lunedì 13 novembre 2017

Thor - Ragnarok (2017): GODO of thunder (and rock and roll)


Lo ammetto candidamente, quando Taika Waititi è stato annunciato come regista di questo terzo capitolo dedicato allo Zio Dio del Tuono Thor e per metterci un po’ di guacamole ha dichiarato che il film sarebbe stato come Grosso guaio a Chinatown, è stato come se si dipingesse un mirino in mezzo ai miei occhi, ideale per farsi colpire meglio. Certe affermazioni uno dovrebbe centellinarle.


Le prime reazioni a caldo in rete ruotavano quasi tutte intorno alla trovata, lo ammetto anche simpatica, del ribattezzare questo film “Natale ad Asgard”. Insomma, ero davvero pronto al peggio, ero pronto ad un film che avrei odiato, infatti giunto alla fine dei titoli di coda di “Thor - Ragnarok” posso ammettervi con lo stesso candore che il film mi è piaciuto, mi sono divertito e da qui in poi proverò a spiegarvi il perché... Oh, vi avverto: facile che da qui alla fine qualcuno si offenderà, ma è il bello di avere un blog come questo, posso fornire il mio parere senza essere costretto ad acchiappare click o generare Meme da spargere nei social-così.


La mia stessa identica reazione, arrivato alla fine del film.
Sì, perché il tam-tam mediatico di un'affermazione come “Natale ad Asgard” è spesso più accattivante e Social-mente accettabile, è il modo facile per cavalcare un manifesto malcontento del pubblico nei confronti dei film tratti da fumetti, che spopolano e oggettivamente sono davvero tanti, lo dico io che sono un lettore Marvel di vecchia data. Metteteci pure che la saga solista di Thor non ha brillato mai sul serio ed ecco spiegato (secondo me) come mai un film come questo, che nasce volutamente atipico, si è disegnato un bersaglio in mezzo agli occhi proprio come ha fatto il suo regista.

Non vi piace che i film della Marvel siano concatenati? Beh, benedetti figlioli mi dispiace tantissimo per voi, ma è il limite e la caratteristica principale del genere da cui sono tratti, i fumetti di supereroi sono così: una lunga soap opera in cui i personaggi s'incontrano e si scontrano, senza farsi mai male davvero (in quanto spesso dotati di super forza), ma il problema per me è molto più radicato e sta proprio in quei nerd che hanno visto il loro giocattolo uscire dalla piccola scatola per diventare parte della cultura popolare di tutti.

Per essere fanatici di storie di fantasia, gli appassionati di fumetti sono spesso il peggior tipo di conservatori, vogliono, anzi pretendono, che i loro beniamini siano sempre uguali a loro stessi in eterno, tipo Tex Willer per capirci. Un manipolo di appassionati che ci tiene moltissimo che il mondo creda che il loro passatempo sia un'attività estremamente intelligente, culturale, adulta, li riconoscete perché sono quelli che non ammetterebbero mai «Io leggo fumetti», ma di solito dichiarano «Io leggo le Graphic Novel», quelli che hanno letto “Watchmen” di Alan Moore senza capire un cazzo della decostruzione dell’eroe e che hanno come massimo ideale i Batman di Christopher Nolan, quelli che sono Daaaaaaaark, che sono tratti dalle Graphic Novel (non dai fumetti, mai!), quelli veramente seri che ci pongono davanti a scene incredibilmente realistiche come quella dei battelli (mi scappa da ridere), a domande come «Oh ragà, ma che fine ha fatto Harvey Dent in questo film?», che si vergognano di Robin come un prete dei suoi peccati e che snocciolano trame adulte, intelligenti, del tipo mandiamo TUTTI i poliziotti di Gotham nel sottosuolo, tutti insieme, ho reso l’idea? Nolaniani non fate quella faccia su, vi voglio bene lo stesso.

"E' adesso che Hulk può spaccare brutta bara che vola?" , "Tra poco, lascialo finire".
Io dal canto mio i fumetti li leggo, così come leggo le graphic novel e non mi sono mai vergognato nemmeno quando non erano sdoganati come lo sono ora. “Thor - Ragnarok” è il film che forse rappresenta meglio la Marvel odierna, quella iconoclasta che non ha paura di usare i suoi personaggi per temi seri sull’identità personale, ma anche di rilanciarli in maniera leggera e caciarona.

Certo, senza la grande scommessa vinta da James Gunn con il primo Guardiani della galassia, tutto questo non sarebbe stato possibile, “Thor Ragnarok” ha uno spirito diverso dal film di Gunn, anche se si gioca anche lui un’avventura spaziale con astronavi e cazzoneria assortita, eppure supera a destra (facendogli i gestacci) anche il secondo capitolo dei Guardiani, dove già la voglia di osare era parecchia meno, l’approccio differente è quasi quello di una parodia del genere supereroi al cinema.

"Non ti piacerà vedermi arrabbiato e vestito da gladiatore".
Sono profondamente convinto che non si possa far ridere senza un'intelligenza di base, così come sono certo che non si possa fare la parodia di un genere, senza conoscerlo molto bene, Taika Waititi con i suoi paragoni arditi al capolavoro di Carpenter ha rischiato grosso, ma qui mi ha convinto perché anche con un blockbuster milionario non ha perso se stesso, mi sono ricordato perché penso che What We Do in the Shadows, sia allo stesso tempo un film incredibilmente rispettoso dell’iconografia dei Vampiri e una commedia da ridere, ridere da tenersi la pancia... Se non lo avete mai visto correte a recuperarlo, sul serio, mi ringrazierete dopo.

Come capita molto spesso, noi fanatici di cinema troviamo l’amore delle nostra vita in una personcina che non ha lo stesso nostro livello di passione follia per il cinema, la mia Wing-Woman è stata particolarmente sfigata a trovare me per più di una ragione, una piuttosto grossa e non trascurabile quella che oltre essere un malato di cinema sono pure appassionato di fumetti, quindi alla poveretta ogni tanto tocca sorbirsi questa roba nerd, come quella volta nel 2012 in cui fu costretta a portare il bambino (cioè io!) a vedere “Avengers” di Joss Whedon. Avendo visto giusto qualche Iron Man e senza aver letto mezzo fumetto in vita sua, la mia Wing-Woman ha capito subito una questione che in “Avengers” era lampante: i “Biondi”, Capitan America e Thor erano i due più tonti della compagnia. Provate a riguardarvi il film alla luce di questa rivelazione, ne vedrete uno completamente diverso (storia vera).

Il biondo Dio del tuono impegnato a cercare di far funzionare la stampante (dedicata ai fan di Leo Ortolani).
Taika Waititi deve aver pensato la stessa cosa, Thor qui è più biondo che mai (dopo i Nolaniani, ho deciso di farmi odiare anche dai lettori biondi con questo post!), è l’eroe della storia, ma anche un buffone congenito, uno che mentre il cattivissimo demone Surtur gli spiega il suo piano di distruzione cosmica ruota su se stesso legato alla catena, oppure parlando con il personaggio di Tessa Thompson, tenta un impacciato discorso femminista che suona scemissimo pronunciato da lui, in questo senso Waititi si ispira al mitico (ma anche ignorantissimo) Jack Burton di “Grosso guaio a Chinatown”, ma è con il resto del film che per quanto mi riguarda è riuscito a togliersi quel mirino che si era disegnano in mezzo agli occhi.

Thor al cinema ha cambiato tre registi e tentato tre approcci diversi: il primo Shakespeariano di Kenneth Branagh azzeccava nella allora quasi sconosciuto Chris Hemsworth, la miglior associazione tra attore e personaggio dai tempi Schwarzenegger con Conan. Il secondo film “Thor: The Dark World” (2013) abbracciava un tono daaaaaaark sbagliando tutto, a chi dice che “Ragnarok” è il peggior film Marvel di sempre, lo costringerei a rivedere in loop “The Dark World” in stile “Arancia Meccanica”. A parte i dettagli ovvi, sapete cos'hanno in comune questi due film per me? Il fatto che non abbia mai sentito l’esigenza di rivederli, anzi va benissimo così, mentre “Thor: Ragnarok” sono pronto a rispararmelo tutto domani mattina (storia vera).

Thor tra l'immondizia, per molti questo sarà il fotogramma chiave del film.
I fumetti di supereroi tendono verso l’epica e l’azione eroica, ma sono anche fatti di intrattenimento, momenti comici, specialmente le ultime pubblicazioni Marvel sono caratterizzate in questo modo, i film Marvel non sono quasi mai una riproposizione pagina per pagina delle saga da cui sono tratti, nemmeno quando il modello di base è palese. Il film di Taika Waititi pesca un po’ dalla saga omonima di Ragnarok (il demone Surtur e il personaggio di Hela), ma anche da quella di “Planet Hulk” (il pianeta di Sakaar e l’alieno roccioso doppiato dallo stesso Waititi), il Thor di questo film ha anche moltissimo di quello scritto da Jason Aaron, il tutto mescolato insieme senza nessuna paura di giocare con i personaggi.

Questo dovrebbe farvi intendere che se siete amanti dei supereroi serissimi, ecco, magari questo film non farà proprio per voi, ma non venite davvero a dirmi che credete alla critica mossa a questo film, secondo cui la trama sarebbe troppo semplice. Molte persone sono andante in brodo di giuggiole per Wonder Woman, la cui trama non era certo scritta da Aaron Sorkin e qui, se non altro, Taika Waititi si trova a suo agio con i dialoghi e la parte comica, ma anche con le scene d’azione che funzionano tutte piuttosto bene, senza mostrare il fiato corto come quelle diretta da Patty Jenkins, di cui ho una grande stima, ma a dirigere le botte tra amazzoni si è confermata davvero lontana dall’acqua dove nuota di solito.

Quando Waititi si fa una foto, da qualche parte nel mondo, un fan di Nolan scoppia a piangere.
“Thor - Ragnarok” ha il compito di aggiornarci su che fine hanno fatto Thor e Hulk assenti dagli ultimi capitoli, ma il film funziona su più livelli, è un'avventura con personaggi che si prendono poco sul serio, che completa il percorso di formazione di un personaggio come Thor: un biondone scemo che era solo nominalmente il Dio del Tuono, qui lo diventa davvero, sacrificando più di una cosa, tra cui il suo martello, mossa rischiosa che paga molti dividendi, visto che Mjolnir è iconico almeno quanto la “S” sul petto di Superman.

Cate Blanchett mora sembra la sosia di Alex Vause di OITNB.
Taika Waititi si dimostra a suo agio a fare quasi una parodia del genere, in cui i dialoghi e le parti volutamente comiche filano molto bene, proprio in questi dimostra di una discreta conoscenza del materiale originale, la scena di “Hulk nudo, molto nudo” sembra uscita di peso da un vecchio fumetto di Peter David degli anni ’90, quindi Waititi non ha fatto altro che lavorare su elementi che già fanno parte dei personaggi.

Il cast funziona davvero alla grande Taika Waititi è bravo a sottolineare come un Dio norreno e un gigante dalla pelle verde e il brutto carattere possano essere simili, li fa scontrare tra di loro in una scena di lotta nell’arena che non ha davvero nulla da invidiare a nessuno, poi, gente... Se non volete vedere Hulk e Thor in un'arena che si menano è un problema vostro, là fuori è pieno di bellissimi film con Margherita Buyaaaaaahhhhhh… Scusate uno sbadiglio.

Realismo nei film? Quando posso avere botte, gladiatori e mostri giganti, anche no grazie.
Prendiamo il Surtur per le corna, Hulk che parla è un problema? Secondo me no (lo fa anche nel fumetto) è un piccolo passo avanti per un personaggio che più vedo come comprimario più sogno di vedere in un film tutto suo, visto che Mark Ruffalo fa scintille e in coppia con Chris Hemsworth entrambi sembrano dimostrare di divertirsi molto nei rispettivi ruoli, ma quello che vince su tutti a mani basse è senza ombra di dubbio Jeff Goldblum.

Anche loro si salutano con il Bro-fist, saluto ufficiale della Bara Volante.
Se vi sembra conciato strano qui, è soltanto perché non lo avete visto vestito da Cowboy in altri film con lo stesso spirito irriverente di “Thor Ragnarok”, da solo è il titolare delle battutacce più sceme di tutto l’MCU, la gag si “Looooooord of Thunder” che in italiano è stata resa con il non proprio entusiasmante Zio del Tuono, motivo per cui vi consiglio di vedere il film in lingua originale, perché ci sono tocchi di raffinatezza come “ASSgard” e altre scemenze del genere, che troppi hanno imputato come la morte del genere, invece io mi sono goduto perché l’astronave per le orge del Gran Maestro sembra una di quelle battute che c’erano nei film che amavo io da bambino e che il perbenismo moderno ci ha tolto, poi il grande Jeff è un mito, qui gigioneggia sopra le righe, che poi è l’unico modo possibile per interpretare un sovrano che si è auto battezzato Gran Maestro... Non proprio un timido, ecco.

Uno di noi! Jeff uno di noi! Uno di nooooooiiii!
Karl Urban si conferma comprimario capace, il suo personaggio da solo rappresenta As(S)gard piegata alla volontà della tirannica Hela, in pochi minuti compie l’arco narrativo del vile lacchè che rialza la testa, inoltre manda a segno una battutaccia sulla fissazione tutta americana per le armi che in film diretto da un neozelandese vale doppio.

"Guerra: E Sei Il Protagonista!" (Cit.)
La Valchiria di Tessa Thompson forse si perde un pochino nel finale, ma per tutto il film la Thompson funziona molto bene come grezza guerriera spaziale, solo per il modo in cui si confessa frettolosamente dando l’assist sulla battuta sul nome del gruppo (i Revengers, una scemeria che mi ha fatto molto ridere per la manifesta tontaggine di Thor) si è guadagnata tutta la mia simpatia.


Vale anche lei per la classifica, "Belle guerriere tra i rottami"? Se non sbagliamo siamo a quota quattro.
Il Loki di Tom Hiddleston qui è in una delle sue incarnazioni migliori, forse è il film che riassume meglio il personaggio, qui Loki è in tutto e per tutto il Dio delle menzogne, uno che proprio mentendo ed ingannando trova sempre il modo di uscirne bene e cascare in piedi in ogni occasione. Mi è sembrato il primo film dove Thor e Loki sembrano due fratelli cresciuti insieme e non due personaggi a casaccio costretti ad odiarsi per motivi di contratto, poi, parliamoci chiaro: la scena del teatrino di Loki/Odino mi ha fatto spaccare dal ridere, oltre ad essere una velata critica al modo in cui Odino mente e modifica la verità propinata al suo popolo usando l’arte (i dipinti da cui Hela è stata cancellata) si gioca un paio di facce note che non vi dico, guardatevi la scena e stupitevi.

Se non possiamo proteggere la Terra vi garantisco che la... rivendicheremo? No, non suona bene uguale.
Se sono i cattivi a dare la vera dimensione di un eroe, Hela è un successo, bisogna dire che un'attrice di minor talento e presenza scenica di Cate Blanchett probabilmente sarebbe risultata anonima, lei, invece, è molto brava a mangiarsi la scena con un personaggio che ha un solo compito: quello di essere impossibile da sconfiggere anche per Thor. E lo è davvero, attraverso di lei il biondone deve fare i conti con se stesso diventando davvero il Dio del Tuono e non può esserci Dio del Tuono senza Rock ‘n’ Roll, quindi, quando partono le scene d’azione sulle note di “Immigrant song” io mi sono gasato un sacco, perché sono ben fatte e poi se non vi piacciono i Led Zeppelin, mi spiace dirvelo ma non vi conosco e non vi voglio conoscere!

Hela intenzionata a palpare le chiappe a Hulk (sentirere presto parlare di questa storia sui giornali).
“Thor Ragnarok” potrebbe essere l’ultimo film della trilogia dedicata a Thor, ma funziona anche alla grande per riportare il Dio del Tuono (e Hulk) tra le fila del resto dell’MCU da cui mancavano da due anni, quindi qual'è la grande colpa di questo film? Quella di essere un altro film di supereroi? Di avere le palle (ah ah, ha detto palle!) di giocare con i proprio personaggi senza mostrarli per forza fossilizzati nel canone per cui il grande pubblico li ha conosciuti?

Tana per Taika, a cui scappa di omaggiare il Maestro.
Ha forse la colpa di non prendersi sul serio e di essere un’avventura che ha tutto per intrattenere senza essere stupida? I film stupidi non hanno questo livello di conoscenza della materia originale. Non lo so, il genere di supereroi è sicuramente ad un bivio, ora che è stato sdoganato deve iniziare a fare quello che nei fumetti è già accaduto: usare i personaggi che il pubblico conosce per raccontare storie che in qualche caso saranno leggere e fatte per divertire, ma in altri potrebbero diventare più profonde (Logan in questo senso è stato un buon esempio di cosa si potrebbe fare con i supereroi).

Quello che non funzionerà per questi personaggi al cinema e per i loro spettatori in sala, sarà restare fossilizzati a cazzate tipo, il costume è diverso rispetto al fumetto, oppure al voler negare che il genere supereroistico punti all’epica, ma passando per il puro e semplice intrattenimento e non credo ci sia nulla di male. A meno che non vogliate continuare a nascondervi dietro ad un “Io non leggo i fumetti, leggo le Graphic Novel”.

48 commenti:

  1. Ok dai, i led Zeppelin mi piacciono quindi possiamo anche conoscerci... ;-)
    Vado a vederlo stasera!
    Fa un po' specie vedere un personaggio "epico" come thor trasformato in un comico (almeno, in quel poco che ho letto del personaggio mi sembrava tutt'altro che incline alla goliardia ) ma alla fine chissenefrega, se il film è bello.

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    1. Ah, e comunque, io non leggo i fumetti : io leggo i giornalini. ;-)

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    2. Se ti piacciono gli Zep sei amico mio 8 giorni a settimana ;-) Questo film pesca in modo personale dai fumetti recenti di Thor scritti dal grande Jason Aaron, in cui Thor ci viene mostrato da una parte vecchio, saggio ed epico (tipo Re Conan), e dall'altra giovane, casinista che beve troppo e si incazza facile (tipo Conan degli esordi), questo film mostra entrambi gli Zii del Tuono, per quello secondo me funziona, e poi si gioca "Immigrant Song" ;-) Aspetto il tuo parere. Cheers!

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    3. I giornalini! Come li chiama mia madre e il mio edicolante di fiducia, ecco bravo, meno "io leggo le graphic novel" e più "io leggo i giornalini" :-D Cheers!

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    4. Vorrei morire così:
      https://www.youtube.com/watch?v=5aE_YoOcsnM

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    5. Ecco quello è un gran modo di andarsene! ;-) Cheers

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  2. Forse ero un pò prevenuto dopo aver letto le recensioni italiane, quindi alle prime battutine ero già che tremavo, però devo ammettere che anch'io alla fine mi sono divertito parecchio! Che sia in caso che al boxoffice USA stia spaccando di brutto?

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    1. La spiegazione di certi cinefili é che chi guarda questi film é scemo e gli scemi sono tanti. Io non la vedo in modo così classista, se avessi visto questo film da bimbo lo avrei amato, oggi di più perché posso godermi anche le battutacce ;-) Cheers

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    2. Già! La scena della battaglia finale... meno male che qualcuno torna a farci vedere un pò di tavanate epiche! XD
      Riguardo Thor e Loki, già avevamo un pò di evoluzione nel 2 ed infatti secondo me è il momento migliore del film. Comunque io l' ho trovato gradevole, anche se un pò sfilacciato. Ed il nemico... del brillante personaggio dei fumetti purtroppo ha solo il nome! Sembra un orco del signore degli anelli! °_O Mah!

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    3. Surtur è un personaggio ma sembra quasi un pretesto, secondo me hanno fatto bene ad utilizzarlo così nella storia, e anche a prenderlo un po’ per il culo. Thor e Loki sembrano molto più fratelli qui che in tutti e tre i film. In ogni caso dopo aver visto “Black Panther” questo film ha guadagnato ulteriori punti ;-) Cheers!

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  3. Premessa: amo quest'attore per la sua interpretazione di James Hunt.

    Seconda premessa: non sono un lettore di fumetti 'supereroistici'.

    Come ho detto già ad Arcangelo, a me non dispiace un Thor cazzaro. Ciò detto, secondo me, se questi film fossero usciti negli anni '80, avrebbero avuto grossi deficit dal punto di vista degli effetti speciali, ma sarebbero diventati un 'cult'. C'è anche da dire che oggi ci sono troppi film di supereroi; indubbiamente il pubblico mainstream li richiede, dell'altra i veri appassionati (di fumetti e di cinema) inevitabilmente rischiano più facilmente di storcere il naso.

    Concludo dicendo che questi film in genere li vedo se 'ci sbatto contro', altrimenti non li cerco proprio :)

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    1. Ho rivisto “Rush” un mesetto fa per la seconda volta, alla prima visione mi era piaciuto, alla seconda anche di più.

      Terza premessa: stai diventando l’uomo che premette, scusami ma la citazione era irresistibile ;-)

      Lo penso anche io, questo film ha tutto per diventare un piccolo cult, se lo avessi visto da bambino lo avrei adorato, in generale i film di super eroi, per le nuove generazioni, sono l’equivalente dei film che guardavamo noi, questo è poco ma sicuro. Il problema non sono i più piccoli, forse il fatto che i film di super eroi mirano ad un target che va dai piccoli ai 50enni, ma questo è un problema riscontrabile in tutto il cinema moderno, ma è più facile puntare il dito contro i film di super eroi, perché sono l’esempio lampante ;-) Cheers!

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    2. Non sarò mai quello che premette nel senso di Caparezza :P

      Ah dimenticavo, Karl Urban: è riuscito a rendermi gradevole il terribile Doom! :D

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    3. Assolutamente, ti stavo provocando sull'assist Caparezziano ;-)
      Il personaggio credo si chiami Skurge, credo perché lo chiamo sempre con il suo storico nome, l'esecutore. In ogni caso Karl Urban è incredibile, sbaglia cose facili, e poi come comprimario va fortissimo, qui bene, ne "Il signore degli anelli" meglio, e a tratti ottimo in "Star Trek". Cheers!

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  4. Io sono rimasto al Thor degli anni '80 che usava termini come "invero " e veniva perculato spesso per il suo linguaggio. :-P
    Scherzi a parte, i film Marvel per quanto si prestino per gli effetti speciali che rendono solo lì, io al cinema non li vedrei mai.
    Però prima o poi lo recupero.
    Concordo su Logan, per me è il miglior film di un personaggio Marvel ( anche se non Disney ) finora.

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    1. Esatto! Un'altra frase di Thor che mi ha sempre fatto morire, era “Dicoti no!”, scritto con il font mezzo gotico per rimarcare ancora la stramba parlata del biondo Dio :-P

      “Logan”, “Deadpoll” e in parte “Guardiani della galassia” secondo me sono i prototipi di dove dovrebbe andare il genere. Ormai al cinema le “Origin Story” sono già sorpassate, i personaggi sono noti al pubblico, è ora che il genere inizi ad usare questo personaggi per raccontare altro, “Logan” in questo è il primo è più deciso passo in quella direzione. Cheers!

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  5. Vogliamo discutere di quanto sia straniante questo film, con un registro comicissimo a fronte di una serie di eventi estremamente drammatici? Waikiki bravissimo (a riconferma) nel mischiare una corretta filologia delle fonti con una visione personale.

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    1. Sono molto d’accordo, si parla di profughi, i “Media” di Asgard usati per occultare la verità, Bruce Banner che pensa sia mercoledì, invece ha perso due anni della sua vita. Lo stesso Thor perde tutti i suoi simboli caratteristici, e la perdita dei boccoli biondi è solo il primo e meno drammatico passo.

      Waikiki fa lo scemo, ma non è scemo, ho trovato lo stesso rispetto dei personaggi e delle fonti qui, che avevo già ritrovato in “What we do in the shadow”, e senza nemmeno la difficoltà di gestire un blockbuster che prevede scene d’azione, con tanto di parodia di una celebre scena de “L’Incredibile Hulk” (2008), quindi tanto di cappello ;-) Cheers!

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  6. Non so quando vedrò il film, ma di sicuro mi sono gustato le recensione. Di' un po', ma le critiche alla verosimiglianza delle scene viene da fan DC? Ricordo la vignetta di Ortolani che ritraeva i fan DC come monaci in preghiera, mnetre quelli Marvel intenti a fare il trenino di Capodanno :-D
    Ho visto la puntata del Graham Norton Show dove Jeff Goldblum presentava il film: è un personaggio irresistibile dal vivo, per il film l'hanno molto contenuto :-D "Qualcuno l'ha scritto, sul muro qui sotto: Jeff è uno di noi!" (semi-cit.)

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    1. Ti ringrazio molto, so che questa Marvelate non sono roba tua, quindi mi fa piacere riuscire comunque ad intrattenere ;-) La vignetta di Ortolani è leggenda, trovo molto naif tanti appassionati del Batman di Nolan, che si barricano dietro il realismo, in una storia che parla di un miliardario vestito da pipistrello, sono fumetti cavolo, un’arte che sembra sempre patire l’ansia da prestazione nei confronti del cinema, e secondo me è anche un po’ colpa dei lettori.

      Jeff è un mito, appena ho saputo che ha scelto un film Marvel è non uno della Distinta Concorrenza mi è idealmente partita quella scritta sul muro ;-) Cheers!

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  7. Il Thor della Casa delle Idee non è mai stato il ragazzo più sveglio della classe, ma è un fulmine di guerra paragonato a quello del Sandman di Gaiman ( consiglio la lettura della saga delle Eumenidi per mettere in prospettiva i due fratellastri ). Ha avuto un guizzo nel 1996 nei quattro capitoli della minisaga Il Motore del Mondo grazie a Warren Ellis ed a Mike Deodato jr che al tempo usava pochi supporti fotografici e scherza ancora oggi sul fatto che il suo Original Sin è il Joey Tempest da Asgard che infilò tra le lenzuola con Amora ( at last ! ).
    Per dare una idea di quanto fosse un piccolo Einstein il biondo figliolo di Lee e Kirby, cito un frame di una storia dei sixties in cui Harokin , asgardiano deceduto da tempo, invita Thor a raggiungerlo per una sempiterna rissa con gli altri guerrieri caduti ed il figlio di Odino è tentato di accettare fino a che non ricorda che da grandi poteri derivano eccetera ( più o meno). Brr.
    A Crepascola e Crepascolino il film è piaciuto tanto. Io sono corso fuori urlando come una banshee quando Thor è scoppiato a piangere minacciato dal Sorridente che voleva azzerargli la zazzera barbarica. Film divertente nel complesso. Io sono agnostico, ma avrei evitato i riferimenti alla iconografia del Vecchio Testamento. Thor al limite è Ares.
    Spezzo una lancia - non che occorra realmente - in favore del mio amico ed ex allievo Chris Nolan per dire che il suo Bats pesca a piene mani dai comics ( in italiano fumetti ndr ) quanto e più di quanto non faccia dai graphic novel ( secondo Alan Moore un trucco per farci pagare di più comics in italiano fumetti ndr ). Il primo film lega la Testa del Demone al DK ( citaz del legame biunivoco Bats/Joker nel film di Burton del 1989 ) nel rispetto di come il personaggio è stato delineato da O'Neill ed Adams. Nel secondo film nolaniano il controllo che Bruce Wayne esercita sulle comunicazioni richiama la quasi coeva saga del Brother Eye in cui un paranoico Bats spia i suoi amici metaumani. Il Bane del terzo film è nato nei fumetti ( comics in inglese ) e nei fumetti è stato sviluppato il concept.
    Non è possibile raccontare Bats come fosse quella sagomaccia di Thor o quel simpa di Starlord a meno che non si stia cercando di evocare il fantasma di Adam West.
    Naturalmente le due Big Guns si stanno contaminando al cine come da decenni fanno nei fumetti ( in inglese comics ndr) e stamattina il mio cucciolo, che è in fibrilla per la imminente League , mi ha detto che gli è piaciuta la battuta di Bats che risponde che il suo superpotere è essere ricco quando Flash glielo chiede.

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    1. Neil Gaiman con il pantheon norreno ha fatto ben di peggio, i suoi Thor, Loki e Odino sono molto ma molto lontani da quelli della Marvel ;-) Ellis tente a trasformare in oro quasi tutti quello che tocca, il primo Deodato Jr. davvero non era foto-dipendente come adesso, più grezzo ma più spontaneo.

      A proposito di storie sixties, qui viene citata quella volta che Loki ha trasformato Thor in una rana, roba da “Veri Credenti” ;-) La scena della zazzera è traumatica lo so, ma senza fare spoiler (in italiano anticipazioni) idealmente prepara il personaggio alle perdite che avrà più avanti nel film, che subisce senza fare un fiato, dimostrazione che a fine film Thor è un adulto, all’inizio un adolescente con i capelli lunghi giovanili.

      Amen, però il Bats di Nolan pesca anche da “The Killing Joke” (la storiella sulle cicatrici del Joker), da “Anno uno” e purtroppo le varie affermazioni di Nolan e Bale (non Bane), parlavano sempre di Graphic Novel, il che ha creato questa frattura ormai impossibile da sanare secondo me.

      La Distinta Concorrenza si è presa Joss Whedon e ha aperto alle battutine, ma non ha capito che non sono quelle la soluzione, mi sembrano ancora in affanno rispetto alla Marvel nel mostrare i loro personaggi in un modo sensato al cinema. La Marvel è quella dei super eroi con super problemi, la DC quella dei personaggi iconici che cambiano anche identità (Flash, Lanterna Verde) ma restano una grande maschera, nei loro film questo non si capisce purtroppo. Cheers!

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  8. Premessa: non sono un lettore abituale Marvel o di comics in genere. Quindi per me i personaggi della Marvel (della DC, della Dark Horse,...) sono, passatemi il paragone, come i protagonisti della commedia dell'arte. Sono gli Arlecchino, i Pantalone, le Colombina,... Sempre uguali, iconografici, che vivono numerose avventure. Più o meno lunghe ma che alla fine rinascono uguali a prima. Per questo non mi tange il fatto che siano più o meno fedeli all'originale cartacea. Non ho termini di paragone, tranne quelli generali (come l'abbigliamento, i poteri o le loro abilità) che mi facciano storcere il naso.
    Detto questo, arrivo al film. Sono andato con aspettative sotto-zero per via delle recensione molto negative lette in giro ma alla fine della fiera mi sono divertito. Molto divertito. Il film è scemo, caciarone ed epico al punto giusto. Un buonissimo mix di azione e commedia con una strana coppia molto affiatata e (pare) anche divertita. Non ci avrei scommesso una Lira su e invece è molto meglio questo di Avengers 2 (tanto per citare un titolone Marvel super-pompato).
    Domanda a chi ne sa più di me sulla Marvel: ma un Thor puramente dark, shakespeariano, zeppo di linguacci forbiti e desueti (tipo il su citato "invero"), ma che mixa tutto questo a una serie di botte da orbi e action assortito come il cinecomics vuole, sarebbe stato proprio un flop? Io un dramma in costume molto serio e molto cupo, dove i personaggi si menano come fabbri spaccando lo spaccabile, si accoltellano alle spalle facendo doppi-giochi e tradimenti me lo sarei visto tranquillamente. Il primo, in teoria, avrebbe dovuto essere qualcosa di simile ma alla fine i capoccioni hanno aggiustato il tiro per paura di non essere capiti. Per te Cassidy?

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    1. Non è affatto un cattivo approccio il tuo, questi personaggi sono archetipi narrative (Hulk è un po’ Frankenstein e in parte dottor Jekyll e mister Hyde), anche nei fumetti cambiano un po’ approccio in base al nuovo scrittore, quindi ci sta che lo facciano anche al cinema, senza uscirne stravolti chiaro. Anche a me il film ha divertito molto, ed io penso che quello da te descritto fosse il Thor che la Marvel voleva ottenere mancando in parte il bersaglio, per assurdo questo terzo film della saga, sembra quasi un primo capitolo, in cui i personaggi a mio avviso funzionano meglio che in tutte le loro precedenti incarnazioni (sto pensando a Loki), non è certo l’unico modo per raccontare la storia e nemmeno uno dei migliori film Marvel di sempre, però funziona e anche molto bene.

      Il massimo sarebbe un adattamento del Thor di Jason Aaron, in quel ciclo di storia si trova tutto il Thor che vorremmo vedere, ma stiamo parlando di qualcosa che sta a Thor (quasi) quanto “Logan” (film) sta a Wolverine. Cheers!

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  9. No,io non leggo graphic novel ma fumetti...anzi giornaletti come li chiamavo da bambino.
    La precisione è d'obbligo.

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    1. Ed io ritengo invece che il cinque alto sia d'obbligo! ;-) Cheers

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  10. Non ho ancora visto il film... che faccio, leggo la recensione o evito? Mi sono tenuto alla LARGHISSIMA da spoiler perché questa mi sembra una di quelle puttanate che mi divertono tanto ;)

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    1. Non ci sono grossi spoiler però non leggere, non voglio influenzarti, vai a vederti il film, io scommetto una birra, bionda o rossa fai tu, che secondo me ti piacerà, quindi vai, aspetto il tuo commento ;-) Cheers

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  11. Ma praticamente a Thor/Chris gli è rimasto un po' del segretario delle Ghostbusteresse?

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    1. Oddio è vero! Quel film l'ho talmente rimosso che non ho proprio pensato al paragone che è brillante! ;-) No però però Thor anche in versione biondo, non raggiunge mai i momenti di intenso fastidio del maledetto Kevin ;-) Cheers

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    2. Un film del genere non si può far altro che rimuovere! :)
      Menomale che non era a quei livelli altrimenti veniva fuori una roba a livello dei film di Pierino!

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    3. Direi anche per fortuna sto iniziando a rimuoverlo! ;-) No no, non siamo così in basso, per altro Chris Hemsworth qui è parecchio a suo agio, sfoggia anche dei discreti tempi comici. Cheers!

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  12. La tua lettura e il tuo punto di vista sono interessantissimi, ma da non lettore dei fumetti non sono stato capace di cogliere la cosa in questo film, che non mi è piaciuto particolarmente e mi è sembrato, fondamentalmente, un bel casotto.

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    1. Più che comprensibile, io dalla mia cerco sempre di argomentare il più possibile, spero di avere il tempo di mettere su il solito post a tema con le citazione, questa volta anche più delle altre più aiutare le comprensione del film ;-) Cheers!

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  13. Applausi! Sono d'accordo praticamente su tutto, mi hai ammazzato con la battuta sui poliziotti di Gotham, e a me il Batman di Nolan piace eh però quella cosa è davvero una cavolata!
    Ho letto spesso il tuo nome nei commenti di nostri "colleghi" blogger ma non avevo mai visitato il tuo blog, sono contentissimo di averlo fatto per la prima volta con questo articolo che mi è capitato per puro caso su Google+ grazie ad Ema. Io l'ho visto ieri e come te partivo con bassissime aspettative e come te alla fine l'ho amato, beh forse amato no (ma ho amato la scena della rappresentazione teatrale) ma mi ha divertito molto. Ti invito a fare un salto da me a leggere la mia rece pubblicata ieri.

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    1. Ti ringrazio moltissimo, ho scoperto a mia volta il tuo blog ieri e ho letto il tuo pezzo su questo film stamattina, tra un po’ passo a romperti le balle dalle tue parti ;-)

      Non odio Nolan, ma è l’esempio perfetto di quando si parla dell’approccio ai film di super eroi, il suo Batman viene indicato come la panacea di tutti i mali, quando a tratti è un film stupidissimo con dei vuoti di sceneggiatura pure grossi. Mi serviva il paragone per mettere i puntini sulle “i” perché il fenomeno dei film tratti da fumetto sta scappando di mano! ;-) Ci leggiamo più tardi dalle tue parti e benvenuto sulla Bara Volante! :-D Cheers!

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  14. Grazie mille e sappi che Preacher è tra i miei fumetti preferiti di sempre.

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    1. Bongustaio, chissà perché lo sospettavo ;-) Bene bene, ho già visto un sacco di cosette sul tuo blog che non vedo l'ora di leggere, sono contento che ci siamo trovati nel mare magnum della Blogosfera. Cheers!

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  15. Dannazione, io ancora non sono riuscito a vederlo.
    Ma sono ancora combattuto: da un lato sono curioso, da un altro lato tempo che mi farà schifo. Thor non sono riuscito mai a digerirlo...
    Comunque non sapevo delle somiglianze con il cult "Grosso guaio a Chinatown".

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    1. Il regista ha dichiarato di essersi ispirato al filmone di Carpenter in tempi non sospetti. Anche io non sono andato pazzo per i primi due film, eppure ho apprezzato questo, mi sa che ti toccherà vederlo e vedere come ti suona questo Zio del tuono ;-) Cheers!

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  16. Film molto interessante..... per i primi 7 minuti circa cioè fino a quando combatte contro Surtur. Quello è Thor con i suoi poteri, il suo stile di combattimento, ecc, ecc. Poi Thor non c'è più, arriva un altro personaggio che può piacere o non piacere ma è un altro. Non è Thor. Così come non ci sono Loki, Hela, Odino, i tre guerrieri. Rimane Heimdall e Hulk (un Hulk poco rabbioso rispetto ad Avengers 2 giusto per fare un paragone. Là contro Iron man faceva paura. Contro Thor, pardon la controfigura di Thor, molto meno, sembra un bambinone).
    SPOILER SPOILER SPOILER

    infine capitolo Loki: lui dovrebbe essere uno stregone di livello enorme, viene trattato da Strange (che per inciso è uno strange alle prime armi) come un deficiente. Dov'è finito uno dei cattivi più iconici del marvel universe? Uno che, pur con tutti i distinguo, ancora nel primo Avengers era un avversario spietato? Ridotto a macchietta senza che sfoggi più un briciolo di carisma

    potrei dilungarmi oltre ma onestamente che senso ha? se fosse un film su Thor ne parlerei a lungo ma essendo un nuovo supereroe sono poco interessato. A questo punto aspetto che esca Thor 3 dopo l'anticipazione ( i primi 7 minuti del film di cui parlavo all'inizio) che hanno messo come promo immagino.

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    1. Su come abbiano trasformato Strange in mago supremo in pochissimo tempo sono d’accordo ma è uno dei difetti del film su Stefano Strano. Loki non so quanto carismatico fosse nel primo Avengers, visto che veniva preso a pugni da Hulk e a male parole da Tony Stark, che dava finalmente un senso al nome “Vendicatori”.

      Questi non sono Hela e Odino, vero, anche se nel fumetto Odino fa un sacco di cose che me lo rendono molto odioso, ma siamo sicuri che il Thor di “Avengers”, o quello del suo primo film solista fosse il vero Thor? Qual è il vero Thor quello immaginario dei fumetti? Il Dio del patheon norreno?

      Personalmente nemmeno il Thor di “Avengers” mi ha mai esaltato, e non so nemmeno se il vero Thor sia quello di Ragnarok, se ne facciamo una questione di continuità del personaggio questo film è una svolta “estrema” (passami il termine), però credo che il genere ne avesse bisogno a questo punto, il pubblico generalista sta iniziando a stufarci dei nostri eroi in calzamaglia. Cheers!

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  17. caro Cassidy, scusami ma non sono d'accordo. Chi sia il vero Thor mi pare una questione di lana caprina. Il film è basato sul Thor del fumetto per cui il personaggio è quello. Poi esso stesso sia un derivato a me poco interessa. All'inizio del film sullo schermo compare la scritta marvel quindi io mi aspetto un film sul Thor della marvel non sul dio delle leggende nordiche. Io ho smesso di seguire fedelmente i fumetti di thor da circa 9 mesi ma fino a quando lo leggevo il thor di Ragnarok io non l'ho mai visto (e io lo leggo dai tempi della Play press). Manco Eric Masterson era arrivato a questo punto (e poi a me thunderstrike piaceva).
    Per quanto riguarda Loki indubbiamente non aveva lo spessore dei fumetti ma era comunque un villain capace di fare piani, essere doppiogiochista fino al punto di sostituire Odino. Insomma non proprio il primo che passa. Che poi in questo film Thor capisca in 10 secondi il trucco di Loki è un'altra perla imbarazzante di questo film. COme ho detto io salvo solo l'inizio e, voglio essere buono, il finale perchè l'idea

    SPOILER

    di scatenare il ragnarok per sconfiggere Hela

    FINE SPOILER

    ci sta. Il resto non è solo un reset di un personaggio come hanno fatto con l'uomo ragno ma una baracconata che va bene per i guardiani della galassia dove hai un procione che parla e un essere come Drax non per il dio del tuono che altre caratteristiche dovrebbe avere. Non pretendevo di vedere Logan (grande film che dovrebbe essere preso come esempio per fare un cinecomic) ma qualcosa di più serio come winter soldier o civil war potevano pure metterla. Speriamo nella pantera nera

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    1. Si questo è chiaro, il Thor di Ragnarok ha un idea del giovane Thor di Jason Aaron e poco altro, per il resto è un personaggio diverso, dici bene una specie di reset, forse I Marvel Studios si sono resi conto che l’approccio usato fino ad ora per il personaggio non fosse quello giusto, quindi hanno provato altro.

      Poi può piacere o meno, trovo molto logica e sensata la tua critica, dal tuo punto di vista il personaggio in questa veste è bocciato, la comprendo perché è argomentata, per ora ho visto bocciare il film sulla base di un ironia da cinepanettone che onestamente nel film non ho trovato.

      Dal mio punto di vista il Thor cinematografico mi è sempre sembrato un po’ tonto, forse per questo riesco a separarlo meglio dalla sua controparte cartacea e ho apprezzato l’approccio di questo film, non lo vedo come un tradimento del personaggio a fumetti, ma una evoluzione di quelli cinematografico, spero di essere riuscito a spiegare il mio punto di vista ;-)

      Per la Pantera ho ancora più dubbi, spero non abbiano sbagliato l’attore, dita incrociate! Cheers

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    2. "Dal mio punto di vista il Thor cinematografico mi è sempre sembrato un po’ tonto, forse per questo riesco a separarlo meglio dalla sua controparte cartacea e ho apprezzato l’approccio di questo film, non lo vedo come un tradimento del personaggio a fumetti, ma una evoluzione di quelli cinematografico,"

      Già! Pure io.

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    3. "ma qualcosa di più serio come winter soldier o civil war potevano pure metterla."

      Come hanno scritto sopra quello doveva essere il primo film.

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  18. Mio film Marvel Studios preferito insieme ad Iron Man 3. E l'approccio parodistico è vincente soprattutto perché i temi di fondo sono tutt'altro che leggeri e scontati. Se ci pensi tutti i personaggi vivono una sorta di apocalisse della loro identità e devono morire e rinascere diversi. Mentre il ragnarok mitologico è sullo sfondo, tutto il film racconta i ragnarok individuali dei protagonisti e lo fa con volume e divertimento a palla. è un film che fa lo stupido ma è lontano anni luce dall'essere stupido.

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    1. Perfettamente d’accordo su tutto, anche sulla preferenza nei confronti dell’Iron Man di Shane Black. Sono proprio i due film dell’MCU che riguardo più spesso e che ogni volta, mi divertono e mi intrattengono, proprio perché i personaggi completano un arco narrativo. Giusto per portare materiale da usare come esempio a quello che hai ben descritto, cito solo il risveglio di Banner, che si rendo conto di aver passato mesi e mesi nel corpo di Hulk, come un alcolizzato o che so io. Una roba che a pensarci è drammatica, che qui passa come una gag, ma in realtà non lo è affatto. Cheers!

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