giovedì 19 gennaio 2017

Sing (2016): l'X-Factor(ia) degli animali


I tipi della Illumination Entertainment hanno il merito (o la colpa, fate voi) di aver invaso il mondo con i Minion, bisogna dire che, però, dopo il riuscitissimo Pets, si sono meritati un minimo di fiducia per il loro nuovo titolo “Sing”.

Anche qui gli animali sono protagonisti, ma antropomorfi, quindi più simili alla concorrenza di Zootropolis, con un tocco più moderno, musicale, ma visto che nel 2017, anno del Gallo secondo il calendario cinese (tanto per stare in tema animale), pare non possa esistere la musica senza i talent show, anche il mondo dell’animazione si mette in coda ai vari “Non mi sei arrivato” che piacciono al pubblico.

L’aria dei tempi moderni che spazzano via il passato si respira fin dal primo minuto del film, dove il koala Buster Moon (in originale doppiato da Matthew McConaughey), è un grande appassionato di teatro, con grossi problemi economici, i suoi spettacoli musicali sono considerati poco attraenti al grande pubblico, nel tentativo di cercare nuovi talenti, organizza un concorso canoro, primo premio cento dollari… Sfiga! Alla sua anziana segretaria, un'iguana con un occhio di vetro che è a mani basse il personaggio più spassoso di tutto il film, scappa qualche zero di troppo stampando il volantino, il montepremi lievita e Buster si trova la fila di aspiranti cantanti fuori dalla porta.

"Non lo sopporto quando mi usano come porta post-it".
Con un montaggio rapsodico, ci vengono presentati i personaggi principali. Meena un’elefantessa adolescente con una voce paragonabile solo alle dimensioni della sua timidezza, Johnny, un gorilla adolescente il cui papà lo vorrebbe vedere portare avanti la (malavitosa) azienda di famiglia, ma lui sogna la musica.

Ash, buzzurro dalla battuta facile che lavora nel reparto ferrament… Ah no, scusate, un istrice femmina (Istricia? Istricessa? Perché elefantessa sì e istricessa no? Istricisti ostracisti!) che fa parte di un duo, in cui come spesso accade, solo uno ha davvero talento (lei) e che in originale ha la voce di Scarlett Johansson.

Per la serie, trova il tuo animale guida...
La maialina Rosita (Reese Witherspoon), madre ultra organizzata di 25 figlioli, che proprio non ha tempo per cantare se non tra un lavoro di casa e l’altro, ma ha anche un altro problema, più che altro lo hanno i suoi figli, che a scuola non potranno rispondere ai bulli che dicono loro che hanno la mamma maiala, un dramma che forse verrà approfondito nell’eventuale seguito del film, per ora un problema che mi sono posto solo io (che sono una brutta persona).

Che poi magari è una bravissima donna, ma sapete come sono le persone no?
Conclude la riffa il più sbruffone di tutti (infatti è doppiato da quel matto di Seth MacFarlane), ovvero Mike, un topo sassofonista che è anche il miglior imitatore di Frank “The voice” Sinatra, in circolazione, peccato che si spenda i soldi (che non ci sono) del premio prima di averli vinti davvero.

La parte iniziale di “Sing” introduce questi personaggi e si gioca tutte le gag possibili immaginabili legate ad un gruppo di animali canterini, alcune anche spassose, ma snocciolate ad un ritmo frenetico, perché la sensazione generale guardando il film è quella della fretta. Se escludiamo i brani principali, gli altri spezzoni di canzoni si succedono una via l’altra, non fai in tempo a riconoscerne una che già hanno cambiato pezzo, ad un certo punto mi sono chiesto se fosse una precisa scelta fatta per non pagare i diritti della SIAE.

"Ci son due coccodrilli ed un orango tango..." (anche le didascalie cantano!).
Posso anche trovare divertente vedere un gruppo di rane che canta “Jump” dei Van Halen, ma il mio cervello (da bradipo) non fa in tempo a mandare ai muscoli della faccia l’ordine di sorridere, che già abbiamo cambiato altre otto canzoni.

Il film, poi, procede su binari rodati, il singolo talento dei protagonisti viene coltivato, come metafora di una maturazione personale, arriva l’inevitabile momento in cui va tutto male (c’è sempre nei cartoni animati, ma non solo) che di solito precede il gran finale trionfante.

Se devo dirvi che il film mi ha esaltato, dovrei mentirvi, non credo nemmeno sia un problema legato alla poca digeribilità, da parte del sottoscritto dei musical, perché “Sing” non ha la struttura del musical, ma solo degli intermezzi musicali, posso dire di aver apprezzato gli omaggi a Ritorno al futuro sparsi qua è la, tra assoli di chitarra e cavi troppo corti che non si collegano, è impossibile che non abbiano pensato al capolavoro di Robert Zemeckis.

Una scimmia rende subito più bello qualunque film!
Detto questo, bisogna dire che “Sing” non è un brutto film, poco originale quello sicuramente, forse qualche battuta azzeccata in più e qualche canzone in meno avrebbe aiutato, quindi niente, pari e patta anche questa volta, mi metto in coda dietro a quelli che aspettano “Pets 2”, ad oggi, ancora l’unico titolo della Illumination Entertainment che mi è piaciuto davvero.

10 commenti:

  1. Purtroppo sono d'accordo, le possibilità ci sono ma è tutto snocciolato velocemente e non c'è tempo per niente. E in pratica avendo visto il trailer... ho visto tutto il film! Ogni singolo momento importante era bruciato dal trailer...
    Se tutti i soldi che hanno speso in una titanica e ossessiva campagna pubblicitaria li avessero in parte investiti in sceneggiatori migliori, magari sarebbe stato il filmone dell'anno, invece è una cosetta che tra un mese non ricorderà più nessuno...

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    1. Sono contento allora di non aver mai visto il trailer, ma comunque anche così di momenti azzeccati ne ho trovati davvero pochi. Un film che va bene se hai meno di 8 anni, ma resta più banale che altro, occasione persa. Cheers!

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  2. Questo me lo sono fumato, eppure sto attento ai film di animazione (per via del nano che ho in casa). Dici che non è esaltante (ma tu sei pignooooolooooooo) però che dici? Vale la visione?

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    1. Io pignolo? Solo perché nel tempo libero faccio la punta ai chiodi? No, hai ragione non ne lascio passare una ;-) Penso sempre agli adulti, che con nani in casa come dici tu, un cartone animato magari sono costretti a vederlo anche cento volte, questo per loro potrebbe essere palloso, ma per un bambino penso che possa essere divertente, è convenzionale ma in generale fatto bene, se avete già visto “Pets” potete buttarvi anche su questo ;-) Cheers!

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  3. Probabilmente non l'avrei visto al cinema, ma la compagnia mi ci ha portato e non dico mai di no a una visita al cinema! :D
    Non l'avrei visto perché dopo mezzo trailer avevo capito che il film l'avrei trovato carino ma non eccezionale. E così è stato.
    Come hai ben detto, soprattutto nella prima parte il ritmo è frenetico e non si fa in tempo a riconoscere una canzone o una citazione che già ne sono arrivate altre 3.
    Tipo le citazioni su Ritorno al futuro le ho colte anche io...ma dopo qualche minuto, quando il ritmo ha rallentato. C'è qualche scenetta divertente, altre faranno ridere solo i bambini. La vera pecca di questo film è l'originalità, la trama è classicissima e telefonata fin dall'inizio del film. Ma forse sono troppo critico su un film dedicato ai bambini. La cosa buona è che nonostante le tante "micro"-canzoni non risulta pesante nemmeno per chi non ama i musical (tipo me), anche perché non lo è. Comunque devo ancora vedere Pets, se ti è piaciuto allora varrà la visione :D

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    1. Esatto, io che ho dei problemi irrisolti con i musical, le parti cantante di questo film non mi hanno dato problemi, dal punto di vista adulto è davvero poco originale, “Pets” è un paio di spanne sopra ;-) Cheers!

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  4. il film mi è piaciuto molto
    l'ho visto ancora in dicembre, in anteprima, e mi aveva davvero entusiasmata
    io sono un'appassionata di cartoni animati, e che ormai siano quasi più dedicati agli adulti che ai più piccoli, mi fa piacere

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    1. Anche io di riffa o di raffa me li vedo tutti, questo è sicuramente ben fatto, anche se non l’ho trovato memorabile. Cheers!

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  5. Non ti nego che l'ho snobbato, adesso sono curioso di vederlo. Cioè mi aspettavo di vedere qualcosa di molto peggio.

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    1. In effetti non ha grossi difetti, però speravo in qualcosa di più memorabile, anche se i rischi di fare peggio a ben guardare c’erano tutti. Cheers!

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