giovedì 25 giugno 2015

The Human Centipede (First Sequence) (2010): Vi passerà la voglia di fare il trenino a Capodanno...


Ho scoperto che in psicologia si definiscono “anali” quelle persone maniache del controllo, gli ossessivi che vogliono fare tutto loro. Tom Six, per questo film ha inventato il soggetto, scritto la sceneggiatura, curato la regia e il montaggio e nei sequel ha pure fatto un cameo (nella parte di se stesso), se non bastassero tutte queste cose, ci pensa il film a farci capire che Tommaso Sei, non ha superato la sua fase anale… Sigmund Freud analyze this!

A mio avviso “The human centipede” è la moderna incarnazione di “Cannibal Holocaust”, il film di Ruggero Deodato che viene sempre citato e utilizzato come “Show Stopper” nelle discussioni tra amanti dell’Horror, su quale sia il film più gore/schifoso/eticamente amorale del genere.
Lungi ricominciare questa diatriba senza fine, ma colgo la palla al balzo per dire la mia: chi vi dice che “The human centipede” è il film più schifoso/gore/amorale della storia (recente) del Cinema Horror, vuol dire che non lo ha mai visto.

Uscito dopo titoli come “Hostel” o “Martyrs”, tutti molto impegnati ad alzare il tiro della violenza mostrata, “The Human Centipede (First Sequence)” (titolo completo) abbassa volutamente i toni, a ben guardarlo, in un’ora e mezza di pellicola, quello che vediamo (No Spoiler sereni) è un bisturi che recide una “fetta di culo”, una ferita supporante e qualche generica uccisione. Eppure guardando il film di Tom Six sfido chiunque a restare seduto tranquillo sulla sedia senza “friggere” cambiando posizione nervosamente.


Loro due vi confermeranno la grande lezione del film: Saper cambiare una gomma bucata è MOLTO importante.
La trama è quanto più classico mai visto:
Lindsay (Ashley C. Williams) e Jenny (Ashlynn Yennie) sono due svampite studentesse americane in gita in Germania, bucano una gomma e cercano aiuto nella casa più vicina. Sfiga, è quella del Dr. Heiter (Dieter Laser) luminare della separazione dei siamesi in pensione, con un hobby tutto suo.

Ora, se per caso fate parte di quelle due persone che non hanno visto né sentito parlare del film e avete intenzione di arrivare alla visione privi di anticipazioni (il modo migliore per farsi traumatizzare da questo film) non leggete le prossime righe.

SPOILER! SPOILER! SPOILER!
…cucire insieme tre persone ano/bocca per creare un centipede umano…
FINE SPOILER! FINE SPOILER! FINE SPOILER!

Con un soggetto tutto matto come questo, Tommaso Sei poteva fare qualunque cosa, invece sceglie una messa in scena che volutamente non fa sfoggio di violenza e trovate schifide, basta il tema ad inorridire e proprio su questo Tom Six fa leva per tutto il tempo della pellicola, buttando dentro dettagli sparsi diretti all’inconscio dello spettatore.

I quadri e le foto appesi in camera del Dr. Heiter, il suo nome e le sue origini tedesche, che occhieggiano non poco agli orrori del Terzo Reitch, ma soprattutto la condizione in cui si ritrovano i tre malcapitati. Pensateci un attimo: l’unico dei tre ancora in grado di parlare, è un orgogliosissimo giapponese che sbraiata maledizioni in lingua madre per tutto il tempo, ma non parla una singola parola di nessun'altra lingua. Mentre le due protagoniste, non fanno altro che stringersi la mano cercando di farsi forza una con l’altra, a mio avviso, è un calcio in bocca alla spettatore molto più doloroso, ogni volta che Tom Six indugia sulle due mani delle ragazza, piuttosto che altri 100 dettagli splatter di altri film.

Di fatto “The human centipede” è un body-horror suggerito e mai veramente mostrato, a ben pensarci Tommaso Sei riesce a torcerci le budella utilizzando solo un paio di disegni (piuttosto naif) proiettati su dei lucidi con una lavagna luminosa…


A volte per far paura basta un foglio lucido a una lavagna luminosa...
Motivo della riuscita delle pellicola anche il suo protagonista (anche se si tratta del cattivo) ovvero: Dieter Laser, attore tedesco veterano di una sfilza di film, con una faccia che ricorda un po’ Massimo Ranieri, però fuggito da un ospedale psichiatrico. Definire il personaggio sopra le righe sarebbe riduttivo, eppure la sua recitazione calamita l’odio degli spettatori e rende bene il fatto che il buon (si fa per dire) Dottore sia preparatissimo dal punto di vista medico, ma un vero disastro come criminale.

Ecco, il punto di vista medico. E' impossibile non parlare di questo film, senza citare la sua ormai mitica tagline ovvero “100% accurato dal punto di vista medico”. Tom Six ha giurato e spergiurato di aver contattato dei veri chirurghi per accettarsi che la procedura descritta nel film fosse veramente applicabile nella realtà. Non so voi, ma io pagherei dei soldi per leggere le trascrizioni di tale telefonate, immagino che più di una si sia conclusa con Tom Six che ottiene come risposta il telefono agganciato in faccia…

Perdere l'amore... E anche svariate rotelline del cervello.
Non si può certo dire che come regista Tommaso Sei sia preparato e accurato come un David Croneberg, o che abbia la capacità di maneggiare tematiche splatter facendo poesia come il miglior Takashi Miike, però a suo modo, con uno stile minimale e grezzo quanto basta per un soggetto del genere, ha sfornato un film che a suo modo è un fenomeno di costume. Quando riesci a sfornare un titolo chiacchierato e citato quanto “Cannibal Holocaust”, vuol dire che hai fatto centro, resti un malato di mente, però hai fatto centro.

12 commenti:

  1. mi fa piacere che tu l'abbia gradito...adesso affronta il secondo che a mio parere è il più malato dei tre...

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    1. Visto visto ;-) Concordo con te, arriveranno i commenti anche dei due sequel a breve. Grazie per il commento, Cheers! ;-)

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  2. Mi è stato consigliato già all'epoca ma tra una cosa e l'altra non l'ho mai visto: ora mi hai stuzzicato e dovrò recuperare pure i sequel ;-)

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    1. Ammetto che da appassionato di Horror, avevo questa lacuna, ma sapendo che si parlava di una trilogia, per un motivo o per l’altro ho sempre atteso, per spararmeli poi tutti e tre a distanza ravvicinata (una roba per stomaci forti…). Questo lo consiglio anche per affrontare l’aura di mito che si è creata intorno al film. I commenti dei sequel arriveranno a breve…. Gracias ;-) Cheers!

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  3. Idem: mai visto (e di film monnezza, splatter, body-horror e via dicendo qui ne abbiamo visti a tonnellate...) ma forse un pensierino mi tocca farcelo!

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    1. Vai forte e sicuro e poi fammi sapere come lo hai trovato ;-) Cheers!

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  4. Che roba aberrante. Dopo averlo guardato non sapevo se ridere o piangere ma almeno una cosa l'ho imparata: mai stare in mezzo. MAI.

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    1. Si in effetti é una strategia di vita che va rispettata ;-) Il sequel poi chiarisce gli intenti di Tommaso Sei... Tutto un grande sfottò ;-) Cheers!

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  5. però una robetta di queste, splatter e horrorreggiante, è un po' che non me la godo...

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    1. Questo è già un Body-Horror di quelli che non fa prigionieri, te lo dico così lo sai ;-) Grazie per il commento, Cheers!

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  6. Io e mio fratello - più mio fratello - in estate siamo sempre in cerca di 'ste robe atroci e immancabili insieme.
    Mi ci imbatto da un po': è la volta buona che recupero. :)

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    1. Anche io ci ho messo parecchio a decidermi a guardalo, se cerchi qualcosa di atroce, questo è perfetto ;-) Fammi sapere come lo hai trovato.... Cheers!

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