sabato 21 maggio 2016

Rat-Man Collection n. 114 - Non avrai altro Dio: Le storie divertenti di una volta...


Non mi sono ancora deciso a mettere le mani alle forbici e a partecipare ad “Operazione Ratto!”, l’idea di sforbiciare i miei fumetti di Rat-Man mi fa reagire come il gatto vicino alla vasca da bagno piena, quello che, invece, convince è l’approccio di Leo Ortolani a questo finale, storia in due parti? O forse due storie in una?

Il numero 114 di Rat-Man comincia con Junior, intento a leggere un fumetto di Ratty e non uno qualunque, lo stesso che abbiamo in mano noi lettori, ennesima occasione in cui il Maestro Ortolani si diverte a giocare un po’ con il metafumetto. Da qui la storia procede su due binari: quello oscuro e drammatico delle storie attuali del celebre topo in calzamaglia e l’altro, quello del racconto nel racconto, il fumetto letto da Junior, una di quelle belle “Storie divertenti di una volta” che puntualmente Ortolani torna a citare per ribadire quanto si sia evoluto il suo personaggio. Questa storia s'intitola, appunto, “La minaccia normale!”.

Si è evoluto, ma la sua vescica è indietro sulla tabella di marcia.
La copertina farà battere il cuore a tutti i fan del Fantastici Quattro di Stan Lee e Jack Kirby, il sedicente leader del movimento PRO-Normalità, utilizza il suo curioso strumento (chiamato “Il Normalizzatore”) per accentuare l’intolleranza nei confronti del diverso già presente in tutti i cuori, il fantascientifico strumento ricorda volutamente l’arma di Psycho-Man, celebre nemico del quartetto, che con tre pulsanti poteva evocare “Paura”, “Dubbio” e “Odio”.

Psycho-Man disegnato dal grande Jack "The King" Kirby.
Ortolani si diverte a snocciolare un po’ di gag (come da tradizione politicamente NON corrette), tramite le quali mette alla berlina, grazie alla satira, il razzismo della nostra società nei confronti di immigrati, omosessuali (il Ghepardo!), handicappati, mendicanti con cuccioli e Rapper… Questi ultimi sono i peggiori di tutti!

Come al solito, Ratty affronta la minaccia alla sua maniera e se già vi viene da ridere, aspettate di leggere alcune trovate di Leo, poi ne riparliamo! Ma la storia funziona bene anche per opposizione: Junior riceve la visita del Rat-Man, dopo lo scorso numero sempre più interessato a farsi adorare come una divinità, il bambino, che conserva lo stesso spirito che una volta albergava nel cuoricino di Deboroh La Roccia, pare davvero l’unico in grado di opporsi al colossale essere, che ormai Ortolani disegna come uno scontro frontale tra le tavole di Jack Kirby, Frank Miller e Go Nagai… Poteva andarci peggio, dai!

In tutto questo, persino un personaggio storicamente comico come Clara, riesce ad ottenere per la prima volta in 114 numeri, un minimo di caratterizzazione, non dico drammatica, ma almeno più seriosa del solito, anche perché, per ora, la moglie di Brakko è stata la gag più sicura di Leo, due battute sulle corna di Brakko e l’atmosfera era subito quella delle “belle storie di una volta”.

Che sia questa la parola definitiva sull'argomento?
Quindi, ancora una volta, Ortolani ribadisce che le cose sono cambiate, la fine si avvicina, così il momento in cui dovrò decidermi a mettere mano alle forbici, mi aspetto altre storie così, immagino che Ortolani vorrà dirci qualcosa anche sui personaggi che hanno accompagnato il Ratto in questa lunghissima cavalcata, vabbè, ma non fasciamoci la testa prima di essercela rotta, Settembre 2017 è lontano… Ortolani ha ancora tempo per stupirci ancora e sono certo che lo farà!

4 commenti:

  1. Risposte
    1. Mi sono goduto tutti e 114 i numeri, ci godremo anche quelli finali ;-) Cheers!

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  2. Sono in ritardo con Rat-Man e devo ancora leggere quest'uscita: quindi ti salto ma sono sicuro di essere d'accordo con te :-D

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    1. Grazie mille per la fiducia ;-) In effetti anche io vorrei accumulare un po’ di numeri del Ratto, specialmente questi finali, ma poi che vuoi fare? Sono 114 numeri che lo leggo appena comprato, ormai sono abituato così ;-) Cheers!

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