mercoledì 20 dicembre 2017

American horror story - Stagione 7 - Cult: Make america scary again


Trovo significativo che quel gran bastardo di Charles Manson, uno che ha schivato la pena di morte arrivando alla veneranda età di 83 anni, molti dei quali passati nella patrie galere, non sia sopravvissuto alla nuova stagione di “American Horror Story” che praticamente è dedicata alla sua vita e alle sue discutibili opere. Anche uno come Manson ha un limite!


La settima stagione della serie creata da quei due matti di Ryan Murphy e Brad Falchuk è iniziata in un modo che non esito a definire geniale, il potenziale era enorme, ma anche il rischio. Di fatto, “American Horror Story” è la prima serie televisiva americana a schierarsi apertamente contro il presidente in carica Donald J. Trump e a favore delle minoranze, una mossa che mi sembra la naturale evoluzione di quanto già fatto da questa serie in stagioni come AHS Hotel, ad esempio.

L’inizio è folgorante, per gli Stati Uniti l’inizio della fine coincide con la notte dell’8 novembre del 2016, doveva essere la storia, Hillary Clinton avrebbe dovuto essere la prima presidente donna del Paese della torta di male, invece, ciccia, è arrivato The Donald.


"Ah! Ah! Ah! Non hai detto la parola magica!" (Cit.)
Notizia che getta nella disperazione Ally Mayfair-Richards (la veterana della serie Sarah Paulson) e sua moglie Ivy (Alison Pill, all’esordio speriamo di vederla ancora), la coppia di signore condivide vita, lavoro e il figlio Oz, ma l’elezione del nuovo controverso presidente coincide con la ricaduta di Ally in tutte le sue fobie, tante fobie!

Sì, perché la donna soffre di tante di quelle fobie di cui nemmeno conoscevo il nome, come la Tripofobia, la paura delle superfici ricoperte di buchi, oppure la più classica coulrofobia, la paura dei Clown, che in questo periodo in cui Pennywise si vede ovunque, dev'essere tornata prepotentemente di moda.

Proprio i clown iniziano ad ossessionare la donna, prima Ally s'imbatte in un fumetto di Twisty, il clown nato in questa serie durante la stagione Freak Show, che qui torna per una piccola, ma efficace comparsata, poi, però i Clown con cui fare i conti sono altri. Una banda di pagliacci mascherati inizia a seminare il panico nella cittadina di Brookfield Heights nel Michigan, esistono veramente, oppure sono il frutto della fobia della donna?


Basta far uscire un nuovo IT e a tutti torna la fissa per i clown!
Fermiamoci due minuti a ragionare. Dedicare un'intera stagione di una serie che s'intitola “American Horror Story” per parlarci di clown, proprio ora che un clown è arrivato alla casa bianca è una mossa piuttosto coraggiosa, ma anche l’occasione per parlare della paura stessa. Quella paura che è alla base degli horror, ma che forse è anche quella che ha spinto tanti Americani a votare Trump.

Un tipo di paura che Kai (un Evan Peters più mattatore che mai in questa stagione) conosce molto bene, visto che con i suoi strambi capelli blu e l’ambizione di diventare rappresentate comunale per il suo Stato, manipola le masse scatenando l’odio contro le minoranze, che siano essere Messicani o coppie omosessuali, poco importa. Il tutto con l’aiuto della sua setta (così abbiamo spiegato il “Cult” del titolo) e di sua sorella Winter, interpretata Billie Lourd, la figlia di Carrie Fisher rimasta a spasso dopo la chiusura dell’altra serie di Ryan Murphy e Brad Falchuk, ovvero Scream Queens.

Ma il problema con AHS e con questa stagione, in particolare, è un po’ sempre lo stesso: ad un certo punto Murphy e Falchuk si fanno prendere la mano e gettano nel mucchio tanta di quella roba da perdere il fuoco di un discorso che era iniziato benissimo.

"Dici che lo hanno fatto di nuovo?" , "Più carne al fuoco che durante una grigliata".
Pian piano la settimana stagione di “American Horror Story” lascia sullo sfondo il discorso su Trump e la paura che serpeggia negli Stati Uniti per allargare la questione a qualcosa di anche più spaventoso, ovvero come Liberali e Conservatori siano spesso due facce della stessa medaglia e come sia semplice poter passare da uno schieramento all’altro senza nemmeno accorgersene, proprio cedendo a quella che un altro presidente americano, Franklin Roosevelt, avrebbe definito la paura stessa.

Ma in questo grosso calderone di roba che Ryan Murphy e Brad Falchuk continuano a rimestare ci si perde e lo ammetto, ci si annoia anche parecchio, ho fatto una gran fatica ad arrivare alla fine della stagione, vuoi anche per una rappresentazione molto manichea di Donne = Buoni e Uomini = Cattivi che funziona per un po’ poi viene tirata veramente troppo.

"Arrrrghhh io odio questi stereotipi!" disse Puffo psicotico.
Dopo, però, la stagione alza nuovamente la testa, in un paio di puntate, in particolare, che, guarda caso, sono la messa in scena di eventi reali, dimostrazione che Ryan Murphy quando può lavorare su soggetti accaduti davvero sa tirare fuori il meglio, dopo una stagione (bellissima) di American Crime Story ed una dedicata allo scontro (ancora più bello) tra Joan Crawford e Bette Davis non può essere un caso, no? Anzi, se volessero farci vedere la seconda stagione di ACS dedicata all’assassinio di Versace e la seconda di “Feud” io sarei molto felice!

Lo scontro uomini contro donne è ben riassunto (prima di scappare definitivamente di mano ai due autori) nell’episodio “7x07 - Valerie Solanas Died for Your Sins: Scumbag”, con la storia della donna che sparò ad Andy Warhol impersonato da Evan Peters. Un episodio a tratti davvero geniale che ha l’ardire di dare anche un'identità al famigerato serial killer noto come Zodiac per portare avanti la sua teoria per cui appena una donna ha una buona idea, qualche uomo è pronto ad appropriarsene.

Evan Peters può essere Andy Warhol...
Nell’episodio successivo, invece, “7x08 - Winter of Our Discontent” il solito Evan Peters si cala nei panni di un paio di santoni a capo di sette, il primo è David Koresh il secondo Jim Jones che al cinema era già stato rappresentato nel film “The Sacrament” (2013) diretto da Ti “Il Terribile” West.

Ma Peters è davvero scatenato, perché in questa serie si ritrova ad impersonare davvero tutti, persino Gesù (!), ma soprattutto Charles Manson, l’episodio “7x09 - Drink the Kool-Aid” viene portata in scena la notte in cui la sette di Manson uccide in modo brutale la povera Sharon Tate.

...Oppure Charles Manson, presto interpreterà tutti i ruoli da solo.
Tutta questa carnazzza messa sul fuoco in troppi momenti risulta davvero eccessiva e la trama perde parecchia della sua forza nel disperato tentativo di sparare in aria per colpire qualcosa, un vero peccato, perché le premesse c’erano davvero tutte, purtroppo il risultato finale non è così esaltante.

Insomma, per AHS i pregi e i difetti sono un po’ sempre gli stessi, sarà pure la serie che ha dato la fama a Ryan Murphy e Brad Falchuk, ma preferisco quasi tutte le altre che questi due matti hanno in cantiere, se non altro, sono riusciti nell’impresa di liberarci tutti di Charles Manson e di essere i primi a dedicare qualcosa che non sia una documentario al famigerato serial killer (che non ha mai ucciso nessuno, per lo meno non direttamente), bruciando tutti sul tempo, anche Quentin Tarantino che è già al lavoro sull’argomento.

Forse questo è il grande pregio di questa stagione di “American Horror Story”, ricordarci che i pagliacci carismatici sono ovunque, qualcuno ha il naso rosso, qualcuno una svastica in mezzo agli occhi e altri il parrucchino, in ogni caso abbiate paura, abbiate molta paura.

28 commenti:

  1. In realtà non credo che la serie sia così favorevole all'anti-trumpismo. Mi sembra che (uno dei pochi punti efficaci della stessa) metta a nudo le contraddizioni anche degli anti-trumpisti (anche se i trumpisti non è che ne escano benissimo, anzi...).

    Poi giustamente dici: "ovvero come Liberali e Conservatori siano spesso due facce della stessa medaglia e come sia semplice poter passare da uno schieramento all’altro senza nemmeno accorgersene, proprio cedendo a quella che un altro presidente americano, Franklin Roosevelt, avrebbe definito la paura stessa". Ecco, infatti. Che poi è il ragionamento che facevamo anche per altri film e serie: la legge di He-Man (buoni e cattivi) non esiste, ogni parte ha i suoi buoni e i cattivi.

    American Horror Story stagione 7 è una serie che prometteva bene, ma non ha rispettato queste promesse: non a caso l'ho interrotta.

    La prima puntata si salva perché con tutti quei clown genera terrore. La seconda annoia. La terza ti fa venire dermatiti ed eritemi. La quarta è buona, perché non ci sono gli isterismi della protagonista. Poi torna la noia. Una noia che ogni tanto riceve la scossa con scene di violenza gratuita, a mio modo di vedere non funzionali a una storia che deve puntare molto sul fattore intellettuale e psicologico.

    Ci sono due scene che sono il simbolo della serie: la prima è quella del ciccione che si masturba, che è di un trash incredibile che svilisce gli intenti della serie. La seconda è quella del protagonista che si masturba in palestra, una scena che abbassa ancora di più il livello della serie (anche se capisco che sia per rafforzare l'idea del personaggio omosessuale e del plagiatore di menti che lo deve comprare mettendo in scena il teatrino sessuale ai suoi occhi).

    La prestazione del protagonista è da ritenere sufficiente. Ma io avrei preferito di gran lunga un personaggio normale, all'apparenza, che in realtà nasconde in sè il male. Ma in una serie votata all'eccesso questo non poteva essere possibile.

    Poi va beh, la storia è piena di sciocchezze, ma su queste non punto il dito perché da Don Matteo ad American Horror Story, ogni serie ha le sue illogicità che servono a tenere su la storia. Mi piace però sottolineare una cosa, la babysitter: se al colloquio a me viene una ragazza con quella faccia da serial killer, con le unghie lunghe e decorate, con quei capelli..beh, quella è la porta. Non la faccio neanche sedere.

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    1. ah dimenticavo. Gli isterismi della protagonista: il difetto più grande, di questa serie. Io non riesco a sopportarli (e a sopportarla).

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    2. Lo penso anche io, la coppia di protagoniste non ne escono benissimo (anzi) anche se sono due ultra-liberali, tanto che una accusa l’altra di non essere stata abbastanza “…ista” (femminista, estremista, di sinistra etc.). Non ne esce bene nessuno, infatti la premessa iniziale è ottima, peccato poi vado tutto a sud.

      Hai sottolineato tutti i difetti, Evan Peters prova a tenere su tutto con il suo talento infetti l’episodio più figo è il 7x07, basato su eventi reali e poi romanzati, la scena della babysitter è ridicola, ha la faccia da serial killer e loro, si sei perfetta assunta! Ed è solo una delle tante trovate da quattro soldi di una stagione, che secondo me ha almeno due episodi di troppo. La stagione precedente più breve, sfruttava molto meglio il tempo. Cheers!

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    3. Sarah Paulson è molto brava, ma ha due difetti, il primo è che non sa fare l'accento Inglese (lo ha dimostrato nelle stagioni di AHS) e quando inizia a piagnucolare risulta urticante.
      In questa stagione quando non piagnucola ha un attacco isterico, automatico che poi trovi i Clown più simpatici di lei.

      In “American Crime Story” era bravissima in effetti, ma proprio fenomenale, dovrebbe cambiare un po’ aria, per fortuna presto le vedremo alle prese con l’adattamento di Salinger e nel nuovo film di Spielberg ;-) Cheers

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  2. Io delle serie di Ryan Murphy ho seguito la prima di American Crime Story, veramente ben fatta e coinvolgente! AHS avevo provato a guardarla ma mi metteva un'ansia incredibile..

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    1. “American Crime Story” era la mia serie di Murphy preferita, sto aspettando caldamente la seconda stagione, che parlerà dell’omicidio di Versace. Poi sai cosa è successo? E’ uscita “Feud”, ed ora è questa la mia serie di Murphy preferita ;-) Cheers!

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  3. Ah, sono rimasto indietro con la serie: sarebbe il modo perfetto per passare le feste natalizie :-P
    Comunque The Donald lascerà per sempre una traccia nella TV. Sto vedendo "The Good Fight", lo spin off del mio amato "The Good Wife", e la prima puntata si apre con l'hilaryssima protagonista che assiste ammutolita al giuramento di Trump! :-)

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    1. Eheh davvero, l’arte risponde su tutti i fronti ;-) Non ho mai visto “The Good Wife” ma me ne parlano bene davvero tutti, dovrò per lo meno dargli un’occhiata ;-) Cheers!

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  4. A me AHS ha iniziato a stufare quasi subito: sempre troppo estrema, ma con noia.
    Ci devono inserire sempre di tutto e di più, pensando di scandalizzare/provocare, ma in realtà spesso fanno solo schifo.
    Questa l'ho saltata a piè pari.

    Moz-

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    1. Bravissimo, fin dalla seconda stagione di AHS è stato chiaro che il principio è sempre lo stesso, ovvero gettare tanta carne al fuoco, pure troppa. Ammetto di aver visto questa settima stagione per abitudine, preferisco le serie di stampo più realistico di Murphy, come “American Crime Story” e la bellissima “Feud”, ma da appassionato di horror alla fine ci ricasco sempre su AHS. Cheers!

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    2. Eh, sarebbe ora di far capire a 'sti due tizi che hanno scassato le palle^^

      Moz-

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    3. Ammetto di avere una predilezione per le serie con una base realistica, ma sul serio, chiudete AHS e dedicatevi ad altro ;-) Cheers

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  5. E nip/tuck dove lo metti?
    Non seguo AHS, ho provato la prima stagione ma non mi ha preso e ho mollato subito.
    Charles Manson era già stato rappresentato in Aquarius.

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    1. “Aquarius” era quella con Fox Mulder vero? Me la sono persa come “Californication”.
      Anche “Nip/Tuck” era di Murphy? La guardavo ogni tanto su Italia 1, era quella con il Victor Von Doom triste e Fenice, ma dire che la guardavo veramente sarebbero parole grosse ;-) Cheers

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    2. Proprio quella con Mulder! Che ancora devo capire se sia un bravo attore... a me piaceva molto, ovviamente era romanzata ma va beh il problema non si pone più, cancellata alla seconda stagione proprio in concomitanza dell'omicidio di Sharon Tate. Maledetta NBC nata al primo dolore.
      E si, anche nip/tuck era di Murphy, credo di averla vista tutta o quasi in dvd.

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    3. Nip/Tuck la guardavo un po’ su Italia 1, ma come dico sempre non riuscivo (e non riesco) a seguire le serie sul palinsesto mediaset, mi perdo sempre delle puntate, la ricordo stramba forte quello si ;-)
      Hai descritto il motivo per cui non ho mai iniziato “Acquarius”, la cancellazione non ha aiutato, su Mulder non so, mi è sempre sembrato uno capace di recitare poche tipologia di personaggi, ma bisogna dire che in tv li ha azzeccati quasi tutti ;-) Cheers

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    4. Lascia stare... io seguo le serie dell'arrowverse e ora le danno solo su mediaset premium, maledetti!
      Duchovny ha questa faccia che ispira simpatia e non riesco ad inquadrarlo come si deve.

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    5. Ho letto la notizia, che mossa ridicola, erano serie che comunque hanno una grossa fetta di pubblico. te lo ricordi in "Twin Peaks"? Ancora mi devo riprendere dal ruolo che faceva in quella serie :-P Cheers

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    6. Se ti dico che non ho mai visto Twin Peaks mi banni? E nemmeno X-Files...

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    7. Guarda io per vedere il primo Twin Peaks ci ho messo quasi 15 anni (storia vera) quindi figurati ;-) X-Files invece era la mia serie preferita da ragazzino. Cheers!

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  6. La trama è geniale ed Evan Peters sempre bravissimo, ma episodio dopo episodio mi ha ammosciato di brutto.
    Mi domando perché non sia rimasto sul binario interessantissimo dei primi due, tre episodi.

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    1. Totalmente d’accordo, era iniziata alla grande, bastava continuare su quel binario, invece niente si sono persi nella noia, davvero uno spreco. Cheers!

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  7. Per me una delle stagioni peggiori di tutte. Lo spunto era non geniale, forse addirittura di più. Purtroppo però hanno seguito la moda del momento di fare un qualcosa del tutto incomprensibile e alla fine la trama non è filata proprio come avrebbe dovuto. Un peccato perchè il personaggio di Evan Peters è una delle cose migliori di tutte le stagioni.

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    1. Lo penso anche io, hanno sprecato un protagonista e una premessa davvero ottime e al passo con i tempi, rischia davvero di essere la stagione peggiore di sempre. Cheers

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  8. Le streghe, le colonie scomparse, gli alberghi di vampiri, per me sono molto peggio di questo.
    Anche se concordo con l'occasione sprecata, con la bravura di Peters.

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    1. Il problema è che avrebbero dovuto mantenere una linea, invece al pari della stagione due "Asylum" hanno buttato troppa carne al fuoco, peccato! Cheers

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  9. Risposte
    1. Il periodo giusto, anche perché ora siamo di nuovo pieno di belle serie da vedere ;-) Cheers

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