giovedì 14 settembre 2017

John Carpenter: Grosso Maestro sul piccolo schermo


Non ricordo un singolo giorno della mia vita in cui non sia stato felice di essere nato Carpenteriano, eppure mai come in questo momento è divertente esserlo. Sì, perché il Maestro JohnCarpenter è davvero attivissimo su diversi fronti, quello dei fumetti, ma anche quello della musica, sono già in attesa della sua antologia di pezzi tratti dalle suo colonne sonore in uscita ad Ottobre.

Che faccio invoco la rubrica? Beh dai è una delle più amate dai lettori della Bara Volante (muchas gracias!) quindi ci sta, benvenuti ad un capitolo a sorpresa della rubrica… John Carpenter’s The Maestro!



Se da una parte Giovanni Carpentiere ha stretto un’alleanza con quel tirchiazzo (ma efficacissimo al botteghino) di Jason Blum per rilanciare la saga di Halloween al cinema, la notizia più gustosa per noi Carpenteriani è un’altra, ovvero l’accordo tra il Maestro e la Universal Cable Productions che vedrà il leggendario regista curare tre nuove serie televisive (trovate tutti i dettagli QUI) e molto probabilmente, come già confermato da sua moglie Sandy King, anche dirigere alcuni episodi. Non so voi, ma io sento una predisposizione vincente in questa impresa! (Cit.)

Quella tra John Carpenter e la televisione è la storia di un grande amore, non mi riferisco agli anni bui (per noi Carpenteriani) in cui la squadra del cuore di Giovanni, i suoi Los Angeles Lakers, vincevano tutto e il Maestro passava le giornate spalmato sul divano a guardare l’NBA, anche se vi giuro che pagherei soldi buoni per conoscere il parere di John Carpenter su Lonzo Ball ultimo acquisto dei Giallo-Viola, ci sarebbe sicuramente da farsi due risate.

No, mi riferisco più che altro ai tanti progetti che Giovanni Carpentiere ha curato proprio per il piccolo schermo, a ben guardare sono stati davvero tanti per uno che ha fatto la storia del cinema. Carpenter ha sempre dimostrato di essere uno sceneggiatore solido e un regista che non si è mai fatto intimorire dalla scarsità di budget imposta dal formato televisivo, anzi direi che non si è mai fatto intimorire da niente in vita sua, cavolo è lo stesso che ha creato Michael Myers, in fondo!


"Mike? Un bravo ragazzo lo conosco da quando è nato".
Come sceneggiatore il Maestro ha scritto di suo pugno trame che sono finite al cinema dirette da altri registi, una delle più celebri è quella di Halloween II - Il signore della morte (1981) secondo capitolo del massacro di Mike Myers scritto in coppia con la leggendaria Debra Hill (tutti in piedi e via quel cappello dalla testa!), ma diretto dal mestierante Rick Rosenthal.

Non dimentichiamo nemmeno il thriller di stampo Hitchcockiano Occhi di Laura Mars (1978) scritto dal Maestro, diretto da Irvin “L’Impero colpisce ancora” Kershner, con Faye Dunaway e Tommy Lee Jones protagonista anche del rivalutabile Il giorno della luna nera (1986) solido film che mescola azione vecchia scuola, fantascienza, la cotonatura di Linda Hamilton e una super macchina che salta da un palazzo all’altro vent’anni prima di Dominic Toretto e soci.

Ma vorrei concentrarmi di più sui lavori che del Maestro destinati al piccolo schermo, ne esistono fondamentalmente di due tipologie: quelli soltanto sceneggiati e gli altri anche diretti, mettetevi comodi perché ora parliamo di tutti quanti, siete contenti?

[ Seguono urla di terrore e grida di aiuto in sottofondo ]

Film SCRITTI da John Carpenter per la TV
Per i Carpenteriani senza ritorno come voi e me, questi sono forse i tioli più gustosi, fanno parte del sommerso della filmografia del Maestro e molto spesso non sono nemmeno semplicissimi da reperire, personalmente ne ho visto solo uno, ma tengo le antenne dritte in cerca degli altri, vediamolo in dettaglio!

Zuma Beach (1978)

Lo avreste mai detto che uno dei più grandi Maestri dell’Horror, quello che ci ha mostrato i brividi dell’Antartide, la New York più oscura mai vista al cinema e quanto può essere lunga la notte di Halloween abbia firmato un film balneare con surfisti e ragazze in costume?
Eppure è andata così, una commedia drammatica (oggi le chiamerebbero “Drammedy”) su una rock star fallita che si trasferisce nella cittadina di Zuma Beach per tornare in contatto con la gioventù perduta. Sarei molto curioso di vederlo perché ci sono elementi che mi ricordano altri titoli del Maestro, per altro, sapete chi avrebbe voluto Giovanni nei panni della rock star? Provate a fare un nome a caso? Bravi proprio Kurt Russell (storia vera), peccato che la produzione gli abbia preferito Steven Keats.

Quattro cose piacciono tanto al Maestro. La seconda, la terza e la quarta sono: Il cinema, la musica e i western di Howard Hawks.
Posso dirla fuori dai denti? Secondo me a quel drittone di Carpenter intrigava l’idea di lavorare su un set che prevedeva P.J. Soles, Rosanna Arquette e la biondona per famiglie Suzanne Somers in costume da bagno per tutto il tempo, ve lo dico io: anche da questo punto di vista Giovanni ha sempre dimostrato di avere buon gusto.

Il giorno in cui le allodole voleranno (Better Late Than Never, 1979)
Se vi dico collaborazioni tra Donald Pleasence e John Carpenter voi cosa rispondete? Facile il dott. Sam Loomis e il presidente (“Il presidente di che?” Cit.) di Fuga da New York. Ma se vi dicessi che i due hanno lavorato insieme anche in questo piccolo film per la tv?

La migliore locandina che sono riuscito a pescare in rete
La storia del pensionato Harry Landers (Harold Gould) rinchiuso controvoglia in una casa di riposo del Massachusetts, vessato dai metodi brutali della severa direttrice miss Davis (Tyne Daly), che dopo l’ennesimo sopruso fa come il vecchio Jack Burton e dice "basta adesso!", facendo squadra con un ex colonnello (il grande Donald Pleasence) per ribellarsi. No, sul serio quanta voglia avete di vedere un film che mette insieme The Ward, “Qualcuno volò sul nido del cuculo” e tanti vecchi Snake Plissken? Tantissima, lo so.

El Diablo (1990)
Scritto da Giovanni Carpentiere per la HBO Pictures, “El Diablo” è una riuscita commedia Western che vede il professorino Anthony Edwards, fare squadra con lo scapestrato pistolero Van Leek (il mitico Louis Gossett Jr.) per salvare una delle sue studentesse dalle grinfie del terribile bandito noto come El Diablo (Robert Beltran).

Louis Gossett Jr. impegnato ad essere sempre il più figo.
Ho avuto occasione di vederlo poco tempo fa e posso dirvi che mi è piaciuto tantissimo, anche perché Carpenter condisce il tutto con elementi ispirati a “L’uomo che uccise Liberty Valance” (1962) quando il nostro professore si mette alla ricerca dell’eroe dei suoi libri preferiti, il pistolero Kid Durango. Un film divertente e ben scritto che ci ricorda che nel west tra la realtà e la leggenda, la seconda ha sempre la meglio, ma anche che porta avanti un tema Carpenteriano classico, lo scontro tra la percezione della realtà e la finzione dei libri, come dite? Se leggo Sutter Cane?

Blood River - La vendetta corre sul fiume (1991)
Altro giro, altra corsa, altro western scritto dal Maestro, ma diretto per la tv da Mel Damski, in cui Giovanni rende ancora una volta omaggio al suo adorato Howard Hawks (Ma dai? Non lo fa quasi mai…) nel cast anche Adrienne Barbeau. Dai, che ora volete vedere anche questo, vi conosco mascherine.


La morale è che ad Adrienne Barbeau nun je devi cacà er cazzo!
Pare che sia stato scritto da John Carpenter avendo in testa John Wayne nella parte del vecchio pistolero Winston Patrick Culler, ma il Duca dovette passare la mano per problemi di salute (storia vera) e il ruolo finì nella mani di Wilford Brimley. Non ho visto il film, ma di tutto il blocco è quello che m'intriga più di tutti.

Predatori letali (Silent Predators, 1999)
La cittadina di San Vicente in California affronta una massiccia invasione di serpenti velenosi frutto di una selvaggia ibridazione tra razze. Sulla carta sembra la risposta di Carpenter a “Gli Uccelli” (1963) di Alfred Hitchcock, ma a giudicare dal cast sembra più uno di quei film che passano su Cielo o che trovate nel cestone di Mediaworld in DVD a 1,99 euro. Dovessi trovarlo vi farò sapere, magari scopriremo che Carpenter aveva anticipato di vent’anni la mania dei filmacci con animali della Asylum.


Sembra già pronto per il palinsesto di Cielo.
Film DIRETTI da John Carpenter per la TV
Qui la faccenda diventa davvero seria, perché il Maestro qui ha menato il suo colpo più duro, senza nessun tipo di timore per il formato o le limitazioni televisive, Giovanni Carpentiere ha diretto una manciata di titoli davvero degni di nota.



Pericolo in agguato (Someone's Watching Me!, 1978)
La guardabile Lauren Hutton decide di trasferirsi a Los Angeles proprio mentre la città è funestata da una serie di sospetti suicidi di belle ragazze sole. Nemmeno l’appartamento iper tecnologico in cui la bionda si è trasferita aiuta quando la ragazza si convince di essere stata presa di mira da un ammiratore fin troppo invadente, silenzioso e imprendibile tanto che nessuno crede alla versione della ragazza, destinata a fare a diventare la “Final girl” di turno.


Il vecchio zio Hitch approverebbe il sentito omaggio.
 Potrebbero sembrare le prove generali del Maestro per il suo capolavoro Halloween, in realtà Pericolo in agguato è il film più spudoratamente Hitchcockiano mai diretto dal nostro Giovanni, l’ispirazione arriva da “La finestra sul cortile” (1954) e “Vertigo” (1958), ma Carpenter non imita nessuno al massimo dimostra di aver assimilato in pieno le regole della suspense di zio Hitch in un film davvero riuscito che fa ottimo cinema sul piccolo schermo. Dal 2007 esiste anche ristampato in DVD, quindi se non lo avete mai visto ora non avete più scuse!

Elvis - Il Re del rock (Elvis, 1979)
La passione per la musica di John Carpenter è cosa nota, in questo film il Maestro paga il suo debito di passione nei confronti del Re del Rock, qui interpretato in maniera superba da un giovanissimo Kurt Russell. Se non bastasse il fatto che il film si lascia davvero guardare, la componente aggiuntiva è proprio questa: la prima collaborazione di una delle coppie di amici più solida della storia del cinema, per dirla come l’avrebbe detta Elvis let's be friends.


"Questa la dedico al mio amico John...".
Di tanti che hanno interpretato Elvis Presley al cinema, ancora oggi la prova di Kurt Russell è una delle più centrate, anche se nel film non si sente nemmeno una canzone del Re, sì, perché i diritti di sfruttamento cinematografico di un solo pezzo di Presley sarebbero costati alla produzione più del costo totale del film finito (storia vera), ma quando hai Carpenter e Kurt Russell non hai davvero bisogno di altro.

Body Bags - Corpi estranei (1993)
Il meglio per la fine, sì, perché l’antologico horror Body Bags è nato originariamente come pilot per una possibile serie tv, sulla falsa riga di “I racconti della cripta” (Tales from the Crypt), questo spiega perché il nostro John compare nei lugubri panni del Coroner, un personaggio molto rassicurante con la propensione per la battutaccia e uno spiccato gusto per il macabro che ammettiamolo, è perfetto per essere interpretato da Carpenter, che non ha mai voluto fare l’attore in vita sua, ma qui è particolarmente a suo agio.


Il Maestro Giovanni Carpentiere impegnato a fare le scarpe a zio Tibia.
“La stazione di Rifornimento”, “Hair” ed “Eye” sono tre gustose storie horror, le prime due dirette dallo stesso Carpenter, in realtà la seconda Larry Sulkis e poi accreditata al Maestro) e l’ultima dal grande Tobe Hooper in cui si ride, ci si schifa e spesso si resta attaccati ai braccioli della poltrona, ad Ovest di “Creepshow” (1982) il più bell’antologico Horror mai visto in circolazione, ma anche un riuscito omaggio a Tales from the Crypt e ai fumetti della EC Comics.

Cigarette Burns - Incubo mortale (2005)
Tutti gli appassionati di horror dovrebbero voler bene a Mick Garris già solo per aver radunato insieme tutti i migliori talenti del nostro genere preferito, nella prima straordinaria stagione della serie tv Masters of Horror. Nel 2005 signori come Joe Dante, Dario Argento, John Landis, Don Coscarelli, Stuart Gordon, Tobe Hooper e Takashi Miike hanno dato il loro contributo, ma sapete chi ha detto loro “Vediamo chi arriva secondo oggi”? Proprio John Carpenter che con Cigarette Burns sforna l’episodio migliore della stagione e forse anche l’ultimo capolavoro della sua filmografia… Fino ad ora.

Kirby Sweetman (Norman Reedus) è un cacciatore di pellicole cinematografiche con un passato appena un po’ tormentato, Udo Kier gli promette soldoni in cambio di una ricerca impossibile, una copia intatta di “La Fin Absolue du Monde” il film maledetto che proiettato una sola volta trent’anni prima al festival di Sitges ha fatto impazzire gli spettatori trasformando la sala in una mattatoio.


Un film che è la fine del mo... Ok avete ragione la smetto.
Dal titolo potrebbe sembrare un omaggio alle sua amate sigarette, in realtà qui John Carpenter rende omaggio alla potenza del cinema, all’ossessione di ogni cinefilo di spingersi sempre più in là nella sua ricerca. Un piccolo capolavoro di poco meno di un’ora in cui Carpenter oltre a portare in scena un angelo (una delle figure più iconografiche della sua filmografia) ci ricorda che la distanza tra realtà e finzione può essere sottilissima, come quella che separa la sanità mentale dalla follia. Se dalla sua collaborazione con Universal Cable Productions Carpenter dovesse sfornare altra roba di tale potenza, qui abbiamo solo da metterci comodi e goderci lo spettacolo.

Pro-Life - Il seme del male (2006)
Angelique (Caitlin Wachs) sta scappando dal suo parecchio incazzato papà Ron Perlman, trascinandosi dietro il suo pancione, la ragazza dice di essere incinta da pochi giorni, le dimensioni della pancia lascerebbero intendere diversamente, non aiuta nemmeno che la ragazza racconti una storia delirante sull’identità del padre del bambino, un tizio cornuto e non perché di mestiere fa l’arbitro di calcio.

La soccorrono due medici di una clinica per l’interruzione delle gravidanza che presto si ritrovano sotto assedio, perché papà Ron Perlman sente le voci, il Signore gli parla dicendogli di impedire questo peccato mortale salvando il nascituro.


Proprio un nonnino amorevole, nulla da dire.
Sulla carta andrebbe tutto bene, un grande attore come Perlman, un assedio, grande tema Carpenteriano, ma anche un tema non semplice come la posizione della chiesa Cattolica nei confronti dell’interruzione di gravidanza. Tutta roba in puro stile Carpenter, peccato che la sceneggiatura sia poverissima e l’episodio non brilli, perfettamente in linea con la seconda stagione di Masters of Horror che ha regalato ben poche gioie, inutile girarci attorno, di sicuro il peggior lavoro che porta la firma del Maestro. Che, però, ha una funzione sociale non indifferente: quella di non farci alzare troppo le penne in vista della collaborazione con Universal Cable Productions, meglio tenere i piedi a terra, ispiriamoci al pragmatismo disarmante di John Carpenter.

Trovo sempre incredibili che Maestri come John Carpenter, artisti che hanno fatto per davvero la storia del cinema debbano faticare così tanto per trovare fondi e sfornare nuove opere, ma la qualità delle serie tv odierne (e la loro influenza anche economica) non è nemmeno da paragonare a quelle del passato. Il nostro ha dichiarato il suo entusiasmo, tornare a lavorare in tv è un po’ come tornare a casa per lui, ma soprattutto facendolo alle sue condizioni, dettaglio davvero non trascurabile.

Insomma, è sempre un ottimo momento per essere Carpenteriano ed ora lo è più che mai, invece di stravaccarci sul divano a vedere l’NBA, potremmo vedere nuove opere firmate dal Maestro John Carpenter. Voi non mi vedete (per vostra fortuna) ma io qui sto sorridendo, buon lavoro Maestro!


Fate un salto sulla pagina de Il Seme Della Follia - Fan Page italiana dedicata a John Carpenter, che non solo mi ha alzato un ottimo assist per scrivere questo pezzo (grazie mille Fabio!) ma ha anche presentato sulle pagine del blog "Il seme della follia", queste mie caSSate non in UNO ma ben in DUE post!

16 commenti:

  1. Quindi vuoi farci capire che J.J.Abrams è un Carpenter che non ci ha creduto abbastanza?
    Battutacce a parte, se John Carpenter avesse iniziato 30 anni dopo, con i mezzi e la visibilità odierna non oso pensare a cosa avrebbe sfornato! Se con quattro spicci ha creato film strepitosi, ora che basta un cellulare e una connessione web per fare corti da mettere on-line la fantasia e la creatività di uno come Carpenter non ci avrebbe fatto dormire la notte.
    E, legandomi al discorso fatto da te sul post di ieri e sulla simpatia e il tifo che facciamo per criminali e figli di buona donna delle serie tv, Giovanni Carpentiere da sempre legato alla figura "all'anti-eroe", o all'eroe per caso, cosa si sarebbe inventato? Te la immagini una serie HBO da 8 episodi di 40 minuti sulla missione di Jena (Snake...) a New York? Sigla minimalista (alla Stranger Things giusto per darti un input) con le note elettoniche del Maestro e il titolo "Escape from New York" che appare e si dissolve. Lacrime...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Al Massimo GIEI GIEI è uno con un terzo del talento di Carpenter. Parlare male di Abrams una volta al giorno, fatto! :-P
      Il Maestro oggi vivrebbe di prepotenze, l’idea della serie HBO su Plissken (chiamami Jena!) è un gustoso esempio. Oggi spopola l’horror a basso costo, quello che Carpenter non dico abbia inventato, ma con “Halloween” ha regalato il modello di horror fatto con quattro spicci che ancora oggi chiunque vorrebbe dirigere e produrre. Non è un caso che Jason Blum (uno che è più furbo che bello, come si dice dalla mie parti) lo abbia attirato con le sue sirene tentatrici.

      L’idea di saperlo nuovamente libero di spaziare in televisione, con serie su cui Giovanni Carpentiere ha il pieno controllo creativo è uno spasso, un ideale quadratura del cerchio, non vedo l’ora! :-D Cheers

      Elimina
  2. Nel sogno Elvis è nella sua camera di albergo a Vegas e non dorme e spara contro i televisori per cambiare canale e ha una panza così anche se Hellboy alle sue spalle dice a JC che sta sognando che il Re aspetta da poco ed il Re ora è una Biscia Velenosa in volo verso una città carcere dove sarà il delinquente del rock'n'roll.
    JC si sveglia di soprassalto e nello specchio nota quanto invecchiando assomigli sempre più al compianto Dave Carradine e così prende il bloc notes dal comodino - tutti i creativi ne hanno uno e purtroppo anche tutti gli altri - e scrive di getto il Caso Karadine con una città carcere che è anche una lamasseria dove sciamani si addestrano ipnotizzando serpenti velenosi colla musica del re e a questo punto JC si sveglia di soprassalto. Mai la fine.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il Re la Biscia Velenosa e il camionista del Pork Chop, uno e trino, per altro proprio ora che Hellboy verrà firmato da uno dei più Carpenteriani in circolazione, Neil Marshall.
      Giovanni a vent’anni ne dimostrava quaranta, a quaranta sessanta ed ora sembra Dave Carradine, figo nel suo essere anti-figo il Maestro, il risveglio in stile “Il signore del male” è il finale ideale del sogno. Se il sogno è davvero finito, alla faccia della trottola di Nolan ;-) Cheers

      Elimina
  3. Carpenter è da SEMPRE il mio regista preferito, e leggo ora qui che...avrà carta bianca per una serie TV? Ma è la notizia più bella che potessi ricevere oggi!
    Si sa già qualcosa a riguardo? Dettagli, struttura, date?

    PS: Complimenti per il Blog!
    L'ho appena scoperto ("colpa" di Moz) e mi piace molto la passione con cui scrivi.
    Vorrei solo avere anch'io il tempo materiale per scrivere ogni volta che vorrei...
    Ancora complimenti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Gli amici del Moz sono amici miei e la Bara Volante è il porto franco per tutti i Carpenteriani la fuori all’ascolto, il posto dove tornare quando i fulmini lampeggiano, i tuoni rimbombano e la pioggia viene giù in gocce pesanti come piombo. Perciò ti do il mio benvenuto sulla Bara Volante… Bro-Fist!

      Ti ringrazio moltissimo, ho dato un occhiata veloce al tuo blog (sono un po’ di corsa oggi) ho già visto che abbiamo gusti compatibili (d’altra parte tra Carpenteriani…) ci leggeremo di sicuro anche dalle tue parti ;-)

      Le serie tv dovrebbero essere due fatte in collaborazione con la Universal Cable Productions e la Stormy King Productions (di proprietà di Sandy King, moglie di Giovanni Carpentiere). La prima serie fatta in combutta con i tipi si SyFy, dovrebbe essere un adattamento del fumetto (scritto da Carpenter) “Tales For a Halloween Night” quindi aspettiamoci un antologico horror… Olè!

      L’altra parrebbe essere “Nightside” tratta da una serie di romanzi, nel post trovi qualche link di approfondimento. In ogni caso Sandy King ha confermato che il Maestro dirigerà di suo pugno qualche episodio, insomma attesa a mille! :-D

      A questo proposito, te lo dico così, tra Carpenteriani, se hai voglia fai un salto da queste parti sabato, non aggiungo altro ;-) Cheers!

      Elimina
    2. Ahahah grazie allora ti aspetto anche dalle "mie" parti, e di sicuro sabato in questi lidi =D

      Due serie TV realizzate in parte o totalmente dal Maestro.
      Cazzo ma è la fine del mondo davvero! Inizierò ad evitare di guardare negli specchi e a smettere di leggere Sutter Cane, nel dubbio.
      Chissà se l'avanzamento lavori permetterà di vedere qualcosa già quest'anno, magari un pilot della prima per questo Halloween...
      Tra queste due serie e Castle Rock, ambientata nel mondo da incubo di Stephen King, non avremo di che annoiarci nel prossimo periodo.

      A rileggerci presto allora!

      Elimina
    3. Sicuramente, sarà un piacere! ;-)
      Dobbiamo stare attenti alle nebbia, agli specchi, agli Husky, insomma ci sarà da stare allegri!
      Non so a che punto sono, il prossimo Halloween è molto vicino, però se hanno iniziato prima dell’estate, magari Giovanni Carpenter ci fa trovare un regalo, non sotto l’albero ma sotto la zucca.

      Vero, anche Castle Rock è molto attesa, un autunno/Inverno tutti spalmati sul divano, telecomando alla mano, birra gelata e rutto libero! Cheers

      Elimina
  4. Nooo Carpenter che scrive per la Somers è uno spettacolo che meriterebbe un post a parte! :-D
    Ignoravo i film scritti dal Maestro, per cui prendo appunti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io me lo vedo proprio quel drittone di Giovanni circondato dalla Somers, PJ Stoles e Rosanna Arquette in costume da bagno, no ma sul serio, mi sembra di vedere la scena ;-)

      “Zuma Beach”, “Il giorno in cui le allodole voleranno”, “Blood River” e “Predatori letali” sono tutti i miei prossimi bersagli, spero di riuscire ad aggiungerli tutti alla mia collezione dei film visti, teniamo gli occhi aperti, per “El Diablo” ancora ringrazio il tuo puntuale assist! ;-) Cheers

      Elimina
  5. Incubo mortale è bellissimo. Ottima anche la performance di Reedus, uno dei pochi a salvarsi dallo schifo di Walking Dead :D

    Body Bags lo devo ancora vedere sai? Son quei cult che vorrei vedere con un caro amico horrorofilo e per ora non c'è stato modo di farlo.

    ps Rosanna Arquette era quella nuda in 'accerchiato' con Van Damme? Se sì, gran gnocca :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Davvero "Cigarette Burns" è una bomba, l'ultima volta che il drago ha mosso la coda ;-) Te lo consiglio caldamente "Body Bags" penso proprio che ti piacerà. Proprio lei, riusciva ad essere sensuale anche con le stampelle in "Crash" roba non per tutte ;-) Cheers

      Elimina
    2. Ah, ah! Con il nostro che fa il voyeur alla finestra! XD

      Elimina
  6. Fa strano associare un grande regista alla tv.
    Comunque dimostra che la qualità in tv può esistere...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero, Carpenter lo ha dimostrato ben prima che le serie diventassero la faccenda seria (ah ah) che sono ora, anche perché il Maestro non si è mai formalizzato nel lavorare con un budget ridotto. Cheers!

      Elimina
  7. "Il giorno in cui le allodole voleranno". Tristemente attuale! "El diablo" sono proprio curioso di vederlo! ^^

    RispondiElimina