Mente lo speciale
dedicato a Paul Verhoeven procede a
velocità di crociera, sono molto contento di poter inaugurare oggi una nuova
rubrica spin-off tutta dedicata al Robo Poliziotto più famoso del cinema,
quindi benvenuti allo speciale Robocop!
Di tutte le leggi
che hanno regolamentato la mia vita, una più delle altre ha fatto valere il suo
peso, ovvero la legge di Murphy, il pensiero "murphologico" può
essere riassunto con una massima in cui mi ci ritrovo molto: "Se qualcosa può
andar male, andrà male". Che ci volete fare, sono nato ottimista.
Associare la
legge di Murphy ad Alex Murphy diventa inevitabile, tanto che qualcuno lo ha
fatto prima e meglio di quanto potrò mai fare io (passate a salutare il
Cumbrugliume!), eppure per il secondo capitolo delle avventure del poliziotto
di Detroit la legge di Murphy ha davvero tenuto banco.
Il successo del
primo film diretto da Verhoeven è clamoroso, di conseguenza il seguito non può
mancare, ma l’Olandese ha già portato le sue labbra ad un indirizzo nuovo, su
Marte per la precisione, per dirigere un altro enorme cult della sua carriera,
ovvero Atto di Forza. Per sostituirlo
la produzione sceglie Irvin Kershner, l’uomo che ha vinto il mondo dirigendo l’Impero colpisce ancora, un
professionista affidabile che sa dirigere sceneggiature solide... Ecco... Sceneggiature solide... Dove andiamo a cercare qualcuno in
grado di scriverne una davvero inattaccabile? Facile! Facciamo venire giù Frank
Miller!
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Miller si atteggia facendo il figo, Robocop imbarazzato senza pantaloni. Il fotogramma che riassume il film. |
Ora, tutto quello
che verrà fuori su Miller in questo commento è dettato anche dal mio travagliato
rapporto con lo scrittore. Non credo ci sia uno che ho portato sul palmo della
mano come ho fatto con Miller e nemmeno uno che grazie ad una serie di cazzate
clamorose mi abbia fatto venir voglia di mettergli quelle stesse mani sulla faccia, con il palmo aperto, con molta forza, ripetutamente.
Da anni ormai
Miller è in caduta libera, il confine tra avere un carattere forte e una
posizione decisa e quello di essere un coglione non è tanto sottile, ma Miller
ho ha abbattuto, per quanto mi riguarda la lapide sulla sua tomba si chiama “The
Spirit” (2008) e non fatemi parlare mai più di quella roba, sul serio potrei
diventare molto, ma molto scurrile.
Ma nel 1990 Frank
Miller era ancora un artista dalla statura artistica indiscutibile, uno che
poteva davvero permettersi tutto quello che voleva, anche di sputtanarsi la
carriera come si è molto impegnato a fare negli anni successivi. Miller
arrivava da cosette clamorose come il passaggio dall’essere solo il
disegnatore della serie “Daredevil” a sceneggiare anche le trame, dando vita ad
un ciclo di storie bellissime che hanno lanciato il diavolo di Hell’s Kitchen
nell’empireo fumettistico, fino al momento in cui la Distinta Concorrenza ormai
alla canna del gas gli ha detto “Frank, Batman ormai vende meno delle ristampe
delle giovani marmotte, dopodomani chiudiamo, quindi fai pure quello che ti
pare”, lui fa proprio così e nel 1986 sgancia sul mondo “Il ritorno del
Cavaliere Oscuro”, insieme a “Watchmen” di Alan Moore una pietra miliare che rende
il fumetto di supereroi qualcosa di davvero autoriale. Con la piccola
differenza che Moore, contattato per scrivere questo film ha risposto con una
grassa risata (storia vera), mentre Miller con la spocchia che lo
contraddistingue ha pensato di poter spaccare in due anche Hollywood.
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Ed invece guardate come è finito, ed il povero Robocop insieme a lui. |
Chiamare Miller
non era certo un'idea stupida sulla carta, proprio in “The dark knight returns”
Frank ci mostrava un futuro distorto in cui l’uso massiccio e martellante delle
televisione tiene banco, in un modo analogo a quanto fatto da Verhoeven nel
primo film della serie. Non so se a questo punto Miller si sia fatto prendere
dalla smania di competere, me lo immagino mentre pensa: "Cavolo! Se lo ha fatto
quel fricchettone olandese vuoi che un tipo tutto d’un pezzo come Frank Miller non
possa fare di più e meglio?".
SPOILER: No, non
può. Fine dello SPOILER.
Il problema
principale è che Miller non aveva un minuto di esperienza in fatto di cinema
(ma nemmeno ora, se per questo, vi ricordo il già troppo citato “The Spirit”),
quindi si mise a scrivere una roba monumentale come numero di pagine, piena di
tutte quelle robe che lui in un suo fumetto saprebbe far funzionare, ma che per
il grande schermo non funzionano alla stessa maniera, specialmente se sei una
specie di cripto-fascista (senza cripto) a cui manca TOTALMENTE il senso dell’umorismo.
Ai produttori
viene un mezzo colpo apoplettico e chiedono prima a Walon Green (autore de “Il
mucchio selvaggio” 1969) e a Irvin Kershner dopo, di cercare di dare un senso
al casino sceneggiato da Miller. Molti anni dopo, attorno al 2004 la
sceneggiatura originale di Miller diventata un fumetto. Mi è capitato di leggerlo diversi anni fa, già allora notai che
non mancavano i punti in comune con “Il
ritorno del Cavaliere Oscuro”. In entrambi i casi l’eroe si emancipa dal
potere che lo controlla, per poter dispensare la giustizia solo sulla base del suo
giudizio, il resto della storia punta parecchio sulle direttive
aggiuntive di Robocop che lo limitano nell’efficacia, sull’idea di un progetto “Robocop
2” fatto di tecnologia aggiornata che fa da guscio al cervello di un tossico e,
a ben guardare, ci sono spunti che troveranno spazio nel terzo film della saga
(prossimamente su questi schermi!), peccato che tutto sia un immenso casino
che al cinema non avrebbe mai potuto funzionare davvero, nemmeno con tutto l’impegno
degli Irvin Kershner di questo mondo.
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La sceneggiatura è una casino, ma pure i disegni del fumetto non scherzano! |
Ma la
sceneggiatura definitiva del film deve tener conto anche di un'altra questione
non da poco, la Orion pictures vorrebbe sfruttare le crescente popolarità del
personaggio presso il pubblico più giovane e ha molto a cuore il nuovo target
di riferimento del film: i bambini!
Nel giro di pochi
anni Robocop diventa protagonista di storie a fumetti, un giocattolo
molto popolare, la sua serie di cartoni animati (con la sua martellante sigla
che ancora ricordo “Robo Robocop macchina infernale, Robo Robocop mente
micidiale…”, giusto per dirvi dei miei problemi!) spopola tra i più piccoli e
la serie televisiva era pronta ad esordire sempre rivolta alla stessa porzione
di pubblico. Per tutte queste ragioni la violenza che Verhoeven utilizzava per
portare avanti la storia, dare stoccate satiriche e far evolvere i personaggi,
diventa lo spauracchio nero di cui bisogna liberarsi a tutti i costi, al grido
di: "I bambini! Perché nessuno pensa ai bambini?".
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"Puoi sfornare droga in serie Frank?" , "Ho fatto sette volumi di Sin City, i lettori di fumetti sono i peggiori tossici". |
Se pensate che il
casino sia finito qui, ricordatevi la legge di Murphy, perché le cose iniziano
ad andare davvero male quando Miller, lo stesso che prima galvanizzato dall’idea
di entrare ad Hollywood dalla porta principale, si ritaglia nel film una
comparsata nel ruolo del cuoco della Nuke, la letale droga al centro della
trama, ma poi quando realizza che la sua sceneggiatura è stata sforbiciata nel
tentativo di renderla comprensbile a tutti quelli che non si chiamino Frank
Miller, s'incazza come... Beh, come Miller! Se ne va sbattendo la porta al grido
di “Con voi non gioco più!” con l’intenzione di non tornare mai più ad
Hollywood.
SPOILER: Ci
torna, purtroppo ci torna…Porco Mondo! Fine dello SPOILER
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I'm blue da ba dee da ba daa (il mignolo alzato mi manda in tilt il cervello!). |
Il risultato
finale è un film che da bambino ho visto un quantitativo di volte che non sto
nemmeno a cercare di contare, ma che è chiaramente spaccato in due, anche se
non mancano i segni di continuità con il primo titolo, ad esempio il grande Peter Weller è ancora della partita, anzi è
stato uno dei pochi che ha cercato di imporsi con la produzione per dare un
tono più drammatico a tutto il film, rimanendo purtroppo inascoltato. L’armatura
creata da Rob Bottin viene convertita in una versione in vetroresina più
leggere da indossare e questo spiega il colore bluastro sfoggiato da Robocop,
eppure anche rivedendo il film per questa Robo-rubrica, non riesco a non
pensare a che razza di professionista è Peter Weller, che sotto quella
quintalata di vetroresina riesce comunque a restare serio mentre è costretto a
recitare QUEI dialoghi. Non stento a credere che l’anno successivo Weller abbia
detto: “Sapete che c’è? Io me ne vado nell’interzona a battere i tasti di
macchina da scrivere-scarafaggio diretto da un Canadese bravino, ciaone!”.
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"Lewis, viva o morta, dovresti venire a lavorare con Cronenberg con me". |
Nei panni di
Lewis troviamo ancora quella bambolona di Nancy Allen, sempre intenta a
masticare la “Cingomma”, ma con il capello in fase di ricrescita, dopo essere
stata tosata da Verhoeven per il primo film, dettaglio che non sfugge alla
sceneggiatura, tanto che Robocop riprogrammato dalle mille mila direttive, si
spende anche in una riga di dialogo per la nuova acconciatura della collega,
poi non stupitevi che Weller abbia preferito gli
scarafoni di Cronenberg!
Anche perché la
povera Nancy Allen per tutto il tempo del film ha l’ingrato compito di restare
seria mentre Robocop, riprogrammato e ridotto ad un odioso Papaboy si esibisce
in momenti del tutto imbarazzanti. L’idea dei ragazzini in divisa da Baseball
che rapinano un negozio è la classica idea esagerata che Miller in un suo
fumetto in qualche modo farebbe funzionare, ma qui non ha assolutamente senso, se
non per seguire la direttiva (primaria) della Orion di inserire quanti più
ragazzini possibili all’interno della storia.
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Sei proprio sicuro che non puoi sparargli? Guarda che salveresti il film Robocop. |
Non credo che
qualcuno della Orion abbia chiesto a Miller, a Walon Green o a Irvin Kershner: “Voglio
una scenetta comica in cui Robocop legge i diritti ad un cadavere”, ma purtroppo
è la deriva che questo secondo capitolo prende e che oscura quando di buono
nella storia è presente.
“Robocop 2” è
palesemente diviso in due tronconi, la parte iniziale non è affatto male, con
la città di Detroit indebitata fino al collo con la OCP ancora rappresentata
dal Vecchio, Giovanni Agnelli Dan O'Herlihy, con tanto di isterico
sindaco che le tenta davvero tutte (compresa una tristissima raccolta fondi)
per evitare la bancarotta. Anche lo sciopero dei poliziotti (“Scioperiamo se
non ci pagano, OCP, dovrai morir!” si vede che ho visto tante volte il film?) minacciato
nel primo film si realizza qui e per lo meno ci regala la scena di apertura,
con l’unico (Robo) poliziotto che non sciopera mai che sventa da solo una
rapina e poi s'intrufola nel covo dove viene fabbricata la letale droga nota
come Nuke crivellando di colpi i cattivoni, il colpo di rimbalzo degno del
miglior Tim Duncan per far fuori il bastardone con il bambino usato come
ostaggio è ancora un di quelle scene che ogni volta mi fa esultare.
I primi
(disastrosi) tentativi per il progetto “Robocop 2” e le pubblicità martellanti
(la mia preferita è quella della crema solare Sun Block 2000, l’allergico alla
tintarella che c’è in me si riconosce molto) sono ancora un modo efficace di
tener viva la satira inaugurata da Paul Verhoeven. Trovo anche piuttosto
interessante il fatto che in due momenti differenti del film, due personaggi
opposti come il cattivissimo Cain (Tom Noonan) e il CEO della OCP utilizzino la
frase «Made in America sarà di nuovo garanzia di qualità», un po’ come a
sottolineare che criminali e capi d’azienda incravattati non siano poi tanto
diversi.
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"Avvocato una dichiarazione!" , "Sieg heil OCP neue flaggen partizanen". |
Tra le trovate
che suggeriscono allo spettatore questo livello di satira, la mia
preferita è la scelta dei colori delle bandiere della OCP, tu stai lì a
guardare il diabolico
Giovanni Agnelli Dan O'Herlihy intento a
presentare il nuovo modello chiamato Robocop 2 e dietro di lui vedi solo
bandiere con un logo nero su sfondo bianco e rosso che ad una prima occhiata
ricordano in maniera sinistra le bandiere Naziste e, credetemi, non è certo una
scelta che è stata fatta per caso (storia vera).
Inoltre, Cain è un
cattivone davvero fighissimo, uno spacciatore che si atteggia, un po’ rockstar
un po’ santone con tanto di cadavere di Elvis conservato in una teca, il fatto
che abbia il volto e il corpo altissimo di Tom Noonan contribuisce a renderlo
convincente, anche perché l’attore si mangia la scena ogni volta che viene
inquadrato, ma quanti personaggi fighi ha fatto Noonan in carriera? Un grande, in tutti i sensi!
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Come salvare un film: Avere Tom Noonan nella parte del cattivo! |
Purtroppo, il
voler cercare di tenere i piedi in più scarpe manda in tilt il film come le
mille direttive con cui Robocop viene riprogrammato, nella scena in cui Murphy
e Lewis seguono lo sbirro corrotto nella sala giochi, Robocop si esibisce già
in una serie di frasi da maestrina rivolte ai ragazzini, roba del tipo «Ma non
dovreste essere a scuola?» beccandosi una bordata di insulti che hanno l’effetto
di presentare il personaggio come un corazzato cagaminchia. Male, molto male.
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Robocop legge i diritti ad uno degli spettatori del film, morto di imbarazzo. |
Ho sempre pensato
che Robocop in questo film venga smontato con fin troppa facilità, vederlo
boccheggiare come un pesce caduto fuori dalla boccia mi fa sempre un certo
effetto, anche perché gli effetti speciali hanno tenuto molto bene alla prova
del tempo, inoltre, la parte dedicata ad Alex Murphy, l’uomo che cerca ancora la
sua umanità dentro un corpo di titanio si riassume, purtroppo, ad un'unica scena:
quella con la moglie che funziona, ma archivia l’argomento che, invece, era alla
base del film di Verhoeven.
Ogni volta che mi
rivedo “Robocop 2” devo resistere alla tentazione di mandare avanti tutta la
parte in cui Murphy parla come un cretino, fa la paternale ai ragazzini e s'impegna a prevenire il fumo ("Grazie per aver smesso”), tutta robaccia per cui
mi viene voglia di dare la colpa a Miller, perché ci vedo il suo zampino, quello
di uno totalmente sprovvisto di senso dell’umorismo che cerca in tutti i modi
di far ridere senza riuscirci, lo trovo più patetico di Robocop che decanta
poesie, il che è tutto dire!
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La mia stessa identica reazione mentre guardo la parte centrale del film. |
Persino la machiavellica
Dott.ssa Juliette Faxx è davvero poco originale, una psicologa stronza in un
film? Per di più donna che se la fa con il capo? Complimenti Miller, davvero
quanta originalità, sembra di stare ad una svendita degli stereotipi sessisti,
se poi il personaggio funziona forse lo dobbiamo davvero solo a Belinda Bauer
che la interpreta con la giusta faccia da schiaffi.
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"Ho fatto un incubo terribile dottoressa, ero scritto da un reazionario senza umorismo!". |
Ma appena “Robocop
2” azzecca mezza trovata, un attimo dopo ne sbaglia due per essere sicuro di
spiazzare il pubblico. L’idea del ragazzino che diventa il capo della banda di
Cain non è assolutamente credibile fuori da un fumetto di Miller, inoltre perché
dovrei provare empatia per lo stronzetto quando ci lascia le penne, altro che
tienimi la mano e «Ho freddo» ti do due sberle e dritto a scuola… Forse sto
iniziando a capirlo Robocop!
Persino “Robocop
2” (inteso come nemesi presente nel film) ad una prima occhiata sembra
estremamente figo, un ED209 molto più potente che infatti Murphy non riesce a
fermare con un colpo di fucile Cobra come già fatto nel primo film, per altro
animato con della più che decente stop motion invecchiata abbastanza bene. Però, più lo
guardi questo nuovo robopoliziotto farcito con il cervello di Cain e più pensi
che sia bene poco funzionale: perché mettergli il logo della radioattività in
bella vista sul petto? In teoria dovrebbe avere la potenza di fuoco per
affrontare il crimine, ma anche rapportarsi con i cittadini, non so quanto amichevole
possa essere un carro armato alto cinque metri per di più potenzialmente
radioattivo!
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"Non dimentichiamo Drugo, che tenere un Cyborg selvatico radioattivo, e per di più in città, non è affatto legale!" (Quasi-Cit.) |
Ma il MACCOSA più
grosso di tutta la trama è l’idea che Cain risponde ai comandi in cambio di
grosse razioni di Nuke. Capisco che la droga abbia effetti sul corpo e
soprattutto sul cervello, l’unica parte di Cain che è rimasta, ma al pari del
logo della radioattività, quando inizi a pensare lucidamente capisci di essere
di fronte ad un Robot che si droga, ci manca solo che metta dell’odiosa musica
lounge per godersi meglio la botta e che bazzichi attorno alla stazione
chiedendo «Oh c’hai un euro per il biglietto del treno?» è poi il quadro è completo!
Lo scontro finale
con cervello spappolato mi esalta, ma anche la frase finale del film, con un
Robocop zen che dice alla sua socia «Pazienza Lewis siamo solo umani» ci lascia
con un eroe quasi rassegnato ad essere parte di un sistema dove non si può fare
davvero niente perché tanto i cattivi non pagano (il Vecchio della OCP che la
fa franca) e i buoni sono rassegnati come l’Italiano medio che si lamenta che i
politici. Una
de-responsabilizzazione dell’eroe che se aveva intenti satirici sono di certo
andanti persi in mezzo a questo gran pasticcio.
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"La droga fa male al cervello!" |
Il problema di “Robocop
2” è che non succede davvero molto, si tratta di una storia raffazzonata a cui
manca il finale perché è stato tagliato via dalla sceneggiatura troppo lunga di
Miller. Il problema della Nuke non viene risolto, abbiamo un secondo Cyborg
pazzo che il nostro eroe sconfigge, ma alla fine nessuno paga per davvero, se l’idea
era quella di mostrare un mondo dove sono tutti cattivi, il messaggio non è
arrivato. Resta solo Robocop con la sua rassegnata frase finale, il prossimo
passo dell’evoluzione quale sarebbe stato? Robocop lo statale? Bolso e con la
robo-panza che alla macchinetta del caffè si lamenta che non ci sono più le
mezze stagioni e che si stava meglio quando si stava peggio?
Ultimo schiaffo
in faccia, mentre sullo schermo compare “Screenplay by Frank Miller” è che non
abbiamo nemmeno le musiche di Basil Poledouris a consolarci, sostituite da una penosa
cantilena che ripete “Robocooooooop” quasi in stile lirico, ma perché? Perché
ci avete tolto anche Basil! Perché anche questo!
Insomma, “Robocop
2” è un pasticcio a cui voglio bene, ma sempre un pasticcio, personalmente
quasi preferisco il terzo capitolo che arriverà su questi schermi
prossimamente.
Stay tuned, anzi, Restate tonnati!
Mentre aspettate, vi consiglio l'ottimo pezzo di
Doppiaggi Italioti tutto dedicato al doppiaggio di Robocop 2! Mentre su
IPMP trovate la locandina italiana d'epoca!
Onoestamente non lo rivedo da un bel pezzetto ma ricordo che non mi lasciò un bel ricordo. Ricordo sopratutto la trasformazione "buonista" di Robocop, la presentazione dei vari modelli del 2 che impazziscono uno dopo l'altro e la carneficina alla presentazione con un body-count esagerato. Poi... Il vuoto! Leggendo il post mi è riaffiorato qualcosa (tipo il bambino capo-banda che muore male) ma troppo poco. Non sapevo di tutta questa produzione travagliata con Miller al timone. Credevo, banalmente, che fosse un prodotto nato giusto per fare cassa e per cavalcare l'onda del film precedente cannando clamorosamente. Interessanti tutti questi retroscena produttivi.
RispondiEliminaP.S.: ti dico solo questo: THE SPIRIT sono andato al cinema a vederlo fomentato da matti. Samuel L. Jackson vestito da gerarca nazista (geniale pensai! Che stolto...), la Johansson con occhialini da sexy segretaria e decoltè in bella mostra, Eva Mendes che... E che gli vuoi dire a Eva Mendes? Ero andato carico a pallettoni e alla fine volevo morire!
Ricordo solo la Mendes che si vantava del suo lato-b (poderoso) fotocopiandolo addirittura, il gattino sciolto nell'acido e lo scagnozzo pelato scemo...
EliminaNon mancano le trovate positive, la presentazione dei vari “Robocop 2” ad esempio mi fa impazzire ;-) Per il resto la parte centrale con il buonissimo Alex mi fa male agli occhi da guardare.
EliminaHo visto “The Spirit” con il tuo stesso… Spirito (ah-ah), salvo davvero solo Rossella Di Giovanni ed Eva Mendes ma non per merito di Miller, più che altro per merito delle loro mamme che le hanno fatte così belle ;-) Cheers!
Per fortuna ricordo solo la scena del lato B della mendes e della fotocopiatrice.
EliminaDel resto non conservo volutamente memoria, se non una sensazione generale di fastidio ed immenso dolore! Cheers
"la presentazione dei vari “Robocop 2” ad esempio mi fa impazzire ;-)"
Eliminalol A me soprattutto quello che si suicida a quella maniera per cui provavo e provo un misto di straniamento e risa! °_O XD
Esatto horror e umorismo nero in parti uguali ;-) Cheers
EliminaAnch'io ho preferito il terzo, ma questo non mi è dispiaciuto così tanto. Certo che il tono è completamente diverso dal primo film, ma io tutta quella fase in cui Robocop fa la maestrina l'ho vista come un ulteriore modo di mostrare il personaggio come un "perdente", a cui stanno strappando un pezzo per volta quello che resta dell'umanità.
RispondiEliminaHo letto il fumetto ed è un vero disagio, soprattutto per i disegni quasi incomprensibili. Più recentemente è uscito anche un altro fumetto tratto dalla sceneggiatura di Miller per il terzo film, l'ho letto ma mi è piaciuto così tanto che... Non me lo ricordo per niente!
Questo è vero, il problema secondo me è che con la scena con la moglie (l’ultima volta che compare nella saga) hanno eliminato completamente la questione dell’uomo dentro la macchina. Avendo poi spezzato in due la lunga sceneggiatura di Miller, a questo secondo film manca un vero finale, ma solo uno circostanziale con Robocop che fa Robo-Spallucce.
EliminaMi manca il fumetto più recente, ho letto quello della Avatar e ho ancora male agli occhi per i disegni e il contenuto della storia! ;-) Cheers
verissismo : me lo sono rivisto ieri in dvd e mi è venuta pure la voglia (ieri) di guardare le recsnsioni su sto film. tutte più o meno come la tua.
RispondiEliminala verità ???: a me ropbocop 2 piace quanto robocop e davvero non capisco queste recensioni.
non importa : mi vado a iniettare della nuc e poseguo la giornata.
grazie
rdm
Pensa che per essere sicuro sono andato a rileggermi un mio vecchio commento in rete su questo film (storia vera), alla fine il mio parere non è cambiato molto da allora.
EliminaForse abbiamo la fortuna di averlo visto all’età giusta, da piccolo mi piaceva, anche se trovavo il Robot-Boyscout già una scemenza all’ora. Da adulto invece non riesco a non vedere i difetti, non aiuta che Miller nel tempo sia passato da “Hero to Zero” ai miei occhi. Grazie a te e lasciami un poì di nuke… Nuuuuukkkkkkeeeeee! ;-) Cheers
Sicuramente il film di Verhoeven non lo vede neanche con il binocolo potenziato, ma alla fine si lascia guardare per quel paio dibtrovate riuscite ed in particolare per il buon Weller. Trovate stupide di Miller a parte come il sindaco macchietta comica ed il bambino boss della droga. Ma lo scontro finale è quanto di meglio la stop-motion potesse offrire al tempo e se regge ancora a distanza degli anni è stato grazie alla sapiente mano di Irvin alla ripresa. Il problema principale è stato il fatto di non lasciar spazio alla sperimentazione e alla visione del regista, la produzione e Miller hanno fatto il resto. Aggiungo che ho rivalutato la colonna sonora di Leonard Rosenman cue nonostante sia molto più modesta e scarna rispetto all'originale è ben adatta al film, tranne quel coro di voci che canta "Robocop" che è troppo ridicolo.
RispondiEliminaCi sono delle trovate davvero azzeccate in questo film, tipo la presentazione del progetto “Robocop 2” e le bandiere della OCP, il problema che certe idee sembrano davvero perfette per un fumetto di Miller, ma non per il grande schermo, se si ha una certa familiarità con l’autore è impossibile non notarlo.
EliminaIrvin fa un buon lavoro ma mi manca il suo estro, anche io avrei puntato più su di lui, invece la colonna sonora non riesco a mandarla giù, il coro e tremendo, passare da Basil a questo è veramente un colpo basso! ;-) Cheers
Aggiungo che nonostante la piattezza della caratterizzazione del suon personaggio Belinda Bauer era proprio un bel vedere! Come lo sarà poi Jill "Belle Chiappette" Hennessy in RoboCop 3 ma questa è ancora da raccontare..
EliminaConcordo, sia su Belinda che su Jill che potrebbe vincere il titolo della migliore delle tre dottoresse che si sono occupate di Robocop, anche se in questa ipotetica classifica forse il mio voto andrebbe a quella con gli occhialoni che nel primo film stampava il rossetto sul visore di Murphy ;-) Cheers
Elimina"forse il mio voto andrebbe a quella con gli occhialoni che nel primo film stampava il rossetto sul visore di Murphy ;-)"
EliminaQuella la trovavo la più simpatica. ^^
"Belinda Bauer era proprio un bel vedere"
Da piccolo m' indispettiva che una dall' aria così serafica fosse "cattiva" -.- XD.
Poi hai scoperto che nella vita é quasi la norma, io test con la simpatica ;-) Cheers
EliminaMa appena “Robocop 2” azzecca mezza trovata, un attimo dopo ne sbaglia due per essere sicuro di spiazzare il pubblico
RispondiEliminaMi sa che con questa frase hai davvero centrato l'essenza del film.
A me Robocop2 piacque, da ragazzino, e direi che questo è sintomatico: è un film che hanno dovuto tarare troppo su un pubblico di bambini\ragazzini. Da grande non l'ho rivisto: ma ho paura di provare le tue stesse sensazioni di sonnolenza :D
Ti ringrazio gentilissimo ;-) In questo film è chiaro che si stava andando in quella direzione, il terzo è palesemente un film per bambini, ma questo tenere i piedi in troppe scarpe secondo me rende “Robocop 2” un film in equilibrio precario. Posso garantirti che in età adulta per certe cose si lascia ancora guardare, per altre invece proprio non lo reggo. Cheers!
Elimina", ma questo tenere i piedi in troppe scarpe secondo me rende “Robocop 2” un film in equilibrio precario"
EliminaGià! Anche perché di contro rispetto al primo aveva più dettagli "macabri": le tipe che con i tacchi pestano quel ladro (che inquietudine da piccolo °_O XD), il poliziotto corrotto che fa quella finaccia, la criminale uccisa a quella maniera da Cain, Robocop che spappola il cervello di quest' ultimo...
Esatto tutte parti che funzionano, per quello non sopporto il resto. Cheers!
EliminaAnch'io lo trovo sicuramente inferiore al primo, però se lo fanno in TV lo rivedo volentieri..
RispondiEliminaAh beh ma quello pure io, ma senza ombra di dubbio! Con la mia wing-woman che mi cazzia (giustamente) perché mi fa notare che il film lo conosco a memoria. Ma che ci vuoi fare, io sento l’effetto sonoro della camminata di Murphy e torno a casa ;-) Cheers
EliminaMiller avrà per sempre la mia gratitudine per via delle sue bellissime storie su Daredevil ( ho riletto Born Again proprio qualche giorno fa e lo adoro sempre come la prima volta ), ed in quel periodo stava anche scrivendo sempre un'altra perla del cornetto insieme ai disegni di J.Romita Jr, quindi non riesco a parlarne male, ma in generale il film è un grande pastrocchio.
RispondiEliminaPerò ci sono affezionato.
Era il periodo in cui mio fratello guardavamo videocassette a iosa e se non ricordo male questo film lo vidi in sequenza insieme ad un'altra " perla " del calibro di Higlander II.
Giusto per farci ancora più del male. :-P
Idem, “Born again” è un capolavoro, mentre “L’uomo senza paura” penso sia la singola storia del cornetto che ho letto più volte in vita mia (storia vera) complici anche i bellissimi disegni di Jr Jr.
EliminaVoglio molto bene anche al suo Batman e a Sin City, ed in parte anche “300”. Ma è innegabile che la sua carriera sia in caduta libera, e lo dico con enorme dispiacere perché ho stimato pochi autori come ho fatto con Miller.
Beh dai però rispetto ad Higlander II, questo è un pochino meglio dai :-P Una volta di questo mi riguarderò anche quella “Perla” ;-) Cheers!
Sono totalmente d'accordo con te. Un progetto che cerca di essere tutto e il contrario di tutto allo stesso tempo fallendo miseramente. Un vero peccato perché in molti i pezzi il film riesce ancora ad intrattenere benissimo. Rimane comunque preferibile al temibile terzo capitolo.
RispondiEliminaP.S. Sto canticchiando da mezz'ora la sigla del cartone di Robocop:
"Robo-Robocop
macchina infernale
Robo-Robocop
uomo micidiale
Robo-Robocop
poteri sovrumani
Robocop, sei grande!
Robo-Robocop
macchina infernale
Robo-Robocop
uomo micidiale..."
Il temibile terzo capitolo non prova ad essere quello che non è, fallisce in tante cose ma almeno è più dritto come film, questo mi fa irritare perché poteva essere una gran bomba. Eheeh grande! Allora non sono il solo a ricordarla a memoria! :-D Cheers
EliminaSplendido post, hai davvero detto tutto. Pensa che all'epoca vidi il film in cassetta pirata, tanta era la voglia di gustare il nuovo Robocop: non sapevo chi fosse Frank Miller così la profonda delusione che provai la imputai solo al solito sequel sbagliato.
RispondiEliminaPoi quando recentemente per il blog mi sono letto tutti i fumetti di Predator, novelization comprese, ho capito la portata del Male in cui Miller ha calato il personaggio: è riuscito a fare quello che neanche l'OCP è riuscita: distruggere Robocop...
Da notare che cinque mesi dopo esce al cinema "Predator 2", con le strade piene di criminali e un tutore dell'ordine duro come titanio... ma almeno la storia è parecchio più divertente :-P
A proposito, tratterai anche il fumetti di Miller "Robocop vs Terminator"? Così almeno farai capire ai lettori come Frank si sia accanito sul povero Murphy...
Grazie mille e non Miller (ah-ah) ;-) Non mi è mai capitato di leggerlo quel fumetto, mi viene da dire per fortuna! :-D
EliminaBravissimo, “Predator 2” ha un atmosfera che lo fa sembrare uno spin-off della saga di Robocop, lo trovo molto più divertente del vero sequel di Robocop, incredibile ma vero ;-)
Il Miller di allora era una superstar che si è scottata con Hollywood, il fatto che sia poi pure tornato a fare cinema no eh!? ;-) Cheers
"“Predator 2” ha un atmosfera che lo fa sembrare uno spin-off della saga di Robocop, lo trovo molto più divertente del vero sequel di Robocop, incredibile ma vero ;-)"
EliminaGià! Mi hai fatto venire in mente quella scena del 3 con i punk criminali vs poliziotti di nuovo scioperanti! XD
Esatto sono proprio scene cosi a cui pensavo. Cheers!
EliminaNon so perché, ma paragono questa deriva ragazzinesca alla medesima dei film Turtles anni '90.
RispondiEliminaMa appunto, poi subentrò il cartoon, no?
I film così ibridi possono essere un cult anche nel patetico di alcune sequenze...
Moz-
Si esatto, sono state due trafile abbastanza simili, l’unica differenza è che Robocop è nato al cinema a differenza delle Turtles. Dici bene è un ibrido, vuole essere satirico e violento, ma anche per bambini, schizofrenico ;-) Cheers
Elimina"schizofrenico"
EliminaDefinizione azzeccata.
Quello oppure é un film Nuke dipendente ;-) Cheers
EliminaVeramente il cartone c'era già quando fu fatto il primo film; semplicemente (su pressione dei soliti bacchettoni) con i film hanno progressivamente indorato la pillola.
EliminaVero, solo che in "Robocop 2" diventa abbastanza palese l'ordine di scuderia dei bacchettoni al comando. Cheers
EliminaTi dico solo che Robocop 2 l'ho visto un paio di volte da bambino ma, a differenza del primo capitolo, non mi ricordo proprio niente del film, neanche una scena o una battuta, l'ho completamente rimosso! Leggendo la tua recensione mi viene da dire "per fortuna", a questo punto :D
RispondiEliminaSolo un appunto: non sarei così ingeneroso con Miller. Ora non so come siano andate effettivamente le cose, però mi sembra di aver letto che la sua sceneggiatura originale non venne solo modificata, ma addirittura di essa non rimarrebbe quasi nulla (eccetto cose sporadiche messe qua e là). Il fumetto tratto da quella sceneggiatura però l'ho letto e non mi era affatto dispiaciuto, era cattivo al punto giusto pur non essendo certamente un capolavoro.
Anche i momenti più moralisti che citi non so quanto siano farina del sacco di Miller, non li vedo molto vicini alla sua sensibilità sanguinaria e grottesca :D Voglio dire: è vero che lui vede il mondo in bianco e nero ed è diventato un reazionario con i fiocchi però conoscendolo, se fosse stato per lui anziché essere vittima di una mera ramanzina del tipo "non dovreste essere a scuola?" quei ragazzini sarebbero finiti crivellati di colpi o arrestati malamente da parte di un robocop folle che segue le regole in modo cieco e fanatico! Ma è solo una mia idea, sia chiaro.
PS Complimenti per i gusti fumettistici :)
Grazie mille capo! ;-)
EliminaMi sono rivisto “Robocop 2” da adulto tre anni fa, avevo rimosso un sacco di cose, mentre altre le ricordavo bene, guarda caso avevo rimosso le parti che ancora oggi non sopporto ;-)
Chiarissimo il tuo punto, lo condivido per buona parte. Basandomi sul fumetto che è stato tratto dalla sceneggiatura di Miller, il finale somiglia davvero molto a quello de “Il ritorno del cavaliere oscuro” con l’eroe che si svincola dalla istituzioni completamente. Però è anche vero che il fumetto è pieno di roba, forse pure troppa, se avesse avuto più esperienza con il cinema, non avrebbe messo così tanta carne al fuoco.
Il problema di Miller sceneggiatore, è che scrive soggetti come se fossero i suoi fumetti, anche l’orrido “The Spirit” se fosse uscito come la versione di Frank Miller del fumetto di Will Eisner sarebbe stato un omaggio gustoso, al cinema è diventato solo un casino. Poi la svolta iper reazionaria (già insita nel personaggio, ma esplosa nel corso degli anni) lo ha reso una macchietta, “Holy Terror” sembra scritto da uno che vuole fare la parodia di un repubblicano ultra conservatore, con il problema che Miller ci crede sul serio! ;-) Cheers
Sì, concordo sulla troppa carne al fuoco nel fumetto; in effetti forse Miller sarebbe più adatto a lavorare su delle serie tv, lì avrebbe tempo e spazio per gestire tutte le sue idee. Il problema è che ormai è finita l'ispirazione, ha scritto alcuni dei miei fumetti preferiti e lo ricorderò come un grandissimo autore ma ora non ha più nulla da dire (il suo annunciato fumetto sulle origini di Superman mi terrorizza infatti :D). A questo aggiungi la salute vacillante e il quadro è completo!
EliminaPS Holy Terror lo comprai all'epoca, pensa che in origine doveva essere una storia di Batman! Alla fine - idee reazionarie a parte - la sceneggiatura era dimenticabilissima (poi calcava anche troppo sul grottesco), i disegni però mi piacevano.
Miller è sempre stato un autore che tende a ripetersi, non lo trovo mai un problema in un autore, ma dici bene, l'ispirazione è terminata, devo ancora leggere il suo ultimo Batman (DK3: Master race) aspetto un edizione magari in volume, ma non mi aspetto molto.
EliminaSi "Holy Terror" era nato come storia di Batman, ma era davvero un'opera basata su un soggetto di poco conto, invece come disegnatore, tanto di cappello, sa ancora il fatto suo, lo stile di Miller è sempre stato unico e bellissimo. Cheers!
Grazie per la citazione, ma hai ragione tu: la legge di Murphy è molto più azzeccata per questo secondo capitolo, dove tutto ciò che poteva è andato male...
RispondiEliminaDoverosa, ci siamo ritrovati a pensarla uguale, non volevo utilizzarla proprio perché lo avevi già fatto tu prima alla grande, però gira e volta non trovato un inizio migliore, quindi ne h approfittato per metterci dentro la citazione, grazie a te! Cheers
EliminaVisto un sacco di volte, ma è passato troppo tempo dall'ultima volta che l'ho visto per dirne male, ai tempi mi piacevano tutti e tre un casino!
RispondiEliminaAnche io me li rivedo sempre volentieri, solo che ora noto i difetti, eppure non farei cambio, alla fine ci sono cresciuto e gli voglio bene anche a questo, che è quello strambo della cucciolata ;-) Cheers
EliminaL'antefatto dei sequel quasi mai all'altezza del primo comincia da qui, anche se a questo film ci si è comunque affezionati ;)
RispondiEliminaAlla fine gli si vuole bene lo stesso, ma sono molto d’accordo, penso anche io che abbia inaugurato un genere che chiameremo amichevolmente “Figli unici è meglio” ;-) Cheers
EliminaDovrei rivederlo, che ho ricordi annebbiati... Forse è meglio così XD
RispondiEliminaanche io non lo ricordavo molto bene, ma da qualche anno a questa parte finisco a rivederlo spesso, complici anche i passaggi tv ;-) Cheers
EliminaRecensione un po' cattivella, su. Io sono legato a sto film e pure al tre, dipenderà da quello. La scena delle passeggiatrici che accecano a calci è stracult comunque, vale il prezzo del dvd.
RispondiEliminaUn po' si lo ammetto, Miller mi fa diventare acido come il latte scaduto ;-) Trovo che il film abbia dei difetti specialmente nella parte centrale, ma l'inizio é ottimo, la scena delle passeggiatrici ad esempio mette in scena la legge della giungla urbana. Poi anche io voglio bene ai seguiti non hai idea di quante volte me lo sono rivisti da bambino ;-) Cheers!
EliminaEh, eh! Come detto che inquietudine da piccolo! °_O Non pensavo che le donne potessero essere così pericolose. XD Il film che mi ha fatto scoprire "lo sciopero" comunque! XD Oltre al presentarmi il primo personaggio ambiguo, figura che nei film che vedevo all' epoca non compariva mai per forza di cose, che ho conosciuto: la dottoressa! Non capivo se fosse veramente cattiva o meno, ma alla fine per come se la cavava mi faceva antipatia ed avevo la stessa reazione di Lewis XD.
EliminaNon avrà magari la potenza di quella del precedente, ma anche "No Cain! Tu vieni con me!" fa il suo effetto ^^. Sempre trovato un pò banale come Robocop torna in se.
Il film di PV in generale non l' ho mai trovato esagerato. Questo invece... come già scritto aveva dei dettagli per me quasi da horror!
Interessante comunque quel periodo in cui i registi preferivano non legarsi alle saghe, ma fare altro. Vedi pure Mctiernan. Altri tempi per vari motivi!
"Ed invece guardate come è finito, ed il povero Robocop insieme a lui."
lol Robocop ridotto così! Altra scena che m' inquietava. XD
Quando boccheggia mi fa sempre effetto, hai ragione prima molti registi dopo un film cambiavano aria, ora invece prima arriva il "Brand" poi si cerca qualcuno per dirigerlo. Cheers!
EliminaIo il fumetto con la sceneggiatura originale di Miler non l'ho trovato incasinato come storia , e sopratutto, molto meglio di stò film.
RispondiEliminaMa era troppo esagerato e violento, i produttori hanno cambiato tutto perché infilmabile, sarebbe stato un film VM 18 o quasi per i bigotti yankee.
Per me tutte le parti che non funzionano non sono opera di Miller ( come in 300 tutte le parti pallose sono quasi tutte quelle inventate apposta per il film )
I disegni, per quanto dettagliati, mi hanno sempre fatto incrociare gli occhi, poi bisogna dire che per lo meno si notava il piglio del suo autore, specialmente nel finale, molto simile (secondo me) a quello de “Il ritorno del Cavaliere Oscuro” per certi versi. Quello sì, però in “300” le aggiunte si vedono, e sono davvero pallosissime, anche se in quasi tutte è protagonista la bella Lena Headey che è sempre un bel vedere ;-) Cheers
EliminaMa non è meglio che il bambino se ne vada? 🤭🤭🤭
RispondiEliminaIl bambino se ne vada ah ah Sei uno spasso Kane, il bambino se ne vada ;-) Cheers
EliminaOrca zozza da piccolo quanto mi faceva impressione quel pezzo, ma volevo vederlo lo stesso!! Ahhh l'innocente sadismo!! 😜😜
EliminaIdem, non solo mi ha “spiegato” come si fa a mostrare la cattiveria del beh, cattivo, ma è anche una di quelle scene toste che caratterizzavano il primo film e che qui vanno un po’ perse, Robocop Boy Scout non si può guardare ;-) Cheers
EliminaSe c'erano due cose che nei film mi facevano impressione da piccolo erano appunto questa scena e il fantasma della biblioteca su Ghostbusters, mi vergogno a dirlo ma è così!! 😂😂
EliminaLe parolacce fanno il sangue cattivo!
Il fantasma della biblioteca non tanto, mi era rimasta impressa la trasformazione statua/cane quello sì, ma ho sempre avuto un’attrazione per i momenti spaventosi, fin da piccolissimo ;-) Cheers
EliminaLa mia a quanto pare era una attrazione "morbosa" ahahah nel senso che le cose che nei film mi facevano paura/impressione/schifo, a seconda delle situazioni, volevo vederle ugualmente!
EliminaTipo qui la carrellata dal basso della spina dorsale fino al cervello di Cain faceva poco schifo vista a 8 anni?? 😄😄 Eppure con gli occhi strizzati la guardavo lo stesso!
Il punto è che dobbiamo tutti lavorare....io non ho finito!
Io mi chiedevo guardandola, aaah ma quindi è così che funziona il sistema nervoso umano. Poi dicono che i film non servono a niente ;-) Cheers!
EliminaHai imparato anche a servire la SALUTE pubblica e che non si spara ai ragazzini.
EliminaE' saporito??
E soprattutto che è sufficiente spalmarne mezzo chilo su tutto il corpo.
Tu scherzi, ma quando mi portano al mare e mi devo mettere la crema solare a “cazzuolate” perché a mio confronti i vampiri sono campioni di tintarella, secondo te a chi penso io? ;-) Cheers
EliminaNo no, non scherzo!! 😄😄 Perché la stessa operazione su di me deve farla la mia metà altrimenti rischia di tornare a casa da sola! Succede che o mi cucinano o buttano i resti nella spazzatura (dipende da quante ore sto sotto il sole) storia verissima!! 👊🏻
EliminaPerò un allarme tipo Magnavolt sarebbe fico! Più efficiente della Polizia....e non scarica nemmeno la vostra batteria!
Anche li, mi sono sempre chiesto, ma allora cos'è che lo alimenta, l'accendisigari? ;-) Cheers
EliminaSi, infatti Magnavolt può servire anche per smettere di fumare!
EliminaOttimo deterrente anti-fumo ;-) Cheers
EliminaVisto giusto ieri per la prima volta, concordo con la bocciatura netta.
RispondiEliminaIl film originale era buono, con la solita mano truce dell'olandese, ma funzionava alla fine anche prima chi come me non è fan della fantascienza.
Robocop 2 per i primi 40 minuti regge benino, si benino perché il personaggio del ragazzino è improponibile, la violenza s'è fatta ancora più gratuita e la dicotomia uomo-macchina archiviata dopo 5 minuti con un arco narrativo morto lì.
Poi arriva la programmazione con quei terrificanti 10 minuti di pseudo-comicita'... ero imbarazzato alla grande in tutta quella parte, tra scene umoristiche deficenti, moralismo da quattro soldi, parla da ebete di Robocop etc... vabbe' ci siamo capiti.
Robocop Vs Robocop 2.0 non m'è parsa una grande idea sinceramente, non attiene all'immaginazione del primo film secondo me... fa troppo fumetto di supereroi.
Il finale misto tra cinismo e sarcasmo è riuscito, ma 40 minuti discreti ed il finale in sé non possono salvare tale film, troppe cose insieme e non tratta bene nulla, non mi è piaciuto il colore dell'armatura in questo film. Tante idee tragicamente e superficialmente messe in scena. I primi 5 minuti andavano portati avanti, il nemico sarebbe dovuto essere il sistema con la CPO, senza bande criminali inutili a quel punto o usate come mere pedine dalla CPO, il tutto senza bambini gangster ed inserti da commedia di dubbio gusto ovviamente. Ah, avrei gradito uno sguardo sociale cosa che nel primo film mancava e anche qui è assente, alla fine abbiamo criminali super cattivi e Robocop che li cattura fine... nessun approfondimento del contesto sociale o delle cause della criminalità o gli effetti della pubblicità sulla popolazione (grandissima assente in Robocop).
Vorrei comprare a questo punto il fumetto di Miller, immagino sia tutt'altra roba a confronto di quello che c'è nel film, ma non saprei... lo consigli? Miller l'ho seguito fino a Sin City con una certa regolarità, i suoi lavori da fine anni 90' in poi mi mancano anche perché sono due anni che ho smesso con l'acquisto dei fumetti.
Inoltre scompaiono le musiche di Basil Poledouris e questo è imperdonabile. Il fumetto di Miller aggredisce gli occhi per tavola disegnate da Juan Jose Ryp strapiene di dettagli, di sicuro è una storia più coerente con i fumetti che Miller pubblicava all’ora, con l’anti-eroe che come il suo Batman, sfida il sistema, però non è tra i miei fumetti preferiti di Miller, era un’opera meno pasticciata rispetto al film, ma comunque giù di suo un bel mappazzone.
EliminaSe vuoi farti un’idea ti lascio il post di Lucius sul fumetto al fondo trovi anche il link per la recensione del Moro, due in uno ;-) Cheers!