mercoledì 4 ottobre 2017

Cars 3 (2017): La ruggine non dorme mai


Ormai lo sanno tutti che “Cars” è il titolo prediletto di John Lasseter, direttore creativo della Pixar grande appassionato di automobili e di camice da fare male agli occhi, almeno a giudicare da come va conciato in giro.


So che il primo film “Cars - Motori ruggenti” (2006) forse non è tra i più rivoluzionari a livello di trama, ma è sicuramente uno dei film della Pixar che mi riguardo sempre con più piacere, speravo vivamente che questo terzo capitolo della avventure di Saetta McQueen così fortemente voluto da Lasseter avesse qualcosa da dire, la prima notizia da riportate è sicuramente positiva, “Cars 3” ruota nuovamente attorno alla macchina da corsa rossa fiammante con il numero 95 sulla fiancata, forse si sono resi conto anche loro che mettere su una stramba storia di spie con l’odioso Cricchetto come protagonista non è stata poi una grande idea, quindi sì, “Cars 3” è molto meglio di quella palla assurda di “Cars 2” (2011), ma ci voleva anche poco, ammettiamolo.

Ormai Saetta McQueen (sempre doppiato da Owen Wilson) è un veterano delle corse, il campione rispettato e celebrato che può permettersi di scherzare tra una gara e l’altra con i suoi rivali di sempre Bob Swift e Cal Weathers, tutto va alla grande, fino a quando sulle piste non compare il futuro delle corse, un nuovo tipo di auto frutto degli allenamenti con le nuove tecnologie, un mostro di superiorità tecnica deciso a distruggere il campione di nome Ivan Drago Jackson Storm (con la voce di Armie Hammer che ultimamente compare spesso).


"Io ti spiezzo in due" (Cit.)
Sembra la fine di un’era, la vecchia scuola sembra destinata ad essere soppianta da quella nuova, uno alla volta amici e compagni di squadra di Saetta McQueen cedono al progresso e anche lui nel tentativo di competere va fuori strada e rischia l’incidente che mette la parola fine alla sua carriera, come accaduto al suo mentore Doc Hudson (Paolo Uomonuovo, che per ovvie ragioni compare solo nei flashback).

Ciao Paul, ovunque tu sia ci manchi un casino.
Ma per uno abituato a ripetersi nella testa, prima di ogni gara il mantra “Un vincitore e 42 perdenti” Saetta non è affatto pronto a ritirarsi e a diventare il testimonial dei prodotti della Rust-eze come vorrebbe il nuovo proprietario della scuderia Sterling (Nathan Fillion, mitico!), proprio per questa ragione il vecchio “cane” dovrà imparare un gioco nuovo, mettendosi alla prova con nuovi tipi di allenamenti più tecnologici di quelli a cui è abituato, il tutto nelle entusiaste mani (o gomme, fate voi) della sua nuova allenatrice Cruz Ramirez (Cristela Alonzo che non faccio nemmeno finta di sapere chi sia).

Come detto, di positivo c’è che tutta l’attenzione della trama ruota di nuovo intorno al vero protagonista della saga, non a una spalla comica che piace ai bambini, ma che oltre i due minuti continui sullo schermo risulta odioso e basta (si è capito che vado pazzo per Cricchetto?), il problema sta nel fatto che il primo film del 2006 ci mostrava il giovane campione che per vincere doveva imparare a non essere arrogante, ora i ruoli si sono ribaltati, Saetta è diventato a sua volta il Re del primo film, con il piccolissimo problema che risulta davvero impossibile provare il minimo di empatia per Jackson Storm, personaggio che non ha nemmeno un tratto positivo dall’inizio alla fine del film, dettaglio che pilota (avete capito? Perché sono macchi… Ok, la smetto) il gradimento del pubblico.

Dragooooo! Stooooorm!
Inoltre, se il protagonista non è più un giovanotto, ma un veterano non più veloce come un tempo, diventa chiaro che il film voglia rivolgersi più ai papà o alle mamme che accompagneranno i figlioli al cinema che ai loro figli, il che non sarebbe affatto un male, il problema che qui “Cars 3” non stupisce quasi mai.

Non si ride, al massimo si sorride quando vediamo il vecchio Saetta alle prese con le nuove tecniche di allenamento e con il simulatore (i vecchi e la tecnologia, binomio letale…), non aiuta nemmeno che Cruz Ramirez sia abbastanza anonima, ogni tanto risulta simpatica, in altri momenti solo irritante, ma il problema principale è che dopo circa venti minuti di film è già chiaro come si concluderà la vicenda, il che di suo non sarebbe nemmeno un problema peccato che “Cars 3” proceda da un punto A ad un prevedibile punto B senza nessuna vera emozione nel mezzo.

L’unico momento di brio arriva nel demolition derby a cui i due protagonisti partecipano sotto mentite spoglie, la corsa nel fango ad eliminazione diretta se non altro è ben coreografata e si gioca il personaggio più memorabile di tutto il film, lo Scuola Bus convertito a mezzo da combattimento su gomme Miss Fritter, in originale doppiata da Lea DeLaria la Boo di Orange is the new black, direi che il casting per abbinare personaggi e doppiatori alla Pixar lo sanno fare piuttosto bene, quello sì.


Anche Saetta capisce quello che provano le detenute di Litchfield ogni giorno.
La trama ricalca situazioni già viste in altri film, quando Saetta McQueen va alla ricerca del maestro del suo maestro (Smokey doppiato da Chris Cooper e largamente sotto utilizzato nel film) sembra di vedere Luke partire alla ricerca di Yoda ne L’Impero colpisce ancora, però se non altro sono stati bravi a rendere omaggio al doppiatore di Doc Hudson, ovvero il grande Paul Newman, infatti Smokey si rivolge al personaggio chiamandolo con il soprannome di “Hud”, che penso proprio sia un riferimento al film con Paolo Uomonuovo “Hud il selvaggio” (1963).

Oh poi ditemi cosa volete, tipo che sono troppo appassionato di Rocky (avreste ragione!), ma “Cars 3” sembra assemblato con pezzi di ricambio presi dalla saga del pugile creato da Sly Stallone. La corsa sulla spiaggia con l’amico e allenatore (qui Cruz Ramirez al posto di Apollo Creed) sembra uscita da “Rocky 3” (1982) senza rivelarvi troppo sulla comunque non impossibile da intuire trama, nel film ci troviamo dentro anche un po’ di “Rocky Balboa” (2006) e anche l’ultimo Creed.


Gonna fly now, flying high now, gonna fly, fly, fly...
Questo non sarebbe nemmeno un problema, quello che mi è mancato proprio è il coinvolgimento emotivo dei film di Rocky, ma anche del primo “Cars”, il che è un peccato, perché di suo questa storia sul tempo che passa e di rivalse sportive aveva tutto per piacermi, questa saga necessita di una mano aggiuntiva di Rust-eze.

22 commenti:

  1. Siamo d'accordo anche su Cars, la cosa comincia ad essere quasi noiosa! Il film non sarà mai uno dei più sorprendenti della pixar, ma mi ha sempre attratto come uno di quei classici americani che spesso cita. guarderò anche il terzo... Con calma :)

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    1. La parte che ho apprezzato più di questo è stato l’omaggio a Paul Newman, giusto per stare in tema con i classici americani che hai prontamente citato ;-) Cheers

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  2. Non originalissimo, vero, ma io l'ho trovato classico nel senso buono come il primo, che è uno dei Pixar cui voglio più bene. :)

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    1. Davvero il primo si guarda ancora con gran piacere. Certo che con tutto questo “Rocky” dentro è impossibile non comprarmi, ma mi è mancato il cattivo, Jackson Storm è negativo sotto tutti i punti di vista, se pensiamo al primo film, anche il Re era un avversario di Saetta al pari di Storm ma non era così assoluto come personaggio. Dai anche Ivan Drago dimostrava un lato umano alla fine ;-) Cheers

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  3. Cars 1 gradevole, ma niente a che vedere con un capolavoro come Ralph Spaccatutto. Ovviamente è tra i film preferiti di mio nipote, quindi l'ho visto una dozzina di volte :D.

    Su Cars 2 pienamente d'accordo, Cricchetto è veramente insopportabile, così come il suo doppiatore.

    Cars 3? Lo vedrò sicuramente, ma da qual che ho letto anche fuori dalla 'bara volante', è un film senza particolarmente mordente.

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    1. “Ralph Spaccatutto” è davvero bellissimo, me lo sono rivisto mi sembra a Natale sempre uno spasso. Però “Cars” ha quella componente di dramma sportivo e romanzo di formazione che mi compra ;-)

      Se poi sei nipote-dotato ti toccherà vederlo, ti va sicuramente meglio che rispetto al pessimo secondo capitolo ;-) Cheers!

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    2. Devo fare una correzione: il doppiatore irritante non è quello di Cricchetto, anzi Messeri è anche un bravo caratterista. E' Della Noce, il comico senza casa, a irritarmi.

      Però Cricchetto in effetti come personaggio va bene a coprire qualche buco come avviene in questo Cars 3, fine :D

      Visto dunque Cars3: film senza mordente, si guarda bene (per carità), ma non mi ha lasciato nulla se non una sensazione che descriverò in un post sul mio blog :D

      Poi sì, oltre a quello, il film spicca solo nel malinconico ricordo di Paul Newman.

      Jackson Storm e Ramirez sono tra i peggiori personaggi di film Disney: piatti, piatti, piattissimi.

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    3. Ricordi nomi del cast, dei registi, degli sceneggiatori ma quasi mai dei doppiatori, grazie per la precisazione. Non vedo l'ora di leggerti ;-) A distanza di qualche settimana davvero mi é rimasto il giusto di questo film, hai riassunto alla grande pro e contro. Cheers!

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  4. ahahaha non ci avevo fatto caso ma ora penserò sempre a Saetta sulla spiaggia con la canotta e i pantaloncini scosciati di Rocky :-D
    L'ho visto abbastanza distrattamente ma mi sento di essere d'accordo, soprattutto sul fatto che il secondo era una mostruosità: per fortuna qui Cricchetto dice due parole e basta, se no scattava la denuncia!

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    1. Saetta con la maledetta canottiera corta con l’ombelico di fuori che fa il gioco di piedi davanti allo specchio, un incubo ad occhi aperti! :-D
      Davvero io sarò pure esagerato nei confronti di Cricchetto, ma al pari di Dory di Neno non lo reggo proprio, due parole va bene, poi davvero parte la denuncia ;-) Cheers

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  5. Questo non l'ho visto e per ora non lo vedrò. Più avanti sicuramente passerà in tv, quindi è questione di tempo. Però pensandoci bene non credo di aver visto il secondo capitolo... Non mi ricordo di queste spie e di Cricchetto invischiato. Boh! Comunque da quanto leggo non mi pare di aver perso chissacchè... Il primo invece è simpatico e divertente. Non il numero uno della Pixar ma si difende bene.

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    1. Di solito sotto Natale inizia il bombardamento di cartoni animati ;-) Il secondo è tremendo, è divertente solo per la gag del Wasabi, anzi nemmeno quella visto che la menano fin troppo a lungo. John Lasseter ci tiene molto a questa saga, ma lui per primo ha passato la regia di questo capitolo ad un altro regista, insomma deciditi Lasseter! ;-) Cheers

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  6. Anche oggi devo dirti: mai visto Cars, se non qualcosa del primo.
    Sapevo di tante citazioni a situazioni reali, tu addirittura ci hai visto citazioni di cultissimi... Che dici, recupero?

    Moz-

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    1. Il primo è classicissimo ma secondo me ancora il più coinvolgente, magari quando lo passano in tv prova a buttargli un occhio poi vedi come va, dopo il primo puoi saltare il secondo (senza perderti nulla) e provare questo ;-) Cheers

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  7. Segnato, ben presto lo vedrò anche io :D

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    1. Ottimo! Ci rileggiamo dalle tue parti per il tuo parere ;-) Cheers

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  8. Non ti nego che l'ho trovato gradevole... Forse i migliori dei della trilogia. Ho trovato abbastanza morale... Sperando che sia l'ultimo della serie. Non sarebbe male chiudere qua.

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    1. Beh da questo punto di vista si la morale finale non era affatto male, mi é mancato un po' più di coinvolgimento ma come finale della trilogia sarebbe quello giusto. Cheers!

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  9. Saetta McQueen (al pari di Woody in Toy Story 3) deve affrontare la sfida di una nuova vita, per evitare di morire nel passato. Il suo viaggio lo porterà ad un compito che non si aspettava di rivestire (per lo spettatore invece era ben chiaro sin dalla scena sulla spiaggia!), un compito che ciclicamente accade per ogni generazione di auto. Il maestro che lascia posto all'allievo, il quale poi farà la stessa cosa... Insomma, una trama del genere, per un film ad alto tasso di commercialità come Cars, non è roba da poco. La Pixar ha avuto il coraggio di chiudere in maniera malinconica e speranzosa la trilogia delle macchine creando un prodotto ibrido, a volte troppo maturo per i bambini, a volte troppo cartoon per gli adulti. Concordo con te, non è un film dal forte impatto emotivo ed è facile prevedere ogni scena, ma si tratta comunque di una chiusura degna per una saga che poteva chiudersi con un fac-simile di "Cars 2" ;)
    Saluti!

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    1. Anche io ho apprezzato l'idea del passaggio di consegne, non so quanti i piccoli piccoli possano capirlo in pieno, il messaggio dei vari "Toy Story" (specialmente il terzo) era più universale, ma in generale questo mi è sembrato il finale giusto per il personaggio di Saetta McQueen ;-) Cheers

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  10. Io sono rimasta al primo Cars. Ho visto l'inizio di questo ma non mi attirava molto, devo dire.
    Davvero Cars è il preferito di Lasseter? Non so perché pensavo fosse "Gli incredibili".

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    1. No quello è il progetto del cuore di Brad Bird, considerato il licenziamento di Lasseter non so cosa succederà a Saetta McQueen, ma dei tre film, l’unico davvero fondamentale è il primo, questo è simpatico, ho apprezzato le citazioni a Rocky e l’omaggio a Paolo Uomonuovo, ma rispetto al primo film resta una cosina. “Cars 2” non lo cito nemmeno, tremendo. Cheers!

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