“Americanata”
io la odio questa parola, non vuol dire niente, viene usata a caso in modo
spesso dispregiativo, come quando danno dei “Graffittari” ai ragazzi che fanno
murales con le bombolette spray o “Fumettaro” a, beh, me!
Di solito chi
usa la parola “Americanata” per descrivere un film intende una roba con le
esplosioni, dove i protagonisti si esprimono per punch-line ad effetto (note
anche come “Frasi Maschie” ciao Lucius) in film generalmente patriottici,
retorici o a sfondo militaristico. Anche “Braveheart” è un film retorico e
patriottico, però piace a tutti (a me sicuramente), non ho mai sentito
nessuno definirlo una “Scozzesata”, anche perché è un film americano, però
diretto da un Australiano, quindi dovrebbe essere una “Americascozzeaustralianata”
supercalifragilistichespiralidoso…
Non ho mai
capito il senso di questa parola, perché dire “Americanata” di un film con le
esplosioni? Io i film con le esplosioni li chiamo “Bei film”, vuoi dire che è
un film tamarro? Dì tamarro, no? Insomma, non la capisco ‘sta parola, mi sembra
un dispregiativo classista. Certo qualcuno potrebbe dire che è la parola
perfetta per descrivere “Independence Day” di Roland Emmerich, ma là fuori ci
sono un sacco di persone pronte ad etichettarlo come “Cult”.
Dubbi non ne ho, io da queste parti i film bruttini (a volte anche bruttini forti) che hanno
saputo diventare dei cult hanno un nome preciso, sono i Bruttissimi di Rete
Cassidy!
L’intento di
questa non-rubrica è sempre lo stesso: parlare di quei film oggettivamente
brutti, ma con carattere, non è una celebrazione del brutto fine a se stessa,
ma un modo per ricordarci che anche le ciambelle venute fuori senza il buco
possono essere gustose da mangiare.
Io ho dei
grossi problemi con Roland Emmerich, resto con la definizione che gli ha appioppato Terry Gilliam, il regista tedesco naturalizzato americano è un entusiasta del Paese della torta di mele,
tecnicamente penso sia incredibilmente preparato, giusto un po’ meno bravo di
Michael Bay, ma con lo stesso gusto estetico discutibile: Michele Baia ama gli
elicotteri e i Robot che scoreggiano, mentre Rolando Emmerigo adora i suoi
personaggi schematici sempre uguali a se stessi, i suoi bravi padri di famiglia
divorziati, ma ancora innamorati, le ex mogli risolute e in buoni rapporti, i Presidenti degli Stati Uniti sempre buoni e i burocrati incravattati che
consigliano sempre male, così come gli stramboidi visionari che anticipano la
catastrofe, ma a cui nessuno crede perché sono... Beh, degli strambodi visionari.
Non vorrei tediarvi con i dettagli, in fondo di questo
schema Emmerichiano vi avevo già parlato.
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Ancora una super scena, anche dopo vent'anni. |
Non voglio
male a Roland Emmerich, non mi perdo mai i suoi film, nemmeno uno, “Il Patriota”
(2000) mi piace per motivi “Braveheartiani”, se non sai goderti il suo maestoso
reparto tecnico, o l’incredibile genuinità del suo cinema (che fornisce
esattamente quello che promette, e nel 2016 non è cosa da poco), l’unico modo
per amarlo è avere tredici anni.
Per motivi
puramente anagrafici io tredici anni li avevo davvero nel 1996 quando uscì in
sala “Independence Day”, che poi è anche il motivo per cui sono tra quelli che
lo considerano un film di culto, malgrado gli ENORMI difetti, già evidenti
anche agli occhi miopi del me stesso tredicenne di allora. Pensate che avevo
anche la VHS, me la ricordo benissimo: custodia blu, invece del classico nero
e una copertina olografica troppo esagerata, che a seconda di come la
orientavi, vedevi la Casa Bianca integra, oppure la Casa Bianca che esplodeva
in mille pezzi, sono sicuro che è ancora nel mucchio della VHS custodite dal
Signor Cassidy Senior… Fategli un saluto che ci legge da casa!
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Non provate ad orientare lo schermo, non è la stessa cosa. |
Per la nuda
cronaca: gli altri film di Emmerich che apprezzo sono tutti quelli usciti prima
di “ID4” (come pubblicizzano questo film nell’ormai lontano 1996), ovvero “I
nuovi eroi” (1992) e “Stargate” (1994), anche di quello avevo la VHS, regalo
della mia mamma, su assist paterno... Ecco magari una volta di queste parliamo
pure di “Stargate”.
Ormai erano
anni che non rivedevo “Independence Day”, vi giuro, dal raggiungimento della
maggiore età non so se l’ho mai rivisto davvero, fino a qualche giorno fa, vuoi
non tentare un rischiassimo ripasso prima dell’uscita dell’ancora più rischioso
sequel “Independence Day – Rigenerazione”? Sapete che vi dico? Malgrado gli
anni di assenza lo ricordavo ancora dettagliatamente, con intere porzioni dei
non per forza magnifici dialoghi mandati a memoria ("Il vetro è
antiproiettile?", "Nossignore!" BANG! BANG! BANG!).
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Potevate almeno aspettare l'insediamento di Donald Trump! |
“Independence
Day” uscì in patria il 4 Luglio (ovviamente) del 1996, anticipato da una
campagna promozionale grossa come i dischi volanti di questo film, talmente
esagerata che il compositore dell’ottima (non scherzo, ottima e volutamente
esagerata) colonna sonora, David Arnold per consegnare le tracce per il film e
non farsi prendere dall’ansia da prestazione, si chiuse in una stanza d’albergo
diversi giorni, anche solo per evitare i cartelloni pubblicitari giganti del
film (storia vera). Per altro, la batteria nella traccia composta da Arnold,
che si sente durante l’invasione aliena, per volere del suo autore, tradotta
con il codice Morse compone le lettere D, I, E. Non credo serva la traduzione.
“ID4”
(acronimo inventato per motivi legali in attesa di poter utilizzare il titolo
definitivo) è stato il primo film ad applicare ai personaggi lo schemino
ossessivo che Rolando Emmerigo utilizzerà per tutti i suoi film catastrofici, quindi
nel 1996 i personaggi erano già degli stereotipi (il Presidente, il nerd, il pilota
di caccia, la donna, il cane, l’ubriacone) scritti usando il pennarellone a
punta grossa, ma almeno non erano ancora una consuetudine. Il film incassò tipo
il prodotto interno lordo di sei o sette Stati africani messi insieme,
diventando il più grosso incasso per un film di astronavi, ma anche il più
grosso incasso del 1996.
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La Terra contro i dischi volanti come la intendevamo negli anni '90. |
Un successo
così grosso che costrinse la Warner Bros a posticipare il suo film sulle
invasioni aliene, ovvero il bellissimo “Mars Attack!” di Tim Burton (quando era
ancora se stesso), che con il senno di poi, è un film decisamente migliore sull’argomento
omini verdi che invadono la Terra.
La trama,
davvero devo parlarvi della trama di questo film? Vabbè, dai: gli Alieni invadono
la Terra con astronavi grosse come il Molise, il loro piano è ucciderci tutti ("Può
esserci pace tra noi, cosa dobbiamo fare?", “Mooo-riiiii-Reeeeee” ogni
volta che vedo il film faccio la voce dell’alieno. Storia vera!),
fondamentalmente perché sono dei bastardi quasi sicuramente non Americani.
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Previsto sole e cielo sereno salvo leggeri UFOlamenti. |
L’unico popolo
che conta sul pianeta (America! FUCK YEAH!), prima incassa e piange i suoi morti, poi il Presidente degli Stati Uniti fa un discorso motivazionale, gli umani s'inventano una menata pazzesca di un virus e fanno saltare per aria gli Alieni (o forse dovrei dire, “Gli esportano la Democrazia”?), giusto in tempo per il 4 di Luglio, che diventa in automatico una festa di tutto il mondo e non solo americana, tipo com'è successo ad Halloween, ma senza dover aspettare tutti quegli anni passati a produrre film Horror e speciali dei Simpson.
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"L'avete distrutta! Maledetti, maledetti per l'eternità! Tutti!" (Cit.) |
Cosa volete
che vi dica? Che “Independence Day” è un bel film? I film belli per me sono
fatti diversamente da questo, lo si ama oppure lo si odia, nel primo caso è
probabilmente per motivi affettivi, però è un film incredibilmente dritto, una
roba da pop-corn in cui i cattivi sono così stronzi che è impossibile non
schierarsi tutti dalla parte degli umani, a voler fare della dietrologia si
potrebbe dire che è intellettualmente pericoloso, perché esporta il peggio dell’Americanità
(ho detto Americanità non Americanata!), ma davvero ve la sentite voi di fare
un discorso del genere parlando di un film in cui la potente e cattivissima
civiltà aliena colonizzatrice di mondi, viene sconfitta da un virus informatico
programmato in un paio d’ore da un nerd su un computer che oggi come oggi non
riuscirebbe nemmeno a supportare Windows 98?
“Independence
Day” va preso per quello che è: una roba con Will Smith che si atteggia a super
figo di Bel-Air come già nel primo “Bad boys” e avrebbe continuato a fare fino
al 2001, quando Michael Mann afferrandolo per una delle due vistose orecchie
gli avrebbe detto: “E ‘mo ti faccio recitare io caro il mio Fresh Prince”.
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Dopo questa lo hanno arruolato nei Men in Black per acclamazione popolare. |
La storia del
pilota Steve Hiller interpretato da Smith è uno spasso, è il primo della sua squadriglia,
ma non può fare il salto di qualità ed entrare a far parte della NASA perché la
sua fidanzata fa la spogliarellista (!). Come a dire: cosa fa lei nel tempo
libero? Sparo alle anatre nel parco, venga la NASA ha bisogno di persone come
lei! Fidanzato con uno spogliarellista? No no, giammai! Ah, per altro, la
fidanzata stripper è interpretata da Vivica A. Fox, vista in “Kill Bill” e poi
persa nei meandri della serie B, ultimo avvistamento, uno degli Sharknado se non ricordo male.
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I veri duri e i Labrador non guardano l'esplosione. |
Uno dei motivi
per cui “ID4” (per gli amici) mi conquistò da subito è per la presenza di
quello che già allora era uno dei miei attori preferiti: Jeff Goldblum. Avevo
già avuto modo di mitizzarlo per il suo matematico (caosologo!) Ian Malcolm di Jurassic Park e ancora
prima nei panni di Seth Brundle ne “La Mosca” di David Cronenberg. Qui dietro
gli occhiali e la camicia a quadri di David, Jeff Goldblum completa la sua
ideale “Trilogia del cervellone”.
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Il piano è ridicolo ma spiegato da te Jeff sembra una forza! |
Goldblum mi
manda giù di testa, ha un modo di gesticolare a rallentare quando spiega i
concetti che trovo ipnotico, considerando che qui per tre o quattro
volte, il personaggio ha l’occasione di lanciarsi in spiegoni illustrativi,
potete capire come mai questo film avesse tutto per piacermi già allora. Per
assurdo, anche in coppia con il suo opposto Will Smith, lo strambo duo funziona
e i dialoghi, per quanto scemi (“Porca? Cosa vuol dire porca?”, “Dobbiamo avere
rapporti più stretti noi due”) hanno pure un loro misterioso perché.
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Inoltre mi sono sempre piaciute le sue camice a quadri. |
Anche il
tedioso padre di David, interpretato da Judd Hirsch, è uno stereotipo sugli
anziani, Rolando Emmerigo ce lo mostra al parco intento a giocare a scacchi con
il figlio, probabilmente se il personaggio vivesse in Italia passerebbe il
tempo a guardare qualche cantiere aperto, dopo la distruzione seminata dagli
alieni ci sarebbe un sacco di lavoro da fare.
Un anziano
fastidioso che cita a caso i Beatles, uno di quelli che parla di scie chimiche,
nuovo ordine mondiale e Area 51, ma trattandosi di un film di Roland Emmerich,
l’Area 51 esiste davvero e dentro ci lavora un dottore fricchettone
interpretato da quello che faceva Data in “Star Trek - The Next generation”.
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Il reattore di curvatura è sicuro dicevano, ecco gli effetti a lungo termine! |
Il design
degli alieni non è male, l’idea dell’esoscheletro biomeccanico è stata una
trovata venuta fuori un po’ per caso: guardando i bozzetti delle creature
aliene, Roland Emmerich non sapeva decidersi tra due che gli piacevano
particolarmente, quindi decise di usarli entrambi, uno per le creature vere e
proprie, l’altro per la loro tuta biomeccanica.
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"Ma che ne so... tu vola disinvolto!" (Cit.) |
Per altro,
anche rivedendo il film, resta chiaro oggi come nel 1996, che la scena in cui
la nave spazia arriva sopra New York spuntando fuori dalle nuvole sia una delle
cose più grosse viste al cinema, basta quella a rendere l’idea di quanto
l’umanità sia minuscola di fronte alla minaccia. Certo, fa ridere che il sistema
di navette degli alieni funzioni con il principio secondo il quale se la nave madre
facendo retromarcia becca un panettoncino di cemento, tutte le altre navi ad
essa collegate precipitano a terra a peso morto. Nemmeno un missile nucleare nemmeno
scalfisce lo scudo alla “Star Trek” (ecco perché c’era Data nel cast!) e poi
non hanno un antivirus sui loro computer? Oddio, a ben pensarci, alcuni
miei colleghi sono in grado di fare ben peggio quando si tratta di
computer!
Poi, dai, diciamolo: è un omaggio a "La guerra dei mondi" di H.G. Wells, solo che il virus è informatico, invece che quello del raffreddore.
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Miss Luglio 1996, sul paginone centrale di "Playalien". |
Il personaggio
dell’ubriacone deriso da tutti per i suoi racconti alticci di quando è stato
rapito dagli alieni (negli anni ’90 era l’argomento più caldo in circolazione,
anche per colpa di X-Files),
interpretato da Randy Quaid è una super macchietta, che tocca il fondo prima di
cominciare a risalire ("Continua a portare, continua!"), clamoroso il
volo finale, omaggio all'attacco dei ribelli alla Morte Nera di Guerre Stellari, un tripudio di roba che esplode e di Eagle one! Fox Two! Piiiiii-BOOOM!
Che sarà pure una colossale tamarrata, ma è talmente divertente che
chissenefrega, soprattutto quando finiscono i missili, quei dannati missili! Perché
nessuno ha più missili?! Fino a quel “Mi scusi per il ritardo signor Presidente”
che fa venire giù il soffitto. Il sacrificio di Russell, coincide con la sua
redenzione (tema classico dei film di Rolando) ed è perfettamente in linea con
la politica del film noi umani buoni contro voi alieni bastardi, quella di
Russell è una vendetta per le torture subite durante i suoi rapimenti, veri o presunti,
un uomo che si redime agli occhi dei figli e si riprende il suo orgoglio, in
maniera sensibile e toccante, come? Con un dialogo...
“Va bene
brutti alieni del cazzo! Usando un'espressione della mia generazione,
ficcatevelo nel culo!”
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Incontri ravvicinati 2: A volte ritornano |
Quanta
sensibilità artistica, quanto male di vivere represso nei silenzi del non dett…
Vabbè, dai, è una cafonata, però minchia che spasso! Tra l’altro, la prima delle
profezie centrate da Rolando in vita sua, è che l’attore Randy Quaid, poi un
ubriacone strambo e pazzoide lo è diventato davvero, non nella finzione, ma nella
vita, forse si è immedesimato troppo nel ruolo, oppure, non stava recitando
(gulp!).
La parte che
divide è sicuramente il discorso del Presidente degli Stati Uniti Bill Pullman,
a volte penso che Rolando Emmerigo sia Democratico e che il personaggio di
Pullman in fondo sia una specie di Bill Clinton che per qualche ragione invece
di suonare il Sax e giocare con le stagiste, guida aerei da caccia.
 |
"Quello le stagiste io gli aerei da caccia, com'è sta storia?". |
Anche perché Rolando
ha iniziato ad essere più “critico” (virgolette d’obbligo) con il governo
durante i suoi film usciti in sala durante la presidenza Bush, vabbè a parte
questo, il piano originale di Emmerich era quello di avere un Presidente
interpretato da (tenetevi forte) Kevin Spacey, incassato il no dell’attore, ha
optato per Pullman, a guardare come sono andate le cose, forse Rolando non aveva sbagliato poi di tanto anche questa previsione.
Il discorso
del Presidente è una roba, come detto, concettualmente anche criticabile, ma nell’ottica
del film caciarone guardato abbracciato al ciotolone dei Pop-Corn, alla fine ti
prende per il bavero e ti tira dentro, quando la musica di David Arnold inizia
ad andare su, arriva quel clamoroso "...noi non ce ne andremo in silenzio
nella notte!" e allora ciao! Ma ciao proprio, parte il fomento e non ci
sono più per nessuno, noi non ci arrenderemo senza combattere! Noi continueremo
a vivere! Noi sopravviveremo! Oggi, festeggiamo il nostro giorno
dell'indipendenza! Yeeeeaaaah! Trionfo giubilo!
 |
"Noi pochi, noi felici pochi, a combattere in questo giorno dell'indipendenza!" (una cosa così tipo). |
Ma che ne
sapete voi, cosa ne volete sapere, “Americanate” tzè, l’avete mai vista la
vostra Margherita Buy fare un monologo come questo? Che ne sapete, che ne
sapete!
Cafonate
ignoranti ed esaltanti a parte, diamo atto ad “Independence Day” di aver saputo
anticipare tante minacce globali e la distruzione cinematografica nei blockbuster
degli ultimi vent’anni, quando Roland Emmerich critica i film di super eroi, lo
fa per sponsorizzare il sequel di questo film, certo, ma non ha del tutto torto,
le minacce sconfitte dai super eroi di oggi, sono figlie degli Alieni che
ignorano l’esistenza di Kaspersky di ieri.
 |
il secondo ballo della vittoria più bello della storia del cinema. |
Certo, per i
film successivi di Emmerich io ormai ero troppo grande e lui troppo innamorato
del suo schema ripetitivo, “ID4” è nel mezzo, bruttissimo, ma per qualcuno che c’era
a suo modo di culto, a volte il Cinema è anche questione di tempismo.
It's the End of the
World as We Know It (And I Feel Fine)
una cagata pazzesca pero' io lo amo alla follia (vergogna...) il secondo invece è brutto brutto brutto...
RispondiEliminaBrutto ma con personalità, come dicevano in “Pulp Fiction” la personalità conta ;-) Del secondo ne parliamo a breve da queste parti, il suo merito per ora è quello di avermi convinto a rivedere questo film, oddio, non so se è un merito ;-) Cheers!
EliminaM'hai fatto morire, post eccezionale ^_^
RispondiEliminaNon amo Emmerich, ma è innegabile che ci sappia fare. L'unico suo film che ho visto più volte - Universal Soldier, ovviamente! - ha una qualità superiore e si vede confrontandolo con i suoi tanti sequel. Emmerich ha sicuramente qualcosa in più, però non sono mai riuscito a farmi piacere le trame che sceglie.
Sai che non riesco a ricordare se l'ho visto questo ID4? Ricordo che mi infastidivano due cose: l'ossessiva pubblicità e Will Smith "duro" :-D
Comunque voto per una serie di post in cui presenti le tue VHS, oggetti ormai da collezione sfrenata che adoro: se tiri fuori le tue io tiro fuori le mie :-P
Ti ringrazio! :-D
EliminaEmmerich sa il fatto suo ma sceglie storie pessime, quando prova la via dei film seri (non ho ancora visto “Stonewall” ma “Anonymous” era riassunto nel titolo) si vede che non è se stesso, i blockbuster lì sa fare, quando troverà una sceneggiatura valida (non scritta da lui o dai suoi compari) farà un filmone.
Con la pubblicità avevano esagerato, ma anche con Will Smith ;-) L’idea del post sulle VHS non è male, ho una collezione più che decente, non esagerata ma bella fornita, tanto è tutto archiviato, devo farmi un giro. Cheers!
il primo era, per usare le tue parole, una colossale tamarrata
RispondiEliminail sequel promette di essere molto molto molto peggio
almeno nel primo si assisteva all'unificazione dell'umanità (c'erano i piloti di Saddam e quelli con la stella a 6 punte nelle tende)
ma stavolta che unifichi? i tifosi del Napoli con Higuain?
Esatto, ha fatto epoca, era il film giusto per quel periodo.
EliminaAmo i sequel che tengono conto delle conseguenze del film precedente, per questo nuovo “Independence Day” si sono presi dei rischi, ne parleremo sicuramente da queste parti a breve ;-) Cheers!
Visto alle elementari e qualche volta alle medie... ma non ricordo quasi nulla .___.
RispondiEliminaEro dubbioso se rivederlo o no, incredibilmente ha tenuto molto bene, gli effetti speciali sono ancora ottimi, i pregi e i (tanti) difetti sono rimasti gli stessi, quindi per assurdo, è un film invecchiato molto bene, bisogna vedere quanto siamo cambiato noi come spettatori nel frattempo ;-) Cheers
EliminaSemplicemente IMPOSSIBILE parlarne meglio. Hai detto tutto e anche di più. Applausi!
RispondiEliminaFin troppo buono, grazie mille... Bro-fist! ;-) Cheers
EliminaSti giorni sto leggendo molti post su Indepence Day, mi sto accorgendo come a tutti abbia fatto cagare a spruzzo... Ma allo stesso tempo come tutti gli vogliono bene.
RispondiEliminaIo l'ho visto solo due volte da regazzino, ma ricordo che era una tamarrata che fomentava!
Esatto, era proprio quello, una tamarrata capace di fomento, un film talmente dritto e onesto, anche nei suoi difetti, che alla fine ti comprava ;-) Cheers
EliminaConcordo con tutto, anche io l'ho visto nel periodo giusto e questa orrenda tamarrata mi ha conquistato!
RispondiEliminaPoi uno cresce a capisce che i film con le invasioni aliene belle sono altri, ma intanto va bene così, era il film giusto per gli anni '90 ;-) Cheers
EliminaLo vidi al cinema e mi piacque un casino... nonostante fossi cosciente allora come adesso della sua sboronità yankee! E se tu di anni ne avevi 13... io che ne avevo 23 devo preoccuparmi??? O_o
RispondiEliminaComunque il post é immensamente divertente... alcune battute mi hanno devastato peggio degli attacchi alieni!!! XDDDDD
Propaganda filo Americana diretta, da un Tedesco :-D Però resta il pop-corn movie definitivo, a qualunque età lo si guarda, quindi non preoccuparti, basta esserne consapevoli ;-) Ti ringrazio moltissimo, quando strappo una risata è sempre una missione compiuta! ;-) Cheers
EliminaIo trovo Michael Bay insopportabile. E quindi non me la sento di pensarlo più abile di Rolando anche se magari effettivamente lo è; nel suo (di Michael) essere spericolato qualcosa di buono tra 8.564 stacchi di montaggio ci sarà. Giusto in questi amari giorni stavo scrivendo – in bagno – un post inerente ad Indipendenza Giorno ed anche io non ho potuto non menzionare il super cane saltellante. Sequenza quella che chiude brillantemente tutta una serie di attese a mio parere ben orchestrate. E anche io ho sempre trovato Goldblum dannatamente sul pezzo (qualunque cosa ciò significhi). ID4 è effettivamente ed affettivamente un film del suo tempo. Da contestualizzare. Son curioso ora di sapere cosa pensi della seconda (stroncatissima) parte.
RispondiEliminaForse Rolando ha un idea di come si assembla un film più precisa, Michele Baia hai detto bene, è uno spericolato della macchina da presa. Lo leggerò volentieri il suo pezzo in diretta dal bagno, il cagnone alimenta le illusioni, poi uno si aspetta davvero nella realtà che il proprio cane faccia balzi straordinari ;-)
EliminaSu Goldblum sono anche di parte, quando compare in un film sono sempre contento, il pezzo sul seguito è pronto, arriva in settimana ;-) Cheers!
Virus funzionante perchè creato su un MAC e quello aiuta.... Americanata :)
RispondiEliminaMi diverte sempre leggerti ! Scrivi un libro :)
Ben tornado !
Argh! Non dire quella parola! :-P In effetti il MAC era la chiave di tutto il successo.
EliminaTi ringrazio molto, l’unico modo che uno come me ha di scrivere un libro e di pacioccarne uno con la penna Bic, ma non potrei mai farlo, mi piacciono troppo i libri per rovinarli ;-) Cheers!
Ho zero voglia di rivederlo per recuperare anche quello in uscita...
RispondiEliminaEro preoccupato anche io, ma alla fine mi sono divertito a rivederlo ;-) Cheers
EliminaUno di quei film che non mi spiego perché venga così criticato con l' andare del tempo. Continuo a trovare "Titanic" molto peggio e retorico eppure in generale ha più estimatori che detrattori. I misteri del cinema. XD
RispondiEliminaNon tra i miei pilastri, ma lo guardo sempre gradevolmente e, per quanto esagerato, non mi sembra una p...anata. Ma all' epoca il livello era un pò più alto e non erano ancora usciti i vari "Fast and furious". XD Non sapevo della faccenda legale riguardo "ID4"! XD Lo scienziato è l' attore di Data!?! Oh, mamma! XD
Veramente non vedevi ID da tempo!?! Con tutte le volte che l' hanno fatto in TV! XD
Ah, ah riguardo gli alieni! Si, c' erano anche i citati M.I.B. e MA nonché in TV "Invasion America" (Spielberg onnipresente sull' argomento XD), "Roswell cospiracy" e "Roswell". Poi sappiamo tutti quello che successo e cinema e TV hanno virato su altro. Non solo per quello ovviamente.
Uno di quei film di cui all' epoca non bisognava, per fortuna, fare obbligatoriamente un sequel. Nel 2016 invece pare di sì! XD
"e una copertina olografica troppo esagerata, che a seconda di come la orientavi, vedevi la Casa Bianca integra, oppure la Casa Bianca che esplodeva in mille pezzi"
Visti i tempi degli ultimi 15 anni, oggi improponibile! A proposito della VHS, ricordo una pubblicità in cui intervistavano i passanti piuttosto entusiasti! XD
Forse perché è stato uno dei primi pop corn movie ad altissimo budget a sfondare, quindi è stato etichettato come il male, ma visto con gli occhi giusti (non quelli dei critici con la pipa), persino il suo essere (beceramente) americano non urtica anzi esalta. Non so come ho fatto ha non vederlo per anni, sarà che non seguo molto il palinsesto tv se non quando ci cado sopra per caso, eppure mi sono divertito a rivederlo, invecchiato alla grande ;-) Cheers!
Elimina"Forse perché è stato uno dei primi pop corn movie ad altissimo budget a sfondare, quindi è stato etichettato come il male, ma visto con gli occhi giusti (non quelli dei critici con la pipa), persino il suo essere (beceramente) americano non urtica anzi esalta."
EliminaGià, già!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminalo vidi al cinema e mi piaque . lo rividi qualche anno fa ( facciamo 8 anni fa ) e mi piaque ancora-
RispondiEliminacerto lo devi prendere per quello che è -
nel 1996 il film che incassò di più negli states fu indipendence day.
sai qual'è il secondo film che incassò di più nel 1996 negli Usa?
Twister!!!! tedeschi e olandesi alla conquista di hollywood.
questo mio post nasce dal fatto che ieri sera ho visto( a pezzi) in tv sto film per la prima volta.
e mentre i tifoni correvano sullo schermo io guardavo internet e mi sono informato.
sapevo di shining che viene distrutto dalla perturbazione apevo di un giovane hoffman che fa il simpatico pazzoide(rip) ma non mi ricordavo il buonanima di bill paxton.
ti invito fin da ora a mettere sto film ( helen hunt risulta antipatica solo a me?) eni bruttissimi.
grazie rdm
ps: twister è stato scritto da un dodicenne
Prima o poi una ripassata a "Twister" e alla sua succhio-zona dovrò ridarla, quel film ha creato i meteo-apocalypse, quindi possiamo dirlo, ha fatto più danni della grandine ;-) Cheers
Elimina"Bloccato in un'impasse nella guerra contro la Federazione, il Dominio torna indietro nel tempo per sterminare i terrestri e cambiare la storia... MADORNALE ERRORE!"
RispondiEliminaSegue scena di Schwarzy che si accende il sigaro con un tentacolo alieno fiammeggiante...
Sarà che sono trekkie, sarà che giusto ieri ho visto "Lasta Action Hero", ma io il film l'ho percepito per tutto il tempo, in maniera "amletica", nel modo sopra descritto.
E sì, è una cagata pazzesca delle dimensioni di un googolplex, e confesso di non averlo ancora visto prima di stanotte (lo conoscevo di fama e per i trailer), ma... ID4 s'è guadagnato sul campo un grosso merito: ho riso grassamente ed ininterrottamente per tutta la durata del film, ho fatto un bel vuoto in testa (senza gnocchi di lichene); e proprio non riesco a trattenermi dal ridere mentre scrivo... Ed era quel che mi ci voleva :-)
ID4 andrebbe scalettato in TV seguito immediatamente da "RoboCop" (o da "Starship Troopers"), senza manco la pubblicità. Ballo della vittoria, sigaro, linea a MediaBreak.
Comunque, io credo che Data, in realtà, si sia suicidato impiccandosi col tentacolo per la frustrazione. Anni di copie dell'Enterprise ridotte un frullato da copie di astrocarrette dell'area 51, quando bastava un malware con tanto di teschio che ti ride in faccia e un bel missile nel "culooooooooooooooooo!!!!". A proposito: mi sbaglierò ma, io negli ultimi momenti della scena del pilota kamikaze ci vedo una strizzatina d'occhio al "Dottor Stranamore": noto la stessa aria di sclero del maggiore King Kong quando cavalca il missile agitando il cappello da cowboy.
PS: riguardo al merito (dicevo sopra) che questo film si è conquistato sul campo, m'immagino la premiazione in stile: presidente aviere che si ejecta da uno stelth (ovviamente autoparcheggiante) sul cimitero di Arlington, con paracadute a stelle e strisce, discorso motivazionale mentre sta scendendo, autopiegamento del paracadute che non gli serve, saluti militari... E Statua della Libertà sullo sfondo della scena che, sì, si trova a 400 km di distanza... E vabbè, che stamo a guardà 'r capello?
Rolando Emmerigo al suo meglio del peggio che fa il giro e diventa meglio ;-) Pensa a me, che ho terminato da poco una maratona di "The next generation" e guardando Data pensavo allo scienziato di questo film (storia vera). Cheers!
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