I tipi della Illumination Entertainment hanno
il merito (o la colpa, fate voi) di aver invaso il mondo con i
Minion, bisogna
dire che, però, dopo il riuscitissimo
Pets, si sono meritati un minimo di fiducia
per il loro nuovo titolo “Sing”.
Anche qui gli animali sono protagonisti, ma
antropomorfi, quindi più simili alla concorrenza di Zootropolis, con un tocco più moderno, musicale, ma visto che
nel 2017, anno del Gallo secondo il calendario cinese (tanto per stare in tema
animale), pare non possa esistere la musica senza i talent show, anche il mondo
dell’animazione si mette in coda ai vari “Non mi sei arrivato” che piacciono al
pubblico.
L’aria dei tempi moderni che spazzano via il
passato si respira fin dal primo minuto del film, dove il koala Buster Moon (in
originale doppiato da Matthew McConaughey), è un grande appassionato di teatro,
con grossi problemi economici, i suoi spettacoli musicali sono considerati poco
attraenti al grande pubblico, nel tentativo di cercare nuovi talenti, organizza
un concorso canoro, primo premio cento dollari… Sfiga! Alla sua anziana
segretaria, un'iguana con un occhio di vetro che è a mani basse il personaggio
più spassoso di tutto il film, scappa qualche zero di troppo stampando il
volantino, il montepremi lievita e Buster si trova la fila di aspiranti
cantanti fuori dalla porta.
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"Non lo sopporto quando mi usano come porta post-it". |
Con un montaggio rapsodico, ci vengono
presentati i personaggi principali. Meena un’elefantessa adolescente con una voce
paragonabile solo alle dimensioni della sua timidezza, Johnny, un gorilla
adolescente il cui papà lo vorrebbe vedere portare avanti la (malavitosa)
azienda di famiglia, ma lui sogna la musica.
Ash, buzzurro dalla battuta facile che lavora nel reparto ferrament… Ah no,
scusate, un istrice femmina (Istricia? Istricessa? Perché elefantessa sì e
istricessa no? Istricisti ostracisti!) che fa parte di un duo, in cui come
spesso accade, solo uno ha davvero talento (lei) e che in originale ha la voce
di Scarlett Johansson.
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Per la serie, trova il tuo animale guida... |
La maialina Rosita (Reese Witherspoon), madre
ultra organizzata di 25 figlioli, che proprio non
ha tempo per cantare se non tra un lavoro di casa e l’altro, ma ha anche un altro
problema, più che altro lo hanno i suoi figli, che a scuola non potranno
rispondere ai bulli che dicono loro che hanno la mamma maiala, un dramma che
forse verrà approfondito nell’eventuale seguito del film, per ora un problema
che mi sono posto solo io (che sono una brutta persona).
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Che poi magari è una bravissima donna, ma sapete come sono le persone no? |
Conclude la riffa il più sbruffone di tutti
(infatti è doppiato da quel matto di
Seth MacFarlane), ovvero Mike, un topo
sassofonista che è anche il miglior imitatore di Frank “The voice” Sinatra, in
circolazione, peccato che si spenda i soldi (che non ci sono) del premio prima
di averli vinti davvero.
La parte iniziale di “Sing” introduce questi
personaggi e si gioca tutte le gag possibili immaginabili legate ad un gruppo
di animali canterini, alcune anche spassose, ma snocciolate ad un ritmo
frenetico, perché la sensazione generale guardando il film è quella della
fretta. Se escludiamo i brani principali, gli altri spezzoni di canzoni si
succedono una via l’altra, non fai in tempo a riconoscerne una che già hanno
cambiato pezzo, ad un certo punto mi sono chiesto se fosse una precisa scelta
fatta per non pagare i diritti della SIAE.
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"Ci son due coccodrilli ed un orango tango..." (anche le didascalie cantano!). |
Posso anche trovare divertente vedere un
gruppo di rane che canta “Jump” dei Van Halen, ma il mio cervello (da bradipo)
non fa in tempo a mandare ai muscoli della faccia l’ordine di sorridere, che
già abbiamo cambiato altre otto canzoni.
Il film, poi, procede su binari rodati, il
singolo talento dei protagonisti viene coltivato, come metafora di una
maturazione personale, arriva l’inevitabile momento in cui va tutto male (c’è
sempre nei cartoni animati, ma non solo) che di solito precede il gran finale
trionfante.
Se devo dirvi che il film mi ha esaltato,
dovrei mentirvi, non credo nemmeno sia un problema legato alla poca
digeribilità, da parte del sottoscritto dei musical, perché “Sing” non ha la
struttura del musical, ma solo degli intermezzi musicali, posso dire di aver
apprezzato gli omaggi a Ritorno al futuro
sparsi qua è la, tra assoli di chitarra e cavi troppo corti che non si
collegano, è impossibile che non abbiano pensato al capolavoro di Robert
Zemeckis.
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Una scimmia rende subito più bello qualunque film! |
Detto questo, bisogna dire che “Sing” non è un
brutto film, poco originale quello sicuramente, forse qualche battuta azzeccata
in più e qualche canzone in meno avrebbe aiutato, quindi niente, pari e patta
anche questa volta, mi metto in coda dietro a quelli che aspettano “Pets 2”, ad
oggi, ancora l’unico titolo della Illumination Entertainment che mi è piaciuto
davvero.
Purtroppo sono d'accordo, le possibilità ci sono ma è tutto snocciolato velocemente e non c'è tempo per niente. E in pratica avendo visto il trailer... ho visto tutto il film! Ogni singolo momento importante era bruciato dal trailer...
RispondiEliminaSe tutti i soldi che hanno speso in una titanica e ossessiva campagna pubblicitaria li avessero in parte investiti in sceneggiatori migliori, magari sarebbe stato il filmone dell'anno, invece è una cosetta che tra un mese non ricorderà più nessuno...
Sono contento allora di non aver mai visto il trailer, ma comunque anche così di momenti azzeccati ne ho trovati davvero pochi. Un film che va bene se hai meno di 8 anni, ma resta più banale che altro, occasione persa. Cheers!
EliminaQuesto me lo sono fumato, eppure sto attento ai film di animazione (per via del nano che ho in casa). Dici che non è esaltante (ma tu sei pignooooolooooooo) però che dici? Vale la visione?
RispondiEliminaIo pignolo? Solo perché nel tempo libero faccio la punta ai chiodi? No, hai ragione non ne lascio passare una ;-) Penso sempre agli adulti, che con nani in casa come dici tu, un cartone animato magari sono costretti a vederlo anche cento volte, questo per loro potrebbe essere palloso, ma per un bambino penso che possa essere divertente, è convenzionale ma in generale fatto bene, se avete già visto “Pets” potete buttarvi anche su questo ;-) Cheers!
EliminaProbabilmente non l'avrei visto al cinema, ma la compagnia mi ci ha portato e non dico mai di no a una visita al cinema! :D
RispondiEliminaNon l'avrei visto perché dopo mezzo trailer avevo capito che il film l'avrei trovato carino ma non eccezionale. E così è stato.
Come hai ben detto, soprattutto nella prima parte il ritmo è frenetico e non si fa in tempo a riconoscere una canzone o una citazione che già ne sono arrivate altre 3.
Tipo le citazioni su Ritorno al futuro le ho colte anche io...ma dopo qualche minuto, quando il ritmo ha rallentato. C'è qualche scenetta divertente, altre faranno ridere solo i bambini. La vera pecca di questo film è l'originalità, la trama è classicissima e telefonata fin dall'inizio del film. Ma forse sono troppo critico su un film dedicato ai bambini. La cosa buona è che nonostante le tante "micro"-canzoni non risulta pesante nemmeno per chi non ama i musical (tipo me), anche perché non lo è. Comunque devo ancora vedere Pets, se ti è piaciuto allora varrà la visione :D
Esatto, io che ho dei problemi irrisolti con i musical, le parti cantante di questo film non mi hanno dato problemi, dal punto di vista adulto è davvero poco originale, “Pets” è un paio di spanne sopra ;-) Cheers!
Eliminail film mi è piaciuto molto
RispondiEliminal'ho visto ancora in dicembre, in anteprima, e mi aveva davvero entusiasmata
io sono un'appassionata di cartoni animati, e che ormai siano quasi più dedicati agli adulti che ai più piccoli, mi fa piacere
Anche io di riffa o di raffa me li vedo tutti, questo è sicuramente ben fatto, anche se non l’ho trovato memorabile. Cheers!
EliminaNon ti nego che l'ho snobbato, adesso sono curioso di vederlo. Cioè mi aspettavo di vedere qualcosa di molto peggio.
RispondiEliminaIn effetti non ha grossi difetti, però speravo in qualcosa di più memorabile, anche se i rischi di fare peggio a ben guardare c’erano tutti. Cheers!
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