Il 2015 è
l’anno di “Ritorno al Futuro”, non solo perché nel secondo capitolo Marty
visita proprio l’anno della Capra (secondo il calendario cinese) per aiutare quella
capra di suo figlio, ma anche perché proprio quest’anno il film compie i suoi
primi 30 anni di vita.
Il vostro
amichevole Cassidy di quartiere si prepara a celebrare la trilogia (restate
tonnati e come diceva la scritta alla fine del secondo capitolo “…Attualmente in
lavorazione”), ma siccome il film di Bob Zemeckis mi piace due righe (a chi non
piace?) non me lo sono fatto ripetere due volte, quando ho scoperto che qui
dalle mie parti hanno organizzato una mostra per celebrare il 30esimo
compleanno di “Ritorno al Futuro” mi ci sono fiondato.
Trovate tutti
i dettagli a questo LINK
L'esposizione di
suo non è grandissima, ma è piena di cimeli gustosi, quindi ora mi calo nel
ruolo dell’audio guida e vi porto a fare un giro, dove stiamo andando non c’è
bisogno… Di Strade!
Bisogna
riconoscere ai curatori della mostra la giusta dose di passione, tanto che con
mezzi non propriamente di altissima tecnologia, ma armati di buona volontà e
colla vinilica si sono impegnati per ricordare Hill Valley e il suo municipio
nel parco attorno al museo.
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Se non fosse stato per il condominio dietro ci avrei quasi creduto... |
Ovviamente non
può mancare la mitica DeLorean DMC-12!
Siccome la
targa non riporta la scritta “ California OUTATIME”, ma “TO” che sta per Torino
(non per Toh, piglia e porta a casa, anche se potrebbe sembrare) vi fa capire
che non è proprio proprio proprio quella su cui Michael J. Fox e Christopher Lloyd
andavano a zonzo nel tempo, però volete mettere la soddisfazione di sbattere la
testa contro una delle ali a gabbiano dell’auto creata da John DeLorean (per
fortuna ho la testa dura, in ogni caso… Storia vera).
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"Mi stai dicendo che hai costruito una macchina del tempo... con una DeLorean?". |
Il museo nella
sua piccolezza è pieno di cose simpatiche che ti mettono subito a tuo agio,
tipo una bella cassa di Plutonio rubato (“I Libici!!”) vicino alla porta
d’ingresso.
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"Doc, ma non si può entrare in un negozio e comprare plutonio!" |
Ma la cosa più
spassosa in assoluto è il fatto che per TUTTO il tempo, in sottofondo ti
sparano a volumi ragguardevoli il tema musicale del film composto da quell’eroe
di Alan Silvestri, ora io non so voi, ma ogni volta che lo sento mi fomento in
stile Spartano prima della battaglia e per calarsi nell’atmosfera della visita
è l’ideale. Ora, i ragazzi che ci lavorano dentro e sono costretti ad
ascoltarlo 8 ore di fila al giorno, magari non la pensano come me, ma se
dovessi scegliere tra i miei colleghi che urlano di calcio e Alan Silvestri
nelle orecchie a rotazione, io personalmente non ho un singolo dubbio. Mai
nella vita.
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Il mitico almanacco autografato da Michele J. Volpe. |
Tutti i cimeli
esposti sono quelli utilizzati durante la realizzazione della trilogia ed è
possibile vedere un sacco di oggetti divenuti familiari dopo le 1879
visioni (mal contate) dei film.
Ci sono anche
un paio di cocenti delusioni, lo ammetto, tipo le Nike del secondo capitolo
(“Auto lacci! Fico!”) il modello esposto sembra che abbia attraversato il
tempo… A piedi.
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Vi rendete conto di tutto il tempo che abbiamo perso ad allacciarci le scarpe? |
Forse la
delusione più grossa la riserva lo Skate board volante di Marty, che per quanto
ben conservato riporta anche lui l’usura del tempo, ma sono proprio le
dimensioni a lasciare un po’ stupiti. La tavola è davvero corta, ma poi basta
pensarci un attimo, Marty l’ha fregata ad una bambina (“Puoi tenerla, io ho una
Pittbull adesso”) quindi è normale che sia sotto dimensionata.
La cosa divertente
è che un po’ a capocchia, posizionate alla rinfusa, forse per testare il
livello di preparazione dei visitatori, si trovano cimeli provenienti anche da
altri film, come parti dello Spinner di “Blade Runner”.
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Queste sono quelle che vanno anche nell'acqua... Cavolo mi volete far citare tutta la trilogia a memoria? |
Oppure gli
abiti di scena dell’equipaggio del film “Event Orizon”.
Devo dire che
questo mi ha stupito, perché non so quante persone si ricordano dell’ottimo
“Punto di non ritorno” in ogni caso, tranquilli ne parleremo anche da queste
parti... Restate tonnati!
Anche se non
c'entrano un'infiochettatissima, per mia somma gioia ho trovato un po’ di roba
proveniente dai set di Terminator. Come ad esempio la targa della Jeep di Sarah
Connor, che si vede alla fine del primo film (come già sapete, uno dei miei
finali preferiti di tipo… Sempre!).
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PARA-Pa-Pa-Pa! PARA-Pa-Pa-Pa! |
Oppure IL
pezzo dell’artiglio del T-1000 di Terminator 2 - Il giorno del giudizio autografato da Roberto Patrizio!
Ma non era stato riassorbito dal corpo del Terminator? Boh, nel dubbio mi sono
accertato che non si sciogliesse e non cercasse di uccidermi… Che ne so,
magari nel futuro sarò lo Zio del capo della resistenza, lo sapete no, nessuno
dovrebbe sapere troppo del proprio futuro.
Ci sono anche
gli abiti di scena di Terminator 3 - le macchine ribelli, il completo di pelle
di Schwarzenegger. Ma anche quello della T-X (Kristanna Loken, purtroppo
venduta separatamente…).
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Questa dovrebbe stare in un museo! beh ma in effetti... Ci sta in un museo. |
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"Voglio i tuoi abiti , stivali...e motocicletta" e già che ci siamo anche il numero di telefono della Loken. |
Un impietoso
confronto con i costumi dei Terminator che lo circondando, possiamo giungere
alla conclusione che Michael J. Fox potrebbe interpretare il Mini-Men di Schwarzenegger.
Beccatevi un
altro po’ di foto di memorabilia varia, tra cui un cimelio clamoroso, ovvero la
lettera di ringraziamento di John DeLorean, scritta ai due Bob (Gale e
Zemeckis) per aver reso giustizia nel loro film alla sua più celebre
invenzione.
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Una lettera talmente mitica che può permettersi di tenere Steven Spielberg in CC. |
La cosa
divertente è che alla mostra, è possibile fare una partita al Flipper di
“Ritorno al futuro”, ma anche a “Wild gun man” il cabinato parcheggiato nel
Cafè 80 del 2015, il 2015 del film, non il 2015 nostro… “Sì, lo so, è pesante”.
Ovviamente
alla mostra è possibile spararsi a rotazione anche tutti e tre i film della
trilogia, così giusto per ripassare un po’.
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"Frisbe! Tostissimo!". |
Insomma, non
ci ho passato tutta l’estate, ma un buon pomeriggio sì e dopo questa possiamo
dare l’inizio alle celebrazioni… Lasciatemi il tempo di trovare un piazzale
abbastanza grande per raggiungere le 88 miglia orarie.
Great Scott!
Fantastico!
RispondiEliminaAl flipper di Ritorno Al Futuro ci giocavo al bar sotto casa.
Bellissima esperienza, complimenti. :-)
Una figata con il fulmine e la voce di Doc che grida "Great Scott!" I flipper cinematografici sono una mia passione;-) Invece a Wild gun Man ho fatto 13 ammazzamenti, come Cane Pazzo Tannen ;-) Cheers!
EliminaE' tutto così stupendo!
RispondiEliminaMagnifico :D
Una bomba mi sono divertito un sacco ;-) Cheers!
EliminaCi sono andata anch'io quest'estate e mi sono divertita un botto... però la foto alla DeLorean con targa italiana non mi sono davvero sentita di farla, troppo triste!! :P
RispondiEliminaEd è stato grazie a questo museo che ho conosciuto Event Horizon, ne parlerò proprio domani o venerdì sul blog :)
Si in effetti è tristissima, non era nemmeno la prima volta che la vedevo, ad un altro anniversario di “Ritorno al futuro” hanno usato la stessa macchina…
Elimina“Event Horizon” è un filmone secondo me, a breve lo commenterò anche io, non vedo l’ora di leggere il tuo parere ;-) Cheers!
Ma fichissima la mostra!! Simpatico anche l'inserimento fuori tema di cimeli da altri film...
RispondiEliminaIo quattro anni fa (già passati quattro anni!? com'è successo??) ho visto solo la DeLorean prima in un UCI Cinema, poi in un The Space Cinema e poi in un IperCoop...col risultato che mi ha sempre strabiliato tutte le volte! E continuo a volerne una, porca miseriaccia!!
Ma l'incontro più bello con una DeLorean è stato un giorno che andavo a fare gasolio all'uscita della superstrada verso casa mia...un insignificante IP come ce ne sono tanti: posiziono la macchina di fianco alla pompa, cerco le banconote nel portafoglio, guardo una frazione di secondo sullo specchietto retrovisore prima di scendere e...ECCOLA LA' dietro di me!! Ho visto il logo DMC, la mascherina e i fari quadrati: non ci credevo!!
Sono talmente una rarità quei gioielli oggi, che davvero uno si immagina di vederli guidato da Doc o da Marty ;-) Cheers
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