata, cambio di mood pazzesco (come hai ben fatto notare, non si sa se diventa fiabesco, horror, avventura...). Un film di serie B diretto da un regista di serie A.
    A 'sto punto nel prossimo film mi aspetto che ci sia un dinosauro di nome Cesare che urli "NO!" e dia inizio all'alba del pianeta dei dinosauri. Perchè una volta finite tutte le citazioni alla propria saga è giusto scoppiazzarne un'altra, no? XD

    Tanti tanti saluti! (non badiamo a spese)

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    1. Fino a BRUCE che salta con il camion, e alla (bella, mi è piaciuta, senza scherzi) scena del Brontosauro fatta senza scopiazzare per forza Spielberg, ci ho creduto, anche perché secondo me questa saga dovrebbe proseguire in quella direzione, umani tra i dinosauri, e dinosauri che fanno VERE cose da dinosauri, non gli occhi dolci. Hai presente tutta la (lunghissima) parte su Skull Island del “King Kong” di Peter Jackson? Sarebbe una bomba!

      Peccato che poi dopo la scena del vulcano, il film finisca le idee, quella rivelazione sulla bambina è davvero atroce, non ha nessuna cittadinanza all’interno del film, ma ti assicuro che certi film di serie B per lo meno sfoggiano un’idea di trama che la seconda parte di questo film, non ha affatto.

      Vero, persino “Il pianeta delle scimmie” è arrivato alla stessa soluzione prima, a mio avviso, per dire davvero qualcosa di interessante con i dinosauri al cinema, ci sarebbe un solo modo per farlo, adattare per il grande schermo “Xenozoic” di Mark Schultz, meglio noto come “Cadillacs e dinosauri”, mi sembra assurdo che nessuno abbia ancora comprato i diritti per il grande schermo. Concordo, facciamo come John Hammond ;-) Cheers!

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    2. "King Kong" di Peter Jackson è uno di quei film da cui devo stare attento, perchè se comincio a guardarne un pezzo poi finisce che me lo riguardo tutto per l'ennesima volta ;)

      Il terzo capitolo di questo Jurassic World dovrà veramente tenere testa al suo titolo e presentarci un mondo popolato da dinosauri.
      "Xenozoic" non l'ho mai letto ma a vederne le immagini mi intriga tantissimo.

      Mi ricordo che in televisione trasmettevano una serie intitolata "Dinotopia"; ecco, quella può essere un altro spunto di partenza per il rapporto dinosauri-umani. :D

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    3. E "Dino Crisis" per la prima, gloriosa, Playstation!

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    4. Prima o poi dovrò decidermi a scrivere del film di Pietro Di Giacomo, ciclicamente torniamo a parlarne qui sopra ;-) "Xenozoic" lo trovi commentato anche qui sulla Bara, così, se ti va di approfondire. Me lo ricordo “Dinotopia”! ;-) Cheers

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    5. Ecco anche “Dino Crisis", insomma forse sarebbe ora di abbandonare il “Brand” (perdonate l’anglicismo) ma non i dinosauri. Cheers!

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  3. Saltato senza il minimo dubbio. Dopo lo scorso "Jurassic World" (mi hanno trascinato al cinema a vederlo!) con i dinosauri al cinema ho detto basta. La saga già al capitolo 2 (il 2!!! Non il 4...) aveva il fiato cortissimo e si salvavano una-due scene messe in croce ad episodio. Un po' troppo poco no? Le trame erano il nulla assoluto e quel poco di buono lo perdevano per strada (tipo i dino che scorrazzano in citta giusto per dire la prima che mi viene in mente). L'effetto "occhi a cuoricino" riguardo i bestioni preistorici è andato man mano scemando e dopo il capolavoro di Spielberg del '93 bisognava a forza chiudere la baracca che nessuno poteva fare di meglio. E invece siamo nel 2018, elogiamo tutti (giustamente!) un film del 1993 e spernacchiamo senza pietà pellicole uscite 25 anni dopo (oddio che vecchi...).
    Bisognerebbe che questi film studiati a tavolino per vendere i pupazzetti sfruttando l'effetto nostalgia in modo furbo e calcolato floppassero di brutto al botteghino. Così per i prossimi 30-40 anni non ne faranno più.

    Sai cosa? Visto che parliamo di fanta-scienza e fanta-genetica, perchè non prendere il tuo spunto ironico e usarlo veramente in un film? Nel film originale hanno incrociato il dna dei dinosauri con quello delle rane per rimpiazzare le parti mancanti. Perfetto. Ora perché non mixare il dna di un raptor con quello di un cane per sfruttarne la fedeltà e creare i raptor casalinghi che scodinzolano, portano le ciabatte, cagano sul divano e danno la caccia ai gatti e ai postini! Magari lo ambientiamo nel 2050 e vediamo i casini che combinano i dinosauri addomesticati. Poi viene fuori l'ologramma di Ian Malcom che dice "Io ve l'avevo detto... E' dal 1993 che vi rompo le palle e vi dico di non fare ste cose!".

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    1. Ad un certo punto mi sono anche ritrovato a pensare che questo film, fosse una versione riveduta e corretta di “Il mondo perduto”, poi la pellicola va talmente a sud, che a confronto, i difetti di “Il mondo perduto” sembrano pregi!

      Ahaaha ma presto finiremo ai Raptor che con le zampette chiedono di farsi prendere in braccio, ed è da 25 anni che tutti ignorano Ian Malcolm, cavolo Jeff Goldblum le ha azzeccate tutte, anche il fatto che gli alieni non avevano l’anti virus! ;-) Cheers

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  4. Infatti ne ho sentito parlare ovunque tiepidamente (leggi: male).
    Non sapevo dei tre tagli, alquanto inutili... sicuramente recupereranno in dvd.
    Non ho mai capito come fanno a tagliare le scene, intendo... non si nota lo stacco con la colonna sonora, tipo film di Emanuelle Nera su Rete4?
    E come giustificano che manca il braccio a uno, se la scena dove l'arto viene divorato non si vede? :o

    Moz-

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    1. Tirare in ballo “Emanuelle Nera” rende davvero bene l’idea, ottimo paragone ;-) In realtà non sono tagli brutali tipo quelli dei passaggi televisivi nostrano (che si notano anche se stai già dormendo sul divano per quanto sono brutali), Bayona ha dato il suo benestare ad un nuovo montaggio senza quelle tre scenette, parliamo di circa forse tre minuti mancanti, ma sto abbondando. Un montaggio fatto apposta per svariati paese, non solo il nostro, leggendo i commenti in rete pareva un lavoro fatto solo qui da noi, non è stato così.

      La questione braccio è semplice, dopo quella scena il personaggio sparisce dal film ;-) Cheers

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    2. Ah ecco spiegato, è proprio una cosa come il primo episodio dei Cavalieri dello Zodiaco, rimontato anche nella colonna sonora per venderlo in certi paesi.
      perfetto... :)

      Moz-

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    3. Che poi non credo che fosse per un visto censura locale, altrimenti lo stesso montaggio non sarebbe stato adatto per diversi paesi, proprio un'ideona della produzione ;-) Cheers

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  5. A questo punto tornerei a parlare di Aubrey Plaza, che non ne ho mai abbastanza.

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    1. Bongustaio, per me lei è assolutamente fantastica, non solo perché la trovo molto sexy, ma soprattutto perché è un talento poliedrico, passa dal dramma alla commedia senza grossi problemi, può comparire in un episodio di “Criminal minds” (storia vera) facendo il vuoto e calamitando l’attenzione, non vedo l’ora di iniziare la seconda stagione di “Legion”, nella prima è stata meravigliosa ;-) Cheers

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    2. Unico motivo per vedere "Nonno Scatenato" con De Niro: le chiappe della Plaza!

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    3. Ma porcput! Ecco, ora mi toccherà vedere pure quello, mi ero rifiutato di farlo ma andrò recuperare! Cheers

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  6. Il primo World l'ho visto di sfuggita quando è uscito in dvd, questo mi sa che aspetto direttamente il passaggio su Italia1 :-D
    L'anagrafe mi frega, il mio "momento dinosauri" l'ho vissuto negli anni Ottanta, quindi Spielberg non mi ha proprio conquistato, a parte l'entusiasmo dell'epoca per gli effettoni speciali.

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    1. Si mi sa che ti conviene, di sicuro su Italia 1 lo taglieranno meno di quanto non abbia fatto Bayona per portarsi a casa l’assegno ;-) Sua Maestà Stan Winston faceva magie in grado di conquistare chiunque a qualunque età! Cheers

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  7. Penso che lo andrò a vedere nel fine settimana. Ripasseró più tardi, ma la tua intro non mi conforta più di tanto....

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    1. Tu hai sempre pareri meno sbracati dei miei, spero che tu ti diverta credimi, ma il film per me è davvero robetta. Cheers!

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  8. Ah bravo Cass, mi "freghi" le battute! Ma in effetti io per primo ti ho "rubato" l'idea della semi citazione, e si un po' ti ho pensato nel farlo 😀
    Beh che dire, mi hai confermato quanto anticipato sulle mie frequenze e siamo proprio dello stesso parere, un po' meno sul primo Jurassic World nel senso che a me aveva divertito non poco e non avevo sentito molto tutto quello strizzare l'occhio al JP originale, mi ha pesato di più per il risveglio della forza per intenderci ma neanchr tanto per il filn in sé quanto per i fan che inneggiavano a giei giei come nuovo salvatore della saga e la cosa mi faceva un po' ridere, insimma trovai JW Un filn onesto, a differenza di altri che cercano di ingannarci cercsndo di essere qualcosa che in realtà non sono, e la creazione dell'indominus l'ho vista come una sorta di metafora del cinema moderno e del suo pubblico ormai assuefatto agli effetti speciali e all'incapacità di stupirsi nuovamente, non a caso ad un certo punto dicevano "una volta bastavano i dinosauri".
    Tornando a questo seauel l'idea della bambina e delle sue origini non era nemmeno male ma diventa scontatissima dopo un secondo e non si sa dove voglia andare a parare tanto l'argomento viene buttato alle ortiche così e ci si sofferma solo per qurlla scena nonsense alla fine. Sprecatissima.

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    1. Quando ti ho letto avevo già scritto il post, alla fine l’ho lasciato così perché mi sembrava giusto, le grandi menti pensano all’unisono e citano Ian Malcolm! ;-)

      Il problema è mio, avverto le strizzatine d’occhio come Hulk percepisce le radiazioni Gamma nell’aria, “Il risveglio della Forza” e la reazione dei fan (bravissimo, hai centrato il punto) all’arrivo del grande messia salvatore “Colui che porterà equilibrio nella Forza” GIEI GIEI mi ha mandato in tilt. Forse se avessi visto il primo “Jurassic World” prima, sarebbe stato diverso, ma non credo, sempre per via delle radiazioni Gamma di cui sopra ;-) Pensa che i dinosauri come metafora dei film moderni, a me sono venuti in mente in questo secondo film, venduti e svenduti ai ricconi, vedi che continuiamo a pensare in coordinato? ;-)

      La trovata della ragazzina è un non mistero risolto senza logica, perché introdurre un argomento così? Ok lo so lo porteranno avanti nel prossimo film potrebbe dire qualcuno, ma è davvero necessario farlo? Secondo me no. Cheers!

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  9. C'è un elemento chiave della trama che hanno ignorato o hanno voluto ignorare... Perché cazzo dovrebbe fregarcene della vita di creature create in laboratorio che sembrano dinosauri ma non lo sono veramente. Il primo Jurassic Park era abbastanza chiaro su questo fatto, era un circo delle pulci, era tutta un'illusione. I dinosauri lo erano solo in percentuale di DNA.
    Poi che autorità ha il governo degli Stati Uniti su isola del Costa Rica data in concessione privata?

    Comunque lo sai che mi è piaciuto molto, ne potrei sottolineare mille di problemi e ancora dire "mi ha intrattenuto". Oggi giorno se un sequel non pialla le palle ha già vinto. Pensa in che tempi viviamo.

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    1. A me il film non è piaciuto ma non credi sia stato ignorato l'argomento, viene da se la domanda opposta alla tua, perché non dovrebbe importarcene? Veri dinosauri o pallide imitazioni ibridr non han chiesto loro di nascere, fatto sta che ci sono, sono vive. Forse l'argomento poteva essere affrontato meglio e non liquidato con una frasetta alla fine dalla bambina ma ignorato no.

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    2. Il dilemma etico viene introdotto e poi dimenticato, o comunque gestito malissimo nel casino del secondo tempo del film, pensare che era anche al centro della promozione del film, come frase di lancio hanno (riciclato) la frase “La vita vince sempre”.

      Gli Stati Uniti hanno autorità su TUTTO, terra, luna e spazio, se dinosauri devono essere, che siano dinosauri americani! Make Jurassic Park great again! :-P :-D

      Il primo tempo ha un ritmo invidiabile, ci sono almeno tre scene che meritano di essere viste, e sono comunque tre scene in più rispetto a tanti altri blockbuster visti di recente, purtroppo dici bene, questa è l’aria che tira. Cheers!

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    3. Si, alla fine hanno risolto tutto con quella scenetta cretina Disneiana del finale, con la bimba e il pulsantone fatale. Mi è sembrato proprio un film che fischiettando ignora la questione, ad esempio non vediamo mai le reazioni del mondo DOPO l’esplosione del vulcano. Cheers

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  10. Saltato al cinema, visto a casa, ma se non lo vedevo forse era meglio. Un film, come scrivi anche tu, che ha le sue parti migliori nel primo tempo, però rimane scritto per un pubblico di decerebrati

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    1. Ieri stavo scrivendo un post su un altro film, una commedia scema, roba che qui sulla Bara Volante arriva poco, lo vedrai a breve il post, in ogni caso, mi sono ritrovato a scrivere che è sicuro che mi rivedrò questa commedia, piuttosto che questo “Regno distrutto”, ho detto tutto ;-) Cheers

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    2. Appena arriverà lo riconoscerai ;-) Cheers!

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  11. Sicuramente il primo tempo è godibile, il regista sembra aver preso i fatti di The Impossible ed averli applicati a quella scena, senza parlare della ripresa subacquea molto ben diretta ed il povero Brontosauro. Dopo diventa tutto un classico sequel moderno ma con accenni di trama anni 80, partendo dai cattivi: Vincent D'Onofrio già aveva poca credibilità nel primo film con i suoi intenti figuriamoci questi qua, Indoraptor è un cattivo di serie B direttamente dagli anni 80 pure nella mimica facciale gli mancava di portare gli occhiali da sole al buio ed era fatta (a sto punto rimpiango lo Spinosauro). La puzza di Trevor si sente ad un miglio di distanza nella sceneggiatura (scritta assieme al socio di Kong, ma almeno li avevamo Brie che allietava e la fotografia alla Storaro di Larry Fong). Comunque la Raptor Blue è diventata la nuova mascotte del franchise con il T-Rex che viene messo in loop nelle sue classiche scene.

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    1. Fino al brontosauro tenerone funziona tutto, ottima regia, gran ritmo, e ammettiamolo, non far scadere nel caramelloso proprio il brontosauro che ti guarda triste, non è affatto semplice, dopodiché il film finisce, anzi, finisce male. Anche io vedo lo zampino di Trevor, almeno “Skull Island” riusciva in qualche modo a giocarsi qualche attore che funzionava tipo John C. Reilly, qui nemmeno quello. Il Raptor Blue è al centro anche del merchandising, chiamami Giurassico ma sono cresciuto con il film del 1993 e per me i Raptor non saranno mai tenere mascotte, così come il T-Rex in modalità vecchia gloria che suona le cover dei suoi vecchi pezzi è una sofferenza da guardare. Cheers!

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  12. Brutto, porca miseria! Il rincoglionimento dal volume altissimo in sala per fortuna ha attutito tanti ricordi di codesta sozzura:mi ha fatto effetto "cazzino di men in black"!!
    Ti giuro che un volume così alto stento a ricordarlo in una proiezione...o forse sto diventando vecchio e ipersensibile... Ma in teoria invecchiarsi = aumento della sordità! Quindi boooh!!

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    1. Allora forse stai ringiovanendo, per quello questa brutte copie del vero "Jurassic park" ti fanno ancora più schifo ;-) Cheers

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