Mettiamo in
chiaro una cosa, altrimenti passo sempre per quello che odia la Disney per
partito preso, devo dire che non mi stanno simpaticissimi, ma trovo difficile
provare empatia per un colosso multi milionario, detto questo: quando fanno un
bel lavoro, sono il primo ad essere felice di fare i complimenti, tutti
meritati nel caso di “Zootropolis”.
Restando sul
pezzo, aggiungo che come tutti, anche io sono cresciuto con i classici della
Disney, film che in molti casi, risultano ancora più folli e moderni di tanti
che escono in sala oggi, ma qui calo proprio la maschera: se la Disney
torna a fare film con animali antropomorfi, giocandosi una volpe come
protagonista, mi compra subito. Ho passato troppe ore della mia vita a fare il tifo
per Robin Hood, per non avere voglia di fare la conoscenza anche dell’ultima
volpe di casa Disney, ovvero: Nicholas "Nick" Wilde.
Una cosa che
ho sempre sopportato poco dei film d’animazione della casa di produzione di
quel ghiacciolo di Walt Disney sono le canzoni, motivo per cui ho trovato roba
come “Frozen” una tortura a cui nessun possessore di cromosoma Y (ma non solo…)
dovrebbe essere sottoposto, decisamente più nelle mie corde il “Marveliano” Big Hero 6, che ha in comune con questo
“Zootropolis” l’uso di una sola canzone nel film, cantata dal famoso di turno,
lì era la fighissima “Immortals” dei Fall Out Boys (no, non mi interessa
parlare di chi cantava la versione in italiano, quindi scordate un mio commento
in merito, non posso usare parolacce parlando di un film per bambini…) qui,
invece, tocca a Shakira con la sua “Try Everything”, in linea con il tema del
film, ma unico momento che avrei tranquillamente sforbiciato dal montaggio
finale.
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"Batti il pugno nasone, bro-fist del regno animale". |
La trama è un vero spasso: la coniglietta (nel senso di giovane coniglia femmina,
non di ragazza che vive nella Playboy mansion) Judy Hoops fin da piccola ha
sempre sognato di fare la poliziotta, malgrado il suo destino di coltivatrice
di carote sia già deciso dalla sua ansiosa e numerosa (più di 200 tra fratelli
e sorelle) famiglia. Con perseveranza, ottimismo strabordante e un “Training
Montage” iniziale che ricorda quello di Jodie Foster ne “Il silenzio degli
innocenti” in versione Disneyana, la nostra eroina riesce a diplomarsi
all’accademia e ad entrare nel corpo di polizia di Zootropolis.
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Tipo "Scuola di polizia" ma con più coniglini tenerini. |
Qui si trova
subito ad affrontare i pregiudizi dei suoi colleghi (Jodie Foster e “Silenzio
degli innocenti” l’ho già detto vero?) il corpo di polizia non pare il posto
per un animale piccolo e tenero (non dite tenero ad un coniglio, non è
politicamente corretto…) come lei, quando i suoi colleghi sono tutti
rinoceronti, leoni o come nel caso del Capitano Bogo (in originale doppiato da Idris
Elba) un grosso Toro.
Dirottata a fare l’ausiliario del traffico, la nostra Judy fa la conoscenza della volpe Nick Wilde (Jason Bateman), uno che vive di espedienti, dopo aver deciso di abbracciare tutti i luoghi comuni sulla brutta fama delle volpi. Un po’ per caso, un po’ per testardaggine, Judy riesce a farsi assegnare dal capitano un caso che nessuno vuol seguire: la sparizione del Sig. Otterton, per la nuda cronaca, una donnola…
Come da tradizione “Walter Hilliana” (ora chiedo all’accademia della Crusca se può essere considerata una parola), Judy ha 48 ore per risolvere il caso e se “48 Ore” deve essere, che “48 Ore” sia, il suo partner sarà proprio Nick Wilde, d’altra parte un coniglio e una volpe che collaborano, non sono più improbabili di Eddie Murphy e Nick Nolte.
“Zootropolis” s'incastra alla perfezione nella tradizione dei “Buddy cop movie” polizieschi, sfruttando al meglio le caratteristiche dei suoi antropomorfi protagonisti, la città è protagonista della pellicola e bisogna applaudire i ragazzi della Disney per il lavoro svolto, nel rendere credibile una grande città, popolata da animali che hanno rinunciato ai loro istinti di cacciatori per convivere in pace, il titolo originale del film, “Zootopia” rende ancora più l’idea dell’utopia rappresentata da questa città.
Come da tradizione “Walter Hilliana” (ora chiedo all’accademia della Crusca se può essere considerata una parola), Judy ha 48 ore per risolvere il caso e se “48 Ore” deve essere, che “48 Ore” sia, il suo partner sarà proprio Nick Wilde, d’altra parte un coniglio e una volpe che collaborano, non sono più improbabili di Eddie Murphy e Nick Nolte.
Sono l'unico che sta pensando al Riccardo Cuor di Leone del "Robin hood" della Disney? Si? Ah ok... |
Città a misura
di abitante, anzi, a misure, perché i vari quartieri sono strutturati per
ospitare animali di diversa taglia, si passa dai quartieri “alti” per animali
di grosse dimensioni, fino a posizioni di città in miniatura, come il quartiere
dove vivono i topolini, in cui Judy poterà il caos con le dimensioni extra
large, nemmeno fosse una Godzilla con le orecchie flosce a piede libero per
Tokyo.
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Questa genialata non potevo non metterla! |
Trattandosi di
un film Disney, non può mancare la morale di fondo, la più classica dei “Se
puoi sognarlo, puoi farlo” che spinge la protagonista a non accettare il suo
destino già scritto di contadina. Da questo punto di vista s'incastrano alla
perfezione anche le famigerate “Tematiche importanti” (i recensori veri dicono
così, vero?) come: l’integrazione, la discriminazione raziale e il bullismo.
Judy e Nick
sono simili, ma opposti: entrambi sono stati vittime di bulli ignoranti, ma
hanno reagito in modo differente, se canto le lodi di un film come Kung Fu Panda 3 capace di dare l’assist per spiegare le coppie di fatto ai bambini,
devo dire “Bravò!” anche ai ragazzi della Disney, che qui fanno la stessa cosa
con argomenti altrettanto importanti e (purtroppo) caldi.
Il tutto con
una cura per il dettaglio notevole, i personaggi sono animati molto bene, così
come i quartieri di Zootropolis, pensati per rispettare dimensioni e ambienti
di origine delle varie specie animali (ghiacci, foreste pluviali, deserti e chi
più ne ha più ne metta), inoltre, è divertente notare come gli animatori e gli
sceneggiatori si siano impegnati a ripensare anche gli oggetti della nostra
quotidianità, adattati ad un mondo di animali, il celebre logo del telefono con
la "mela morsica", diventa una carota morsicata, giusto per fare un esempio.
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"Non sei un po' bassa per appartenere al corpo di polizia?". |
La
sceneggiatura funziona, non ho notato grossi buchi o scivoloni, l’unico difetto
forse è il fatto che non è proprio impossibile capire l’identità del colpevole,
ma tutto sommato è un difetto secondario tenendo a mente il target a cui il
film si rivolge… Sono sicuro che i bambini siano arrivati alla mia stessa
conclusione in metà del tempo.
In un film che
potrebbe essere considerato quasi un noir per i più piccoli, non manca la
commedia, è naturale che con una città piena di animali che fanno cose da
umani, l’umorismo venga fuori da solo, ma bisogna anche saperlo sfruttare e
qui è facilissimo puntare (lentamente) il dito verso lo spassoso bradipo Flash,
geniale fin nella scelta del nome, un personaggio che monopolizza il
minutaggio, ma solo per via della sua lentezza congenita, inutile sottolineare
quanto sia geniale mostrare un ufficio pubblico (in questo caso la
motorizzazione) gestita da impiegati Bradipi, siamo Italiani, abbiamo fatto
tutti la coda in posta o all’anagrafe… E con questa mi sono garantito un'attesa
eterna alla mia prossima fila, ciao amici impiegati pubblici! Vi voglio tanto
bene! Da grande ho sempre voluto essere come voi!
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Nella mia prossima coda alle poste almeno spero di conoscere lui! |
Nel tentativo
disperato di uscire da questa graticola in cui mi sono buttato, posso dire che
anche gli spettatori maggiori di anni sei, potranno divertirsi molto, grazie
alla citazioni sparse per il film, inutile dire che il (fantastico!) Mr. Big
non fa altro che citare in continuazione “Scarface”, ma soprattutto “Il
padrino”. Senza fare rivelazioni sulla trama, anche i fan di “Breaking Bad”
come me avranno pare per i loro denti, oltre alle citazioni più facili in
assoluto, tenete lo orecchie dritte, nel film sono citati anche Walter e Jesse,
nomi di certo non scelti a caso.
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"Un giorno, e non arrivi mai quel giorno, ti chiederò di ricambiarmi il servizio...". |
Ma se proprio
devo dirla tutta, la volpe Nick Wilde, più che al Robin Hood della mia infanzia
(facciamo anche miglior film su Robin Hood di sempre?) ricorda anche molto, fin
dal cognome, il (fantastico) Mr. Fox di Wes Anderson, quello che con notevole
faccia da schiaffi diceva di se stesso: “I’m a Wild animal”.
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"Sono Nick Wilde, rubo ai ricchi per dare a me stesso". |
Tirando le
somme: il 55esimo classico Disney per quanto mi riguarda è promosso, anche se ho
trovato curioso che nella versione italiana, abbiano deciso d'inserire nei titoli di coda, i nomi dei doppiatori italiani e non di
quelli originali (cosa che mi pare anche sensata) per tutti i personaggi tranne
uno, ovvero Gazelle, per lei compare il nome di colei che la doppia (anche
nella parte cantata) in lingua originale, ok che il nome Shakira smuova nelle
mente degli spettatori più di quello di Ilaria Stagni, ma questa disparità di
trattamento avrebbe fatto indispettire anche Judy Hopps!
Ammazza che bei disegni! Viva le volpi protagoniste ^_^
RispondiEliminaIl design dei personaggi è fighissimi, temevo un film caramelloso, invece mi ha divertito, poi una volpe come protagonista, mi compra sempre facile ;-) Cheers!
EliminaSono contento che ti sia molto piaciuto.
RispondiEliminaLa Disney sta vivendo un bel periodo di qualità, ammetto che sono felice di tutto ciò :)
Mi aspettavo qualcosa di caramelloso, non è il capolavoro di cui si parla in giro ma funziona, la Disney ha il suo stile inutile che cerchi di imitare altri ;-) Cheers
EliminaIo l'ho già detto e mi ripeto, ma ancora più dei personaggi mi sono piaciute le architetture!! perché, perché non si possono avere dei grattacieli fighi come quelli di Zootopia?
RispondiEliminaPosso dire che cambiare la genialata Zootopia in Zootropolis è una cretinata bestiale? Che magari, se per puro caso, qualche bambinetto scopre che Utopia è una città immaginari, che è esistito un tipo di nome tommaso Moro (O thomas Moore), e che esiste il greco antico e che Utopia vuol dire NON LUOGO, dico SE il bambinetto di cui sopra scoprisse tutto cio' o una sua parte, non morirebbe? (giuro!)
Vabbe', mi prudevano le dita.
Ti ho letta e concordo con te, inoltre la Bara è un ufficialmente schierata contro il prurito alle dita. Detto questo sono convinto che nessun bambino ne sarebbe rimasto turbato, il cospiratore in me teme che Zootopia suonasse troppo simile a Zoofilia, mi rifiuto di credere che ci siano dei decerebrati in grado di confondere le due cose, ma so anche di cosa siamo capaci in questo strambo Paese a forma di scarpa, dove il prossimo classico Disney si chiamerà “Oceania” e non “Moana”… A pensar male si fa peccato lo so, ma conosco i miei polli ;-) Cheers
EliminaFilm pazzesco,finito di vedere ora. Qualche sbadiglio in mezzo non ha cancellato il parere positivo. Stupefatto per come ha affrontato temi molto seri!
RispondiEliminaEsatto, un film Disney che somiglia tanto ad uno della Pixar per quel tocco di modernità che non guasta affatto ;-) Cheers
EliminaSicuramente, il miglior film disney degli ultimi 10 anni. O comunque, uno dei migliori usciti dopo il 2000, il che è ironico, considerando che, se si escludono i corti e i mediometraggi di Topolino, i film in cui sono protagonisti soltanto animali antropomorfi (senza alcuna presenza umana) sono pochi nella filmografia dello studio di Burbank.
RispondiEliminaIl film parte già con una premessa interessante, ovvero l'idea che gli animali (per meglio dire, i mammiferi) abbiano abbandonato i propri istinti e costruito una società simile a quella umana, coi suoi pro e contro. Certo, la parte più pignola dello spettatore potrebbe farsi molte domande (quand'è successo? Perché nel museo di storia naturale ci sono degli -azzeccatissimi- conigli delle caverne mentre puntano le lance ad una pantera? Cosa mangiano i carnivori? Dove sono le altre specie animali? Esistono altre città "a tema" (Reptilia? Insectopia?)) ma onestamente...chissenefrega.
Il film vuole parlare di un caso da risolvere, e nel mentre mostrare spaccati di quel mondo e far maturare i personaggi, specie Judy?
Benissimo, la coniglietta è una sorta di "soldato jane" poliziotta, che pur davanti al mondo intero che cerca di farla desistere, si diploma come miglior cadetto della scuola per agenti, eppure il primo incarico che le viene assegnato è come ausiliare del traffico. Già qui, ci sono diverse gag che mi hanno fatto ridere (specie quella in cui le viene augurato un infarto a causa di una multa), ma è quando entra in scena Nick che il film decolla.
Una volpe come protagonista (o co-protagonista, in questo caso) mancava da molto tempo, e Nick potremmo definirlo un discendente lievemente meno onesto di Robin "Roberto" Hood: arguto e sarcastico, fa da perfetto contr'altare della, almeno inizialmente, ingenua Judy.
Anche il caso che i due devono risolvere si snoda tramite una serie di tappe (sia narrative che geografiche) che aiutano a rendere più vivo quest'universo ed i suoi abitanti, che alla fin fine, è pur sempre modellato sulle metropoli americane (vedi i toporagni italo-americani, oppure i lemming molto simili ai colletti bianchi giapponesi, creando dei curiosi casi di ossimoro (come Mr. Big, che tanto big non è).
Inoltre, c'è un interessante sovvertimento sia dei rapporti usuali tra i protagonisti, sia dello svelamento di chi sia il villain: non dico nulla su questo, perché magari potrei fare spoiler, sebbene abbia da fare un piccolo appunto, poi ci torno.
Per quanto riguarda il rapporto...innanzitutto, è interessante come non vi sia un vero fraintendimento fra i due (il classico caso in cui uno ascolta il discorso dell'altro, fraintende e l'altro cerca di risolvere, ma finisce solo per peggiorare le cose)...qui Nick aveva già notato lo spray anti-volpe, ma aveva scelto di avere fiducia in Judy, che poi si infrange quando l'altra, in un gesto quasi istintivo (eh), fa per estrarlo per difendersi.
Inoltre, il riappacificamento avviene tramite un momento "comico", in cui sì c'è il pentimento di Judy, ma dove la cosa viene risolta con una battuta che non può non strappare un sorriso.
Per il confronto col villain
[SPOILERS!]
avrei trovato, da adulto, più interessante che Judy non sapesse nulla della sostituzione dei proeittili coi mirtilli ad opera di Nick, e che quindi, messo temporaneamente ko la volpe "feroce", venisse incitata dalla pecora a sparare a Nick, perchè "tanto, è un predatore". E che Judy scegliesse di non farlo, per poi procedere come abbiamo visto.
[FINE SPOILERS!]
Mi rendo conto che si tratta di un'aggiunta di poco conto, visto che Judy aveva già avuto il suo momento di pentimento, però già durante la mia prima visione, avevo trovato carina una svolta simile.
Ah, chiamatemi pazzo, ma io in Judy e Nick ci vedo un coppia (di agenti, amici, ma anche di fatto) molto più affiatata di altre uscite negli ultimi anni dai prodotti disney, contando che sono di due specie molto diverse.
Solita ottima analisi e penso lo stesso, uno dei migliori film d'animazione visto negli ultimi anni ;-) Cheers
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