No, davvero, ci
tengo a ribadirlo per non passare per quello che sale sul carro del vincitore,
io ero fan di Gary Oldman anche prima, ho le prove!
Il problema del
pazzo Gary (senza zozza Mary) è che pure lui ogni tanto si dimentica, non solo
di essere uno dei miei attori preferiti, ma più in generale uno dei migliori
attori del mondo, non credo che serva riassumervi le sue prove migliori, ognuno
di voi ha le sue, quello che è triste notare è che dal 2000 o giù di lì Oldman
si è gettato su tutti i blockbuster, il più delle volte
sprecando anche il suo talento, forse per via di quel mutuo da
pagare, con cui ormai dovrebbe essersi ripagato un paio di magioni nella sua
nativa Inghilterra.
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"Salve, sono Gary Oldman, forse vi ricordate di me per film come Sid & Nancy, in cui facevo Sid e mi facevo pure Nancy". |
Per nostra
fortuna, su cadenza abbastanza regolare Gary scende dal letto con il piede
giusto e ci regala una prova tipo quella di “Tinker, Tailor, Soldier, Spy” (da
noi “La talpa”, 2011) in cui ricorda a tutti che lui è Gary Oldman e noi no e
malgrado questo l’Accademy ancora non si è convinta a prenderlo in
considerazione per qualcuno dei suoi premi, vento che potrebbe cambiare dopo
l’uscita di “Darkest Hour” di Joe Wright, in cui il mostro della recitazione,
si cimenta con un mostro sacro della storia, ovvero il primo ministro inglese Winston
Churchill.
Ora, voglio
essere sincero, non faccio proprio le capriole sulle mani per il cinema di Joe
Wright, il ragazzo sa dirigere e pure bene, niente da dire, sono certo che
tutti quanti ricorderete il piano sequenza con cui inizia “Espiazione” (2007).
Wright è un narratore molto classico che ama i classici, tipo “Orgoglio e
pregiudizio” (2005) e “Anna Karenina (2012) e che quando tenta cosette più
moderne, ecco, non sforna proprio sempre ciambelle con il buco, “Pan -
Viaggio sull'isola che non c'è” (2015) è un mezzo pasticcio mentre “Hanna”
(2011) so che a tanti è piaciuto, ma a me dava la sensazione di guardare un
pesce mentre cerca di nuotare fuori dalla sua acqua, tipo sull’asfalto ecco.
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Sicuri che non sia una biopic su Tinto Brass vero? |
Sceneggiato da Anthony
McCarten, autore di un’altra biopic classicheggiante come “La teoria del tutto”
(2014) e dell’atteso (atteso? Bah speriamo bene) “Bohemian Rhapsody” sulla vita
di Freddie Mercury, “Darkest Hour” da noi “L'ora più buia” ha tutti i tratti
distintivi del suo sceneggiatore e ancora di più del suo regista.
Joe Wright riduce
al minimo i frizzi e i lazzi, ci concede giusto un’inquadratura su un palazzo
dalla forma tonda che sfuma su di un timbro, a sua volta tondo, per poi
chiudersi con una carrellata nella tromba delle scale tonde, tipo la
barzelletta dell’omino tondo avete presente? A parte questo, dirige un film
angoscioso, fatto di interni cupi, una pellicola che potrebbe funzionare anche
a teatro perché completamente parlata, incentrata sugli attori, sui primi piani
e sull’azione che non si vede mai, perché viene solamente raccontata, parole
parole parole, l’unica cosa che allo stesso Churchill viene accusato di
produrre.
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"La preferivo interpretato da John Lithgow" , "Ah si? A me manca Colin Firth". |
Precauzione da
leggere prima
dell’utilizzo della visione, si tratta di un “Gary Oldman
Show”, quindi se vi sta sulle balle, il film potrebbe non fare per voi, nel caso
contrario, buona visione. Altro dettaglio che è bene sapere, i 114 minuti di “Darkest
Hour”, come detto, tutti parlati, procedono con un ritmo in crescendo, quasi da thriller ecco, ma sempre di parole e decisioni politiche stiamo parlando,
quindi se vi aspettate l’azione pura, anche qui, potreste restare delusi.
Inoltre, c’è un
certo grado di chiamiamolo romanticismo, che viene richiesto allo spettatore
per godersi questo film, se siete consapevoli del fatto che ad un certo punto
della storia della razza umana, una sola isoletta umida, nebbiosa e solitaria
si è ritrovata ad opporsi e resistere quasi totalmente da sola, contro il più
oscuro e maligno impero che abbia mai solcato questo gnocco minerale che ruota
intorno al Sole, beh a questo punto dovreste chiedervi quanto questo dettaglio
vi smuova dentro.
Personalmente a
me parecchio ed il film di Joe Wright è ottimo nel ricordarmi il perché, la
storia è ultra nota, se avete visto la prima stagione di The Crown la conoscete, se avete visto Dunkirk la conoscete, diamine! Se avete frequentato le scuole medie
senza passare tutto il tempo a farvi le canne sulle scale antincendio dovreste
saperla!
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"Questo è il punto esatto dove Christopher Nolan ha diretto il suo ultimo film". |
Inoltre, sempre
per ragioni squisitamente personali, non riesco a non avere uno o due gradi di
coinvolgimento con un personaggio come quello interpretato da Gary Oldman qui, perché il suo Winston Churchill non è uno tutto sorrisi e strette di mano,
ad un certo punto del film viene etichettato come l’uomo più temuto e odiato d’Inghilterra,
non è certo quello con cui si esce a far bisboccia ecco, ma è la persona che
vorresti accanto a te in trincea.
Lo stesso
Churchill nel film arriva a dire che il ritrovarsi a capo di un governo di
grande intese, non è un regalo, non è la realizzazione del suo sogno di
diventare ministro è una vendetta da parte dei suoi avversari politici, eppure
Churchill è la persona giusta per uscire da una situazione senza speranza,
quello di cui il suo Paese aveva bisogno beh, nell’ora più buia.
Retorico? Sì, “Darkest
Hour” in certi passaggi è un film abbondantemente retorico, specialmente quando
Joe Wright inquadra il popolo inglese a rallentatore, come a voler sottolineare
la loro straordinarietà in condizioni impossibili, ma forse il film risulta
così retorico proprio perché gli ideali a cui Churchill fa riferimento nei suoi
discorsi sono vecchi e sorpassati quanto lui, parliamo di un personaggio che
pensa all’eroismo vecchia scuola, perché il personaggio in sé è più un teorico,
uno che le cose le ha studiate più che farle, o come direbbe lui: "Non ho mai
preso la metropolitana", uno che sa cucinare un uovo sodo, solamente perché lo
ha visto fare, una volta.
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Dopo "Il discorso del re" ora abbiamo "Il discorso del primo ministro". |
“L'ora più buia”
è pornografia della speranza e per tanti minuti forse non riuscirà nemmeno ad
intrattenervi come merita, sembrerà di stare guardando uno strambo prequel di
Dunkirk e lo stesso
Churchill non è
la vecchia roccia, un uomo grande e grosso quasi quanto la sua leggenda, come
lo ha interpretato (magnificamente!) John Lithgow nella prima stagione di The Crown, è lo stesso personaggio, ma
nella versione che serve a questa storia.
Il Churchill di
Gary Oldman è vittima dei suoi vizi e del suo brutto carattere, è uno che le
cose le conosce perché le ha studiate sulla carta, non un arringatore di folle,
un comunicatore carismatico come quello là, come il “maldetto imbianchino” come
lo chiama lui rivolgendosi ad Adolf Hitler. Parliamo di un personaggio che
balbetta, che allunga le consonanti e di cui Gary Oldman cesella ogni singolo
movimento, ogni errore della pronuncia per tratteggiare un personaggio
completamente umano, uno che sbaglia a fare la “V” di vittoria e così facendo si
fa fotografare mentre manda a fanculo tutti, forse anche il maledetto
imbianchino.
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Winston Churchill, l'inventore delle pose da bimbominkia nelle fotografie. |
Questo
personaggio sale di colpi come il film stesso, non è simpatico, ma fa
dannatamente bene il suo dovere, proprio per questo l’ultima mezz’ora del film
è si carica di retorica, ma la scena in metropolitana è la più bella che vi
possa capitare di vedere, per lo meno ad Ovest di un film non diretto da uno
che non si chiama Walter Hill o Michael Mann, grandi specialisti di metropolitane
al cinema.
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Ci pensate voi a dirgli che in metro non si può fumare, vero? |
Sono tante belle
balle bisogna dirlo, perché quale politico andrebbe in metro per parlare con il
suo popolo prima di una decisione importante, forse la più importante, ma è questo
il senso del film, una certa malinconia per una classe politica che non esiste
più, fatta di persone in grado di prendere decisioni impossibili, infatti il
finale del film è in crescendo e, ve lo dico, con l’ultima scena si finisce in
piedi, con gli occhi su Churchill e galvanizzati dal suo discorso, vedere per
credere.
Fatti tutti questi
distinguo, non so se “L'ora più buia” sia proprio un film in grado di
intrattenere tutti e non credo nemmeno che sia obbligatorio cercare dei
messaggi, non credo che Joe Wright abbia in testa nessuno politico, del
presente o del passato se non lo stesso Churchill, non credo nemmeno sia un
film interventista, carico di una retorica di vecchio stampo sì, ma ci starei a
cavillare troppo sopra, perché il fuoco del film è tutto sul suo protagonista
ed il suo protagonista è in grande forma.
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All Eyez on HIM, come in un pezzo di Tupac Shakur. |
Grazie ad un
trucco tutto sommato efficace, in cui i lineamenti di Oldman non scompaiono, il
buon Gary si mangia ogni fotogramma, lo fa così bene che nei pochi momenti in cui
non è in scena, il suo personaggio continua ad aleggiare, la sua prova è
magnifica e magnetica, insieme alla mezz’ora finale, sufficiente a farmi arrivare
ai titoli di coda, sulle note dell’incalzante colonna sonora di un Dario
Marianelli ispirato.
Se poi l’Accademy
dovesse battere la testa e decidere che tutto questo non basta per consegnare
una delle statuette di Zio Oscar a Gary Oldman, sapete che vi dico? Chissenefrega,
ero fan di Oldman anche prima, prove così sono la conferma che ogni tanto punto
sul cavallo giusto pure io.
Film che ho visto lunedì sapendo solo... Che era un film su Churchill! Non ne sapevo nulla, nemmeno che c'era Gary Oldman. Mi è capitato per le mani e l'ho guardato ma molto distrattamente. Ad una prima occhiata, sono sincero, non mi è piaciuto per nulla ma ripeto: ero molto distratto.
RispondiEliminaSe non avessi scritto questo post probabilmente l'avrei già fatto sparire. Invece me l'hai rivenduto bene. Gli darò in futuro una seconda possibilità magari in lingua originale per apprezzare meglio Oldman.
Questo è un film retorico, anche tanto. Parlato pure troppo, dove le parole sostituiscono l’azione, che è quella che prediligo nei film, e non solo in senso “Action” del termine. Ci vuole un certo coinvolgimento con il materiale, a me tutto quello che fa Inghilterra/Seconda guerra mondiale interessa.
EliminaPer una buona metà ogni tanto si guarda anche l’orologio, se non fosse per Gary Oldman, ma il finale è un crescendo, non è un film da consigliare a tutti secondo me, ma è un film che potrebbe piacere a tanti, fammi sapere come ti sei trovato ;-) Cheers
il più grande cattivo di tutti i tempi ?
RispondiEliminatony montana? : no
don vito corleone? : no
don zauker in daitarn 3 ?
darth vader ? :no.
Salvatore, il serpente tentatore in geppo?? no.
la banda dei neroni in nonna abelarda?? no
amelia in paperino? no
il più grande cattivo di tutti i tempi è Norman Stansfield in leon.
giuro ancora adesso mi commuovo quando ingoia le pastiglie valda e scrocchia il collo!!
seriamente ho sperato per anni che facessero un film solo su norman stanfield.
ho sempre pensato che la differenza fra il protagonista di THE SHIELD e norman stansfield sia una sola : sappiamo che vick mackey ha un figlio malato e questo ce lo rende più digeribile.
NORMANA STANFIELD presidente del consiglio!!!
ok chiudo . stamattina non ho preso la terapia e sono un pò scompensato!!
grazie
rdm
«Adoro questi brevi momenti di quiete prima della tempesta» vedo che anche tu sei un fan di Mozart :-P Film totale, personaggio che si mangia lo schermo, interpretato da un attore in stato di grazie. Prima o poi dovrò scriverne per forza qui sopra, ma prima dovrò occuparmi di Vic Mackey ;-) Cheers
Elimina" dimmi angioletto tu ami la vita.............
RispondiEliminano perchè non provo gusto ammazzare chi non glienefrega niente....."
Le stai tentando tutte per farmi rivedere il film, invitare la gazzella a correre ;-) Cheers!
EliminaEl Diablo - La Morte è bizzarra oggi! Ho scoperto Oldman con quel film più che con Dracula, e Stansfield rimane sempre un personaggio ultracult. Anzi direi che senza di lui o comunque senza quella interpretazione sarebbe stato un film diverso. Poi pur adorando il vecchio Gary devo recuperarmi ancora il sopracitato Syd & Nancy, ma anche Una vita al massimo o il più recente la Talpa; ma almeno me lo sono gustato in coppia con Tim Roth in Rosencrantz E Guildenstern sono morti. Hola Cassidy!
Elimina“Rosencrantz & Guildenstern” è un film sottovalutatissimo, che si gioca per altro due dei miei preferiti nello stesso film. Penso anche che la carriera di Goldman sarebbe stata diversa senza Stansfield, ok ho capito, rivedere “Leon” ;-) Cheers!
Eliminagrandissimo Cas...
RispondiEliminaa "non faccio proprio le capriole sulle mani per il cinema di Joe Wright" stavo cadendo dalla sedia, così come alla frase sulle scuole medie e le canne...
visto ieri sera, ma ne scriverò non dopo averlo rivisto in lingua originale, a mio avviso fondamentale...
e comunque... applausi per praticamente tutto ciò che hai scritto!
Eheh ti ringrazio, certe cose mi piace dirle mettendo i puntini sulle “i”, la chiarezza è importante :-P
EliminaDa vedere in lingua originale, che poi è l’unico modo per valutare la prova degli attori (e non quella dei loro doppiatori), non vedo l’ora di leggerti, nel frattempo faccio gli inchini di ringraziamento :-D Cheers
Me lo sto pregustando, il film, quindi mi trattengo nel leggerti: tornerò presto...
RispondiEliminaVai tranquillo, la strada la sai. Ultimamente ti sto intercettando tutte le visioni, più che Jeet Kune Do, direi Jeet Kune Blog :-P Cheers
EliminaOttima analisi, come al solito :D
RispondiEliminaHo visto l'Ora più Buia la settimana scorsa e uscendo dalla sala mi sentivo soddisfatto al 100%, quindi per me il film è promosso in pieno!
Grazie capo, gentilissimo!
EliminaNon era semplice, perché è un film che ha anche delle cose che normalmente NON mi piace vedere nei film, però l’ultima mezz’ora e Gary Oldman per tutta la durata, mi hanno conquistato. Magie del cinema, farti scrivere di un film che potenzialmente potresti odiare e che invece ti è piaciuto ;-) Cheers
Gary Oldman è un grande. Punto. Come lo vedi per quanto riguarda gli Oscar?
RispondiEliminaDevo ancora vedere il film di Guadagnino e quello di Pitì Anderson, da cui arrivano i due più grossi sfidanti di Oldman, uno in particolare ovvero Daniele Giorno-Luigi. Se vorranno premiare l’ultima prova di Giorno-Luigi non lo so, ma qui Oldman se lo è stra meritato, poi è un film così classico che potrebbe piacere all’Accademy.
EliminaAnche rimanesse a bocca asciutta, questo in carriera è stato Sid Vicious, Dracula, ha sparato a Kennedy, ha torturato Kevin Bacon, fatto faville in “Léon”, preso in ostaggio l’Air Force One e qui mi fermo, perché la lista è lunga ;-) Cheers
Forse il miglior Dracula dopo Sir Christopher Lee, fra l'altro!
EliminaMi limito ad aggiungere Amen. Tra i Dracula "Moderni" non ha paragoni. Cheers!
EliminaPer me un buonissimo film e, come dici tu, a tutti gli effetti un one man show del Vecchio Uomo. Per il resto cinematograficamente parlando è un buon film ma poco altro se devo essere sincero.
RispondiEliminaConcordo, non è uno di quei film che ti fa correre da tutti gli amici dicendo: «Oh! Devi troppo vederti l’ora più buia!», anzi proprio no. Ha dentro tante cose che non amo vedere nei film. Ma funziona, alla fine convince e il Vecchio Uomo spacca ;-) Cheers
EliminaPremesso che non ho visto il film ma trovo Oldman comunque un grandissimo attore e se vincerà l’Oscar sarò comunque contenta il mio cuore (di mamma) se lo è preso Timothée Chalamet.per cui farò un tifo sfegatato ..fine del commento inutile
RispondiEliminaDevo ancora vederlo il film di Guadagnino, se quel ragazzo dovesse portare via l’Oscar da sotto il naso di gente come: Denzel Washington, Daniele Giorno-Luigi e Gary Oldman sarebbe clamoroso ;-) Cheers
Eliminae piaciucchiato anche a me lo devo dì...bellino bellino :D
RispondiEliminaNon pensavo che mi sarebbe piaciuto, invece il finale dice la sua, su Gary Oldman invece niente da dire, si carica tutti sulle spalle ;-) Cheers
Eliminaho appena cominciato The Crown dove Churchill è interpretato da John Lithgow... Ok non è Oldman ma è bravissimo anche lui :D
RispondiEliminaHo scritto ieri il post (in arrivo a breve) sulla seconda stagione di "The Crown" in cui due righe su questa cosa mi sono scappate, per me John Lithgow è un Churchill migliore, più in linea con il vero personaggio storico, ma per questa storia, per "L'ora più buia" ci voleva un attore che mostrasse anche un altro lato del personaggio, quindi per me John Lithgow vince di una spanna (e non lo dico perché sono vice-presidente del suo fans club), ma Oldman qui è perfetto per la storia, non lì vorrei vedere scambiarsi serie tv con film. Non so se ho spiegato bene il mio punto di vista ;-) Cheers
EliminaSono d'accordo con l'incipit, che ora tutti amano Oldman.
RispondiEliminaVoglio esser sincero: l'ho conosciuto con Batman di Nolan e poi ho recuperato tutte le sue vecchie pellicole. Qua è sublime, per il resto è un buon film storico.
Si ora é facile apprezzare Oldman, bisogna essere passati tra i quintali di Blockbuster in cui lo vedevi e pensavi ai suoi vecchi film. Troppo facile arrivate ora e goderselo qui ;-) Cheers
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