Scusi signora,
sa dirmi se è già passato “Boyka: Undisputed”? Ah, lo stava aspettando anche
lei? Beh, speriamo che arrivi presto e non sia in ritardo. Grazie signora.
Per riempire
l’attesa prima del quarto capitolo della saga che dovrebbe arrivare da qualche
parte nell’arco del 2016 cosa posso fare? Facile! Ripasso guardandomi i
capitoli precedenti!
A questo punto
voi direte: "Sì, ok, ma allora perché inizio dal secondo capitolo “Undisputed II
- Last Man Standing”?". Bravi! Bella domanda! Vi rispondo subito.
Per prima
cosa, per sottolineare che “Undisputed II” è uno di quei seguiti che possono
essere visti anche senza conoscere il film originale che, però, vi consiglio
caldamente. L’altra ragione è che per “Undisputed” del 2002 diretto da
sua maestà Walter Hill con Wesley Snipes e Ving Rhames ho dei piani a lungo
termine, quindi abbiate fiducia, ho la situazione in pugno. Ho bevuto un filtro
(cit.).
“Undisputed II
- Last Man Standing” ha in comune con il film precedente solo il tema generale,
abbiamo di nuovo un campione di boxe che finisce in carcere e si trova a
sfidare il campione, diciamo, locale. Questa volta, però, il ring non è una
prigione di massima sicurezza americana, ma un gelido, lurido e decadente
carcere nel bel mezzo della Siberia, una roba capace di far venir voglia di
rigare dritto anche al peggior criminale di questo gnocco minerale che ruota
intorno al Sole.
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"Sono fuori posto come Woody Allen su un marciapiede di Harlem". |
George
"Iceman" Chambers, come Balboa in “Rocky II” è alle prese con alcuni
imbarazzanti spot pubblicitari da girare controvoglia, in cambio di un po’ di
soldoni, lo sponsor pagante è la cosa più russa dopo l’AK47: la vodka (“Cosa
usate voi Sovietici per combattere lo stress?” Cit.).
Ma i soldoni
veri, il gangster russo Gaga (non lady, infatti ha il grugno di Mark Ivanir) li
fa con le scommesse sugli incontri clandestini di MMA in prigione, purtroppo il
campione in carica, Yuri Boyka è imbattuto da tipo 800 incontri (o giù di lì),
quindi il piatto piange e ci vuole qualcosa per rivitalizzare la fantasia
degli scommettitori. Un pacco di cocaina nascosta nella Bibbia di Chambers
dopo e George passa dall’essere “Iceman” di nome, ad “Iceman” di fatto, visto
che finisce al fresco nella prigione Siberiana, da qui in poi la trama è bella
che finita, sapete già cosa succede, c’è solo da godere delle mazzate.
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Dentisti in piedi sugli spalti ad esultare! |
Voi direte: "Ok,
un carcere russo è la principale novità, ma dopo Walter Hill cosa mi devo
aspettare?". Vi dovete aspettare Isaac Florentine, uno con un curriculum lungo
come il suo braccio quando si tratta di dirigere film di menare, bravo a
gestire il ritmo tenendo al minimo le esigenze narrative della storia e
spingendo al massimo sui combattimenti, con belle riprese larghe e giusto un po’
di rallenty per mettere il guacamole sul singolo gesto. Insomma: il cinema di
genere da home video al suo meglio.
Ovviamente,
staremmo parlando della pizza con i fichi se non fosse per il casting che, a
differenza del film di Walter Hill, vede opposti due che nell’antica e nobile
arti di menare sanno davvero il fatto loro: George Chambers è interpretato da
quell’icona vivente di Michael Jai White, Yuri Boyka, invece, ha il grugno di Scott
Adkins… Signore, Signori, le mazzate sono servite!
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"...E tu sei il primo che prenderò a calci!". |
Michael Jai
White ha esordito giovanissimo interpretando Mike Tyson in un film tv per la
HBO, dopodichè si è picchiato con tutti da Steven Seagal a Van Damme, sempre
scientificamente, un passo indietro, fosse nato 10 anni prima, ora parleremmo
di lui come facciamo di tanti eroi dell’action, quando ha avuto un'occasione in
titoli grossi, la sfiga ci ha messo qualcosa di più che lo zampino.
La sua parte
in “Kill Bill - Volume 1” è stata tagliata, la trovate solo nei contenuti
speciali del DVD, ne “Il cavaliero Oscuro” per qualche ragione (oscura)
scambiava battute facendo fare bella figura al Joker, invece di spiaccicargli
il trucco sulla parete più vicina con un pugno e concludere il film prima del
tempo. Però ha anche interpretato un film di supereroi da assoluto
protagonista… “Spawn”.
In un mondo ideale sarebbe stato un perfetto Pantera Nera, invece niente... Spawn, vi lascio il
tempo per appoggiare il palmo aperto della vostra mano sul volto, in un
doveroso Facciapalmo.
Se volete
avere un'idea di che razza di talento sia Michael Jai White, dovete vedere a
tutti i costi “Black Dynamite” una bomba clamorosa!
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"Non avete visto Black Dynamite? Ecco adesso sono davvero arrabbiato!". |
Ma il MJW di
questo film, è anche quello che tre anni dopo, avrebbe spazzato l’universo in “Blood
and Bone” (un film di cui potrei anche decidermi a parlare una di queste volte…):
un atleta in una forma fisica splendida del tutto credibile nel ruolo di un
campione di boxe, che si reinventa combattente di MMA dietro le sbarre.
Quello che “Undisputed
II - Last Man Standing” può vantare rispetto a quasi tutti gli altri film di
boxe, è la lezione più importante, quella che film come Southpaw ha dimenticato (e forse in parte anche un pò Creed), ovvero che l’avversario dev'essere caratterizzato, soprattutto come una vera minaccia, per dare spessore al protagonista
e in questo film, il cattivone si mangia più e più volte lo schermo,
impossibile non unirsi al coro di galeotti quando entra in scena: Boy-ka!
Boy-ka! Boy-ka!
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Boy-ka! Boy-ka! Scusate non ho resistito... |
Scott Adkins e
Isaac Florentine artisticamente sono una coppia consolidata, insieme sfornano
un super campione russo cattivissimo, ossessionato dall’idea di essere il
combattente perfetto (con tanto di vistoso tatuaggio a testimoniarlo), un
personaggio sfaccettato nel suo essere un tocco di granito.
Boyka è capace
di gesti di gratuita crudeltà solo per impressionare il suo avversario (tipo
spezzare una gamba al tipo che gli regge il sacco), ma anche di estremo “Fairplay”,
tipo quando pretende un secondo match contro Chambers, quando scopre che il
primo è stato falsato da una droguccia aggiunta nel beverone di Iceman.
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Iceman, dopo aver rubato i pantaloncini ad Ivan Drago. |
La trama è
prevedibile come una barzelletta vecchia, non manca l’arco narrativo dello
spocchioso campione americano che grazie all’allenamento del vecchio Nikolai (Eli
Danker) passa dall’essere un pugile ad un combattente di MMA con ironici pantaloncini
CCCP e, in tutto questo, anche una persona migliore.
Certo, non
mancano i momenti melensi, ad esempio non ho mai sopportato la scena finale alla
stazione, ma un film come questo non si guarda per la trama, si guarda per i
calci e i pugni!
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"Ahhh sei lento!" (Cit.). |
Isaac Florentine
dirige alla grande tutti i combattimenti, ha per le mani due atleti pazzeschi,
lo sa benissimo e fa di tutto per sottolinearlo, Michael Jai White si deve trattenere
nel primo combattimento, quando è costretto dalla trama a usare soltanto i
pugni, ma nell’ultimo, quando finalmente può far andare le gambe, è un vero
spettacolo.
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"Avevi ordinato un 45 a pianta larga a portar via?". |
Scott Adkins
ringhia per tutto il film, il suo Yuri Boyka è quello che a scuola prendeva per
il culo Ivan Drago per la capigliatura e gli rubava pure la merenda, il film ha
una durata standard, ma il suo personaggio resta impresso quasi quanto il
protagonista.
Insomma: un
film di menare ad altissimo livello! Se non vi bastano le motivazioni che vi ho
dato per decidere di guardarlo, ve ne do un'altra: si chiama “Undisputed III”
ed è un vero capolavoro. Ci rivediamo qui, per gara 2 dello scontro, portate il
paradenti!
Super Cassidy Show! Mi vai dritto al cuore: mi facco beccare con un chilo di droga e mi faccio mandare in un carcere siberiano solo per batterti il cinque da lì ^_^
RispondiEliminaNon mi metto a commentare tutto se no non basta il web, vjsto che è un filone di film che mi piace uno zinzinino e mi manda fuori di melone, però secondo me Michael ha fatto bene a stare un passo indietro agli action heroes, perché così si nota di più che loro sono dei falliti e lui invece è l'unico ancora in forma dagli anni Novanta!
complimentandomi per l'iniziativa, non posso che darti appuntamento al carcere di Gorgon ^_^
Boy-ka Boy-ka Boy-ka...
Un chilo rigorosamente nascosto dentro la bibbia… High five! :-D
EliminaTu sei il massimo esperto di film di menare, Michael Jay White ha la sfiga di non aver mai sfondato verso il grande pubblico, e allo stesso tempo, può guardare tutti i suoi colleghi dall’alto verso il basso, un mito! Ci rivediamo a Gorgon, prossima settimana devo solo stabilire il giorno ;-) Cheers!
Per carità, sono solo un malato di questo genere che quando trova un capolavoro - come il dittico di Boyka - gode come un mandrillo :-P
EliminaQuando vidi Michael in "Universal Soldier il ritorno" mi augurai di essere inondato di altri suoi film, invece è subito scomparso: però poi esattamente dieci anni dopo, in uno dei migliori pit fight della storia come "Blood and Bone", lancia lo stesso calcio volante doppio che nel '99 ha tirato a Van Damme, e così gli ho perdonato tutto ^_^
Comunque concordo: "Black Dynamite" è da Premio Nobel!
Analisi perfetta, MJW è un misto di charisma e condizioni atletiche ancora impeccabili, nel film perl a tv di HBO dove faceva Tyson era perfetto, “Blood and Bone” è il suo Boyka, una volta di queste lo devo commentare… Che poi è una scusa per rivedermelo, quello colpevolmente me lo sono perso per anni!
Elimina“Black Dynamite” è l’omaggio al genere blaxploitation con marzialisti di colore, che anche Tarantino avrebbe sognato di dirigere, più conosci il genere di riferimento più lo apprezzi quel film ;-) Cheers
Stavo già per scrivere: ma perchè c'è anche un numero 1? :D
RispondiEliminaEheh allora ho fatto bene a specificare, anche se andando avanti con i capitoli, il titolo perde di importanza ;-) Cheers
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