L’Inglese è
una lingua bellissima, ai figli di Albione basta aggiungere una “S” alla fine
per moltiplicare, in questo caso non solo il numero di Xenomorfi, ma anche il
numero di minacce, di azione e di divertimento (per noi spettatori), grazie ad
una sola piccola “S” passiamo da
Alien il capolavoro di Ridley Scott, ad
“Aliens” di James Cameron. Era dai tempi del Superman di Donner che non vedevo
un utilizzo tanto significativo della lettera “S”.
“Aliens -
Scontro finale” quest’anno compie i suoi primi trent’anni e, malgrado il primo
capitolo sia un capolavoro senza sterzo, questo non solo non è certamente da
meno, ma è anche il mio preferito di tutta la saga. Ad una prima occhiata segue la solita regola del sequel: “Uguale, ma di più”, innaffiando il
tutto con dosi fuori controllo di testosterone e machismo, uno dei film
d’azione più belli di sempre, che al suo interno contiene messaggi femministi e
anti-militaristi (storia vera!), ma, più in generale, una lezione su come
dovrebbero SEMPRE essere scritti i seguiti. Escucha muchacha... Io ho bisogno
di sapere una sola cosa: Donde està el cartello dei Classidy!
Alla festa di compleanno di questo filmone abbiamo altri amici blogger, ecco il blogtour completo:
IPMP presenta la locandina e i ritagli di giornale dell'epoca
Aliens30 presenta la novelization del film
Doppiaggi Italioti ci parla del doppiaggio del film
Il Gerliotti esce dalle fottute pareti!
Come fai a
dare un seguito ad un successo di critica e pubblico come Alien, visto che il
suo regista Ridley Scott non ha intenzione di tornare a bordo? Se sei quel
drittone di Walter Hill affidi tutto ad uno che non ha paura di affrontare una
sfida del genere, ma, più in generale, credo che non abbia paura di niente e
basta: James Cameron, il caso sequel è tuo!
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"you can't scare me i work for James Cameron" (Citando una celebre maglietta). |
Anno 2179.
Ripley viene ripescata dormiente dello spazio profondo (dove nessuno può
sentirti russare), il suo sonno è durato la bellezza di 57 anni, ma nel
frattempo poco è cambiato: la compagnia Weyland-Yutani (nome scelto da Scott
per “omaggiare” i suoi vicini rompicazzo, storia vera) non crede alla sua
versione dei fatti, però la vuole come consulente sul campo quando i contatti
con i coloni su LV-426 terminano bruscamente. Tranquilla, questa volta le cose
andranno diversamente, saremo preparati, avrai al tuo fianco un'intera squadra
di Marines coloniali cazzuti e armati fino ai denti cosa può andare storto? ("Siete
sull'ascensore per l'inferno, in discesa!").
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"Fidati di noi, siamo un azienda seria". |
Cameron con la
sua sceneggiatura contribuisce ad espandere l’universo di
Alien, senza limitarsi ad aumentare il numero di creature (il
famoso discorso sulla “S” finale), ma tenendo a mente una regola semplice,
ovvero che le azioni hanno delle conseguenze, ma soprattutto rispondendo ad una
domanda facile facile: se i mostroni acidi dalla testa fallica cicciano fuori
da un uovo, chi depone le uova?
Cameron, con il
suo solito piglio generalesco, dimostra immediatamente di avere le idee chiare
per il film, c’è solo il piccolissimo problema: convincere Sigourney Weaver a
tornare a vestire i panni di Ripley, cosa che non voleva
assolutamente fare. Avvicinata dalla produzione Sigourney impone le sue
richieste per partecipare al seguito: "Voglio un pacco di soldi, Ripley non
dovrà utilizzare armi, dovrà essere infettata da un alieno e dovrà morire a
fine film".
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Beh direi che Jimmy ti ha proprio dato ascolto, vero Sigourney? |
Cameron fa sì
con la testa e, come suo solito, fa quello che gli pare, sbattendosene delle
richieste della Weaver, che comunque torneranno buone per il terzo capitolo, ma
questa… E’ un'altra storia.
Sigourney si
convince a partecipare dopo aver letto la sceneggiatura scritta da Jimmy
Cameron, la considera ottima, specialmente per la caratterizzazione dei
personaggi femminili, Ripley su tutte. Ora bisogna solo sistemare quella
faccenda di ex presidenti defunti stampati su carta verde e, anche qui, Jimmy
ci mette lo zampino.
Tira su il
telefono, chiama un ragazzone austriaco con cui ha fatto un altro filmetto direi abbastanza riuscito,
l’agente di Arnold Schwarzenegger è lo stesso della Weaver, questo mescola un
po’ le acque, ci mette una buona parola e arriva l’accordo, dimostrazione che
avere il numero di telefono di un Terminator in rubrica torna sempre utile
nella vita.
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Jimmy e sua moglie (numero due di cinque), la produttrice Gale Anne Hurd. |
La genesi di “Aliens - Scontro finale” era iniziata proprio tempo prima, nei nove mesi di stop forzati della produzione di
Terminator,
passati ad attendere che Arnold Schwarzenegger terminasse di girare
Conan il distruttore, tempo (ben) speso
da Cameron per scrivere, robetta: la prima bozza di sceneggiatura per il film
“Rambo 2 - La vendetta”, che come tutti sappiamo (lo sapete vero?) è stata poi
pesantemente rimaneggiata da Sylvester Stallone, inserendo patriottismo e
muscoli oliati a pioggia e anche questa… E’ un'altra storia.
Prima di
scrivere “Rambo 2” Cameron parla con reduci del Vietnam, s'informa sui sintomi
del DPTS (disturbo post-traumatico da stress) e anche se Stallone
successivamente getterà quasi tutto alle ortiche, il nostro Jimmy impara una
grande lezione che applicherà in tutti i sequel diretti in carriera: quali sono
le conseguenze del primo film sui personaggi? Domanda semplice e pratica che ha
garantito almeno un paio di capolavori del cinema.
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Nel secondo capitolo tutto è più grande, anche lo Xenomorfo. |
La Ripley di
“Aliens - Scontro finale” si sveglia ogni notte urlando, ha difficoltà a
reintegrarsi nella società e anche a trovare un lavoro, è fin troppo
qualificata per gli elevatori meccanici (così prepariamo il campo per quel
finalino con il Power Loader), ma quello o niente, in questo non è tanto
distante da Rambo, o da qualunque reduce del Vietnam.
Alla fine si
convince a partecipare alla missione su LV-46 per affrontare il suo trauma, ma
anche per assicurarsi che la Weyland-Yutani non voglia ancora cercare di
sfruttare la creatura come arma, è un personaggio fragile e traumatizzato (che
va fuori di testa quando vede un androide, citofonare Bishop per conferma, ore
pasti), che evolve durante i 137 minuti di film (154 dell’edizione speciale),
lo fa in maniera coerente e logica ed è impossibile non tifare per lei. A ben
pensarci, l’evoluzione di Ripley (istinto materno compreso) è la stessa di Sarah Connor in Terminator 2, solo meno
traumatica perché accade sotto i nostri occhi, mentre quella di Sarah avviene
fuori schermo, negli anni tra il primo e il secondo film della serie, ma il
principio di base è sempre lo stesso: quali sono gli effetti del primo film sui
personaggi? Giovani sceneggiatori, prendere appunti, grazie!
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È nato prima l'uovo o lo Xenomorfo? |
Ripley,
inoltre, con la sua fragilità iniziale, è il perfetto contro altare dei
Colonial Marines, a loro modo le star del film. Spavaldi, cazzuti, con la
battuta(ccia) sempre pronta, questi Marines sono sprezzanti come quelli di “Fanteria
dello spazio” di Heinlein (citato da Hudson quando parla di “caccia
all’insetto”), rappresentano il machismo interventista americano, il loro
spirito di: "Andiamo, spacchiamo i culi e torniamo a casa vittoriosi". Piano che
per gli Yankee funziona quasi sempre sulla carta e quasi mai nella realtà,
perché di solito vengono presi a scoppole da un nemico male armato e
teoricamente inferiore, che siano Xenomorfi o Vietcong. "Lei forse non è
al corrente dei recenti avvenimenti, ma siamo stati presi a calci nelle
palle!", il metaforone anti militarista inizia a farsi prepotentemente
strada.
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Il METAFORONE viene fuori dalle (fottute) pareti! |
Ma altre alla
metafora sul Vietnam (e sulle guerre in generale) “Aliens” è un film
anti-istituzioni, ogni volta che me lo vado a rivedere (e non succede
raramente) mi spacco dal ridere nel vedere come tutte le figure
autoritarie siano degli inetti (Il tenente Gorman), oppure degli arrivisti
vigliacchi come il personaggio di Paul Reiser, Burke archetipo del burocrate
viscido e stronzo ("Non so quale delle due specie sia la peggiore... Loro
non li vedi fregarsi l'uno con l'altro per una sporca percentuale!"). In
questo film a tener su la baracca sono consulenti e i proletari Marines, devo
sempre far passare del tempo tra l’ennesima ri visione di questo film e la mia
presenza sul posto di lavoro, non sapete quante volte mi ritrovo come Ripley a
voler dire "Falli uscire da lì! Vall'inferno Gorman!" a qualche mio
responsabile... Ah! se solo avessi anche io un M577 Armoured Personnel Carrier!
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"Lo compro io, per un dollaro!" (Cit.) |
Prima di
accusare Cameron di fanatismo paramilitare, teniamo a mente che per far
funzionare la metafora, i marines coloniali all’inizio devono risultare dei super
machi, tanto che tra le loro fila persino le donne sono mascoline, come la
mitica Vasquez, senza ombra di dubbio la più cazzuta di tutti ("Qualcuno
ha detto "Salviamo i coloni!". Lei ha capito "Vi diamo i
coglioni!" e si è arruolata subito guardate che vi massacro con le
citazioni da questo film, sappiatelo!), personaggio che da sola si sarebbe
meritata uno spin-off o una lunga carriera nei film d’azione, per altro, ho
sempre pensato che l’attrice che la interpreta fosse una Latina, mi è preso un
mezzo colpo quando
ho scoperto che invece è inglese ed è anche la
tutrice legale di John Connor in Terminator 2 (“non è mia madre, Todd!”).
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"Escucha muchacho, io ho bisogno di sapere una sola cosa: donde està John Connor!". |
Il personaggio
di Vasquez, però sottolinea quanto “Aliens” sia un film in cui le vere
protagoniste sono proprio le donne, che siano protagoniste, co-protagoniste o
avversari (tecnicamente la cattiva è la regina aliena), la protagonista non è
un eroe dell’azione tutto muscoli e testosterone (ho fatto anche la rima), ma è
una donna al 100%, i sentimenti che smuovono Ripley sono sì una certa volontà
di vendetta nei confronti degli Xenomorfi, ma solo in parte, perché il suo
riscatto si stempera con il passare dei minuti in favore di un istinti quasi
materno.
Bisogna
davvero essere bravi a scrivere un personaggio che sopravvissuto ad un trauma
come quello del primo film, flagellato da incubi di parti alieni, dai quali si
risveglia urlante tenendosi il petto (Who you gonna call? Chestbuster!), riesca
comunque a sviluppare un istinto materno quando su LV-426 incontra la piccola
sopravvissuta (anche lei) Newt, questo film pieno di
Marines, che cambia il genere dal thriller/horror del primo capitolo, alla pura azione
del secondo (come dicevano in “Scream 2”: “James Cameron te lo fa venire duro
vero?”), va rivisto con questa chiave di lettura.
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Istinto materno parte uno: Empatia e tenerezza. |
Lo “Scontro
finale” (del titolo italiano e del film) non è solo la rielaborazione di Jimmy
Cameron del finale di Alien, ma è una vera e propria lotta tra leonesse, con
una delle due impegnate a proteggere il suo cucciolo (“Stay away from her, you
bitch”), però armata di power loader! Ok, mi rendo conto che la maternità nella
realtà sia molto più complessa, ma nessuno al cinema ha saputo
riassumerla a noi possessori di cromosoma Y meglio di James Cameron ed io
continuo la mia personale crociata di sdoganamento, tutti quelli che vogliono
continuare ad usare la frase fatta che l’ex moglie di Cameron,
Kathryn Bigelow “dirige come un uomo”,
allora dovreste avere le palle di ammettere che i film di James Cameron sono
più adatti al pubblico femminile di quanto
la loro fama lascerebbe intendere!
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Istinto materno parte due: Leonessa incazzata. |
Bisogna
anche dire che noi maschietti abbiamo di che divertirci con i film di Cameron,
con questo “Aliens - Scontro finale” sicuramente, anche se sul set non è stato
tutto pesche e crema. Jimmy ha fama di essere un regista per cui non è
semplicissimo lavorare, il piglio da generale è sempre lo stesso e la testa
dura non è sempre andata di pari passo con il caratteraccio. Roger Corman che
lo ha tenuto a battesimo nei set di alcuni suoi film di lui diceva: “Tutti gli
altri camminavano, mentre Jim correva”.
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Newt, vedi di fare come zio Jimmy... Corri! |
La troupe inglese del film era quasi interamente composta da fedelissimi di Ridley Scott
che non si fidavano di questo giovane Canadese, nemmeno la proiezione sul set
di Terminator, organizzata per convincere tutti della capacità di Jimmy ha
sortito molti effetti. Poco male, Cameron si è circondato dei suoi pretoriani,
come il mago degli effetti speciali Stan Winston o gli attori Lance Henriksen (Bishop)
e Bill Paxton (il soldato “Game Over” Hudson).
Dopo aver
fatto sottoporre il cast a due settimane di allenamento con gli uomini del SAS
britannico (esclusi solo i “Civili” Sigourney Weaver e Paul Reiser e il
tenente William Hope, perché il suo Gorman doveva sembrare l’incapace della 38
missioni simulate e due reali) ha concesso ai soldati impegnati nei panni dei
Marines coloniali di personalizzare le proprie armi, in modo dare un look da
vero film di guerra alla pellicola.
Per altro, i
fucili ad impulsi sono stati realizzati unendo insieme parti di Mitra Thompson
e Remington 870, mentre le pesantissime “Smart gun”, sono delle MG 42 montante
sopra i supporti della videocamere steadicam, tanto che Jenette
Goldstein e Mark Rolston hanno preso lezioni dagli operatori di steadicam per
muoversi… Si vede che c’è un grande uomo di cinema come Cameron dietro a tutto
questo!
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Ok siamo pronti a girare, cioè volevo dire sparare! |
Un'ossessione
per il dettaglio che paga, infatti i Marines risultano l’aggiunta più azzeccata
del film, tutti molto caratterizzati, sono stilizzati, ma ben fatti (chi critica
i personaggi di “Avatar” ha la memoria corta), tra le loro fila troviamo alcune vecchie conoscenze di Cameron, come Michael Biehn, ad esempio.
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"Vieni con me sei vuoi vivere... Spero questa volta vada meglio però". |
Chiamato
letteralmente dal giorno alla notte da Cameron, per sostituire James Remar, che
aveva già girato diverse scene sotto il casco di Dwayne Hicks rimaste nel montaggio
finale del film, tanto con il casco sono irriconoscibili (storia vera!). Remar
è stato sostituito a causa di “Divergenze creative” con il regista, sì, quello è
il fatto che dopo due minuti quasi vengono alle mani con Cameron, quindi via e
dentro Biehn.
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"Cosa sono quegli occhi rossi Remar?", "Ehm, ho le lenti a contatto nuove". |
Che però sfiga! Ha dovuto tenersi la corazza con il cuore lucchettato sul
petto personalizzata da Remar (un idiozia, perché mettersi un mirino sul cuore?
Bah).ma in compenso ha risposto con una prova maiuscola, sul perché Michael
Biehn non sia diventato il più grande attore di film action della storia del
cinema è un mistero pari a quello di Stonehenge.
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Cuore con lucchetto? Un idea così scema poteva venire solo a James Remar o a Federico Moccia. |
Tra i
pretoriani anche il grande Lance Henriksen, il suo androide Bishop ("Preferisco
il termine persona artificiale, io") permette a Cameron di fare il punto sui
57 anni di tecnologia tra il primo e il secondo capitolo, Bishop è l’opposto di
Ash: gentile, ma dotato di umorismo.
Henriksen e Jimmy Cameron hanno fatto un lungo lavoro sul passato del personaggio, non
raccontato nel film, ma fondamentale per il risultato finale: pare che Lance
abbia chiesto al suo regista di avere un paio di lenti a contatto per risultate
più “Bionico”, dopo un'occhiata alla faccia di Henriksen, la risposta di
Cameron è stata: “Tranquillo, sei già abbastanza inquietante così” (storia vera).
Curioso che nella versione doppiata, il personaggio sia stato fornito
di un'inutile voce robotica, ma per questo e altri dettagli, vi rimando al
pezzo di
Doppiaggi Italioti come
sempre completissimo.
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"Inquietante, io? Davvero? Colpa degli zigomi a punta vero?". |
Per il resto, la sceneggiatura di Cameron è micidiale, come al solito, i dialoghi sono uno
migliore dell’altro, molti ve li ho già citati a memoria sparsi nel commento,
aggiungo solo che nel film ci sono 25 “Fuck”, 18 dei quali tutti pronunciati da
Hudson (il grande Bill Paxton, che dopo
Terminator riesce a farsi uccidere
anche da un Alien e il tassametro corre), tutti pronunciati chiedendo scusa
alla piccola Carrie Henn che interpretava Newt, “Fuck, sorry Carrie” (storia
vera), ma la frase più celebre di Hudson è sicuramente “Game over,
man! Game over!" improvvisata da Paxton sul set, tenuta nel montaggio
finale del film, è ancora oggi la sua frase simbolo, quasi la sua
Hasta la vista baby!.
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Una delle cento frasi di culto di Bill Paxton in questo film. |
Se devo essere
onesto, la mia battuta preferita del film la pronuncia Frost, la mitica “Ma
come diavolo ci difendiamo? A parolacce?” che vi giuro, mi fa scoppiare a
ridere ogni volta che mi rivedo il film, ogni maledetta volta. Ma se mi leggete
da un po’ sapete che ho il mio metodo personale di valutare la genialità dei
dialoghi di un film, ovvero le citazioni involontarie, il numero di volte
durante la vita quotidiana, in cui ti ritrovi ad utilizzare la battuta di un
film, “Aliens - Scontro finale” ha il primato assoluto della mia battuta da
ufficio preferita, quando i clienti e colleghi mi assediano con le richieste,
io inizio a mimare un mitra gridando: “Vengono fuori dalle pareti! Vengono
fuori dalle fottute pareti!”, giuro che lo faccio sul serio, ormai anche i miei
colleghi sanno che sono un po’ suonato.
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"Formazione d'assalto, pronti ad un'altra giornata in ufficio". |
Per ottenere
gli Aliens (sempre il discorso sulla “S” iniziale), Cameron dispone di, voi
direte: "Cento, duecento costumi e altrettante comparse", no no, i costumi erano
solo sei (SEI), ma provate a dirmi che guadando il film ve ne siete mai
resi conto e per rendere gli Xenomorfi davvero alieni nelle movenze, Cameron
ha radunato contorsionisti a ballerini addestrati a muoversi nel modo più
strano possibile, così da risultare del tutto non umani allo sguardo e
nella sua totale furia creativa, quando gli hanno chiesto se c’era bisogno di
contattare H.R. Giger per il design della regina aliena, Jimmy ha risposto: “No
no, ho già dei bozzetti pronti, mi bastano quelli e Stan Winston” (storia
vera).
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Siam sei piccoli Xenomorfin, siamo sei fratellin... |
“Aliens” è
un film che procede per scene mitiche, ognuna del tutto funzionale alla trama,
ma una più mitica dell’altra, dal salvataggio di Ripley alla guida del M577,
allo scontro con i Facehugger un tempo conservati sotto vetro, la scena
dell’ascensore (che più serve a Ripley più è lento ad arrivare che ansia!) fino
allo scontro (finale) con la regina, che ogni volta mi fa venire voglia di
alzarmi in piedi ad applaudire, un po’ per l’entrata in scena di Ripley, un po’
per la coreografia, il ritmo e il montaggio di tutta la sequenza che sono
veramente fatti come il Dio del cinema comanda.
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"I'm here to chew bubblegum and kick alien-ass". |
Parlando di
ritmo, basta dire che i 15 minuti dell’autodistruzione finali, sono in tempo
reale e durano davvero 15 minuti (garantito, ogni volta li conto), il controllo
creativo e le energie di James Cameron
Insomma, si è
capito che è un film che amo alla follia? Penso di sì, anche perché ho l’impressione
che migliori ogni volta che me lo vado a rivedere, quest’anno “Aliens - Scontro
finale” compie trent’anni, ma davvero non sembra invecchiato, è ancora oggi una
lezione su come si possa fare un seguito, cambiando completamente genere, passando
tra Horror a film d’azione, ma senza cambiare il risultato finale che resta
sempre lo stesso: Capolavoro.
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Ho sempre sognato di avere quelle Reebok e gli auto lacci di Marty McFly. |
Pensare che ci
sono ancora persone che dicono che il seguito non è mai bello come l’originale,
sarà anche vero, ma farlo dirigere a James Cameron di solito aiuta! Auguri “Aliens”,
ci vediamo la prossima volta che verrai fuori dalle fottute pareti.
“La mia mamma
diceva sempre che i mostri non esistono. Non quelli veri. Invece esistono”.
Vi ricordo che se volete curiosità, memorabilia, articoli, informazione e valanghe di passione Aliena, tutti i giorni trovate il blog curato da Lucius Etruscus,
30 anni di Aliens (Viaggi nel mondo degli alieni Fox), una cornucopia per appassionati di questa saga!
Articolo maiuscolo! Uno dei mille aspetti gagliardi del film è che hai a disposizione decine di frasi mitiche da citare.
RispondiEliminaPovero mitico Paxton, ricordo che quando poco dopo lo trovai in Predator 2 era subito chiaro che il primo cadavere sarebbe stato il suo :-D
Film mitico e mitologico, a cui davvero tanti si sono ispirati più o meno dichiaratamente, e che ancora oggi detta le regole nell'universo narrativo sparso tra fumetti e videogiochi. E scusate se è poco :-P
Sai che misuro il livello di grandezza di un film, anche dal numero di volte che mi ritrovo a citarlo nella vita reale, "Aliens" da questo punto di vista detiene un record. Tra le mille ragioni per cui amo questo film, anche il suo essere scontro tra i capi che prendono le decisioni (sbagliate) e chi le subisce. Cameron ha cambiato il modo di usare i Marines nei film, ogni volta che vedo un seguito fotocopia, mi ricordo di quanta iconografia abbia creato il vecchio Jimmy solo con questo film. Paxton ha un record, si è fatto uccidere da tutti, Alien, Predator e Terminator ;-) Cheers!
EliminaSottolineiamo che non solo si è fatto uccidere da alieni, predator e terminator... ma in ognuno di questi film aveva sempre frasi molto memorabili. Quelle di Aliens non sto neanche a ricordarvele... in Terminator c'era il "fuck you, asshole!" in quei suoi 30 secondi di vita residua; in Predator c'era "la porta si muove avanti e indietro... chissà che cazzo significa" :P
EliminaUn profeta della legge aurea, se proprio devi andartene, almeno fallo con stile ;-) Cheers
EliminaApplausi e standing ovation per una analisi magnifica...per quanto riguarda il film basta dirti che rientra tra le mie "pellicole della vita"...e mi hai fatto venir voglia di rivederlo subito!!!!!
RispondiEliminaTi ringrazio moltissimo, era proprio quello l'intento ;-) Concordo in pieno, questo è proprio uno dei film della vita, senza ombra di dubbio! Cheers
Elimina"Ehi Vasquez, ti hanno mai scambiato per un uomo?" "No. E a te?" Per me il miglior film di Cameron, qui la sua visionarietà e la sua energia "muscolare" trovano un equilibrio davvero miracoloso. Bene, ora tocca rivederlo anche a me!
RispondiEliminaVai! Due su due, sono in striscia positiva! ;-) Concordo, era veramente sul pezzo, perfezionando la sua mania per i dettagli, ed ad ogni visione non stanca mai, anche grazie a quei dialoghi pazzeschi ;-) Cheers
EliminaQuante scene cult! Pur chi non l'ha visto le riconosce!
RispondiEliminaVeramente un film mitico, uno dei miei preferiti ;-) Cheers
Elimina"Decolliamo e nuclearizziamo" questa è la frase che utilizzo in ufficio in caso di problemi :) e il mitico collega Simone risponde sempre a tono: "questa è la sola sicurezza" :) In branco di quarantenni malati.
RispondiEliminaFilm che ti gasa un mito !
Posso venire a lavorare con voi? Quando cito questo film in ufficio nessuno mi risponde, mi sentirei a casa, vi mando il curriculum ;-) Cheers
EliminaSarebbe un piacere !
EliminaAnche per me, vi mando il CV ;-) Cheers
EliminaRicordo che nei commenti su IMDB c'era un thread intero (in inglese) dedicato all'uso di citazioni da Aliens applicate nella vita di tutti i giorni, la volgarità di molte era paragonata soltanto all'ilarità degli interventi. Anni fa però resettarono tutti i messaggi cancellando questo patrimonio... per fortuna mi salvai le migliori in anticipo.
RispondiEliminaNon ne sapevo nulla, ma mi consola molto il fatto che allora non sono solamente io a fare così, peccato per la perdita! Cheers
EliminaIo lo metto al terzo posto,in ordine di gradimento per me gli Alien sono 1(inarrivabile)-3-2-4.La parte "istinto materno" a me non drena molto,la preferisco rasata e cazzuta nella prigione ;) Però è vero che questo secondo pulula di scene mitiche!!!!
RispondiEliminaIn versione rasata è effettivamente tostissima nel look, però la trovo molto più cazzuta qui, ma sono di parte, quando si parla di questo film ho gli occhi a forma di cuore ;-) Cheers
EliminaCome l' attrice di Vasquez poi farà la tutrice in T2!?! °_O XD
RispondiEliminaGià solo la scena in cui Bishop parla di qualcuno che depone le uova... ti far rimanere incollato per vedere cose esce fuori! XD
Uno dei temi di Cameron è la critica alle compagnie che fanno le cose alla carlona per il loro profitto e o superficialità. Già in "Piranha paura"! Quì prende la palla al balzo dal primo Alien e tratterà la storia del Titanic.
Traumatico vero? Ci siamo fatti fregare dalle lentiggini ;-) in pochi come Cameron non le mandano a dire ai colletti bianchi, i suoi eroi sono cameriere, operai poveracci anche per quello lo apprezzo, ora é milionario e possiede una sua flotta di sottomarini (storia vera) ma prima ha fatto di tutto compreso il camionista, questo spiega perché si diverte a demolire camion nei suoi film ;-) non dimentichiamo il più popolare degli eroi popolari di Cameron, Virgil "Bud" Brigman, eroe!! ;-) Cheers!
EliminaGrande film anche se oggi è in vecchiato negli effetti speciali : se già negli anni 80 si notava che gli alien eranos empre inquadrati al buoi per non mostrare i fili o la loro natura pupazzosa, che ce ne fossero solo 6 sul set , lo spettatore più attento lo notava abbastanza.
RispondiEliminaFossi stato Cameron, avrei reso co-protagonsita Hudson, vero matttore del film , invece che lo scialbo Hicks.
Peraltro Hudson muore in un modo banale e per niente memorabile : non era meglio se moriva con Vasquez, visto che la prendeva sempre in giro ( dimostrando che le voleva bene , e che nonn era per idiota cacasotto che mostra per tutto il film ?).
Anche il combattimento con la Regina oggi appare un pò pupazzesco.
Ah, il titolo con la "s" finale è dovuta a Ciro Ippolito , che tempo prima girò lo squallidissimo "Alien 2 sulla Terra" (peraltro basato su una bella idea, copiata anni dopo dal' ottimo "Descent - discesa nelle tenebre " ), impedendo agli yankee di utilizare lo stesso (O QUASI) titolo !
Beh ma tutto sommato gli effetti speciali vecchia scuola, dopo trent'anni si lasciano ancora guardare, tanta CGI di film, anche solo di cinque anni fa, non tiene il passo, quindi mi tengo stretto "Aliens" con l'Italica "S" finale ;-) Hudson ha un ruolo chiaro, quello che fa le battutacce anche quando si sta cagando sotto, lo adoro così, non cambierei una virgola ;-) Cheers
EliminaBe si, gli effetti speciali del film , confronto a certi in CG oggi inguardabili ( tipo quelli di Star Wars seconda trilogia ) sono meglio.
RispondiEliminaMa pensa anche ad un film che mi aveva incantato in sala e che apprezzo (a differenza della “Prequel Tragedy”) come il terzo film del signore degli anelli. Se guardi la battaglia finale oggi, sembra un film vecchio di quarant’anni. Cheers!
EliminaVasquez la troviamo anche nel Titanic! 😁
RispondiEliminaVero, infatti sono quasi due film speculari, sul post dedicato ho scritto qualcosa a riguardo ;-) Cheers
EliminaOttimo, lo recupererò! Nel frattempo vado a prepararare plastico. Che è una base alla nitroglicerina, un pochino piú stabile.
EliminaDecolliamo e nuclearizziamo ;-) Cheers
EliminaÈ il solo modo di essere sicuri! Cinque altissimo!! 😀🖐🏻
EliminaProntissimi all'impegno, yeah! ;-) Cheers
EliminaE allora tesori, cosa state aspettando, il caffè al letto? 😄😄
EliminaSiete potenti? Siete fetenti? Chi siete? ;-) Cheers
EliminaMARINES!!! 😂 Ahhh ma io non smetto più!! 😂🤣
EliminaQuando qua al lavoro esclamo "prontissimi all'impegno!" alla Hudson non me la coglie nessuno!!
Anche le mie cadono tutte nel vuoto, dopo anni però i miei colleghi hanno smesso di chiedermi se sono pronto, a furia di rispondere alla Jack Burton ci sono arrivati anche loro (storia vera). Cheers!
EliminaAhaha considera che il mio ex capo officina ora in pensione quella risposta di Jack Burton la dava sempre in dialetto anche senza conoscere il film!!😄😄😄
EliminaUn altro che l'avrà sentita da te poche volte ;-) Cheers
Elimina"James Cameron, the King of Sequels" (cit. con tono di Giacomo Poretti nello sketch della montagna)
RispondiEliminaIo, all'epoca delle prime visioni di Aliens e Terminator 2, non lo sapevo che fossero dello stesso regista. O meglio, leggevo i titoli di testa, ma poi mi dimenticavo, e termini come "internet" ancora non esistevano. Avevo già un rapporto piuttosto burrascoso coi sequel (salvo poche eccezioni) poi peggiorato col tempo... Ma, con questi due film sopra citati avevo (ed ho) un rapporto diverso, quasi inconfessabile: i primi capitoli rimangono "dei capolavori senza sterzo" (perdoni la cit., dottor Cassidy), ma questi due capitoli secondi restano i miei preferiti.
Recensione perfetta, come sempre, resa in sintesi da quell'"uguale ma più" che spiega tutto. Lo rivedo sempre con piacere, e di recente ho trovato anche la director's cut (forti le mitragliette che sparano in automatico). Quanto ai critici che parlano di tamarrata militarista e machista, consiglierei di "chiudere con le stronzate, Hudson!" (una delle mie cit. preferite: sarà per la mimica facciale del sergente, per il doppiaggio, ma mi fa sempre ridere). L'inettitudine delle autorità appare palese fin da subito, già dall'approccio di Gorman con Newt, perché è "siempre stato un fine pedagogo". Mi è piaciuto molto lo spirito femministico e l'evoluzione di Ripley dal primo al secondo capitolo, come le si sviluppa, progressivamente, l'istinto materno: tutto reso magistralmente. E sebbene la director's cut spieghi qualcosa in più a riguardo (la figlia ormai deceduta), è reso benissimo anche senza. PS: ammazza com'è invecchiata la figlia di Ripley in quella foto! Dovrebbe avere non più di 70 anni, ma pare ce n'abbia 90.
PS: Ah! Ti ringrazio per la chicca, questa cosa di James Remar nei panni di Hicks non la sapevo. Però, in effetti, a pensarci... Hicks è molto lontano da casa, senza nessun posto dove fuggire (Nowhere to Run), deve affrontare dei "bestioni da niente" a parolacce (e gesti del dito medio) poco prima di fiondarsi in fretta e furia su un mezzo di trasporto di tipo M... Ho un déjà vu :-)
Mi auguro che Cameron, prima di licenziarlo dal set, abbia avuto l'accortezza di ammanettarlo ad una panchina.
(segue seconda parte, il messaggio è lungo)...
... (seconda parte... la metto fra le "risposte" per incasinare di meno il tutto)
EliminaRiguardo l'istinto materno, ho una teoria su Vasquez che secondo me si può evincere da 3 scene: l'affinità era con Drake, ok. Però, pur considerando Gorman un "estronzo", mi è parso di capire che infondo non lo considerasse proprio una merdaccia, ma vi fosse dell'altro. Le scene che mi hanno fatto concepire questa teoria (esclusa quella lì finale) sono, nell'ordine:
*Gorman dice che sta arrivando, Hudson lo deride con "oh, arriva lui! mi sento più sicuro!" e Vasquez gli risponde di chiudere la bocca, e gli da pure dello stronzo. Reazione veramente strana, visto il cameratismo della "soldataglia" col quale il nuovo tenente "non si mischia" (cit.), che mi ha fatto pensare a questa teoria mettendo insieme i pezzi.
*La reazione rabbiosa di Vasquez quando Gorman è svenuto nell'M577 ("svegliate, que dopo te mato!"), mi pare più una reazione istintiva da madre preoccupata e fuori dalla grazia divina, verso un figlio che ha fatto una minchiatona colossale e che quasi si è ucciso, più che una vera volontà di "matarlo".
*Gorman esce dall'infermeria e trova Vasquez ad aspettarlo fuori. Scena senza dialoghi.
Secondo me Vasquez ha un qualcosa vagamente simile alla "sindrome da crocerossina": il suo istinto materno si è risvegliato verso Gorman: l'ha preso sotto la sua ala protettrice proprio perché, a differenza di lei, è un totale imbranato in quel contesto... Ma proprio perché è un po' il "figlio scemo", gli dai più attenzione, e quella scena lì finale dice molto... All'inizio pensavo fosse una specie di cotta, o un transfert con Drake, appena morto. Ma secondo me Cameron ha davvero voluto esplorare questa cosa della maternità sul doppio binario Ripley-Vasquez... Nel qual caso, alzo le mani e "fine partita" per davvero. 92 minuti di applausi a Cameron. PS: dove si firma la petizione per una serie prequel su Vasquez?
... (terza parte del post "attualmente in lavorazione" :-P ... no, scherzo, anche la mia logorrea ha un limite)
Troppo facile etichettare Cameron come faceva Buffy in “Scream 2” («James Cameron te lo fa venire duro eh?») un autore che ha sempre guardato anche al pubblico femminile in modo molto lungimirante e non paraculo, detto questo cito Lucius: “Alien” è il film che ha creato se stesso, “Aliens” il film che ha creato tutto. Trovami un elemento di questo film che non sia leggendario, penso sia impossibile.
EliminaSe qualcuno avesse il fegato di fare le domande giuste a Cameron e se Walter Hill non parlasse solo il mercoledì (e nemmeno tutti), sarebbe bello scoprire quanti scambi di idee ci sono stati tra di loro, anche perché i gradi di separazione tra il re dei seguiti e il re della collina, sono meno dei canonici sei ;-) Cheers!
"Attualmente in lavorazione" citazione che apprezzo molto ;-)
EliminaBella analisi, io ho sempre visto Vasquez come una che viene rispettata da tutti i suoi colleghi maschi, perché ha tipo il triplo delle palle di tutti, quindi ci sta che abbia preso quell’imbranato di Gorman sotto la sua ala, è un po’ come il fratello maggiore del gruppo, almeno l’ho sempre vista così, ma ora ho una scusa per riguardarmi questa bomba per verificare ;-) Cheers!
In pratica sto commentando a ritroso i film della saga aliena...vabbè.
RispondiEliminaComunque, Aliens è un ottimo seguito del primo film: non solo espande la biologia degli xenomorfi, rendendoli imprevedibili ai personaggi e al pubblico (sebbene sua maestà la Regina non mi abbia mai convinto al 100%), ma riesce a crearti nuovi volti che ti ricordi dopo anni, che diventano iconici quanto Ripley.
Alien è un film superiore (essendo anche di genere differente, ovvio), ma Aliens ha quelle battute che citi: è un film che parla molto più al "ragazzino" (magari dentro il corpo di un quasi trentenne) che, quando vede una scena di tensione e un fucile carico, dice: "Io preferisco averlo dietro, in caso di incontri ravvicinati! E io no?!". Quando si mette male per i protagonisti, esclama: "E' finita! Ora sì che siamo sepolti nella merda!" (oppure Game over, man! Game over!).
Si potrebbe dire che Alien parla maggiormente al cervello dello spettatore, mentre Aliens alla pancia...oppure al petto (hehehe!).
Non credo che sia superiore, cito il saggio Lucius: "Alien" è il film che ha creato se stesso, "Aliens" il film che ha creato tutto ;-) Cheers
EliminaPROVE TECNICHE DI COMMENTO
RispondiEliminaTi leggo forte e chiaro Luigi ;-) Cheers!
EliminaCIAO CASSIDY, SPERO DI ESSERE TORNATO " DENTRO LA BARA"
RispondiEliminaBentornato a bordo Marines ;-) Cheers
EliminaChissà se tutti gli sceneggiatori hollywoodiani zoomers ventenni usciti dai corsi di laurea sugli studi di genere avranno mai visto questo film. Magari riuscirebbero a fare per davvero una "Strong female character".
RispondiEliminaFosse per me questo film dovrebbe essere studiato a scuola, non solo in quelle di cinema ;-) Cheers
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