mercoledì 2 dicembre 2015

Snoopy & Friends - Il film dei Peanuts (2015): Chi vuole una nocciolina?


Peanuts, noccioline, sempre amate, una dietro l’altra, come i pistacchi o le strisce a fumetti di Charles M. Schulz, una dipendenza, una costante, non ricordo quando ho iniziato ad amarle, noccioline e fumetti, la mia memoria non va così indietro nel tempo, sempre amati i Peanuts, quelli che si sfogliano e quelli che si sgranocchiano.

Però se dici Peanuts in uno strambo Paese a forma di scarpa, forse la gente pensa davvero alle arachidi che si trovano sui banconi al bar, solo così mi spiego il cambio di titolo, che dall’anglofono “The Peanuts Movie” diventa “Snoopy & Friends”… Ancora più anglofono. Tutto come da norma qui a scarpalandia…

Charles M. Schulz ha creato Snoopy (& friends) nell’Ottobre del 1950, ha messo giù la matita solo nel Febbraio del 2000, solo per fare un piacere alla famiglia, l’attacco cardiaco che lo ha portato via non gli permetteva di continuare un'abitudine durata 50 anni. Charles e il suo Charlie (Brown) hanno sempre avuto molte cose in comune, il carattere mite e timido, un cane (Pointer per l’autore Bracchetto per il personaggio) e il rifiuto della compagna di scuola con i capelli rossi, amore non corrisposto di cui Charles (inteso come Schulz) ha disegnato per tutta la vita.


Mito e icona di perseveranza umana e artistica... Se avete un cappello è il momento di toglierlo.
Entrambi i Charles, Schulz e Brown sono icone della perseveranza quotidiana, eroi educati, la caparbietà in risposta alle sfighe della vita, che sia Lucy (Van Pelt) che ci sfila il pallone da football a tradimento o l’albero mangia aquiloni che rende onore al suo nome.

Ho scoperto i Peanuts da bambino, pescando dai volumi della sezione fumetti della mia biblioteca civica, sono sicuro che ogni bambino, a qualunque latitudine o longitudine di questo gnocco minerale che ruota intorno al Sole, abbia fatto quello che ho fatto io, ovvero: impugnare una matita e mettersi in testa di fare fumetti con la semplicità con cui faceva Charles M. Schulz. La semplicità tipica di quelli bravi che fanno sembrare facili le cose difficili, come fare fumetti, o raccontare storie che ancora oggi sono in grado di divertire i bambini e far riflettere gli adulti, grazie ad una lettura di secondo livello, sempre in punta di fioretto, in equilibrio tra divertimento e malinconia, come i sorrisi che disegnava Schulz, da un orecchio all'altro con una riga un po’ traballanti.


Non so voi, ma ho molto apprezzato vedere di nuovo la celebre gag su "Guerra e pace".
Portare tutto questo enorme cucuzzaro di emozioni in un solo film era un’impresa, qualcosa che solo uno Schulz poteva portare a compimento, infatti di Schulz ce ne sono voluti due: Bryan e Craig, i figli del celebre disegnatore, che hanno firmato la sceneggiatura del film diretto da Steve Martino (L’Era Glaciale 4) e prodotto dai tipi del Blue Sky Studios.

A mio avviso, esistono due modi per guardare questo film, cioè ne esiste uno soltanto, con gli occhi, ma la discriminante è quanti fumetti/cartoni dei Peanuts conoscete, avete letto o visto nella vostra vita, in parole povere, quanta familiarità avete con i personaggi creati da Charles M. Schulz. Se la risposta a questa domanda è “Poca”, il film potrebbe anche piacervi, altrimenti… Beh, altrimenti ciccia.

La storia parla di… Beh, della solita giornata di Charlie Brown, tra sfighe varie, il suo cane pazzo (come lo chiama Piperita Patty) e l’incapacità congenita di rivolgere la parola alla ragazzina con i capelli rossi. Anche da appassionato delle strisce a fumetti originali, in questo film è facile ritrovare tutto quello che ci ha fatto innamorare dei “Peanuts”.


"Ehm ciao, mi chiamo Charlie Brown è la prima volta che vengo animato al computer".
Linus con la sua coperta, Lucy con il suo banchetto da psicologo (e il suo caratteraccio), la gioia senza controllo di Sally e le dinamiche tra “Capo” e spalla di Piperita Patty e Marcie. Il pianoforte di Schroeder e la scia di zozzo di Pig Pen. Quello che funziona di “Snoopy & Friends” è il rispetto per il materiale originale, è palese la volontà di portare sugli schermi qualcosa di perfettamente coerente con i chilometri di strisce a fumetti o i tanto lungometraggi animati dedicati ai personaggi.

Si vede negli intermezzi animati disegnati in 2D, utilizzati per mettere in scena i pensieri (quasi tutti sfortunatissimi) di Charlie Brown, nell'utilizzo della voce a “trombone” degli adulti (rigorosamente MAI presente in scena) fino al recupero delle voci registrate di Bill Melendez storico doppiatore di Snoopy, ma anche di Woodstock.


La costante è che Woodstock riesce sempre a rubare la scena... 
Per assurdo il problema di “Snoopy & Friends” viene sottolineato dal disgraziato titoli italiano, perché al massimo avrebbe potuto essere “Charlie & Friends” visto che la storia ruota tutta intorno all’impacciato protagonista, Snoopy come al solito si ritaglia le sue parti, ma i “Friends” del titolo rischiano di essere tutti messi un po’ in disparte. Un esempio scemo (d’altra parte lo faccio io, che vi aspettavate pure una cosa seria adesso?), sfido chiunque a capire il rapporto tra Linus e la sua coperta, solo sulla base di questo film.

I puristi, poi, sono sicuro contesteranno il fatto che la ragazzina con i capelli rossi in questo film si (Intra)vede, anzi, senza intra, si vede proprio. Sono uno che tende ad incazzarsi per altre cose, però sono certo che aver fatto cadere questo tabù farà storcere più di un naso. Ma mi rendo conto che per rispettare questa tradizione, sarebbe stato necessario replicare la struttura inventata da Schulz nelle strisce, ovvero: far capire le azioni della ragazzina, solo attraverso le descrizioni di Charlie Brown, che poi era quello che succedeva nei lungometraggi animati delle serie…

Quindi, perché cambiare qualcosa che ha funzionato per 50 anni sulla carta? Non lo so, tutta questa ansia di mostrare mi è sembrata in contrasto con lo spirito della serie a fumetti. Per anni ci è bastato vedere Snoopy seduto sul tetto della sua cuccia, con gli occhiali da aviatore per sapere che l'asso della Prima Guerra Mondiale stava di nuovo dando la caccia al Barone Rosso, invece in questa versione cinematografica, Snoopy svolazza davvero con la sua cuccia, inseguendo aerei in ottima animazione 3D nulla da dire, ma secondo me pochi dei bambini in sala hanno davvero capito che quel “bambino strano con il nasone” volava usando la fantasia…


L'asso dell'aviazione di nuovo sulle piste del barone rosso ("Curse you Red Baron!").
Forse perché da Peanuts, siamo passati alle Peanuts nel senso nocciolinoso del termine, uno snack veloce da consumare in fretta e dimenticare ancora prima, non so se il pubblico di oggi ha la soglia di attenzione minima necessaria per capire la bellissima semplicità dei Peanuts, forse oggi c’è bisogno di un’ora di svolazzamenti in ottima CG, quando una volta bastava una cuccia crivellata di proiettili o una sciarpa tesa nel vento… Maledetto Barone rosso!

Per concludere posso dire che se conoscete poco i Peanuts, questo film può essere un buon modo per fare la loro conoscenza, ma invito tutti, grandi e soprattutto piccoli, ad avere la curiosità di andare a leggere anche le strisce originali di Charles M. Schulz, icona di perseveranza umana, uno che ci ha insegnato il valore delle semplicità, la potenza di una matita e quanto possa essere gioioso o malinconico un sorriso, anche da un orecchio all’altro e un po’ traballante.

Chi vuole una nocciolina?

22 commenti:

  1. ABOMINIO. Non mi interessa altro.


    La fotta dei cinecomix non avrebbe mai dovuto osare intaccare la sacralità delle strisce di Shultz . FInisce che ci ritroviamo una roba su Kalvin e Hobbes, signoramiadoveandremoafinire.

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  2. Quando ho visto la ragazzina con i capelli rossi ho gridato la stessa cosa.
    Per chi come te (e me) e cresciuto con queste strisce, non si scherza, sono pezzi di cuore.

    Spero solo che qualche papà/mammina responsabile dopo questo film faccia conoscere alla prole i VERI Preanuts.
    Clavin & Hobbes mai.... Meglio la morte!! Cheers ;-)

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    1. O B.C. o The Wizard of ID.....

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    2. Quanto mi piaceva B.C. ;-) La striscia é un modo a se di fare fumetti, la amo molto anche per quel pochissimo che ho disegnato, cose come Dilbert, o i Boondocks, non funzionano in altre forme. Cheers!

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  3. Il mio rapporto con i Penauts è quasi tutto relativo ai diari scolastici che compravo alle medie ed alle superiori.
    Quelle strisce mi facevano un'enorme compagnia tra un'ora e l'altra.

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    1. Non ne ho mai avuto uno ma li ricordo bene, io sono legatissimo ai volumetti originali, poche vignette a pagina, le ore passate a leggerle ;-) Cheers!

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  4. Mi spiace che sia caduto il mistero sulla ragazza dai capelli rossi, peccato.
    Però un film sui Peanuts ci voleva, anche solo per rilanciarne il mito tra le nuove generazioni: la striscia di Schultz va conosciuta!
    Quanto al titolo, credo dipenda dal fatto che in Italia conosciamo più Snoopy (che era pure diventato una sorta di icona commerciale) o Charlie Brown piuttosto che il nome vero: la riprova è nel fatto che quando lanciai il gioco in vista della decima stagione del mio blog, scelsi proprio un volume di Peanuts da individuare, e tra le risposte ci fu ovviamente "Charlie Brown" "Snoopy".

    Moz-

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    1. Penso anche io sia una scelta dovuta alla celebrità del bracchetto, é il sottotitolo che mi sembra di troppo ;-) Il mistero della ragazzina dai capelli rossi é intoccabile, come se tornasse in vita lo Zio Ben per l'uomo ragno anzi, peggio! ;-) Dovevano rifare i vecchi cartoon dei peanuts ma in 3D tutto lì ;-) Cheers!

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    2. Secondo te prima o poi non faranno tornare zio Ben in vita, magari come super agente segreto o super nemico, facendo crollare tutte le motivazioni di Parker?? XD

      Moz-

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    3. Mi sono tenuto alla larga dagli spoiler di "Secret wars" con la Marvel non escludo nulla, la forza di Peter Parker sta nella sua colpa/responsabilità eterna, se anche Zio Ben tornasse e gli dicesse che non é stata colpa sua non credo sarebbe sufficiente, é un eterno essere inadatti quello di Peter, come Charlie Brown con la ragazzina dai capelli rossi ;-) Cheers!

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    4. Ahaha sì, lo so... Era per dire che con le soap Marvel ci si aspetta di tutto!

      Moz-

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    5. Penso che tutti gli eroi Marvel siano morti e tornati, qualcuno un paio di volte, figli da realtà parallele, cloni, cloni di cloni, hai detto bene, una Soap da cui bisogna aspettarsi di tutto ;-) Cheers!

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  5. L'ho trovato delizioso... Leggero e rilassante. Del resto non mi aspettavo altro.
    Ma ammetto che i puristi avranno storto il naso.
    Mi auguro che il film possa mettere curiosità ai giovani lettori... me lo auguro davvero!

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    1. Penso sia tutta li la questione, ti dico, il mio naso di purista era in movimento tipo "vita da strega" ;-) Di suo é un film per introdurre i personaggi ad una nuova generazione... Ma le strisce originali restano l'iniziazione migliore ;-) Cheers!

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  6. Sono indeciso se vederlo, me lo tengo proprio per i giorni di pioggia :-P

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    1. Dipende da quanto sei fai dei fumetti orig... Ma che sto a dire sei tu, é normale che minimo hai letto tutte le strisce dei Peanuts. Due volte ;-) Cheers!

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  7. Io invece ne sono uscito innamorato, pur sottolineando tutti i difetti che citi. Ma mi è impossibile essere imparziale su questo film...

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    1. Al cuore non si comanda lo capisco, ho apprezzato lo sforzo di portare questi personaggi ad un'altra generazione quello si, i difetti gli abbiamo elencati, diciamo che tra le cose riuscite metto Charlie Brown lui si ;-) Cheers!

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  8. Premesso che ho letto le strisce dei Peanuts (sono una fan della coppia Charlie Brown x Piperita Patty...mi piacciono il ragazzo imbranato e la ragazza sportiva insieme), il film mi è piaciuto parecchio, la fine mi ha anche commosso. Tuttavia lo scontro di Snoopy con il Barone Rosso con tutte quelle ambientazioni estremamente sofisticate e profonde...puzzava un po' di operazione commerciale. Ho anche visto il film "Snoopy cane contestatore" del 1971 (se non erro): guardalo è veramente un film dolce!
    Petralia Alaskana

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    1. Piperita Patty è sempre stata una delle mie preferite ("Non chiamarmi capo!") ;-) Il film ha tutto per conquistarsi una nuova fetta di pubblico, ma la ragazzina con i capelli rossi no, non andava mostrata, sono un purista ;-) "Snoopy cane contestatore" è molto bello, i film degli anni '70 sui Peanuts aveavo colto bene lo spirito delle strisce originali ;-) Cheers!

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  9. mi sono letto le raccolte dei peanuts dal 1o gennaio 1960 a fine 1989, bellissime.
    però è evidente che fino ai 70 c' era un qualcosa in più, poi sono diventate strip comiche.
    io ad esempio avessi un figlio non gli farei leggere le strisce degli anni 60, sono davvero graffianti, puntano molto sul dolore di c.b.

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    1. Vero, eppure trovo bellissime anche quelle proprio per quella ragione, Charlie Brown era l'alter ego si Schultz. Cheers!

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