sabato 11 giugno 2016

Gomorra - Stagione 1: State senza pensieri!


Potreste aver sentito parlare di un certo libro di Roberto Saviano intitolato “Gomorra”, o magari, del film di Matteo Garrone da esso tratto, o ancora, della serie tv creata da Stefano Sollima… Potreste aver anche sentito parlare di alcune polemiche riguardo una cattiva immagine fornita dall’Italia nel mondo e, allo stesso tempo, della pioggia di premi e critiche positive raccolte (proprio nel mondo) da questi tre prodotti. Dobbiamo sempre farci riconoscere.

Ci ho messo il mio bel tempo per convincermi a vedere la serie tv, alla fine (complici le pressioni del padre della mia wing-woman, storia vera!) mi è andata abbastanza bene, visto che il mio recupero della prima stagione è caduto a fagiolo con l’inizio della seconda… Questo dimostra che un Cass non è mai in ritardo, come Gandalf il mago, arrivo precisamente quando ritengo farlo (ammazza che paraculata questa!).

Temevo che “Gomorra - La serie” fosse una mezza tamarrata messa su per sfruttare il successo di libro e film, motivo per cui non le ho mai dato troppo peso, ho fatto l’errore di dimenticarmi di aver precedentemente apprezzato “Romanzo Criminale” film di Michele Placido e “Romanzo Criminale - La serie” di Stefano Sollima, figlio di cotanto padre, ma soprattutto regista di cotanto film (Suburra, una bombetta!).

Complice il fatto che non avevo nulla da vedere, mi sono buttato anche sulla prima stagione di “Gomorra”, divorata in davvero pochi giorni, grazie all’assoluto valore qualitativo della serie e al talento di Stefano Sollima. Di tutti quelli in grado di portare il cinema (e le serie tv) italiano fuori dal barato della mediocrità, io punto il mio Euro su di lui.


La faccia di Don Savastano alla domanda: "Te piace 'o presepe?".
La cosa buffa è che quella che potremmo tranquillamente considerare come la migliore serie tv italiana, viene trasmessa con i sottotitoli al pari di quelle straniere (per chi ha la buona abitudine di seguire in lingua originale, ovvio) e quando si parla di sottotitoli in questo strambo Paese a forma di scarpa, di solito si scatena l’inferno, una lingua che non sia l’Italiano classico, mescolata a… Dei testi… Da leggere?!!? Orrore! Ci mancava solo quest’altro dettaglio a complicare il difficile rapporto di molti Italiani con tutto quello che risponde al nome di “Gomorra”.

In ogni caso me ne sbatto, sono stato sottoposto ad un corso intensivo di Napoletano, quindi questa serie riesco a seguirla anche senza sottotitoli… State senza pensieri!

Ma più dei sottotitoli, per questa serie hanno fatto le polemiche, di solito del potente di turno, pronto a dichiarare che questa serie esporta all’estero un'immagine negativa di Napoli e dell’Italia in generale, cosa vi devo dire? Il fatto che questa serie sia arrivata all’estero è frutto del successo di libro e film, certo, ma anche della qualità della serie. Trovo ridicolo che chi governa si preoccupi così tanto di che immagine possa fornire di noi un prodotto di fiction, quando la realtà è ben peggiore, ma d’altra parte, se non fossimo combinati in questo modo, non vivremmo in uno strambo Paese a forma di scarpa, no?


Spara Jurij Genny, spara!
“Gomorra - La Serie” riesce non solo a non mitizzare i camorristi protagonisti (provate a trovarmi un personaggio positivo in questa serie, dai…), ma sbatte in faccia a tutti la realtà della vita in un ambiente criminale. Non vorrei scomodare la più bella serie tv di tutti i tempi (The Wire), ma Sollima ha dimostrato di poter raccontare una storia che parla di certe dinamiche, seguendo proprio l’esempio di David Simon. Certo, abbiamo ancora un sacco di strada da fare, ma almeno la direzione è quella giusta.

La storia è quella di Gennaro Savastano (interpretato alla grande da Salvatore Esposito) il paffuto e viziato figlio di Don Pietro Savastano (Fortunato Cellino) il minaccioso boss di Secondigliano, Genny non sembra fatto della stessa pasta del padre, lo prende sotto la sua ala (per un po’) Ciro di Marzio (Marco D’Amore) detto l’Immortale, perché nessuno riesce a fargli la pelle, seguono casini…


"Come sarebbe buffo?" (Cit.).
Gomorra è un riuscito e credibile affresco di quello che fa quotidianamente la camorra, dallo spaccio di droga, al riciclaggio di denaro, passando per le infiltrazioni nella vita politica di un piccolo comune, tra quartieri completamente in mano alla criminalità e dove lo Stato non solo non esiste, ma non riesce nemmeno ad entrare.

Il lavoro di Sollima è davvero ottimo, così come la qualità della serie, che non solo è ben scritta, ma anche ben recitata, alla faccia di chi dice che dovrebbe denigrare l’Italia! Qualitativamente parlando, “Gomorra” è una mosca bianca nel panorama delle serie televisive di questo strambo Paese a forma di scarpa, al costo di passare per quello ripetitivo, non è un prodotto di fiction di tale fattura che può denigrare l’Italia in giro per il mondo, i problemi che abbiamo sono ben altri.

10 commenti:

  1. Ciao, allineato con te. Il fascino di questa serie, oltre alla qualità è l'assenza di un personaggio positivo. :)

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    1. Ciao a te, infatti le polemiche sono la solita fuffa di questo strambo Paese a forma di scarpa, il genere "Crime" ha sempre sfornato personaggi negativi non modelli di vita, se poi si vuole fare polemica a tutti i costi è un altro discorso, la qualità di questa serie non è in discussione, ed ora non vedo l'ora di vedere la fine della seconda stagione ;-) Cheers!

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  2. Ne ho visti 4 episodi, i primi 4.
    Troppo cupa e negativa, Romanzo Criminale era un'altra cosa, pure più divertente.
    Prima o poi terminerò la visione, perché la qualità c'è, ma è davvero infernale... Attendo invece Suburra - La Serie (ah, il film Suburra aveva la stessa impostazione di Gomorra ma mi è piaciuto), sperando che sia più allineato a RC (di cui comunque è il sequel) che a Gomorra.

    Moz-

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    1. anche io sto aspettando la serie su "Suburra", anche per quella ci sarà da divertirsi, in ogni caso tutto quello che esce con il titolo "Gomorra" fa discutere ;-) Cheers!

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  3. Molto bella, ma la seconda serie per quanto interessante è fin troppo schematica per i miei gusti.
    Resta comunque una gran bella serie ( da meridionale per fortuna non ho bisogno di sottotitoli per seguirla ).

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    1. Anche nella prima ci sono alcuni passaggi un pò forzati, attendo il finale della seconda per giudicare, tanto arriva tra pochi giorni ;-) Ormai riesco quasi a riconoscere gli attori veramente Napoletani, da quelli che recitano solo con l'accento, mi sono fatto l'orecchio ;-) Cheers!

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  4. Sono d'accordo con MikiMoz. Romanzo Criminale era più divertente, meno seriosa e cupa.

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    1. "Romanzo criminale" è vero, aveva un registro un pò diverso, un giorno riuscirò a terminare anche la seconda stagione di quella serie! ;-) Cheers

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  5. Una serie che vorrei vedere... se avessi tempo!

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    1. Merita, e ti capisco, ci ho messo una vita per vederla. Cheers!

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