giovedì 28 settembre 2017

Rat-Man Collection No. 122 - La fine: Fletto i muscoli e sono nel vuoto!


1997. In edicola trovo un fumetto nuovo e mai sentito, in copertina l’Uomo Ragno e un tizio con una calzamaglia gialla da topo, lo compro più che altro per curiosità, arrivo a casa e lo leggo, una volta, poi un'altra ed ad ogni rilettura rido, rido fino ai dolori di pancia.

Dal secondo numero in poi, inizio a comprare “Rat-Man Collection” in due copie, abitudine protratta per i primi quindici numeri o giù di lì (storia vera), lo faccio perché quel fumetto era una bomba, doveva farcela e sopravvivere nel mercato delle edicole.

Alla mia prima Lucca Comics, tappa obbligata e rito di passaggio per tutti gli appassionati di fumetti di questo strambo Paese a forma di scarpa, anno di grazie boh, 2007, 2008 chi se lo ricorda, mi aggiro per gli stand, al tempo ancora visitabili prima che la fiera Toscana si trasformasse nella fiumana umana stile Woodstock (il concerto non il pennuto dei Peanuts) che è oggi. Una mamma con un bimbo piccolino dice “Lui è quello che disegna il fumetto del ratto”, mi volto, c’è Leo Ortolani, mi avvicino con referenza, lo ringrazio e boffonchio qualcosa tipo che per me è un grande (se pretendete pure che mi ricordi cosa gli ho detto in preda all’emozione siete matti), il Maestro ringrazia e sottolinea il mio ironico “Grande”, considerando che il pazzo con maglietta e cappello di Rat-Man davanti a lui sempre un serial killer venti centimetri più alto di lui (non era una battuta alla Cinzia, giuro).

Proprio vero che il tempo passa in fretta quando ti diverti.
Gli rispondo che per certe cose l’altezza non conta, lui mi ringrazia e invece di farmi portare via dalla sicurezza m'invita a fare un pezzo di strada con lui, sta andando alla conferenza e lungo il cammino mi autografa anche il primo numero di Rat-Man Collection. Da allora ci sono state altre Lucca e altre occasioni per parlare con il Maestro Ortolani, più la fiera cresceva più la fiumana di persone accorse per vedere Ortolani aumentava, di pari passo con il successo del suo fumetto, l’unica costante era proprio Ortolani, lì a distribuire in parti uguali disponibilità e freddure per tutti. Un grande. Ribadisco il concetto.

2017. Rat-Man Collection è forse il fumetto italiano più amato in circolazione, compro l’ultimo numero della serie, il 122 in due copie, una roba poetica per chiudere il cerchio. Vent’anni e sarei pronto a ricominciare anche subito!


Mi sembrava giusto concludere così, con un tocco poetico.
L’ultimo capitolo del decalogo finale di Rat-Man completa una storia iniziata per me, per voi, per Ortolani e il suo ratto vent’anni fa e lo fa nel migliore dei modi possibili. Non ho intenzione di rovinarvi la lettura, non troverete spoiler in questo post al massimo un paio di vaghi riferimenti, ve lo dico così potete stare tranquilli, tanto alla fine si scopre che Deboroh è Keyser Soze… Scherzo!! Scherzo sto scherzando!

Il finale di Rat-Man è una storia corale, forse anche più del solito in cui tutte le sottotrame legate ai personaggi si concludono in modo estremamente naturale, proprio perché il “Fumettiere” come si definisce lo stesso Leo, ormai ha una tecnica affinata da più di vent’anni come scrittore e disegnatore, su questa serie in particolare, tutti spesi a scrivere, disegnare ed inchiostrare (anzi “Inkiostrare” come riportano tutti i numeri della serie) ogni numero con davvero la dedizione di un artigiano prestato ai fumetti.

Nello scontro finale tra Rat-Man e la sua nemesi incontriamo per l’ultima volta tutti i comprimari, ma non mancano nemmeno le gag dove si ride forte (quella su YMCA è clamorosa), il climax, per altro, è davvero collettivo, per certi versi mi ha fatto pensare alla conclusione di “Dragon Ball”, ma più intimista.

Bravo Ratty, un papà deve essere inflessibile!
In questo ultimo numero Leo Ortolani ci ha messo davvero tutto di questo percorso durato vent’anni, persino l’omaggio all’amico Ade Capone, sceneggiatore di Lazarus Ledd e Zagor purtroppo scomparso nel 2015 e tenuto nel taschino da Ortolani per una delle scene migliori di questo ultimo numero, giusto per farvi capire quanto Leo ci tenesse.

Quindi, come finisce Rat-Man? Beh, muoiono tutti quando l’Iceberg colpisce la nave… Scherzo! Quello succedeva in “Avarat”, se volete sapere come finisce ve lo andate a leggere, non sarò io a togliervi la gioia, una cosa ve la dico però, ovvero che Rat-Man finisce come deve finire, mi viene da dire che si conclude con il finale giusto per questa serie e questo personaggio. Su quell’ultima pagina, dopo aver letto la parola “Fine” ho fatto un sorriso, nessuna malinconia, ma piena soddisfazione per la giusta fine di un viaggio bellissimo.

Questa arriva dal numero precedente, ma mi sembra molto adatta.
Per altro, se il decalogo finale di Rat-Man ha più volte strizzato l’occhio a “Il ritorno del Cavaliere Oscuro” di Frank Miller, Ortolani in maniera molto coerente non perde il gusto per l’omaggio nemmeno nelle tavola finali, per poi lasciarci tutti con un dubbio per arrovellarci il cervello, aspettate invoco lo SPOILER solo per correttezza.

L’ultima pagina con il conto alla rovescia? Piuttosto indecifrabile a dirla tutta, il silos con il logo di Rat-Man mi pare quello visto nel numero 11 della serie (Rat-Man collection N. 11 “Io, il clone”), ma non sappiamo chi è che attiva il conto alla rovescia e poi per cosa? L’unica spiegazione che sono riuscito a darmi è che sia un gancio per le possibili storie future, una porta lasciata socchiusa sul futuro.

In fondo Ortolani lo ha detto che rivedremo ancora il Ratto, magari in qualche storia fuori continuity, oppure in qualche volume unico come quelli prodotti dai colleghi più giovani di Ortolani, su cui lo stesso Leo scherza in questo numero, che cacchio! Lui vent’anni piegato al tavolo da disegno con l’ansia da scadenza e artisti che hanno iniziato per emularlo, no? Dai, mi sembra anche giusto. FINE del (non) SPOILER!!

Ho apprezzato moltissimo l’utilizzo di tutti i personaggi, non manca nemmeno un piccolo (ed esilarante) momento meta fumettistico, una delle specialità di Ortolani, che riguarda Janus Valker, il personaggio che negli ultimi anni sembra il preferito di Leo, assorto quasi al grado di vero protagonista in particolare negli ultimi anni di questa serie.

Insomma, Rat-Man Collection termina qui la sua bellissima corsa, ma per tutti noi e Ortolani per primo, forse il bello comincia proprio adesso, sono abbastanza certo che libero dall’ansia delle scadenze Leo ci regalerà un sacco di volumi auto conclusivi degni di nota, l’assaggio di questa nuova fase della carriera del Maestro sarà proprio il già annunciato “C'è spazio per tutti” in uscita ad Ottobre.

Hai proprio ragione topastro...
Non sappiamo cosa ci aspetta, per ora lo sa solo Ortolani, ma per tutti (Leo compreso) sarà un bel salto nel buio che non vedo l’ora di fare, in vent’anni mi sono sempre divertito con questa serie, non ho intenzione di farmi prendere dalla malinconia ora che siamo arrivati alla fine, il bello comincia adesso, bisogna solo buttarsi, ma per questo sono vent’anni che ci alleniamo, no? Grazie della corsa Leo e per l’ultima volta…

20 commenti:

  1. Bellissima recensione, anche se a me qualche spoiler non sarebbe dispiaciuto :D. Facciamo così: mi scrivi un commento sul mio blog con scritto SPOILER e mi racconti la fine :D

    Di Ratman in realtà sono stato lettore sporadico..a scrocco :D Però ero accanito spettatore della serie televisiva (peraltro il doppiatore di Ratman era veramente azzeccato).

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    1. Ti ringrazio moltissimo, ma ci tenevo proprio a restare sul vago, non voglio togliere il brivido di quel finale a nessuno. Mi sta bene, passo dalle tue parti a raccontarti tutto :-D

      La serie aveva i suoi momenti ma il tono era diversissimo da quello del fumetto forse troppo infantile, però davvero il doppiatore era perfetto, quella vocina urticante e nasale è proprio quella con cui unico si immagina la voce di Deboroh mentre legge le vignette ;-) Cheers!

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    2. Infatti a prescindere dalla differenza con il fumetto, l'anime era molto divertente. Bellissima la puntata parodia di Mazinga!

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    3. Non so se definirlo proprio un anime, penso che quella fosse davvero la puntata migliore, non mi era dispiaciuta nemmeno quella del costume nero in stile Spider-Man ;-) Cheers

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  2. Secondo giorno che non posso dire nulla viste che non ho mai visto "The Strain" di ieri e di "Rat Man" non so nulla. Forse a casa dei miei in qualche scatolone ci sono un po' di numeri... Credo mai letti. Anni fa compravo tutto ma leggevo forse il 10% di quello che acquistavo. Ero cretino, lo so.
    Oggi pome vado a vedermi VALERIAN. Speriam ben...

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    1. Figurati, da domani arriveranno un po’ di post dove potrai scatenarti, in particolare lunedì ;-) Non so che numeri siano ma tieniteli stretti, soprattutto se sono i primi (prima edizione) che ormai sono reperibili solo nelle ristampe (“Tutto Rat-man” e “Rat-man gigante”) poi ti consiglio di leggerli, sono certo che ti piaceranno ;-)

      Voglio vederlo anche io tempo permettendo, ne ho sentito parlare in ogni modo (specialmente male) ma a quel ciccione Francese voglio bene anche se ultimamente non ne azzecca più una, ne parleremo anche qui sopra, sono lento ma me li vedo tutti ;-) Cheers

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  3. C'è Spazio per Tutti ed il lavoro su Groucho, per cominciare. Non credo che il Ratto sparirà dalle edicole e dalle fumetterie . Introdurrà one shots. Potrebbe diventare una combo dello zio Tibia e di Uatu in quelle vecchie storie della Marvel/Corno nomate Le Realtà Alternative dell'Osservatore. Senza contare che Ortolani ha concluso la incompiuta ultima storia di Lazarus Ledd presto nelle edicole e fumetterie per i tipi della Cosmo. Non sono molto bravo nel predire il futuro - mai immaginato un serial tv con Cloak and Dagger o un fumetto con Squirrel Girl - ma credo che Ortolani tornerà prima o poi anche come sceneggiatore di fumetti disegnati da altri e non necessariamente comici. Non necessariamente mainstream. Mi pare abbia accennato alla possibilità di fare anche fumetti sperimentali. Vedremo.

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    1. Il lavoro su “Groucho” è il progetto che per ora mi interessa di più, Leo ha minacciato una “Crisi dei Ratti infiniti”, una storia per spiegare le varie incarnazione del Ratto negli speciali (299+1, Avarat, Allen etc..) sarebbe figo, ma onestamente anche io non vedo l’ora di vederlo alle prese con cose differenti come genere.

      Attraverso il personaggio di Janus Valker è stato chiaro che il Maestro scalpita per lavorare su storie anche più violente, ribadisco libero dalla scadenza bimestrare della collana potrà spaziare, non vedo l’ora ;-) Cheers

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  4. Vedrai, tornerà a disegnare Rat-Man :)
    Io non ne sono un così grande fan, ma lo leggo. E aspetto l'ultimo numero (ora sono in Puglia e l'albo è in Abruzzo).
    Comunque è piacevole il fatto che abbia concluso la sua serie, in modo tale da avere una storia che inizia e finisce.
    Se eri al Lucca Comics 2007, beh, c'ero pure io^^

    Moz-

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    1. Mi ha fatto ridere Ortolani (tanto per cambiare) quando ha detto che ora proverà strade nuovi, sperimentali, poi tornerà a fare Rat-Man quando sarà senza soldi e affamato :-D
      Buona lettura allora, per fortuna non ti ho rovinato niente della trama, fammi poi sapere come hai trovato questo finale ;-) Ho fatto uno sforzo di memoria, penso che fosse il 2007, lo dico sempre che tu ed io sembriamo usciti da “Sliding Doors”! Cheers

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    2. Eheh, sliding bloggers :)
      Comunque, secondo me Ortolani non sbaglia con la sua battuta e vedrai che succederà quanto prima :)

      Moz-

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    3. Ahaaaha Sliding bloggers è definitiva! ;-)
      Gli auguro un gran successo, ma è facile che possa davvero accadere, d’altra parte tanto pubblico ancora rimpiange “le belle gag di una volta che facevano tanto ridere” quindi ;-) Cheers

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  5. Ti saluto alla cieca perché sono ancora a metà volume: tornerò dopo a commentare ;-)

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    1. Anche io ho letto questo numero in due tempi, l’ultima parte sale di colpi ;-) Cheers

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  6. SPOILER! SPOILER! SPOILER! SPOILER! SPOILER!





    Finale assai gradito. Non mi ha emozionato con grande stupore come accaduto ne "Il prezzo della solitudine!"; ma ripone comunque una degna conclusione per tutti i personaggi,(anche per il caro Jordan, qui mattacchione più che mai e protagonista di un plot twist divertentissimo! XD).
    L'ultima tavola a pagina intera (l'omaggio a Miller) è stata una sorpresa un pò predetta, mi aspettavo di vedere la ragazzina col costume da topo ma non vicino al caro Rat Man (avevo ancora dei dubbi sul suo fibale). Si tratta comunque di una scena veramente toccante per chiudere il ciclo; dopotutto, le parti migliori di questa saga si basano proprio sul tema "nonn... ehm, padre di suo padre - padre - figlio";(il ciclo di storie con J. Valker e Deboroh bambino è tra i miei preferiti proposti da Ortolani).
    Ma il vero applauso va alla vignetta a tutta pagina di Valker, nel combattimento finale. Nel momento in cui l'ho letta è partito il triplo applauso!

    Nonostante tutto ciò ci sono ancora delle domande rimaste senza risposta!
    Cosa ci sarà contenuto nel finale alternativo della storia?
    Ortolani farà mai un volumone unico sul futuro della figlia?
    Andrea Plazzi mangerà ancora bambini?
    Ortolani tornerà a fare il geol...LA CACCA!


    (E per dieci minuti non si chiese più niente)
    Saluti! ;)

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    1. SPOILER Vaghi! SPOILER Vaghi!



      Il tema della paternità è stato fondamentale per le ultime storie di Rat-Man e penso anche per Ortolani, l’ultima splash page è giusta, davvero il giusto finale, ma penso anche io che quella dedicata a Janus Valker sia ancora più definitiva, esaltante e divertente in parti uguali :-D

      Non ho avuto il cuore di affettare i miei albi di Rat-Man, mi sono fidato del Maestro Ortolani, se ha scelto questo finale è perché era quello giusto per la storia, infatti così è stato ;-)

      Il dubbio più grosso che ho è quel tick tick tick finale dell’ultimissima pagina, ma anche i dubbi sulla dieta (DIETA!?!?) di Plazzi sono molto legittimi ;-) Cheers!

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  7. Non posso negare la commozione, sebbene il personaggio lo conosco forse solo da una decina d'anni, ma forse meno. Però mi è entrato subito nel cuore e mi ha insegnato tantissimo sulla narrativa seriale: sono un lettore migliore, da quando leggo Rat-Man.
    Quando una serialità finisce volutamente è sempre una emozione fortissima: ovvio che spero tornerà il ratto, ma forse non sarebbe adatto. (Cito sempre la serie "Scrubs", che dopo una commoventissima puntata conclusiva è tornata e ha fatto un fiasco titanico.)
    Comunque sì, ci sono ancora tante battute sulla cacca che noi lettori pretendiamo da Rat-Man! :-P

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    1. Hai detto una gran cosa, leggere Rat-Man ci ha resi tutti lettori migliori, la maestria con cui Ortolani domina il media fumetto è unica, grazie al suo talento e alla sua passione abbiamo tutti imparato qualcosa. Rat-Man era un fumetto destinato a terminare, spero anche io di rivedere il Ratto, ma magari in storia auto conclusive, a nessuno piacciono i Revival tristi invece tutti amano le battute sulla cacca! :-P Cheers!

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  8. Ora siamo diventati la generazione orfana di Rat-Man.
    Grazie Rat-Man, grazie Leo!

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    1. No siamo la generazione che è cresciuta con Rat-Man, ancora meglio no? ;-) Cheers!

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