Nell’Era di
Internet, il minimo screzio sul set viene riportato ed utilizzato per pubblicizzare
il film, il risultato finale il più delle volte, è
un film bruttarello, considerando tutti i casini produttivi di
questo terzo capitolo, l’unico targato e numerato (al cubo!) nel titolo, c’è
quasi da considerarsi fortunati che, tutto sommato, sia quasi un bel film. Ecco, Quasi. Benvenuti al nuovo capitolo del rubrichello Alieno dedicato alla saga più
Xenomorfa della storia del cinema!
Inizia così il
lungo corteggiamento tra la Fox e chiunque sapesse tenere in mano una macchina
da presa, il sogno sarebbe convincere il grande John McTiernan, che ascolta la
proposta e poi scende dalla giostra per la classica “Incompatibilità
artistica”, peccato, perché McTiernan avrebbe potuto essere il prescelto in
grado di portare equilibrio nella Forza, visto che aveva già diretto l’altro
grande film alieno, “Predator”.
Si fa largo il
nome di quell’adorabile minchione di Renny Harlin (ti voglio bene Renny, sei un
matto!) che fino a quel momento si era fatto notare per la regia di “Nightmare
4 - Il non risveglio”, ma persino il biondo finlandese porta le sue labbra ad un
indirizzo nuovo, quando capisce che la sceneggiatura del film non è ancora
completa, in compenso, si porta a casa il premio di consolazione: un
contratto per la regia di un altro sequel, quello di “Trappola di cristallo”
(Die Hard), ovvero “58 minuti per morire” (Die Harder) e qui mi tocca usare la
solita frase… Ma questa è un'altra storia.
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"McTiernan, Renny Harlin, per questo mi sono dovuta tagliare i capelli come Bruce Willis?". |
Ma perché la
sceneggiatura di “Alien
3” non è completa? Beh, per un problemino da
niente, nessuno ha ancora definito una storia, in poche parole, nessuno sa di
che parla questo film, si procede per tentativi, cercando di mediare tra tutte
le parti, uno dei fattori principali è il coinvolgimento di Sigourney Weaver.
Le richieste
di Sigourney erano sempre le stesse, quelle che James Cameron aveva bellamente
ignorato per “Aliens - Scontro finale”, Ripley non deve utilizzare armi, deve
dare alla luce un alieno e poi morire a fine film, l’altra richiesta è molto
più concreta: un mucchione di soldi!
Nel tentativo
di accontentare l’attrice, viene chiamato il neozelandese Vincent Ward (“The
navigator”, “Al di là dei sogni”) che se ne esce con un'idea tutta Hippy: un
pianeta in cui tutto è fatto di legno popolato da monaci, pare che nel finale
Ward volesse che Ripley venisse posta nella capsula criogenica da ehm… Sette
nani (storia vera), notizia presa benissimo dal capoccia della Fox che leggendo
il copione scoppiò in un clamoroso "What the fuck is going on?",
mettendo fine all'esperimento Vincent Ward.
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Ogni scarrafone è bello a mamma soja #Fertility day (saluti alla ministra Lorenzin). |
Sotto a chi
tocca, chi è il prossimo? David Twohy, la sua sceneggiatura prevedeva una
prigione spaziale popolata da pericoloso carcerati, di cui uno, specializzato
in evasioni, carcerati? Ma stiamo scherzando? Poi turbiamo i bambini (ah perché
l’Alieno con la testa fallica quello va bene?) no no, bocciato. Twohy zitto
zitto, anni dopo riciclo la sua idea per il suo film “Pitch Black” (2000), uno
dei film di fantascienza più debitore del retaggio della saga di Alien.
Nella rumba di
sceneggiatori viene coinvolto anche sua maestà William Gibson, il papà del
Cyberpunk propose una sceneggiatura in cui Ripley passava la maggior parte del
tempo in coma, dando il via ad una scintilla di idea? Se facessimo un capitolo
della saga senza Sigourney Weaver? Una delle idee più interessanti vede come protagonisti
il caporale Dwayne Hicks, interpretato da Michael Biehn e l’androide Bishop con
la mascella del mitico Lance Henriksen, l’idea è talmente una figata che la Fox
reagisce: “Il film si fa con Sigourney Weaver oppure non si fa” fine delle
trattative.
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"Potevi dirmelo che venivi anche tu vestito da carcerato, che figura ci facciamo ora?". |
Pescando da
tutte queste proposte, viene fuori l’abbozzo di idea di un pianeta popolato di
carcerati, che vivono seguendo un rigoroso voto di castità (così nessuno
spettatore resta turbato), la location elimina automaticamente dall’equazione
le armi e una valigetta farcita con quattro milioni di ex presidenti spirati
fa il resto, convincendo la Weaver a partecipare, senza contare il bonus di
quarantamila dollarazzi, ricompensa per i capelli che Sigourney ha dovuto
rasarsi a zero per il film. Malloppo speso in parte in parrucche, perché la
figlia dell’attrice, Charlotte, era molto turbata nel vedere sua mamma in
versione Sinead O'Connor (storia vera).
A chi la
rifiliamo ‘sta patata bollente? Dopo un lungo braccio di ferro tra i produttori
Walter Hill e David Giler e la FOX il nome è quello del ventisettenne David Fincher,
illustre sconosciuto che si è fatto le ossa con pubblicità e videoclip, al suo
primo lungometraggio, insomma il capro espiatorio perfetto in caso di casini.
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"Ma io stavo così bene a dirigere le mie pubblicità, Ma chi me l'ha fatto fare?". |
Ora, se
nell’anno di grazia 2016 David Fincher è ancora un nome, è solo perché in
qualche modo è riuscito a salvare la faccia, “Alien3” malgrado i
suoi difetti (due molto grossi in particolare) è tutto sommato un buon film,
somiglia troppo ad un esercizio di stile, ma si lascia guardare, in compenso,
Fincher una volta portato a termine il compito, non ha mai più voluto sapere
nulla della pellicola, rinnegandola quasi completamente. Quando uscì il box
celebrativo con i quattro film, l’unico regista che si è rifiutato di
contribuire al commento audio è stato proprio Fincher, motivo per cui, non
esiste una versione “Director’s cut” di “Alien3”, ma solo una
versione definita “Assembly Cut”, basata sulla copia del lavoro di Fincher. Insomma:
se volete far incazzare il vecchio David, quando lo incontrare al bar ditegli
che lo salutano i suoi amici della Fox.
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"Hey regista, voglio più battute, perchè il mio personaggio parla così poco eh?". |
La vita sul
set non è stata semplice, in mancanza di una storia definitiva, le riprese londinesi vennero interrotte, l’uscita del film spostata di un anno
(dall’estate del 1991 al Maggio del 1992) e, a quel punto, la trama era ancora
ambientata in una fabbrica sul pianeta Terra, prima dei vari rimaneggiamenti di
sceneggiatura e montaggio che hanno spostato l’azione sul planetoide prigione
Fury 161.
Colpo di
grazia? Il film finito risultò privo di azione, quindi varie scene aggiuntive
vennero girate dopo, compreso il finale, giudicato troppo simile a quello di un
altro film uscito l’anno prima, ovvero Terminator 2 - Il giorno del giudizio, guarda caso diretto da Jimmy Cameron, i casi
della vita. Sarà, ma anche rivedendo il film mi sono ritrovato a pensare che
l’ultima scena (posa Cristologica della protagonista esclusa) ricorda davvero
tanto quella del film di Cameron.
Ho visto varie
volte “Alien3”, fin da bambino ho sempre apprezzato l’angusta
location, l’idea di far precipitare una donna, su un pianeta di galeotti è
davvero forte, chiunque nella stessa condizione si sentirebbe in pericolo, chiunque
tranne Ripley, che dopo quello che ha passato, un pianeta prigione è l’equivalente
di un villaggio vacanze. Fincher è bravo nel rendere Fury 161 un postaccio,
l’idea di «Un gruppo di ergastolani che hanno trovar Dio nel profondo culo
dell'universo» funziona, peccato che a stridere sia tutto il resto.
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Sai quando ti senti tutti gli occhi addosso? |
Il film
comincia due anni dopo gli eventi di
Aliens - Scontro finale, un incendio a bordo della USS Sulaco, espelle il modulo
di salvataggio con le capsule criogeniche dei sopravvissuti, l’atterraggio di
fortuna sulla colonia penale di Fury 161 riserva varie sorprese, i carcerati
tra i rottami trovano una donna sopravvissuta, Ripley, ma purtroppo solamente
lei e qui il film piazza la prima coltellata al cuore agli spettatori, citando
Jack Slater: “Madornale errore”.
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"Non dovresti darmi le cattive notizie così. dovresti dire una cosa come, Il gatto si è arrampicato sul tetto..." (Cit.) |
La piccola
Newt e il Capolare Hicks muoiono fuori scena, per i fan di questa saga un
tradimento, un intero film in ansia per le loro vite e voi me li fate morire in
questo modo?! Errore madornale, come detto, tanto che Michael Biehn si oppose in
tutti i modi alla morte del suo personaggio, mossi da compassione (si fa per
dire) i tipi della Fox modellarono un busto sulle fattezze di Biehn, l’idea era
di mostrare la nascita di uno Xenomorfo poco prima dell’atterraggio su Fury
161, pare che il buon Michael sia stato pagato di più per i diritti di sfruttamento
della sua immagine, che per tutto il suo lavoro svolto in
Aliens - Scontro finale, soldi ben spesi visto che la scena è stata
poi tagliata dal montaggio finale.
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"E Hicks come sta?", "Sta sul tetto!" (quasi-cit.) |
I primi venti
minuti di “Alien
3” sono un'agonia, non fanno altro che ripeterci che
Newt è morta, ci descrivono i dettagli e, non paghi, con la scusa di essere
sicuri che il suo corpo non ospiti nessun clandestino alieno, ci fanno vedere
anche la sua dettagliata autopsia, insomma una tortura! Non basta averla uccisa
no, anche questo maledetti!
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No ma dai basta, è un agonia... Bastardi!! |
Da qui in poi
il film procede presentandoci i personaggi, il carismatico leader dei carcerati
Dillon (Charles S. Dutton), il dottor Clemens (Charles Dance in un raro ruolo
da quasi buono) e se guardate bene, in un paio di scene a far da carta da parati
trovate anche il grande Pete Postlethwaite, uno dei casi più sanguinari di
spreco di talento in un ruolo marginale.
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Perdonali Pete, non sanno quello che fanno, sono ragazzi. |
Il dottor
Clemens è un personaggio interessante, non facile da rendere sullo schermo e
ben interpretato da Charles Dance, ma il problema generale del film è che manca
la tensione, anche quando Fincher ci mostra il Facehugger sulla navicella di
Ripley, lo fa in maniera scolastica e banale, pensate che l’unica scena di
tensione davvero riuscita, la Fox non voleva nemmeno girarla. Fincher agguantò
la macchina da presa, Sigourney Weaver e la capoccia prostetica dello Xenomorfo
per girare quella che ancora oggi è uno dei momenti più epici di tutta la saga
di “Alien” il celebre “bacino” tra Ripley e la creatura.
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Si tratta così una signora? bestia! invitala prima a cena almeno! Dove sei nato in una prigione!? |
Scena
fondamentale per altro, perché è l’unica che ci dà inizi sull’andazzo della
storia, l’alieno non uccise Ripley perché fiuta che nel suo corpo sta crescendo
un suo simile, ma la trama resta abbastanza lacunosa, non aiuta nemmeno che il
montaggio sia frettoloso e ben poco curato, il che si nota maggiormente visto
che Fincher, noto perfezionista capace di far ripetere una scena anche cento
volte agli attori (chiedete a Mark Ruffalo sul set di “Zodiac”), normalmente
cura moltissimo il montaggio qui, invece, i barbarici tagli fatti
con machete arrugginito si notano fin troppo.
Dopo
l’ecografia rivelatrice, Ripley chiede l’aiuto di Dillon, vorrebbe farsi
uccidere per non dare alla luce una regina Aliena (ma come fa a sapere che è
proprio una regina?), Dillon si rifiuta dimostrando di essere l’unico con un
po’ di sale in zucca e proprio qui “Alien3” fa il suo secondo
errore madornale.
Abbiamo visto
evolvere Ripley da sottoufficiale ligia al dovere e alla linea di comando, a
cazzuta final girl armata di mitra e lanciafiamme, in questo film Ripley
risulta troppo arrendevole, il piano di intrappolare l’alieno nell’altoforno e
trasformarlo in “Miss maglietta bagnata” con il piombo al posto dell’acqua è
sua, ma è Dillon a fare il discorso motivazione ai carcerati ed è sempre
Dillon quello che affronta a viso aperto la creatura, insomma: il vero errore
di “Alien3” è quello di dimenticarsi la forza di Ripley, che poi è
solo la caratteristica principale del personaggio, robetta proprio.
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"Mi tolgo gli occhiali così divento furia cieca". |
I colpi
mandati a segno da “Alien
3” per fortuna sono altri: la creatura, o
come lo chiamano alcuni prigionieri il “Drago” è stato disegnato e progettato
svariate volte, pare che il progetto del “Bambi-Alien” firmato da l grande Hans
Rudi Giger fosse troppo complesso da realizzare, quindi si optò per qualcosa di
più semplice, essendo cicciato fuori dal toracione di un cane, lo Xenomorfo di
questo film non ha le caratteristiche protesi tubulari sulla schiena, ha una
forma allungata e si muove sulle zampe posteriori, il che lo rende un ottimo
corridore.
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"Mi sa che vuole che lo porti giù a fare la pipì". |
Non ho mai ben
capito come questa sua capacità di correre (giustificabile se il tuo “papà” è
un cane) sia stata giustificata nella versione restaurata del film, dove il
letale predatore viene, diciamo partorito via, da un bue. Il mondo non è ancora
ancora pronto per uno Xenomorfo con le corna.
David Fincher
in tutto questo si arrabatta trovando il suo stile, messe da parte l’azione
pura del film precedente, o l’angoscia e il senso di minaccia Horror di quello
di Ridley Scott, Fincher la butta sull’iper cinetico sfruttando le proprietà
dello Xenomorfo corridore, la scena dei corridoi e le porte da sigillare a
livello logistico è un discreto casino, personalmente confesso di non riuscire
mai a capire chi fa cosa e dove, ma se non altro l’idea di utilizzare una
steadycam per mostrarci la soggettiva del mostro mentre insegue i prigionieri
in fuga è davvero ottima, resta clamoroso il fatto che l’azione vertiginosa
messa su da Fincher, riesce a farti dimenticare per qualche minuto che la
protagonista è comunque condannata, può sembrare una cosa da poco, ma non lo è
affatto.
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RIPLEY!! Tuffo pazzesco per il 91.20! L’americana sale al comando! |
Se David Fincher
fosse stato un regista di minor talento ne sarebbe uscito con le ossa
completamente a pezzi, nel finale deve fare i conti con tutta l’operazione “Alien
3” un film pieno di idee sbagliate, ma comunque nato con lo specifico intento di concludere per sempre la saga, probabilmente scontentando tutti i fans.
L’idea del
conto alla rovescia per l’arrivo dei soccorsi qui viene ribaltato, perché ormai
sappiamo che la “Compagnia” (che qui per la prima volta in tre film viene
chiamata con il suo nome, “Weyland-Yutani”) non viene certo ad aiutare Ripley.
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Siamo una compagnia seria, a misura d'uomo, non siamo mica degli androidi! |
Lance
Henriksen ha sempre schifato questo film, ha accettato di prendervi parte solo
come favore personale nei confronti del grande Walter Hill, che si è giocato la
carte del carisma per tenerlo a bordo. Nel suo dialogo con Ripley è difficile
non notare qualcosa di meta cinematografico, la Weaver chiede garanzie alla
grande compagnia su come utilizzeranno il suo “Alien” (film e creatura), se non
altro in quel finale Ripley si riprende la cazzima che la contraddistingue,
mettendo per sempre la parola fine al suo scontro con gli Xenomorfi e alla saga…
… NO! Perché la
Twentieth Century Fox è peggio della Weyland-Yutani, ci vediamo qui tra sette
giorni, con il più improbabile sequel della storia del cinema.
Se volete curiosità, memorabilia, articoli, informazione e valanghe di passione Aliena, tutti i giorni trovate il blog curato da Lucius Etruscus,
30 anni di Aliens (Viaggi nel mondo degli alieni Fox), imperdibile per gli appassionati di questa saga!
Prima di tutto, nelle didascalie citare "Last Action Hero" e "Capricorn One" è genio allo stato puro: volo fin su Fury 161 per darti un cinque spaziale ^_^
RispondiEliminaSplendida rece per un film non splendido, salvato però - come dici giustamente - da un regista cazzutissimo.
Qui nasce la curiosa idea che gli alieni cambino forma a seconda dell'animale da cui nascono, che per fortuna raramente si è riaffacciata nell'universo alieno. (Il caso più eclatante è "Batman vs Aliens", dove ispirato dalla Asylum l'alieno nasce da un coccodrillo... come gigantesco xenocroc!!!!)
Un Alien 3 diretto da McTiernan o Harlin sarebbe stato spettacolare, al di là della trama! ^_^
Ci sarebbe tanto da dire sulle sceneggiature alternative, che ho avuto il piacere di leggere, ma così a memoria ne ricordo una bella su una grande prigione futuristica e una su un pianeta conventuale... metterle insieme non è stata la scelta migliore...
Mi dai sempre delle soddisfazioni quando cogli i riferimenti che spargo in giro, ti ricambio con il tuo cinque alto spaziale ;-)
EliminaLa cosa bella della saga di Alien è che ha sempre avuto un regista diverso ad ogni film, Fincher non era famoso nel 1992, ma lo è diventato dopo, in ogni caso anche lui ha saputo dare un impronta al film, malgrado le vicissitudini produttive.
McTiernan sarebbe stato un sogno, in effetti l’idea dell’alieno che muta è intrigante, non ho mai visto la versione restaurata di questo film, mi incuriosiva capire come hanno giustificato il cambio da cane a mucca.
La scelta peggiore resta aver eliminato Newt e Hicks, un dolore ogni volta che mi rivedo il film, siamo nelle mani di Neill Blomkamp, lui ci restituirà i personaggi con il suo prossimo film Alieno, dita incrociate! Cheers
L'Universo non perdonerà l'aver ucciso Newt ed Hicks: qualcuno pagherà :-P
EliminaGli Xenomorfi sono brutti clienti, ma il Karka è molto più pericoloso! ;-) Cheers
EliminaMa davvero vuoi farti del male con il quarto capitolo?
RispondiEliminaIo ancora rimpiango i soldi che ho speso per vederlo al cinema.
L'unico motivo d'interesse per resistere ( a parte la scena della stanza pieni di cloni che trovai molto inquietante ), fu la presenza della mia amata Winona. :-P
Riguardo il film di Fincher che a me sinceramente piacque, provai delle sensazioni molto strane all'epoca quasi al limite del paradosso.
Quello che vedevo era Alien ma al tempo stesso non lo era.
Strano, ma apprezzabile dopotutto.
Da qui in poi inizia la parte difficile della rubrica, se non mi complico la vita da solo non sono felice ;-)
EliminaIo ho un'altra scena preferita di quel film, ne parleremo Venerdì prossimo.
Fincher ha mandato a segno un film angoscioso, lo sempre trovato plumbeo e non solo per il piombo fuso finale. Uno stranissimo film carcerario molto angosciante ambientato in un posto che cade a pezzi, rivederlo mi ha fatto piacere, è pieno di difetti, ma ancora funziona, una prova del fuoco che avrebbe spezzato la carriera a qualunque regista di miglior talento. Cheers!
"Fincher ha mandato a segno un film angoscioso, lo sempre trovato plumbeo e non solo per il piombo fuso finale."
EliminaQuoto! Qualche anno fa ho letto della sopracitata versione "Biancaneve". A me ha affascinato! XD Poi si riallaccia alla frase del 2. XD
Le idee e trovate ci sono. Peccato veramente per la sceneggiatura. Poteva uscirne un filmone ed invece... peccato ovviamente per H&N e per quegli alien all' inizio sbucati chissà da dove! Se la gioca ai livelli di Blofeld che non riconosce James Bond in "Al servizio segreto di sua maestà"! Ci sono comunque alquanto affezionato perché è il primo Alien che ho visto (alla prima TV cred). Ho letto della versione alternativa. Devo dargli un' occhiata.
La sceneggiatura e stata un casino, il montaggio è stato affettato da Walter Hill con il machete, e in certi momenti si vede, considerato il risultato finale è praticamente un mezzo miracolo di Fincher ;-) Cheers!
EliminaLa recensione è sicuramente migliore del film... però ci sono affezionato anche io :) Sarà che l'ho guardato poco dopo l'uscita, da adolescente. Come facevo a non apprezzarlo almeno un po'?
RispondiEliminaTi ringrazio moltissimo ;-) Ti capisco perchè complici i tanti passaggi tv, è forse quello che ho visto più volte, o almeno se la gioca con "Aliens", l'atmosfera e la location colpiscono ancora, rivederlo ora lo ridimensiona, ma alla luce dei casini produttivi, tanto di cappello a Fincher. Cheers!
EliminaLa testa rasata di Sigourney Weaver ha fatto la storia!
RispondiEliminaConcordo, potrei sbagliarmi ma é arrivata prima di quella del soldato Jane di Demi Moore. Cheers!
EliminaHo visto sia quello normale che la Special Assembly Cut...nettamente l'originale, oltretutto lo Xenonorfo risulta meno plasticoso e la nascita dal cane è ben più inquietante.
RispondiEliminaUn terzo capitolo molto oscuro, pessimista e con una Ripley che è messa in una posizione di chiara debolezza umana rispetto al capitolo precedentemente sono aspetti che ancora adesso me lo fanno piacere se pur con i suoi difetti.
Aggiungo il monologo sulla vita e la morte durante i funerali fatto da Brian Glover (Harold Andrews nel film) è uno dei migliori discorsi (nella saga) che abbia sentito grazie anche alla maestosa voce di Glauco Onorato, si aggiunge poi il montaggio concatenato della nascita dello Xenomorfo (dal cane) che rende il tutto più inquietante.
Merito anche a Elliot Goldenthal veramente ben motivato nello sviluppare la colonna sonora.
Devo ancora vederlo, mi sta venendo voglia ti tenermi il mio ricordo del cagnone, ma un giorno mi toglierò il dubbio.
EliminaDici bene Ripley più umana, mi spiace solo per certi tagli e buchi logici che azzoppano un po’ la sua caratterizzazione in favore di quella di altri personaggi, come quello di Brian Glover che si mangia davvero lo schermo, anche nella scena del monologo, davvero ottima. La colonna sonora è quella giusta per un film così claustrofobico, nel finale esplode per benino. Cheers!
Il primo Alien che ho visto, a 8 anni, era il film di Cameron. Quando in tv hanno dato Alien 3 ero tipo al settimo cielo, salvo poi trovarmi Hicks e Newt morti ai titoli di testa. Il WTF non era espressione comune. Non so quale abbia utilizzato allora per esprimermi. Probabilmente un sommesso silenzio di sconforto.
RispondiEliminaPerò vedendo la versione "quasi-director's-cut" un po' mi sono riconciliato con Alien3. Per me "La Clonazione" fu praticamente una boccata d'aria fresca, dopo il "3", cosa con cui faccio i conti ancora oggi. Però la versione alternativa restituisce al "3" un paio di passaggi logici in più.
Il calo di vigore di Ripley non mi ha mai disturbato, mi sono sempre detto: questa povera donna è sfinita, non ne può più di risvegliarsi ogni tot di anni decenni e trovare che tutti quelli a cui teneva sono morti, forse crepare non le sembra più un'idea malvagia...
In effetti è una spiegazione che ha un senso, il problema è che vedendo il film si notano proprio i tagli, in una scena Ripley lotta, in quella dopo è rassegnata, dovrei proprio decidermi e guardare la "quasi-director's-cut", ho visto quasi tutto della saga di Alien, mi manca solo quella. Pensa che io dalla morte fuoricampo di Hicks e Newt ancora non mi sono ripreso adesso, altro che la morte della mamma di Bambi!! Cheers
EliminaTutto sommato lo trovo gradevole. Una sola cosa ho trovato insopportabile (per me fondamentale): la CGI dello xenomorfo. Quasi quasi era meglio in stop motion.
RispondiEliminaConsiderano gli enormi casini produttivi, è un mezzo miracolo questo film, resta impresso, però concordo, la CGI mostra il fianco, ma è sempre così rispetto agli effetti speciali artiginali e analogici di un tempo. Cheers!
EliminaAvrei una domanda riguardo la versione classica doppiata in italiano.
RispondiEliminaDurante la scena nell'infermeria che precede la morte del dr. Clemens si sente una voce pronunciare le parole : Non capisco perché hanno sempre bisogno di un colpevole. Nessuno è perfetto. Siamo esseri umani. Non conosco esseri umani perfetti. Neanche uno." La voce sembrerebbe la stessa del doppiatore dell'attore Charles Dance che interpreta Clemens ma dovrebbe essere del personaggio Golic. La domanda è chi pronuncia questa frase?
Bella domanda, così su due piedi non ti saprei rispondere, ma vediamo se qualche lettore della Bara con il super orecchio potrà aiutarti ;-) Cheers
EliminaPure io me lo son chiesto.
EliminaAh, grazie per questi ricordi e per le chicche. Sono uno dei pochi che pensa che Alien³ sia figo. Sì, come noto commette delle pecche micidiali, ossia tanti saluti Newt e tanti saluti Hicks. Una questione ormai amara e consolidata ma almeno non fa fuori il gatto Jonsie che chissà che combina dopo aver zampettato per tutto il Nostromo. Tra l'altro Ripley che in mezzo al countdown e al voler evitare di essere uccisa pensa a salvare il gatto per me è cosa molto figa. "Agguanta il gatto!" direbbe Martin Riggs. Tornando ad Alien al Cubo, dicevo, per me è un sì grosso come uno xenomorfo. Mi piace moltissimo quel suo essere senza speranza. Quel suo navigare la morte e giocarci. Mi piace il look di Ripley e il suo non voler perdersi in convenevoli, vedi il suo approccio a Charles Dance (notevole pure lui). Se Ripley vuole scopare diciamo che non 'sta a chiederti come stai. Ripley è così, è tosta e meravigliosamente femminile. Non che una cosa annulli l'altra ma ci siamo capiti. E vogliamo parlare del suo fenomenale istinto materno? Ehy bambina, non è vero che i mostri non esistono, esitono eccome. Grazie Ellen Ripley, grazie Sigourney Weaver. Tanti cuoricini. Alien³ e sì il film del quale David Fincher si vergogna (tre anni dopo uscirà Seven) ma caro David non dovresti. Un pianeta colonia penale. Tanti brutti ceffi, cattivi, violenti nutriti dalla loro nuova religione. Un alieno che si aggira nell'oscurità. Ed una donna che sbuca tra loro. Per me già questo script è una bomba. C'è tanta bellissima oscurità in Alien³ che corre verso l'epilogo. Persino Bishop invoca la morte perché sente il dolore. I bastardi senza gloria che corrono lungo i corridoi in una staffetta che è una carneficina. Un primo suicidio collettivo per un bene più grande: il pagare le proprie colpe. L'espiazione. Per poi arrivare alla fine vera e propria, il tuffo di spalle e l'uccisione di chi ti cresce dentro. Brividi. Dai, per me il terzo capitolo di Alien andrebbe assolutamente rivalutato.
RispondiEliminaMa perché è figo, Fincher ha fatto un mezzo miracolo considerata la produzione super incasinata. Cheers!
EliminaLevo subito il pachiderma dalla stanza: l'uccisione di Hicks e Newt mi spiace e non mi dispiace al contempo. Sono sempre stato più legato ad Alien, che non al suo seguito, ma riconosco l'importanza di quei due personaggi per lo sviluppo di Ripley e per l'ampliamento della storia generale che ruotava attorno agli xenomorfi e alla compagnia.
RispondiEliminaQuindi, davvero molto brutto come li hanno eliminati, davvero inelegante.
Veniamo al film: il setting mi piace, e molto.
La costruzione rugginosa, decadente e semi-industriale si sposa bene con l'universo arretrato e avanzato al contempo di Alien, le pareti che stillano umidità e secrezioni fanno il paio con la bava dello xenomorfo di turno e l'idea di porre Ripley in un carcere -dove lei è in netto svantaggio- è un modo per riequilibrare il gioco dopo aver visto xenomorfi falciati dai marines e viceversa.
Però...però...sì, ci sono diversi però.
Innanzitutto, il runner mi piace come aggiunta, ma ho sempre trovato più adeguata la sua nascita dal cane, per mere ragioni di logica (fosse nato dal bue, sarebbe stato più robusto indubbiamente): secondariamente, farlo agire più come un animale toglie una parte del fascino della creatura.
Se lo confrontiamo col drone del primo film, quello che era un assassino scaltro e attento viene declassato ad un turbine di zanne e coda puntuta, cioè è ridotto ad una bestia assetata di sangue.
Ripley: dunque, l'idea di porre la superstite del Nostromo di nuovo alle strette può essere gradevole, ma al contempo credo sia troppo derivativa dal primo film. Non aggiunge nulla di nuovo, a dispetto del film di Cameron (che aveva invece allargato i presupposti del primo film).
Oserei dire che anche il rapporto coi carcerati non è poi così memorabile: certo, nemmeno con Hicks s'era avuta una così grande intesa, però almeno ti mostravano diversi momenti in cui i due si rispettavano a vicenda, c'era una linea di fiducia fra i due.
Qui i carcerati sono troppi per poterti affezionare, e la maggior parte sono mere comparse, col risultato che pochi spiccano sugli altri (e questo è un bene per i personaggi di Dillon e Clemens, meno per altri, come Golic).
Ed ora veniamo alla suddivisione in due pellicole (e pure all'idea, anzi ad una delle idee originarie per il film): tutti sappiamo della produzione travagliata di questo terzo capitolo, eppure credo che l'idea del monastero spaziale fosse qualcosa di molto intrigante. Vincent Ward aveva steso una base narrativa e atmosferica molto interessante (se si eccettuano alcuni passaggi bislacchi, come il rituale finale per estrarre il chestburster da Ripley), che pur venendo in parte introiettati nel film (e, in special modo, nella versione estesa) vanno a creare situazioni alquanto strane.
Golic, nella versione estesa, paragona il runner ad un demone-drago, e ne diventa ossessionato perché lo ha risparmiato in infermeria, prendendosela con Clemens: d'accordo, ma questo personaggio, che era stato fatto vedere pochissimo prima d'allora, come diavolo avrebbe fatto ad infatuarsi del runner tanto da adorarlo? Il concetto avrebbe avuto senso se si fosse rimasti all'idea del monastero, anzi avrebbe calzato meglio l'etichetta di drago, ma comunque il mutamento di Golic è troppo repentino per esser credibile.
Ci sono quindi alcuni passaggi che funzionano meglio nella versione estesa, e altri che sono migliori in quella cinematografica.
Credo comunque, che il film sia benr riuscito e non sia affatto quel disastro che molti affermano: la palma di peggior film della serie io lo affibbio a ben altra pellicola, uscita nel 2017.
Alien3, nonostante le molte sbavature e svolte azzardate, ha dalla sua una buona colonna sonora (molto evocativa del senso di perdita e di condanna che permea il film), dei buoni effetti speciali (sebbene a volte lascino un pelo a desiderare, sul comparto della cgi...considerando che appena un anno più tardi uscirà Jurassic Park, che regge benissimo ancor'oggi) e una conclusione comunque soddisfacente del viaggio di Ripley.
Una perdita sanguinosa per la saga, siamo ben oltre il dispiacere. In effetti si, avrebbe potuto essere il finale giusto, ma i piani per un’icona come Ripley erano ben altri. Cheers
EliminaLa saga di Alien (fino a Prometheus) nonostante i suoi alti e bassi l'ho sempre adorata per 2 semplici motivi:
RispondiElimina-Gli xeno, sempre e comunque letali e terrificanti.
-I personaggi carismatici. Anche la clonazione é un film stracolmo di personaggi tostissimi.
Ed é forseil motivo per cui ho adorato Alien 3 da subito: DILLON.
QUEL maledetto criminale occhialuto che trova Dio in mezzo al marciume cosmico.
Ogni volta che affronta lo xeno mani nude ho la pelle d'oca
In effetti si, queste caratteristiche non le he mai perse, poi è tornato lo Scott sbagliato ed è tutto finito. Più Dillon meno Scott(o)! ;-) Cheers
EliminaVisto per la prima volta, dopo aver visto nei giorni precedenti - nell'ordine - "Predator 2", "Predators" "Alien VS Predator" e "Alien VS Predator 2" devo dire che il film PER ME è purtroppo insufficiente, sicuramente nettamente inferiore all'ingiustamente bistrattato secondo capitolo della distinta "concorrenza" (? nah LOL) ma nel complesso meno gradevole per me addirittura dei due AVP! Film da 5,5, a volergli bene.
RispondiEliminaPartiamo dal difetto più grave ed evidente: la CGI. E' veramente oscena, specialmente quando c'è di mezzo lo Xenomorfo ma purtroppo anche in altre occasioni (come la scena "cristologica" finale rispetto alla quale, vero che viene pure qualche anno dopo, il NEO-Superman è una manna).
Poi Ripley: molla, troppo molla, inutilmente criptica, perde tempo dall'inizio senza motivo creando una suspense utile solo a fini di trama. Ovvio che parlare di un mostro schifoso in quel contesto e con la compagnia sempre pronta a rompere le pa... *uova nel paniere non fosse cosa da poco, ma insomma.
Il cast è anche abbastanza anonimo, ci sono dei sussulti ma si vede che non è un progetto nato bene e Sigourney Weaver sembra troppo spesso un pesce fuor d'acqua...
Insomma: sono fiducioso nel fatto di trovare i capitoli successivi più gradevoli, anche se dubito che potranno raggiungere i fasti dei primi due capitoli!
I vari tagli brutali restituiscono una Ripley meno risoluta che secondo me è il problema più grave del film. Cheers!
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