Dopo gli eventi stanziali raccontanti nel precedente volume (lo trovate QUI), Brian K. Vaughan e Fiona Staples riportano in viaggio i protagonisti di Saga, da qui in poi parlerò del contenuto della storia, tranquilli… NO SPOILER!
Avevamo
lasciato Alana, Marko e la loro figlioletta Hazel alle prese con Dengo, ribelle
del pianeta dei Robot, aveva rapito il figlio del Principe Robot IV e ucciso
la madre del bambino come vendetta, finito poi su Gardenia, era riuscito a
incasinare la vita dei nostri protagonisti.
Inizia a notarsi un certo logoramento, la prosa di Brian K. Vaughan
e i disegni di Fiona Staples restano ad altissimi livelli, ma la
serializzazione inizia a richiedere il suo tributo di sangue, in ogni caso tutto
quello che abbiamo amato nei volumi precedenti di Saga è presente anche qui:
dialoghi sagaci, colpi di scena e momenti tutti matti, insomma un grande
spettacolo.
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Se vedete strambi personaggio come questi, o vi siete fatti un acido, oppure state leggendo Saga. |
I nostri
protagonisti di nuovo in viaggio si ritrovano per via degli eventi a formare
delle strane coppie. Si
inizia con la prima coppia composta da Mark e dal Principe Robot IV, i due si
ritrovano in ballo insieme e per il cornuto protagonista, il suo arco
narrativo dedicato all’utilizzo della violenza iniziato nel primo volume, pare
arrivare ad una conclusione. L’altra strana coppia è composta da Dengo ed
Alana, confinati sul pianeta Hoth (citazione…) i due si ritrovano in balìa di
un gruppo di rivoluzionari contattati da Dengo. Fiona Staples si sbizzarrisce
a creare look strambi per questi personaggi.
L’ultimo
gruppetto è composto da Gwen, il Sigillo e la piccola ex schiava Sophie,
impegnati in una Tolkeniana ricerca di un Drago, anzi, di una certa parte di un
Drago, per curare il Volere. Qui la Staples ci stupisce con il design delle
creature, mentre Brian K. Vaughan non perde l’occasione per concludere con una
scena volutamente scema… Ho promesso: nessuno
Spoiler, quindi mantengo la parola data.
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La bellissima
copertina doppia firmata da Fiona Staples.
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A parte le
provocazioni (ma nemmeno tanto, alla fine quella scena ai fini della storia ha
una sua utilità), la struttura della serie si ripresenta, vi dirò che almeno due personaggi in vista in questo
volume ci lasciano le penne…
La voce
narrante di Hazel ci dice che ogni volta che una nuova vita nasce, il circolo
di rompiscatole attorno ad essa aumenta, qui è più o meno la stessa cosa: Vaughan
si ritrova a gestire il circo di personaggi intorno ai protagonisti, qualcuno riesce anche ad essere sfaccettato e complesso malgrado il poco spazio
(come Dengo, ad esempio).
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"Buongiorno siamo venuti per partecipare al concorso di cosplayer di Flash Gordon". |
A livello
grafico Fiona Staples inizia a risentire delle scadenze puntuali con cui deve
consegnare le tavole, infatti, pur mantenendo il livello molto alto, è
impossibile non notare che rispetto ai primi volumi la ragazza ha dovuto purtroppo velocizzare il suo tratto. Il lavoro fatto dalla Bao per l’edizione italiana è sempre ottimo, anche in questo volume (come
in quello precedente) troviamo una frase integrata con i disegni della Staples
che i ragazzi della Bao hanno saputo tradurre senza rovinare l’impatto della
tavola, bel lavoro!
Non cambia il
fatto che anche questo volume me lo sono divorato in un solo boccone,
bestemmiando pensando a quanto sarà lunga l’attesa prima del prossimo, però
penso e spero che Brian K. Vaughan abbia pensato a “Saga” come una storia con
un finale (come l’altro suo meraviglioso fumetto “Y - L’ultimo uomo”) e che non
resti focalizzato allo schema creato nei primi numeri. Quel ragazzo ha la mia stima, sono sicuro che nell’ottica
della storia completa, questo volume quattro sarà solo un ottimo modo per muovere
le pedine sulla scacchiera. In Brian we trust!
Devo aver perso i tuoi precedenti post, perché ignoravo questa serie: grazie della dritta ;-)
RispondiEliminaPrego figurati, prova a buttare un occhio al post del primo volume (non ci sono spoiler) per vedere se è nelle tue corde, il modo migliore di leggera "Saga" secondo me è iniziare a leggerlo, senza nemmeno sfogliarlo, meno cose si sanno più sarà efficace la sorpresa dei primi numeri ;-) Cheers!
EliminaIl mio fumettivendolo lo adora, prima o poi capitolero' anche io :)
RispondiEliminaè che il colore mi disturba... a me il fumetto piace in bianco e nero o con colori molto sfumati, come blacksad (lo conosci?)
Segui il suo consiglio, io aggiungo solo, non cercare informazioni sulla storia, non guardare immagini su Google, leggilo e poi ringrazierai il tuo fumettiere ;-) I colori non sono invasivi anzi... Blacksad é quelli con il gattone antropomorfo? Se si l'ho conosco ma non l'ho mai letto, anche se mi sembrava una cosa che avrebbe potuto piacermi. Cheers!
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