Quando Vincenzo del blog l’ultimo spettacolo, mi ha chiesto se ero pronto per il compleanno del Maestro John Carpenter, la mia risposta è stata: Sono nato pronto!
Si perché ogni Carpenteriano sa che il 16 Gennaio è il compleanno del Maestro, ma quest’anno è speciale perché Giovanni fa cifra tonda, 70 anni che su l’ultimo spettacolo verranno festeggiati con uno dei loro bellissimi sondaggioni, mentre qui da noi sulla Bara Volante parliamo di Carpenter, però a fumetti!
Proprio come il
grande Jack Burton, un Carpenteriano deve sempre farsi trovare pronto quando si
parla del Maestro, quindi per questa occasione tiro fuori dalla manica il
secondo volume del fumetto dedicato proprio alle (dis)avventure del camionista
del Pork Chop Express.
Alla fine del primo volume, pubblicato in
Italia dalla Cosmo, Jack non se la passava molto bene, era finito all’inferno
insieme al suo nemico di sempre, David Lo Pan. Proprio da qui Eric Powell
riprende la storia e se anche voi come me guardate spesso il capolavoro Grosso guaio a Chinatown (ultimamente
sono peggiorato, sono passato a rivederlo almeno DUE volte l’anno) sapete che
per i cinesi non esiste un solo inferno, quindi Jack per non fare torto a
nessuno pensa bene di attraversarli TUTTI per trovare una via d’uscita.
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Lo stile e la classe che contraddistinguono Jack Burton. |
La spalla comica
che affianca Jack questa volta è un enorme demone in armatura, che presto si
rivela essere un mostriciattolo cicciotto dentro una grossa armatura
sovradimensionata, sarà proprio lui a risolvere la situazione, mentre Jack è
troppo impegnato a combinare casini come suo solito.
Sfruttando i suoi
mitici riflessi fulminei, Jack si impadronisce della spada con cui sconfiggere
Lo Pan e allo stesso tempo riesce ad aprirsi un varco verso il nostro mondo,
con un piccolissimo problema però, Jack si risveglia dentro una teca in vetro,
esposta nel retrobottega di un vecchio benzinaio in mezzo al niente… Nell’anno
2015!
La seconda storia
del volume comincia proprio da qui, ma con un cambio basket del team creativo, ai
testi arriva Fred Van Lente, autore che conosco e apprezzo per la sua
collaborazione con la Marvel Comics. Van Lente è uno che sa come far parlare i
personaggi, i suoi dialoghi sono quasi sempre azzeccati e anche questa volta
non si smentisce.
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Una delle ragguardevoli copertine americane, firmata dallo stesso Powell. |
Ai disegni invece
troviamo Joe Eisma, il suo tratto è molto cartoonesco ma adatto all’atmosfera
della storia, si perché Van Lente ha l’intuizione giusta, se il tuo
protagonista è un residuato bellico degli anni ’80, tanto vale cavalcare questa
trovate. Infatti il nostro Jack con il suo “Mullet” in testa e il suo solito
atteggiamento è palesemente fuori posto, ma non si perde certamente d’animo, lo
troviamo nuovamente alla guida di un camion, ma questa volta a Japantown!
Jack ritrova il
vecchio amico Wang Chi, che però non si è conservato molto bene ecco, pelato e
con la pancia il nostro non è più atletico come quando era interpretato da Dennis
Dun, diciamo che si è lasciato un pochino andare quando Miao Yin lo ha piantato
in asso, lasciandolo da solo con la loro incazzatissima figlia di nome Winona.
La trama si
diverte a mostrarci il mondo dei personaggi creati da John Carpenter, trent’anni
dopo, un mondo che Fred Van Lente rende molto somigliante al nostro, le avventure
di Jack Burton sono diventate mitiche, tanto da ispirare anche un film famoso,
e vi lascio indovinare il nome del regista che lo ha diretto, ma vi do un
indizio: Ha i baffi.
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Non è proprio quello di una volta, ma è sempre il vecchio Wang Chi. |
Davanti al poster
del film, Jack Burton esplode in un clamoroso: «Sono interpretato da Jena
Plissken!» che diventa di colpo la battuta più riuscita di tutto il fumetto!
Nella storia torna
anche l’avvocatessa Gracie Law, che come Jack nota subito a differenza di Wang
Chi invece si è mantenuta in gran forma, e anche qui non riesco a non pensare
che non sia una strizzata d’occhio alle invidiabili condizioni fisiche di Kim
Cattrall, ovvero la vera Gracie Law.
La storia è
volutamente esagerata ma anche molto divertente, il ritmo è quello giusto, e
Van Lente si diverte ad mettere contro Jack Burton, un’intera squadra di
residuati bellici degli anni ’80 proprio come lui. Il gruppo di chiama “Squadra
Alpha” e se ve lo state chiedendo si, ogni riferimento a cose, persone o alla
mitica A-Team è puramente voluto!
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Non credo che Jack guardasse "Sex and the city" ma il senso è quello. |
Questi brutti
ceffi molto coloriti contano tra le loro fila anche un robot, che è in tutto e
per tutto identico a quello che accompagnava le avventure della “Riptide” (ma con i cingoli in stile Numero 5 di Corto Circuito), non
so voi ma a me quel telefilm piaceva un sacco!
La Cosmo ha
promesso ancora un ultimo volume con le storie a fumetto di Jack Burton, ma è
una conferma del fatto che ancora oggi i personaggi creati dal genio di
Giovanni Carpentiere siano ancora così amati.
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Se avete un problema che nessuno può risolvere forse potrete ingaggiare |
Quindi vi ricordo
di passare dalle parti de L’ultimo spettacolo per il loro sondaggione Carpenteriano, mentre qui se volete, trovate
tutti i commenti sui film del Maestro che volete, comodamente raccolti a
portato di click QUI.
Auguri di buon
compleanno Maestro! Ci fai una scappata in questo strambo Paese a forma di
scarpa a suonarci qualcosa anche quest’anno? Non sarebbe per niente male!
Kim C. è davvero in forma e la mia talpa a Cinelandia mi ha bisbigliato che sta valutando un copione che JC aveva dimenticato dietro le assi da surf di John Milius in un buen retiro sulla Costa dei Barbari. So quanto sei fan quindi qui e solo per i tuoi occhi ecco una sintesi: in un futuro possibile e forse probabile lo sbirro fatalista e senza paura Kurt " Karpediem " Katrall -ammetto che KKK non suoni benissimo - cade in una imboscata e trasformato in un setaccio. Una posse di mad doctors cala quel che resta dei suoi neuroni indomiti e pochi altri chili di carne macinata in un cyborg con scadenza come le mozzarelle e le uova e lo lancia sopra un enorme mall ridotto a fortino dove un prez deposto dall'insano colorito e dal ciuffo improbabile minaccia - o millanta - di lanciare un attacco termonucleare contro quel che resta del mondo libero non ancora raggiunto da una epidemia di zombies scatenata da alieni che usano i corpi umani come veicoli. Una volta nel mall, Karpebot scoprirà che il prez è mesmerizzato dalla voce di sirena di una Kim C ( pare doppiata quando canta da Mel C ndr ) furibonda con il mondo tutto da quando è stata scongelata e ha scoperto che il culto di Lilith ha meno fedeli di quello dei Jedi.
RispondiEliminaUno script che si potrebbe modulare come un blues dei Coen Bros o come una giga di Mel Brooks. Vedremo. Forse. Ciao ciao.
Kim C. doppiata dal Mel C. soprannominata con la tripla K. Forse è meglio se giro la ruota e compro una vocale ;-) Geniale un nome di battaglia come “Karpediem”, viene superato solo dalla minaccia termonucleare zombie, ed in effetti ci sono parecchi culti che contano meno discepoli di quello dei Jedi oggi come oggi. Qualunque dei due John potrebbe fare da consulente, avrebbe davvero il potenziale per essere un altro “Grosso guaio”. Cheers!
EliminaAhahahahahahah grandissimo, lo sapevo che eri nato pronto e, soprattutto, che non ti saresti lasciato sfuggire la ghiotta occasione... passate a votare il sondaggione, mi raccomando, che la lotta si preannuncia serrata!!
RispondiEliminaL’importante è fingere sicurezza spavalda in puro stile Jack Burton ;-) Scherzi a parte, come dico sempre, ogni giorno speso a parlare di John Carpenter è un giorno ben speso, in particolare il giorno del suo 70esimo compleanno. Sarà una battaglia il sondaggione, se non voto entro mezzanotte, chiamate il presidente ;-) Cheers!
Elimina70 anni portati benissimo (ironico) :D Minchia è dagli anni '80 che lo ricordo così!!! La Cosmo sta pubblicando veramente bei fumetti, questo l'ho perso ma potrei recuperarlo..
RispondiEliminaSto aspettando il terzo (ed ultimo volume) ma anche quelli già annunciato, il secondo con l’incontro/scontro tra Jack Burton e Jena Plissken, e l’attesissimo “Old man Jack”, insomma la Cosmo è decisamente Carpenteriana ;-)
EliminaAhaaha hai ragione! Però senti qua: Quando John aveva vent’anni, ne dimostrava quaranta. A quaranta sembrava un cinquantenne, a sessanta ne dimostrava già settanta, ed ora che ne ha settanta, va in giro per il mondo a suonare come una Rockstar. Insomma, sembrare vecchi fin da giovani alla lunga porta dei vantaggi, pragmatico anche in questo il Maestro :-P Cheers
Adoro queste serie a fumetti che sviluppano la storia di personaggi finiti un po' nel dimenticatoio: mi sembra che sia da tanto che Italia 1 non trasmetta più il film, o sbaglio?
RispondiEliminaA proposito di fumetti, ricordo una parodia non riuscitissima su Topolino :D
Esatto, purtroppo poi i fan tendono ad ignorare tutto quello che non sia solo e solamente i film tanto amati. Vero che stanno mollando un po’? Speriamo sia solo un periodo e che le ali della libertà non perdano mai le piume (cit.) ;-) Cheers
Eliminaah, stamattina per radio ho sentito che era il suo complea,nno e ti ho subito pensato... vedo che non deludi mai!!
RispondiEliminaNon potevo dimenticare la ricorrenza, ma proprio impossibile ;-) Cheers!
EliminaAuguri al Maestro e complimenti a Cassidy MacReady ^_^
RispondiEliminaEheh grazie mille! Il Maestro da gran pragmatico facile che nemmeno vorrà festeggiarlo, ma non posso esimermi dagli auguri ;-) Cheers
EliminaComplimenti per il tempismo, o meglio: per i riflessi!
RispondiEliminaMi accodo agli auguri al Maestro.
Cassidy: «L'importante è avere un tempismo al decimo di secondo»
EliminaLettori della Bara Volante: «No, è sembrare stupidi!»
Cassidy: «Ci proverò»
Lettori della Bara Volante: «Ci riuscirai!»
;-) Cheers
Ahahahahahahhhahahh!
RispondiEliminaE' talmente grottesco che mi fa morire dal ridere.
E adesso voglio i due volumi! Li voglio!
Sto aspettando il terzo, chissà solo cosa inventeranno in quello! ;-) Cheers!
Eliminail terzo è gia uscito ;) letta tutta, serie molto divertente peccato per il bianco e nero, secondo me lo stile cartoonesco rende meglio a colori.
RispondiEliminaLo so, sono io che devo passare dallo spacciat… ehm in fumetteria a recuperarlo ;-) Il problema della Cosmo, il formato e il bianco e nero garantisce un prezzo abbordabile, ma si sacrificano i colori che in molte delle storie che pubblicano, sono fondamentali, in questa di sicuro. Cheers!
EliminaOgni tanto fanno qualcosa anche a colori nello stesso formato, come Lone Ranger.
EliminaCi va già bene che Army of Darkness e Dredd di Ennis saranno in formato comics a colori, però leggo tanti sui social che si lamentano della qualità della carta e del prezzo elevato. Io mi accontento di poterli leggere XD scherzi a parte visto lo scarso coraggio degli altri editori mi accontento, poi è anche vero che ancora non ho sfogliato un comics della cosmo, solo bonellidi.
Ti avevo risposto ieri sera, ma in questi giorni Blogger fa le bizze, in ogni caso: Ho preso i due volumi a colori di “The Spirit” della Cosmo, ho ma sai che il fumetto puzzava così tanto di petrolio che non riuscivo a tenerlo sul comodino della camera dove dormo? Ho dovuto fargli prendere aria (storia vera).
EliminaBen venga che Army of Darkness e Dredd di Ennis saranno in formato comic book, sai per caso quando usciranno? Li devo avere nella mia collezione ;-)
In ogni caso con i loro formati Bonelliformidi, portano qui da noi un sacco di roba, hanno un bel catalogo, per questo lì apprezzo molto. Cheers!