giovedì 11 gennaio 2018

Security (2017): Fuga dal Mulino Bianco


Non so voi, ma io trovo piuttosto simpatico Antonio Banderas, voglio dire non lo conosco, quindi non posso essere certo che non sia un totale stronzo, però per quanto riguarda la sua carriera, è uno di quegli attori che non mi dispiace veder spuntare in un film e che verso il cinema ha un approccio molto genuino che apprezzo.


Ha iniziato recitando per Pedro Almodóvar, per poi passare ad un altro “Latino” come Robert Rodriguez, che tra la trilogia del Mariachi e i diciotto o diciannove sequel di “Spy Kids” lo ha tenuto bello impegnato. Nel mezzo la fase “Piaccio alle donne, quindi tanto vale monetizzare” che ci ha regalato roba tipo “Original Sin” (2001) e roba decisamente migliore tipo “Femme Fatale” (2002) di Brian De Palma, ma anche tanti ruoli più o meno d’azione con registi di tutto rispetto.

Ultimo avvistamento da queste parti Automata, nel mezzo la parte da spalla comica in “The Expendables 3” (2014) e quando il nostro Banderas si mette a strillare per esigenze di copione: «Ho bisogno di lavorare!» non so se stesse recitando davvero, metodo Stanislavskij? Mah!

"Se vedi qualcuno del Mulino Bianco, tu di che non mi hai mai visto ok?".
Poi, vabbè, lo sapete, Rosita la gallina e i biscotti del Mulino Bianco, le focacelle “bele mooorbide” e tutta quella roba lì che ci sta che gli attori vadano in giro per il mondo, preferendo di solito remoti luoghi lontani per smarchettar… Ehm, prestare il loro talento alla promozione di prodo… Vabbè, dai avete capito, non ci credo nemmeno io.

Certo una cosa è un Kevin Costner senza più voglia di vivere che vende il tonno, un’altra è Banders che s'impegna in una sfilza di pubblicità, per altro recitando in Italiano, dettaglio non da poco. Probabilmente vi ricordate il gatto con gli stivali della saga di “Shrek” che in originale era doppiato proprio da Antonio Banderas, ecco non solo in originale, perché Banderas si è occupato di doppiare il micione con gli occhioni anche in Italiano, in tutti i film, compreso nello spin-off dedicato al personaggio nel 2011 (storia vera!). Può sembrare una cazzata, ma mi dimostra che al nostro non dispiace sporcarsi le mani, certo lo pagano, però preferisco cento volte il suo approccio a quello di Costner con la morte nel cuore e il portafoglio che piange.

Lo so, sembra una pubblicità di frigoriferi, invece è un film d'azione.
Il primo film dopo la fuga dal Mulino Bianco di Banderas era talmente brutto che non ho avuto nemmeno voglia di scriverne (“Black Butterfly” inguardabile), ma con “Security” quell’approccio al cinema, con la maniche arrotolate di Banderas che apprezzo ha modo di scatenarsi, lo trovate su Netflix, dura 90 minuti, non vi cambierà la vita, ma se siete alla ricerca di un film d’azione con tutte le sue cosine al posto giusto con questo non potete sbagliare!

Eduardo "Eddie" Deacon (dopo la lunga premessa dovreste aver capito che è Antonio Banderas) è un ex marines finito in un ufficio di collocamento, lontano da moglie e figlia, è disposto anche a prendere il minimo salariale pur di lavorare e mandare i soldi a casa, se ve lo state chiedendo: in coda per un lavoro non c’è anche Rosita la gallina.

"Tieni giù la testa Rosita, qui si fa sul serio!".
Siccome Eddie ha la schiena dritta e il passato militare giusto, rimedia un postaccio come guardia giurata in un grande magazzino, s'inizia subito e ci penserà il suo idiotismo responsabile Vance (Liam McIntyre) a fargli fare il giro del posto, un trucchetto che serve a due cose: la prima, farci capire dove si svolgerà l’azione, la seconda, infilare qualche frigorifero di una nota marca in bella vista, perché comunque i film costano e qualche finanziamento fa comodo, non è che può pagare tutto la Mulino Bianco, eh?

"Con quel ciuffo e quelle basette, potresti anche dire della grandi verità ma è difficile prenderti sul serio".
Siccome Eddie è un dritto, con ancora i segni da stress post traumatico, annusa l’aria e capisce che questo centro commerciale è localizzato in una posizione tattica, chi vuole uscire dalla città deve passare per forza di lì, un fortino fatto di negozi e negozietti e per questa ragione, oltre ad Eddie ci sono altri guardiani, tutti abbastanza generici da far capire che stanno qui per coprire un ruolo: il bullo vigliacco, il nerd che trova le robe sull’Internet e la gnocca in stile Jessica Jones con il dopo sbronza, i nomi non me li ricordo, ma tanto basta questo per identificarli.

Ora, come tutti i film buoni e giusti “Security” fa l’unica mossa sensata quando non hai molti mezzi, ma tanto buon gusto: omaggi John Carpenter!

"Cosa dice sempre Cassidy? Un giorno passato ad omaggiare Carpenter è un giorno ben speso".
Ben Kingsley (un altro che accetta un po’ tutti i ruoli ultimamente) è a capo di una gang di criminali parecchio armati sulle piste di una ragazzina che deve testimoniare nel processo che li inchioderà. La piccola scappa dalla (bella) sparatoria iniziale e indovinate dove arriva? Bravi, come il padre di Distretto 13, la bambina raggiunge il centro commerciale, diventando così l’oggetto del contendere tra gli assedianti fuori (tanti e molto armati) e gli assediati dentro che, come da tradizione del film d’assedio insegna, dovranno livellare le differenze, aguzzare l’ingegno e vendere cara la pelle.

Il regista Alain Desrochers non è certo un fuori classe, ma utilizza tutto il suo mestiere al meglio e procedendo da un classico all’altro, vuoi non metterci dentro anche un po’ di Die Hard? Banderas non si gioca la canotta zozza alla Bruce Willis, ma la scena finale non potrà che ricordarvi qualcosa di John McClane, perché “Security” in questo senso è classicissimo nel suo non inventarsi davvero niente, ma utilizzando tutte le mosse classiche degli eroi d’azione con rispetto del materiale a cui s'ispira.

Dopo gli 'anta, la canotta diventa una maglietta, ma il concetto è lo stesso.
In questo scontro tra i pochi contro i molti, non mancano i trucchetti in stile A-Team, con ogni genere di oggetto pescato nei negozi del centro commerciale, trasformato in un’arma da utilizzare contro i cattivoni, in tutto questo Banderas non sfigura, di sicuro non è agilissimo (anzi) per fortuna Alain Desrochers ha così tanto mestiere da farlo risultare credibile come personaggio che può stenderti con il cazzotto giusto al momento giusto.

I biscotti Le esplosioni come si facevano una volta.
Insomma, “Security” è orgogliosamente vecchia scuola, se siete alla ricerca di un film d’azione che fa bene il suo dovere, con un eroe, il suo fucile e tanti cattivacci da fare fuori, questo può fare per voi, inoltre aiuta a far pace con le pubblicità del Mulino Bianco.


Mi raccomando, non perdetevi la recensione del Zinefilo su questo film!

26 commenti:

  1. caro cassidy nei prossimi giorni sarò nelle curve e il 16 non riesco di sicuro a scrivere e perciò ( te l'ho detto che sono bastardo dentro ) te lo dico rovinandoti ogni tipo di possibilità di dire " ma io lo sapevo e volevo fare un articolo ad hoc".

    d'altronde dirtelo il 17 grnnaio era ben peggio.
    sicuro della tua comprensione eccottio lo sgooooooooop!!

    John Howard Carpenter (Carthage, 16 gennaio 1948) è un regista, sceneggiatore, compositore, musicista, attore, produttore cinematografico e montatore statunitense.

    rdm( roberto detto m..da)

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    1. Ma come mi fai saltare così il conto alla rovescia? Io giusto ieri ho iniziato a scrivere un post a tema per martedì prossimo che dovrei terminare oggi (storia vera), ci sono delle cose in pista anche con altri Blogger per martedì prossimo, avrai da leggere insomma ;-) Cheers!

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  2. Non ho capito, ma la Smeg per caso ha sponsorizzato il film? :D Anche a me Banderas è simpatico, in Expendables 3 era molto divertente!

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    1. Dici? Pensa che ad un certo punto ho capito l’andazzo, ed ero già pronto psicologicamente ad una scena con Tonino Banderas che usa un frigorifero come arma, scena che invece stranamente manca. Per fortuna malgrado lo smarchettam… ehm, “Product placement” (usare parole così, tanto per) il film non è affatto malaccio ;-) Cheers

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  3. Grazie del link e come sai condivido in pieno: ad avercene di piccoli film onesti, che viaggiano all'ombra dei maestri senza montarsi la testa ma facendo le cosette giuste al momento giusto. Mi aspettavo la solita stupidata action da barzelletta invece mi sono trovato davanti un film piacevole e che non la fa fuori dal vasetto.
    E poi, come dici bene, ad omaggiare Carpenter ci si guadagna sempre ;-)

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    1. Doveroso, abbiamo visto il film quasi in contemporanea, anche se io come al solito ci ho messo un’era geologica prima di scriverne. Davvero un filmetto che fa il suo dovere, prossimamente arriverà qui sopra anche “Act of vengeance” sempre con Banderas in versione action, che però purtroppo fa rimpiangere la Carpenteraggine (o Carpentitudine?) di questo “Security”. Cheers!

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  4. Anche a me Banderas è simpatico, pure negli spot della Mulino Bianco: in fondo deve pubblicizzare i prodotti della Mulino Bianco :D.

    Quindi in questo film poi al centro commerciale arrivano gli zombie alla fine del film, giusto? :D

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    1. Si esatto, sono zombie affamati di biscotti del mulino bianco ;-) A parte la location che ricorda appunto un certo film di Romero, in realtà è un film molto più Carpenteriano che Romeriano. Ma giusto per ribadire che Tonino Banderas si è scelto un film che strizza l’occhio a tutto il cinema buono e giusto. Cheers!

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  5. In questo film Antonio Banderas è spaventosamente simile ad un mio amico, che peraltro si chiama pure lui Antonio... Ho paura di vedere sto film solo per questo motivo ;-)

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    1. Ahaha ma davvero? Io lo guarderei subito! Mi sono convinto a vedere dei film per molto meno ;-) Vuoi vedere che alla fine non è Banderas alle prese con una seconda giovinezza artistica, ma è Antonio il tuo amico che si spaccia per lui :-P Cheers

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  6. Scrivo di qua quello che avevo scritto da Lucius di là...

    Il film credevo di averlo visto passare in sala ma il faccione di Banderas non mi ispirò fiducia e lo lasciai correre. E invece non l'avevo visto in sala! Mi era passato per le mani qualche tempo fa (occhiolino-occhiolino) ma lo scartai senza pensarci due volte. Mi è riapparso pochi giorni fa e questa volta l'ho messo in archivio. Viste le due recensioni positive su di un film onesto non posso che recuperarlo!

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    1. Sicuro che sia passato in sala? Bah forse me lo sono perso io, nel dubbio me lo sono visto subito su Netflix ;-) Cheers

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    2. No, no, non è passato in sala. Ero convinto che fosse passato al cinema (e l'avevo scritto anche da Lucius) e avessi scelto di andare a vedere altro. Ma in realtà no, non è mai arrivato al cinema. Mi ero confuso con altro. L'età si fa sentire... :-(

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    3. Ma figurati, e poi ricorda: Non sono gli anni ma i chilometri (Cit.) ;-) Cheers

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  7. Ohhhh lo recupero sicuramente. 90 minuti di azione old-style, sticazzi. Non ne fanno più, di film così.
    Mi hai convinto e Banderas barbuto sembra proprio tosto e inzupposo :)

    Moz-

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    1. Ahaaha esatto da inzupparsi dentro subito, onesto, tirato, vecchia scuola e con il minutaggio giusto, non si può chiedere di meglio per una serata sul divano! ;-) Cheers

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  8. Non so bene perchè, ma i film in cui c'è troppo spara spara e muori muori non mi attirano più come una decina di anni fa. E siccome questo sembra proprio uno spara spara di quelli che non aggiungono proprio nulla, mi sa che me lo salto tranquillamente.

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    1. É proprio uno di quelli, nudi e crudi ;-) Pensavo anche io che sarebbe arrivato il giorno in cui avrei messo la testa a posto, e avrei lasciato perdere quei film dove si sparano, si picchiano e si inseguono in auto. Sto ancora aspettando ;-) Cheers

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  9. È sempre stato un attore poliedrico, nonostante negli anni si sia concesso in produzioni altamente discutibili brilla sempre di luce propria. Questo prodotto anche per la natura della sceneggiatura in sé mi sembra molto accativante. Da recuperare appena riesco.

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    1. Concordo in pieno, te lo ricordi in “Four Rooms”? Fa una particina, è sembra un personaggio di cui vorresti sapere tutto il suo passato, brilla di luce propria mi sembra proprio l’espressione giusta. Questo penso che ti piacerà, è un piccolo film ma molto onesto nei suoi intenti ;-) Cheers

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  10. Mitico Cassidy, sto ancora ridendo ora per la frase "Kevin Costner senza più voglia di vivere che vende il tonno" che ho letto stamattina...geniale...il film in questione non l'ho visto ma anch'io provo una certa simpatia per Banderas, mi era simpatico anche quando aveva a che fare con la gallina rosita o la mugnaia focosa, ma pacata perchè la pubblicità doveva convincere sia le mamme che i bambini...ahahah. Sono però contento che l'attore riesca ancora a fare film carini e divertenti.
    Bye

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    1. Eh eh grazie, ma si basta sentirlo, l’entusiamo viene dal doppiatore, la sua faccia dice: Tagliatemi le vene con la scatoletta del tonno ;-) Il film merita, Tonino è in fuga dal mulino :-P Cheers!

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  11. "Non so voi, ma io trovo piuttosto simpatico Antonio Banderas, voglio dire non lo conosco, quindi non posso essere certo che non sia un totale stronzo, però per quanto riguarda la sua carriera, è uno di quegli attori che non mi dispiace veder spuntare in un film e che verso il cinema ha un approccio molto genuino che apprezzo."


    Concordo su ogni minima parola

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    1. Gracias, vedo che l'approccio "operaio" di Banderas piace ;-) Cheers

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  12. Ho visto il film "per sbaglio" sulla tv della mia donna mentre ero a casa da solo, è il classico film che sì ti accompagna bene ma poi ti lascia quel senso di Mah. Ogni volta a chiedermi cose tipo:
    - chi paga i danni?
    - ammazza tutti quelli che ci sono e la polizia muta?
    - ma poi, il posto di lavoro se lo tiene?
    - perché hanno sempre una coperta sopra le spalle? E' sempre la stessa che rifilano a persone diverse?


    Banderas di per sé mi piace molto, come hai detto tu è un uomo che ci mette comunque impegno in ogni cosa che fa anche se brutta. Però, nonostante lo abbia visto (e alla grande) in un film d'azione, non riesco a vederlo in un film d'azione. Lo trovo molto più credibile in ruoli comici o da strappa mutande, che ha ancora ne ha.

    Cheers.

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    1. Per la questione coperta sulla spalle, ti rimando ad una mia vecchia riflessione per il resto la risposta è la stessa: assicurazione. Malgrado sia stato El Mariachi tutti vogliono bene ad Antonio Banderas per altri suoi ruoli, bravo lui a riuscire comunque a coprirli con intensità quasi tutti ;-) Cheers

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