giovedì 14 dicembre 2017

Valerian e la città dei mille pianeti (2017): il paradosso del GGV


Voglio un sacco di bene a quel ciccione di Luc Besson, prima di perdersi con quei cazzo di Minimei il regista francese ha fatto tanto di quei film che ho adorato che non sto nemmeno a dirvi, anche se i titoli potete intuirli.

Tra questi anche “Il quinto elemento” (1997) che aveva i suoi difetti, ma era un titolo degno di culto, anche per il suo modo di saper portare sul grande schermo la fantascienza in puro stile francese quella di Moebius giusto per giocarsi un nome da niente proprio. Penso che il 99% delle forme di vita della galassia guardando il trailer di “Valerian e la città dei mille pianeti” abbiano pensato immediatamente a “Il quinto elemento” era ovvio farlo, anche se alla base di questo film troviamo proprio un fumetto francese Valerian (Valérian et Laureline) scritto da Pierre Christin e illustrato da Jean-Claude Mézières.

Un progetto che Besson ha inseguito per una vita, ci sono voluti parecchi anni per poterlo finalmente portare al cinema e anche una spesa considerevole, 197 milioncini di Euro spesi per pagare tutto questo cucuzzaro galattico che, bisogna dirlo, si vedono tutti perché la messa in scena del film è davvero ottima.

Il mio preferito però resta l'uomo zuppa Inglese.

Ad esserlo un po’ meno, purtroppo, è la trama, forse se questo film fosse uscito prima al botteghino avrebbe avuto molto più successo, però è incredibile che oggi che i film tratti da fumetto vanno così forte presso il grande pubblico, questo abbia toppato in maniera così clamorosa.

Non so se Besson per omaggiare il fumetto originale, pubblicato per la prima volta nel 1967, abbia voluto applicare un registro più naif alla storia, non credo sia obbligatorio replicare anche le ingenuità dell’epoca per fare un buon adattamento, anche perché Besson ha utilizzato il fumetto originale come spunto di partenza, per poi fare tutto quello che gli passava per la testa, cosa che ha davvero fatto, perché con “Valérian et la Cité des mille planètes” (visto che pronuncia francese? Eh? Eh?) Besson ha DAVVERO fatto tutto quello che ha voluto!

Perché i Francesi non hanno mica solo "Asterix" come fumetto tzè!

L’inizio è spettacolare, Besson utilizza i cinque minuti e qualcosa di quel capolavoro di “Space Oddity” di David Bowie per raccontarci come nel corso dei secoli la stazione spaziale internazionale si sia trasformata nella città di Alpha, un luogo ospitale per tutte le civiltà della galassia che poi, voglio dire, utilizzare proprio QUEL pezzo del Duca Bianco per un film ambientato nello spazio non è proprio la scelta più originale del mondo, ma credete davvero che io mi lamenterò mai se qualcuno utilizza una canzone di Bowie in un film?

Tipo una roba così, ma con il Duca Bianco in sottofondo, brutto?

Tra gli umani che danno il loro benvenuto alle popolazioni marziane (ma non solo) Besson ci mette dentro chiunque, Rutger Hauer nei panni del presidente della Federazione umana compare tre secondi, giusto il tempo di farmi dire «Oh! In questo periodo guardo solo film dove compare il grande Rutger!» (storia vera) e sparisce dal film.

L’inizio è davvero molto bello, ma è solo l’assaggio di quello che è il VERO inizio di “Valerian e la città dei mille pianeti”, una specie di cold open dedicato ad introdurre i due protagonisti, il Maggiore Valerian e il Sergente Laureline interpretati rispettivamente da Dane DeHaan e Cara Delevingne… Time Out Cassidy!

Sì, ho bisogno di un time out cestistico perché mi rendo conto che digerire un’accoppiata come quella composta da Dane “Occhiaie” DeHaan e Cara “Sopracciglia” Delevingne non è semplicissimo. Ero al cinema in attesa di entrare in sala e guardando il posterone gigante del film ho pensato che riuscire a mettere insieme una tale coppia di facce da stronzi richiede anche un discreto coraggio e temo che sia anche uno dei motivi di base per cui il film ha raccolto risate al botteghino.

"Guarda che diceva a te" , "No, no, mi sa proprio che stava parlando di te".

Eppure, mentre guardavo il film, mi sono ritrovato più volte a pensare che quei due insieme fossero la coppia giusta, di fatto Valerian e Laureline nella versione cinematografica di Besson sono due fighetti che se la tirano un sacco, quindi DeHaan e la Delevi… Delevg... non riesco mai a scriverlo, D-e-l-e-v-i-n-g-n-e alla fine sono davvero perfetti per il ruolo.

Insieme sullo schermo hanno una bella chimica, il loro corteggiamento procede a colpi di battibecchi, e Valerian, in particolare, si guadagna qualche punto simpatia proprio in virtù delle testardaggine con cui continua ad ignorare il manifesto schifo che la bionda prova per lui, fino a trovare la stradina fino alla porticina del suo cuoricino piccino picciò, ve lo dico così, almeno vi preparate al tedioso monologo finale sull’amore che alla fine ci salverà tutti che era già IL difetto principale de “Il quinto elemento” e che Besson (Recidivo!) ci tiene a riproporre, identico anzi, quasi più melenso qui.

Cara Delev… Insomma, quella lì diciamolo, è più famosa che talentuosa, lo ha già ampiamente dimostrato che con la recitazione andiamo più o meno come me con la diplomazia, qui a lungo tiene botta forse perché tanti dei dialoghi fanno così pena che nemmeno Meryl Streep avrebbe potuto salvarli, ma in generale non ho mai avuto un momento in cui mi è venuto spontaneo pensare: «Benedetta figliola, se fai soldi come modella, perché devi per forza fare anche l’attrice?», se parliamo di recitazione, Rihanna le dà svariati punti, però non è certo colpa di Cara Delevi… Insomma, non è colpa sua se ad un certo punto il film sbraga malamente. Ah! E visto che ho citato Rihanna, lasciatemi l’icona aperta su di lei che più avanti ci torno.

No guarda Cara, i fan di Star Trek sono i più conservatori di tutti, non peggiorare la tua situazione.

Per i primi, non so, trenta minuti? “Valerian e la città dei mille pianeti” è un film che funziona alla grande, riesce a farti dimenticare che il protagonista era il più pezzente Goblin mai visto al cinema e Besson mette su uno spettacolo visivo incredibile.

Tutti gli alieni sono davvero ben realizzati in ottima CGI, non c’è quasi mai un momento in cui vedendo in scena insieme attori in carne ed ossa, qualcuno dei due venga percepito come un pupazzone posticcio senza personalità… Nemmeno quella biondina con le sopracciglia giganti!

Dove questo film si gioca la sua carta migliore è sicuramente nella scena del mercato. Ora, io voglio dire, dopo Guerre Stellari e il mercato dei Troll di Guillermo Del Toro nel secondo film di Hellboy, è davvero possibile mostrare al cinema un enorme bazar a cielo aperto popolato di strambe creature? Evidentemente sì, se hai il talento e la fantasia di Luc Besson!

La scena del mercato è fantastica perché sembra uscita dritta dalle vignette di un fumetto di Moebius, il mercato si trova su un secondo piano di realtà virtuale a cui il protagonista può accedere solo indossando un visore, una trovata che per una volta dà un senso al vedere questo film al cinema in 3D con gli occhialetti sul naso, perché se da una parte vediamo Dane DeHaan correre in mezzo al deserto cambiando continuamente direzione come fa il mio cane quando va al guinzaglio, dall’altra parte, sul piano virtuale il personaggio è impegnato a scappare, saltare, correre ed evitare pallottole in una scena coreografata alla grande e realizzata meglio che da sola non merita il disastro al botteghino di questo film.

"Ok gente siamo arrivati, da qui inizia la parte migliore del film!".

A dirla tutta, non è nemmeno l’unica scena di questo tipo del film, quando Valerian deve raggiungere il punto opposto della stazione Alpha e per farlo decide in maniera molto pragmatica di passare attraverso la stazione (letteralmente!), arriva un’altra scena magnifica in cui il personaggio si deve scapicollare attraversando tutti i vari ambienti costruiti per ospitare le forme di vita in tutte le forme. Quindi in una folle corsa vediamo Valerian nuotare correre, e muoversi in settori della stazione che variano per dimensioni e gravità con uno sfoggio di varietà e creatività imbarazzante.

Ma il problema di un film che s'intitola “Valerian e la città dei mille pianeti” è intuibile fin dal suo titolo, è troppo lungo, troppo troppo lungo, 137 minuti di una storiella che lentamente scivola in un andamento da videogioco (vai fino a lì, recupera quell’oggetto, bravo hai passato il livello!) ed in cui ogni singola scena è troppo troppo troppo troppo lunga.

Besson deve mostrarci la vita dei pacifici alieni che vivono in armonia con il loro pianeta? Dieci minuti di pesca e attività sulla spiaggia, l’equivalente spaziale del vedere gli anziani fare Tai Chi nei parchi delle vostre città, a livello di brio non proprio la cosa più “Sexy” che vi possa capitare di vedere. Abbiamo capito Luc, sono alieni e sono in pace con l’universo, possiamo andare avanti?

I pacifici alieni testa-di-uovo, intenti a fare le loro cose da pacifisti hippy.

Oltre al senso di dejà vù (un’altra parola in Francese? Visto che roba? Sembro madrelingua… ma di padre ignoto), inutile che io vi dica che tutta la trama sul chi-tradisce-chi non è proprio impossibile da intuire, un po’ perché ci troviamo di nuovo di fronte alla scena dello sgancio della bomba de “Il quinto elemento”, con tanto di ufficiale che prega per il perdono per l’atto immorale che stanno per compiere, ma anche per il fatto che alcuni attori (si sto parlando di te Clive Owen!) recitano con la voglia di morire nel cuore, probabilmente il trasporto o anche solo la voglia di lavorare, devono averla lasciata negli altri pantaloni.

"Non so cosa sto facendo, ma in ogni caso non ho voglia di farlo".

Merita un discorso a parte Rihanna che davvero non ho ben capito cosa ci facesse qui, il suo personaggio è un alieno mutaforma, quindi per farci capire bene (ma proprio bene bene) questa sua proprietà Besson fa la cosa più ovvia se nel cast del tuo film hai Rihanna: la fa ballare!

Anzi, per la precisione, la fa esibire in un edulcorato numero di lap dance, mentre Puff! Ad ogni secondo cambia vestito proprio per far arrivare, anche all’ultimo spettatore che dorme in ultima fila che la ragazza può cambiare aspetto, quindi nel giro di una manciata di minuti Rihanna si gioca il vestito da, pronti all’elenco: infermiera sexy, donna delle pulizie sexy, ballerina di cabaret sexy, indiana sexy, scolaretta sexy... ho reso l’idea?

"Sa fare anche un sacco di altre cose eh? La vigilessa sexy, l'ispettrice delle tasse sexy...".
Incredibilmente, quando è il momento di farle recitare qualche dialogo, Besson cosa fa? Puff! La trasforma ancora una volta in una specie di polipone bluastro tutto animato in computer grafica, che comunque recita meglio di Cara Delevingne.

Ma il problema davvero grosso del film è che quando sei completamente sprofondato nella poltroncina e non riesci più a sopportare una trama che prevede passaggi tipo, lui è sparito, lei corre a cercarlo! Ora lei è sparita, a cercarlo corre lui! La trama di “Valerian e la città dei mille pianeti” si trasforma nel paradosso del GGV: il generatore del già visto.

"Hey, sbaglio o questo film rischia di diventare originale e interessante?", "Aspetta che attivo il GGV".

"Woa! Guarda quante scene viste e straviste grazie al GGV!" (GGV copyright La Bara Volante 2017, all rights reserved e tutte le altre robe burocratiche su carta intestata)

Ogni scena che passa sullo schermo inizia ad assomigliare a quella di un altro film uscito prima e anche più famoso, ti trovi davanti a scena che sembrano presa da “Avatar”, dagli Star Wars della Prequel Tragedy (tutti quegli animali e animaletti in CGI), un'infinità di scena già viste che ti fanno pensare: "Ma come cacchio è possibile che un film che si gioca una scena così fantastica come quella del mercato, poi scada nella banalità in questo modo? Perché avere 197 milioni di Euro e non usarne una piccola parte per scrivere una trama almeno decente?".

Quando ho capito che il GGV, il generatore del già visto si era bloccato su undici come l’amplificatore degli Spinal-Tap è quando in una scena, per liberare Laureline, il protagonista in questa lunga stanza con un tappeto rosso sul pavimento, lancia un coltello dritto alla fronte del cattivone, al che mi sono detto: "Hey, sono io che sono fissato con Carpenter (lo sono), oppure questo è Grosso guaio a Chinatown?".

"Si Cassidy sei tu che stai in fissa" , "Sei sotto un treno!".

Mi rendo sempre più conto che i film d’avventura sono quelli che preferisco guardare, purtroppo “Valerian e la città dei mille pianeti” si gioca tutte le carte migliori all’inizio per poi degenerare lentamente, mi rendo conto che Besson ormai è quello dei Minimei perché popola il film di creature e creaturine, alcune anche fighissime, quando un tempo per me era il miglior regista al mondo a far splendere personaggi femminili al cinema, le donne nei film di Besson erano sempre le vere forze trainanti qui, invece, una è troppo impegnata ad atteggiarsi ad attrice, mentre l’altra sul più bello diventa un polipo blu!

“Valerian e la città dei mille pianeti” è troppo: troppo lungo al netto di una storiella minimale, troppo farcito di bestiole animate, ma soprattutto arrivato troppo in ritardo. Se Besson lo avesse realizzato anni fa, avrebbe avuto tutta un’altra risposta di pubblico. 
Ciao Luc è stato bello finché è durata!

46 commenti:

  1. 197 milioni! Caspita gli stessi spesi (male, pare) dai dirigenti del mio Milan :D. Così come il Milan ha la tassa Kalinic, questo film ha la tassa Cara Delevigne! Scherzo, ovviamente, lei è bellissima e bravissima...................................

    Comunque non è il film per me: 137 minuti e scene troppo lunghe. Per cui mi immagino questa scena

    "Hai visto Valerian?"
    "No!"
    "Perché?"
    "E' per Cassidy!".

    La colpa è di Cassidy...Cassidy...

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    1. Ahaah! Mi prendo tutte le colpe, però ci tento a sottolinearlo, voglio bene a Besson, per quello trovo assurdo che scivoli su certe bucce di banana! ;-) Cheers

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  2. io l'ho visto e mi è piaciuto.
    nemmeno l'ho trovato lungo.

    lo consiglio a tutti.

    grazie

    rdm

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    1. La prima metà circa, una bomba, ma sul serio mi stava piacendo e nemmeno poco, anche la coppia di protagonisti con la loro chimica azzeccata mi stavano convincendo. Poi da un certo punto in poi, ci credo che facevo proprio fatica, il senso di già visto (detto GGV) ha preso il sopravvento su tutto, alla fine ormai era talmente poco coinvolto che se il monologo sull’aMMMore mi ha ucciso. Non è affatto un brutto film, è bulimico quello sì, non se lo merita il flop che ha registrato, ma qualcosa è scappato di mano, grazie a te! Cheers

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  3. grande Cassidy, aspettavo questa tua recensione, dopo che ne avevamo parlato un mese fa qui, in particolar modo dei temi del déjà-vu...
    io avevo ipotizzato un concorso a premi "indovina il film che hai già visto in Valerian" ma devo dire che tu sei andato decisamente oltre - as usual - e con il GGV hai creato qualcosa che giustamente hai sottoposto a copyright...
    per il resto devo dirti che adoro le sopracciglia della Deleviqualcosa, ma è un problema mia, un feticismo su cui è meglio non indagare... forse sono addirittura la sua parte migliore... sulla recitazione, invece lasciamo stare, ovviamente, anche se come hai ben detto sono una coppia ben assortita...
    per il resto per completare la tua collezione di cammei di Rutger Hauer ti aspetto al varco con The Broken Key, quello che io ho ribattezzato "Il Codice Da Vinci in bagna cauda"...
    a presto!

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    1. Ci ho messo un po’ ma prima o poi arrivo con tutti i commenti, ad esempio spero di arrivare anche con quello di “The Broken Key” che ero molto curioso di vedere dopo averti letto ;-) Ma battutacce sulle sopracciglia a parte, niente da dire è una bella ragazza ci mancherebbe, non ho capito perché voglia recitare per forza, secondo me con la moda incassa anche meglio, poi però come coppia funzionano, e credimi non lo avrei mai detto! ;-) Cheers

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  4. Film che ho avuto il “piacere” di guardare al cinema. Beh, che dire? Se hai 7-8 anni ti piace da matti. Gli animaletti, gli alieni, le trasformazioni di Rihanna, tutte le scene spettacolari che magari non hai mai visto ti fanno uscire pazzo. Quindi chi ha bambini (o magari c’è qualche bambino di quell’eta che legge questo blog, hai visto mai...) con questo film ci va a nozze.

    Per tutti noi matusa il film è uno spettacolo visivo assurdo. Mille cose diverse che appaio e succedono sullo schermo, tutte perfette, in una carrellata di due ore senza sosta. Come un presentazione o una dimostrazione della potenza della CGI o di quanto forte siano Besson e il suo team. Peccato che gli attori siano “cani maledetti” con la Delevingne a guidare la fila. Sta ragazza sarà anche bellissima e simpaticissima ma a recitare siamo a livelli imbarazzanti.

    E la trama... La trama è di una banalità sconcertante. Occasione, per me, sprecata. Due effetti in meno, un’accorciata di venti minuti alla pellicola ma una sceneggiatura un filo meno banale e avremmo avuto un fottuto capolavoro. E invece un guscio, bellissimo, ma senza l’uovo dentro. Peccato.

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    1. Ha voluto mettere davvero troppa carne al fuoco per una trama così scarna, ad un certo punto qualcosa scappa proprio di mano, per una volta meno, sarebbe stato molto, ma molto meglio! In ogni caso dici bene, ad un pubblico giovane potrebbe piacere, noi inciampiamo in quella che è la sfiga del film, arrivare dopo tanti titoli (Avatar, Star Wars etc.) che sono arrivati prima. Cheers!

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    2. Non c’entra nulla con VALERIAN, ma c’entra con DeHaan e col film di ieri sui Pearl Jam. Al cinema ho visto anche il film dei Metallica proprio con DeHaan. Quello è una cannonata di film. “Through The Never” è come andrebbero fatti i film musicali ai giorni nostri. La musica e i testi dei Metallica si prestano a diveoun film, ma cavolo... Un risultato così neanche nelle più rosee aspettative. Peccato che in sala quel giorno eravamo in 4.

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    3. Me lo ricordo quello, ero curioso di vederlo, per altro era diretto da Nimród Antal, che dopo essere stato sedotto e abbandonato da Rodriguez è purtroppo finito non benissimo, peccato perché sapeva il fatto suo quel ragazzo. Intanto grazie per avermi ricordato il film dei Metallica, lo avevo proprio scordato ;-) Cheers!

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    4. Antal è quello che ha diretto VACANCY che ha recensito Lucius qualche giorno fa? Tutto torna! Chiudiamo il cerchio perfettamente.

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    5. Proprio lui, abbiamo completato la Antal-Settimana ;-) Cheers

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  5. Mado', già non ho alcuna voglia di vedere 'sta roba - ho dato l'addio a Besson molti anni fa - poi più recensioni leggo più aumenta la determinazione a non vederlo MAI.
    Strano che Rihanna faccia la ballerina sexy, è come se non sapesse fare altro nella vita e no faccia altro da vent'anni. E sì che il numero dei film dove appare aumenta, ma è come se non riuscisse a recitare: e sì che è impossibile sfigurare davanti alla Lavagna :-D

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    1. La sua comparsata più improbabile resta “Battleship” vedere Rihanna smitragliare con una cannone gigante faceva una tenerezza, che poi cavolo, te le vedi Rihanna marinaia su una nave da guerra? Ci sono mille mila marinai che firmerebbero! ;-)

      Besson mi piaceva molto, ormai niente, i suoi gusti non incontrano più i miei, mi fa specie che lui, che sapeva far brillare i personaggi femminili al cinema, qui abbia ottenuto quasi niente sia da Rihanna che dalla Lavagna, che fa pure rima ;-) Cheers!

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  6. Uno di quei film in cui ho osservato l'orologio ogni cinque minuti. Apprezzo veramente il tentativo di riportare in auge un fumetto che è stato uno sci-fi d'ispirazione per i vari Star Wars e Avatar ma il risultato è un opera troppo pesante da digerire e che mi ha fatto sbadigliare più del dovuto (e lo sta facendo adesso anche mentre scrivo, giusto per far intendere!). A differenza tua non ho neanche apprezzato il primo tempo, per il resto concordo!

    Per citare un altra opera sci-fi arrivata (troppo) in ritardo come trasposizione filmica, "John Carter" della Disney mi ha sorpreso molto di più, sarà perchè in cabina di regia c'è un esperto narratore Pixariano ma alcune sequenze me le ricordo ancor oggi benissimo e non mi aveva affatto annoiato.

    Saluti!

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    1. Io sono uno di quelli che come te ha apprezzato “John Carter” già dalla prima visione, sono anni che certo l’occasione giusta per rivedermelo, quello secondo me era un film che meritava, che ha provato davvero a riportare in auge un certo tipo di fantascienza d’avventura, non è stato capito, è purtroppo da quel grosso flop la Disney si è ripresa reagendo in maniera forte: Si è comprata la saga di Star Wars direttamente da George Lucas.

      Che questo sia stato un bene o un male lo valuteremo tra qualche anno, sicuramente “John Carter” è stato un momento di svolta, peccato forse che sia entrato nella storia dalla parte sbagliata.

      Detto questo, ora ho più voglia di prima di rivedermelo! ;-) Cheers

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  7. dai cassidy fammi contento e fammi il regalo di Natale: commenta il film "the broken key".

    vero : io e mia moglie ( eravamo già in zona ) siamo andati a vedere la chiesa di saliceto. un prete stile Don Camillo ( chiaramente un templare!!!) ci ha scacciato con decisione adducendo che era chiusa.

    è tutto un gomblotto!!!!!!!!!!!!!!!

    seriamnete merita un salto.


    verissimo: the broken key è molto meglio di quel fim sopravalutatissimo ( forse perchè è un film straniero??? secondo me sì) che è babadook. sì l'ho detto e lo sottoscrivo.


    grazie rdm

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    1. Ti farò sapere, dovrei trovare un cinema che lo passa ancora, il che potrebbe essere complicate, ci vedo lo zampitno del prete Don Camillo il Templare! :-P Cheers

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    2. mi risulta che lo passino solo più a Torreano di Martignacco, provincia di Udine (storia vera, almeno secondo mymovies)...
      lo hanno tolto pure dal citiplex Massaua che era uno dei finanziatori o cmq di quelli che hanno spinto Louis Nero a fare sto film...
      comunque sono contento di vedere che non sono l'unico che aspetta con ansia una tua recensione di questo film, scommetto anche Evit...

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    3. No davvero pure al Massaua lo hanno tolto? Ahaha clamoroso ;-) Dai lo devo per forza vedere questo film! :-D Cheers

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  8. e allora è la fine.

    al cinema the broken key è rimasto un week end.


    è tutto un gomblotto.

    i poteri forti non vogliono che la gente sappia la verità!!!!

    come in essi vivono ma meno comprensibile

    rdm

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    1. Essi vivono con l'accento Piemontese, "Essi vivono nè?" :-P Cheers

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  9. "LORAUTRI VIVE !!!!" de Gignu delle Buchere.
    a lesta ne pi bun sinema de tuta a pronvincia granda

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    1. Se non si fosse capito è già iniziato l’happy hour sulla Bara Volante :-D Ahaahaahah

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  10. Ora aspetto il tuo parere sugli Ultimi Jedi :D Comunque questo non l'ho visto, mi sa che lo recupererò però senza troppe speranze..

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    1. Ho visto che gli avete dato un votone congiunto, che però parecchia con Wonder Woman, in ogni caso ti farò sapere, non ho fretta di vederlo ma in questa vacanze mi ci dedicherò ;-) Cheers!

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  11. Era un po' che non giravo dalla Bara, stasera vedo Valerian e mi dico "mah, l'inizio così bello, ma poi...vediamo cosa dice Cassidy. Ed ecco pronta ti trovo la rece di Valerian!"
    Condivido tutto, diciamo che fino a Rianna mi è sembrata una figata, con alieni e mondi da far sognare (cosa che non mi faceva una volta star wars)...andata poi a spegnersi in un finaletto senza mordente, banalotto e pure sdolcinato. Io i due protagonisti li avrei fatti più freddi, magari sensuali, ma misteriosi. Come Gold e Silver di Golgo 13 o come Riff Raff e Magenta.
    Peccato, occasione mancata!

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    1. Sempre un piacere ritrovarti da queste Bare ;-)
      Verissimo, un gran potenziale, che va annacquandosi con il passare dei minuti per finire nella noia e nella banalità. Non conosco Golgo 13 (mea culpa!) con ora non potrò pensare ad altro che ha Occhiaie DeHaan e Sopracciglia Delevingne che ballano e cantano “Time Warp” ;-) Cheers!

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  12. Sto film ha tutto bellissimo. Il fumetto originale, i personaggi, CGI, ambientazioni e anche una canzone fica...
    Peccato che gli manca la trama :P
    Peccato davvero.

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    1. Esatto! Sintesi impeccabile, ogni cosa legata a questo film é figa, tranne il film stesso ;-) Cheers!

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  13. Io sinceramente mi chiedo anche come faccia la Delecosa a fare pure la modella...
    Il film in parte mi incuriosisce, magari lo recupererò in futuro o dovessi mantenere l'abbonamento a Sky Cinema potrei guardarlo li.
    Non ho mai visto il Quinto Elemento e vorrei guardarlo, quello si che mi ispira.

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    1. Un'occhiata lo merita ma sono piuttosto sicuro che "Il quinto elemento", ti piacerà di più, al netto di un finale un po' melenso, é un film più ispirato Bruce in forma, Gary Oldman quando ancora aveva voglia e Milla che non te lo sto neanche a dire ;-) Cheers!

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  14. Sembra dunque un film per chi ha visto pochi film.
    ...la coppia di facce da stronzi... :DD

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    1. Secondo la mia esperienza, tali individui sono i più giovani, che davvero potrebbero amare questo, anche se rimarrebbero turbati dal mio turpiloquio nel descrivere i protagonisti ;-) Cheers

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    2. Cassidy traviatore di giovani :D

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    3. [Una folla con torce e forconi fuori dalla Bara Volante, l'associazione genitori vuole trasformarlo in una pelle d'orso da mettere davanti al camino del loro club]

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  15. Ahahha una volta avevo letto in un blog, mi pare quello delle "uova del nonno", la definizione "i Nazgul del Moige".

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    1. Anzi forse lo avevo già scritto, l'arteriosclerosi avanza...

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    2. Eheehe in effetti è molto azzeccata come definizione, loro ti vedono e sanno sempre dove sei ;-) No mi pare non l'avessi mica già scritto! Cheers

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    3. In alternativa ci sta sempre la citazione a Giacomo Nero in "School of Rock" quando per giustificare ai genitori di essersi sostituito come maestro di scuola dice: «Quello che conta è che io credo di aver toccato i vostri bambini e loro hanno toccato me!» scena successiva, lui che scappa inseguito dai genitori ;-) Cheers

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    4. QUel film è veramente stellare, lui lì è eccezionale, non ho superlativi per elogiarlo Jack!

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    5. Non riesco più a scrivere comprensibilmente "non ho abbastanza superlativi per elogiarlo".

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    6. Concordo, ogni tanto vado a rivedermelo mi piace un sacco ;-) Cheers

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    7. Sono gli effetti collaterali dell'emozione che provoca Giacomo Nero, dislessia gallop... Dislessia Gall... Disl... Disles... Insomma quella cosa lì ;-) Cheers

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  16. Questo film non l'ho mai visto...ma grazie a te ho scoperto che Delevigne ha un N in mezzo in più! Ahahah e chi c'aveva mai fatto caso!

    Cassidy ti inseNgna la grammatica dei coNgnomi!!

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    1. Il trucco è non pensare ad una che fa la vendemmia e ricordarsi della "N" aggiuntiva ;-) Cheers

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