Peanuts, noccioline,
sempre amate, una dietro l’altra, come i pistacchi o le strisce a fumetti di Charles
M. Schulz, una dipendenza, una costante, non ricordo quando ho iniziato ad
amarle, noccioline e fumetti, la mia memoria non va così indietro nel tempo, sempre
amati i Peanuts, quelli che si sfogliano e quelli che si sgranocchiano.
Però se dici
Peanuts in uno strambo Paese a forma di scarpa, forse la gente pensa davvero
alle arachidi che si trovano sui banconi al bar, solo così mi spiego il cambio
di titolo, che dall’anglofono “The Peanuts Movie” diventa “Snoopy & Friends”…
Ancora più anglofono. Tutto come da norma qui a scarpalandia…
Charles M.
Schulz ha creato Snoopy (& friends) nell’Ottobre del 1950, ha messo giù la
matita solo nel Febbraio del 2000, solo per fare un piacere alla famiglia, l’attacco
cardiaco che lo ha portato via non gli permetteva di continuare un'abitudine
durata 50 anni. Charles e il suo Charlie (Brown) hanno sempre avuto molte cose
in comune, il carattere mite e timido, un cane (Pointer per l’autore Bracchetto
per il personaggio) e il rifiuto della compagna di scuola con i capelli rossi,
amore non corrisposto di cui Charles (inteso come Schulz) ha disegnato per
tutta la vita.
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Mito e icona di perseveranza umana e artistica... Se avete un cappello è il momento di toglierlo. |
Entrambi i
Charles, Schulz e Brown sono icone della perseveranza quotidiana, eroi educati,
la caparbietà in risposta alle sfighe della vita, che sia Lucy (Van Pelt) che
ci sfila il pallone da football a tradimento o l’albero mangia aquiloni che
rende onore al suo nome.
Ho scoperto i
Peanuts da bambino, pescando dai volumi della sezione fumetti della mia
biblioteca civica, sono sicuro che ogni bambino, a qualunque latitudine o
longitudine di questo gnocco minerale che ruota intorno al Sole, abbia fatto
quello che ho fatto io, ovvero: impugnare una matita e mettersi in testa di fare
fumetti con la semplicità con cui faceva Charles M. Schulz. La semplicità
tipica di quelli bravi che fanno sembrare facili le cose difficili, come fare
fumetti, o raccontare storie che ancora oggi sono in grado di divertire i
bambini e far riflettere gli adulti, grazie ad una lettura di secondo livello,
sempre in punta di fioretto, in equilibrio tra divertimento e malinconia, come
i sorrisi che disegnava Schulz, da un orecchio all'altro con una riga un po’ traballanti.
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Non so voi, ma ho molto apprezzato vedere di nuovo la celebre gag su "Guerra e pace". |
Portare tutto
questo enorme cucuzzaro di emozioni in un solo film era un’impresa, qualcosa
che solo uno Schulz poteva portare a compimento, infatti di Schulz ce ne sono
voluti due: Bryan e Craig, i figli del celebre disegnatore, che hanno firmato
la sceneggiatura del film diretto da Steve Martino (L’Era Glaciale 4) e
prodotto dai tipi del Blue Sky Studios.
A mio avviso,
esistono due modi per guardare questo film, cioè ne esiste uno soltanto, con
gli occhi, ma la discriminante è quanti fumetti/cartoni dei Peanuts conoscete,
avete letto o visto nella vostra vita, in parole povere, quanta familiarità
avete con i personaggi creati da Charles M. Schulz. Se la risposta a questa
domanda è “Poca”, il film potrebbe anche piacervi, altrimenti… Beh, altrimenti
ciccia.
La storia
parla di… Beh, della solita giornata di Charlie Brown, tra sfighe varie, il suo
cane pazzo (come lo chiama Piperita Patty) e l’incapacità congenita di
rivolgere la parola alla ragazzina con i capelli rossi. Anche da appassionato
delle strisce a fumetti originali, in questo film è facile ritrovare tutto
quello che ci ha fatto innamorare dei “Peanuts”.
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"Ehm ciao, mi chiamo Charlie Brown è la prima volta che vengo animato al computer". |
Linus con la
sua coperta, Lucy con il suo banchetto da psicologo (e il suo caratteraccio),
la gioia senza controllo di Sally e le dinamiche tra “Capo” e spalla di
Piperita Patty e Marcie. Il pianoforte di Schroeder e la scia di zozzo di Pig
Pen. Quello che funziona di “Snoopy & Friends” è il rispetto per il materiale
originale, è palese la volontà di portare sugli schermi qualcosa di
perfettamente coerente con i chilometri di strisce a fumetti o i tanto lungometraggi
animati dedicati ai personaggi.
Si vede negli
intermezzi animati disegnati in 2D, utilizzati per mettere in scena i pensieri
(quasi tutti sfortunatissimi) di Charlie Brown, nell'utilizzo della voce a “trombone”
degli adulti (rigorosamente MAI presente in scena) fino al recupero delle voci
registrate di Bill Melendez storico doppiatore di Snoopy, ma anche di Woodstock.
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La costante è che Woodstock riesce sempre a rubare la scena... |
Per assurdo il
problema di “Snoopy & Friends” viene sottolineato dal disgraziato titoli
italiano, perché al massimo avrebbe potuto essere “Charlie & Friends” visto
che la storia ruota tutta intorno all’impacciato protagonista, Snoopy come al
solito si ritaglia le sue parti, ma i “Friends” del titolo rischiano di essere
tutti messi un po’ in disparte. Un esempio scemo (d’altra parte lo faccio io,
che vi aspettavate pure una cosa seria adesso?), sfido chiunque a capire il
rapporto tra Linus e la sua coperta, solo sulla base di questo film.
I puristi, poi,
sono sicuro contesteranno il fatto che la ragazzina con i capelli rossi in
questo film si (Intra)vede, anzi, senza intra, si vede proprio. Sono uno che
tende ad incazzarsi per altre cose, però sono certo che aver fatto cadere
questo tabù farà storcere più di un naso. Ma mi rendo conto che per rispettare
questa tradizione, sarebbe stato necessario replicare la struttura inventata da
Schulz nelle strisce, ovvero: far capire le azioni della ragazzina, solo
attraverso le descrizioni di Charlie Brown, che poi era quello che succedeva
nei lungometraggi animati delle serie…
Quindi, perché
cambiare qualcosa che ha funzionato per 50 anni sulla carta? Non lo so, tutta
questa ansia di mostrare mi è sembrata in contrasto con lo spirito della serie
a fumetti. Per anni ci è bastato vedere Snoopy seduto sul tetto della sua
cuccia, con gli occhiali da aviatore per sapere che l'asso della Prima Guerra Mondiale stava di nuovo dando la caccia al Barone Rosso, invece in questa
versione cinematografica, Snoopy svolazza davvero con la sua cuccia, inseguendo
aerei in ottima animazione 3D nulla da dire, ma secondo me pochi dei
bambini in sala hanno davvero capito che quel “bambino strano con il nasone”
volava usando la fantasia…
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L'asso dell'aviazione di nuovo sulle piste del barone rosso ("Curse you Red Baron!"). |
Forse perché da
Peanuts, siamo passati alle Peanuts nel senso nocciolinoso del termine, uno
snack veloce da consumare in fretta e dimenticare ancora prima, non so se il
pubblico di oggi ha la soglia di attenzione minima necessaria per capire la
bellissima semplicità dei Peanuts, forse oggi c’è bisogno di un’ora di
svolazzamenti in ottima CG, quando una volta bastava una cuccia crivellata di
proiettili o una sciarpa tesa nel vento… Maledetto Barone rosso!
Per concludere
posso dire che se conoscete poco i Peanuts, questo film può essere un buon modo
per fare la loro conoscenza, ma invito tutti, grandi e soprattutto piccoli, ad
avere la curiosità di andare a leggere anche le strisce originali di Charles M.
Schulz, icona di perseveranza umana, uno che ci ha insegnato il valore delle
semplicità, la potenza di una matita e quanto possa essere gioioso o malinconico
un sorriso, anche da un orecchio all’altro e un po’ traballante.
Chi vuole una nocciolina?
ABOMINIO. Non mi interessa altro.
RispondiEliminaLa fotta dei cinecomix non avrebbe mai dovuto osare intaccare la sacralità delle strisce di Shultz . FInisce che ci ritroviamo una roba su Kalvin e Hobbes, signoramiadoveandremoafinire.
Quando ho visto la ragazzina con i capelli rossi ho gridato la stessa cosa.
RispondiEliminaPer chi come te (e me) e cresciuto con queste strisce, non si scherza, sono pezzi di cuore.
Spero solo che qualche papà/mammina responsabile dopo questo film faccia conoscere alla prole i VERI Preanuts.
Clavin & Hobbes mai.... Meglio la morte!! Cheers ;-)
O B.C. o The Wizard of ID.....
EliminaQuanto mi piaceva B.C. ;-) La striscia é un modo a se di fare fumetti, la amo molto anche per quel pochissimo che ho disegnato, cose come Dilbert, o i Boondocks, non funzionano in altre forme. Cheers!
EliminaIl mio rapporto con i Penauts è quasi tutto relativo ai diari scolastici che compravo alle medie ed alle superiori.
RispondiEliminaQuelle strisce mi facevano un'enorme compagnia tra un'ora e l'altra.
Non ne ho mai avuto uno ma li ricordo bene, io sono legatissimo ai volumetti originali, poche vignette a pagina, le ore passate a leggerle ;-) Cheers!
EliminaMi spiace che sia caduto il mistero sulla ragazza dai capelli rossi, peccato.
RispondiEliminaPerò un film sui Peanuts ci voleva, anche solo per rilanciarne il mito tra le nuove generazioni: la striscia di Schultz va conosciuta!
Quanto al titolo, credo dipenda dal fatto che in Italia conosciamo più Snoopy (che era pure diventato una sorta di icona commerciale) o Charlie Brown piuttosto che il nome vero: la riprova è nel fatto che quando lanciai il gioco in vista della decima stagione del mio blog, scelsi proprio un volume di Peanuts da individuare, e tra le risposte ci fu ovviamente "Charlie Brown" "Snoopy".
Moz-
Penso anche io sia una scelta dovuta alla celebrità del bracchetto, é il sottotitolo che mi sembra di troppo ;-) Il mistero della ragazzina dai capelli rossi é intoccabile, come se tornasse in vita lo Zio Ben per l'uomo ragno anzi, peggio! ;-) Dovevano rifare i vecchi cartoon dei peanuts ma in 3D tutto lì ;-) Cheers!
EliminaSecondo te prima o poi non faranno tornare zio Ben in vita, magari come super agente segreto o super nemico, facendo crollare tutte le motivazioni di Parker?? XD
EliminaMoz-
Mi sono tenuto alla larga dagli spoiler di "Secret wars" con la Marvel non escludo nulla, la forza di Peter Parker sta nella sua colpa/responsabilità eterna, se anche Zio Ben tornasse e gli dicesse che non é stata colpa sua non credo sarebbe sufficiente, é un eterno essere inadatti quello di Peter, come Charlie Brown con la ragazzina dai capelli rossi ;-) Cheers!
EliminaAhaha sì, lo so... Era per dire che con le soap Marvel ci si aspetta di tutto!
EliminaMoz-
Penso che tutti gli eroi Marvel siano morti e tornati, qualcuno un paio di volte, figli da realtà parallele, cloni, cloni di cloni, hai detto bene, una Soap da cui bisogna aspettarsi di tutto ;-) Cheers!
EliminaL'ho trovato delizioso... Leggero e rilassante. Del resto non mi aspettavo altro.
RispondiEliminaMa ammetto che i puristi avranno storto il naso.
Mi auguro che il film possa mettere curiosità ai giovani lettori... me lo auguro davvero!
Penso sia tutta li la questione, ti dico, il mio naso di purista era in movimento tipo "vita da strega" ;-) Di suo é un film per introdurre i personaggi ad una nuova generazione... Ma le strisce originali restano l'iniziazione migliore ;-) Cheers!
EliminaSono indeciso se vederlo, me lo tengo proprio per i giorni di pioggia :-P
RispondiEliminaDipende da quanto sei fai dei fumetti orig... Ma che sto a dire sei tu, é normale che minimo hai letto tutte le strisce dei Peanuts. Due volte ;-) Cheers!
EliminaIo invece ne sono uscito innamorato, pur sottolineando tutti i difetti che citi. Ma mi è impossibile essere imparziale su questo film...
RispondiEliminaAl cuore non si comanda lo capisco, ho apprezzato lo sforzo di portare questi personaggi ad un'altra generazione quello si, i difetti gli abbiamo elencati, diciamo che tra le cose riuscite metto Charlie Brown lui si ;-) Cheers!
EliminaPremesso che ho letto le strisce dei Peanuts (sono una fan della coppia Charlie Brown x Piperita Patty...mi piacciono il ragazzo imbranato e la ragazza sportiva insieme), il film mi è piaciuto parecchio, la fine mi ha anche commosso. Tuttavia lo scontro di Snoopy con il Barone Rosso con tutte quelle ambientazioni estremamente sofisticate e profonde...puzzava un po' di operazione commerciale. Ho anche visto il film "Snoopy cane contestatore" del 1971 (se non erro): guardalo è veramente un film dolce!
RispondiEliminaPetralia Alaskana
Piperita Patty è sempre stata una delle mie preferite ("Non chiamarmi capo!") ;-) Il film ha tutto per conquistarsi una nuova fetta di pubblico, ma la ragazzina con i capelli rossi no, non andava mostrata, sono un purista ;-) "Snoopy cane contestatore" è molto bello, i film degli anni '70 sui Peanuts aveavo colto bene lo spirito delle strisce originali ;-) Cheers!
Eliminami sono letto le raccolte dei peanuts dal 1o gennaio 1960 a fine 1989, bellissime.
RispondiEliminaperò è evidente che fino ai 70 c' era un qualcosa in più, poi sono diventate strip comiche.
io ad esempio avessi un figlio non gli farei leggere le strisce degli anni 60, sono davvero graffianti, puntano molto sul dolore di c.b.
Vero, eppure trovo bellissime anche quelle proprio per quella ragione, Charlie Brown era l'alter ego si Schultz. Cheers!
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