Purtroppo, anche le cose belle finiscono, infatti mi ritrovo qui oggi a parlare dell’ULTIMO (lo dice anche il titolo) film della saga di Indiana Jones, che ricordiamo è composta da tre film, TRE! “L’Ultima crociata” è un film fantastico, no sul serio, voi non avete idea di quante volte abbia visto questo film.
Dopo lo
strambo (e fighissimo) seguito/prequel Il tempio maledetto, questo terzo film
recupera volutamente le atmosfere del primo: abbiamo un altro manufatto
biblico da recuperare, non l’Arca dell’alleanza, ma il Sacro Graal e anche se
l’umorismo è ancora più marcato, questo film ha un ritmo indemoniato e alcuni
dei migliori inseguimenti della saga. Non mi sono stupito più di tanto quando
ho scoperto che lo stesso Spielberg lo considera il suo capitolo preferito
della trilogia, penso di averlo visto anche più volte di “Raiders” e siccome I predatori dell’arca perduta lo conosco a memoria, fate un poi voi quante volte
mi sono macinato questo Classido!
Anche oggi il
grande Lucius Etruscus contribuisce alla festa completando il Blogtour, cliccate come se non ci fosse un domani!
Gli Archivi di Uruk con la novelization del terzo film
Fumetti Etruschi con un eroe tutto italiano. Indiana Pipps
IPMP con le
locandine italiane dell'epoca
La scena di
apertura de “l'ultima crociata” è già mitica, vediamo un tipo con giacca di
pelle e Fedora, che sembra il nostro, salvo poi scoprire che Jones, non ancora
Indiana, è solo un ragazzo in forza ai locali Boy Scout. L’idea venne a
Spielberg, che da giovane era proprio un lupetto, chissà perché ci avrei
scommesso.
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"Verrà fuori una gran scena, parola di lupetto!". |
Nella bozza
originale, il personaggio accreditato solo con il nome di “Fedora” (l’attore Richard
Young), avrebbe dovuto essere Abner Ravenwood, il padre di Marion Ravenwood e
mentore di Indy, ma Spielberg modificò tutto per rendere più credibile la lunga
sequenza (ovviamente di inseguimento) che determina la nascita di molte delle
caratteristiche peculiari del nostro archeologo preferito.
La sua fobia
per i serpenti, il già citato Fedora e la frusta, un'intuizione di Spielberg
che ho sempre trovato geniale, è quella di integrare la celebre cicatrice sul
mento di Harrison Ford nella genesi del personaggio. Ford si è procurato il
ricordino durante un incidente stradale nel 1964 (anche se lui dichiara sempre
di essersela fatta facendo a pugni… Storia vera), nel film scopriamo che Indy
si è guadagnato la cicatrice utilizzando per la prima volta la frusta. Sarà una
cosa di poco conto, ma è il tipo di cura per il dettaglio che fa capire quanto
ad un autore abbia a cuore il suo personaggio… E quanto sia pericolo giocare
con la frusta (Don’t try this at home!).
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"Woa fermi tutti, quello si che è un bel cappello". |
Nella parte
del giovane Indy troviamo River Phoenix (poranima…), che per la parte non si è
rivisto tutti i film della saga no, ha preferito studiare i movimenti di
Harrison Ford, in modo da poterli replicare nel modo più simile possibile, al
netto del risultato: bella pensata biondo!
Fiume Fenice si
rifiutò di interpretarlo di nuovo nella serie televisiva “The
Young Indiana Jones Chronicles” (1982) proprio perché venendo dalla sit-com,
era stufo di essere solo una star televisiva, purtroppo sapete com'è andata a
finire la sua breve storia, ma ai tempi tutto questo io non lo sapevo e mi
sono goduto comunque Sean Patrick Flanery nei panni di Indy nelle tre stagioni
di “Le avventure del giovane Indiana Jones”, non tutti gli episodi erano
propriamente pesche e crema, ma mi piaceva l’idea originale dell’anziano
Indiana (con occhialoni da vista e benda) che ricordava i suoi esordi.
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"Nonno raccontaci ancora del balzo dalla testa del leone". |
La ricerca del
Sacro Grall per Indy, passa attraverso il libretto di suo padre il Prof. Henry
Jones (Senior). Ora, parliamoci fuori dai denti che tanto siam grandi: Harrison
Ford è uno che calamita l’attenzione quando appare sullo schermo, oltre ad Indy
in carriera ha almeno altri due ruoli da storia del cinema (se mi chiedete
quali vi tolgo il saluto a vita!) ed è sempre stato uno stracciamutande che
levati, ma levati proprio. Come si fa a trovare uno che possa guardare dall’alto
verso il basso un tipo del genere, l’unica era far venire giù l’unico bipede al
mondo più figo di Ford…
Posso avere
delle cornamuse che intonano “Scotland the brave” qui? Come no? Ma come
problemi di Budget? Almeno posso avere il tema di “giù la testa” quando fa Sean
sean-sean sean? Nemmeno quello!? Azzo siamo messi così male qui sopra? Vabbè, faccio
da solo!
Signore,
signori, il suo nome è Connery, Sean Connery!
La scelta di
casting ammettiamolo, è geniale e anche coerente con quello su cui Steven
Spielberg ha sempre scherzato, quando diceva che Indiana Jones a livello di
ispirazioni e idee iniziali, è il figlio di James Bond. Per qualche
minuto Spielberg ha accarezzato l’idea di chiamare Jon Pertwee (il terzo Doctor
Who), oppure Gregory Peck, ma Sean Connery era la sua opzione numero uno, due e
mille.
Quando Sean
Connery chiama Indy “Junior”, oppure lo sbeffeggia per il suo soprannome (“Si
chiamava il tuo cane "Indiana"...” , “Ho un sacco di bellissimi
ricordi di quel cane!” se divento irritante con i dialoghi mandati a memoria
ditemelo, ok?) è perfettamente credibile proprio in virtù di un curriculum che
lo rende credibilissimo quando fa intendere di essere andato a segno con la
bella Dott.ssa Elsa Schneider (Alison Doody), ma anche quando si tratta di
avventura. D’altra parte, lui già combatteva la regina d’Inghilterra quando Indy doveva ancora conquistarsi la sua prima
medaglia di Boy Scout.
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"...In fondo ho solo allenato immortali, combattuto la Spectre e Al Capone". |
“L’ultima
crociata” è un'avventura che cambia location di continuo (“Ah! ... Adoro
Venezia”) alla ricerca di una reliquia sacra (“... dieci! La x è il punto dove
scavare” Ok dai va bene la smetto!), in questo somiglia molto di più a I predatori dell’arca perduta. Per
continuare le tradizioni, questa volta, la bella di turno è la Dott.ssa Elsa
Schneider, che si piazza a metà tra le precedenti compagna di Indy, è bionda
come Willie Scott, ma tiene il passo del protagonista quasi come faceva
Marion Ravenwood, lo schema viene rotto dal suo improvviso (ma non
imprevedibile) cambio di bandiera. D’altra parte con due Jones nello stesso
film non c’è spazio per i battibecchi con la protagonista femminile, risultato:
malgrado Alison Doody faccia un ottimo lavoro, il suo personaggio spesso serve
solo ad assecondare le svolte della trama (viaggetto a Venezia, svolta a
Berlino per recuperare il libro e via così).
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Come mi sento quelle (rare) volte in cui sbarco a Venezia. |
Continua anche
la tradizione degli animali schifosi, dopo serpenti e insetti, questa volta
tocca ai ratti nelle catacombe sotto Venezia, ma “L’ultima crociata” è una
serie di scene madri una via l’altra. Prendete l’inseguimento sui
motoscafi nella laguna, da solo potrebbe essere uno dei momenti chiave di
qualunque altro film, senza sfigurare in nessun film d’azione e va in salendo
sempre di pari passo con l’ironia, durante il ehm… Salvataggio nel castello Brunwald,
tutta l’anima comica del film viene fuori e i due Jones (Junior e Senior) sembrano
veramente i fratelli Marx…. “Se lo mandavo ai fratelli Marx era meglio!”. No, sul
serio, qualcuno mi fermi!
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Il logo della Paramount, più montagnoso che mai. |
Tutta la parte
in Germania mi fa impazzire, la scena dello Zeppelin è fantastica, così come la
fuga sul biplano, un'idea che Lucas e Spielberg volevano già utilizzare in “Raiders”,
ma poi hanno tagliato per motivi di minutaggio e budget. La scena in questione
è stata girata interamente in un caldissimo set, Ford e Connery tra giacche e
cappelli erano belli imbacuccati, quindi per non sudare copiosamente durante le riprese, hanno girato la loro gag dell’aereo ("Mi dispiace, ci hanno
centrato") senza pantaloni… Storia vera!
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"Senti che bell'aria fresca figliolo? Ecco perchè uso sempre il Kilt". |
Anche se la
mia scena di papà Jones preferita è quella che viene dopo: “Improvvisamente mi
sono ricordato il mio Carlo Magno: Lasciate che i miei eserciti siano le
rocce, gli alberi e i pennuti del cielo.".
Nella porzione di
film ambientata nella Berlino in piena celebrazione per il Führer (“Quegli
imbecilli, che marciano con il passo dell'oca come lei, dovrebbero leggerli i
libri invece di bruciarli!”) c’è un piccolo errore storico, quando Hitler firma
il libretto, lo fa con la mano destra, mentre nella realtà era mancino, ma
questi sono dettagli che notano solo quelli fissati con i documentari di
History Channel o i cagaminchia come il sottoscritto.
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"A chi doFere fare dedica zu libretten?". |
Sull'inseguimento
del carro armato non voglio nemmeno dirvi nulla, è un piccolo gioiello di
coreografia applicata agli stunt e, anche qui, Harrison Ford ha continuato la
tradizione degli infortuni rimediati sul set, portandosi a casa un bel po’ di
lividi. Io, invece, ogni volta che rivedo la scena, mi aggrappo ai braccioli
della sedia per esultare come un cretino quando Indy si ricongiunge ai suoi,
rigorosamente dopo aver recuperato il Fedora… Le gioie della vita!
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Solo io mentre guardo questa scena mormoro tutto il tempo: "Solo l'uomo penitente potrà passare"? |
In questo
crescendo “Indiana Jones and the Last Crusade” trova il suo apice nelle prove
del tempio, a quel punto siamo talmente coinvolti con la coppia di
protagonisti, che viene voglia di gridare ad Indy di sbrigarsi e, non so voi, ma io ad ogni visione (TUTTE!) mi ripeto “Solo l'uomo penitente potrà passare, il
penitente, l'uomo penitente…”. Sono sicuro che fate così anche voi, perché le
tre prove finali per quanto mi riguarda sono la quinta essenza del film di
avventura come lo vorrei sempre vedere al cinema.
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"Mi scusi signore? E' da molto tempo che aspetta?". |
Il mitico
cavaliere del Graal, poi, è entrato dritto sparato nella cultura popolare. Ricordo un episodio di “How i met your mother” (intitolato “Knight Vision”) in
cui viene omaggiato spudoratamente. Se la scena dell’apertura dell’Arca dell’Alleanza,
chiedeva idealmente allo spettatore di fare come Indy e Marion e non guardare,
qui Spielberg vuole il nostro pieno coinvolgimento. Sfido chiunque a non
commentare, dire la sua, o puntare il dito quando prima Donovan (Buuuuu!) e poi
Indy (Vai mito!!) fanno la loro scelta, anche se Harrison Ford era facilitato a
riconoscere la coppa di un falegname, visto che nella sua vita Ford ha fatto
anche quello come mestiere (storia vera!).
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"Campa giù Indy, tutta salute, cent'anni di immortalità!". |
Se Il tempio maledetto è uno dei pochi
prequel di cui nessuno si è mai lamentato, “Indiana Jones e l'ultima crociata”
è uno dei pochi “numeri tre” di una saga che non delude, non solo ritroviamo un
vecchio amico in grande forma, ma facciamo anche la conoscenza del suo papà, la
dimostrazione del detto che sotto una quercia non nasce un pero.
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"No, io sono tuo padre! Indy". |
Lo ammetto
candidamente: un po’ mi dispiace di non avere altri film di Indiana Jones di
cui parlare, ma Spielberg ne ha diretti solo tre, perché i film di Indy sono
tre, TRE, T-R-E! A volte ci penso, “L’Ultima Crociata” potrebbe anche essere il
miglior terzo capitolo di sempre, in ogni caso, questa mini rassegna termina
qui, come dite? Teschi di cristallo? No, non so, mai sentito, non frequento, ho
pochi soprammobili a casa, odio spolverare…
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Per quanto mi riguarda, tutti i bei film dovrebbero finire così. |
Ah! Quasi dimenticavo...
PA-PA-RAPPA-PA-PA-PAAAAAA! PA-PA-RAPPA-PA-PA-RA-PAAAA-PAAAA!
Uno spettacolo!Uno spettacolo spettacolare, Connery stiloso fascinoso divertentissimo, Ford pimpante come non mai, persino la buonanima di Phoenix adattissimo alla parte..uno spasso, meglio di così la saga di Indiana Jones non si poteva concludere (quella cacata del "Teschio di cristallo" non la considero neppure...)
RispondiEliminaAssolutamente sì, anche dopo cento visioni continua ad incollarmi allo schermo, le tre prove è come se le dovessi superare io per il livello di coinvolgimento. Guarda poteva essere un film migliore solamente inserendo una cavalcata verso il tramonto fina… Ah no abbiamo anche quella ;-) Cheers!
EliminaL'unico Indy che sono riuscito a vedere al cinema, quanti ricordi! (Curiosamente era fuori dai circuiti grossi e sono dovuto uscire dal mio quartiere per andarlo a vedere, in un piccolo cinema dove non sono mai più tornato.)
RispondiEliminaAll'epoca in TV mandavano il trailer 10 volte al minuto e speciali, dietro le quinte e Ciak e Ciok. Diciamo che è il mio episodio preferito perché alla sua uscita l'ho davvero vissuto.
Avevo anche il videogioco interattivo per PC ma non era la stessa cosa...
Non capisco tutto il discorso sul 3 che è l'ultimo: tutti sanno che gli Indiana Jones sono tre, perché specificarlo? :-P
Come 'perché' specificarlo?lo sanno tutti, esiste un quarto capitolo: indiana jones and the fate of atlantis della lucas art (l'avventura grafica, non l'action game)
EliminaAver vissuto l’uscita aiuta il coinvolgimento emotivo, non ho modo di contare le visioni, ma credo che questo film dei tre (gli unici che esistono!!) potrebbe essere quello che ho visto più volte, sono piuttosto sicuro ;-) In effetti non serve specificarlo, però aiuta a tranquillizzarmi ;-) Cheers!
EliminaEcco! "Fate of Atlantis" sì che era bello! Sono stato un grande giocatore di avventure grafiche della Lucasart, è quella era una delle più belle in assoluto ;-) Cheers
EliminaAllora ci butto dentro la trentina di numeri della saga a fumetti Marvel, che all'epoca ho molto amato: anche quello rientra nella "continuity" ;-)
RispondiEliminatutto è meglio dell'alternativa! Quella che non esiste ;-) Cheers
EliminaE' un vero peccato che la saga si sia fermata al tre, secondo me aveva le potenzialità per continuare :(
RispondiEliminaSi avrebbero potuto fare un quarto film con il figlio di Indy magari... Naaaa un idea del cazzo per fortuna si sono fermati con questo (gulp!) ;-) Cheers
EliminaL'unico della saga che vidi al cinema e non in Tv.
RispondiEliminaNe ho un ricordo vividissimo e bellissimo.
Grande film!
Fantastico mi sarebbe sempre piaciuto vederlo al cinema ;-) Cheers
EliminaConcordo. Visto al cinema ormai troppo tempo fa. Ricordo che c'era la fila che proseguiva fuori dalla sala. Alla fine del film tutto il pubblico si è lanciato in un applauso, me incluso. Sì, davvero difficile arrivare ad un numero tre così numero 1. E anche per me è il terzo definitivo.
RispondiEliminaQuando parte l’applauso in sala vuol dire che film e personaggi ormai sono di famiglia, dici bene, il numero tre più numero 1 di tutti ;-) Cheers!
EliminaE' il capitolo che preferisco in assoluto! Ci sono tante scene di Indy che mi hanno fatto impazzire :D
RispondiEliminaRazionalmente so che “Raiders” è migliore, di pancia questo è bello quasi quanto il primo, proprio per un crescendo di scene una meglio dell’altra, me lo rivedo sempre con gioia ;-) Cheers!
EliminaL'altra sera abbiamo cominciato a vederlo, ma era stata una giornata durissima e mi sono addormentata a metà... non ho mai tanto rischiato l'abbandono del tetto coniugale da parte del marito!!! :D
RispondiEliminaGiuro, lo adoooorooo, ma ero TANTO stanca...
In effetti ci sarebbero gli estremi per il divorzio ;-) Sei giustificata solo se hai sognato balzi dalla testa del leone, e X dove scavare ;-) Scherzi a parte, ora hai una scusa per vederlo da capo. Di Nuovo, olè!! ;-) Cheers
EliminaCome avrei voluto un telefilm di Indy come quel prologo! XD Tra l' altro lì ho avuto uno dei miei primi insegnamenti nonché uno dei più importanti: "I buoni non sempre vincono e la fregatura è sempre dietro l' angolo. Soprattutto se il tuo avversario ha i piccioli XD!".
RispondiEliminaSean Connery se non ci fosse bisognerebbe inventarlo! Ah, ah! Le didascalie sopra sono una meglio dell' altra! XD Incredibile che sia stato candidato solo una volta agli oscar! Meno male che è riuscito a vincere! XD In quel periodo poi faceva la spalla di superlusso! XD Uno che non perde di fascino neanche come frate! XD Scopro adesso che ha fatto pure il narratore al film di "Spagna 82"! Più di così... XD
questo film è veramente epico! Una scena dietro l' altra, ma riesce ad essere di una compattezza... umorismo e azione ben oliate! lol la scena del timbro! XD Io avrei fatto uno spin-off su Marcus Brody a quel punto! XD Tra le scene epiche dei momenti padre-figlio come quella dello schiaffo ad Indy da parte di Jones senior e "Dammi la mano Indiana". XD Momento invece tragicomico quello in cui HJ becca l' aereo! "Figliolo. Temo ci abbiano colpiti". lol A proposito di aerei, "Pilotare si, atterrare no". Visto quello che è successo a Ford ultimamente... quando la realtà supera la fantasia. XD
Tutti parlano del colpo di scena de L'ICA, ma quello riguardo il voltafaccia di Elsa mi fece rimanere veramente così O_O! Quando Henry dice che è una di loro non ci volevo credere dicendomi "Mannò dai, non è possibile"! XD Stessa cosa capitatami qualche anno dopo con "58 minuti per morire". XD
Dopo Axel Foley e gli acchiappafantasmi ad Indy toccò di essere soppiantato in patria da Batman. Almeno nell' 81 era riuscito a superare Superman! XD
John rhys davies ha una carriera curiosa. Dopo IPD'AP partecipò all' epigono targato Cannon "Allan Quatermain e le miniere di re Salomone" e poi anche al primo 007 con Dalton (tanto per citare di nuovo JB XD). Non pago, finito Indy 3 fece "I misteri della giungla nera" per la RAI. Quì ne perdo le traccie e me lo ritrovo a fare "Il signore degli anelli"! Quando ho scoperto che Gimli era lui... lol XD Ah, già che c' è ha preso parte anche a "Victor Victoria" di Blake Edwards! Insomma non si è fatto mancare niente! XD
Effettivamente la cavalcata al tramonto è veramente la chiusura ideale. XD
Mitica anche questa locandina! ^^ Come fatto notare altrove però spicca l' assenza di Donovan. Ecco, unico neo forse il cattivo. Il solito riccone con la mania della vita eterna. Diciamo un pò sotto Belloq, il nazista occhialuto e Mola Ram.
"perché le tre prove finali per quanto mi riguarda sono la quinta essenza del film di avventura come lo vorrei sempre vedere al cinema"
Se ne sente decisamente la mancanza nel... ah, no pardon, vero, di Indy ce ne sono solo 3. Mi sarò confuso con "Arma letale". XD
Ecco bravo "Arma Letale" quelli si sono quattro ;-) Davvero che strana carriera John Rhys Davies, mitico però! Niente da aggiungere, condivido tutto il tuo entusiasmo e grazie ancora! ;-) Cheers
EliminaDe nada! ^^
EliminaBro-Fist! ;-) Cheers
EliminaCasa mia:
RispondiElimina«Ho dato lo straccio, passa dov'è già asciutto»
«E dov'è già asciutto?»
«Guarda bene per terra e fai I E H O V A H e poi fai il balzo della fede!»
Ahahaha esatto proprio così! Se sbagli vola davvero il nome dell'Onnipotente però :-D Cheers
EliminaDecisamente si!! 😂😂 E quella che ti ho raccontato non è una esagerazione, è davvero così! 🤣🤣
EliminaNon stento a crederti, le pulizie di casa sono sempre momenti di tensione, tipo scelta del calice giusto ;-) Cheers
EliminaUn'altra storia vera di casa mia è quando finalmente arriviamo in un posto che si trova a malapena anche col navigatore, ci guardiamo ed esclamiamo: "Alessandretta!!!" 😂😂
EliminaVi voglio bene è ufficiale! :-D Per me “Alessandretta!!” pronunciato con la voce del doppiatore di Sir Connery è proprio la colonna sonora dei momenti liberatori, quanto raggiungi qualcosa che hai inseguito un vita. Cheers!
EliminaAhaha esatto!!😂😂 Grazie, il sentimento è ricambiatissimo!
EliminaE Pino Locchi ti vogliamo tutti tanto bene, ovunque tu sia!
Questa è autodedicata, godiamocela ;-)
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=jy2Bss5Yv2U
Cheers!
Siiii!! 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻 92 minuti di applausi!!
EliminaSabato pomeriggio (non di Baglioni, eh!) scorso me lo sono riguardato insieme all'altra metà di casa mia: ad "ALESSANDRETTA!" siamo partiti in coro guardandoci senza neanche metterci d'accordo!! 😂😂
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