domenica 21 febbraio 2016

Occhio di Falco 1 - Vita normale: La Marvel ha fatto centro!


Sono sempre stato un ragazzo della Marvel, in passato compravo qualunque cosa uscisse con la grande “M” rossa in copertina, ultimamente, invece, ho alzato il piede dall’acceleratore, colpa delle maxi-saghe (ho detto saghe…) della Casa delle Idee, che mi hanno francamente rotto tre quarti di…


Ma da lettore trovo poche cose più esaltanti che inciampare in un bel fumetto e malgrado saghe (ho detto saghe…) e maxi-eventi, un bel fumetto Marvel mi gasa sempre tantissimo, purtroppo non ho seguito il rilancio di Occhio di Falco nella serie da edicola uscita tempo fa, ma stavo attendendo moltissimo questa raccolta in volume. Proprio come già successo ad Elektra, a She-Hulk e a quel lunatico di Moon Knight, anche lo storico Vendicatore Clint Barton ha avuto il suo rilancio in stile Marvel-Now, per una certa continuità, la Panini comics gli dedica questa raccolta in volume con copertina bianca morbidosa (quella che io chiamo copertina in finto-Marshmallow), risultato? Uno dei migliori fumetti che vi possa capitare di leggere al momento.


"Jeremy Renner è una pulce" (Quasi-Cit.)
Occhio di Falco ormai è un 'icona, l’arciere di casa Marvel è uno dei pochi umani tra le fila dei Vendicatori, grazie alla sua mira infallibile, un arco, alcune frecce speciali, il suo coraggio e una totale mancanza di auto conservazione. Clint Barton non ha mai sfigurato accanto a milionari in armatura, leggende della seconda Guerra Mondiale, Dei del Tuono ed enormi montagne verdi, che avrebbero fatto la gioia di Marcella Bella. Cosa vi serve sapere di questo personaggio? Probabilmente solo l’ottima caratterizzazione che Joss Whedon gli ha dato in Avengers - Age of Ultron.

Ah no, vi manca solo un'altra informazione, nei fumetti Marvel esiste un altro Occhio di Falco, che ha sostituito Clint per un po’ mentre lui era… Beh, roba da niente, morto, ma tranquilli, ora sta molto meglio! L’altro, o meglio, l’altra Occhio di Falco si chiama Kate Bishop, una giovane ragazza molto sicura dei suoi mezzi, anche perché tante volte, risulta un arciere più preciso (e meno casinista) di Clint Barton.

Matt Fraction scrive un grande rilancio del personaggio, mandando a segno un fumetto di rottura capace di rimescolare i generi e le idee tratte dalla cultura pop che popolano la storia. La capacità di Fraction è quella di trovare il perfetto equilibrio tra il classico fumetto di super eroi della Marvel e il fumetto indipendente, il tutto condito da grandissima ironia e da un look grafico accattivante capace di spingere il fumetto verso gli altri media, le serie tv, ma anche il linguaggio visuale dei social network.


L'Arte del tiro con l'arco secondo David Aja.
Da questo punto di vista David Aja fa un lavoro fenomenale: il suo tratto è volutamente minimale, pulito ed essenziale, più vicino al fumetto Europeo che alle classiche tavole sopra le righe dei fumetti di super eroi, il suo storytelling estremamente visivo spinge le tavole ai limiti del linguaggio fumettistico commerciale.

Per motivi di pura coerenza stilistica, le storie di Occhio di Falco (tutti e due) hanno un'ambientazione urbana, che poi è quella che preferisco per gli eroi di casa Marvel. Capita spesso di vedere Clint Barton in abiti civili piuttosto che nel costume da Hawkeye, che comunque risulta anch’esso ridimensionato e molto credibile per uno che va in giro a lanciare frecce, penso sia una delle prime volte in cui Clint indossa il parabraccio, indispensabile se volete scoccare qualche freccia, se avete mai tirato con l’arco in vita vostra, forse avete fatto questa (dolorosa) esperienza.


Solo per i dialoghi tra Clint e Kate vale la pena di leggere il volume.
Il massimo è rappresentato dai dialoghi: Matt Fraction riesce a rende alla perfezione le difficili sfumature del rapporto tra Clint e Kate, in equilibrio tra battibecchi, ammirazione e imbarazzanti doppi sensi che fanno fare le peggiori figure al nostro protagonista. Ma è anche capace di cambiare passo, prendendo un cane goloso di pizza e colpire al cuore tutti i lettori, oppure ancora meglio, rinunciare quasi totalmente ai dialoghi, per mandare in scena un grande inseguimento tra Mini cooper e una Dodge charger, che sembra uno scontro frontale tra “Un colpo all’Italiana” e “Punto Zero”, giusto per ribadire che le citazioni alla cultura Pop non mancano.


This is the self-preservation society...
L’intelligenza di Matt Fraction sta anche nel saper sfruttare al meglio il talento del proprio disegnatore, infatti nelle storie disegnate da Javier Pulido, la trama diventa molto più super eroica nel senso classico del termine e il nostro Clint diventa protagonista di una missione in stile James Bond a Madripoor. Io non so perché la Marvel non ambienti tutte le sue serie in questa violentissima isola immaginaria, sarebbe uno spettacolo!


Proprio vero che i Ninja rendono tutto più bello...
Insomma, tutti gli Eisner Award vinti da questa serie sono meritati e non vedo l’ora di proseguire nella lettura con i prossimi volumi, questa volta la Marvel ha fatto un centro pieno, il titolare del fumetto ne sarebbe orgoglioso.

Nessun commento:

Posta un commento