martedì 2 febbraio 2016

MAN vs. MOVIES: Macbeth (2015)

Mi chiamo Cassidy, sono un appassionato di Cinema che ha visto ogni tipo di film.

La mia missione, è scovare il mio prossimo film preferito, ma nella mie abbuffate cinematografiche mi sono scontrato con pellicole indigeribili, veri e propri mattoni che rendono la visione uno scontro all’ultimo sangue. Non sono un recensore professionista, sono solo un ragazzo normale, con un appetito Cinematografico Anormale!
Toglietevi i sassolini dalle scarpe e allacciatevi i guantoni, questa è l’estrema crociata del Cinefilo, questa è…MAN vs. MOVIES!!


Bentornati ad una nuova puntata di MAN vs. MOVIES, era da Into the Woods che non mi ritrovavo a fare i conti con un film difficile da mandare giù, oggi mi tocca affrontare il piatto principale cucinato dal regista Justin Kurzel!

Una sola enorme portata di 113 minuti, che porta in scena l'omonima tragedia di William Shakespeare, faccio subito Mea Culpa dicendo che non ho mai letto le rime del Bardo, ma in passato mi sono già pappato con gusto i piatti cucinati da Orson Welles e Akira Kurosawa, quindi si tratta di un tipo di portata che esalta sempre le mie papille gustative, ma non perdiamo altro tempo, inizia la sfida!

Justin Kurzel parte forte con una scena di battaglia, guerrieri brutti sporchi e cattivi in una landa fredda e fangosa, tutta roba che mi fa sempre aumentare la salivazione, infatti senza colpo ferire mi divoro la prima battaglia in poche forchettare, molte delle quali, però, assestate a rallentatore, come la tecnica registica scelta dallo Chef Kurzel, una spolverata di “300” in polvere, utilizzata dal regista per dare un retrogusto piccante al suo piatto, anche se Zack Snyder non lo reggo proprio, per fortuna non ho problemi con il piccante e passo subito ad affondare i denti del resto della portata.


"Avete provato ad imboccare la via del dialogo?".
Quello che mi ritrovo a masticare è troppo cotto e non sa se essere filetto o costata, anche se mi verrebbe da citare Elio dicendo che non sembra né carne né pesce, la volontà dello Chef Justin Kurzel è quella di dare un look molto realistico al suo lavoro, lo fa grazie ad un comparto tecnico eccellente, musiche, fotografia e costumi sono davvero ottimi, il problema è che spesso, tutta questa volontà di realismo fa a cazzotti con scene che sembrano venire dalla recitazione teatrale.

Mastica, mastica e mi sembra che il pappone sfornato da Kurzel non vada in nessuna direzione, come se dentro ci fossero troppi ingredienti poco amalgamati tra di loro, la messa in scena realistica rende indigesti e fuori luogo i versi Shakespeariani, come fanno a essere realistici se parlano un linguaggio così forbito e ricercato?

Di certo il doppiaggio italiano non rende il piatto più invitante, sono sicuro che la pronuncia corretta del nome Macbeth preveda quel “TH” finale molto marcato, ma il risultato è una serie di frasi tipo: “Hai ragione MacbeSSSSFFFFHH!”, oppure: “Siamo con te MacbeSSSSSFFFFHHHH!”, in un tripudio di sputi e sputazzi come se tutti i doppiatori si fossero improvvisamente trasformati nel Sir Biss di “Robin Hood”.


"Smettila di chiamarmi per nome, mi stai lavando la faccia...".
I minuti passano, il mio masticare diventa sempre più lento e faticoso, la bocca si secca per l’assenza di epica dalla storia e il più delle volte, alcuni momenti al limite del tragicomico mi smontano tutta la poesia… Avete fatto caso a quanti dialoghi pronunciati da Lady Macbeth (Marion Cotillard conciata per somigliare a Gollum), ruotano intorno alla parola “Mammelle” penso che sia una specie di record del mondo. Mastica mastica e la mia maratona è cadenzata solo dalla francesina che parla delle sue mammelle, che per altro non si vedono nemmeno, affronto!!

Kurzel spesso si salva solo grazie ad un'ottima fotografia, ma non riesco a capire se il marito di Essie Davis (quella di Babadook) abbia davvero capito come cucinare questa raffinata pietanza, mastica mastica e mi ritrovo a pensare che per non tradire le origini teatrali della storia, lo Chef abbia deciso di dare al tutto un tocco più moderno, utilizzando il montaggio e le (apocalittiche) pennellate di rosso con cui riempie lo schermo… Bellissime da vedere, eh? Ma se in un piatto a cinque stelle come “Macbeth” (detto MacbeSSSSFFFFHH) mi ritrovo a guardare la fotografia, perché la storia è un mattonazzo indigeribile, vuol dire che qualcosa non quadra.

Gnam e Gnamme e il boccone è sempre più amaro, la lingua secca, le mandibole doloranti, il mio stomaco impegnato a cercare di digerire, mi lancia sguardi di odio misti ad imprecazioni che è meglio che io non vi trascriva. Macbe… Meglio se non lo pronuncio o potrei sputazzare un boccone sul tavolo… Il film mi sta fiaccando, mi gira la testa, sto per cedere e nemmeno gli attori mi vengono incontro…


"Leva quella mano o te la mozzico...".
Non so se il protagonista sia volutamente sottotono, oppure Michele Piegaveloce è semplicemente troppo intento a ricordare tutti i versi del Bardo, l’unico personaggio che ci mette un po’ di sangue è Macduff, la prova di Sean Harris è ottima, me ne rendo conto anche se mastico a fatica e mi devo slacciare il primo bottone per non scoppiare…

Macbeth mi sta per sconfiggere, mi mancano pochi bocconi, ma mi sento pieno come durante il pranzo di Natale quando tuo suocero ti urla “Mangia che è buono!! Sei sciupato!! Mangiaaaaaaaaa!!”. Tutto il mio sangue affluisce d’urgenza allo stomaco, nel disperato tentativo di digerire la pietanza, i globuli rossi fuggono dal cervello come invitati che non vogliono pagare il conto, la mente inizia a vagare… Cominciano le visioni.


Forse non avrei dovuto ordinare i peperoni come contorno...
Le patate bollite del contorno mi guardano e sputazzano MacbeSSSSFFFFHH! Lady Macbeth con le sembianze di mucca dei cartoni animati sprizza latte dalla mammelle, mi compaiono di fronte agli occhi tre peperoncini Habanero, uno rosso, uno giallo e uno chocolate, che mi guardano e in corso canticchiano: “Nessun piatto cucinato da uomo potrà nuocere CassidSSSSHHHHHHHH”.

Un secondo primo di cadere con la faccia nel piatto mi sveglio dal torpore gridando: “Il giorno di San Crispino!!!” affondando quattro morsi rabbiosi mi caccio in bocca gli ultimi bocconi, poco importa se questo è “Macbeth” e non “Enrico V” (“Enrico V - L’Impero colpisce ancora” come direbbe Leo Ortolani).

Non so nemmeno come, è finita, il piatto è vuoto! Di una pellicola che è stata venduta come “Shakespeare incontra Game of Thrones” (complimenti a chi ha curato la compagna promozionale, nemmeno un po’ ruffiana) l’unica cosa che mi viene da pensare è che se questo è Il trono di Spade, io voglio indietro “Il trono di sangue” di Kurosawa, ma anche questa volta, con enorme fatica e sacrificio, nello lotta tra l’uomo e il film… L’uomo ha vinto!

Con un pugno al cielo come Rocky e un mano sulla panza piena, mi trascino verso il bagno, mentre il pubblico urla “Cretino”, ma qualcuno anche:
MAN vs. Movies!
MAN vs. Movies!
MAN vs. Movies!
MAN vs. Movies!

28 commenti:

  1. Superdivertente la rece,il film ha preso l'etichetta di mattone da praticamente tutti,a questo punto me lo "perdo" senza soffrire ;)

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    1. Mille grazie, sono contento ti sia piaciuta ;-) Ben recitato, diretto alla grande, fotografia che levati, però no, proprio no, rivoglio Kurosawa ;-) Cheers!

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  2. Non ti ho letto perché è imminente la mia visione del film: torno a trovarti subito dopo ;-)

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    1. Quando vuoi, questa Bara aspetta te… Che detta così però suona male! Cheers ;-)

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  3. te sei tutto scemo....:-) dai comunque film faticosissimo ma alla fine mi è piaciuto da impazzire...e poi Kurosawa mica ci aveva il Fassy eh?

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    1. Concordo! Alcune rotelle sono sicuramente rimaste sul pavimento della linea di montaggio ;-) Vero, Akira non aveva Fassy, però aveva il Toshiro, se Michele continua così rischia di arrivare da quelle parti, me lo auguro, per lui e per noi ;-) Cheers!

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  4. MacbeSSSSFFFFHH è perfetto! :)
    Comunque sì, fotografia fantastica, tutti bravi, bla bla bla, ma che due maroni!!!!

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    1. Mi immagino il direttore del doppiaggio che fa esercitare tutti i doppiatori sul “Beth” sputazzato finale ;-) Vero, tutto bello, però che palle… Cheers!

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  5. Fammi capì...ma quindi l'idigesto era dovuto semplicemente all'eloquio?

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    1. Non sono i versi del Bardo che mi hanno appesantito, altri film con le battute di Shakespeare non mi hanno turbato (tipo “Coriolanus” per fare un titolo recente), mi è mancato il coinvolgimento della storia, e anche l’epica che in altre versioni invece mi ha sempre tirato dentro. Ho avuto la sensazione di un esercizio di stile che tiene i piedi in troppe scarpe, tutto qui ;-) Cheers

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    2. Ah ok, capito. Consiglio il Titus ...ben altro spessore. Coriolanus ecco: era un'idea grandiosa in mano alla persona sbagliata.

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    3. “Coriolanus” iniziava bene, era una bella idea, poi si perdeva completamente. “Titus” ah mi ricordi un gran titolo! Avevo iniziato a vederne un pezzo una vita fa su Sky, mi stava anche piacendo, quello dovrei recuperarlo, ottimo consiglio ;-) Cheers!

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    4. http://cinematografiapatologica.blogspot.it/2011/12/titus-1999-di-julie-taymor.html

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    5. Gracias, così ho qualcosa da leggermi in bus ;-) Cheers!

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  6. Un grosso mattone insomma... Film così non ne vedevo da tempo...

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    1. Più che veramente noioso e veramente insulso, di conseguenza non va avanti... Un gran peccato. Cheers!

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  7. La mia passione per il Bardo mi spingerebbe a vederlo, certo che le opinioni negative cominciano ad essere tantine... :)

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    1. La storia attira sempre, il look sporco e moderno ha alimentato la curiosità, purtroppo devo aggiungermi al coro dei “No”, vedi tu come ti senti, magari a piccole dosi ecco ;-) Cheers!

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  8. "Titus" recuperalo, davvero curioso!
    Come ben sai, a me questo film invece è piaciuto molto, anche se pure io ho un po' fatto a cazzotti coi dialoghi. Però quando colpisce, colpisce forte.

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    1. "Titus" ha già vinto due approvazioni oggi, aggiudicato ;-) Si lo so, i dialoghi meritano il match di Boxe, è molto ben fatto, avrei preferito un Michele Piegaveloce meno sostenuto però ;-) Cheers!

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  9. Ho sentito ed ho letto opinioni contrastanti su questo film, chi lo esalta e chi invece lo considera un mattone galattico.
    Per ora, sono sincero, non ho intenzione di vederlo.

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    1. Ormai é come se lo avessi visto in pratica, io sono del partito del no in questo caso ;-) Cheers!

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  10. Sono partito con le migliori intenzioni, sapevo che a parte i due bravi attori protagonisti era in realtà la sagra dell'esordiente, ma il Bardo di solito fa fare cose belle anche ai peggiori. Dopo i primi due o tre minuti il film si incaglia e non riparte più: è una compilation di monologhi che annoierebbe un monaco tibetano, in una scenografia totalmente nulla. Ho tentato e tentato di resistere nella visione, ma poi - per dirla come l'immortale Lino Banfi de "L'esorciccio" - mi sono scoreggèto!
    Dopo aver visto la versione di Kurosawa e di Roman Polansky è impossibile apprezzare anche un solo fotogramma di 'sta roba...

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    1. Le immortali parole di Banfi sono molto adatte a questo film, dici bene dopi Akira e Roman qui ci si annoia e basta, dimenticabile ;-) Cheers!

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    2. Torno dopo un anno per segnalare che il film è stato trasmesso da TV8 con titolazione italiana, e ovviamente l'emittente era così ansiosa di inondare di spot pubblicitari la visione che ha tagliato il film in ogni modo possibile: credo duri tipo mezz'ora in meno, per lasciar spazio a secchiate e secchiate di fastidiosissimi spot. Peccato, perché i titoli italiani sono rarissimi e mi sarebbe piaciuto conservarli.
      Il film è stato ancora più odioso della prima volta che l'ho visto, e dopo un paio di minuti ho tolto l'audio mentre registravo (nella speranza di beccare titoli italiani). Anche solo guardare le immagini senza voce è stato fastidioso: è un grande pregio costruire un film da un testo immortale, con grandi attori e grande fotografia e tirar fuori una porcata simile. Non molti ci sarebbero riusciti :-P

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    3. Farcire i film di pubblicità è un'attività odiosa quindi non sono perdonabili, ma questo film è davvero terribili, l'altra sera quando mi sono accorto che lo stavano trasmettendo ho cambiato canale dicendo "Per carità!" (storia vera). Tu sei stato più coraggioso di me ma davvero, anche senza audio resta una gran porcata, in compenso il film successivo dello stesso regista (Assassin's creed) è pure peggio! ;-) Cheers

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  11. Come spesso accade, il tempo è il miglior critico. L'ho visto al cinema, e non l'ho più rivisto, però devo dire che spesso mi dico "vorrei rivederlo", perché mi ricordo molte scene e qualcosa di buono mi ha lasciato. La fotografia mi era piaciuta un sacco. Pure Lady Macbeth mi era piaciuta un sacco, così come la prova dell'attore che interpreta McDuff, e la colonna sonora (o più che altro le "sonorità" in generale). Per il resto, non mi aveva estasiato, anche perché il minutaggio lo rendeva pesante.
    Io ho letto Macbeth e molte altre opere del Bardo. Macbeth è forse quella che più mi ha gasato proprio nella lettura.
    Fassbender purtroppo recita un po' come se fosse Magneto piuttosto che Macbeth. Macbeth è un'altra roba, e il personaggio o non l'ha capito lui, o la regia non l'ha inquadrato come doveva.
    Eppure. Eppure continuo a ripetermi: "oh, questo film di Macbeth con la Cotillard me lo devo rivedere". Ma per via della Cotillard, che giganteggia mentre invece Lady Macbeth nell'opera originale è poco più che una comparsa di lusso con due monologhi. Il film "interpreta" piuttosto bene il peso che Lady Macbeth ha avuto nel tempo, ovvero un'importanza che andava al di là dello spazio che occupava in scena.
    Mi sono visto anche il Macbeth di Welles, e lì a scapito di mezzi e tempi di produzione folli (1 mese scarso) si mise in scena lo spettacolo con il vero Lord Macbeth. Qui ci sono molti più soldi, una buona dose di tensione e gusto visivo ma l'anima è poca, e specie nella seconda parte, quando la pazzia di Lord Macbeth emerge il film si indebolisce, mancando pure del coraggio necessario a cambiare registro.
    Macbeth visto nel cinema odierno dovrebbe passare da un protagonista all'altro. Macduff dovrebbe essere colui che si prende la scena nel finale, quando Macbeth diventa antagonista, o così me la immagino io questa storia in salda hollywoodiana pura e cruda. Ma non mi hanno ancora accontentato…

    Bob

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    1. Il tempo è il miglior critico del mondo, ha sempre ragione lui alla fine. Dici bene, quello di Welles era poverello ma almeno era Lord Macbeth, a questo manca carne e sangue, anzi, la mette al massimo la Cotillards santa donna, mentre Fassbender ormai è buono giusto per fare l’androide per Ridely Scott(o), per fortuna ora pare aver alzato il piede dall’acceleratore, si è svalutato troppo come attore, troppi ruoli, molti poco significativi. Cheers!

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