Fate una cosa: provate a guardare dietro il monitor del computer o del telefono su cui state leggendo queste righe, vi aspetto qui vi lascio il tempo per controllare. Fatto? Bene, ci avete trovato il disegno stilizzato di una mela morsicata? No? Poco importa, se sì, non è un grosso problema, basta che non vi facciate anche vedere in giro con un dolcevita nero a collo alto, altrimenti siete a rischio coppino sulla nuca, sapevatelo!
Negli ultimi
sei lustri “Howard e il destino del mondo” si è guadagnato la fama di essere
uno dei 50 film più brutti della storia del cinema, ma tutto questo io da
bambino non lo sapevo e la cosa non mi ha mai impedito di rivedermi il film a
ripetizione durante l’infanzia. Questo fa di lui il candidato ideale per la mia
non-rubrica de I Bruttissimi di rete Cassidy!
L’intento dei
“Bruttissimi” è quello di parlare di quei film oggettivamente brutti, ma che
hanno saputo comunque diventare mitici, non è una celebrazione del brutto fine
a se stessa, ma un modo per ricordarci che anche un
brutto anatroccolo cinematografico può salvare, magari non il mondo, ma
probabilmente una serata davanti alla tv.
Il dettaglio
davvero incredibile è che Howard il papero è stato il primo personaggio della
Marvel Comics ad avere un film ad alto budget tutto suo, sì perché fino a quel
momento, i suoi colleghi più celebri erano relegati a film per la tv dal budget
risibile e spesso poco rispettosi del materiale originale, i vari Capitan
American, Hulk e Spider-Man si sono visti sorpassare a destra da un papero
amante dei sigari e dal brutto carattere.
Ma Howard non
è certo un personaggio minore dell’universo Marvel, creato da Steve Gerber e
Val Mayerik nel 1973, fa il suo esordio nel numero 19 di “Adventure into Fear”,
diventando da subito un personaggio di culto. La Casa delle idee ha sempre
saputo stare al passo coi tempi, allineandosi ai gusti del pubblico, spesso
introducendo nelle storie a fumetti, gli argomenti sociali in voga, penso a
cose come Peter Parker coinvolto nelle rivolte studentesche degli anni ’60, o
la controcultura psichedelica rappresentata da Dottor Strange.
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Fun Fact: La Marvel evitò una causa milionaria con la Disney, facendo indossare i pantaloni ad Howard (storia vera!). |
I fumetti sono
strapieni di animali antropomorfi, partendo dei topi e (guarda caso) dai paperi
di casa Disney, fino a Pogo di Walt Kelly, senza dimenticare la satira pungente
di Fritz il gatto di Robert Crumb. Steve Gerber
con il suo Howard ha avuto il grande merito di portare questa tradizione nel
fumetto mainstream, con un personaggio che sta esattamente a metà tra Paperino
e i vizi del gatto Fritz, grazie ad un utilizzo massiccio di ironia, ha
dimostrato che la parodia poteva funzionare anche sulla pagine dei fumetti
Marvel, il risultato è un successo di pubblico che portò Howard a candidarsi
come presidente degli Stati Uniti, ma non nei fumetti… Ma alle elezioni del
1976!
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Sempre meglio di Donald, e non sto parlando di "Duck". |
Howard non ha
alcun potere, è solo un papero piombato dal suo pianeta di pennuti (Duckworld)
sulla Terra, ma essendo più strano delle media in un mondo popolato da super
eroi, viene scambiato per qualcuno di davvero speciale, ritrovandosi un po’ per
caso a vivere avventure surreali accanto agli eroi Marvel. Occasione perfetta
per utilizzare tutte le possibilità offerta dal media, per prendere di mira i
clichè del fumetto super eroistico. Nel 2016 questo compito tocca a Deadpool, ma nel 1973 c’era solo
Howard!
Qualcuno potrebbe
ricordare il personaggio con il nome di Orestolo il papero, perché è così che
il mitico editoriale Corno ha tradotto e portato in Italia il personaggio negli
anni ’70, se sì, complimenti, vuol dire che avete una cultura fumettistica
invidiabile! Ultimamente la Marvel sta rilanciando il personaggio con una sua serie personale, ma Howard non
ha mai davvero lasciato le pagine dei fumetti e, sicuramente, è rimasto nei
ricordi di un'intera generazione di lettori, tra i quali anche uno piuttosto
influente: George Lucas.
Negli anni ’80
Lucas era il capo assoluto della galassia, forte del successo di Star Wars,
poteva permettersi ogni cosa, tipo produrre un film di Akira Kurosawa (“Ran”,
1985), oppure farci ballare tutti sulle note di Dance Magic Dance. Ma, evidentemente, non pago di ben DUE film per la
TV sugli Ewoks (di cui preferisco non parlare), o di aver prodotto il più matto
viaggio ad Oz di sempre, un giorno se
ne esce con la strampalata idea di un film ad alto budget su Howard il papero. Alla
Marvel avranno festeggiato la notizia con un baccanale degno delle nozze di Re
Priapo.
Bisogna anche
dire che il vecchio George stava ancora finendo di pagare la costruzione del
Skywalker ranch, una cosina da 50 milioni di ex presidenti defunti, ma che
volete che sia: "Ora faccio questo filmetto, sfondo i botteghini e poi sotto
con i mobili in cocobolo!".
Oggi è normale
pensare ad un film tratto da un fumetto della Marvel, con protagonisti molto
ironici, che porta a casa soldoni, nel 1986 era un'idea assurda, per farvi capire quanto Lucas credesse in questo progetto vi basti sapere che il budget
stanziato per Indiana Jones e il tempio maledetto era di 28 milioni di ex
presidenti defunti stampati su carta verde, Il ritorno dello Jedi si attestava
sui 33 milioni, mentre Howard the Duck ha potuto contare sulla bellezza di 36
milioni di "banane verdi" (cit.), tre, sei, vi lascio il tempo per assimilare la botta.
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"Hai pagato il conto?", "Sì ho spedito l'assegno per posta a George Lucas". |
Lucas affida
la scrittura del film ai suoi sceneggiatori di fiducia, Willard Huyck e sua
moglie Gloria Katz, già autori di “American Graffiti” e degli stereotipi
raziali sull’India de Il Tempio maledetto.
Inizialmente, Giorgione avrebbe dovuto occuparsi anche della regia, poi con una
finta di corpo e il più classico dei “Ci pensi tu?” ha sbolognato la patata
bollente allo stesso Huyck, vedi? Chi trova un amico trova un tesoro.
Non so più
nemmeno quante volte ho visto “Howard e il destino del mondo” durante la mia
infanzia, complici anche i numerosi passaggi televisivi, ho davvero avuto tutto
il tempo necessario per mitizzarlo a dovere, rivedendolo in occasione di questo
trentennale, mi sono stupito della chiarezza con cui ricordassi ancora tutti i
dettagli e i dialoghi. Devo averlo visto più volte con i suoi
effettivi meriti e demeriti!
Inutile girarci attorno: IL DIFETTO principale di questo film sta tutto nella resa visiva del suo protagonista, nel 1986 non c’era un solo modo possibile per rendere credibile un papero alto 93 centimetri, che parla, fuma, fa mosse di Quack-fu e brontola come il vostro New Yorkese medio, la patata bollente tocca ai ragazzi della Industrial Light & Magic.
Inutile girarci attorno: IL DIFETTO principale di questo film sta tutto nella resa visiva del suo protagonista, nel 1986 non c’era un solo modo possibile per rendere credibile un papero alto 93 centimetri, che parla, fuma, fa mosse di Quack-fu e brontola come il vostro New Yorkese medio, la patata bollente tocca ai ragazzi della Industrial Light & Magic.
Una faccenda è
farcire un costume da Ewoks che deve giusto saltellare e fare versi come un
personaggio di contorno, un altro paio di maniche, invece, se il personaggio dev'essere protagonista di TUTTE le scene, la soluzione scelta dalla ILM è l’unica
possibile per il 1986: un costume di piume con becco ed occhi animatronici, indossato
dall’attore affetto da nanismo Ed Gale e a turno da altri sei colleghi tutti
della stessa “altezza”. Me ne rendo conto solo ora che ne sto scrivendo: Howard
il papero e i sette nani.
Non esiste
sospensione dell’incredulità abbastanza grande per credere davvero che quello
sia un papero, forse l’unico modo per credere davvero a questi effetti speciali
palesemente non pronti per l’impresa, è avere meno di dieci anni e questo è
anche il vero motivo per cui forse mi sono sempre goduto il film durante la mia
bambinezza.
Nel tentativo
di replicare al cinema la componente provocatoria e surreale del fumetto di Steve
Gerber, il film manda a segno degli scarti di tono che per un film di oggi
sarebbero impossibili, ma che risultarono fuori luogo anche per i ben più
permissivi canoni delle pellicole anni ’80. Una cosa sono le battute esplicite,
ma comprensibili solo dagli adulti del Dottor Peter Venkman, un’altra è mostrare papere femmina con le poppe al
vento nella vasca da bagno (Ma allora sono mammifere!), oppure far lavorare
Howard come improvvisato idraulico in una sauna dove le coppie vanno ad
intrattenersi (storia vera!). Sembra di guardare "E.T." con un papero alieno scorbutico e una cantante rock cotonata al posto di Elliot, però farcito di strizzatine d'occhio al mondo degli adulti.
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"Quello è il numero di Ottobre con Ava Paperotica in copertina?". |
Al pari degli
effetti speciali, drammaticamente non all’altezza nel 1986, anche le auto
citazioni sembrano più adatte alla nostra Era cinematografica che vive di
strizzate d’occhio, tipo il poster di “Breeders” (versione pennuta di Raiders) o le due lune di Duckworld, che
ricordano quelle di Tatooine, sembrano
messe lì per dimostrare che trent’anni fa il mondo non era pronto per un film
così.
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Non importa da che pianeta vieni, alla fine siamo tutti fan di Indy. |
Eppure, “Howard
the Duck” riesce in qualche modo a girare attorno ad una buona parte di questi
(ENORMI!) problemi, il disastroso umorismo e le battute a sfondo “Paperesco”,
sono quasi tutte condensate nella prima metà del film. Quando, finalmente, viene
introdotto il laboratorio, il laserone (come direbbe il Dr. Male) che apre il
portale da cui è stato accalappiato Howard, il film aumenta di ritmo e gli
attori fatto un lavoro davvero ottimo.
Fa un certo
effetto vedere, Tim Robbins, il futuro vincitore del premio Oscar, fare la parte dello sfigato irritante, con il
compito di fare da spalla comica e terzo incomodo, non credo sia una caso che
quando il suo personaggio, grazie ad un buco di sceneggiatura mica da ridere
(uno dei tanti), torna per aiutare Howard nella seconda metà del film, la trama migliori e Robbins risulti quasi simpatico, impresa notevole visto
che ogni volta che apre bocca nei primi minuti di film, viene voglia di
colpirlo sul naso con un giornale arrotolato.
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"Ti giuro, ho vinto un Oscar!" , "Si certo, ed io sono Zio Paperone dopo la crisi economica". |
La scena in
cui Howard e Phil fuggono sull'aliante a motore è il momento in cui il
personaggio di Robbins diventa simpatico e il film cambia passo, le battute a
sfondo “paperesco” diventano quasi divertenti (“Onora i tuoi progenitori
Howard! Vola!”) e fino ai titoli di coda il film si trasforma in un'unica
travolgente tirata, la ciliegina sulla torta è un favoloso mostro
Lovecraftiano, realizzato in bellissima stop motion, con un design che ancora
oggi risulterebbe moderno e gustosamente schifoso, non a caso era la mia parte
preferita del film da bambino… Sì, lo so, ho sempre avuto gusti macabri.
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"Avevo chiesto ben cotta la bistecca, questa ancora muggisce!". |
Malgrado il
fatto che il costume risulti palesemente posticcio, Howard riesce ad essere
carismatico e, con il passare dei minuti, è impossibile non fare il tifo per
lui, un povero inetto drammaticamente fuori posto in un mondo di “Scimmie senza
peli” che diventa l’eroe più improbabile possibile.
Una menzione
speciale se la merita Lea Thompson, forse l’unica che ha davvero pagato il
flop del film, peccato perché la Thompson aveva dei numeri, di sicuro la
ricorderete nei panni di Lorraine Baines (McFly) in Ritorno al Futuro, un ruolo quasi opposto a quello della spigliata Beverly
di questo film, ma che ha in comune quella sensualità che la
Thompson ha saputo mettere in entrambi i ruoli.
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"Ehi tu |
Nel film di Zemeckis il suo
personaggio le tentava tutte per portarsi a letto il suo futuro figliolo, di
qua, invece, rende credibile l’impossibile, ovvero che una bella ragazza possa
trovare allettante l’idea, non solo di condividere il letto (tanto per
cominciare) con un papero marziano, ma che possa anche innamorarsi di lui.
Inoltre, malgrado quel look che avrebbe fatto impallidire le Madonna e Cindy
Lauper dei tempi d’oro, riesce pure ad essere carina.
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Acconciature di cui potresti pentirti, rivedendoti in foto trent'anni dopo. |
Di 36 migliori
di Paper-Dollari (è il caso di dirlo) spesi, il film ne porta a casa appena 16,
Roger Elbert lo etichetta come il peggior film del 1986. Eppure, anche
rivedendolo, specialmente nel secondo tempo, è impossibile non notare quanto i
singoli talenti abbiano saputo fare il meglio con un personaggio che non era
possibile rendere credibile con gli effetti speciali del 1986. Devo dire che mi
sono davvero divertito a rivedere il film, il tema musicale è riuscito ancora
una volta ad esaltarmi e il mostrone finale è invecchiato alla grande!
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Possiamo tenerlo? Lo porterò fuori tre volte al giorno, promesso! |
Se i film
brutti fossero tutti così, sicuramente non vivremmo in un mondo migliore, ma
avremmo un cinema molto migliore, per quanto fuori luogo, l’umorismo di “Howard
e il destino del mondo” e il suo protagonista, sono davvero peggio di altri
film sfornati da George Lucas? No, sul serio, se Howard è tra i 50 peggiori film
di sempre, mi auguro che al numero uno di questa ipotetica classifica ci sia il maledetto Jar Jar!
Sbaglio o vi
sono debitore di un'icona sulla Apple lasciata aperta lassù? Rimedio subito!
Lucas aveva ancora il problema di finire di pagarsi il suo costosissimo ranch
ricordate? Alla canna del gas dopo il flop di Howard, il suo amico Steve Jobs,
si offrì di comprare la divisione della Lucasfilm che si occupava di computer
grafica, Lucas che attaccato ai soldi lo è sempre stato, accetta l’offerta di
buon grado ed esce dalle secche economiche, l’uomo con il dolcevita nero a
collo alto, invece, ha utilizzato quella tecnologia per dare man forte ad un
altro progetto in cui aveva le mani in pasta, una casa di produzione nota come Pixar
Animation Studios. Visto? Howard aveva davvero il destino del mondo tra le sue
piume!
Per assurdo,
trent’anni dopo, i tempi sono molto più adatti per un film su Howard che, non a
caso, ha già fatto una comparsata nei titoli di coda di Guardiani della galassia, un film con umorismo (anche per adulti),
animali antropomorfi in computer grafica e tratto da un fumetto
che per anni è stato scritto da… Steve Gerber. No, sul serio signori della
Marvel, se volete vantarvi al bar con quei tristoni della Distinta Concorrenza,
di essere riusciti a mandare a segno anche un remake migliore dell’originale,
qui avete il vostro uomo, anzi… Il vostro papero!
Ed ora, non osate perdervi il post di Doppiaggi Italioti dedicati all'adattamento di questo film!
Howard è uno di quei film bruttissimi che anche io ho sempre amato, mi aggiungo volentieri alla lista di chi chiede un nuovo remake!
RispondiEliminaUn tempo lo passavano in tv a ripetizione ;-) Normalmente non invoco un remake nemmeno per i film più brutti, tra la poca creatività e limiti di censura, le versioni nuove spesso sono peggiori dei vecchi film, ma in questo caso il momento giusto è ora, la Marvel ha i soldi, la tecnologia e la popolarità per fare anche un film con un papero, d’altra parte ha già vinto tutto con un procione e un albero ;-) Cheers
EliminaNon ho visto il film ma sono uno di quelli che Howard lo hanno conosciuto su Eureka come "Orestolo il papero". E non ancora soddisfatto, mi sono pure acquistato la "Treasury Edition" che la Marvel gli ha dedicato più o meno in quello stesso periodo.
RispondiEliminaQuesta è la passione dei veri Marvel Fan, sapevo di poter contare sulle tue conoscenze sconfinate ;-) Io ho incontrato Howard dopo, stranamente negli anni ’90 faceva spesso capolino, anche nel folle universo “Amalgam”, una cosa che era possibile solo in quel decennio ;-) Cheers!
EliminaEh si perché poi di Howard fumettistico c'è un anedotto di quel discolaccio di Gerber ( che è sempre stata una persona un pò viscida e furbetta, anche se bravo come scrittore ). Infatti all' epoca fecero un cross over tra Howard e Savage Dragon della Image con uans toria divisa nei due albi.
EliminaNella parte Image, ( non controllata dalla Marvel ) Gerber fa spuntare una moltitudine di Howard e Beverly , e il nostro papero spinge due delle loro copie nell' universo Marvel.
Poi lui e Beve cambiano aspetto e nome, tipo programma protezione dell' FBI , e si rifanno una vita altrove ).
Quindi, L'Howard dagli anni 90 in poi che si vede negli albi Marvel, sarebbe un impostore .
Una sottile vendetta di Gerber sui soldi che non ha mai visto per i diritti ( peccato che lo avesse co-creato con un disegnatore, con cui Gerber però non voleva dividere un soldo. Da qui la mia bassa stima per lui).
Savage Dragon penso sia il personaggio con più amici nella storia dei fumetti, credo che abbia incontrato tutti, ma tutti tutti ;-) Purtroppo questa storia mi manca, la Marvel non ha capito che Howard ha un potenziale infinito, ora puntano tutto su Deadpool ma Howard resta il numero uno! Cheers
EliminaAh, mi ero dimenticato di Howard! Mi pare che è uscito in Italia di dicembre, quindi tra un po' rispammerò il tuo bellissimo post per festeggiarne l'anniversario italiano ;-)
RispondiEliminaOnestamente l'ho visto all'epoca - credo in cassetta - e prontamente l'ho cancellato. Non mi ha preso proprio ma magari rivedendolo oggi, con tutte le vere porcate che infestano il cinema, sicuramente lo rivaluterei alla grande.
Tim Robbins comunque lo ricordo scemotto fino ai primi anni Novanta: a memoria, credo che con "Bob Roberts" sia iniziata la sua carriera di attore "impegnato".
Tempo fa ho provato a rileggermi un vecchio fumetto di Orestolo il papero su "Eureka" - il blogger Ivano Landi mi aveva segnalato una parodia di Conan con Howard barbarico che salva Red Sonja! - ma è davvero uno stile a me indigesto: ovviamente non faccio testo su questi fumetti :-P
Era un po’ che avevo il commento in canna, ho rischiato di arrivare tardi per i trent’anni ;-) Ora è qui, fai pure e grazie!
EliminaSe avessi visto il film da grandicello, non credo che lo avrei mitizzato, ma ero piccoletto abbastanza per godermelo, se uscisse con la tecnologia di oggi, sarebbe tutta un'altra faccenda.
Tim Robbins mi è molto simpatico e mi piace come recita, ma hai ragione, a fare lo scemo è capacissimo, nella recente serie tv “The Brink” lo ha dimostrato. Ecco, "Bob Roberts" mi manca, un titolo che dovrei recuperare.
Quella storia è celeberrima, poi oh! Questione di gusti personali ;-) Cheers
Per l'anniversario mi rivedete il prossimo dicembre mi sa.
EliminaComunque Orestolo for President!
Non sapevo che fosse uscito in Italia a Dicembre altrimenti avrei aspettato, ci rivediamo tutti per l'anniversario mentre io imparo a verificare le date di uscita prima :-) Lo voterei Orestolo anche volentieri! ;-)
EliminaUno dei film che più ho adorato da bambino, simpatico e spassoso nonché abbastanza spaventoso per quei tempi e quell'età, comunque non sapevo che fosse in quella classifica, certo ripensandoci come guadagni ha toppato però è veramente un cult, addirittura se dovessi spiegare cos'è un film cult, questo sarebbe l'esempio perfetto ;)
RispondiEliminaHai ragione, Howard non è noto al grande pubblico ma è un personaggio di culto già nei suoi fumetti, questo film, brutto ma amatissimo, alimento il mito intorno al personaggio. L'occulto super sovrano era fantastico, un po' per la stop-motion, un po' per quel suo essere gustosamente orrido ;-) Cheers!
EliminaHoward è un cultissimo degli anni '80!
RispondiEliminaMagari facessero i film Marvel ancora così, con questa caratura...!
Il preservativo piccolissimo... ficata XD
L'ultima volta che mi sono imbattuto in Orestolo è stata su Wiz, testata chiusa quindici anni fa... pensa tu :)
Moz-
Me la ricordo bene Wiz, non mi perdevo un numero, ricordo uno speciale di Natale con Howard letto proprio lì ;-) Hai ragione si sono impegnati anche per i dettagli che ora consideriamo (S)cult, a me fa sempre ridere il paginone centrale di Playduck :-D Cheers!
EliminaIo beccai un numero dell’ Uomo ragno deluxe con il clone dell’ arrampicamuri, Gambit ed Howard! Da ragazzino fui sorpreso nel vedere che il nostro era un fumetto!
EliminaHo lo stesso numero nella mia collezione di fumetti dell’Uomo Ragno (storia vera). Cheers!
EliminaBellissima questa rubrica dei bruttissimi! ;)
RispondiEliminaPure io con Howard ci sono cresciuto.
Maledetti quelli che hanno osato infilarlo tra i 50 film più brutti di sempre!
Ti ringrazio, è il mio modo di rendere omaggio ai brutti anatroccoli, è il caso di dirlo ;-)
EliminaSiamo in due allora, sarà pure bruttissimo ma è un gran ricordo d’infanzia! Cheers
Ah! Amavo questo film che per me bimbetto era tutto tranne che uno tra i 50 film più brutti della storia del cinema.Tradurre Howard con Orestolo trovo sia discutibile e geniale allo stesso tempo. Grandissimo Jeffrey Jones, per non parlare di Lea Thompson che all'epoca ero sì bambino ma non castrato. Grazie per la tua attenta ricerca di codeste perle.
RispondiEliminaMi fa piacere vedere che eravamo in tanti a goderci questo film. Sul resto hai detto benissimo, Lea Thompson mi ha smosso gli ormoni tanto che sono stato il primo della mia classe a farmi la barba ;-) Grazie a te per aver letto tutto! Cheers
EliminaE' tutto sbagliato... Ma è tutto così bello!
RispondiEliminaHoward è un cult, nel bene e nel male :D
Esatto, i migliori tecnici e attori possibili, applicati ad un idea bella ma sbagliata. Un film che si è guadagnato il suo status di film di culto ;-) Cheers
EliminaBrutto o bello, Howard si ama a prescindere.
RispondiEliminaPersonalmente lo ritengo uno dei film preferiti della mia infanzia ed uno dei film che rivedevo volentieri in videocassetta in loop.
Oh! Sono contento, sto scoprendo che un sacco di gente è cresciuta come me guardando questo film, sono soddisfazioni! ;-) Cheers
EliminaA me sto film, nonostante la bruttura, piace davvero un casino!
RispondiEliminaAd un certo punto cambia passo e diventa una gran tirata fino ai titoli di coda, e malgrado i difetti fa ancora ridere ;-) Cheers
EliminaSappi che di recente abbiamo registrato un episodio proprio su questo film per la serie "i videocommentatori", però ce ne vorrà prima che veda la luce.
RispondiEliminaLa battuta del "se non sopportate il calore venite fuori da quella cucina" è una diretta traduzione di un detto comune in America che era presente anche in Robocop sebbene adattata diversamente. Ne spiegai le origini qui https://doppiaggiitalioti.wordpress.com/2014/06/30/robocop-1987-una-recensione-piena-di-parolacce/
Ottima recensione come sempre, molti degli aneddoti li conoscevo già perché manco a dirlo, anche io lo vedevo da piccolo sebbene non ricordo di esserne stato un appassionato (infatti non lo registrai mai su VHS), all'epoca non era neanche troppo stravagante per i ragazzini, a rivederlo da adulti fa un certo effetto.
Sul pupazzo non concordo, i soldi spesi si vedono tutti, le espressioni della testa sono fenomenali (2 MILIONI spesi da Lucas di tasca propria! Al di là del budget stanziato per il film), nella mia mente anni '80 è ancora un personaggio che visivamente funziona... è TUTTO IL RESTO che non funziona! Mi riferisco a cose come il fatto che ad alcuni vedere un papero sembra strano, ad altri sembra normale... non si capisce quale diavolo sia la logica di quel luogo. Lasciamo perdere il Pianeta Riferimenti dal quale proviene, tra l'altro a forma d'uovo, tutti elementi cartoneschi che però non si combinano bene con le battute per adulti. Lui che seduce lei, lei ci sta e poi il papero si tira indietro intimorito... poi l'Oscuro Super Sovrano che prima dice di non aver più bisogno di cibo umano e poco dopo si lamenta che gli avevano portato via le uova (messa lì unicamente per fare una battuta non richiesta)... chi era alla sceneggiatura sarebbe da strozzare.
Bene già mi frego le mani per il video commento! :-D La battuta me la ricordo bene anche in Robocop, sul Robo-Poliziotto di Detroit non ho ancora letto nessuno dei tuoi pezzi, ma rimedierò.
EliminaIn effetti il personaggio è molto espressivo, merito degli effetti animatronici, che risultano spesso meglio di tanta CGI moderna. In effetti è un argomento interessante, nel film tutti gli umani reagiscono ad Howard in modo differente, alcuni si spaventano, altri pensano che sia uno scherzo, altri invece, non fanno una piega, il che è parecchio strano.
Per il resto, beh gli autori della sceneggiatura, sono gli stessi dei luoghi comuni sull'India de "Il tempio maledetto" non proprio una garanzia ;-) Cheers!
E non pensare che non mi sia sfuggita la tua citazione su Better Call Saul. Finissima!
RispondiEliminaHai un occhio da falco, sei stato il primo e beccarla, mi diverto a spargere "Easter eggs", giusto per stare in tema con Howard ;-) Cheers!
EliminaCome suggerisci più volte tu, Howard era semplicemente troppo avanti per quegli anni.
RispondiEliminaInfatti spero che ora che i tempi sono più maturi, possa tornare, magari in buona CGI ;-) Cheers
EliminaAh, ah! Anch’ io preferivo e preferisco la seconda parte. Infatti la prima tendo a dimenticarla. XD Ed in effetti più che umorismo adulto si tratta di cattivo gusto! Quel supersovrano sia in versione JJ posseduto che aspetto originale tutt’ ora è piuttosto inquietante. Come fatto notare, come lo promuovi un film così? Infatti... uno di quelli di cui il giorno dopo si parlava a scuola comunque! Da quando ho visto quella scena nel primo guardiani che attendo un nuovo film! XD L’ unica altra pellicola che attendevo del MU era guardiani 3, ma un’ inspiegabile ed assurda polemica ha investito Gunn! Sic!
RispondiEliminaTemo che non lo vedremo mai Howard, dopo il licenziamento di Gunn abbiamo perso l’unica occasione concreta, quanto ci vorrebbe la sua boccaccia larga (oppure dovrei dire becco?) nel cinema bacchettone di oggi. Cheers!
EliminaOggi mi vedo il Goldberg il telefilm che cavalca la moda anni 80 , e che ti becco ?
RispondiEliminaUn episodio dove il protagonista,il piccolo Adam ( un ragazzetto nerd appasionato di cinema fantastico, Star Wars, , fumetti, Voltron , Masters ecc...)si rende conto di stare crescendo dopo aver visto la vhs con lo speciale natalizo di Star Wars.
Infatti gli fa così schifo ( lui è che è un fan di SW ) da rendersi conto che tutto quello che ama sono scemenze sensa senzo, e ch sarebbe ora di mettere queste cose da parte e diventare adulto.
Cosa c'entra tutto questo con Howard ?
Bè, perché suo nonno, preoccupato che il nipote diventi un adulto arido incapace di sognare come il 90% della popolazione terrestre, lo invita a vedere "il nuovo film al cinema di Lucas con l'attrice di Ritorno al futuro , non potrà non piacerti !"
E quel film è Howard, dove viene pure criticata la scena di "accoppiamento" di Howard e Bev , c( che poi a me la scena ha sempre dato l'idea che lei lo prendesse in giro e che alla fine volessero dormire e basta ).
Adam se ne va deluso appena vista la scena e sente la sua infanzia sempre più lontana .
Ma il nonno, gli fa capire che è importante mantenere quella parte infantile di noi che ci permettere di sognare ed entusiasmarci per delle sciocchezze , trovano quello che c'è di buono in ogni cosa.
Come appunto lo speciale di SW, che farà schifo, ma mostra Boba Fett per la prima volta.
E alla fine Adam arriva ad apprezzare lo special di SW ( e ce ne vuole ..), e col nonno va a vedere di nuovo Howard, divertendosi un mondo.
Cacchio, finalmente un episodio sugli anni 80 fatto come si deve e che ha qualcosa da dire.
E aggiungo, ce ne fossero di più, di nonni così ( forse noi, un giorno ...) !
Si in effetti questo è un modo di raccontare gli anni '80 e il loro lascito ammiccando, ma in maniera sensata, un giorno noi diventeremo nonni così, sicuro! ;-) Cheers
EliminaMa perché bruttissimo!! Daii 😊
RispondiEliminaAnche questa vhs l'ho tritata da bambino! Lea Thompson aor/glam rocker mi prendeva troppo bene 😍
P.S. Il mio "perché bruttissimo" era retorico, eh!
EliminaHo capito benissimo il senso dell'appellativo...d'altronde l'hai scritto bello chiaro! 😁😁😁 Grande Cassidy!
I "Bruttissimi" sono come i "Classidy", almeno per valore affettivo ;-) Cheers
EliminaLea Thompson è stata la causa di svariate turbe adolescenziali, penso per molti di noi ;-) Cheers
EliminaConsidera che per me Tim Robbins è sempre stato (ed è ancora 😂) "quello mezzo tocco che stava su Howard"!!
EliminaWow non ero a conoscenza di tutte queste curiosità come il mega budget a disposizione e Lucas come "eminenza grigia" dietro a tutto (ecco perché l'Indiana Jones papero!!).
Convengo anche sugli effetti in stop motion invecchiati bene dello schifoso occulto super sovrano! E anche per me quella era la parte del film che preferivo!
Non solo, dicevo sempre "Ma il Dr. Jenning e Dick Jones usano gli stessi modi di dire?" 😄😄
Proprio in questi giorni mentre cucinavo a casa con sto caldo mortale pensavo alla frase "se il caldo non vi piace non state in cucina" 😂😂😂
Quella frase è un culto, impossibile non citarla ad ogni piè sospinto, e Tim Robbins ha ancora una carriera malgrado la sua parte in questo film, un vero evento! ;-) Cheers
EliminaSai che faccio? Una pazzia! Me lo rivedo! 😉😄 Cominciano ad essere parecchi anni che non lo faccio!
EliminaIl genere di pazzia che mi piace, fammi sapere come ti sei (ri)trovato ;-) Cheers
EliminaAppena finito di rivederlo...e ho messo su subito Alien Nation... Mi sono ritrovato benissimo!! 😄👍🏻
EliminaNon avevo mai fatto caso a "George Lucas presents" perché la mia registrazione da Italia1 cominciava appena si vede Howard che posa le chiavi appena tornato a casa!!
Il codice cifraaaaatorghhh!
Ma quel pezzo della tavola calda è pieno di battute che mi fanno ancora torcere! Mi diverto con poco! 😂😂
Oggi sarebbe un culto, molto più di allora, era semplicemente troppo strambo per i tempi ;-) Cheers
EliminaSe Dio avesse voluto farci volare non ci avrebbe fatto perdere le ali!
EliminaQuanto rido su quella scena, un casino tu non hai idea ;-) Cheers
EliminaMa ora che l'ho rivisto mi sono accorto effettivamente di quante battute fighe ci sono in questo film!! E perché lo scambio:
EliminaDr. Jenning: "Così come tu per un caso sei stato portato qui, questa notte la potenza del raggio laser mi ha finalmente liberato dalla regione dei demoni e mi ha risucchiato giù in quel laboratorio..."
Howard: "Com'è piccolo l'universo!"
😂😂😂
Nella seconda metà il film prende letteralmente il volo (hai capito? Il vol... Ok la smetto) le battute migliorano, si ride un sacco. Posso capire la brutta fama del film e i suoi problemi nel trovare un pubblico di riferimento nel 1986, ma il secondo tempo non si merita la brutta nomea che Howard si porta dietro da trent'anni. Cheers!
EliminaAhaha sisi credo di aver capito!! Nudge-nudge say no more!
EliminaAssolutamente d'accordo con te!!
Si passa da Howard ai Python senza colpo ferire qui ;-) Cheers
EliminaGià!! 😄
EliminaProprio liscio liscio come la seta (cit.) 😉😉
Bro-fist! ;-) Cheers
EliminaIl mio film preferito dagli otto ai dieci anni,scalzato quando vidi Termintor 2 a 11 anni,quando l'ho rivisto da adulto la prima volta ho pensato "non ci credooooo,ma quella tipa,la mia cotta cinematografica da bambino è la mamma di Martin Mcfly ??? E quello ? Tim Robbins ??? Pazzesco". L'effetto che fa la prima volta da adulto è di storcere un pò il naso perchè non è il film perfeto che ricordavi,ma almeno per me,nelle visioni successive migliora sempre di più. Adesso non lo vedo da un pò,sbaglio o all'inizio ci stà una citazione di 2001 odissea nello spazio ? O forse era solo nel trailer ? A proposito,adoro questo blog,l'ho scoperto da poco e leggerlo sarà una piacevole droga.
RispondiEliminaIo invece adoro il tuo blog Carpenteriano cestistico mi piace! ;-) Penso fosse solo nel trailer, però si è un film che da grande ti fa storcere il naso e tornare bambini, io ho amato prima "Terminator" e poi questo, ma il risultato non cambia, benvenuto a bordo della Bara Volante! Cheers
EliminaGrazie,mi sei simpatico,puoi chiamarmi Jena. Cheers
RispondiEliminaUso delle citazione Carpenteriane molto ben visto sulla Bara Volante ;-) Cheers!
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