lunedì 15 maggio 2017

Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017): Raccoon on the run


Inutile girarci attorno: il ritorno dei Guardiani della galassia era attesissimo. Quindi farò come si fa quando bisogna togliere un cerotto: inutile tirare piano piano, uno strappo secco, fa male subito e poi passa altrettanto in fretta. Questo volume 2 non è bello quanto il primo capitolo ed è un peccato, ma funziona comunque così bene che può anche andare bene così.

Non vorrei scomodare Caparezza quando cantava che il secondo album è sempre più difficile (nella carriera di un artista), preferirei concentrarmi su un fattore fisiologico: James Gunn cresciuto sotto l’ala protettiva di Lloyd Kaufman, è passato dalla Troma alla Marvel portandosi dietro lo spirito un po’ cazzone che troppo spesso manca al cinema di serie A. Guardiani della Galassia è stato un gran film anche perché il ragazzo ha avuto (quasi) tutta la vita per prepararlo, per il sequel, invece, solo tre anni e la differenza di vede.

Speravo che grazie all’enorme successo del primo film, James Gunn avrebbe potuto contare su più libertà creativa, in modo da osare con battutacce e trovate tutte matte. Bisogna dire che la libertà creativa gli è stata concessa, perché questo “Guardiani della Galassia Vol. 2”, conti alla mano (1980 + 34 anni), è ambientato nel 2014 (data terreste) e non nel nostro 2017, questo spiega come mai Groot è ancora un bimbo e, a ben pensarci, vista la riuscita finale del personaggio, che risulta ancora migliore di quello che mi sarei mai potuto immaginare, è stata una grande idea.

Per chi non lo avesse capito, lui è Groot.
Inoltre, questo “Vol. 2” è libero dai soliti vincoli di tutti i film Marvel, tipo dover inserire volenti o nolenti dieci rimandi agli altrettanti prossimi film in uscita, quindi (e lo dico da Marvel-Fan senza ritorno), nessun ammiccamento ai prossimi “Thor: Ragnarok” o “Avengers: Infinity War”, ma solo un seguito del film precedente, con la possibilità di raccontare una storia a cui James Gunn teneva molto, ovvero le origini di Star-Lord e l’identità di suo padre.

Ultime righe dedicate al film precedente giuro! I suoi pregi principali erano essere un gran film d’avventura ambientato nello spazio, con personaggi divertenti, battute scritte davvero molto bene e, soprattutto, un ritmo I-N-D-I-A-V-O-L-A-T-O, prima delle gag su Pollock o sulle braccia da rubare, era proprio il gran ritmo la vera marcia in più del primo film.

Questo seguito, invece, purtroppo, non replica la formula, sacrifica l’avventura in favore delle dinamiche interne al gruppo che siano esse amorose (come tra Peter e Gamora), comiche (Drax e Mantis) e di rivalità tra fratelli (Rocket che qui fa quello polemico del gruppo). Ci può stare, i personaggi azzeccati sono la forza di questo film, peccato che sia tutto più sbilanciato rispetto al primo che, invece, aveva un ingranaggio perfetto che filava via liscio come l’olio.

"Ok ragazzi ma vi vorrei un po' più Shaksperiani, ecco lui è bravo".
L’inizio del film è micidiale, veramente micidiale, la scena di apertura con Baby Groot che balla, mentre il resto dei Guardiani combatte un mostrone gigante, non è solo un modo di far far sentire di nuovo a casa lo spettatore, ma anche un gran modo di scherzare sulle scene di apertura di tanti blockbuster con l’ansia da prestazione nell’apparire grosse grosse (vero Signor Bond?)

La trovata delle batterie rubate è una scusa che serve ad introdurre il caratteraccio di Rocket e l’impero della vendicativa Ayesha (Elizabeth Debicki in versione ragazza di Goldfinger), ma anche (e soprattutto) Ego che rappresenta l’esordio nell’universo narrativo della Marvel di uno dei miei preferiti di sempre... Ciao Kurt, lo sapevo che eri uno dei nostri!

Kurt Russell è fantastico e non solo perché io sono Carpenteriano e, quindi, ho un occhio di riguardo per il vecchio Kurt, ma per il semplice fatto che ha il vissuto artistico giusto per passare per il padre di quell’adorabile idiota di Peter Quill, ma anche per un pianeta vivente dotato di super… Ego (l’hanno fatta tutti ‘sta battuta lo so, lo so!).

"Stai scherzando vero? Sono nato pronto ben prima di te ragazzino".
Fatemi issare il vessillo: SPOILER MINORE NUMERO UNO!
Ok, ora che ho messo il segnale internazionale di pericolo anticipazione possiamo parlare di Ego. Se siete lettori Marvel, possibilmente di vecchia data e con la passione per i personaggi galattici della Casa delle Idee, basta il nome Ego per anticipare come procederà la storia e, visto che siamo in tema, ve lo dico: sto già preparando l’ormai consueto post dettagliato con tutte gli omaggi, le citazioni e le strizzate d’occhio che sono riuscito a notare (e in questo film sono davvero tante!).

Kurt funziona è azzeccato anche nella scena iniziale in cui è stato ringiovanito grazie alla computer grafica, ma il suo personaggio Ego il pianeta vivente, funziona davvero quando rivela la sua vera natura di minaccia. Peccato che lo faccia troppo avanti nel corso del film e con ormai ben poco effetto sorpresa, il suo scatenarsi è spettacolare, l’idea di un manipolo di eroi, in lotta contro un enorme pianeta incazzato nero è fantastica, peccato che per arrivare a quello scontro, James Gunn faccia l’infelice scelta di separare il gruppo, quindi Peter, Gamora, Drax e Mantis sono messi in panchina e la parte centrale del film procede a stento, in questa porzione di film mi sono ritrovato a sbuffare guardando l’orologio e questo per me è IL difetto principale del film. Detto questo, iniziamo a parlare dei lati positivi che, per nostra fortuna, non sono nemmeno pochi.

"Dai qua! Ti faccio vedere, in Tombstone ne usavo due quasi uguali a queste".
Bisogna dire che Drax è assolutamente magnifico, James Gunn ha un grandissimo talento a scrivere battute e nel gestire i tempi comici, non sapendo bene come riempire il tempo dalla fuga iniziale dei Guardiani, allo scontro finale con Ego cosa fa? Trasforma il film in un'infilata di gag una via l’altra, non tutte sono riuscite, bisogna dirlo, ma quelle che vanno a segno (tipo quella su “Taserface”) sono micidiali, roba da tenersi la pancia dalla risate, era parecchio che non me la ridevo così di gusto al cinema, probabilmente dall’ultima volta che mi sono rivisto il primo film, ecco!

Non ne ha bisogno perché lo considero già un grande, ma Dave Bautista qui guadagna ulteriori punti stima, ha i muscoli dipinti di verde come il Lou Ferrigno dei tempi d’oro, ma sfoggia dei tempi comici micidiali: ogni volta che nel film apre bocca mi ha ucciso dalle risate. Mantis (Pom Klementieff) è utilizzata davvero pochino, più che altro alza gli assist per le battute che Bautista va prontamente a schiacciare a canestro con risultati comici invidiabili e nella lista dei personaggi che vorrei vedere protagonisti di uno spin-off, Drax è il nome che compare in cima!

Drax mentre fa a pezzi il film prima di mangiarselo (MVP! MVP! MVP!).
A proposito di personaggi, l’Awesome mix Vol. 1 del primo film era quasi un personaggio aggiuntivo alla storia, il suo successore, l’Awesome mix Vol. 2 ci regala una lista di titoli micidiali che Gunn ogni tanto utilizza un po’ alla rinfusa (e soprattutto non ha utilizzato “Ego The Living Planet” dei Monster Magnet!!) nel pantano che è la parte centrale, alcuni pezzi vengono buttati nel mucchio un po’ a caso, però ho trovato significativo che tutti i pezzi migliori, siano concentrati nella parte finale, quindi la colonna sonora non fa altro che seguire l’identico andamento della pellicola.

Meno centrato anche l’omaggio agli anni ’80 che, lo so, ultimamente va tantissimissimo di moda, ma nel primo film era presente senza risultare invasivo, per quanto mi possa divertire a sentir parlare di Cin Cin e vedere delle comparsate di David Hasselhoff, mi sembra che anche qui Gunn non sia riuscito pienamente a replicare quel riuscitissimo equilibrio del primo capitolo, ma bisogna anche dire che ho visto strizzate d’occhio al decennio dei jeans a vita alta ben più ruffiane.

Maglietta "Yeah Baby", prossimamente in tutti i negozi della galassia.
Ero tentato di trasformare questo commento in una specie di analisi scena per scena, perché mi è sembrato molto chiaro in più di un momento, James Gunn abbia preso ispirazione a Star Wars, mi tengo questa carta nel taschino perché sono molto più interessato a sottolineare un altro dettaglio che riguarda gli attori.

In poche settimane abbiamo visto due film che parlano di disfunzionali famiglie allargate, per altro con cast del tutto simili (Kurt Russell e Vin Diesel sono due ottimi indizi). Ho trovato clamoroso il fatto che a tenere su il film siano stato un ex Wrestler (Bautista), Jena Plissken, l’attore feticcio del regista, quel fenomeno di Michael Rooker e Cat Stevens.

Non vedevo pinna e denti così paurosi da un pezzo.
Mi rendo conto di avere un occhio di riguardo per tutti questi signori, ma se i personaggi migliori dopo di loro sono un procione scorbutico e un baby albero in computer grafica (nella lista degli spin-off, mettere anche loro due!) è chiaro che qualcosa non va. Tra gli attori più giovani del cast, c’è un vuoto di carisma che andrebbe affrontato con la tuta per lo spazio profondo che utilizza Drax nel primo inseguimento iniziale.

Chris Pratt che nel primo film faceva fuoco e fiamme, qui è incastrato tra il tira e molla con Gamora e quello con suo padre, mentre Zoe Saldana in versione She-Hulk continua a non convincermi, capisco che il suo ruolo sia quella compassata del gruppo che come effetto collaterale non fa altro che fare da spalla per le battute degli altri, ma è davvero un personaggio poco incisivo.

... Anche se si lascia sempre guardare.
Per assurdo, anche sua sorella Nebula risulta più carismatica. Ok, sotto tutto quel viola e azzurro c’è Karen Gillan che per me è un motivo più che sufficiente per guardare di buon occhio il personaggio, ma anche Nebula riesce a strappare una riuscita risata, rimanendo serissima. A differenza di Gamora ha saputo sollevare il mio interesse (e non fate battutacce! Potete farla solo se siete procioni o ex Wrestler dipinti di verde!), anzi, James!! Segna nella lista degli spin-off, voglio vedere Nebula incazzata nera viola andare a fare il culo al suo papà bastardo Thanos!

Altro che Avengers, date carta bianca a questa qui e la risolviamo in cinque minuti.
Non voglio passare per quello che fa sempre il malinconico e pensa che una volta l’erba era più verde, le persone più gentili e la musica migliore (anche se…), però se escludiamo Nebula, davvero il film è tenuto su dalle vecchie glorie e qui mi tocca issare la seconda banderuola di segnalazione nota come: SPOILER (NON) MINORE NUMERO DUE!

Trovo bellissimo che James Gunn sia uno dei pochi registi ancora in grado di rendere davvero omaggio al suo attore feticcio, qui non fa altro che ricordarci che questo mondo appartiene a Michael Rooker, e che noi tutti siamo solo suoi ospiti. La morte di Yondu è il motivo per cui il finale di “Guardiani della Galassia Vol. 2” funziona così tremendamente bene salvando tutta la pellicola.

Yondu: Portrait of a Serial Whistler (oppure Yondu: Pioggia di fischi).
James Gunn si salva grazie al suo mestiere e affidandosi al suo attore preferito dai tempi di “Slither” (2006), Yondu è fantastico, non credo sia un caso che una delle scene più divertenti del film (il recupero della “Cresta” di Yondu) funzioni mettendo in scena un vecchio caratterista con pesante accento dell’Alabama e due personaggi in CGI, per me basta questa scena a riassumere il cinema nell’anno 2017, anzi, bisogna quasi ringraziare che Sylvester Stallone (e Howard il papero!) si veda solo per tre minuti (non consecutivi) in tutto il film, altrimenti il vecchio Sly (e il vecchio Howard!) avrebbe reso il problema “Assenza di carisma giovanile” ancora più marcato.

Se un mammifero da spazzatura e un rametto hanno più carisma di te, vuol dire che hai un problema.
Esaltazione totale il super massacro di Yondu a colpi di freccia e fischi, poi James Gunn è bravissimo a colpirci al cuore con ancora più precisione di Yondu, utilizzando Cat Stevens nel finale, una scelta che da solo mi fa decidere di perdonargli l’orrenda (ma orrenda sul serio!) scena in cui Peter Quill ed Ego giocano a palla, di cui non scriverò niente e a cui non voglio nemmeno mai più pensare, ok?

Bisogna anche dire che i titoli di coda, valgono da soli la visione di tutto il film, James Gunn ha davvero esagerato inserendo ben cinque (CINQUE) scene post-credit, ma il ragazzo è anche abbastanza intelligente da spalmarle lungo i titoli di coda, certo poi bisognerebbe spiegare alle persone in sala che sono solo DIECI ANNI che la Marvel inserisce scene post credit nei suoi film,  visto che le persone continuano ad alzarsi e a sgominare per uscire camminandoti sui piedi per imboccare l’uscita (Oh the humanity!).

Ci vorrebbe lui davanti all'uscita di tutti i cinema.
Ognuna di queste scene ha fatto sobbalzare il mio cuoricino di Marvel-Zombie (tranquilli ne parleremo!) e il cameo di Stan Lee, attenta ad essere il più bello di SEMPRE mai visto in un film della Marvel, motivo per cui spero fortissimo che Giacomo Pistola sia già al lavoro su una trama davvero degna dei personaggi che ha saputo rendere così bene al cinema. Malgrado i difetti questo “Vol. 2” per me è promosso a pieni voti, ma per il “Vol. 3” voglio i fuochi d’artificio e magari quei sei o sette spin-off, hai tenuto il conto James?

Fox Raccoon on the run
You scream and everybody comes a running
Take a run and hide yourself away
Foxy Raccoon on the run

16 commenti:

  1. Non sono ancora riuscito a vederlo perchè non è nella lista delle cose da fare assolutamente di Crepascolino. Ama incondizionatamente gli Avengers e corollari come Spidey. Non tollera mutanti e guardiani galattici, sebbene un suo collega di primaria sia riuscito non si sa come a vedere Deadpool. So goes life.

    Ho fiducia nel vecchio Jimmie e nel suo amare i suoi feticci. Naturalmente come tutti prima o poi si tuffa dalla cima del suo lettino di Little Nemo e precipita nella valle dei compromessi, ma non dimentica che se Little Ego non fosse copyright Vic Giardino avrebbe continuato a spingere perchè i capocccioni della Casa delle Idee producessero il suo film su Kingpin che è una donna ed un pianeta vivente ( Beth Ditto ndr ) su cui combattono il detective Peter Gunn ( Michael Rooker ) e la dark lady et ninja vampira Baby Groota
    ( Christina Ricci ). Può anche darsi che tra dieci anni - sbollita la sensaz planetaria per Inhumans Avengers and the rise and fall of Ninja Vamp Mutant Turtles from Mars ( spettacolari
    le 101 scene tra i titoli di coda con Black Bolt e Michelangelo che si alzano dalle loro poltroncine del cine da dove stanno guardando DeadCable and the Next Generation of Ultimate X- Cyborgs ) - James possa tornare dove lo porterebbbe il cuore...ciao ciao

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    1. L’unica spiegazione che riesco a darmi è che il collega di Crepascolino sia pluriripetente, questo spiega perché si fa già la barba e può vedere Deadpool, sarà sicuramente così, ho fiducia dei giovani genitori moderni.

      Beth Ditto a carisma se la gioca con Kurt Russell, vista dal vivo posso confermare, credibilissima quindi per il ruolo di Ego junior, mi piacerebbe sapere di più della carica delle 101 scene post credit, ma su Christina Ricci, per di più ninja vampira, mi hai perso completamente, basta dirmi “Christina Ricci” e mi sciolgo, il cervello va in pappa e con occhi a forma di cuore parlo per monosillabici come Groot ;-) Cheers!

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  2. Lino ha otto anni ed anche il suo collega, ma è alto come un albero alieno senziente. Il mio cucciolo mi ha detto che quando Kollega è in classe, devono uscire tutti per fare spazio al suo ego. Sempre secondo il mio erede - che però mi ha già detto di cremare gli albi degli X-men di Claremont/Silvestri/Green - Kollega è un minorenne emancipato legalmente in grado di contrarre matrimonio e sottoscrivere un contratto di affitto o accendere un mutuo. La insegnate di italiano è una bravissima geppa, ma non riesce a scendere a patti con un nativo digitale che vuole far girare a Roman Polanski un dramma in interni con Venom e... Carnage.

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    1. Non sarebbe male come idea, un dramma con quattro simbionti tutti radunati in una sola stanza, mi sembra quasi di vederlo ;-) Non vedevo qualcuno provare così tanto astio per gli Uomini-Pareggio dai tempi di Bolivar Trask, anche se Kollega pare davvero uscito da un fumetto di Claremont. Cheers!

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  3. Non amo il filone, credo di non aver neanche finito di vedere il primo film, ma ti ho letto con gran divertimento ^_^

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    1. Si questo proprio non credo che faccia per te, considera che è divertente, ma un po’ meno riuscito del primo, quindi puoi tranquillamente saltarlo, sono contento di averti divertito, almeno quello! ;-) Cheers

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  4. Sì Chris Pratt è inutile... ma il film funziona e l'importante con questi film è riuscire ancora a divertirsi! ;-)

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    1. Pensare che nel primo film era esplosivo, qui é incastrato tra papà e quasi fidanzata. Per il resto uno spasso, la fase tre della Marvel che é stata affidata a James Gunn é in buone mani ;-) Cheers

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  5. È un film stupido e bellissimo, e io che amo James Gunn da quando ho visto Slither per la prima volta sono felicissimo del successone. UNO DI NOI!

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    1. Mi ricordo un estate, vado al cinema tanto per vedo il cartellone di "Slither" MIO! In sala tre persona, una sola esce esaltata. Io ;-) Omaggione ad dimensione terrore, da li mitizzo Gunn. Quando ho scoperto dopo che veniva dalla Troma davvero, uno di noi! E James uno di noiiii uno di noooiiii! ;-) Cheers

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  6. Questo secondo capitolo mi ha entusiasmato letteralmente dall'inizio alla fine. Il primo è stata una piacevolissima sorpresa, questo una conferma di altissimo livello, sia dal punto di vista registico - James Gunn di libertà un po' ne ha avuta rispetto alle regie piatte degli altri film Marvel -, con il piano sequenza iniziale che mi è piaciuta un casino, sia per quanto riguarda il punto di vista comico, con battute più adulte e personaggi azzeccatissimi. La scena finale poi, visivamente e per ciò che rappresenta, è davvero DA BRIVIDI. Dalle mie parti si è addirittura preso l'8...

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    1. Non sono uno che riesce tanto a dare i voti ai film, ma concordo con te, questo è in zona 8, il finale con Cat Stevens vince tutto ;-) Cheers

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  7. Arrivo tardi a commentarlo, per fortuna non è una gara ahaha XD
    Allor film esageratamente bello! Peccato che non hanno osato alla perfezione... Beh, ci rivedremo nel 3 capitolo ;)

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    1. Figurati, anche io ci ho messo il mio bel tempo a commentarlo ;-) Dici bene, di poco sotto il primo, ma va benissimo così, anche sapendo che abbiamo almeno un'altro capitolo in arrivo! ;-) Cheers

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  8. Vedendo i due guardiani non mi divertivo così dai tempi de "La maledizione della prima luna". Purtroppo i seguiti, con l' eccezione in parte del 4°, non hanno avuto lo stesso effetto (il 2 è quasi riuscito a farmi addormentare al cinema per la prima volta °_O)! Poi delusioni o mezze delusioni come Transformers ed Hancock. Paradossalmente a tratti mi sono divertito più con i due G.I. Joe. Uniche eccezioni le saghe di Sherlock Holmes e di "National treasure", soprattutto il 2, ma non a questi livelli.
    Qui Gunn ha fatto bene secondo me a giocare molto sulle coppie e ad approfondire personaggi come Nebula Yondu che nel precedente erano di contorno. Oltre ad offrirci un villain più tosto ed intrigante.
    La scena di apertura mi fa pensare a quella "pazze" dei seguiti di "Arma letale". Trovo che ne riproponga lo stesso spirito. ^^ Così come nel 1 aveva lo stesso sviluppo diffidenza-amicizia, presente anche in "Giochi stellari" o "M.I.B." per citare un altro paio di titoli.
    Poi vabbé, il regista ci ha messo figaggine a mille. XD La citata scena di Yondu, Rocket e BG è uno spettacolo! ^^
    Giusto secondo me un paio di battute di grana grossa non sono azzeccate mentre le emozioni e l' epicità a mio parere è fioccata ancor più che nel primo!
    I momenti intimisti si fanno sentire e sembrano quasi anacronistici in un certo cinema di oggi che deve andare a mille. Vedi "Il risveglio della forza". Pensare che nella trilogia classica di GS ce n' erano a iosa. Mah!
    A me sono piaciuti anche qui i riferimenti al periodo perché sono sempre ben contestualizzati e non sono fini a se stessi perché riflettono la personalità e la storia di Peter. Per me Starlord qui va in crescendo e, nonostante ciò, nel finale Gunn abile a non accentrarne il ruolo.
    Piacevole sorpresa il personaggio di Mantis. Ben calato nel contesto. A vederla non mi diceva niente.
    La colonna sonora ed il suo inserimento sempre al top.
    Temevo che il buon James potesse scadere nel manierismo e nel premere il piede sull' acceleratore per quando riguarda quello che era piaciuto al pubblico per la pellicola del 2014. Per fortuna non è stato così.
    Aspetto ora con trepidazione il vol. 3. ^^

    "che troppo spesso manca al cinema di serie A."

    Già! Chissà perché poi. Boh! Fino a non troppo tempo fa era un fiore all' occhiello.

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    1. Yondu qui si mangia ogni scena, Rooker è un fenomeno! :-D Nebula anche funziona molto meglio, davevro la scena di apertura è degna dei “nostri” classici. Concordo in pieno, non funziona alla perfezione come il primo, che aveva un ritmo impeccabile e mi sono rivisto anche due volte in fila (storia vera) senza fatica, questo ha un finale fortissimo, e ci mette un po’ ad ingranarare dopo l’ottima scena iniziale, ma avercene si seguiti così. La scena dopo i titoli di coda poi promette molto bene per il terzo capitolo ;-) Cheers!

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