martedì 24 ottobre 2017

Cult of Chucky (2017): Qualcuno volò sul nido del Chucky


Sono un ragazzo semplice, mi piacciono i miei film Horror grondanti sangue e magari ogni tanto, potermi sparare un nuovo capitolo delle sanguinolente avventure di Chucky, la bambola assassina. Sono abitudinario, non mi giudicate, siete come me (cit.).

Tra tutte le maschere horror sfornate negli anni ’80, Chucky la bambola assassina è quella che gode di più salute di tutte. Dal 1988 in cui ha fatto la sua prima comparsa del film “La bambola assassina” (Child's Play) diretto dal mitico Tom Holland e scritto da Don Mancini, l’assassino più plastificato del mondo ha sfornato capitoli a cadenza quasi puntuale, sviluppando la sua continuità interna alla saga e passando indenne attraverso la follia dei remake a tutti i costi.

Il motivo di questa invidiabile resistenza va proprio ricercato nella caparbietà con cui Don Mancini continua a lavorare sulla sua creatura prediletta, prima come creatore della saga e sceneggiatore di tutti e sette i capitoli, dal 2004, invece, anche come regista. Il suo esordio è stato proprio il quinto capitolo, “Il figlio di Chucky” e da allora non si è più fermato, nel 2013 è arrivato il titolo della sua maturità con “La maledizione di Chucky”, di cui questo nuovo capitolo “Cult of Chucky” è un seguito diretto che pesca a piene mani anche i personaggi.


Vecchie conoscenze e nuovi amici, tutti proveniente da questa lunga saga.
Proprio in “Curse of Chucky” abbiamo fatto la conoscenza della paraplegica Nica Pierce (Fiona Dourif), arrestata e accusata di essere l’omicida di tutta la sua famiglia, la ragazza ha passato gli ultimi quattro anni in un manicomio criminale. Ma dopo i buoni risultati ottenuti con la terapia del dottor Foley (Michael Therriault) la ragazza viene trasferita in un allegro posticino chiamato istituto di igiene mentale di media sicurezza Harrogate, dove i pazienti possono andare in giro a loro piacimento, ma una bella dose di electro shock appena arrivati, così pronti via, non gliela toglie nessuno.

"Ecco lo dicevo io" (Cit.)
Non se la passa tanto meglio Andy (Alex Vincent) lo stesso Andy perseguitato nel primo film e nel divertene secondo capitolo La bambola assassina 2, che ormai è un quarantenne che vive nella paranoia. Anche se riesce a rimediare una cena con una bella rossa, finisce per rovinare tutto parlando del secondo emendamento, del suo diritto a possedere armi per difendersi, che poi armi, voi direte una o due pistole come moda Yankee impone? Beh, non proprio, facciamo un arsenale che farebbe invidia a Frank Castle! Cose che capitano se una diabolica bambola modello “Good Boy” ti ha reso l’infanzia un inferno.

Andy vive nel classico chalet da single (si capisce dal frigo, pieno solo di bottiglie di birra) e il suo passatempo principale è torturare la testa ancora viva e insultante di una delle bambole di Chucky, almeno finché non scopre che Nica potrebbe avere bisogno del suo aiuto.


Più che Freudiano o Junghiano, uno psicologo Chuckiano.
Il dottor Foley cerca di convincere la ragazza che Chucky, in realtà, è solo il parto della sua mente di picchiatella, per farlo utilizza a scopo terapeutico un paio di bambolotti modelli “Good Boy”, non vi dico la gioia di Nica nel rivedere un altro di quei bastardelli con i capelli rossi!

A questo punto, dovreste aver già intuito cosa accade, no? Uno alla volta i pazienti fanno la conoscenza di Chucky, in fondo se sei chiuso in un manicomio e vai in giro a dire che una bambola famosa negli anni ’80 ha un bisturi (o altri gustosi attrezzi, tipo un trapano dalla punta molto moltooooo lunga) per ucciderti, qualcuno ti crederà mai davvero?


"È stata la bambola a farlo!" , "Si certo, mentre la marmotta incartava la cioccolata".
Non so se si sia lasciato ispirare dagli omicidi un po’ barocchi della serie tv Hannibal, di cui Don Mancini ha scritto un paio di episodi della (purtroppo) ultima stagione, ma dietro alla macchina da presa il buon Don qui si dimostra parecchio a suo agio, il film è uscito direttamente per il mercato Home Video e, malgrado i dialoghi tutti girati in interni per non far lievitare i costi di produzione, “Cult of Chucky” è un DTV da leccarsi le dita, i momenti “Spiegone” sono ridotti davvero a zero, anzi Mancini fa poche concessioni ai nuovi arrivati, i rimandi ai capitoli precedenti non mancano (non perdetevi la scena dopo i titoli di coda!) e questo potrebbe rendere il film meno comprensibile ai neofiti, ma è davvero l’unico neo che riesco a trovare in tutta l’operazione.

Don Mancini è il primo a divertirsi con i personaggi, ad esempio se ambienti la tua storia in un manicomio, vuoi non toglierti lo sfizio di affiancare alla tua protagonista qualche pazzerello degno di nota? Il ragazzo che pensa di essere prima Michael Phelps e poi Mark Zuckerberg direi che copre egregiamente il ruolo.


Chucky è pronto ad operare, l'anestesia non servirà.
Non manca nemmeno la presenza fissa di Jennifer Tilly sempre più scatenata nel ruolo di Tiffany, ma è il mattatore Don Mancini a tenere banco, sfruttando alla grande il bianco delle candide pareti del manicomio e dei suoi lunghi corridoi, ma anche della neve che avvolge la struttura... Lo sapete no che il rosso sangue sul bianco spicca anche meglio, dai!

“Cult of Chucky” non è probabilmente il capitolo della saga con maggior numero di budella esposte e omicidi ricercati, ma quello con maggior numero di allucinazioni, l’omicidio più spettacolare ha la ricercatezza barocca del già citato Hannibal, ma allo stesso tempo mi è sembrato un omaggio a Suspiria di Dario Argento, non aggiungo altro per non rovinarvi la visione.

"Non giudicarmi per i miei capelli rossi, giudicami perché sono un bambolotto psicopatico!".
Ma non manca nemmeno una scena da “Thriller” in cui Mancini gioca a fare il Brian De Palma della situazione dividendo in due lo schermo con la tecnica dello split-screen, mentre Chucky più banalmente si diverte a squartare in due i pazienti dell’ospedale. Lo fa alla solita maniera, ad un certo punto del film Tiffany dice che i classici non passano mai di moda, sembra proprio così per il bambolotto più famoso del cinema Horror che fa battutacce, strizza l’occhio allo spettatore con riferimenti alla cultura pop e non lascia indietro una vittima che sia una.

Bassezza è mezza bastardezza.
Ho trovato, inoltre, ammirevole il modo in cui Mancini non conceda nulla al pubblico, nell’eterna lotta tra i fan che preferiscono i capitoli più ironici tipo “Il figlio di Chucky” (2004) e quelli che preferiscono i primi tre capitoli, quelli quando la saga si chiamava ancora “Child’s Play”, Don mancini fa semplicemente quello che gli pare, immergendo tutto in un nichilismo sfrenato, che se ne frega anche delle logiche classiche dell’horror.

Fregarsene delle logiche: Un riassunto per immagini.
In questo trova un'ottima alleata in Fiona Dourif, la ragazza aveva già ampiamente dimostrato di trovarsi a suo agio in ruoli da pazzarella nei panni dell’assassina entropica della serie tv Dirk Gently, qui davvero fa un'ulteriore evoluzione e sarà anche che quei capelli che vanno a cazzo in tutte le direzioni la aiutano molto, ma qui dimostra davvero di essere figlia di suo padre, ovvero il grande Brad Dourif, che qui, ancora una volta, offre la sua voce alla bambola assassina.


Capelli e faccia stropiacciata arrivano sicuro dal lato paterno.
Sarà proprio per rendere onore ai Dourif, ma Mancini non perde occasione per citare “Qualcuno volò sul nido del cuculo” (1975) in cui recitava proprio papà Brad, il finale a sorpresa lascia aperta la porta (anche qualcosa in più che la porta) per l’ottavo capitolo, sapete che vi dico? Sono già pronto, Chucky è impossibile da uccidere, tanto vale godersi capitoli tutti matti (nel vero senso della parola) come questo!

16 commenti:

  1. Non riuscirò a vedere un film della serie di Chucky in questa vita. Mi spiace e qui lo dico a Don Mancini perchè sono lo spettatore ideale per questo tipo di film : ho paura di tutto ed anche del resto , come direbbe Tiz Sclavi. Purtroppo Crepascola ha tenuto per anni una bambola calva e scarnificata codename Pinuccia sulla cassettiera. Pinuccia è la versione skinhead collo schizzo ai freni di Chucky. Avrei potutto sopportarla, se avesse avuto lo sguardo rassicurante del protagonista della saga, ma trascendeva ogni mio controllo, come direbbe il Valmont di libro e film. Dico solo che ne ho parlato con il Darth Vader dal design Lego di formato panettone
    ( ha le lucine sotto i piedi e la spada laser che si illumina ) e col Mike Wazowski di peluche che normalmente sono nel batcave di Crepascolino ed insieme abbiamo deciso di portare Pinuccia ad un altro livello di conoscenza. Dopo il crepuscolo, mentre la mia sposa era ad una riunione della Anonima Genitori Vittime di Youtube, ho premuto un cuscino sul musino scrostato di Pinucccia dicendole che sarebbe andata in un mondo migliore ( cit . Falchi nella Notte ) e poi sono sceso con lei fino ai bidoni della indifferenziata. Non ricordo cosa ho detto a Crepascola in merito alla sua scomparsa.
    Mesi dopo - era una domenica - siamo passati dalla parrocchia per visitare il mercatino dell'usato - io sono agnostico, ma lì avevo trovato a prezzo stracciato comics di Barks e Scarpa che ho comperato colla scusa di leggerli al nostro cucciolo - e mi sono ritrovato a fissare il sorriso inquietante di Pinuccia a cui qualcuno aveva procurato un toupet da clown di King.
    Il mio terapeuta dice che faccio progressi. Darth e Mike non si sono ancora ripresi . Brr. Ciao ciao.

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    1. Applausi! A scena aperta! :-D Hai appena scritto la bozza di sceneggiatura per il prossimo capitolo della serie! l’incrocio con i film Lego e con quelli Pixar, ha fatto sì che tu tirassi giù una roba in stile “Toy Story” però Horror. Non so se ho amato più questo, l’atmosfera Kinghiana generale o la citazione ai Falchi nella Notte, nel dubbio avrei anche io timore per il ritorno di Pinuccia, nome anche più temibile di Chucky! :-D Cheers

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  2. Ho visto qualche tempo fa un film 'moderno' su Chucky (Dovrebbe essere la maledizione): mi son fatto delle grosse risate, quindi è stata una bella visione :D (l'horror che fa ridere è sempre meglio di un horror che prova a fare paura).

    D'altra parte Chucky è un horror che non si è mai preso troppo sul serio: forse per questo funziona.

    Se poi ci sono omicidi che citano Dario Argento (dei tempi d'oro) e con rimandi ad Hannibal (bellissima quella serie, quella sì che è horror puro), beh, devo vederlo!

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    1. “La maledizione di Chucky” è il capitolo prima di questo, quello ancora prima “Il figlio di Chucky” è ancora più spassoso, ma faccio poco tempo, a me piacciono entrambe le anime di questa saga, ad esempio il secondo capitolo del 1990 riesce ad essere pop e grondante sangue in parti uguali ;-)

      Se hai visto “La maledizione” questo è altamente consigliato, solo che poi ti toccherà anche a te aspettare il prossimo ;-) Cheers!

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  3. Non che mi aspetto granché, ma certamente vedrò, anche perché seppur le bambole assassine mi fan ribrezzo è sempre bello vederle uccidere le persone :D

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    1. Se metti in conto alcune scene di dialogo girate in interni, fondamentali per tenere basso il budget, che però comunque non rallentano troppo il ritmo, alla fine è un DTV ben fatto, e qui Chucky si dà parecchio da fare con gli omicidi ;-) Cheers

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  4. Ti ho letto con un occhio solo, perché ancora devo vedere il film. Mi mangio le mani perché anni fa mi sono fatto la Super Maratona Chucky, sparandomi tutti i film in rapida sequenza, senza però prendere appunti. Mi piacerebbe rifarla per il Zinefilo, ma non so se ne avrò il coraggio :-D

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    1. Vai tranquillo, questo si lascia davvero guardare ;-) Ecco quella non sarebbe niente male come idea, se ti dovesse scappare il tempo per farla, penso proprio che verrebbe fuori una bombetta! Cheers

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  5. Io sono fermo ancora al primissimo capitolo visto quando ero ancora un bambino delle elementari e che mi fece c@gare addosso. Mai andato oltre a quello tranne qualche scena sparsa de "La Sposa di Chucky". Non è il mio genere ma sono pronto a recuperarli se mi dici che meritano e divertono.

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    1. Il secondo è uno dei più divertenti il finale è veramente uno spasso pieno di sangue. "La Sposa di Chucky" è uno dei capitoli più scemoni, però tutto sommato si lasciano guardare tutti, non ne ho mai trovato uno che facesse veramente pietà, se non sai che fare ad Halloween sarebbe una bella idea per una maratona ;-) Cheers

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  6. Ce l'ho in rampa di lancio da qualche giorno, ogni tanto un filmetto così ci vuole proprio :)

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    1. Ne vale la pena sai? Per essere un DTV è ben fatto, mi ha divertito, ora aspetto il tuo parere ;-) Cheers!

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  7. Ecco La bambola assassina è una di quelle saghe horror che non sono proprio mai riuscito ad apprezzare davvero. Ho visto i primi quattro film e già dal primo non è che mi facesse impazzire sinceramente... Mi sa che questo nuovo me lo evito tranquillamente

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    1. Beh in questo caso sei esonerato, ti firmo il foglio puoi andare ;-) Cheers!

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  8. Chucky mi è sempre stato sulle balls, me lo evito volentieri :I

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    1. Ma povero Chucky solo perché è un serial killer incarnato in una bambola che non ha mai fatto del male a ness... No in effetti hai ragione :-P Cheers!

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