Nel 1977, ancora
lontano da budget davvero degni di nota, David Cronenberg sforna il suo secondo
film, da molti considerato un passo indietro rispetto all’anarcoide
Il Demone sotto la pelle. Ah! Quasi dimenticavo, benvenuti ad un nuovo capitolo della rubrica… Il mio secondo
Canadese preferito!
Lo dico sempre e
continuerò a farlo nel corso di questa mia retrospettiva dedicata a Davide
Birra: il Canadese fin dai suoi esordi ha sempre avuto le idee molto chiare
sulle tematiche del suo cinema e con il suo approccio lievemente ossessivo, ha
continuato a sviscerarle (mi sembra la parola giusta visto il soggetto) fino ad
analizzarle nei minimi dettagli.
Motivo per cui
“Rabid” ha moltissimi punti in comune con il precedente Shivers ed è un ulteriore passo in avanti nella ricerca di
quell’anatomopatologo armato di macchina da presa che è Cronenberg. La trama è
molto semplice, ma nelle poche righe necessarie a riassumerla cicciano fuori
già tutte le ossessioni tipiche del regista, volete vedere? Proviamo!
Rose (Marilyn
Chambers) e Hart (Frank Moore) sono in viaggio sulla loro motocicletta Norton
Commando 750cc, tutta cromata, è tua se dici di sì, quando hanno un brutto
incidente, vanno fuori strada e Rose finisce sotto la moto procurandosi delle
gravi ustioni alla pelle.
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Anche nei titoli di testa, si vede la passione per i motori di Davide Birra. |
A poca distanza
dal luogo dell’incidente, si trova la clinica del Dr. Dan Keloid (Howard
Rysphan) che da anni sperimenta le sue innovative tecniche chirurgiche e trova
in Rose la candidata ideale per sperimentare il suo metodo per trattare le
ustioni, metodo che funziona alla grande, perché al risveglio dal coma, Rose ha
recuperato in pieno la sua bellezza senza nemmeno una cicatrice, ma sfiga! La
bionda ha anche un sinistro effetto collaterale, la “Sete di sangue” del
sottotitolo italiano.
Una motocicletta
rombante, per ricordarci la passione di Cronenberg per i motori e un altro
“Mad Doctor” come quello che iniziava il gran casino nel palazzo de Il demone sotto la pelle. Quando parlo
di ossessioni mi riferisco proprio a questi dettagli, ecco ci sarebbe anche la
questione sete di sangue, che qualunque regista risolverebbe facendo indossare
canini di gomma alla sua protagonista, invece Cronenberg gestisce nell’unico
modo che conosce, ovvero il suo.
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"Forcipe!" , "Dottore ma stiamo asportando un neo dalla pelle" , "Ho detto forcipe non discuta!!". |
Sì, perché Rose
diventa una vera predatrice sessuale, capace di fare colpo su chiunque, uomini
e donne, ma restando sempre il “Paziente zero”, ovvero la portatrice sana
dell’infezione, le sue vittime si trasformano in bestie feroci, animali rabbiosi con la bava alla bocca, del tutto simili agli “Zombie” sessuali di
Shivers, Rose invece, malgrado la sete
di sangue che la divora fino a farla star male, non perde mai la consapevolezza
di se stessa e della sua nuova letale natura.
Il morso di Rose
lascia due buchi in puro stile canini vampireschi, peccato che per mordere, la
ragazza utilizzi un pungiglione retratte collocato sotto l’ascella che ha
tutto l’aspetto di un pene, che sbuca da una foro che sembra una vagina. Se pronunciate questa frase a voce alta, da qualche parte nel mondo, uno psicologo Freudiano morirà, ve lo dico così lo sapete. Tutto questo per ribadire la natura ermafrodita della predatrice e il fatto che Cronenberg
sia fuori come un geranio e incasinare le certezze sessuali degli spettatori è
la sua specialità.
Pare che per il
ruolo di Rose, Cronenberg inizialmente aveva in mente Sissy Spacek, scartata
successivamente per due ragioni. la prima il suo forte accento texano, ma
soprattutto perché Davide Birra cercava qualcuna di più smaccatamente sensuale
visto il ruolo da interpretare. Qui entra in gioco il produttore Ivan Reitman
(sì, proprio LUI!), che non riesco a non immaginarmi con una faccia ghignante
mentre dice al Canadese: “Senti un po’ caro ragazzo, ho l’attrice giusta per
te, si chiama Marilyn Chambers, ha fatto un film piuttosto famoso intitolato
Dietro la porta verde”.
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Anche l'incidente politico con Sissy Spacek lo abbiamo evitato (Occhio al poster li dietro). |
Senza sapere
nulla e senza aver visto “Dietro la porta verde”, Cronenberg ha fatto un
provino alla Chambers trovandola perfetta per il ruolo, immagino tra le risate
di Retiman, perché “Behind the green door” ancora oggi è ricordato come uno dei
maggiori successi dell’industria pornografica, uno dei pochi titoli insieme a
“Gola profonda” ad essere entrati nella cultura popolare e non facciamo
battute anche se ho detto entrati, ok?!
Marilyn Chambers
in vita sua oltre ad una star dei film per adulti, è stata una cantante, il
suo singolo “Benihana” si sente anche in questo film per qualche secondo e nel
1977 era alla ricerca di un ruolo completamente diverso per allontanarsi dalla
sua fama di attrice pornografica (SPOILER Alert! Fantasia durata poco, Marilyn
è poi tornata ai film con la tripla X), ma in questo film funziona alla
perfezione, non solo perché è una bella ragazza, ma perché risulta davvero un
tentazione per le sue vittime, inoltre, è il caso più emblematico di un’altra
caratteristica Cronenberghiana notevole: quella di saper far recitare anche le
zucche, perché ok i temi torbidi e le mutazioni del corpo, ma il nostro Davide
è anche un gran regista di attori, una faccenda non scontata quando si parla di
registi.
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"E' libero il posto accanto a te?" , "Lo tengo per i pop corn ma tu andrai benissimo lo stesso". |
Devo essere
onesto, però, in alcuni suoi passaggi “Rabid” sembra un film d’esordio molto più
de
Il demone sotto la pelle, non è
tanto una questione di budget, ma davvero in alcuni momenti ci sono delle
soluzioni un po’ facilone, tipo il fatto che ogni attacco di Rose ad una delle
sue vittime, venga scandito dal più banale dei temi musicali, il classico ZAN!
ZAN! ZAN! Sentito in millequattrocento film del genere, in altri momenti, poi,
il modo in cui le vittime sbavano dietro a Rose, sembra girato con una mano
sola. A dirla tutta tutta, la scena in cui la bionda seduce una ragazza
nella vasca da bagno... Ecco, sembra l’inizio di un porno e nemmeno uno di
quelli particolarmente raffinati. Scelta voluta?
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“Ci sono un sacco di film dell’orrore che cominciano in questo modo”, “Anche un sacco di film porno!” (Cit.) |
In ogni caso, poco
importa, sono difetti da poco. Apprezzo molto “Rabid - Sete di
sangue” per un’altra sua caratteristica, una di quelle che ha sempre
contraddistinto Cronenberg, ovvero il suo senso per il melodramma, anche in
situazioni ben poco sane e direi che una bionda che sparge un'infezione usando un surrogato fallico per penetrare le vittime rientra proprio in questa categoria.
Questo film è il
primo esempio di quel melodramma che serpeggia in tutti i film di Davide Birra
e che raggiungerà il suo apice in quel capolavoro che è “La Mosca”, qui per la
prima volta viene applicato ad un cotesto Horror, perché sì, la protagonista ha
una seconda vagina sotto il braccio da cui spunta un pene “Puntuto”, ma è anche
un personaggio straziato, perfettamente consapevole del male che sta facendo (e
seminando nel mondo), ma impossibilitata a trattenersi in una forma grave e grondante sangue di ninfomania. Straziante è anche il suo destino, non vi rivelerò il finale per non rovinarvi la visione, ma a
memoria mia ricordo poche scene più fredde, crudeli e beffarde di quella che
conclude questo film che, in ogni caso, riesce a farti patteggiare e
comprendere il dolore che prova la nostra atipica vampira.
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Come portare il concetto di "Ascella mefitica" ad un altro livello. |
Sì, perché è un
vampirismo moderno quello portato in scena da Cronenberg nel film, un'infezione
sessualmente trasmissibile che anticipa di pochi anni la paranoia che l’HIV
seminerà nel mondo, nello stesso anno George A. Romero ci regalava un altro
vampiro atipico con “Martin” (1977) ed è chiaro che per Cronenberg proprio il
papà degli Zombie al cinema sia ancora un modello a cui guardare, sia gli
infetti de
Il demone sotto le pelle che i rabbiosi ammalati di “Rabid”, devono
molto ai non morti romeriani e il tentativo da parte della società di
contenere l’infezione, ricorda molto un altro titolo di Romero, gli uomini in
tuta che si aggirano per le strade sembrano usciti da “La città verrà distrutta
all’alba” (1973).
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Anche io odio essere interrotto mentre sto mangiando. |
Bisogna dire che
su tutto aleggia lo spirito molto canadese dell’opera, infatti quando
riguardo il film, mi affascina sempre la scena in cui la guardia chiede all’uomo
senza tessera sanitaria (quindi possibile infetto) di uscire dalla fila e
attendere il suo turno, in qualche altro Paese del mondo (in particolare uno a
forma di scarpa) si sarebbe scatenato l’inferno, ma non nel garbato ed
educatissimo Canada! Gli Americani li prendono sempre per il culo per questa
loro educazione intrinseca, ma avrebbero solo da imparare (e non solo loro).
Malgrado gli
scivoloni sopra elencati, è chiaro che il David Cronenberg del 1977 stesse
ancora cercando di smarcarsi dall’ombra dei suoi modelli, per cercare la sua
voce. Ad esempio, nelle scene ambientate nel centro commerciale, Cronenberg
mette alla prova i suoi spettatori, la scena della guardia di sicurezza che in
preda al panico crivella di colpi un tizio vestito da Babbo Natale, non è
niente male come satira, pensare che per un cono gelato Carpenter ne ha passate di tutti i colori.
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Bambini, quest'anno il Natale è annullato, Babbo Natale non verrà... |
Anche se la scena
che preferisco è quando il tipo si avvicina a Rose per provarci con lei e
viene azzannato, non dalla ragazza, ma da un infetto che passava lì
vicino, dimostrazione che Cronenberg già allora poteva permettersi smontare
qualche cliché del genere Horror.
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"Cosa ci fa una bella ragazza come te in un posto come questo?" , "Cerco vittime". |
Se non avete mai
visto un film del mio secondo Canadese preferito, “Rabid - Sete di sangue” potrebbe
risultare ancora grezzo, ma contiene già tutti i temi principali del cinema cronenberghiano,
perché dal punto di vista dei contenuti, la continuità di questo autore è
soffocante, ci va del vero talento per rendere così sfaccettato un personaggio interpretato
da un attrice pornografica, non basta mica prendere che so, Sasha Grey e farle
recitare due battute, qualcuno può farlo e tirar fuori un bel film come ha
fatto Cronenberg, gli altri, al massimo sono degli
Steven Soderbergh, tiè!
Pian piano come
un virus, il Canadese porta avanti il suo percorso d'infezione della settima
arte, la settimana prossima, usciremo dalla fase di incubazione… Sgommando. Ci
vediamo tra sette giorni!
Ma sai che non lo ricordo per niente? Eppure sono assolutamente sicuro d'averlo visto nel mio periodo di riscoperta delle origini di Davide Birra! Qui è necessaria una ri-visione approfittando del tuo ciclo ;-)
RispondiEliminaSi vede che è un film che tende a perdersi tra le nebbie, anche io spesso mi confondo auto-convinto che sia il film d’esordio di Davide Birra, in realtà è il secondo.Una pellicola grezza, basta guardare i camici dei dottori, con il logo aziendale appuntato malamente sui taschini per capirlo, ma è 100% Cronenberg nei temi, propedeutico per il futuro ;-) Ma tranquillo, il film della prossima settimana è ancora meno famoso! Cheers
EliminaQuando vidi questo film (anni '90) già ne avevo letto qualcosa a riguardo... ma nulla mi aveva preparato a quella genialata del pungiglione sottascellare! Sapevo anche delle origini "artistiche" della Chambers pur non avendo mai visto (e tutt'ora lo confesso) nessuna sua performance... ma devo ammettere che é stata davvero convincente nel ruolo! Inoltre ho sempre trovato nel suo volto qualcosa di sinistro e inquietante!
RispondiEliminaTornando al film... ammetto che il finale un pò mi deluse, anche se non lo ricordo bene nei particolari!
P.s.: Pienamente d'accordo, e da sempre, sulla questione canadesi vs americani! ;-)
Ah dimenticavo... dr. Keloid é un'altra genialata, che all'epoca non potevo capire!
EliminaAllo stesso tempo uno spoiler sulla trama e la diagnosi del problemino della protagonista, solo Cronenberg ha questi colpi in faretra ;-) Cheers
EliminaPungiglione non spiegato va introdotto nella storia come drammatico effetto collaterale, l'idea dell'abbraccio che sostituisce il classico bacio dei vampiri. Siamo in due, "Rabid" é ancora l'unico film suo visto, anche perché dopo questo difficile essere davvero attratti ;-) Anche secondo me una gran scelta di casting, sui Canadesi poi, sono davvero cosi ho le prove ;-) Cheers
EliminaIo una cosa sul mio blog l'ho confessata più volte, ma forse tu te la sei persa: non mi piace Cronenberg, praticamente quasi mai, non lo capisco non so cosa farci. Questo però è uno di quei suoi film, tra quelli che ho visto, che mi ha fatto schifo di meno. O forse che mi è piaciuto di più dato che nel complesso mi è piaciuto...
RispondiEliminaNo mi ero perso questa informazione, più che legittimo per altro, personalmente mi trovo subito con le trame malate di Cronenberg, sai tra pazzi ci si capisce al volo ;-) Vediamo se nelle prossime settimane, riuscirò non dico a farti cambiare idea, ma magari a darti qualche spunto. Questo è uno dei più grezzi del Canadese, però anche secondo me funziona molto, alla fine ci sono pure affezionato ;-) Cheers
EliminaSe questo che è considerato il suo meno riuscito ti è piaciuto di più allora non fa proprio per te! XD A me invece fin' ora non ha fatto impazzire Kusturica invece.
EliminaAlfonso e Cronenberg non saranno mai amici, sembrano me e Steven Soderbergh ;-) Cheers
EliminaQuesto film è un pezzo da novanta, uno dei primi di Cronenberg ma spacca di brutto!!
RispondiEliminaConcordo, tra i suoi primi horror è forse quello meno celebrato, ma ci sono molto affezionato ;-) Cheers
Elimina"Surreale" come Cronenberg abbia avuto produttori come Reitman e Brooks, conosciuti per tutt' altro genere di film. XD
RispondiEliminaDevo ammettere che del regista questo è quello che mi attira di meno.
Due che sapevano quando era il momento di passare la mano e cercare altri talenti, sarebbe meglio che tanti grandi facessero così. Eppure te lo consiglio, merita ;-) Cheers
Elimina"Forbici 9."
RispondiElimina"Ma...dov'è...ah eccolo lì"
"Forbici 0,1!!"
La vita del tuo omonimo David Cronenberg è tutta così, da buon patologo qual è ;-) Cheers
EliminaAhah eh siii! Ma Ivan Reitman non l'avrei mai pensato coinvolto in questo genere di film!
EliminaPeraltro dovrei rivederlo perché lo vidi una volta sola in tempi ancestrali quando ci si divertiva a scartabellare fra gli scaffali delle videoteche (che bello!!) e se ne vedevano tanti e una tantarchilo! Quindi per concludere non me lo ricordo/me lo confondo con qualcos'altro!!
Cronenberg è stato lanciato da due registi famosi per le commedia, i primi due suoi film erano prodotti da Ivan Reitman, “La mosca” invece da Mel Brooks (storia vera). Cheers!
EliminaMa pensa tu!! Addirittura Mel Brooks a che fare con "La mosca" !! Cultone anche quello...andrò a leggere la tua recensione!
EliminaP.S. Sono curioso di sapere del perché del tuo astio nei confronti di Soderbergh! 😄
Premetto: a me è un tipo che non fa né caldo né freddo e in ogni caso è una tua opinione, quindi la mia è pura curiosità!
Mel stava in fissa con i tuoi omonimi, ha prodotto anche “Elephant Man” di Lynch (storia vera).
EliminaFaccio prima a risponderti così guarda, i post sui suoi ultimi film, da questi capirai che abbiamo dei trascorsi io e Soddy-Boy ;-) Cheers
http://labaravolante.blogspot.com/2018/06/la-truffa-dei-logan-2018-ti-odio-lo.html
http://labaravolante.blogspot.com/2018/08/unsane-2018-stalkerbergh.html
http://labaravolante.blogspot.com/2019/02/high-flying-bird-2019-soderbergh-ci-sta.html
Ho letto i post e non ho visto nessuno di quei film! Però mi sono fatti un'idea del perché del tuo cattivo rapporto col Soderbergo! 😄
EliminaBene, vuol dire che sono riuscito ad essere abbastanza diretto :-P Cheers
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