mercoledì 18 gennaio 2017

Dirk Gently - Agenzia di investigazione olistica - Stagione 1: Tutto è interconnesso (anche il cervello di Max Landis)


All’improvviso il miracolo! Quando pensi che Max Landis abbia toccato il fondo e poi si sia messo a scavare, succede che su Netflix ti mettono questa serie e il figlio del grande John riparte di scatto.

Sapevo che negli Stati Uniti sarebbe uscita una serie ispirata al personaggio di Dirk Gently, è stata una gradita sorpresa trovarla disponibile dall’11 dicembre 2016 sul paginone di Netflix (sempre sia lodato), ora mettiamo i puntini sulle “i”: quando qualcuno mi fa il nome di Dirk Gently io faccio mezzo salto carpiato sul posto, perché ho sempre considerato quel gran genio di Douglas Adams uno dei miei autori preferiti e anche se è famoso ai più per la mitica trilogia (in cinque parti) della “Guida galattica per gli autostoppisti”, l’altro suo personaggio più celebre è proprio Dirk Gently, l’investigatore olistico convinto che tutte gli eventi siano interconnessi tra di loro.

Il primo libro dedicato al personaggio (“Dirk Gently Agenzia investigativa olistica” 1987) è uno dei migliori romanzi mai scritti da Adams, un intrigo di divani incastrati per le scale e viaggi nel tempo difficile da riassumere anche per quelli dotati della capacità di sintesi, quindi figuratevi per me. Il suo seguito è il bel libro intitolato “La lunga oscura pausa caffè dell'anima” (1988), non geniale come il primo, ma davvero molto divertente, visto che il nostro Dirk si ritrova ad interagire con Thor il dio del tuono della mitologia Nordica, evento che viene brevemente citato nel primo episodio di questa serie tv, piccola strizzata d’occhio ai lettori di Adams.


"Todd ho appena avuto un ide..." , "Ti prego risparmiaci la battuta sulla lampadina".
A dirla tutta, Dirk Gently fa anche una (purtroppo) breve comparsata, nel romanzo postumo Il salmone del dubbio, raccolta di tutto e un po’ degli scritti più sfiziosi trovati in casa dello scrittore dopo la sua dipartita.

Adattare le avventure dell’investigatore olistico per il piccolo schermo non è certo un’impresa facile, vista la complessità della trama ordita da Adams, anche perché vuol dire esporsi al confronto diretto con un mostro sacro come il creatore della “Guida Galattica”. L’unico modo per avere una vita ancora più complicata, è quella di venire al mondo e ritrovarsi addosso un cognome come LANDIS, che leggerissimo da portare non deve essere e finora il giovane Max, diciamolo, ne aveva abbastanza abusato.


Se ve lo state chiedendo, si, il Corgi è il vero divo della serie.
Ma evidentemente il ragazzo è uno di quelli che dà il meglio solo nelle condizioni più complicate, perché questa serie tv, non solo si pone l’obbiettivo di onorare il personaggio originale, ma di adattarlo allo stesso tempo ai gusti del pubblico televisivo americano e ci riesce pure!

Todd Brotzman (Elijah Wood che ultimamente è a suo agio con le commedie) fa il fattorino in un albergo, si arrabatta con l’affitto, un ex band musicale (che ha fondato e distrutto) e le spese per i medicinali di sua sorella Amanda (Hannah Marks) che soffre della stessa rara malattia che ha falcidiato Todd per anni, ovvero la Pararibulite che provoca allucinazioni e relativi dolori atroci.


"Sento che non riesco trattenere a il doppio FACCIAPALMO".
Nell’albergo dove lavora, però, succede un clamoroso casino nella camera all’ultimo piano, persone morte ammazzate (male) da quello che parrebbe essere a tutti gli effetti uno squalo (!), ma Todd non fa in tempo a capirci nulla, perché prima incrocia un tizio con maschera da gorilla (e qui Max mostra di essere figlio di cotanto padre), poi una stropicciata versione di se stesso in pelliccia e conclude la giornata quando un Inglese dalla voce fastidiosa di nome Dirk Gently gli piomba in casa, presentandosi come un investigatore.

Ma tranquilli, da qui in poi le cose si complicano notevolmente, tra un Corgi particolarmente intelligente, un gattino, i bulli in giacca di pelle che si fanno chiamare “Il trio chiassoso” e una non specificata (strana) coppia di militari, per non parlare di Ken (Mpho Koaho) rapito dalla tormentata Bart (Fiona Dourif) che si auto definisce “Assassina olistica” e proprio per effetto del suo ruolo nell’universo, non solo non è possibile colpirla o ferirla in nessuno modo, ma la ragazza lascia dietro di sé un ragguardevole numero di morti ammazzati.

La sua uscita su Netflix potrebbe garantire alla serie un buon numero di spettatori anche in questo strambo paese a forma di scarpa, voi non fate l’errore di perderla, perché a mani basse rischia di essere una delle migliori uscite negli ultimi giorni dello scorso anno, vi do solo un consiglio: se vi sembra di non capirci nulla della trama, tenete duro per i primi tre episodi, perché gli ultimi cinque, oltre a creare una discreta dipendenza, risolvono molti dei dubbi sollevati, anche perché Max Landis mette su una trama piuttosto intricata, ma poi è bravo ad infilare un paio di momenti espositivi, in cui i protagonisti si aggiornano uno con l’altro sullo stato del mistero. Un modo intelligente di gestire i tanti personaggi in gioco, fornendo al pubblico un paio di momenti (sono davvero solo due) di “spiegone” in modo non noioso, ma anzi piuttosto utile.

"...agguanta il gatto!" (Cit.) che è la vera arma letale della serie, capito? Arma Let... Ok la smetto.
Lo dico per i fan di Douglas Adams come me: la serie non è un adattamento dei romanzi, quindi questo potrebbe far storcere più di un naso, inoltre è chiaro che l’obbiettivo fosse quello di presentare il personaggio alla platea del pubblico americano, quindi il geniale e corrosivo umorismo (che qualcuno definirebbe “Inglese” se questa espressione volesse dire qualcosa) di Adams viene sostituito da trovate più vicine alla sensibilità degli spettatori di serie tv Yankee, questo spiega perché Dirk Gently è l’unico Inglese del cast e il risultato finale non è affatto male, sembra la prima avventura del personaggio nella terra della torta di mele.

Samuel Barnett, (intra)visto in quella ciofeca di Jupiter - Il destino dell'universo, è davvero azzeccato per il ruolo, nella mia testa Dirk Gently è una specie di Sherlock Holmes scombinato dalla vocina saccente, Barnett evidentemente aveva le mie stesse idee perché interpreta il personaggio proprio in questo modo e funziona alla grande.


"Salve sono Dirk Gently, forse vi ricorderete di me per alcuni romanzi di Douglas Adams".
Elia Boschi è spaesato come trama impone, l’ex Frodo Baggins, nel giro di pochi episodi riesce a portare in scena l’evoluzione di un personaggio che sembra Mr. Bravo ragazzo, ma in realtà ha parecchi scheletri nell’armadio, trovo clamoroso il modo in cui il nostro sia fino ad ora riuscito a schivare l’”Effetto Mark Hamill”, riuscendo ad uscire dall’ombra del suo personaggio più famoso e a riciclarsi in ruolo completamente diversi come questo qui.

Con la pelliccia e la balestra Elijah, sembri il peggior imitatore di Chewbacca di sempre.
Menzione speciale per i personaggi di Ken e Bart, ogni volta che entrano in scena, sembra quasi di guardare un’altra serie televisiva, poi realizzi che, a loro modo, sono sì due pedine nella grande trama spazio temporale messa su da Max Landis, ma allo stesso tempo sembrano una versione distorta di Dirk e Todd, uno dei due è finito in mezzo (apparentemente) per caso, l’altro è guidato dalle forze olistiche, eppure anche questi due hanno un ruolo importante nella partita.

Come detto, gli ultimi episodi vanno in crescendo, il finale aperto per una prossima stagione (già confermata, olè!), ha un senso d'ineluttabilità che a ben guardarla è più americana che inglese nello spirito, resta il fatto che questa prima stagione, risulta una gran sorpresa, sarà difficile per Max Landis replicare il successo, o forse no, visto che il ragazzo dagli strani capelli pare dare il meglio quando decide di mettersi nei casini da solo, proprio come Dirk Gently.


Ok Max, ora non ci resta che sistemarti quei capelli orrendi.
Risultato finale: da grande appassionato di Douglas Adams, posso dirmi molto soddisfatto per questa versione americana del detective olistico che, però, rispetta in pieno lo spirito del testo originale, inoltre, sono doppiamente contento, con quella famiglia ho dei contatti diretti, ogni volta che esce un bel prodotto firmato da un Landis io sono felice, bravo Max! I fumetti ti riescono benino, questa serie tv anche, vuoi vedere che per te l’universo prevede una carriera di sceneggiatore lontano dal grande schermo? Staremo a vedere, ho fede nel fatto che ogni cosa è interconnessa e questa volta erano (inter)connessi anche i neuroni dentro la testa del figliolo del grande John. 

12 commenti:

  1. Utopia+Doctor Who+una spolverata di misfits: sciroppata in 2 giorni (di cui il primo con un dopo sbornia lancinante) piaciuto molto (ma SPOILER:


    con i viaggi nel tempo e l'immaginario hardcore/punk/post punk* con me si vince facile


    FINE SPOILER).

    Incredibilmente violenta per il piccolo schermo, forse perché l'emoglobina esplode quando meno te lo aspetti. Straconsigliata. E poi c'é il chief di battlestar galactica...(in un ruolo ingrato ;-) )
    Se non l'hai vista, recupera la versione BBC, 1 pilot+3 episodi, totalmente diversa da quella americana, ma con un dirk gently molto più irritante (a questo è facile voler bene, a quello bbc...però mito pure quello).
    Bellissime le giacche di dirk.


    * Le locandine di siouxsie & the banshees...

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    1. Madonna quanto costano le giacche: https://thetake.com/product/129261/dirk-gently-lewis-leathers-custom-made-yellow-horsehide-super-sportsman-no68-jacket-dirk-gentlys-holistic-detective-agency-season-1-trailer

      tacci loro...

      E quelle indossate sono pure custom...

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    2. La tua somma riassume le singole parti azzeccate, inoltre è una serie che va gustata guardando gli episodi uno via l’altro a distanza ravvicinata, specialmente dal quarto in poi.

      Volevo già vedere la versione della BBC, poi mi sono fermato quando ho scoperto che questa versione americana stava per iniziare, ma sono ancora curioso. Un giorno riuscirò anche a vedere “Battlestar Galactica” a proposito di serie che mi attirano, ormai da anni. Cheers!

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    3. Da appassionato di giacche di pelle ho apprezzato subito il look eccentrico di Dirk Gently, che di giacce così ne utilizza ben due! Si vede che pagano gli americani ;-) Cheers

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  2. Noooo, non dirmi che Max ne ha azzeccata una! Stasera lo chiamo e mi complimento con suo padre :-D
    Scherzi a parte, titubavo molto sulla serie - non amo Adams su schermo - e quando ho scoperto che era di Landis jr. mi sono detto che non l'avrei mai vista. Ma visto che a sorpresa me ne parli bene un'occhiata mi toccherà darla.
    E a questo punto mi rispolvero la preziosa prima edizione italiana del romanzo, e mi ci faccio un po' bello :-P (anni fa aveva un certo valore, ma temo che ormai la fama italiana di Adams sia appannata e le sue prime edizioni non valgano più come un tempo.)
    Grazie della dritta e ormai è chiaro: un Landis non può fare nulla... senza una scimmia al suo interno! ^_^

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    1. Mia reazione:
      Una serie su Dirk Gently, YEAAAH!!
      Scritta da Max Landis, Auch! ;-)

      Anche secondo me lo stile di Adams e il suo umorismo non sono replicabili in formato diverso dai romanzi (o al massimo uno sceneggiato radiofonico, che ti costringe ad usare la fantasia), l’unico modo per renderlo è adattarlo, cosa che Max Landis è riuscito a fare, con mia grande sorpresa visti i suoi ultimi lavori ;-)

      Ho la mia preziosa collezione di libri di Adams, anche se non sono sicuramente prime edizioni, solo ristampe di quando quel gran geniaccio è diventato famoso ai più. Per il resto, l’animale simbolo del casato dei Landis, è senza ombra di dubbio una scimmia! :-D Cheers

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  3. Ho sentito pareri opposti su questa serie, ma ancora non mi sono avventurato...
    Dopo la tua opinione positiva, cercherò di darle una possibilità. ;)

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    1. Le prime tre puntate sono un intricato casino, tocca sedersi comodi e imparare a conoscere i personaggi, poi le spiegazioni arrivano, e ci si diverte, aspetto il tuo parere ;-) Cheers

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  4. Ottima serie davvero! È un Dirk Gently un po' Sherlockizzato nella sceneggiatura, ma incredibilmente sono riusciti a mantenere intatto lo spirito di un personaggio che ho amato tantissimo su carta e che mi piacque anche nella vecchia (ma molto inferiore a questa) trasposizione televisiva BBC. Bravo Max!

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    1. Sono totalmente d'accordo, ci sono dei compromessi per rendere personaggio e serie in linea con i gusti del grande pubblico, però lo spirito è intatto e quello conta. Mi metterò alla ricerca della vecchia serie BBC ;-) Cheers

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  5. Non mi sono voluto intricare nemmeno io, anche se la serie mi interessa e mi è stata proposta da molti. Ma prima devo finire altro, quindi la rimando a tra qualche settimana!

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    1. Per altro per essere un momento in cui tutte le serie grosse sono in attesa di ricominciare, continuo a trovare roba da vedere, quindi ti capisco benissimo ;-) Cheers

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