sabato 24 giugno 2017

Grosso guaio a Chinatown/Fuga da New York - Jena vs Jack: Massicce dosi di Carpenter!


Vi lascio immaginare cosa può essere esploso dentro il mio cervello (o ciò che ne resta) quando ho scoperto che i tipacci della Boom! Studios avevano sfornato l’incontro al vertice che tutti i Carpenteriani non hanno mai nemmeno osato sognare, quello tra Jack Burton e Jena Plissken. Se avete detto le parole “Chi sono?” consideratevi banditi a vita da questo blog!

Ora provate, invece, a pensare cosa è accaduto, sempre dentro quel grande spazio vuoto che ho tra le orecchie, quando ho scoperto che l’Editoriale Cosmo avrebbe portato in questo strambo Paese a forma di scarpa la miniserie in sei parti completa del finale che persino negli Stati Uniti pareva scomparso dai radar. Siete liberi di immaginarvi la scena dell’inno alla gioia di Trappola di cristallo se volete.

L’incontro tra i due principali canottierati Carpenteriani, entrambi interpretati dal grande Kurt Russell, era davvero impensabile un po’ perché Giovanni Carpentiere è impegnato a suonare per il mondo, oppure a guardare l’NBA stravaccato sul divano (chiamalo fesso), un po’ perché Russell non ringiovanisce, anche se sta ancora in una forma invidiabile.


Dai ammettetelo, era l'incontro tra canottierati che avreste sempre voluto vedere vero?
Per fortuna, il fumetto è il media che può permettersi questo ed altro, certo ci vorrebbe uno sceneggiatore in grado di gestire un'idea fantastica, ma anche ad alto rischio di passare per ridicola se non curata come si deve, per fortuna abbiamo Greg Pak che è un po’ l’uomo dei soggetti ambiziosi e difficili da maneggiare. Il buon Greg per la Marvel Comics ha firmato un lungo ciclo dell’Incredibible Hulk, in cui il Golia Verde veniva esiliato nello spazio, diventando un gladiatore su un pianeta alieno, vi sembra un'idea balorda? Lo è! Ma vi assicuro che “Planet Hulk” è stato uno dei cicli più divertenti dell’era recente del personaggio, talmente riuscito che presto la Marvel lo porterà al cinema con tutte le scarpe (storia vera!).
Il Pork-Chop Express viaggia nel tempo come una DeLorean!
Greg Pak capisce il potenziale di due personaggi che se non fosse per i loro look estremamente riconoscibili e caratteristici, sarebbero... Beh, se non la stessa persona (ciao Kurt) almeno un convincente sosia. Inoltre, poter contare sul temibile David La Pan come nemesi, garantisce l’elemento (magico) necessario a far incontrare i due personaggi, spesso una buona storia nasce da due idee agli antipodi che trovano un punto di contatto, mi sembra proprio che questo sia uno di quei casi.

It's all in the reflexes Coolnees!
Il camionista del Pork-Chop Express si ritrova scaraventato negli Stati Uniti disastrati di Snake Plissken (Chiamami Jena!) e, ovviamente, viene scambiato per Jena da parte di un po’ di tutti, in particolare della versione locale di Wang Chi, da qui in poi Greg Pak apre i rubinetti della follia e non si ferma più!

Il cazzone fortunato, dal cuore d’oro e dai riflessi micidiali, funziona alla grande messo in contrapposizione all’anarchico a cui non frega nulla di niente, insieme i due creano la strana coppia definitiva, su cui Pak si diverte ad aggiungere trovate appartenente fuori luogo, come la missione che unisce i due canottierati, ovvero salvare Blind Apple Mary, la più grande Blues woman del suo tempo e la sua chitarra che sembra uscita da un pezzo di James Brown.


"I consigli musicali del vecchio Pork Chop Express sono preziosi, specialmente nelle serate buie e tempestose..."
La Cosmo ultimamente sta regalando parecchie gioie a noi Carpenteriani, prima portando in Italia i fumetti di Jena Plissken e poi il seguito a fumetti di Grosso guaio a Chinatown, se siete tra quelli che hanno la fissa di cercare di collocare in continuità tutte queste storie, lasciate perdere, non ne vale la pena, questo volume risulta sicuramente il più divertente dei tre e, per una volta, le piccole tavole in bianco e nero non sono nemmeno un limite, i disegni di Daniel Bayliss, anche grazie all’utilizzo di un paio di azzeccate splash page, risultano limpidi e chiarissimi anche se ristampati su pagine più piccole rispetto a quelle del formato comic book americano originale.

Greg Pak si diverte a pescare a piene mani dall’iconografia dei due personaggi, non manca Bob Hauk (anche se disegnato sembra un incrocio tra John Carpenter e Nick Cave) e persino l’idea folle di inventarsi un “Multiverso Plissken” paga i suoi dividendi.
No davvero, ditemi se non sembra Nick Cave ha pure la chitarra!
La pagine si riempiono di versioni alternative di Snake, proveniente da ogni parte del multiverso, alcune davvero geniali, come lo Snake Plissken… Serpente! Ma la migliore resta senza ombra di dubbio la Jena in versione donna, un personaggio tostissimo capace di mangiarsi le pagine, specialmente quando si trova in coppia con Jack Burton che, ovviamente, non perde l’occasione per fare il cascamorto, lo avreste mai detto?

"Call them Snakes" (Quasi-cit.)
Anche le piccole strizzate d’occhio (una molto apprezzata a La Cosa) funzionano senza urticare e, soprattutto, il ritmo della trama non cala mai, anche grazie ai bellissimi disegni di Daniel Bayliss, quasi cartooneschi nello stile, ma molto dettagliati e precisi. Oltre ad una buona costruzione della tavola, Bayliss sa disegnare le espressioni, regalando ai vari personaggi una recitazione degna del grande Kurt Russell, risultato: leggi le vignette e senti Jack che parla di se stesso in terza persona, oppure Plissken che ringhia “Chiamami Jena!”. Promosso! A pieni voti!


Promosse anche le copertine interne di Humberto Ramos e Mike Allred!
Certo la trama che sfoggia un certo gusto per l’esagerazione, non sarebbe praticabile se si trattasse di un film, ma il fumetto può permettersi queste e altre trovate, inoltre il volume è impreziosito da una bella copertina del nostro Giuseppe Camuncoli. Tutto insieme e il divertente finale a sorpresa (ennesimo omaggio a Carpenter) fa davvero venir voglia di sperare in un secondo capitolo, mena il tuo colpo più duro Greg Pak. Non mi fai paura!

6 commenti:

  1. Cafonissimo ed esagerato: deve essere mio!^^

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono certo che ti piacerà é davvero uno spasso e i personaggi per quanto alle prese con un missione assurda sono proprio loro, che poi é la cosa più importante ;-) Cheers!

      Elimina
  2. Ooohhhhhh potrei addirittura iniziare a nutrire un briciolo di stima per l'editoria italiana, se porta in edicola perle preziose come questa! (Anche se riducendole parecchio).
    La lentezza delle uscite originali mi ha portato a perdermi per strada, ma alla prima occasione mi gusterò il finale ;-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il disegnatore é talmente bravo da far dimenticare il formato ridotto della Cosmo, che dal loro canto, sono riusciti a recuperare anche l'ultimo capitolo dell'incontro tra Jack e Jena per inserirlo nel volume, quando fanno un buon lavoro va detto, non succede così spesso ;-) Cheers!

      Elimina
  3. Ramos ha disegnato Harlan Draka con la benda nera di Nick Fury in team up con il Grunge di Gen 13. Allred evidentemente apprezza anche Ben del Toro. Se e quando si arriverà al remake , Biscia Plissken sarà Javier Bardem. Vecchia Biscia. Musica di Cash. Ora che ci penso la Prima Biscia ha lavorato in un film che si chiamava Tango e Cash. Tutto torna.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti sembra davvero il protagonista di Dampyr, gli è venuto fuori meglio il vecchio Jack Burton.
      Viceversa Michele Tuttorosso è più a suo agio con Jena, avrebbero dovuto fare team up anche i due disegnatori per la copertina.

      Dici che Rodriguez sta pensando ad un cast in modo da poter parlare tutti in spagnolo sul set? A quel punto allora voglio davvero Benicio dietro la benda! ;-) In effetti vorrei un seguito di questo fumetto, con l’arrivo del terzo canottierano, anche se non Carpenteriano, Gabe Cash! Cheers

      Elimina