sabato 31 ottobre 2015

NBA: Cleveland Cavaliers - Miami Heat (102-92)


Cosa succede di bello ad Ottobre oltre ad Halloween? Facile ricomincia la stagione NBA, in tutta onestà non vedevo l’ora!

La seconda vittoria in tre gare per i Cleveland Cavs arriva sull’ex campo di King James, che proprio contro Miami ritrova i suoi ex compagni di squadra Wade e Bosh, quest’ultimo tornato dopo il lungo periodo di sto per infortunio.

Non c’è quasi mai gara per la squadra di casa, che arriva a essere sotto di 5 o 7 punti, ma ha sempre inseguito i vice campioni NBA, forti di una panchina lunga e rotazioni migliori, esattamente quello che è mancato loro nella passate finali, a causa dei tanti infortunati.

Il più illustre dei Cavs a tornare dopo l’assenza è Kevin Love, il nipote del Beach Boys (Stori vera) segna 24 punti e porta a casa 14 rimbalzi, uno particolarmente spettacolare, rimbalzo difensivo, palla tenuta alta sulla testa (come insegna ogni buon allenatore) palla lunga ad una mano per Lebron, a fondo campo che va a schiacciare l’azione più spettacolare della partita… I fondamentali, rimbalzo apertura immediata, chi gioca a questo giochino prende appunti.

Ecco dove era finita la fascetta di Lebron James!
I Cavs sono rafforzati, grazie anche all’ottimo Mo Williams, uno che per fare punti non è mai stato timido, e se il veterano Jefferson, riuscirà a mettere le sue triple con continuità sarà tutto grasso che cola per la squadra dell’Ohio, ben coperta anche nel reparto lunghi con il ritorno di Varejao. Alla squadra manca ancora Kyle Irving, l’ultimo tassello per vedere finalmente i veri Cavaliers.

 Miami invece con l’arrivo di Dragic dovrà trovare il suo ritmo, il playmaker Sloveno gradisce la palla in mano e il contropiede, D Wade un po’ meno, viste le sue ginocchia sappiamo che le partite in cui corre sono ormai centellinate, cose che succedono se ad 1.88 di altezza, fai quei voli e quegli scatti.

Wade si esibisce nella prova di forza del "Sollevamento del Lebron".
Miami punta ai playoffs, mancati la scorsa stagione, il collante secondo me si chiama Chris Bosh, che dove i problemi polmonari molto gravi da cui è uscito, ha voglia di giocare, e si vede. La partita procede a strappi ma è quasi sempre a favore dei Cavs che nell’ultimo quarto di gioco piazzano il parziale definitivo per staccare la squadra di casa, Lebron James, problemi alla schiena o no, alla fine fattura 29 punti, meno male che l’input quest’anno è “Facciamolo giocare pochi minuti”.

Per fortuna è tornata anche l’NBA, mi è mancata lo ammetto, adesso fino a Giugno abbiamo un po’ di bel basket da guardare… Era ora!

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