domenica 13 marzo 2016

Providence Vol. 1: Sulle tracce di Lovecraft con Alan Moore


L’incontro tra il Mago di Northampton e il solitario di Providence, è qualcosa in grado di mandare in cortocircuito i cervelli dei lettori, due scrittori giganteschi, con personalità marcate e definite, l’equivalente letterario di un Kaiju movie Giapponese, almeno per il peso specifico delle forze in gioco. Eppure, l’incontro tra Alan Moore e H.P. Lovecraft, inizialmente è sembrato più uno scontro.

Il primo contatto tra i due è stato il racconto Il Cortile scritto da Moore e adattato a fumetto dalle matite di un Jacen Burrows acerbo, ma molto funzionale. La cosa che mi colpì fin dalla prima lettura di “The Courtyard” è il muro di citazioni contro cui il lettore deve scontarsi, è chiaro che l’intento di Moore fosse stato quello di ambientare una storia tipicamente lovecraftiana ai giorni nostri, il risultato è riuscito: un'atmosfera morbosa e paranoica pervade il racconto, ma Moore risulta forse ancora un po’ troppo barricato dietro le mille mila citazioni al materiale originale prodotto dallo scrittore americano.

Il secondo incontro porta il titolo di Neonomicon, un'opera nata per motivi puramente economici, un salasso di tasse da pagare da parte del barbuto scrittore inglese. In questo secondo capitolo Moore pare concentrarsi più sull’uomo Lovecraft, piuttosto che sul suo lavoro di scrittore, per stessa ammissione di Moore, “Neonomicon” nasce con l’intenzione di portare in scena tutti quei “riti blasfemi” e “rituali innominabili” dietro cui si faceva scudo Lovecraft, uno che ha sempre categoricamente abolito il sesso dai suoi racconti.


Nell'angolo rosso, la transiberiana di Providence, in quello blu, lo stallone di Northampton!
Alan Moore intervistato non ha esitato a definire “Neonomicon” come una delle sue opere più sgradevoli e misantropiche, io aggiungerei anche una delle meno riuscite. Quello che secondo me non funziona è la furia con cui Moore si è scagliato a testa bassa contro i clichè riguardo ad HP Lovecraft, il fatto che fosse razzista, misogino e provasse un assoluto ribrezzo per il sesso, “Neonomicon” mette alla berlina tutti i pregiudizi sullo scrittore americano, per altro, molti di essi si sono rivelati fasulli, almeno stando alle numerose testimonianze della moglie Sonia Green.

Moore sfoggia il suo lato inglese, in un'opera dall’indole Punk, che cerca di demolire il Lovecraft uomo, dopo averlo affrontato ad armi pari come scrittore, un colpo basso? Forse, di sicuro un fumetto non troppo a fuoco.


Il Re Giallo? Il mio senso di Carcosa pizzica...
Quello che ormai è un match di Boxe, va valutato non sui singoli round, ma sulla totalità dell’incontro, infatti al loro terzo incontro finalmente i due scrittori trovano il giusto punto di congiunzione, ovvero il primo volume della serie “Providence”, senza ombra di dubbio il più riuscito dei tre capitoli… Round… Chiamateli come vi pare.

“Providence” inizia nella New York del 1919, il protagonista è il giornalista dell’Herald, Robert Black (quasi un omonimo del lovecraftiano Robert Harrison Blake), la prima caratteristica del personaggio è la sua omosessualità, ovviamente da tenere rigorosamente nascosta visto il periodo storico in cui vive. Mi sono trovato a fare una piccola riflessione: quanti protagonisti di storie horror (che siano film, fumetti, o romanzi) riuscite a farvi venire in mente? Non intendo ragazze omosessuali (o rese tali da sceneggiatori pruriginosi), intendo proprio dire maschi Gay… A me non molti, se avete qualche titolo fate un fischio.


Il primo che si mette a cantare una canzone di Checco Zalone verrà fustigato...
Ma l’omosessualità di Black non è solo un tentativo fine a se stesso di produrre un personaggio originale, diventa quasi metaforica della condizione del personaggio, ma anche dell’America in cui la storia è ambientata. Black non solo nasconde il suo orientamento sessuale per non essere mal giudicato, ma tiene celato anche il fatto di essere di origini ebree e nasconde ancora con più forza le sua ambizioni di diventare uno scrittore. Allo stesso modo lungo il suo viaggio, l’America attraversata da Black è fatta di persone, palazzi e intere comunità che nascondono i loro segreti, un intero oscuro mondo nascosto una facciata di normalità.


Ecco perchè bisogna sempre bussare prima di entrare in una stanza...
Moore dimostra di aver finalmente trovato la stele di Rosetta per decrittare Lovecraft, i mostri che si agitano nell’America di “Providence” sono inquietanti e tentacolari come quelli descritti dal vecchio HP, ma altrettanto spaventosi, infatti è impossibile non notare come le persone incontrate da Black siano omofobiche, razziste e antisemite. La scena della croce uncinata disegnata sul marciapiede è rappresentativa, nel 1919 il Nazismo in Europa non era ancora affermato e il famigerato simbolo non ancora riconoscibile alla maggior parte della popolazione mondiale, come sarebbe (purtroppo) diventato pochi anni dopo.

Alan Moore fa un lavoro enorme perché non solo riesce a sfruttare Lovecraft per piazzare stoccate agli orrori di cui l’umanità è capace, ma riesce a scrivere una storia che va quasi fisicamente alla ricerca di Lovecraft, Black abbandona la città attraversando comunità rurali in direzioni del New England tanto caro al solitario di Providence, il tutto per andare alla ricerca di un libro intitolato “Sous le Monde”, capace di fare impazzire chi lo legge… Ci sono davvero poche cose più Lovecraftiane di questo. Chi ha detto "Il seme della follia" di Carpenter?


Impariamo la geometria con il vecchio H.P.!
Ovviamente, non mancano le citazioni alle storie e ai racconti di HP, ma a differenza delle precedenti incuriosi di Moore nel mondo di Lovecraft, questa volta sembrano pedalare nella stessa direzione, Moore è in viaggio verso Providence e tutti noi lettori insieme a lui, non vedo l’ora di scoprire come continua il viaggio, anche se conoscendo Lovecraft temo quello che potremmo trovare una volta arrivati… Gulp!

12 commenti:

  1. Splendido viaggio verso Lovecraft: sei una locomotiva! ^_^

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    1. Ultima fermata: Providence ;-) Il problema è che ora mi tocca aspettare il secondo volume! ;-) Cheers

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  2. Quando cavolo esce il secondo volume?
    Gran parte dell'hype lo devo al fatto che più avanti Moore mi va a creare un suo corrispettivo suo di Asenath Waite, la diabolica occultista de "La cosa sulla soglia", racconto agghiacciante che personalmente metterei in qualsiasi top ten delle opere di Lovecraft!

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    1. Uscirà sempre troppo tardi te lo dico io ;-) "La cosa sulla soglia" è un capolavoro, senza se e senza ma ;-) Cheers!

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  3. Anche per te? ? Lo trovo un racconto sottovalutato.

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    1. Ho letto "La cosa sulla soglia" subito dopo "L'abitatore del buio" e mi sono convinto che questo pazzoide faceva al caso mio, ancora oggi è uno delle mie storie di Lovecraft preferita ;-)

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  4. Simpatico duetto :D
    Giusto per dormire bene .

    Lovecraft si era "vendicato" ben bene di Bloch, che aveva ucciso un alter ego di HPL ne "Il divoratore giunto dalle stelle".
    Ma io sono malato di orrori cosmici, continua con post simili e non ti libererai mai più di me! :D

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    1. Ahaah figurati passa quando vuoi ;-) Il problema è che bisogna aspettare il secondo volume, un giorno mi deciderò a iniziare a leggere tutto in Inglese... Cheers!

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  5. Gli stereotipi su Lovecraft ultimamente hanno prodotto diverse polemiche non ultima la decisione di sostituire il suo busto come immagine del World Fantasy Award. Decisione che lascia l'amaro in bocca, perché a parte che molti di questi stereotipi sono stati smentiti bisognerebbe saper contestualizzare: H.P.Lovecraft era un uomo del suo tempo e come tale esprimeva delle opinioni che oggi abbiamo il diritto di non condividere, ma sicuramente dovremmo contestualizzare.

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    1. Giudicare i personaggi storici del passato, in funziona delle nostre convinzioni moderne è un giochino sterile, lo stesso Moore dopo aver attaccato a testa bassa Lovecraft in "Neonomicon", qui pare averlo capito davvero, anche per questo ho apprezzato "Providence" molto di più ;-) Cheers!

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  6. A questo punto sono indeciso se attendere l'opera completa o se correre subito a prenderlo/ordinarlo.

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    1. Quello che non ho ancora capito è di quanti volumi è composta l'opera totale, penso che sia ancora in corso di pubblicazione negli USA, in ogni caso merita la lettura ;-) Cheers

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