sabato 15 luglio 2017

Spider-Man: Homecoming - Le Citazioni: Il mio senso di omaggio pizzica


Vi avevo promesso un post tutto dedicato alle citazioni presenti in Spider-Man: Homecoming ed ogni promessa è debito, vi avverto solo, siccome si va parecchio nello specifico di alcune scene sappiate che da qui in poi svolazzeranno SPOILER come l’Avvoltoio di Michael Keaton, tenete il senso di ragno in allerta.


Iniziamo con una cosina facile facile per scaldare i muscoli, parliamo di quella vecchia sagoma di Tony Stark!

Da quanto Robert Downey Jr. ha dichiarato “Sono troppo vecchio per queste stronzate” (Cit.) i film solisti dedicati ad Iron Man si sono fermati a tre, ma il personaggio continua la sua storia personale nella varie comparsate. Come vediamo dalla primissima scena, “Spider-Man: Homecoming” è ambientato dopo la battaglia di New York vista nel primo “Avengers” (2012), ma durante il trasloco dei Vendicatori nella loro nuova base al Nord, prima della formazione della seconda squadra di eroi, come abbiamo visto nel finale di Avengers - Age of Ultron.


"Ti rubo la scena, ma solo un pochino".
Proprio in quel film Tony Stark era in crisi con la sua fidanzata storica Pepper Potts che, però ricompare nei minuti finali di questo film, sempre interpretata da Gwyneth Paltrow, quindi è ufficiale: la coppia non è più scoppiata!

Damage Control
Proprio nella prima scena del film, fa il suo esordio la società fondata da Tony Stark che risponde al nome di “Damage Control”, un gruppo edile che si occupa di rimediare alle distruzioni seminate dai supereroi durante i loro scontri. Che poi è proprio quello che fa anche nei fumetti Marvel dal 1989, dove ha esordito dalla direttrice Ann-Marie Hoag (nel film interpretata da Tyne Daly), nei fumetti sapete chi era il socio di minoranza della società insieme a Tony Stark? Un altro riccone di New York, Wilson Fisk, una vecchia conoscenza degli appassionati di Daredevil.

Direttamente dal pimissimo numero della serie.
Gli Avvoltoi (tutti su di noi)
Il vecchio (in tutti i sensi) Adrian Toomes è stato il secondo avversario mascherato con cui Spidey si è dovuto scontrare, la sua prima apparizione avviene in “The Amazing Spider-Man #1 del maggio 1963.

Come nel film Toomes è un ingegnere elettronico a capo di una piccola impresa, invece che perdere il lavoro per colpa di Damage Control, Toomes viene truffato dal suo socio in affari e per vendicarsi decide di trasformarlo in preda umana per testare il suo nuovo esoscheletro dotato di ali, dando di fatto il via alla sua carriera criminale.

Questi anziani con le ali, sono dei pericoli pubblici.
Nella sua lunga carriera da cattivaccio, l’Avvoltoio ha avuto un’infinità di incarnazioni, ma anche una figlia di nome Valerie Toomes, cambiato nel materno Valerie Jessup per prendere le distanze dall’odiato padre. La ragazza ha militato per un po’ tra le fila degli agenti dello S.H.I.E.L.D., mentre nel film (per mantenere il riuscito colpo di scena) il personaggio si presenta con un altro nome quello di…

Serve davvero che vi ricordi che Michael Keaton ha già interpretato un personaggio dei fumetti piuttosto famoso di nome, aspettate che controllo… Tale Batman? Oppure che si è anche preso in giro nell’ottimo Birdman? Dai questa ve la risparmio.

"Inarritu dice che stai contribuendo ad un genocidio culturale".
Liz Allan
Nota anche come Allen (per motivi di pronuncia) la primissima cotta di Peter Parker, apparsa proprio nella prima storia del personaggio Amazing Fantasy #15 (1962), di fatto è lo stesso identico personaggio visto nel film, con la differenza che tra le pagine è una biondina con gli occhi blu, mentre nel film è interpretata dall’azzeccata Laura Harrier.

Considerando che la madre di Liz, Doris, nel film è interpretata da Garcelle Beauvais, abbiamo uno dei tanti personaggi che nel passaggio tra fumetto e film, hanno cambiato colore di pelle. Sapete che vi dico? Considerando quanto Jon Watts è stato bravo a gestire il colpo di scena mi va benissimo così, ma non tutti i fan dell’Uomo Ragno sono dello stesso avviso… Anzi!

Sento il digrignare di denti dei fan oltranzisti anche da qui.
L’altra prima cotta di Peter Parker l’avete notata? Betty Brant compare nel video del giornale scolastico, nel fumetto è la segretaria di J. Jonah James e nel film di Sam Raimi era interpretata da Elizabeth Banks.

Flash Thompson
Come vi raccontavo nel commento al film, l’attore Tony Revolori che interpreta Flash Thompson ha ricevuto minacce di morte via internet per aver accettato la parte, tranquillo Tony, l’Internet è pieno di chiacchieroni che sanno solo fare i grossi dietro alla tastiera perché hanno delle vite ridicole, non è certo colpa tua se più che al biondo Quaterback della quadra di Football del liceo, somiglia ad una versione giovane di M. Night Shyamalan, ma sarà per questo che ti hanno preso tutti in antipatia?

"Nemmeno avessi mai diretto roba tipo "E venne il giorno" dico io!".
Personalmente ho apprezzato questa versione “Nerd” del bullo Eugene “Flash” Thompson, soprannominato così non per la sua velocità sul campo, ma nel rispondere alle domande del campionato di cervelloni di cui fa parte anche “Pecora Parker”, traduzione aggiornata del vecchio “Pavido Parker” dei fumetti, qualcuno ha visto il film in lingua originale? Mi togliete il dubbio se lo chiama davvero “Sheep Parker”? Anche perché nel fumetto si sbizzarrisce tra i vari Puny Parker” e “Chicken Parker”.

Well, well, well my Michelle
Davvero niente male la nuova arrivata Michelle, interpretata dalla cantante Zendaya (cantante di cosa non lo so, sono più vecchio di Michael Keaton e Downey Jr. per queste novità musicali!), il personaggio in sé è davvero riuscito, anticonformista senza scadere nella macchietta.

Il pomo della discordia è la frase pronunciata nel finale dalla ragazza che afferma che tutti quanti di solito la chiamano MJ (iniziali di Michelle Jones), quindi se il povero Tony Revolori si è beccato le minacce in stile KKK, figuriamoci se il dettaglio fosse trapelato prima, ammettetelo tigrotti: vi sarebbe venuto un colpo!

Qui invece sento lo scorrere delle lacrime dei fan oltranzisti.
Devo dire la mia? Se il personaggio funziona che importa se non è rossa con gli occhi verdi, non era certo la prova di Michael B. Jordan il problema di quella fetecchia di Fantastici Quattro.

Amazing Spider-Man? No Ultimate Spider-Man!
Bisogna anche dire che questo Spider-Man: Homecoming è uno dei film del MCU in cui è più chiaro che il modello di riferimento per la versione cinematografica dei personaggi siano i fumetti della linea “Ultimate”, il rilancio in chiave più moderna iniziato nel 1999 e poi assimilato dall’universo Marvel classico per sopraggiunti limiti di età (e scarse vendita di alcune serie).

Sì, vero, Spidey ha indossato un costume costruito da Tony Stark (il tamarrimo Iron Spider-Man) nella pessima miniserie “Civil War” (si quella da cui si sono ispirati per il film omonimo), ma nei primissimi numeri della serie “Ultimate Spider-Man”, Peter Parker ha sempre dichiarato che il suo mito era il geniale inventore Tony Stark, per altro, poco prima dell’uscita di Homecoming, la Marvel ha chiarito che il ragazzino con il casco di Iron Man che si vedeva in una scena di “Iron Man 2” (2010) era proprio il giovane Peter Parker.

Come trasformare un brutto film in un'azzeccata operazione di retro-continuity.
Salto in avanti, la serie “Ultimate Spider-Man” prima di concludere ha passato il testimone ad un nuovo ragnetto, Miles Morales, potreste averne sentito parlare perché è stato pubblicizzato un po’ ovunque come l’Uomo Ragno nero e non per via del costume.

Miles Morales è un ottimo personaggio e proprio dal suo parco di comprimari Homecoming pesca a piene mani, ad esempio il compagno di classe Nerd di Miles Morales, uno dei pochi a conoscere il suo segreto (e a non riuscire a tenere la bocca chiusa) si chiama Ganke Lee, nel film, invece, si chiama Ned, ma l’attore che lo interpreta, Jacob Batalon è il sosia spiccicato del Ganke fumettistico.

Possiamo dare un aumento al direttore del casting? Grazie!
Aaron Davis è lo zio (dai trascorsi criminali) di Miles Morales, nel film invece è un semplice criminale di strada che fa da informatore (più o meno volontario) per il nostro Spidey. Parlando di citazioni fumettistiche, invece, passiamo ad altro…

Un Cattivo, due cattivi, tre cattivi! (ma forse anche quattro)
Chi è il cattivo del film? Ok, L’avvoltoio lo abbiamo detto, ma chi è l’ALTRO cattivo del film? Sì, perché in Torna a casa Ragno compare anche Shocker, anzi, Lo Shocker come ama farsi chiamare lui, esponendosi a parecchie battutacce.

(Lo) Shocker è uno dei cattivi più scemi mai affrontati da Spidey, sarà perché non ha mai davvero impensierito l’arrampica muri, o perché con quel suo costume, che sembra una trapunta di Gore-Tex giallo non risulta molto credibile, eppure il personaggio fin dal suo esordio nel 1967 ha sempre bazzicato le pagine della serie. Nel film è interpretato da due attori che si passano i guanti utilizzati da Crossbone in Civil War, trovata che rende fede al cambio di loschi figuri che hanno indossato la trapunta gialla di Shocker, Lo Shocker, dello Shocker… Oh, insomma lui!

...Anzi LORO! I nostri amici fanatici del giallo.
Logan Marshall-Green (che ogni volta mi sembra un Tom Hardy rovinato) è il primo Shocker, anche se il nome del suo personaggio, Jackson Brice è una strizzata d’occhio ad un altro cattivo di Spidey, Montana il cowboy del trio criminale noto come i Duri (the Enforcers).

Il secondo (lo) Shocker è Herman Schultz (l’attore Bokeem Woodbine), ovvero l’attuale Shocker in carica, capito? In carica, perché rilascia scosse elettr… Ok, la smetto.

Tra le fila della banda criminale dell’Avvoltoio troviamo anche Phineas Mason (l’attore Michael Chernus) che altri non è che il Riparatore, il genio elettronico a cui tutti i criminali Marvel si rivolgono quando hanno bisogno di supporto tecnologico.

Donne è arrivato l'arrotino il Riparatore! Ripara ombrelli e cucine a gas!
Che dite abbiamo abbastanza cattivi? Ma va! Nella scena del traghetto (e nella prima delle due scene post credit) compare anche Mac Gargan, interpretato da Michael Mando (bel nome, sembra che ti abbia battezzato Stan Lee!), il tatuaggio a forma di scorpione sul collo del personaggio è indizio del fatto che proprio dello Scorpione si tratta! Quello che molto probabilmente sarà il cattivo del prossimo film e se ve lo state chiedendo: sì, quasi tutti i cattivi di Spidey hanno nomi di animali.

Spero che ti piaccia il verde Michael!
Muri pericolanti
Uno dei momenti chiave della formazione di Peter Parker, vede il personaggio incastrato sotto un muro di mattoni crollato, per uscire da lì sotto, Peter deve fare conto solo sulla sua motivazione e sulla forza di ragno, ma anche sulle azzeccate musiche di Michael Giacchino via!

Solo uno dei momenti più epici di Spidey di sempre, robetta proprio.
Per i lettori di vecchia data del fumetto, impossibile non riconoscere l’omaggio ad una delle storie più celebri del ragnetto, Amazing spider Man #33 del 1966, testi di Stan Lee (che ovviamente fa il suo solito cameo, riconoscibilissimo nel film) e disegni di Steve Ditko.

John Hughes e Cameron Crowe
Il regista Jon Watts ha dichiarato di essersi ispirato ai film di Cameron Crowe comeNon per soldi... ma per amore (1989), ma anche "Almost Famous" (2000) con i super poteri al posto del rock oserei direi io, anche se la musica non manca, Spidey entra in azione sulla note di “Blitzkrieg bop” dei Ramones che sono sempre stati degli enormi fanatici di fumetti Marvel (storia vera).

I Ramones, impegnati (tra le altre cose) a leggere fumetti Marvel sul retro del disco "Brain Drain".
Altro grande riferimento per Watts sono stati i film di John Hughes, in particolare "Una pazza giornata di vacanza" (1986), apertamente omaggiato nel film.

Che dite, si capisce che è un omaggio?
L’Abito non fa il monaco (ma il ragno si!)
Come detto, il nuovo costume di Spidey è centrale nella trama di Homecoming, finalmente l’Uomo Ragno può contare su tutti quei gadget che ha sempre avuto nel fumetto, dalle ragno-spie, fino al ragno segnale (Peter lo utilizza per un paio di secondi in camera sua).

Chiedersi come funzionano i gadget di Spidey: Generazioni a confronto.
Le varie opzioni della ragnatela sono state tutte utilizzate da Spidey in tanti anni di onorata carriera fumettistica ed era troppo ghiotta l’occasione per non fare qualche citazione gustosa.

Quando “Lady Costume” (ribattezzata poi Karen, tenetemi l’icona aperta su di lei) cerca di convincere in tutti i modi Peter ad attivare la “Modalità assassina”, gli occhi del costume di Spidey diventano identici a quelli de L’Uomo Ragno assassino, una versione alternativa del nostro eroe proveniente da Terra-8351 che al posto della ragnatela utilizza i proiettili, una specie di Punisher ben poco amichevole, ecco!

Quando fa quegli occhi corrucciati, cominciate a preoccuparvi!
A proposito di cambi di look, nell’ultima scena Tony Stark cerca di “corrompere” Peter con un costume tutto nuovo, questa armatura corazzata ricorda (anche in tamarraggine) il già citato Iron Spider-Man costruito proprio da Tony Stark, per colori e logo luminescente, anche una delle ultime incarnazioni del costume del personaggio, lo Spider-Man capo delle industrie “Parker Industries” e super agente globale, che sfoggiava un costume molto, ma molto simile.

Ma visto che ho lasciato un'icona aperta su di lei, lasciatemi concludere con l’ultima chicca. Karen, detta “Lady Costume”, la nuovissima intelligenza artificiale con voce di donna che dialoga con Peter dal suo costume sapete da chi è doppiata in originale? Da Jennifer Connelly che non credo necessiti di ulteriori presentazioni.

La mia scelta numero uno, due, tre e ventisette come voce per il navigatore (ma non solo!).
La cosa divertente è che Jennifer Connelly nella vita è sposata da tempo con l’attore Paul Bettany, che ha esordito nell’MCU come voce di JARVIS, l’assistente di Iron Man, per poi impersonare Visione, quindi Karen non è soltanto un Jarvis 2.0 è proprio sua moglie! Se state sperando di vedere Jennifer Connelly seguire la stessa trafila cinematografica del marito, sappiate che l’ho pensato prima io Prrrrrrr!! Anche perchè tra "Le avventure di Rocketeer" (1991) e "Hulk" (2003), i precedenti con i film tratti da fumetto non le mancano.

Mi sono perso qualche citazione? Sicuramente! Ma per questo esistono i commenti qui sotto, quindi scatenatevi! Dal vostro amichevole Cassidy di quartiere è tutto, passo e chiudo!

6 commenti:

  1. Buondì! Non essendo un appassionato di fumetti di queste citazioni non ne conoscevo manco mezza. Bravo Cassidy!

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    1. Buongiorno a te! Ti ringrazio molto, faccio fruttare le ore passate a leggere fumetti, una scusa come un'altra per parlare del film... E leggere altri fumetti ;-) Cheers!

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  2. Ti ho letto con piacere anche sei, come sai, sono un outsider totale di questo mondo. Però noto che "Breakfast Club" è pluri-mega-citato nella cultura pop americana: quel film ha sfondato di brutto! Negli anni l'ho trovato citato nei punti più impensabili, pensa che l'hanno ricreato in una serie giovanilistica in cui gli attori protagonisti potrebbero essere i pronipoti degli attori originali!
    E pensare che mi passò davanti in VHS, quando uscì in home video, ma non riesco a ricordare se l'ho visto...

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  3. Ti ringrazio molto, anche per la segnalazione sui pronipoti, non sapevo dell'esistenza di quella versione ;-) Davvero un film che ha fatto storia, i film di John Hughes li guardavo nelle repliche televisive, sono tutti comunque molto validi, anche per uno come me che con il genere commedia pura spesso fatica, ma "Breakfast Club" ha proprio un altro passo, funziona benissimo come commedia, ed ad un certo punto ti ritrovi a riflettere, e malgrado sia nel'86 (forse prima) è ancora molto attuale nel parlare di e agli adolescenti, è davvero un gran film, si merita l'etichetta di cult che ha ;-) Cheers

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  4. La teoria di Iron Man 2 mi sembra troppo forzata.
    Non penso che all'epoca l'avessero davvero in mente.

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    1. Anche secondo me é una bella forzatura, ma nei fumetti operazioni così accadono spesso, la Marvel ha colto la palla al balzo, non credo ci faranno mai su una sottotrama in uno dei prossimi film, la prendo come una gustosa trovata promozionale. Cheers!

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