lunedì 30 novembre 2015

Hidden (2015): You've got to (Hidden) your love away...


Genere? Horror/Thriller.
Regia e sceneggiatura? Due esordienti che si fanno chiamare Duffer Brothers, probabilmente i prossimi registi preferiti di Homer Simpson.
Chi produce? La Warner Bros.

Già capito che finisce male! Invece... Sorpresa! Il film mi è piaciuto, è sempre bello essere smentiti in questo modo.

Si inizia subito forte, niente titoli di testa, solo il titolo del film e si parte!
Papà Ray (Alexander Skarsgård, figlio di Stellan), mamma Claire (Andrea Riseborough vista in Oblivion e Birdman) e la loro bambina di sette anni Zoe (Emily Alyn Lind) sono impegnati in un classico dei momenti famigliari: la bimba si è svegliata nel cuore della notte dopo un incubo.
L’unica differenza rispetto a qualunque altra famiglia dello stesso tipo è che il nostro trio vive in una specie di bunker sotterraneo, corridoi di cemento e una botola dalla quale si accede alla superficie.

Da circa 300 giorni hanno fatto di questo luogo tetro e inospitale la loro nuova casa, un rifugio dalla pandemia che è esplosa a Kingsville, North Carolina. Un virus misterioso trasforma le persone in pazzi assassini, con tutte le dinamiche del nostro classico Outbreak zombesco. Il tempo nel bunker passa a fatica e per sopravvivere la famiglia si è auto imposta alcune regole base, la più importante di tutte quella di restare nascosti (da qui il titolo del film), anche perché in superficie capita spesso di sentire il respiro di quelli che Zoe chiama i “Breathers”, dei simpaticoni che non si fanno mai vedere, ma dai quali è molto meglio tenersi a debita distanza…

Questo è tutto quello che vi serve sapere per godervi il film, un piccolo riassunto della sinossi della pellicola e di quello che vediamo nei primi minuti. Se pensate che questo tipo di storia sia qualcosa nelle vostre corde, aggiungo solo: buona visione. Sappiate che la storia migliora e magari potrebbe anche sorprendervi.


"Lo so che sembro un sosia di Rick Grimes, ma credetemi, il film merita...".
Da qui in poi aggiungerò alcuni dettagli, non sono SPOILER, ma nel dubbio vi avviso lo stesso perché non voglio rovinare il film a nessuno.

Quando si parla di film horror commerciali, la situazione è abbastanza tragica, là fuori abbiamo un sacco di storie di fantasmi prodotte con un budget equivalente al costo di un sacchetto di noccioline, oppure cose molto convenzionali fatte per impacchettare insieme qualche jump scare facile da vendere al pubblico. Quando ho visto che “Hidden” è stato prodotto dalla Warner Bros e affidato a due esordienti, ho storto il naso, lo ammetto candidamente, eppure il film restando all’interno dei limiti del film horror commerciale (ovvero: sangue e budella ridotte al minimo sindacale, solo per descrivere un parametro) si è rivelato una bella sorpresa.

Matt e Ross Duffer, i Duffer Brothers per questo loro esordio hanno saputo prendere le distanze dai tanti Brothers qualcosa che spesso s'incontrano guardando film dell’orrore, non riuscirete a smettere di pensare al fatto che si chiamino quasi come la birra preferita di Homer, ma solo se avete visto tanti episodi dei Simpson.

Non pretendo di saperne abbastanza da poter spiegare a tutti cos’è che identifica un film dell’orrore, in base ai gusti personali c’è chi ama vedere in un Horror metri di intestini e secchiate di sangue, oppure chi ama saltare sulla sedia dallo spavento, tutte cose che amo anche io, ma quello che secondo me non dovrebbe mai mancare in un film dell’orrore è il senso di minaccia. “Hidden” è tutto basato sul non mostrato e i Duffer fanno un ottimo lavoro trasformando il Bunker-Casa in un claustrofobico ambiente post-apocalittico.


"Andrà tutto ben..." , "Pa, risparmiatela, lo sai che negli horror quella frase porta sfiga".
In 84 minuti, durata perfetta per un film come questo, Matt e Ross si concentrano sulla famiglia di protagonisti, facendo un ottimo lavoro nel portare in scena le dinamiche famigliari, come la mamma, quella responsabile e con la testa sulle spalle che vorrebbe far mangiare a ZoZo (nomignolo che la bambina proprio non sopporta) i fagioli in scatola, mentre papà, quello permissivo della coppia, spalleggia la bambina che vuole cenare con le pesche in scatola, decisamente più buone da mangiare… Zoe non è una da “Fagioli alla Bud Spencer e Terence Hill”.

Il trio di attori funziona molto bene, Alexander Skarsgård è già pronto per ereditare dal padre il titolo di “Quello Svedese nei film americani” qui, però, dimostra di essere totalmente credibile anche come tipico papà americano e in coppia con la bravissima Andrea Riseborough sono molto affiatati, i due avevano già lavorato insieme nel melodrammatico “Disconnect”, il film che riassumeva nel titolo lo status del mio cervello.

Anche la piccola Emily Alyn Lind funziona alla grande, è interpretata e scritta molto bene, per fortuna i Duffer Brothers (eh eh mi fa ancora ridere…) sono riusciti a tenersi a debita distanza dello stereotipo Hollywoodiano del bambinetto pedante e fastidioso, il che per me è già un valore aggiunto alla pellicola.


"Da adesso in poi solo commedie, giuro...".
Guardando tutta la prima parte di “Hidden”, mi sono ritrovato spesso a pensare ai primi film di M. Night Shyamalan, quelli riusciti, di quando eravamo ancora tutti convinti che l’Indiano avrebbe spaccato tutto e sarebbe diventato il prossimo [INSERIRE-QUI-IL-VOSTRO-PRONOSTICO-MANCATO]. I “Breathers” non vengono mai mostrati, tutta la paura e le tensione viene fuori da un costante senso di minaccia e, siccome i Duffer si sono presi il tempo necessario (quello giusto) per farci affezionare alla famigliola, tutto funziona molto bene. Personalmente il personaggio che ho sentito più vicino è stato Ray, perché del trio è… Quello scemo! No, scherzi a parte, è quello che cerca costantemente di fare quadrato per proteggere le persone a cui vuole bene.

Lo fa quando il pericolo si fa reale, ma anche quando cerca di rendere le giornate nel bunker meno pesanti, la scena del gelato, mangiato usando solo la fantasia è la classica trovata che in mani meno capaci, rischierebbe di risultate noiosa, melensa o involontariamente comica, invece devo dire che l’ho trovata efficace nel definire il rapporto padre e figlia.


Meglio la fuga, che vivere in un mondo senza campi da basket...
Ma Shyama… Shiama… Shiamal… Michael Night! Rifaccio…
Ma Michael Night aleggia su questo film quasi quanto i Breathers, per tutto il tempo ho avuto il sospetto (anche qualcosa in più di un sospetto) che “Hidden” fosse terreno fertile per il trucco preferito di Shyam… Michael Night, ovvero il twist finale che scombina tutte le carte.

Il film procede punteggiato da alcuni flashback, che hanno il compito di spiegare allo spettatore il passato dei personaggi, i primi giorni della diffusione del virus e come la famiglia abbia raggiunto il bunker, in questo senso i Duffer Brothers hanno dimostrato di aver fatto i compiti, facendoci concentrare sui protagonisti e sulla minaccia dei Breathers. Per tutto il tempo convincono lo spettatore a guardare le carte, invece della mano che le mescola, esattamente come faceva Michael Night nei suoi film, questo spiega come mai siano riusciti a farsi produrre il film d’esordio da un colosso come la Warner Bros.

Il risultato è molto riuscito, per tutta la durata di “Hidden” ti ritrovi a pensare che quello che stai venendo non ti quadra tanto, ma solo quando il film raggiunge il suo climax e si gioca la carta della rivelazione (il twist appunto) capisci che quel sospetto era concreto e tutto il film assume caratteristiche nuove.


"Papà è adesso che facciamo il twist?" , "No cara, siamo in esterni, è il momento del flashback".
Non mi va proprio di rivelarvi cosa accade, quello che mi sento di dirvi è che “Hidden” riesce ad incastrarsi in un filone molto in voga, offrendo il punto di vista opposto, quello che solitamente non ci viene mai raccontato… Basta, non aggiungo altro!

L’unico difetto che ho potuto riscontrare è stata una singola scena nel finale, che io ho ribattezzato “la scena in stile Riposseduta”, per fortuna dura molto poco, perché i Duffer si affidano nuovamente alle dinamiche tra personaggi costruite nei minuti precedenti e riescono ad evitare l’effetto risata involontaria… Bravi ragazzi, vi siete meritati una Duff.

L’esordio dei Duffer è molto valido, restando all’interno dei canoni del film Horror commerciale, i due fratelli sono riusciti a sfornarne uno che un po’ per il tema in voga, un po’ per il twist finale, potrebbe piacere ad una larga porzione di pubblico ed essendo prodotto dalla Warner Bros rischiamo anche di vederlo in sala… Per una volta è un pericolo che non mi dispiacerebbe correre.

26 commenti:

  1. Sembra molto interessante!Corro a proporlo al Khal :D

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    1. Proponi proponi, questo rischiamo di vederlo anche al cinema mi da ;-) Cheers!

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  2. Visto in questi giorni, su consiglio di mio fratello, che l'ha quasi adorato.
    Che dire? Il film se la gioca bene, benissimo. Cupo e claustrofobico, con tre attori molto in gamba.
    La trama è la solita, ma presa da un'angolazione tutta strana, diversa. Non ho gradito molto il colpo di scena - avrei preferito si continuasse con il filone del thriller psicologico, non con l'horror - ma di certo non avrei potuto prevederlo, lì per lì. Il dettaglio degli occhi luccicanti è intelligentissimo!

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    1. Concordo, non é un film perfetto ma si gioca il cambio di punto di vista con gran sale in zucca, considerando cosa arriva in sala di solito é un buon passo in avanti ;-) Cheers!

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  3. prometteva bene anche alla luce dei plot twist, poi gli ultimi dieci minuti mi è cascato in una superficialità classica da dar fastidio considerando come era stato realizzato soprattutto nella prima parte...

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    1. Il finale ha quella scena che ho definito alla "riposseduta" giustifico la fine solo nell'ottica generale di un film prodotto da una major, fosse stato un horror indipendente sono sicuro sarebbe finito in modo diverso ;-) Cheers!

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    2. esattamente la cosa che stavo pensando mentre lo guardavo... 0_o

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    3. Dura poco (per fortuna) ma il momento tragicomico é li da vedere. Cheers!

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  4. Perché mi immagino che i Breathers sono in realtà i buoni e la famiglia è cattiva/contagiata??

    Moz-

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    1. Perché sei un dritto ;-) Cheers!

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    2. O perché è una cosa già vista?? XD

      Moz-

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    3. 50 e 50, non é di certo un film impeccabile i due duffer si sono mossi bene in quei (pochi) gradi di libertà che la major concede, e pur sempre il loro film di esordio ;-) Cheers!

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  5. Mmmm che filmotto ghiotto: sto finendo lo spazio dove segnarmi le tue chicche ^_^

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    1. Ti regalerò un block notes per natale, rigorosamente pronunciato all'italiana notes ;-) Cheers!

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  6. Non so... premetto che dovrei vederlo. Ma visto così, non mi prende troppo. A dirla tutta, gli horror non mi prendono troppo...

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    1. Lo so che non sei tanto da film horror, questo non è basato sui jump scare o sulle budella esposte bisogna dirlo. Cheers ;-)

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  7. Stavo per vederlo l'altra sera ma poi ho ripiegato su "i 33"... dunque ho letto solo la trama e che ti è piaciuto così me lo guardo senza spoiler :)

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    1. @Sam Gangee visto anch'io "i 33"!Molto carino!!!!

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    2. Buona visione ;-) Anche a me é caduto l'occhio (che bruta immagine!) su "i 33" ti é piaciuto? Cheers!

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    3. Dalla locandina mi sembrava quasi un horror in realtà dovrebbe essere un film drammatico se non mi sono perso qualche pezzo ;-) Cheers!

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    4. È un drammatico,la storia vera di quei minatori cileni che rimasero intrappolati sottoterra per un crollo qualche anno fa.Ben realizzato,ben recitato.Guardalo!!!!

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    5. È un drammatico,la storia vera di quei minatori cileni che rimasero intrappolati sottoterra per un crollo qualche anno fa.Ben realizzato,ben recitato.Guardalo!!!!

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    6. Ah me nel complesso i 33 non è dispiaciuto. Ben recitato sì, ma come sceneggiatura non ci siamo molto. A tratti è affrettata e a tratti troppo lenta. Però il fatto è intrigante... poteva essere meglio

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    7. Buono a sapersi gracias, cercherò di buttargli un occhio il prima possibile ;-) Ricordo bene il fatto di cronaca reale, ricordo anche che il ruolo di uno dei 33 era stato proposto a Bardem ;-) Cheers!

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  8. Messo in lista insieme al film di Shyamalancoso.

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    1. Michael night ;-) Che é il regista che questo film mi ha ricordato (un po'), appena riesco arriverà anche il commento di "The visit" finito di vedere l'altro giorno ;-) Cheers!

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