martedì 12 aprile 2016

The Night Manager: Al servizio segreto di un albergo cinque stelle


Cosa vi aspettate da uno che di mestiere fa il portiere di notte in un grande albergo? Principalmente due cose: che sia accomodante con i clienti, mantenendo il sangue freddo anche davanti alle richieste più matte e che sappia tutto di tutti. Detta così la distanza tra un concierge e un agente segreto non è poi molta, dopo aver visto “The Night Manager” ho capito una cosa: mai sottovalutare il portiere di notte!

Pagherei dei soldi per sapere se John le Carré si è fatto venire l’idea per il suo romanzo del 1993 “Il direttore di notte”, mentre era ospite di un albergo, quello che so per certo, è che questa serie è ispirata a quel romanzo e adattata David Farr ai nostri (complessi) tempi moderni.

Jonathan Pine (Tom Hiddleston) è il direttore di un albergo al Cairo durante le rivolte in Egitto del 2011, viene in possesso di informazioni roventi sul lavoro di Richard Roper (Hugh Laurie), filantropo e uomo d’affari, che dietro i sorrisoni nasconde i suoi traffici di armi sul mercato nero. Con l’aiuto dell’agente dei servizi segreti inglesi Angela Burr (Olivia Colman) viene ingaggiato, sfrutterà il suo passato di ex militare per infiltrarsi sotto copertura all’interno dell’organizzazione di Roper e trovare il modo per incastrarlo, guadagnandosi la sua fiducia. Se non ci fossero i collaboratori del mercante d’armi a mettergli i bastoni tra le ruote, ci penseranno le attenzioni di Jed, la bella fidanzata di Roper…


"No signore, mio fratello Thor fa il turno di giorno...".
Sei episodi da 50 minuti l’uno, diretti dalla regista Danese Susanne Bier, vincitrice del premio Oscar per miglior film straniero nel 2011 con “In un mondo migliore”, che qui ha un'ottima gestione del ritmo, una sceneggiatura ad orologeria e i continui cambi di location, dalle Alpi svizzere, al Marocco passando per l’Egitto, o forse Egitto, Marocco e poi su in Svizzera, ho preso il mappamondo al contrario…

Temevo che dopo il primo episodio, i continui cambi di location (e di identità del protagonista) avrebbero fatto perdere forza ad una storia che inizia alla grande e che coinvolge il pubblico da subito, in realtà, ogni volta che la trama si complica e Richard Pine cambia mestiere e identità, si avvicina sempre di più al suo obbiettivo. Per riuscire ad incastrarlo, dovrà lasciarsi alle spalle i modi accomodanti del concierge, ma mantenendo lo steso sangue freddo, in un'ideale partita a scacchi con uno che la sa davvero lunga sull’arte di uscire pulito da affari sporchi.

L'Arte di guardate tutti un punto differente, facendo una posa da fighi.
“The night manager” è la conferma che gli Inglesi con i loro attori, possono sfornare un gioiellino televisivo di sei ore, migliori di tanti film di spionaggio più blasonati che sono arrivati al cinema di recente (ogni riferimento a cose, persone o Spectre, è puramente voluta…), sarà anche banale parlando di una storia di spionaggio, ma la vera marcia in più di “The night manager” è la tensione che questa serie è capace di creare, nel corso delle sei puntate troverete, tre o quattro momenti in cui vi ritroverete a tifare per il protagonista, avete presente quando gridate verso la tv: “Veloce! Fai in fretta!” ad un protagonista che per fortuna (e purtroppo) non può sentirci? Ecco, proprio quello che succede guardando questa serie.


Al netto di una trama che funziona con ben poche sbavature, “The night manager” è sostenuto da un cast in gran spolvero, Elizabeth Debicki (vista in Operazione U.N.C.L.E., Everest e Macbeth) è algida e fragile nella parte della donna del Boss, ma anche molto intensa.

A proposito di intensità, è un piacere rivedere il vecchio Dottor House, alle prese con un cattivo viscido e non macchiettistico, Hugh Laurie è talmente bravo che riesce a rendere minaccioso il suo personaggio anche recitando con una vestaglia che sembra stata fatta scuoiando il Sulley di Monster & Co.


"Tranquillo figliolo, non è Lupus".
Menzione speciale per Olivia Colman, avevo già avuto modo di lanciarmi in lodi sperticate per questa attrice per la sua prova in Broadchurch, ma due indizi fanno una prova, qui per certi versi riesce anche a superarsi, basta guardare il suo monologo, quando spiega come mai si è messa sulle piste di Roper, per capire quanto sia brava quest’attrice, il fatto che anche qui come in Broadchurch, reciti parte degli episodi con il pancione, lo considero un caso, perché se era davvero incinta, allora la sua prova va rivalutata aggiungendo svariati punti bravura.


Staremmo qui a parlare dell’aria fritta se non fosse per il talento di Mr. Hiddleston, che sappia interpretare personaggi controversi lo sanno anche i muri, qui riesce ad essere magnetico, affascinante e con la granita nelle vene come il ruolo richiede, di tutti i nomi che vengono snocciolati per il ruolo di prossimo agente 007, il suo è il più quotato, dopo aver visto questa serie, non posso che sperarci davvero, probabilmente qui ha fatto le prove generali per il ruolo.

"Il mio nome è Tom, Tom Hiddleston".
Non mi sono mai considerato un appassionato di storie di spionaggio in senso classico, anche se alla fine è un tipo di storia che mi appassiona sempre, “The night manager” riesce ad essere una spy story classicheggiante, ma anche molto moderna e ritmata, scritta bene e recitata meglio, non so davvero cosa si possa chiedere di più, il servizio in camera forse.

16 commenti:

  1. Ottimo! Segnato e stasera si va a pesca ;-)

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    1. Buona pesca, pensavo potesse essere carino, ma non credevo mi prendesse così tanto, fammi sapere come lo trovi ;-) Cheers!

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  2. Roba forte, e sarà un piacere trovare Hugh nella sua nuova vita post-House :-P

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    1. Ugo va fortissimo, poi magari tu sai tutto anche del romanzo originale di John le Carré, ma che dico certo che tu sai tutto sei un uomo-libro! ;-) Cheers

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  3. Madddai?? Mi straconsoli..in giro ho letto solo di pernacchie per la messa in opera stile "la fotografia se la pippa Duccio Patanè" o anche "Tutto molto figo ma girato a Centovetrine"...

    Ricambio con la segnalazione Netflix-budget Style ma molto carinmo: Manhattan - la serie


    P.S. Riprendo oggi a palleggiare che mi avevano rapito ;) ;) ;)

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    1. Guarda non mi è sembrato affatto una poverata alla centovetrine, iniziato Sabato e finito Domenica per dirti del livello di coinvolgimento. “Manhattan” ne ho (intra)visto due episodi mentre ero dai miei, su sky facevano una giornata maratona, mi intrigava anche il tema. Cheers!

      P.S. No problem capo, pure io arrivo da due giorni di cacca-pupù, quando vuoi ;-)

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  4. Non c'è niente da dire: gli inglesi sanno scrivere una sceneggiatura ed hanno dalla loro anche grandi attori. Hanno dalla loro il fatto di avere ancora una grande tradizione di caratteristi, cosa che da noi in Italia è scomparsa già dagli anni 70.

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    1. Mi limito ad aggiungere: Amen.
      I caratteristi poi sono una cosa che manca come l’aria, sia per tipo di ruolo che per volti e presenza, ormai si usano attori famosi anche in ruoli da caratterista, tanto fa figo avere il nome in cartellone. Cheers!

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  5. Mi intriga non poco!Vedrò di convincere il Khal,che era con me finchè credeva fosse un film, ma adesso che ha sentito la parola serie mi è andato in acido XD ("noooo un altra serie noooo ne guardiamo già troppeeeeee!!!")Che poi mini-serie,via!Avrei voglia di rivedere il buon Hugh laurie ;)

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    1. Lo capisco il Khal, in questo periodo passo da una serie all’altra, ma questa è una MINI serie, giocati questa carta, sei ore e passato tutto, tanto fino al 25 Aprile e le nuova di “Giocotrono”, manca ancora un pezzo. Speriamo che torni su pianta stabile Ugo Lauria, sarebbe ora di vederlo in tanto ruoli da post-Dottore ;-) Cheers!

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    2. Che poi al momento guardiamo
      The Blacklist(che sta diventando una pizza)
      The Flash(roba teen per quando abbiamo sonno,a lui manco piace)
      Walking dead(finalmente è finito,ci ha davvero rotto le palle)
      Daredevil(figatona)
      E credo basta,a parte che io mi sto recuperando Black mirror a pizzichi e smozzichi...presto però ricominceranno Giocotrono e Penny dreadful,e per il metro del Khal siamo già troppo pieni(calcola che le guardiamo solo di sera,quindi 5 serie=5 serate occupate alla settimana ;)

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  6. “Blacklist” ne sento sempre parlare così così, “The Flash” mi hanno invitato ad iniziarla devo trovare la voglia, dopo quella bombazza di “Daredevil” è difficile tornare ai super eroi per ragazzi, I camminamorti fino a Febbraio sono andati (per fortuna!). Penny Dreadful sono fermo a metà della prima stagione, e mi stava pure piacendo. Questa settimana ho finito un po’ di serie che stavo guardando (commenti in arrivo), e sono alle prese anche con “Vinyl” e “Better call Saul 2”, ma vedo che anche voi siete ben messi… No no, ma smettiamo quando vogliamo di guardare serie, non abbiamo mica una dipendenza grave no no ;-) Cheers!

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  7. Oh mica avevo capito che era una serie, pensavo fosse un film

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  8. Ce l'ho già in rampa di lancio, appena avrò finito Outsiders (che ti consiglio, se non l'hai già visto) la guarderò!

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    1. Bene fammi sapere il tuo parere, Outsiders mi manca, ma il tema sembra molto nelle mie corde... Grazie per la dritta ;-) Cheers!

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